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ART HITS THE CITY

ACCADEMIA DI BELLE ARTI BOLOGNA

Corso di PITTURA Prof. M. PULINI

ART HITS THE CITY

Tesi di Chiara Cavalleri

Relatore Prof. Mili Romano

Sessione Autunnale Anno Accademico 2009/2010

INDICE

Prefazione ...............................................................................................9 Introduzione ..........................................................................................11 Prima di cominciare .............................................................................17

1. Citt del XXI secolo: istruzioni per luso e controindicazioni ................21 1.1 Persone .......................................................................21 1.2 Espressione ..................................................................24 1.3 Spazio .........................................................................25 1.4 Mass Media .................................................................26 1.5 Potere ..........................................................................27 1.6 Bellezza.........................................................................29 1.7 Immaginazione ...........................................................30 1.8 Tempo .........................................................................31

2. Arte e cultura come emanazioni del potere ......................................33 2.1 Differenziazione culturale .............................................33 2.2 Mercato ......................................................................34 2.3 Strategie ......................................................................36 2.4 Libert .........................................................................38

3. Breve nota sul sistema educativo ........................................................41

4. Arte e cultura come strumenti rigenerativi e di liberazione .................47 4.1 Restituire potere allosservatore ....................................48 4.2 Creazione di strutture ...................................................50 4.3 Attraversare i confini ....................................................51 4.4 Il ruolo della cultura .....................................................52 4.5 Il ruolo dellarte ............................................................52 4.6 Comunit ....................................................................53 4.7 Attivismo ......................................................................55 4.8 Identit ........................................................................58

Dalla teoria alla pratica: breve introduzione alle schede ....................61 Conclusioni ........................................................................................63 Bibliografia ..........................................................................................67

Interviste e schede degli artisti e dei progetti (in allegato)

I.

Inghilterra (Bristol,Weston-super-mare, Harlow) PRSC (s) .......................................................................................5 Chris Chalkley(i) ...........................................................................8 Steve Stuffit(i) .............................................................................14 Heath Bunting(i) ....................................................................... 19 Roman Vasseur(i) ......................................................................24 Situations (s) ..............................................................................28 Bristol Public Art Strategy(l) ........................................................ 30

II.

Olanda (Amsterdam, Utrecht, Rotterdam) Giuseppe Licari(i) ........................................................................5 B.a.d. Foundation(s) ..................................................................10 Stichting NAC(s) .........................................................................11 Bureau Beyond(s) ......................................................................12 SKOR(s) ..................................................................................... 15 Casco(s) ...................................................................................17 Research Group Art and Public Space(s) ..................................17

III.

Italia (Bologna, Milano, Torino, Roma) Lara Favaretto(i) ...........................................................................5 Andreco(i) ...................................................................................9 A.Titolo(s) ...................................................................................17 Isola Art Center(s) ......................................................................19 Stefano Boccalini(i) ...................................................................20 Stalker(s) ....................................................................................26 Progetto Cuore di pietra(s) ........................................................33 Progetto Container(s) ................................................................35 Mili Romano(i) ...........................................................................36 Wurmkos(s) ................................................................................42 Legge Regionale 16/02 dell Emilia Romagna(l) .......................44

(s) scheda (i) intervista (l) legislazione

DONT ASK FOR THE MEANING< ASK FOR THE USE

Prefazione

Dopo piu di due mesi alla deriva, a spasso tra biblioteche, community centers, musei, gallerie, uffici o molto piu semplicemente camminando per le strade di questa citta, Bristol, con gli occhi aperti, mi affido ad una data arbitraria, primo dicembre, per iniziare a raccontare quello che ho incontrato e che sto incontrando sul mio percorso. Infinite discussioni con amici, parenti, insegnanti e sconosciuti incontrati qui e la mi hanno portata a concludere che lo scopo di questa tesi sia quello di non avere alcuno scopo prefissato, solo alcuni concetti di partenza e lemozione di non sapere assolutamente dove sto andando. Ho deciso di travolgere e farmi travolgere, di lanciare interrogativi ed interrogarmi, di non lasciarmi mai ancorare ad una verit prefissata e di ritornare alla mia deriva ogni qualvolta apparisse qualche ombra di certezza. Quello che sto cercando non e una teoria dellarte o unopinione, non desidero riscrivere n tanto meno descrivere il punto di vista di qualcun altro. Vorrei dirigermi in questa avventura ogni volta osservando da una prospettiva differente, cercando di mantenere una visione caleidoscopica, non utopicamente oggettiva ma umilmente soggettiva, umana, personale.

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Introduzione

La prima volta che ho posto la questione a qualcuno che aveva piu esperienza di me nel mondo dellarte, il mio tutor Roman Vasseur, la riposta e stata secca: Larte non ha mai cambiato il mondo e tanto meno lo cambiera ora, quindi secondo te perche ci sono ancora persone che fanno arte? Semplicemente per il piacere di farlo, e perche non ne possono fare a meno. La mia domanda era: Puo larte ai giorni nostri avere una funzione allinterno della citta? Puo larte nella societa contemporanea avere un ruolo altro, al di fuori delle gallerie? E in quale modo questa funzione altra puo essere esplicata?

Per un po mi trovai disorientata, poi un giorno scoprii lesistenza di un progetto: Art and the New Town, creato, guarda un po, da Roman Vasseur: ideato per la citta di Harlow, e un progetto di urban design pensato come opera darte pubblica, basato sulle idee di democrazia e comunita. Vasseur, per due mesi, ha lavorato in The Harlow Temple of Utopias (vedi foto alla pagina seguente) una galleria temporanea ricavata in un container e rivestita con una serie di designs prodotti in collaborazione con gli altri artisti del progetto. La struttura e stata appositamente creata per ospitare mostre, letture, proiezioni e incontri nella e sulla citta. L arte contemporanea si e ormai staccata dal suo ruolo istituzionale e si sta espandendo silenziosamente prendendo possesso dello spazio esterno, del tempo,

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delle relazioni. Il suo sviluppo e spesso indescrivibile, indocumentabile e soprattutto indocumentato, in quanto l arte ufficiale sembra essere ancora ristretta al mondo delle gallerie e di qualche opera monumentale. Per questi motivi ho deciso di addentrarmi in questo intrico complesso di progetti al limite tra arte e altre discipline per districarne alcuni fili e osservarne gli intrecci, cercarne lorigine e le relazioni che li legano gli uni agli altri.

The Harlow Temple of Utopias, Harlow, UK.

Per cominciare dovro spiegare dinamiche che regolano il sistema in cui viviamo, per questo ho cercato, nel primo capitolo, di fare una breve analisi di alcuni particolari fattori che influenzano la vita delle citta. Questa tesi verra scritta riflettendo su progetti che hanno avuto luogo in tre diverse nazioni: Inghitlerra, Olanda e Italia. Per quanto riguarda lInghilterra mi sono soffermata su progetti situati prevalentemente nella citta di Bristol. Questultima, infatti, e la citta in cui vivo dal gennaio 2009: per sei mesi ho studiato alla University of West of England dove ho sperimentato la differenza con il sistema educativo italiano; al momento sto lavorando, scrivendo la tesi e mi sto autoformando grazie a workshops organizzati

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da associazioni e gallerie, alla biblioteca della UWE e ad artisti e amici che di volta in volta contribuiscono alla mia crescita intellettuale. Bristol una citta molto attiva dal punto di vista artistico e trovo molto interessante la forte presenza di iniziative istituzionali e non, e la forza e decisione con cui queste vengono create e portate avanti. LOlanda stata meta di un viaggio studio sullArte Pubblica organizzato da Mili Romano, mia professoressa allAccademia di Belle Arti di Bologna. In 6 giorni abbiamo visitato Amsterdam, Utrecht e Rotterdam, incontrando importanti artisti e curatori dellArte Pubblica olandese. A Rotterdam ho finalmente visitato il quartiere Charlois di cui da tempo mi parlava lartista siciliano Giuseppe Licari, con il quale ero in contatto telematico ma che ancora non conoscevo. In Italia mi sono concentrata su Bologna, la citta dove ho vissuto e studiato dal settembre 2006, ho frequentato lAccademia di Belle Arti e ho iniziato a cercare quale fosse per me il significato dellarte. Ho trovato molto interessanti anche altri progetti con base a Milano, Torino e Roma. Le dimensioni ridotte di Bristol, Bologna e Rotterdam mi hanno permesso di avere una comprensione facilitata di alcuni processi descritti dai sociologi nellanalisi della societa contemporanea e mi sono mossa quindi tra istituzioni e persone comuni, legislazioni e interviste fatte al pub o a casa mia davanti ad una tazza di te o acqua calda (SIC. veramente successo chiacchierando con Steve Stuffit) per capire quali sono le necessita delle citta e dei cittadini contemporanei e cosa gli artisti e le istituzioni vogliono e possono fare per soddisfarle.

Con il primo capitolo cerchero quindi di condurvi nellatmosfera della vita delle citta, osservandone alcune possibili controindicazioni e per fare cio mi aiutero con alcuni testi chiave della sociologia contemporanea e con la mia ricerca sul campo con cui ho cercato i riscontri reali di queste teorie.

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Nel secondo capitolo cerchero brevemente di spiegare come arte e cultura in certi casi siano state e siano utilizzate per legittimare dei sistemi di potere o di dominazione di una classe sociale su unaltra. Questo capitolo sara sintetico perche semplicemente volto a stimolare il lettore a farsi domande sul proprio bagaglio culturale e sul significato e la provenienza dei propri gusti. A questo capitolo si aggiunge una nota sul sistema educativo che ho ritenuto importante inserire perch direttamente legata a cultura e potere.

Il quarto capitolo e centrale per questa ricerca: dopo aver messo a fuoco alcune conseguenze negative della vita contemporanea, averne analizzato le cause e lorigine, cerchero di spiegare come le pratiche artistiche e culturali possono agire attorno a questi problemi apportando conseguenze visibilmente positive. Temi centrali di questa sezione sono la questione identitaria, lalienazione e la cittadinanza.

Nei tre volumetti che troverete allegati, suddivisi per nazione, analizzero sinteticamente uno per uno i progetti incontrati lungo il mio percorso, cercando di riportarne gli intenti e le conseguenze direttamente osservabili. Inseriro anche le trascrizioni di tutte le interviste fatte e, dove possibile, delle note su legislazioni o piani elaborati dai Comuni in materia di arte nello spazio pubblico.

