Vous êtes sur la page 1sur 98

1

INTRODUZIONE
In ottemperanza alla normativa sull'autonomia, il DPR 275/99, ogni scuola messa nella condizione di progettare e realizzare interventi educativi e formativi differenziati; il progressivo superamento dell'uso esclusivo dei programmi ha reso possibile il cambiamento e ha spostato l'attivit degli insegnanti dalla pura e semplice trasmissione di nozioni e contenuti alla programmazione degli interventi e alla progettazione di percorsi. Il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.) rappresenta il documento fondamentale in cui dichiarata esplicitamente l'intenzionalit educativa e formativa dell'istituto, per rispondere da un lato ai bisogni di ogni alunno nella sua dimensione individuale, dall'altro per intercettare e fare propria la domanda formativa della societ pi ampia. In tal modo il P.O.F. assume le caratteristiche di documento di identit della scuola, in quanto contiene tutto ci che essa vuole realizzare, utilizzando l'insieme delle risorse umane, professionali, territoriali, tecnologiche ed economiche a disposizione e valorizzandole al massimo per creare rapporti interni costruttivi e capaci di interagire con la realt esterna. In particolare il P.O.F. deve comprendere: le finalit educative condivise i percorsi specifici finalizzati all'educazione e alla formazione dell'individuo le scelte didattiche funzionali al conseguimento degli obiettivi le risorse necessarie alla realizzazione del piano stesso Pertanto, il Collegio Docenti ha il compito di: delineare i principi educativi e formativi condivisi raccordare i programmi, gli obiettivi e le finalit dei diversi ordini di scuola costruire una continuit programmatica e operativa scegliere i percorsi possibili da privilegiare sintonizzare modi e tempi della proposta didattica e del piano educativo rispettare i bisogni dei singoli fruitori nella salvaguardia della libert 'insegnamento.

CONTESTO SOCIO-ECONOMICO, CULTURALE E

FORMATIVO DELLA SCUOLA

L'Istituto Comprensivo Dante Alighieri opera nel contesto socio economico culturale della comunit di Villa Castelli. Caratteristiche oroidrografiche e climatiche: Villa Castelli si estende su un territorio di ettari 3.458 compreso tra i comuni di Ceglie Messapica a Nord, Francavilla Fontana ad Est e a Sud, Grottaglie, Taranto e Martina Franca ad Ovest. Dal punto di vista geografico situato a 3, 13, 20 gradi di longitudine e a 40, 34, 43 gradi di latitudine. L'altezza varia dai 242m. del centro abitato, ai 326 m. di Monte Scotano (altezza massima) e ai 150m. della zona stazione ferroviaria (altezza minima). Sotto l'aspetto geologico e morfologico il territorio di Villa Castelli situato lungo il margine sud-occidentale dell'altipiano murgiano che scende verso il Salento, ed tagliato trasversalmente da una scarpata impostata su un originario piano di faglia. Durante il Pleistocene inferiore la Murgia venne invasa dal mare da ogni lato e la parte alta del territorio divent la punta sud orientale pi avanzata della piattaforma rimasta emersa. La parte pi alta rappresentata dalla collina di Monte Scotano (326 metri), di qui il territorio digrada verso sud fino alla stazione ferroviaria nel punto pi basso (150 metri circa). In superficie si rinvengono alcune doline di piccolo diametro e ad Est della masseria Puledri si percorre per alcune centinaia di metri la parte iniziale del Canalone di Bottari. Ma l'aspetto carsico superficiale di

maggior rilievo rappresentato dall'orlo di scarpata, su cui e' poggiato lo stesso centro abitato che corre dalla contrada Rizzone verso masseria Cavalli. Il territorio di Villa Castelli interessato da una notevole presenza di grotte naturali e di specchie, che sono state oggetto di studio e analisi da parte di vari centri e gruppi speleologici. Le grotte piu' importanti sono: Monte Scotano, Facciasquata, Barcari. Altro elemento caratterizzante del territorio la presenza, come in tutti i comuni viciniori (Ceglie, Martina, Grottaglie, Francavilla), di molte masserie che rappresentano un elemento importante di storia e cultura locali, anche per i risvolti relativi alle attivita' agricole e dell'allevamento cui erano particolarmente legate. Le principali sono: Abate Carlo, Antoglia, Fallacchia, Eredit, Monte Scotano, Puledri. Renna, San Barbato, Tagliavanti, Sant'Eramo, Masseria Carnevale (attualmente in questa masseria attiva un'azienda per la coltivazione e l'utilizzo di piante medicinali denominata "Energia delle piante". Trattasi di un progetto interessante e unico nel suo genere nel Mezzogiorno d'Italia, finanziato dalla Comunit Europea). Rispetto al 1961 il numero dei residenti Tabella 1. Dati sulla tendenza demografica si presenta sostanzialmente stabile. da Popolazione tot Popolazione sottolineare per che dal 1991 al 1998 la tot. popolazione calata e solo nel 2000 si 2004 8.761 2008 8902 registrata una ripresa. 2005 8.845 2009 9018 2006 8.895 2010 9221 2007 8.995 2011 Caratteristiche abitative La citt presenta un bel Centro storico caratteristico, di origine medioevale, ancora intatto, circondato da quartieri ottocenteschi, a loro volta inglobati disordinatamente in nuovi quartieri periferici, cresciuti frettolosamente dagli anni 60 in poi, a causa della fame di case dei numerosi emigrati di ritorno dal Nord dItalia o dallestero (Germania soprattutto). Non mancano numerosi insediamenti sparsi nellagro. Attivit produttive Dei circa 9.000 abitanti (escludendo i numerosi anziani e i giovani, per lo pi studenti) molti sono coltivatori diretti e braccianti pendolari, altri sono operai del settore tessile e del settore edilizio, altri ancora sono artigiani (sarti, barbieri, fabbri.) e commercianti; la rimanente parte assorbita dal terziario (impiegati e liberi professionisti). Servizi La citt collegata con i paesi limitrofi mediante pullman di linea e mezzi propri. Il territorio Comunale servito da una struttura socio sanitaria quale il Consultorio pubblico. I servizi sociali sono gestiti quasi esclusivamente dal Comune e da alcuni Enti religiosi (Caritas parrocchiali,ecc. ). Ad eccezione della Parrocchie e di alcune strutture sportive private, mancano centri dincontro. Le opportunit di crescita culturale del territorio sono molto limitate perch Enti e Associazioni, capaci di sollecitare un incremento della cultura, sono presenti in modo insufficiente. Istituzioni educative Le scuole presenti sul territorio sono quelle dellobbligo pi una struttura privata per la prima infanzia gestita da suore.