Alcune prerogative che ritengo fondamentali per questa ricerca sono: -il desiderio di creare una raccolta di progetti che vada al di la delle notizie pubblicate dal mainstream ma che contenga progetti collegati direttamente al territorio e a pratiche con effetti chiaramente visibili; -la scelta di seguire progetti che coinvolgono un pubblico ulteriore al di fuori delle gallerie e degli ambienti accademici, seguendo il pubblico per la strada, fermandolo agli incroci, parlandogli sullautobus o stupendolo mentre guida la sua

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automobile; -lintenzione di riflettere sul legame tra artisti/progetti e territorio, con la consapevolezza dellimportanza profonda che queste relazioni hanno per la creazione di opere significative; -lattenzione posta sul tentativo di non creare ed utilizzare definizioni statiche e quindi utilizzare il metodo della deriva, di memoria situazionista, per avere una visione aperta ed eterogenea.

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Prima di cominciare

Prima di entrare nel merito della ricerca vera e propria, vorrei porre alla vostra attenzione alcune definizioni e idee generali sullarte pubblica.

ARTE PUBBLICA? Non esiste una definizione ufficiale di arte pubblica ma differenti definizioni, quello che sembra differenziarla dalla Community Art e un minor interesse agli effetti duraturi e una maggior concentrazione sulla questione estetico-monumentale invece che sulle interazioni tra persone, non esiste pero una linea distintiva netta tra le due. Sono interessata agli effetti piu che alle cause, non utilizzero quindi come discriminante di inclusione il medium utilizzato ma gli intenti cui i progetti sono volti e le conseguenze che essi hanno sul territorio.

Larte pubblica non riguarda lincrementare il numero di cose chiamate arte. Ha a che fare piu con lintegrare le capacita degli artisti in modo che aiutino ad umanizzare le dimensioni e i contenuti dellambiente edificato. (Bristol City Council)1 1 BRISTOL CITY COUNCIL, Public Art Strategy, Bristol, 2007. p.4

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Diciamo dunque che la Public art per me un dispositivo di dialogo continuo, dal quale nasce un progetto che bisogner realizzare, accompagnare nelle sue varie fasi, sempre pronti, se esso ha a che fare con una collettivit non univoca, a mutare qualcosa, se necessario. Sempre pronti dunque ad una cura e ad una attenzione, nella lunga durata, che normalmente nel lavorare in gallerie, musei o spazi pi o meno protetti, non vengono richieste. (Mili Romano, intervista per Flash Giovani)2

Finalmente gli artisti rinunciano al ruolo di edificatori simbolici privilegiati e, invece di proporre ingombranti segni urbani (come e capitato spesso in tanta public art), si infiltrano nel contesto sociale e territoriale, si mimetizzano nel discorso che loro stessi hanno contribuito a suscitare (da Immaginare Corviale)3

Larte e un avvincente veicolo per l autoconsapevolezza e lautoaffermazione. (New creative community, Arlene Golboard) 4

Ad un livello pratico, le arti aiutano ad unire le persone e ad arricchire la qualita della vita. (Malcon Dickinson, Art With People)5 2 http://www.flashgiovani.it/arte/approfondimenti/pagina/205/, [12.12.2010] 3 GENNARI SANTORI F., PIETROMARCHI B., Immaginare Corviale, Pratiche ed estetiche per la citta, Milano, Bruno Mondadori, 2006. pag.28 4 Art is a compelling veichle for self-awarness and self-declaration, GOLDBOARD A., New creative community: the art of cultural development, Oakland, New village press, 2006. p.23 5 DICKINSON M., Art with people, Sunderland, AN publications, 2006. p.66

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Il lavoro dellartista e di forzare la matrice della realta per ammettere possibilita inaspettate, quando un artista scrive, egli/ella crea il suo/la sua nazionalita e cultura (G. Gomez-Pena, in The subversive imagination)6

Le nostre vite, che lo sappiamo o no, o che ci piaccia lamentarci, sono opere darte. Per vivere le nostre vite come richiede larte di vivere, dobbiamo -solo come gli artisti devono- imporci sfide difficili, obiettivi che sono fuori dalla nostra portata e standard di eccellenza che sembrano lontani dalla nostra capacit di uguagliarli. Dobbiamo tentare limpossibile . (Zygmut Bauman in Does Etich have a chance in a world of consumers?)7

Larte pubblica si occupa dello spazio libero, il gioco della visione creativa. Il punto non e solo produrre unaltra cosa da ammirare per le persone, ma creare unopportunita, una situazione che permetta allo spettatore di guardare al mondo con una prospettiva rinnovata e altre angolazioni di visione . (Patricia C. Phillips, Public Construction)8

Migliorare la qualita dellambiente edificato attraverso una politica legata ad unarte pubblica e dinamica e possibile. A questo scopo bisogna: -trasformare spazi in luoghi, in modi che arricchiscano e rendano piu umana la qualita delle vite individuali. -creare un senso di proprieta, orgoglio civico, identita locale e attenzione per la comunita; -giocare un ruolo importante nel rendere la citta unica e differente con tutti gli effetti economici associati; 6 7

BECKER C., The subversive imagination, NY, Routledge, 2004. p.157

BAUMAN Z, Does Ethic Have a Chance in a World of Consumers?,Cambridge, Harvard Universitypress, 2008. p.224 8 LACY S., Mapping the terrain: new genre of public art, Seattle, Bay PressPub, 1994. p.90

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-rendere le parole degli artisti piu accessibili e meno distanti dalle vite delle persone comuni; -coinvolgere direttamente la popolazione locale nel dare forma al loro ambiente. (Bristol city council, Public Art Strategy)9

Una cosa e sicura: gli artisti non fanno arte da soli. Larte e unattivita sociale, e in questo senso, un lavoro artistico nellambiente che ci circonda, non e diverso da tutte le altre cose che ci coinvolgono, perche noi lavoriamo continuamente per ri-fare il mondo . (Charity Ruth in Re-views: artists and public spaces)10

9 10

BRISTOL CITY COUNCIL, Public Art Strategy, Bristol, 2007. p.15 CHARITY R., Re-views: artists and public spaces, London, Black Dog, 2005.

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La qualita dellarchitettura puo essere misurata al meglio dalla quantita di cielo blu lasciato scoperto tra i palazzi . (M. Fuksas)11

I. LE CITTA DEL XXI SECOLO Contro-indicazioni per luso

La citta e un enorme corpo in costante cambiamento, pare una grassa modella impaziente. Per cercare di capirne la struttura o almeno osservarne la forma non si puo far altro che riempirsi gli occhi con il suo movimento, nemmeno il tempo per abbassare lo sguardo sul foglio per cominciare a ritrarla e gia si e mossa.

1.1

Persone

Esco di casa, attraverso la strada, cammino dritta fino al negozio, entro, scelgo cosa acquistare, pago, ringrazio e auguro buona giornata, esco dal negozio, attraverso la strada, rientro in casa. Ogni gesto quotidiano se privato del calore e dellimmaginazione umani si trasforma in una successione meccanica di azioni senza emozioni, una ripetizione di gesti senza significato.

11

Citato da HILLMAN J., City and Soul, Uniform Edition, Vol. 2, New York, Spring Publications,

2006. p.298

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Con il passare del tempo la societa contemporanea sembra diventare piu commerciale e complessa, le persone sperimentano un declino delle connessioni spontanee, una tendenza ad attivita consumiste per soppiantare la carenza di relazioni sociali e preferiscono sempre pi spesso attivita individuali: computer games, TV, ecc. Il cittadino, in quanto essere dimenticato e mai interpellato dalla societa, viene afflitto da un senso di impotenza ed esclusione, perde il senso della partecipazione e della condivisione, diventa passivo spettatore della sua stessa vita, un numero nelle statistiche, cos avviene la trasformazione in individuo. Alcune caratteristiche particolari dellindividuo sono: lessere generalmente di classe media, lincapacit di generare risposte istintuali/spontanee, lessere tendenzialmente indifferente agli eventi del mondo circostante; spesso inoltre, presenta alcune forme di psicosi/nevrosi difficilmente riconoscibili fino al momento della loro apparizione in fase acuta. Specialmente in Italia il senso dimpotenza ed esclusione viene alimentato dalla mancanza di un vero e proprio ricambio nelle professioni pubbliche e politiche (istruzione, politica, cultura), quindi da un vero e proprio invecchiamento di coloro che rivestono le alte cariche in queste categorie e dalla mancanza di giovani allinterno di queste istituzioni. Interessante lidea di Wu Ming esplicata in Italian Epic12, secondo cui stiamo ancora vivendo nel sogno della generazione precedente e sarebbe ora che pensassimo a realizzare il nostro. E pero molto difficile che questo accada in una situazione di grande deresponsabilizzazione dei giovani che rimangono immaturi piu a lungo, in un limbo, nella speranza prima o poi di trovare un vero e proprio ruolo nella societa che al momento gli offre solo lavori temporanei nei call centers o nelle pizzerie dasporto. Ho anche notato che specialmente nei paesi anglosassoni un ingente numero di giovani ha un rapporto distorto e controverso con la generazione precedente: molti hanno genitori alcolizzati, tossicodipendenti, ecc, non hanno mai 12
WU MING, New italian epic, Torino, Einaudi stile libero, 2000.

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avuto la possibilita di avere una figura con cui confrontarsi e hanno dovuto essere genitori di se stessi e dei propri genitori allo stesso tempo. Bauman in Does ethic have a chance in a world of consumers?13 parla inoltre di un eccesso di liberta che ha portato alla caduta di ogni punto di riferimento e che ci ha portato a scoprire che regole e strutture, come Levi-Strauss sosteneva, spesso sono i nostri trampolini di lancio piuttosto che le nostre catene. Credo che la questione della liberta sia un fattore fondamentale, in quanto negli ultimi 50 anni sono state combattute le maggiori battaglie per acquisirla: il movimento femminista, il 68, il 77, ecc. La mia generazione e nata nel maggiore picco di liberta ma e incapace di comprendere a pieno il peso delle conquiste fatte dalle generazioni precedenti, non ha possibilita di confronto, e cresciuta in assenza di limitazioni ma allo stesso tempo di significati profondi e desideri di miglioramento, di unirsi ad altri e magari battersi per raggiungere nuovi obiettivi. Il distacco dalla realta sembra accentuarsi sempre di piu: viviamo in una societa che propone come ideali individui sempre sani, belli, sicuri, felici, la persona media tende sempre a sentirsi non abbastanza.....(bella, magra, ricca, intelligente, sicura, ecc.) nelleterna corsa alla perfezione. Massimo Ilardi, nel suo libro In nome della strada14 sembra trarre conclusioni ancora piu estreme: Uno dei movimenti centrali della globalizzazione e un ardito e convincente lavoro di astrazione che smaterializza corpi e costruisce coscienze che vincolano i soggetti alla loro identita per una sintesi dellumanita in un unico possente genere. Non esiste piu una realta, nel senso che non e piu vissuta in maniera diretta ma viene sperimentata solo come rappresentazione che supera in efficacia la realta stessa perche il riconoscersi tutti nella medesima immagine stabilisce un legame, salda la comunita credente, la tiene insieme e soprattutto trasforma lindividuo in societa 13 14
OP. CIT. ILARDI M., In nome della strada: Liberta e violenza, Roma, Meltemi Editore, 2002. p.88