Attivit per il tempo libero dei ragazzi Strutture pubbliche: campo sportivo, campo da tennis, palestre delle scuole pubbliche. Strutture private: palestre, campi di calcetto. Tipo di attivit sportive svolte: calcio, pallacanestro, pallavolo, arti marziali, bocce. Centri per il tempo libero Biblioteca comunale. Alcune associazioni parrocchiali. Alcune associazioni sportive Circoli Privati

LA NOSTRA SCUOLA
STRUTTURA ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA

L'Istituto Comprensivo Dante Alighieri" Comprende:

3 plessi di scuola infanzia: Deledda MazziniMatteotti n. 273 alunni

2 plessi di scuola Primaria: Don Milani con n. 7 classi e n. 142 alunni Madre Teresa Calcutta" con n. 15 classi e n. 306 alunni

1 plesso di Scuola Media con n. 14 classi e n. 284 alunni

Tutti gli uffici sono situati in Via Friuli Venezia Giulia, plesso scuola media Il Dirigente Scolastico e il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi vi svolgono, tra gli altri, i seguenti compiti fondamentali: gestione del bilancio e della contabilit gestione del personale docente, del personale ata e degli alunni gestione del patrimonio scolastico organizzazione, prevenzione, informazione e formazione ai fini della sicurezza gestione dei progetti e delle attivit collegate ai programmi degli Organi Collegiali rapporti con l'utenza e con la realt esterna alla scuola. Al fine di garantire la privacy di tutte le operazioni riguardanti dati comuni e dati sensibili, lIstituto ha provveduto a stilare il Documento Programmatico sulla Sicurezza e ad aggiornare tutto il personale della scuola sui temi riguardanti la Privacy nelle scuole.

IL SERVIZIO SCOLASTICO E LE CARATTERISTICHE DELLA STRUTTURA


Sede centrale La sede centrale dispone di: Presidenza e uffici di segreteria N. 14 aule per lo svolgimento delle attivit curriculari N. 1 laboratorio di informatica N. 1 biblioteca per alunni e docenti N. 1 palestra di circa 200 mq. N. 1 sala docenti N. 1 auditorium N. 2 archivio N. 1 aule per attivit individualizzate di sostegno N. 4 servizi igienici in numero previsto dalla normativa vigente. Sede staccata E ubicata a pochi metri dalledificio principale e dispone di: 6 aule per lo svolgimento di varie attivit (non in uso attualmente) 1 laboratorio di artistica 1 laboratorio musicale 1 laboratorio di Tecnologia Scuola primaria "Don Milanii" E' ubicato in Piazza Ostillio collocato nei pressi del centro del paese, a pochi passi dalla piazza Municipio e dalla gravina. Questo il plesso pi antico, infatti, la sua costruzione risale al periodo fascista, fu iniziata nel 1932 e fu eseguita da maestranze locali sotto la guida del maestro appaltatore Giuseppe Neglia di Villa Castelli. Ledificio, dalla pianta a forma di una M, dispone: N. 7 aule per lo svolgimento delle attivit curriculari di scuola primaria N. 1 laboratorio di informatica N. 1 palestra di circa 200 mq. N. 1 sala docenti N. 1 locale per la mensa N. 4 servizi igienici in numero previsto dalla normativa vigente.

Scuola primaria "Madre Teresa di Calcutta" E ubicata in Via Matteotti, a nord-ovest del paese e accoglie la maggior parte della popolazione scolastica di scuola primaria. Dispone: N. 15 aule per lo svolgimento delle attivit curriculari N. 1 sala docenti N. 1 aule per attivit individualizzate di sostegno N. 4 servizi igienici in numero previsto dalla normativa vigente. Scuola infanzia "Gianni Rodari" E ubicata in Via a Giuseppe Mazzini comprende una struttura articolata in grandi spazi interni ed esterni. Situata a sud del paese, dispone di: N. 3 aule per lo svolgimento delle attivit curriculari N. 1 sala mensa Servizi igienici in numero previsto dalla normativa vigente. Scuola infanzia "Carlo Collodi"" E ubicata in Via Giacomo Matteotti, nella zona nord-ovest del paese. Ubicata in uno dei padiglioni dello stesso plesso della scuola primaria, dispone di: N. 5 aule per lo svolgimento delle attivit curriculari N. 1 sala mensa N. 1 aule per attivit individualizzate di sostegno Servizi igienici in numero previsto dalla normativa vigente. Scuola infanzia "Grazia Deledda" Ubicata in Via Grazia Deledda, nella zona nord del paese il plesso pi recente e dispone di: N. 3 aule per lo svolgimento delle attivit curriculari N. 1 sala mensa N. 1 aule per attivit individualizzate di sostegno Servizi igienici in numero previsto dalla normativa vigente.