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1.2

Espressione

Secondo lo psicologo J. Hillman, lanima ha bisogno di immagini e simboli per animarsi, quando non li trova crea dei sostituti, ne sono esempio locandine e graffiti. Questo credo sia un interessante punto di vista per osservare quelle attivita considerate vandalismo e non analizzate sufficientemente in profondita per essere comprese. Lessere umano ha bisogno di esprimersi attraverso il contatto con lambiente esterno per appropriarsene, per esternare i propri sentimenti e per creare un rapporto di intimita con esso. Per questo ha bisogno di creare un contatto attraverso la modificazione degli spazi e delle strutture che popolano lo spazio pubblico,

creandolo e ricreandolo secondo i propri bisogni. Una citta che non fornisce degli spazi di espressione adeguati e che allo stesso tempo bombarda il cittadino con immagini pubblicitarie crea nelle persone un senso di esclusione ed impotenza: le strade sembrano fatte per camminare e non fermarsi, i muri per essere puliti, ogni cosa al suo posto in un ordine immacolato deciso dallalto. Questa mancanza di un rapporto genuino con gli spazi rende la persona incapace di trattarli con rispetto: e difficile spiegare ad un ragazzino di 13 anni che distruggere oggetti di proprieta della scuola e deleterio e che essi appartengono anche a lui, quando mai egli viene preso in considerazione nella gestione di questi oggetti/spazi, ne gli viene data la possibilita di farne utilizzi nonconvenzionali (dipingere alcuni spazi, modificare la disposizione delle aule, magari anche aggiustare alcuni oggetti). L indifferenza, unita ad un senso di risentimento generale per la condizione del mondo nelle sue diverse sfaccettature, puo portare ad atti violenti o vandalici verso oggetti o persone.

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1.3

Spazio

Attraverso le relazioni umane, anche a livello visivo, nel semplice atto di scambiarsi uno sguardo, le persone si leggono a vicenda, si rispecchiano negli altri. Non esistiamo se non nel rapporto con laltro, attraverso laltro. La citta e costruita sulle relazioni umane, il suo atto di nascita e fondato sul desiderio di stare insieme, di immaginare, di fare scambi, di proteggersi mutualmente dallesterno. Recentemente questo stare insieme e cambiato perch i nuovi luoghi di aggregazione sono basati su un valore economico, escludendo coloro che non possono permetterseli e trasformando i propri frequentatori in consumatori (per esempio Bar, Pub, Club, Cinema). Lutilizzo di mezzi di trasporto privati e pubblici sfavorisce a sua volta il contatto fisico-visivo: i primi in quanto utilizzati prevalentemente individualmente, i secondi in quando considerati non luoghi: veri e propri spazi di alienazione (basti pensare ai volti dei pendolari nella metropolitana di Londra). Le nuove generazioni conoscono sempre meno il valore dellincontro disinteressato con le altre persone e ho notato anche che per esempio nei paesi anglosassoni le persone difficilmente si incontrano nei luoghi pubblici (piazze, parchi, strade).

Altri fattori che hanno influenzato le relazioni interpersonali sono: la creazione di falsi valori legati ad una cultura materiale, la corsa allautodeterminazione generata dalla scomparsa delle relazioni interpersonali e il crollo delle principali istituzioni: famiglia, classe, vicinato. Non ci sono piu ragioni comuni per cui valga la pena lottare e anche nellambito famigliare la frammentazione si fa sempre piu evidente. Questo porta ad una crescente individualizzazione, perdita di valori, perdita di senso generale in quanto lunico senso possibile diventa lindividuo, unico centro e responsabile per le proprie azioni e fallimenti.

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E interessante anche notare la modificazione delle relazioni dovuta alla nascita di nuovi spazi telematici o Cyberspazi, che non necessitano di un luogo fisico, sono piu veloci e di piu semplice utilizzo in quanto eliminano una componente di sforzo (uscire di casa e spostarsi verso un nuovo luogo) ed emozionale (doversi mostrare faccia a faccia ad altre persone). La presenza di spazi pubblici gratuiti dove permettere alle persone di incontrarsi, conoscersi in contesti non legati al denaro ma alla crescita collettiva attraverso il confronto e molto importante; in loro assenza non ce la possibilita di sviluppare relazioni disinteressate, aperte, di scambiare idee e quindi di riconoscere gli altri e sentirsi riconosciuti al di fuori dellambito lavorativo.

1.4 Mass media

La creazione di sistemi complessi per la diffusione delle informazioni e della cultura ha creato un sistema unidirezionale di trasmissione. Questo fa si che il flusso di materiale provenga da alcuni poli maggiori (per esempio i maggiori canali televisivi) ma non riceva alcuna risposta diretta: allo spettatore non viene data nessuna possibilita di aggiungere i propri contenuti o dare la propria opinione rigurdo agli eventi che gli passano davanti agli occhi. Con la diffusione dei Blog e di spazi di condivisione telematici come Facebook, Myspace, ecc la situazione sta cambiando: questi luoghi raccolgono i punti di vista di ogni singolo permettendo la creazione di un ambiente di scambio eterogeneo. La quantita di materiale presente pero richiede la creazione di nuove chiavi di lettura per non perdesi nellinfinita del cyberspazio. Gia Guy Debord15 negli anni 60 notava la contraddizione creata dalla profusione di una quantita enorme di informazioni e il tempo e lintelligenza disponibili per analizzarle. 15 DEBORD G., La societ du spectacle, traduzione italiana La societ dello spettacolo, a cura di Baldini Castoldi Dalai Editore, 2008.

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Bauman ci allerta sul problema delleccesso di informazione, dicendo che ora dobbiamo imparare a proteggerci da quel 90% di informazione superflua a cui siamo sottoposti. Alessando Baricco, ne I Barbari16, cerca di spiegare gli effetti dellutilizzo della rete, sottolineando la diffusione di una fruizione orizzontale delle informazioni: ovvero, la possibilita di avere un insieme eterogeneo di informazioni che genera pero una lettura superficiale, a causa delleccesso quantitativo di materiale. Inoltre sembra comunque mantenersi la centralita di un mainstream che diffonde un certo tipo di informazioni e modelli (talks shows, reality shows, telegiornali e giornali).

1.5 Potere

La presenza di un potere complesso, inavvicinabile, impalpabile rende difficile la creazione di organizzazioni che lo contrastino o almeno lo riconoscano in quanto tale. Per essere libero di fluttuare ha creato un mondo senza frontiere, barriere o limitazioni, in questo modo sembra esserci maggiore liberta per lindividuo ma in realta questultimo ne e nuovamente soltanto una pedina. Viviamo in una societa ormai in grado di garantire la completa soddisfazione dei bisogni materiali dellindividuo ma che si e completamente dimenticata dellesistenza di altre necessita, spirituali, che spesso non si presentano esternamente fino al raggiungimento di manifestazioni particolari (sintomi di psicosi) o reazioni violente (autoinflitte e non). Bauman crede che cio sia dovuto al fatto che ora abbiamo tutte le possibilita di venire a conoscenza della verita ma probabilmente questultima e una delle ultime cose che vogliamo sapere. Luomo liberato dai freni sociali e una bestia, in mancanza di desideri, paure, 16 BARICCO A., I barbari: saggio sulla mutazione, Pubblicato a puntate su la Repubblica, Milano, Fandango libri, 2006.

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sogni, ritorna allo stato istintuale, primitivo, perde il senso del valore della vita, si riduce ad unanima alla deriva. Secondo Durkheim la sottomissione alla societa e la condizione della liberta delluomo in quanto nessuna liberta si acquisisce in opposizione alla societa. Lessere umano sembra avere la necessita di seguire modelli per procedere, di routine e monotonia: sottoposto ad una condizione di totale liberta raggiunge il massimo grado di impotenza e disinteresse. Per spiegare questo fenomeno Bauman fa una similitudine con il sistema del campeggio: e stata insinuata nelle persone la sensazione che i luoghi pubblici non siano di loro appartenenza e lattenzione dalla collettivita si e spostata sullautoaffermazione, in questo modo lo spazio pubblico si e trasformato in area di sosta breve. Ognuno pretende semplicemente di essere lasciato in pace e ricambia il favore tenendo le lamentele per se stesso, in caso linsoddisfazione si fara sentire, il problema verra risolto migrando da unaltra parte. In questo modo non vengono creati i presupposti per generare un vero cambiamento e gli unici ad avere il potere sullo spazio sono coloro che ne hanno preso possesso: le istituzioni, i privati, etc La perdita di un obiettivo comune e il perseguimento di obiettivi personali portano ad uninstabilita dei legami sociali, le nuove comunita non hanno basi stabili su cui nascere, si fondano su valori effimeri e sono destinate ad avere una vita breve.

1.6

Bellezza

Il concetto di Anima mundi come divina e remota emanazione dello spirito del mondo e delle cose e molto interessante per spiegare il fenomeno di riflessione dellindividuo nellambiente esterno. Secondo Hillman dobbiamo imparare ad amare le cose (oggetti fisici) per amare noi stessi e allo stesso tempo abbiamo bisogno di essere circondati da oggetti e

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strutture che provochino in noi una reazione estetica positiva. La parola Aethesis, infatti, in greco significa respiro e raggruppa il mondo delle percezioni e sensazioni. La bellezza e quindi una necessita epistemologica, lestetica e il mezzo attraverso cui conosciamo il mondo, e una risposta naturale, istintuale alle nostre percezioni visive. Una delle piu antiche idee occidentali di anima era che risiedesse nella forma esterna degli oggetti, per i greci la bellezza era il sorriso degli dei. Nel mondo contemporaneo questo concetto e stato svalutato e svuotato in nome dellefficienza e delleconomicita, ma non possiamo assolutamente dimenticare che bellezza e cio che evoca amore e che di conseguenza risveglia il nostro senso etico. Riscontri della perdita della bellezza possono essere visti nella crisi ecologica: prima di tutto vogliamo bene al mondo perche e bello, perche profuma, perche ci fa stare bene, da questo amore nasce un rispetto che va al di la di regole e norme. Questo punto si collega nuovamente al vandalismo, allindividualismo e allindifferenza: restituendo bellezza al mondo restituiamo ai suoi abitanti il desiderio di rispettarlo, attraverso il rispetto e il coinvolgimento nel tentativo di renderlo migliore combattiamo il nostro malessere. Hillman e convinto che curando le persone si curi contemporaneamente la terra. I sintomi attraverso cui si manifesta lo squilibrio tra ambiente esterno ed interno sono: -bipolarismo o frammentazione. Lidentita di sbriciola in due o piu unita spesso contrastanti tra loro, lindividuo fa fatica a sentirsi uno perche non trova le connessioni tra i diversi ambiti della sua vita: pubblica, privata, lavorativa, sentimentale, ecc; -specializzazione: concentrazione di tutte le energie dellindividuo solo su alcuni aspetti della vita, togliendo spazio a tutte le altre attivita: -depressione -perdita di energia

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-violenza Questi sintomi normalmente vengono curati come fattori legati alla persona ed alla vita famigliare o lavorativa, difficilmente si arriva a collegarli allidea fisica di spazio pubblico, nonostante esso sia il luogo dove passiamo buona parte del nostro tempo.

1.7 Immaginazione

Ogni individuo e linteriorizzazione di una comunita, quindi nella ricerca di se stesso luomo ha bisogno di interazioni con altre persone: e lemozione ad attaccare la persona al mondo. Quando ce una risposta sorda alle sensazioni del mondo ce un insensibilita verso gli altri e verso se stessi, per questo abbiamo bisogno di immaginare: unimmaginazione anestetizzata rende la persona sociopatica e amorale17. Senza immaginazione inoltre non ce percezione dellinsulto e dellingiuria, ne senso dellingiustizia. Hillman crede che, immaginando, la morale venga risvegliata ed allenata dal confronto con i grandi dilemmi morali creati dalla letteratura, le arti pongono problemi ampi e allenano la persona a questioni che non vengono poste di frequente, o almeno non direttamente, nella vita quotidiana, come accade per esempio nelle tragedie greche, o nelle grandi opere della letteratura come Amleto.

Per stimolare la capacita emotivo-immaginativa abbiamo anche bisogno di storie: leggere e come sognare; ogni citta ha come mito-fondatore la storia di un eroe, un esempio morale che ormai si e perso nella memoria. Artisti e scrittori hanno la capacita di risvegliare questo eroe ricominciando a raccontare o ricercandolo nel passato, sono inoltre capaci di immaginare nuovi mondi e modi di vivere e di 17
HILLMAN J., City and Soul, Uniform Edition, Vol. 2, New York, Spring Publications, 2006.

30

trasmetterli ad altre persone. Inoltre nella nostra societa invece che essere invitato a creare, lindividuo e chiamato ogni volta a scegliere: tra questo e quel prodotto, tra questa e quellassociazione, tra questo e quel partito politico, ecc, ce quindi una necessita vera e propria di ricreare la possiblita di creare per il piacere di creare, di restituire alle persone il piacere di un gesto disinteressato.

1.8

Tempo

La questione del tempo e centrale nelle analisi della modernita, ma qui la analizzero brevemente perche solo complementare. Il desiderio di eternita delleta solida di Bauman (quando il tempo era ancora lineare e ogni cosa era stabile) e stato sostituito dallansia del momento, sensazione quasi paralizzante sperimentata di fronte alle infinite possibilita . Il tempo viene sperimentato come frammentato, formato da un insieme di punti, ognuno dei quali puo essere contemporaneamente un inizio e una fine o nessuno dei due. Non esiste piu ciclicita ne linearita perche il rapporto con natura e passato si e spezzato e l unica cosa che acquisisce la qualita di permanente e la transitorieta. E un tempo che scorre invece di marciare e questo e riscontrabile anche nelle arti: performance, happening, installazioni, sono opere non create per durare ma per esistere nellistante e nella memoria.

Interruzione, coerenza, sorpresa sono le normali condizioni della nostra vita. Sono diventate finanche dei bisogni reali per tante persone le cui menti non sono piu nutrite...da nientaltro che mutamenti repentini e sempre nuovi stimoli... non riusciamo piu a sopportare nulla che duri. Non sappiamo piu come mettere a

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frutto la noia... lintera questione si riduce dunque a questo: puo la mente umana dominare cio che ha creato? (Paul Valery citato da Bauman in Modernita liquida18)

18

BAUMAN Z., Liquid Modernity, traduzione italiana: Modernit liquida, Roma-Bari, Laterza, 2002.

32

Lidea di cultura e stata coniata e nominata, nel terzo quarto del diciottesimo secolo, come termine stenografico per la gestione del comportamento e pensiero umani (Z. Bauman)19

2. ARTE E CULTURA COME EMANAZIONI DEL POTERE

2.1 Differenziazione culturale

Confini mentali e culturali vennero stabiliti all inizio del secolo dai creatori del gusto, nel tentativo di generare unlite culturale che si distinguesse, contro larrivo dei migranti. Arte e cultura elitarie nella storia sono sempre state strumenti di distinzione delle classi dominanti per sottolineare la loro superiorita rispetto al popolo. In passato la cultura popolare affiancava la cultura alta, rispondendo ai bisogni spirituali del popolo attraverso miti, leggende, racconti; la cultura contemporanea e i mass media invece stanno creando un appiattimento del sapere, rendendolo globale ma allo stesso tempo privandolo di un significato profondo. Bauman20 spiega: La classica nozione di cultura, la cui denominazione e coincisa con la fase solida della modernita, guidata da ragioni manageriali, era un elemento di autorinnovamento dellordine

19

BAUMAN Z, Does Ethic Have a Chance in a World of Consumers?,Cambridge, Harvard Universitypress, 2008. p.136 20 BAUMAN Z., Culture as Praxis, Notthingam, Sage, 1999 (traduzione italiana: Cultura come prassi, Bologna 1976). p.111

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La cultura e quindi vista come strumento per il mantenimento delle strutture esistenti e per la loro legittimazione. Bourdieu21, sociologo francese, individua

nelle differenze di gusto, un segno culturale per perpetuare le iniquita. Egli infatti, conia il concetto di habitus: come la chiave della riproduzione culturale in quanto capace di generare comportamenti regolari che condizionano la vita sociale ed strettamente collegata alla struttura di classe. Inoltre le classi dominanti creano una concezione di habitus come naturale, quasi innato, escludendo coloro che non lo possiedono, etichettandoli come esseri inferiori in quanto incapaci di acquisirlo. Con questo concetto larte contemporanea ha giocato molto recentemente: artisti hanno creato opere emblematiche e silenziose, incapaci di far trasparire alcun significato immediato, lasciando lo spettatore completamente attonito (e con una certa sensazione di non essere abbastanza...) di fronte ad esse. Bauman citando Daniel J, Boorstin spiega: una celebrita e una persona conosciuta per essere famosa, un best seller e un libro che qualcuno ha venduto semplicemente perche vendeva bene, lo stesso puo essere detto degli oggetti darte22. Nel mondo dellarte continua ad esserci unlite creata attraverso musei e gallerie, che cercano di mantenere unaura attorno al concetto di arte, escludendo alcune categorie che si continuano a sviluppare autonomamente autofinanziandosi e cercando nuovi spazi di espressione.

2.2 Mercato

Il mondo dell arte contemporanea e stato numerose volte contestato per essersi fatto strumento del mercato e certi artisti e collezionisti contemporanei giocano 21 in BOURDIEU P., La distinzione. Critica sociale del gusto, Milano, Il Mulino, 1983 22 BAUMAN Z, Does Ethic Have a Chance in a World of Consumers?,Cambridge, Harvard Universitypress, 2008. p.44 a celebrity is a person who is known for his well-knownness, a best
seller is a book that somehow sold well simply because it was selling well, the same can be said about the bestselling objets dart.

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dichiaratamente con questo ruolo, basti pensare alla collezione Saatchi, allinfluenza che essa ha sul mondo dellarte e alla quantita di denaro in essa investito ogni anno. Naomi Klein spiega molto bene questa situazione quando dice che il marchio non aggiunge valore ma e il valore stesso del prodotto, e questo concetto e stato esteso anche al mondo dellarte dove si utilizzano le stesse strategie di mercato utilizzate per tutti gli altri prodotti di consumo. Si puo dire che, almeno per quanto riguarda il mainstream, larte funziona simbolicamente nella nostra societa come oggetto di consumo. Inserendosi in un mondo il cui la struttura principale e il mercato, non puo che essere specchio di esso. Quasi sconcertante la dichiarazione di Carol Squires su Barbara Kruger ad Art News23: Ho voluto che i suoi oggetti entrassero nel mercato perche cominciai a capire che fuori dal mercato non cera nulla [] questo era quello che esisteva attorno allidea di cornice: come renderli beni di consumo. Era il packaging piu effettivo: firmato, sigillato e spedito. Nemmeno larte si puo sottrarre piu alla logica del mercato. Dove esiste un interesse economico legato ed essa difficilmente troveremo unarte genuina, slegata dallistituzione che la ospita; inoltre, difficilmente troveremo artisti disposti a prendersi a cuore una causa come e accaduto in passato. Quindi quattro punti fondamentali da ricordare quando si parla della relazione tra arte e mercato sono: - gli artisti hanno sostituito lideale sociale con lidea di autoaffermazione; - la presenza di supporto monetario per larte non puo essere considerata neutra; - la presenza di fondi ha uninfluenza sistematica economica e ideologica; - lestetico e sempre in qualche modo subordinato allideologia.

23

Art news, December 2005, publ. Milton Esterow, New York. p.23

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2.3 Strategie

Secondo Bauman, le istituzioni del mondo dellarte contemporanea sono costruite e riempite di bigottismo di classe, un pregiudizio spesso reciproco24, larte e diventata cosi una costruzione ideologica, una definizione nata da una storia complessa, il cui significato e cambiato nel tempo, restringendosi. Questo non si distacca molto dal pensiero di Bourdieu25 che vede larte come serie di categorie il cui scopo e di assistere la costruzione ed il mantenimento di una gerarchia di valori, che, essendo costruiti, possono apparire come naturali ed inevitabili ma che non lo sono. Costruire mondi alternativi e possibile ma il mainstream tende a sotterrare queste realta altre come accade nel caso delle sottoculture o controculture, sempre mostrate come situazioni marginali, ristrette e perche no, pericolose.

Leggere Il Teatro degli oppressi di Augusto Boal26 mi ha aiutata a comprendere come il teatro, fin dallantichit, sia stato utilizzato come strumento di esorcizzazione delle paure, di unione e liberazione e come le classi dominanti ne abbiano preso il possesso per utilizzarlo come strumento di potere. La tragedia serviva da mezzo di purificazione attraverso la catarsi: lo spettatore per tutta la durata dello spettacolo si immedesimava nel personaggio principale vivendo con esso le avventure in un continuo crescendo di emozioni che avevano il loro picco, appunto, nella catarsi e questo aiutava ad eliminare lhamartia: limpurita dell anima che distrugge larmonia.

24 25 26

BAUMAN Z, Does Ethic Have a Chance in a World of Consumers?,Cambridge, Harvard Universitypress, 2008. BOURDIEU P., La distinzione. Critica sociale del gusto, Milano, Il Mulino, 1983. BOAL A., Theatre of the oppressed, London, Pluto Press, 1979.