ORGANISMI PARTECIPATIVI
La gestione democratica dell'istituto e la partecipazione dei genitori alla vita della scuola sono attuate attraverso i seguenti organismi:

il Consiglio d'Istituto, cui spetta il compito di gestire la vita amministrativa dell'istituto in stretta relazione con la progettazione didattica.

Il Collegio Docenti, cui spetta il compito di progettare, organizzare, verificare, controllare e valutare la vita didattica dellistituto in tutte le sue componenti.

i Consigli di Interclasse della scuola primaria, cui spetta il compito di progettare, organizzare, verificare, controllare e valutare la vita didattica dei moduli di competenza.

i Consigli di Classe della scuola secondaria di primo grado, cui spetta il compito di progettare, organizzare, verificare, controllare e valutare la vita didattica delle classi di competenza.

OFFERTA FORMATIVA CURRICULARE


LIstituto Comprensivo Dante Alighieri considera che in questa nostra epoca di velocissime evoluzioni culturali e scientifiche si richiede un cambio di atteggiamento propositivo nei riguardi dei giovani: ci di cui i giovani hanno maggiormente bisogno non sono solo le conoscenze, che appaiono molto dinamiche nel tempo e che comunque essi possono acquisire anche e forse pi efficacemente attraverso i mass media e le reti telematiche, quanto lo sviluppo adeguato delle capacit e soprattutto degli atteggiamenti basati su positive motivazioni, interessi, valori che, dopo la famiglia, solo la scuola pu assicurare e che sono la chiave per lacquisizione, per la lettura e per lapplicazione delle conoscenze. Fenomeni di disagio sociale e di sofferenza culturale rilevati durante le attivit educative, inducono ad elaborare un Piano dellOfferta Formativa teso al recupero ed alla valorizzazione della ricchezza e delle potenzialit di ogni alunno senza mortificare le doti di eccellenza e di creativit.

IL PERCORSO FORMATIVO
Premessa I tre ordini di scuola, nell'ottica di un sistema integrato per realizzare le finalit dell'obbligo, intendono operare per il raggiungimento dei seguenti obiettivi: Obiettivi educativi generali: Nella scuola dell'infanzia

della scuola

- promuovere un clima positivo, accogliente e motivante, in un contesto educativo tendenzialmente strutturato per l'apprendimento. Nella scuola Primaria tali obiettivi possono essere declinati come segue: acquisizione dei mezzi fondamentali della comunicazione; avvio verso la padronanza di concetti, abilit e competenze essenziali alla comprensione della realt; possesso degli strumenti di base utili per operare nelle diverse discipline; capacit d'uso degli strumenti di base acquisiti per affrontare situazioni e risolvere problemi; conoscenza e potenziamento di interessi e capacit in relazione alle singole attitudini. Nella Scuola Secondaria di Primo Grado tali obiettivi possono essere ampliati attraverso le seguenti attivit: - promuovere lo "star bene a scuola", creando nella classe un clima favorevole al dialogo, alla discussione, alla partecipazione, alla collaborazione, per attivare il processo di apprendimento; - educare al rispetto di s e degli altri; - promuovere la conoscenza e l'uso consapevole degli aspetti comunicativi dei linguaggi verbali e di quelli non verbali; - promuovere l'apprendimento delle conoscenze disciplinari e lo sviluppo di capacit, di abilit e di competenze; - sviluppare l'autonomia, il senso di responsabilit, la capacit critica, il metodo di studio e di lavoro; - promuovere l'autostima, in un rapporto di comprensione e di incoraggiamento, ai fini della presa di coscienza delle proprie potenzialit. completare il processo di acquisizione delle abilit di base avviato nella scuola primaria; sviluppare interessi e abilit progressivamente pi complesse; usare il ragionamento basato sull' analisi e sulla sintesi per giungere a valutazioni ponderate; avviare alla presa di coscienza di dover effettuare "scelte" in sintonia con competenze e aspirazioni. L'attenzione posta alla "persona", la qual cosa impone una progettazione di percorsi formativi con l'individuazione di specifiche attivit di apprendimento da organizzare e svolgere con modalit diverse, per rendere efficaci gli interventi di insegnamento/apprendimento e per la realizzazione di un valido curricolo. La programmazione educativa e didattica, elaborata dal Collegio Docenti, costituisce la base sulla quale i docenti definiscono i percorsi didattici formativi, correlati agli obiettivi e alle finalit dei programmi. In ottemperanza a quanto definito dal Collegio, il Consiglio di Classe elabora il suo percorso formativo su una traccia predisposta di progetto educativo-dodattico. Progetto educativo-didattico della classe (Scuola Primaria e Scuola Secondaria di Primo Grado) Il progetto educativo-didattico della classe si articola nei seguenti punti: - Situazione di Partenza e Fasce di Livello. - Obbiettivi Didattico-Disciplinari. - Metodi e Strumenti. - Verifiche e Valutazioni. - Contenuti. - Attivit di Recupero, Sostegno e Approfondimento. - Programmazione per gli alunni diversamente abili. - Laboratori. - La Relazione Finale, verr elaborata sugli stessi item dell'ipotesi di lavoro iniziale, per verificare gli scarti tra quanto programmato e quanto realizzato. Nellelaborare il P.O.F. i docenti hanno pianificato percorsi ed attivit in grado di: recepire i bisogni e le attese degli alunni;

rafforzare il ruolo e la partecipazione delle famiglie; valorizzare limpegno professionale dei docenti.