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Il teatro ditirambico, precedente ad essa, era una canzone a cui tutti potevano partecipare liberamente, uno strumento di unione per il popolo e valvola di sfogo per esternare le proprie paure, per lasciarsi andare, dimenticare i problemi della giornata (forse ne sono una versione moderna i grandi concerti rock?), per questo laristocrazia, comprendendone il forte valore, decise la separazione tra palco e pubblico. Sempre, nel corso della storia, le classi dominanti si sono interessate al controllo delle arti per controllare le persone.

Una schematizzazione della strategia utilizzata potrebbe essere questa: 1. creazione di una cultura ufficiale e monopolizzazione dei canali di informazione ufficiale; 2. creazione di un ambiente culturale parzialmente omogeneo e virtualmente naturale che influenza la nostra fruizione del mondo; 3. esclusione dei movimenti minori o indesiderati attraverso

unetichettatura appropriata.

La cultura garantisce alla classe dominante di entrare nell immaginazione pubblica con metodi per legittimare lagenda della classe dominante associandola con l universale spirito umano. Come per lindividualismo e linserimento dellessere umano nel mercato contemporaneo, la classe dominante crea sistemi che sembrano non comprendere un altro al di fuori di se stessi, dando la sensazione che il sistema sia lunico possibile.27

Anche secondo Marcuse la cultura indirizza i bisogni umani in modo da riaffermare il potere di coloro che controllano la societa. Larte, in ogni cultura, e considerata espressione dei piu alti valori della societa, 27
KESTER G., Art, activism and oppositionality, NY, Duke University press, 1998. p.225

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le autorita pero possono utilizzare questi valori per legittimare le proprie azioni, per esempio come e accaduto con alcuni marchi impopolari (Philip Morris) che hanno finanziato arte per salvarsi la faccia in situazioni critiche.

Grazie alla diffusione dei nuovi media e ad una maggior apertura culturale le pratiche alternative si stanno diffondendo maggiormente e ottengono maggiore legittimazione. Interessante lesempio della Galleria Arnolfini28 (Bristol, UK), che nei mesi scorsi ha ospitato il 100 days climate countdown in attesa del COP 15 (il summit sul cambiamento climatico tenutosi a Dicembre a Copenhagen) ed e stata letteralmente invasa da art-attivisti che per tre mesi hanno organizzato workshops, performance, incontri, letture e qualcuno anche laboratori di saldatura di biciclette. Questo pero e un caso fortunato, per permettere una maggior diffusione di queste forme darte non istituzionali, bisognerebbe creare dei canali di informazione e di coordinamento forti (per esempio Indymedia), per fare in modo che tutte le informazioni non vengano disperse nellimmensita della rete e trovare nuovi spazi per far crescere i nuovi progetti.

2.4 Libert

Perch una minoranza possa detenere il potere, il popolo deve essere mantenuto ad un livello di liberta astratta, fittizia: la classe dominante deve sviluppare modi di soddisfare questo bisogno senza perdere il controllo, nasce da qui lo sviluppo di una tipologia di cultura che ne sovrasta unaltra. Alcune caratteristiche risconstrabili di questultima sono: -le condizioni sociali vengono esaminate in maniera astratta: mancano dei veri e propri riscontri nella realta; 28 www.arnolfini.org.uk

38

-conflitti e contraddizioni sono nascosti da falsa universalita e collettivismo; -libert e unita sono apparenti: Il capitalismo continuamente evolve e necessita di un costante approccio critico che ne segua gli sviluppi. Il suo successo non sta nella diminuzione del dissenso ma nella sua istituzionalizzazione. Questo e quello che accade alle controculture/ sottoculture quando vengono analizzate come elementi minoritari e mostrate come stranezze o fenomeni di passaggio.

Abbiamo bisogno della Cultura perche il nostro strumento di decodificazione della realta, Geis, in tedesco spirito, e cio che tutti abbiamo in comune, qualcosa di sopraindividuale che ci permette di comprendere laltro, per questo dovremmo trovare delle alternative valide alla cultura del mainstream. Wu Ming in Italian Epic 29 sottolinea il significato della parola educare: e-ducere, letteralmente tirare fuori, condurre fuori. Non si tratta quindi di imporre un nuovo sistema di ricezione della realta ma di dare la possibilita alle persone di scoprirlo autonomamente ed utilizzarlo. Questo porterebbe ad una maggiore acquisizione di coscienza e ad un allontanamento da una cultura effimera, senza valori, svuotata del suo passato. Leducazione pu essere uno strumento essenziale se utilizzata nel modo giusto.

29

WU MING, New italian epic, Torino, Einaudi stile libero, 2000

39

40

Tell me, and I forget. Show me, and I remember. Involve me, and I understand.30 Proverbio cinese

3. BREVE NOTA SUL SISTEMA EDUCATIVO

-linsegnante insegna e gli studenti sono insegnati; -linsegnante sa ogni cosa e gli studenti non sanno nulla; -linsegnante pensa e gli studenti sono oggetto del suo pensiero; -linsegnante parla e gli studenti ascoltano, docilmente; -linsegnante sceglie i contenuti del programma e gli studenti (senza essere consultati) lo adattano; -linsegnante confonde lautorita del sapere con la sua autorita professionale, che posta in opposizione alla liberta degli studenti; -linsegnante e la Materia del processo di apprendimento, mentre gli alunni sono solo oggetti; Paulo Freire, Pedagogy of the oppressed31

E importante soffermarsi brevemente sullargomento educazione: la considero lo strumento che ci fornisce le chiavi di lettura del mondo esterno, delle interazioni 30 Dimmi, e io dimentico. Mostrami, e io ricordo. Coinvolgimi, e io capisco da TRAPEZE COLLECTIVE. Do it yourself. A handbook for changing our world, London, Pluto press, 2007 Pag. 108 31 FREIRE P., Pedagogy of the oppressed, London, Continuum Books, 1993.p.27

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sociali e non, e che quindi in buona parte influenza il nostro comportamento e le nostre reazioni rispetto allambiente esterno. Nel 1968 il pittore Danese Palle Nielsen creo allinterno del Moderna Museet (Stoccolma) uninstallazione chiamata Model for a qualitative society: copri i bordi di una grande sala del museo con scaffalature e al centro creo diverse aree di lavoro per bambini: gomma piuma, acqua, costumi, corde, musica, etc. Linstallazione, durante le tre settimane di apertura, ospito piu di 20.000 bambini. Attraverso questopera lartista non solo ha messo in discussione il concetto di museo e di arte in generale: Non c nessuna mostra. C solo un art show perch i bambini stanno giocando dentro al museo, ma anche lidea di un mondo dominato dalla razionalit degli adulti: Forse sara un modello per una societa che i bambini vogliono. Forse i bambini possono dirci cosi tanto sul loro mondo che potrebbe diventare un modello per noi. Noi crediamo che i bambini siano in grado di esprimere i loro bisogni. E cio che vogliono e diverso da cio che ci aspettiamo da loro32. Questopera e un ottimo esempio dellimportanza dellartista in quanto essere in grado di re-inventare la realta e sperimentatore di possibili alternative. Lalienazione dellindividuo nasce da un mancato coinvolgimento nel mondo presente che ha le sue radici nelleducazione: in mancanza di possibilita di creare, di scegliere, lalunno assorbe concetti passivamente, perde lopportunita di esprimersi e anche lidea che esista una possibilita di esprimersi. Il sistema educativo ha bisogno di essere re-inventato maggiormente a contatto con la realta, creando collegamenti con la realta tangibile, con le situazioni che ci 32 There is no exhibition. This is only an art show because the children are playing inside an art museum. This is only an exhibition for those who are not playing maybe it will be the model of a society that the children want. Maybe the children can tell us so much about their own world that it also become a model for us. We believe that children can articulate their own needs. And they want something else than what is expected of them FREIRE P., Pedagogy of the oppressed, London, Continuum Books, 1993.

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circondano, per essere applicato e non solo assorbito, per trovare riscontri, osservare conseguenze direttamente. Lalunno (in qualunque fase della sua vita) ha bisogno di strumenti dinamici per recepire la realta e interagire con essa invece che memorizzare passivamente lunghi testi che per esso non hanno alcun significato. Credo sia indispensabile per la crescita della persona, acquisire la capacita di interagire con il mondo circostante in maniera costruttiva, di apprendere anche autonomamente, di immaginare e creare nuove possibilita a partire da questa realta. Per questo Bauman in The art of life33, spiega che tutti gli esseri umani sono artisti: ognuno creatore della propria identita, entriamo cosi in un circolo vizioso in cui ogni individuo ha bisogno di creare la propria identita, e per creare la propria identita ha bisogno di interagire con lo spazio, di modellare lesterno o per lo meno di trovare un proprio spazio nellesterno, un contatto con esso determinandone lidentita. Quindi nella costuzione della persona, esterno (spazio della citta) ed interno (spazio interiore della persona) sono strettamente correlati, e la persona ha la necessita di acquisire gli strumenti che le permettano di interagire con lo spazio, scoprendolo e modificandolo in maniera costruttiva. Per fare cio ha quindi bisogno di una buona capacita di comprendere quali sono i propri bisogni e di come soddisfarli nello spazio e soprattutto di avere la possibilita di interagire con gli spazi e con altre persone. Freire spiega: Quando i loro sforzi di agire responsabilmente sono frustrati, quando si trovano nellincapacit di utilizzare le proprie facolta, le persone

soffrono34. Molto interessante il termine conscientizacao da lui itilizzato, inteso come capacita di percepire contraddizioni sociali, politiche ed economiche e di 33 BAUMAN Z., The art of life, Cambridge, Polity press, 2008. 34 FREIRE P., Pedagogy of the oppressed, London, Continuum Books, 1993. p.7 when their efforts to act responsibly are frustrated, when they find themselves unables to use their faculties, people suffer

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agire contro gli elementi oppressivi della realta. Leducazione quindi, oltre a fornire un bagaglio storico-culturale, dovrebbe allenare a porsi sempre nuove questioni e a mettere in discussione anche cose ormai date per scontate, e perche no, lopinione dellinsegnante. Non posso non condividere lopinione di Terry Eagleton quando spiega: I bambini sono i migliori teorici, non sono ancora statI educati ad accettare la routine delle pratiche sociali come naturale, e quindi insistono nel porre a queste pratiche le piu imbarazzantemente generali e fondamentali domande. Non percepiscono le nostre pratiche sociali come inevitabili, quindi non vedono perche non potremmo fare le cose diversamente35. In questo momento di paralisi, in cui i giovani sono emarginati, alienati,

annoiati, svogliati, impotenti ecc, credo sia essenziale ricostruire un sistema educativo orizzontale, in cui la figura dellinsegnante non sovrasta quella dello studente, in cui il sapere non viene acquisito meccanicamente ma sempre rimesso in discussione, applicato alla realta, in cui venga favorito il dialogo, il ragionamento libero, lopinione. In questo modo si formano persone capaci di percepire la realta in maniera dinamica e di approcciarsi alle sue questioni rinnovandosi di volta in volta, contraddicendo le autorita se necessario, di ascoltare se stesse ed i propri bisogni e di mettere in pratica le proprie idee, spostando il fulcro delleducazione dal libro alla pratica. Dice Freire gli esseri umani sono perche sono in una situazione. E saranno di piu non solo quando rifletteranno criticamente sulla loro esistenza, ma quando agiranno criticamente su di essa. Sempre lui spiega che cio che rende gli umani umani e la prassi: lunione di 35 EAGLETON T., The signifiance of theory, London, Wiley-Blackwell, 1991. p.165 Children makes the best theorists, since they have not yet been educated into accepting our routine social practices as natural, and so insist on posing to those pratctices the most embarassingly general and fundamental questions, regarding them with a wondering estrangement which we adults have long forgotten. Since they do not yet grasp our social practices as inevitables, they do not see why we might not do things differently.