La scuola dellinfanzia La scuola dellinfanzia concorre alla formazione integrale della personalit, alla formazione di un soggetto libero, responsabile e attivamente partecipe alla vita della comunit. Essa imposta la propria azione formativa predisponendo un ambiente ricco di stimoli, di relazioni, di occasioni di apprendimento, valorizzando il gioco, losservazione, lesplorazione e la ricerca. Stimola il bambino allacquisizione di capacit e competenze sociali, comunicative, affettive, morali, espressive, logiche ed operative. Essa deve, infatti, consentire ai bambini di raggiungere le seguenti finalit: Maturazione dellidentit Il bambino sar guidato al raggiungimento di traguardi in ordine allo sviluppo corporeo, intellettuale e psico-dinamico, attraverso unampia vita di relazione tra coetanei e con gli adulti. Conquista dellautonomia Lautonomia una conquista progressiva del bambino, sollecitata nella scuola dellinfanzia attraverso linterazione con gli altri e con le cose, rispetto dei valori, lapertura e la scoperta. Sviluppo delle competenze Il bambino viene opportunamente stimolato al consolidamento delle abilit sensoriali, linguistiche, motorie ed intellettuali, la riorganizzazione delle esperienze, la produzione e linterpretazione dei messaggi. Contemporaneamente vengono valorizzate lintuizione, limmaginazione, lintelligenza creativa, le espressioni individuali pi spontanee. Il bambino sviluppa il suo apprendimento negli ambiti del fare e dellagire, consegue gli obiettivi formativi in modo graduale e progressivo, dal primo al terzo anno, nel rispetto dellet e della spontaneit, attraverso i campi di esperienza educativa. Senso della Cittadinanza Il bambino verr guidato alla maturazione del senso di appartenenza al proprio paese, alla propria cultura, in una societ multietnica, al fine di promuovere l'integrazione ed il rispetto delle diversit e delle proprie radici. I vari campi di esperienza, intesi come ambiti del fare e dell'agire, in una scuola-laboratorio che promuove lo sviluppo delle pluralit di intelligenze sono: 1) il se e l'altro; 2) il corpo e il movimento; 3) linguaggi, creativit, espressione; 4) i discorsi e le parole; 5) la conoscenza del mondo I Docenti dell'Infanzia Plesso COLLODI Sezione Insegnanti curriculari 1A (anni 3) 1B (anni 3) 2A (anni 4) 3A (anni 5) 3B (anni 5) Gallone L Gatti P. Ricci P. Miccoli R. Casale S. Amico I. Giovane M. Cassese M. Strippoli P. Leporale A.

Religione Chiariello Chiariello Chiariello Chiariello Chiariello M M M. M. M.

Sostegno Bernardi M.F.

Vasta M.G.

Plesso DELEDDA Sezione Insegnanti 1A (anni 3) Conserva M.S: 2A (anni 4) Barletta M.G.. 3A (anni 5) Barletta P.

curriculari Cantoro M.L. Longo A. Leone M.R.

Religione Chiariello M. Chiariello M. Chiariello M.

Sostegno Bernardi M.F.

10

Plesso "RODARI
Sezione 1A (anni 3) 2A (anni 4) 3A (anni 5) Insegnanti Conserva D. Colucci M.R. Carlucci A curriculari D'Aprile D. Erriquens S. Zizzi M.T. . Religione Chiariello M. Chiariello M. Chiariello M. Sostegno

La scuola primaria Sulle classi operano pi insegnanti, ognuno responsabile di uno o pi ambiti disciplinari e, in base alla Riforma Gelmini, ci sar una figura di riferimento (Insegnante Prevalente). Le Attivit Opzionali riguarderanno lArea Linguistico-Espressiva e Logico Matematica. Le classi si avvalgono di insegnanti specializzati e specialisti per la religione cattolica, per la lingua inglese, per la musica e, quando previsto, dell'insegnante di sostegno. Su specifici progetti, la Scuola si avvale anche di esperti interni e esterni. La scuola primaria ha sviluppato nel tempo aspetti di qualit e di efficienza, da preservare e promuovere: la persona intesa nella completezza e nella complessit delle sue dimensioni: cognitiva, emotiva, sociale, artistico - espressiva, corporea; la finalizzazione dellistruzione alleducazione, coniugando lapprendimento con la crescita