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riflessione ed azione nella trasformazione della realta e cio che rende la realta comprensibile e la comprensione delle connessioni tra elementi apparentemente disconnessi. In Pedagogy of the oppressed la critica al sistema scolastico nella sua totalita e evidente: gli studenti scoprono che per ottenere soddisfazioni hanno bisogno di adattarsi a direttive emanate dallalto, ed una di esse e: non pensare. Questo sistema una volta interiorizzato viene perpetuato quando gli studenti diventano successivamente educatori. Per questo sembra indispensabile una rivoluzione culturale che concepisca la cultura come sovrastruttura che va rimessa in discussione continuamente, adattandosi ai cambiamenti della realta, liberandosi delle vecchie strutture perpetuate nel tempo (per esempio la centralita della figura del professionista o dellesperto o lautorita del professore), creando nuove chiavi di lettura. A questo scopo il dialogo e indispensabile. Attraverso il riconoscimento dellaltro ed il disvelamento della realta si puo creare un nuovo terreno culturale.

Solo i prodotti che risultano dallattivita di un essere umano ma non appartengono al suo corpo fisico (necessita) possono dare una dimensione di significato al contesto che cosi diventa un mondo36.

36

FREIRE P., Pedagogy of the oppressed, London, Continuum Books, 1993.

45

46

Linferno del vivere non e qualcosa che sara, se ce ne uno e gia qui, linferno nel quale viviamo la nostra vita quotidiana, che formiamo stando insieme. Ci sono due modi per sfuggire alla sofferenza. Il primo e facile per molti: accettare linferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo piu. Il secondo e pericoloso e necessita costante vigilanza e apprensione: scova e impara a riconoscere chi e cosa, nel mezzo dellinferno non e inferno, quindi farlo durare, dargli spazio. (Italo Calvino, ne Le citt invisibili)37

4. ARTE E CULTURA COME ELEMENTI RIGENERATIVI E DI LIBERAZIONE

La performance dovrebbe rendere chiaro allascoltatore che ascoltare il pezzo e la sua azione - che la musica, cos come il parlare, sono suoi invece che del compositore38. (J Cage parlando di 433)

Il mio lavoro e come la luce nel frigorifero, funziona solo quando le persone aprono lo sportello.39. (L. Gillick)

Ora e una questione di realizzare arte, di costruire ad ogni livello della vita ogni cosa che finora poteva essere solo una memoria artistica o unillusione, 37 CALVINO I., Le citta invisibili, Milano, Mondadori, 1993. 38 The performance should make clear to the listener that the hearing of the piece is his own action that the music, so to speak is his, rather than the composer. 39 My work is like the light in the fridge, it only works when people open the door

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sognata e preservata unilateralmente. Larte puo essere realizzata solo venendo soppressa. Comunque, come opposizione alla societa presente, che lha soppressa rimpiazzandola con lautomatismo di uno spettacolo ancora piu passivo e gerarchico, noi sosteniamo che larte possa essere soppressa solo venendo realizzata40. (Specto-situazionisti)

4.1 Restituire potere all osservatore

Larte e un fenomeno che nasce dalla compresenza di un artista e di un pubblico. Da uno spostamento di interesse verso le dinamiche del tempo e del pubblico nascono i primi interventi di unarte che possiamo definire dinamica: dagli esperimenti di Marx Ernst alle performance di Marina Abramovic, il pubblico contemporaneo vuole essere riassorbito, coinvolto. Lartista vuole suscitare reazioni momentanee, creare opere che non siano piu oggetti fissi nello spazio ma materiale dinamico che vive nella memoria, nello spazio e nel tempo. Secondo Debord la creazione non e larrangiamento di oggetti e forma ma linvenzione di nuove regole di quellarrangiamento, cosi nasce il Situazionismo: come movimento anti-estetico interessato a creare situazioni, concrete costruzioni, ambienti monentanei e dinamici e veri e propri momenti di vita. Se gli artisti acquistano il ruolo di agenti di trasformazione, l arte puo diventare un laboratorio di prove per lazione sociale, forma emblematica della cultura: espressione pura.

40 It is now a matter of realising art, of really building on every level of life everything that hitherto could only be an artistic memory or an illusion, dreamed and preserved unlaterally. Art can be realized only by being suppressed. However, as opposed to the present society, which suppressed it by replacing it with the automatism of an even more passive and hierarchical spectacle, we mantain that art can really be suppressed only by being realized

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In New creative community41 troviamo un elenco di alcuni riscontri pratici conseguenti ad una pratica culturale: -unanalisi critica dei valori culturali rivela i modi in cui messaggi oppressivi sono stati assimilati dai membri di comunita marginali e quali sono i loro effetti; -lesperienza sociale attiva accresce labilita umana di partecipare a un discorso democratico e nella vita di comunita, pone allindividuo questioni collettive che possono essere riapplicate nella vita quotidiana personale e della famiglia; -la societa viene messa alla prova dallespansione del dialogo e dalla partecipazione attiva di tutte le comunita e gruppi nel risolvere problemi sociali -lautodeterminazione viene vista come caratteristica essenziale della dignita e della partecipazione sociale di tutte le comunita; -lo sviluppo culturale comunitario garantisce lespansione delle liberta per tutti in maniera costruttiva e aiuta a ridurre inequita e disparita.

Quindi alcune matrici comuni di una pratica culturale potrebbero essere: - un apprendimento strutturato: che favorisca lo sviluppo di un pensiero critico, dinamico; - apertura al dialogo come strumento di scambio delle diversita, di conoscenza, di accrescimento culturale; - la creazione propria di documentazioni e distribuzione per creare un nuovo flusso di informazioni al di la del mainstream; -reclamare spazi pubblici per creare luoghi di aggregazione, sviluppo della persona, scambio, convivenza delle diversita.

Lartista diventa colui che puo modificare la concezione di termini fondamentali come nazionalita, identita, comunita, spazio, tempo ma sempre sfruttando le sue 41 GOLDBOARD A., New creative community: the art of cultural development, Oakland, New village press, 2006.

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capacita di farsi parte della comunita, di interagire con essa. Bauman lo conferma in Culture as a praxis: lidea di creativita come assimilazione attiva delluniverso o imposizione della struttura ordinatoria dellintelletto umano sul mondo caotico puo essere vista solo come attributo di una comunita e non come progetto individuale.

4.2 Creazione di strutture

La verita e che le persone fanno la cultura. La fanno nei paesi e nelle citta, nei villaggi e nei paesini, nelle tenute e nei sobborghi...Ha a che fare con lautoespressione e i bisogni sociali. E attiva, non passiva, e non e nemmeno una sottocultura o unalternativa. E attiva e deve essere vissuta invece che essere passiva ed essere apprezzata42. (Malcom Dickinson)

Come ho spiegato in precedenza lessere umano ha bisogno di strutture per sviluppare le sue capacita, alla base di tutte le strutture fondamentali ce lo spirito umano secondo Levi-Strauss. I rituali sono secondo lui strutture che tentano di sopravvivere, in passato creavano un universo completo, intero, mentre la nostra esperienza, nel mondo contemporaneo, e frammentata, priva di radici comuni o punti di riferimento. La cultura e il meccanismo responsabile della reazione agli stimoli attraverso schemi comportamentali, e la fondazione oggettiva della significativa esperienza soggettiva e appropriazione soggettiva di un mondo che altrimenti sarebbe alieno. Puo essere considerata come una specie di filtro che ci permette di dare un significato 42 DICKINSON M., Art with people, Sunderland, AN publications, 2006.

p.89 The truth is that people make culture. They make it in town and cities, in village and hamlets, on housing estates and in suburbs...It is to do with self-expression and social needs. It is active, not passive, it is neither a sub-culture nor an alternative. It is active and to be lived rather than passive and to be appreciated,

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razionale a quello che vediamo, un tentativo di vedere una realta esistente tra una moltitudine di interazioni sopra-individuali. In questo senso inoltre opera come punto di incontro delle individualita umane e del mondo che percepiamo come reale.

4.3 Attraversare i confini

Persone con privilegi sociali, razziali o economici sono piu capaci di attraversare fisicamente i confini (mentali) ma fanno piu fatica a vedere i confini invisibili di cultura e razza43.

Abbiamo bisogno di creare nuove forme di vita sociale che accettino autonomia individuale e differenze di valori, nuovi modelli ibridi, frammentati, contradditori. Per questo alcuni movimenti utopici hanno visto integrazione di arte e vita, nel tentativo di creare un mondo dove non esistano specializzazioni. Di nuovo Bauman spiega che lordine e impensabile senza liberta umana di scegliere e capacita di elevarsi immaginativamente sopra la realta per resistere e respingere le sue pressioni. Per questo le istituzioni hanno la necessita e il dovere di creare spazi di liberta comune.

La cultura ufficiale, come ho gia detto e un insieme di norme, idee per regolare la vita quotidiana e creare delle basi comuni. E, in poche parole, mantenimento della tradizione. Nel momento in cui questo meccanismo viene svelato, e possibile creare nuove strutture che siano la base di una comprensione e convivenza comuni, in presenza e non solo in compresenza dellaltro.

43 G. Gomez-Pena , The free art agreement in BECKER C., The subversive imagination, NY, Routledge, 2004. p.67

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4.4 Il ruolo della cultura

La cultura ha un ruolo importante di mantenimento del rapporto sociale e individuale, penetra il sistema della personalita nel tentativo di mantenere uno schema e mantiene la struttura identitaria nel singolo. Pertanto e indispensabile per lo sviluppo dellindividuo ma contemporaneamente puo essere un fattore immobilizzante in quanto mantiene la societa nella sua forma, cancellando alcune possibilita o addirittura lidea di alcune possibilita. Secondo Bauman, la cultura e la passione per lordine nata dalla paura del caos, per questo produce costante cambiamento e allo stesso tempo crea un forte attaccamento da parte degli uomini: da la possibilita di crearsi delle certezze. Vorrei ricordare che da questo attaccamento possono pero nascere forme di estremismo o di eccessiva chiusura mentale.