L'organizzazione oraria prevista dallart. 4 del D.L. 01 settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni nella legge 30 ottobre 2008, n. 169, prevede la seguente articolazione: orario di 27 ore settimanali; tempo pieno a 40 ore settimanali (comprensivo di mensa), nei limiti dellorganico assegnato. La scuola ha adottato il modello organizzativo scelto dalla maggioranza dei genitori e deliberato Consiglio di Istituto. Il modello orario adottato per la classe prima avr validit per lintera frequenza del quinquennio. Nello specifico, l'articolazione dell'orario curriculare nella scuola primaria il seguente: - lingua italiana 7/10 ore - matematica 6 ore - Scienze 2 ore - storia, geografia, studi sociali 4 ore - scienze motorie e sportive 1 - ore arte e immagine 1 ore - musica 1 ore - religione cattolica 2 ore - Inglese 1/3 ore - tecnologia e informatica 1 ora Lassistenza alla Mensa, da parte degli insegnanti in base allorganico assegnato, assicurata nei giorni di rientro pomeridiano degli allievi. La pausa prevista dalle ore 12.30 alle ore 14.00.

integrale della persona e laffinamento delle competenze necessarie alla convivenza sociale; la cura dellaccoglienza, delle relazioni, del clima della scuola, del benessere degli alunni, quali condizioni per lefficace svolgimento delle attivit e il perseguimento delle finalit che le sono proprie; la cultura della promozione del successo formativo per tutti e la ricerca delle strategie e dei percorsi atti a valorizzare vocazioni e potenzialit di ciascuno; il raggiungimento per tutti, nel rispetto dei ritmi personali, dei traguardi definiti, in modo che nessuno rimanga escluso.

11

Gli obiettivi e i contenuti specifici di ogni disciplina sono illustrati nelle programmazioni didattiche annuali e terranno presente della seguente metodologia: - progettazione di percorsi didattici adeguati al contesto sociale e alle caratteristiche degli alunni per riconoscere e valorizzare le diversit; - scelta dei tempi di insegnamento e di svolgimento delle singole discipline, adeguata ai ritmi di apprendimento degli alunni; - aggregazione delle discipline in aree o ambiti disciplinari che diano la possibilit di programmare percorsi formativi che coinvolgano pi attivit anche sulla base degli interessi degli alunni; - lezioni collettive in classe o con pi classi, come momenti di comunicazione di informazioni comuni; - utilizzo di tecniche audiovisive o multimediali fruibili dal grande gruppo; - realizzazione di iniziative di sostegno e di recupero; - attivazione di percorsi didattici individualizzati nel rispetto del principio generale dell'integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo, anche in relazione agli alunni in situazione di handicap; - interventi sulle dinamiche relazionali di classe; - preparazione di percorsi sulla continuit con gli altri ordini di scuola (dellinfanzia e secondaria di 1 grado). Il Tempo Pieno Lorganizzazione a tempo pieno presenta delle caratteristiche fondamentali riguardo allutenza: Ritmi di lavoro adeguati allet ed ai bisogni psicofisici degli alunni; Assegnazione dei compiti individuali da svolgere a casa durante il fine settimana; Viene promossa lautonomia e la responsabilit di ciascun alunno; L organizzazione, che destina ad ogni insegnante un unica classe, permette un rapporto alunno/docente pi costruttivo e collaborativo. Ci offre la possibilit di individuare strategie per percorsi maggiormente vicini alla realt classe. Orario di funzionamento La scuola funziona dal luned al venerd,dalle 8.00 alle 16.00. Tempo scuola: 30 ore settimanali pi 10 ore di mensa. Come lavorano gli insegnanti In ogni classe lavorano due insegnanti contitolari che si alternano al mattino e al pomeriggio con orari stabiliti in interclasse sulla base delle esigenze derivate dallorganizzazione dellattivit di classe e di interclasse. Lattivit didattica prevede: Momenti di lavoro in classe (gli insegnanti operano per aree disciplinari, con una suddivisione di compiti che tiene conto, in genere, di attitudini e di competenze specifiche); Momenti di lavoro in piccolo gruppo, di classe o di interclasse, per attivit di lavoro in laboratorio(scienze, informatica, matematica, storia, musica, pittura), il lavoro pu essere di approfondimento, di recupero, di ricerca; Momenti di lavoro con singoli bambini per il recupero di abilit specifiche:Gli insegnanti programmano,operano, verificano collegialmente in momenti specifici: o Con il contitolare ed eventualmente con l insegnante di sostegno (incontri tra contitolari); o Con i colleghi di interclasse; o Con tutti i colleghi della scuola (Collegio Docenti). Lorario delle insegnanti di 22 ore di docenza e 2 ore per le attivit di programmazione di classe e di interclasse

12

I Docenti della Scuola Primaria Plesso Don Lorenzo Milani


Team Docenti Cl./Sez. 1^A 2^ A 3^ A 3^ B 4^ A 5^A 5^ B DOCENTI ANNICCHIARICO D. CARAMIA R. M. MARRAFFA C. PUGLIESE M.R. FUMAROLA P. NISI P. NISI A. MARRAFFA C. GAMBETTINO E. AMICO A. NISI A. NISI P. AMICO A. AMICO A. Lingua INGLESE Religione Cattolica MANFREDI A. A. POZZESSERE R. OSTUNI M. D. O. POZZESSERE R. SALERNO A. MANFREDI A. A. O. POZZESSERE R. MANFREDI A. A. POZZESSERE R. OSTUNI M. D. GIOIA D. GIOIA D. O. POZZESSERE R. O. POZZESSERE R. O. POZZESSERE R. O. ERRIQUENS B. SALERNO A. Sostegno

Plesso Madre Teresa di Calcutta


Team Docenti

Cl./Sez. 1^ B 1^ C

DOCENTI ANGELINI M. PARISI P.