4.5 Il ruolo dellarte

Fino ad ora filosofi e artisti hanno solo interpretato situazioni, il punto ora e di trasformarle. (S.I.44)

Rivoluzione non e mostrare la vita alle persone ma farle vivere. Una organizzazione rivoluzionaria deve sempre ricordare che il suo obiettivo non e convincere i suoi sostenitori attraverso i discorsi dei suoi leaders ma rendere i primi capaci di parlare per loro stessi45. (Guy Debord) 44 citato in Stewart Home, What is situationism?, AK press, 1996. p.45 45 Revolution is not showing life to people but making them live. A revolutionary organization must always remember that its objective is not getting its adherents to listen to convincing talks by expert leaders, but getting them speaking for themselves.

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Interessante la teoria di Hillman secondo cui gli effetti di una reintroduzione del valore della bellezza nella pianificazione e rigenerazione urbana potrebbero essere: -risveglio del desiderio come conseguenza diretta della bellezza; -risveglio degli ideali di perfezione e quindi tentativo di inseguirli attraverso la pratica; -rallentamento del movimento, aumento del tempo di contemplazione; -sensibilizzazione verso i grandi temi del cuore che mantengono lindividuo vivo attraverso l allenamento (si pensi alle Tragedie o ad alcuni Romanzi); -aumento del desiderio nelle persone di essere attive, propositive, desiderose di condividere; -evocazione di ricordi, allargamento dellimmaginazione.

Dopo aver affrontato in generale le possibilita di una maggiore valorizzazione di arte e cultura per scopi rigenerativi allinterno della citta, desidero analizzare brevemente nello specifico alcuni aspetti discussi in precedenza.

4.6 Comunita

...e non e una cosa ne un altra, e sempre nel mezzo, tra due cose, e la linea di confine, ce sempre un confine, una linea di volo o corrente, solo che non la vediamo, perche e la meno percepibile delle cose. E gia e lungo questa linea di volo che le cose passano, diventano, si evolvono, rivoluzionano, prendono forma .46 (G.Deleuze)

46 ...and is neither one thing not another, its always in-between, between two things, its the borderline, theresalways a border, a line of flight or flow, only we dont see it, because its the least percepible of things. And yet its along this line of flight that things come to pass, becoming, evolve, revolution, take shape

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Larte pubblica non puo costruire una comunita. Le persone costruiscono comunita, ma spesso in risposta a, o attraverso rappresentazioni di comunita. Comunque ci sono comunita di artisti e comunita di persone che guardano all arte. Rappresentazioni di comunita sono argomenti di molti artisti malgrado alcune pratiche siano viste e presentate come esempi di valori plurali ed individuali, questi processi non sono garanzia di buona politica. (Roman Vasseur in risposta alla domanda Cose una comunita? Puo larte pubblica costruire comunita?47)

Ribadisco limportanza di restituire valore e identita alle comunita attraverso: -la ricerca delle radici nel passato e la loro riattualizzazione nel presente (come vedremo in Cuore di Pietra di Mili Romano), la ricostruzione nel presente di spazi (PRSC) e storie (Steve Stuffit progetto Borderline); -la creazione di spazi e momenti di aggregazione e riflessione (Mental Charlois) per ridisegnare un senso dello stare insieme e del condividere. A questo scopo i punti fondamentali da tenere in considerazione sono: -la questione degli spazi: istituzionali e non (centri sociali occupati e luoghi di aggregazione non designati come piazze, parchi e strade) sono una necessita per permettere lo scambio, lincontro, la condivisione. Ogni quartiere dovrebbe prevedere uno spazio di aggregazione con attivita che coinvolgano la popolazione locale. Interessante per esempio e il ruolo dei community centers in Gran Bretagna, dove spesso vengono tenuti corsi di educazione popolare per giovani disoccupati e dove le arti vengono utilizzate per: -coinvolgere le persone; -restituire autostima attraverso attivita che rendono le persone soddisfatte del loro operato; 47

intervista su Mute magazine, http://www.metamute.org/en/content/interview_with_roman_ vasseur [10.05.2010]

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-impiegare in maniera alternativa il tempo dei giovani che altrimenti resterebbero in strada; -insegnare in maniera semplice a collaborare e a stare insieme; -ritrovare unidentita; -dare spazi di espressione e quindi evitare che questi vengano presi in altri luoghi in maniera illegale (graffiti). Oltre a spazi interni, la citta si dovrebbe dotare di spazi esterni di espressione: muri, rotonde, spazi in divenire, nuovi quartieri e soprattutto dovrebbe prevedere un piano per riconvertire gli spazi inutilizzati insieme alla popolazione. Questo e quello che accade a Stokes Croft, Bristol, dove PRSC riutilizza spazi abbandonati e derelitti per larte, senza pero il riconoscimento del Comune.

4.7 Attivismo

I love to we. Christina Ulke48

Cosa potremmo fare con lenergia generata dallo stare insieme? Ci piacerebbe vedere nuove formazioni accadere dietro a progetti e carriere individuali (e questo include collettivita individuali). Per noi e essere al cuore del problema, e non abbiamo buoni metodi per indirizzarlo...siamo stati in parte forzati ad esistere a questo livello come cittadini consumatori divisi nel nostro sistema di preferenze personali per le vite che consumiamo. Abbiamo interiorizzato questa individualizzazione nelle nostre pratiche di resistenza e questo ci sta tirando indietro dal renderle piu grandi, forti e dal pensare nuove possibilita per le nostre esistenze (Bloom, Brett and Fortune, Bonnie)49 48 49
HERBST M. e R. ULKE C.., Journal of aestetichs protest, London, Journal of aesthetics protest press, 2008. I love to we, non un errore grammaticale ma acquista il significato di mi piace essere noi, mi piace essere parte di un gruppo.

HERBST M. e R. ULKE C.., Journal of aestetichs protest, London, Journal of aes-

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Quando latto di un singolo inizia ad appartenere al pubblico? Dove quello spazio, il luogo ambito dove la comunita ha la sua voce e gli individui possono connettersi tra di loro malgrado il contenuto del loro messaggio? Pubblicita, messaggi politici e commerciali, tappezzano le nostre strade ad ogni occasione. Dove quindi quel posto nel nostro paesaggio urbano dove possiamo scavare un luogo di espressione, condivisione e confronto?[] un posto dove ci sia unopportunita di condividere lo spazio individuale e pubblico1.

La linea di separazione tra arte e attivismo spesso e cosi labile da essere irriconoscibile. Spesso considerati come movimenti marginali, i movimenti artistici apertamente legati allattivismo stanno acquisendo tecniche sempre piu raffinate. A partire dai semplici stencil del famoso writer Banksy, passando per le olimpiadi del petrolio e i percorsi di psicogeografia, il pubblico viene coinvolto dagli artisti in percorsi che lo portano a riflettere sul mondo che lo circonda. Una delle caratteristiche piu interessanti di queste pratiche e il modo in cui si relazionano con il pubblico: tutti possiamo essere parte dellopera che spesso ci viene incontro negli spazi pubblici. Lontano dalle luci artificiali di gallerie e musei, gli art-attivisti riprendono possesso della citta: spargendo bombe di semi nelle aiuole, dipingendo sui muri, attaccando adesivi e poster, organizzando performance in mezzo alla strada o nelle piazze. Al riguardo mi preme ricordare: 1
Riguardo al (de)Appropriation project, Bruce Tomb and the Valencia street wall When does the act of one individual begin to belong to the public? Where is that space, the coveted location where the community has a voice and individuals can connect to each other despite the content of their message? Advertisement, political messages and commercials wallpaper our site-lines at every turn. Where then, is that place in our urban landscape where we can slice into privately owned space and carve out a site of expression, sharing and confrontation?[...]to find a site like this would be an opportunity to witness the spaces between an individual and the public. in HERBST M. e R. ULKE C.., Journal of aestetichs protest, London, Journal of aesthetics protest press, 2008. p.43

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- i percorsi di riscoperta di A2:RT, creati a partire dal 2002 per testare nuovi modi di spostarsi e di guardare alla citt di Birmingham; - la mappatura del cibo gratis, ricavabile da piante e alberi nei parchi cittadini di Bristol a cura di Heath Bunting e Kayle Brandon; -i workshops di costruzione di seedbombs tenuti da Steve Stuffit allinterno delle gallerie istituzionali come lArnolfini a Bristol.2 I principali obiettivi di queste pratiche sono quindi: -coinvolgimento diretto del pubblico o attacco al passante per trasformarlo in pubblico; -trasformazione dellidea di citta attraverso un utilizzo alternativo degli spazi, la costruzione di nuovi percorsi, la creazione di nuove mappe; -invito alla riflessione sulle questioni del mondo contemporaneo in maniera diretta ed invito allazione; -azione diretta in tutte le sue sfaccettature; -interesse concreto nel cambiare il mondo circostante; -inclusione di un pubblico piu ampio di quello dei musei o dei normali interessati al mondo dellarte; -sviluppo della capacita immaginativa tentando di rompere la routine e proponendo nuovi stili di vita; -studio della realta circostante e soprattutto di quelle realta marginali o escluse dal mainstream.

per maggiori informazioni consulta le schede

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4.8 Identita

The streets shall be our brushes-the squares our palettes3 (Vladimir Majakowskji, 1918)

Muri sporchi, cabine dellalta tensione colorate, ponti ricoperti da immagini, 12/07/2009, il Comune investe 150 mila euro per ripulire Bologna dalle tag, per ripristinare limmagine della citta. 3/09/2009 il Comune di Bristol legalizza i graffiti tramite un referendum on-line che lascia ai cittadini decidere se il pezzo e arte o no. Il problema dei graffiti sembra essere fra uno dei piu diffusi nelle grandi citta, centinaia di giovani esprimono se stessi con scarabocchi sui muri, a volte puro vandalismo. Ma qualcuno si e mai chiesto perche? Ritorniamo al problema del coinvolgimento. Siamo bombardati da pubblicita: sui 3 Le strade dovrebbero essere i nostri pennelli- le piazze le nostre tavolozze

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treni, per strada, nella metropolitana, ovunque immagini ci invitano ad acquistare qualcosa, a cambiare la nostra vita grazie alluso di qualche nuovo prodotto. Uomini pagati ogni notte attaccano e staccano centinaia di cartelloni di dimensioni esorbitanti, il piu esuberante lho notato questestate a Venezia: il ponte dei sospiri ricoperto da un immenso cartellone pubblicitario: immagino la sopresa dei turisti asiatici venuti dallaltro capo del mondo per vedere licona del ponte. Al contrario pero, mai i cittadini sono coinvolti nella creazione della citta, non abbiamo nemmeno il permesso di colorare le pareti esterne delle nostre case. Come possiamo vederci rispecchiati in una citta che non sentiamo nostra? Secondo Hillman lanima ha bisogno di immagini e quando non le trova crea dei sostituti: locandine e graffiti, spontaneamente la mano umana crea il suo marchio, sembra voler lasciare il suo tocco. Sicuramente dobbiamo tenere presente questo bisogno di espressione per soddisfare i bisogni spirituali, inoltre i graffiti nascono come riconoscimento territoriale di Crews, bande.4

Piu in generale, il primo bisogno di una comunita e il riconoscimento, perche tramite il riconoscimento si viene a definire lidentita comunitaria. Quindi al di la dellutilizzo dei graffiti che sono una delle tante tecniche possibili, ce un bisogno che puo essere espletato artisticamente ed e quello dellidentita comunitaria, dell essere insieme, del sentire un senso di provenienza comune. Larte puo quindi generare identita attraverso varie forme, in particolare ricordiamo: musica, graffiti, happening. Wojiciech Burszta spiega: e finito il tempo dei viaggi intellettuali nelle periferie 4 Non scendo nei particolari sul tema dei graffiti perch non inerente al tema centrale di questa tesi. Per maggiori informazioni consiglio la consultazione di libri come Childrens of the can:25 years of Bristol graffiti di Felix Braun pubblicato nel 2009 o Writing from the Underground, (Re)volution of Aerosol linguistics, pubblicato da Stampa alternativa in Associations with IG Times nel 1996.