Lingua INGLESE Religione Cattolica GIOIA D.

Sostegno

POZZESSERE R. O. LONOCE G.

GIOVANE M. D. PARISI P.

MANFREDI A. A. BOFFA A. BOFFA A. POZZESSERE R. O. SANTORO MONETTI A. BOFFA A. PETTA PETTA

1^ D TP MICCOLI M. 2^ B 2^C
MONETTI A.

CARLUCCI A. R. GIOIA D. LORUSSO M.V. OSTUNI M. D. OSTUNI M. D.

LORUSSO M.V. EPIFANI G. B. EPIFANI G. B. CHIEDI C.

2^D TP GALLONE C. 3^ C 3^ D
PUGLIESE A.

SEMERARO M. EPIFANI G. B. SEMERARO M. PUGLIESE P. EPIFANI MONETTI TERMOPOLI TERMOPOLI R.

MANFREDI A. A. POZZESSERE R. O. MANFREDI A. A. BOFFA A. MANFREDI A. A. BOFFA A. OSTUNI M. D. OSTUNI M. D. OSTUNI M. D. GIOIA D. GIOIA D. GIOIA D. La scuola media DEVITO M. DEVITO M.

3^ E TP BERNARDI L. 4^ B 4^ C 4^ D 5^ C 5^ D 5^ E
LIGORIO R. DURSO M. F. PARISI P. LIGORIO P.

POZZESSERE R. O. DEVITO M. BOFFA A. BOFFA A. BOFFA A. CARLUCCI M.R. STRADA M. A. ERRIQUENS B. SANTORO FORLEO R.

CARLUCCI M.R. TERMOPOLI R. STRADA A. TERMOPOLI R.

La scuola secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza laccesso alle discipline come punti di vista sulla realt e come modalit di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo. La piena valorizzazione delle discipline si ottiene quando si evitano la frammentazione dei saperi

13

e la sola trasmissione dei saperi, pertanto, esse, non vanno presentate come territori da proteggere definendo confini rigidi, ma come chiavi interpretative. A tal fine, fondamentali, risultano le esperienze interdisciplinari che sono finalizzate a trovare interconnessioni e raccordi fra le indispensabili conoscenze disciplinari e a formulare in modo adeguato i problemi complessi posti dalla condizione umana nel mondo odierno e dallo stesso sapere. Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una pi approfondita padronanza delle discipline e una articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva della elaborazione di un sapere integrato. Le competenze sviluppate nellambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze pi ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, nella misura lesercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nellambito di tutte le attivit di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina pu offrire. La nostra Scuola Media, sempre in ottemperanza alle disposizioni vigenti, prevede la seguente articolazione: - materie letterarie 9 ore - arte e immagine 2 ore - lingua inglese 3 ore - musica 2 ore - seconda lingua comunitaria 2 ore scienze motorie e sportive 2 ore - matematica e scienze 6 ore religione o attivit alternativa 1 ora - tecnologia 2 ore - approfondimento disciplinare 1 ora

I Docenti della Scuola Media Cognome ANNESE ARNESANO BARACCANI CALELLA CAMMORANESI CARBONARO CARBONE CARBONE CIACCIA CARBONE COLIOLO CORRENTE DEFAZIO DEVITO Nome CARLA ROSARIO NADIA FRANCESCA ORIETTA FRANCA FABIOLA FRANCESCO CAMILLA FRANCESCO ANNA MARIA C. VITTORIA LUCIA RICCARDA Disciplina Musica Sostegno Lingua Francese Tecnologia Lettere Lingua Inglese Lingua Inglese Sostegno Lingua Inglese Sostegno Religione Lettere (Approf.) Lettere Matematica-Scienze Corso Corsi A e B C 2^ B Corsi A e B C Corsi A e B C 3^ D Corsi C e D 2^E 2^D, 3^D 1^E 2^D Corsi A-B-C-D, 1^E
1-2^A, Corso C, 1-2^D, 1^E

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

1^ E, 2^ E Corso C,

14

15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 34 35 36 37

FILOMENO GIOVANE GRECO LIUZZI LUPO MANCINI MARIELLA MAZZARELLA MILONE NISI PELLEGRINO PERNA PESIMENA PUGLIESE QUARTA QUARTA RIZZO ROSSINI SANTORO STRADA SUMA TAURISANO TRANI VIGNOLA

GIACOMINA MARILIGIA BRUNELLA DOMENICA ORONZO MARIANGELA CARMELA LUCI C. ADDOLORATA GIUSEPPE CECILIA MARIA ROSARIA DANIELA MARIA CARMELO FERNANDO ROSSANA ANNA GIOVANNI DOMENICO FELICE MARIA PIA LAURA NICOLA

Lettere Lettere (Approf.) Matematica-Scienze Sostegno Arte e immagine Matematica-Scienze Lettere Sostegno Matematica-Scienze Sostegno Arte Sostegno Matematica-Scienze Lettere Musica Lingua Francese Matematica-Scienze Lettere Corpo movim. e sport Sostegno Tecnologia Lettere inglese Sostegno

3^A, 2^B 3^A, Corso B, 2^ D, 2^E Corso B 1^ E, Corsi A,B,C Corso D 1^C, 3^D 1^ C, 2^C Corso A 1^ D Corso D, 1^E, 2^E 3^B Corso D, 1^E, 2^E 1^A, 3^B Corso D, 1^E, 2^E Corso D, 1^E, 2^E 1^E, 2^E 1^C, 3^D Corsi A-B-C 1^-2^ A Corso D, 1^E, 2^E 1^A, 3^B Corsi A, B 2^D e 3^D

Per tutti gli ordini di scuola, gli obiettivi e i contenuti specifici di ogni disciplina sono illustrati nelle programmazioni didattiche annuali e terranno presente della seguente metodologia: - rendere il rapporto didattico con gli alunni omogeneo e coerente, in modo da non disorientarli; - promuovere stimoli per attivare una partecipazione sempre pi attiva; - valorizzare la realt vicina all'alunno come punto di partenza per un ampliamento del discorso didattico-educativo; - chiarire la traccia di lavoro da seguire con le relative fasi di esecuzione; - predisporre e suscitare situazioni di effettiva comunicazione; - scegliere i contenuti con una scansione ciclica, che rispetti la scelta dei tempi funzionali agli obiettivi da raggiungere; - far prendere coscienza degli errori, per il superamento dei problemi e per il miglioramento della condizione culturale; - promuovere e arricchire la personalit degli alunni potenziando e allargando gli orizzonti di ciascuno secondo le proprie capacit e abilit; - favorire la consapevolezza di essere protagonisti della propria crescita; - promuovere le modalit per potenziare gradualmente il ragionamento astratto; - indirizzare gradatamente all'autovalutazione, intesa come presa di coscienza della abilit acquisite e del livello di orientamento raggiunto per le scelte future di vita e di lavoro; - concordare gli strumenti metodologici da adoperare, alternando la lezione dialogata alla conversazione guidata e al lavoro di gruppo e utilizzando la lezione tradizionale come punto di riferimento per chiarimenti e approfondimenti.

15

AUTOVALUTAZIONE D'ISTITUTO E INVALSI


Per il nostro Istituto lAutovalutazione un momento strategicamente importante perch, attraverso il percorso di seguito descritto, pu leggere e comprendere le proprie performancies organizzative, individuare le priorit rispetto alle quali intervenire, pianificare i processi di cambiamento e, in generale, progettare azioni mirate e proficue. I risultati infatti, in questo come in qualsiasi altro servizio pubblico, si ottengono solo quando tutta lorganizzazione scolastica orientata al miglioramento e al confronto. La valutazione si rivolge alla complessit del servizio scolastico nelle sue diverse componenti organizzative ed educative e nella sua relazione con il contesto ambientale entro cui opera. Il progetto si propone di perseguire i seguenti obiettivi: 1. Promuovere e diffondere la cultura dellautoanalisi e dellautovalutazione per incrementare il livello di responsabilit e di consapevolezza del proprio ruolo e delle proprie scelte da parte di tutte le componenti scolastiche e per consolidare lidentit dellIstituto. 2. Monitorare le attivit della scuola e verificarne le prestazioni organizzative. 3. Individuare ed evidenziare, in base ai dati emersi attraverso gli appositi questionari, i punti di forza e di debolezza dellorganizzazione, al fine di migliorare costantemente il POF e limmagine esterna dell Istituto. 4. Approfondire l'analisi di quei settori in cui sono emersi dati non soddisfacenti e programmare interventi per lo sviluppo e il miglioramento. 5. Individuare delle priorit rispetto alle quali intervenire. 6. Raccogliere, organizzare e confrontare le informazioni obiettive sui risultati conseguiti dagli studenti in un determinato periodo di tempo. 7. Misurare i risultati reali degli apprendimenti e gli scostamenti rispetto a quelli attesi. Finalit: 1. Favorire la diffusione della cultura della qualit finalizzata al miglioramento continuo dellOfferta Formativa dellIstituzione Scolastica . 2. Promuovere la partecipazione alla fase di autovalutazione di tutte le aree e di tutti i soggetti interni ed esterni coinvolti nellorganizzazione scolastica aumentando il senso di coinvolgimento e di appartenenza. 3. Far maturare la consapevolezza che lAutovalutazione dIstituto uno strumento di indirizzo dellazione futura e di revisione critica dellesistente. 4. Facilitare il confronto e la comunicazione allinterno riflettendo sulle cause che ostacolano o rallentano il processo di miglioramento dellIstituto. Il progetto si realizza, sia attraverso la somministrazione di questionari rivolti a: docenti, genitori, alunni e personale ATA, sia con un questionario di gradimento dei progetti dell'offerta formativa. I questionari hanno lo scopo di rilevare le opinioni degli attori della scuola sui diversi aspetti che caratterizzano la qualit di unistituzione. Sono costruiti mediante una batteria di items, ciascuno dei quali inteso come indicatore di un concetto generale. Le modalit di risposta sono pi o meno identiche e si scelto di utilizzare la Scala Likert, che permette di esprimere in 5 livelli di accordo/disaccordo il grado di favore verso unaffermazione (item). Litem indica un giudizio sulloggetto dellindagine e la scala Likert esprime la valutazione. I dati ottenuti dai questionari saranno organizzati in grafici riassuntivi, lanalisi dei dati raccolti nellIstituto sar loccasione per monitorare la qualit del servizio scolastico e il funzionamento della scuola nel suo complesso. Nellottica della customer satisfaction i risultati solleciteranno la scuola a dimostrarsi sempre pi attenta e sensibile ai bisogni educativi e culturali degli alunni, alle aspettative delle famiglie, alle