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silenziose, queste parlano gia con le loro voci o hanno gia viaggiato verso il centro, spesso senza essere state invitate. La street art nasce da un bisogno di espressione represso, per questo non basta investire denaro per ripulire i muri ma bisogna cercare nuovi spazi dentro la citta per permettere ai giovani (e non) di esprimersi. Questo non significa che basta destinare rotonde e sottopassaggi (magari ai margini della citta) ai murales, ma che per ogni metro quadrato di pubblicita per la strada dovrebbe esserci un metro quadrato per la libera espressione. Lalienazione nasce dal mancato coinvolgimento delle persone nella struttura della citta: maggiori sono le regole, maggiore e lesclusione delle persone. Il bisogno identitario e uno dei bisogni primari dellessere umano, per crescere ed autoformarsi, la persona ha bisogno di liberta e contemporaneamente di essere chiamata a prendere decisioni, a dare il proprio contributo alla vita della citta. Stuart Hall crede esistano due differenti tipi di identita -naturale: indentificazione attraverso il riconoscimento di origini comuni o caratteristiche condivise; -discorsiva: processo sempre in progressione, costruzione sempre in atto (contemporanea forma di identita). I writers sono topografi visuali, ridisegnano la citta secondo i loro sogni e le loro paure, cercano di restituirle lidentita che la sterile architettura contemporanea e i muri grigi le stanno lentamente togliendo. Di recente sono nati i primi siti internet che trattengono la memoria dei graffiti: -http://percorsi-emotivi.com/ raccoglie le memorie che le persone hanno dei luogni nella citt di Bologna, comprese quelle dei murales; -http://www.bristol-street-art.co.uk/ un archivio di tutti i graffiti della citt di Bristol, aggiornabile da chiunque. In questo modo si fa durare nel tempo anche questa forma darte, considerata effimera per eccellenza.

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Dalla teoria alla pratica. Breve introduzione alle schede


Questa Tesi nasce dallidea di mantenere la compresenza di teoria e pratica, proprio perch ognuna perde di efficacia senza laltra. Come ho gi spiegato nellintroduzione,tre volumetti che seguono sono il riassunto di un anno di ricerche portate avanti in 3 stati: Inghilterra, Olanda ed Italia. Ho cercato di visionare pi progetti possibile, di discutere con coloro che vi erano coinvolti, di vederne gli intenti e le conseguenze. Come spiega De Certeau ne La pratica della vita quotidiana5, molto difficile mantenere un punto di vista obiettivo, che non sia eccessivamente stretto sulle cose o troppo generale, inoltre qui stiamo parlando di scienze sociali e Arte, due discipline che non possono essere descritte con un metodo matematico-scientifico. Non ci saranno quindi grafici e statistiche a dimostrare quali sono i progetti pi riusciti, ma solo testimonianze di persone nel tempo e, a volte, strutture materiali che questi progetti si portano dietro durante il loro percorso ma che sono solo degli involucri o degli strumenti, di un lavoro a volte quasi invisibile allocchio distratto. 5
DE CERTEAU M., The practice of everyday life, Los Angeles, University of California press, 1988.

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molto difficile descrivere progetti che si sviluppano nello spazio, nel tempo ed attraverso relazioni dinamiche, perch proprio ci che le rende cos potenti le condanna anche ad un isolamento. Chi non cera non sa. Chi cerca di spiegare si riduce ad unelencazione asettica di date ed eventi. Alcuni dei progetti inseriti di seguito non mi hanno particolarmente colpita la prima volta che li ho osservati, per lungo tempo non sono riuscita a capire da dove venisse tutto lentusiasmo che suscitavano in chi me li aveva indicati. Poi, un giorno, come per magia, alcuni si sono svelati: ero io ad essere cambiata, ad aver studiato di pi, ad aver allargato i miei orizzonti, fatto pi esperienze, cambiato il mio punto di vista. Non mi stupirei quindi, se tu, lettore, non trovassi per nulla coinvolgenti i progetti analizzati in questi tre volumetti, se alcuni sembreranno un po naive ed altri molto simbolici, purtroppo non potr farti un elenco dettagliato dei cambiamenti che questi hanno apportato, n parlare di formule o numeri. Lo spazio pubblico un regno in continuo caotico cambiamento, perch qualcosa vi possa sopravvivere ha bisogno di evolversi costantemente con esso, di seguirne i ritmi al suo interno, di esserne parte. In questo regno, il metodo scientifico perde sempre e lo studioso, per capirne le dinamiche, deve abbandonare il libro e la scrivania, e dirigersi l, dove qualcosa sta accadendo.

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5. CONCLUSIONI
Change is a dance

Ogni passo ha il potenziale di andare in nuove direzioni. Per capire le dinamiche delle citta nella loro fase neocapitalistica non e abbastanza guardare alla questione economica e strutturale, dobbiamo anche investigare il linguaggio visuale e lapproccio concettuale dellattivita estetica apparentemente considerata cosi importante dalle elites (J. Berry e A. Iles, No room to move, in Radical art and the regenerate city.)

La complessita del sistema istituzionale contemporaneo rende molto difficile il mestiere di coloro che cercano di studiarlo: non avendo il tempo di scendere nei particolari, chi progetta e tiene in vita le citta (architetti, impiegati del comune, sindaci, assistenti sociali, ecc) deve utilizzare come basi per i suoi studi statistiche o studi effettuati in precedenza, la lentezza della burocrazia fa in modo che anche progetti iniziati con buoni propositi finiscano nel dimenticatoio a causa di cavilli legali. Nel 1996, Tony Blair ha dichiarato: our task is to allow more people to become middle class6. 6 media. Il nostro compito e di permettere a molte piu persone di diventare classe

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La classe media purtroppo pero e quella con una visione maggiormente individualizzata del mondo e che piu incoraggia il minimalismo morale.

In Cities for the many, not for the few Nigel Thrift, docente di Geografia allUniversita di Bristol, elenca alcune caratteristiche fondamentali delle citta: 1. conflittuale: in quanto luogo di giustapposizione delle diversita, la citta e un luogo dove i confini culturali vengono spostati ogni giorno; 2. dinamica: per questo impossibile studiarla come un elemento solido, stabile nel tempo, per questo le statistiche dicono poco; 3. disordinata: il mantenimento della democrazia crea disordine in quanto convivenza di idee differenti, l ordine e un segno di antidemocrazia: spazio e potere sono interconessi, basti pensare alleffetto psicologico che danno gli edifici del periodo fascista; 4. interconnessa: basata su un equilibrio dei poteri locali e centrali.

Una possibile soluzione ai problemi della societa contemporanea sembrerebbe essere un passaggio a uneconomia che abbia la capacita di: -fare sentire le persone valutate; -dare valore all esperienza; -favorire interazione tra le persone; -rinnovare linteresse nelle qualita della popolazione locale; -cercare un approccio che permetta partecipazione e dibattito; -stabilire alcune nozioni di provenienza comune, senso di comune cittadinanza; -creare una cittadinanza attiva; -creare luoghi di svago,cultura, relax, incontro, scambio.

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Molti dei problemi delle citta sono dovuti alla mancanza di opportunita fornite dallo stato sociale: le persone non riescono a trovare il loro posto nella societa, sottolineo quindi limportanza della nascita di associazioni che praticano leducazione popolare per permettere a quelle persone che non hanno la possibilita di frequentare le scuole di istruirsi. Leconomista Amartya Sen nel 1992 spiego: in un lungo intervallo di tempo solo interventi che favoriscano lo sviluppo delle capacita umane aiuteranno ad eliminare linequita sociale.

Quindi, lopera darte inserita nel contensto urbano perde valore come ideazione di realt utopiche ed immaginarie, ma diventa travolgente quando pensiero e creazione di modi di vivere e modelli di azione applicabili ed applicati alla realt. Finalmente gli artisti sono usciti dal buio dei loro atelier ed hanno iniziato a guardare ai loro vicini di casa, ai passanti, alla citt. Le strategie utilizzate sono state molteplici e molto spesso legate allemergenza: di un palazzo storico che sta per essere distrutto, di un quartiere che scompare, di un gruppo discriminato, di una carenza di infrastrutture, ecc. Finalmente larte aperta e rispecchia i bisogni della popolazione, ispirando larchitettura, cercando di mettere mano nelle decisioni delle giunte comunali, fornendo degli spazi che mancano. Sarebbe utopico pensare che larte, da sola, sarebbe sufficiente per risolvere i problemi della societ contemporanea. Ma in quanto unico spazio di libert rimasto, in quanto unica disciplina fine a se stessa, slegata (quando vuole) dal capitalismo che si ormai insinuato in ogni attivit umana, in quanto unico spazio di creazione spontanea, di prova, di errore, in quanto spazio magico e infantile della fantasia, larte pu e deve creare delle Oasi nella bolgia della societ contemporanea.

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proprio quando diventa veramente grande che un cambiamento si fa invisibile: quando iniziamo a viverci dentro e smettiamo di vederlo. molto difficile spiegare larte a coloro che normalmente non se ne interessano: ricordo unassolata mattina dAprile a Londra, quando mi recai da sola alla Tate modern, alluscita mi aspettava un amico, seduto sulla riva del fiume, alla mia lamentela per avermi lasciata sola lui rispose per me larte restare seduto qui, al sole. Non ho saputo controbattere, ma da allora che so con certezza che larte non acquista valore tra quattro mura ben tinteggiate di bianco o dietro ad una vetrina, ma fuori, per le strade, sotto il sole, libera tra la gente comune.

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