16

trasformazioni sociali del territorio cercando di realizzare un servizio scolastico adeguato e coerente con la richiesta di istruzione e di formazione. Risultati Attesi: Miglioramento della qualit dellOfferta Formativa dellIstituzione scolastica: Focalizzazione delle azioni di miglioramento dove c' maggiore necessit; Coinvolgimento di tutte le componenti nel processo di miglioramento; Identificazione dei progressi e livelli di qualit dei risultati. Constatazione di eventuali problematiche didattiche, relazionali, organizzative che possono ostacolare o rallentare il conseguimento della qualit del servizio Riflessione collegiale delle cause emerse che hanno ostacolato e/o rallentato il processo di miglioramento dellIstituzione Scolastica. Individuazione e avvio di azioni di miglioramento. Prove Invalsi

Servizio nazionale di valutazione - Rilevazione degli apprendimenti (Decreto legislativo 19 novembre 2004, n.286)

Il disposto di tale norma finalizzato al progressivo miglioramento ed allarmonizzazione della qualit del sistema di istruzione e formazione. Tra i compiti previsti, assume particolare rilievo quello delle verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze ed abilit degli studenti e sulla qualit complessiva dellofferta formativa delle istituzioni scolastiche. Fra gli obiettivi, assume particolare importanza la valutazione degli apprendimenti in italiano e matematica degli studenti della seconda e quinta classe della scuola primaria e della prima e terza classe della scuola secondaria di primo grado. Per questultima classe si terr conto della valutazione degli apprendimenti cui sono sottoposti gli studenti in occasione della prova nazionale dellesame di Stato al termine del primo ciclo. Lanalisi dei dati (individuazione dei punti di forza e di debolezza, processi di miglioramento) saranno illustrati e discussi in sede di collegio finale per individuare eventuali pratiche migliori.

LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA, PRIMARIA E DI I GRADO


Nella Scuola dell'infanzia la valutazione prevede all'inizio delle attivit didattiche una prima fase caratterizzata dalle prove di ingresso, una fase intermedia, in itinere, contestuale alle varie unit di apprendimento, ed ua fase finale sommativa. Essa di carattere formativo e non selettivo e si avvale della seguente metodologia: - prove oggettive di verifica di tipo aperto (disegni, giochi, giochi di animazione e di rappresentazione); - prove di tipo chiuso (schede strutturate, esercizi, ...) ed osservazioni spontanee e sistematiche. Nella Scuola Primaria e Secondaria di I Grado la valutazione disciplinare viene espressa in giudizi analitici e sintetici che scaturiscono sia dalle osservazioni sistematiche, sia dalla misurazione attraverso le verifiche periodiche (prove scritte, interrogazioni, controllo dell'uso degli strumenti).

17

Ogni docente si baser sui criteri di gradualit e continuit, evidenziando i ritmi di apprendimento e i processi di crescita. In tal modo potranno essere valutati contemporaneamente i contenuti appresi, le abilit acquisite, le modalit nella partecipazione, vista quest'ultima sia come volont di applicazione, sia come presa di coscienza della propria identit e della propria autonomia. Criteri di Valutazione degli Allievi Si useranno nella valutazione i seguenti criteri: progresso verificatosi rispetto al livello di partenza grado di raggiungimento degli obiettivi programmati impegno e partecipazione alla vita di classe conseguimento di un metodo di lavoro organizzato Nel valutare si far attenzione a condizionamenti dovuti a particolari situazioni psicologiche e familiari. La valutazione formativa serve a mettere in evidenza le lacune da colmare negli allievi e gli aspetti positivi da rinforzare. All'insegnante tale valutazione utile allo scopo di verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi programmati ed eventualmente correggere il proprio piano di lavoro. Programmazione Consiglio di Classe Ogni singolo Consiglio di classe, ad inizio d'anno, previo esame dei risultati dei test d'ingresso ed in base al Piano dellOfferta Formativa, sulle indicazioni degli obiettivi educativi e cognitivi dettati dal Collegio dei Docenti, stende la programmazione didattico-educativa individuando gli obiettivi relativi alle aree disciplinari. I singoli insegnanti individuano gli obiettivi specifici delle discipline in relazione alle suddette programmazioni ed in riferimento agli obiettivi disciplinari fissati dai gruppi di materie comuni. Tali programmazioni, prevedono delle prove di verifica per rilevare il grado di raggiungimento degli obiettivi medesimi ed intervenire sull'iter didattico e adattarlo, nel rispetto delle mete formative individuate, ai ritmi ed agli stili di apprendimento degli alunni. Piano di Lavoro Trasversale Analisi della situazione di partenza della classe Strategie da mettere in atto per il supporto e il recupero Individuazione e definizione di obiettivi trasversali (comportamentali e cognitivi) Norme di comportamento comune Metodologie di insegnamento Modalit e strumenti di lavoro Strumenti di osservazione, verifica e valutazione

Programmazione per Aree Disciplinari I docenti di tutte le classi individuano - gli obiettivi disciplinari; - gli standard minimi in termini di previsione - i contenuti e i nuclei fondanti - le tipologie, le modalit e i tempi di somministrazione delle prove di verifica comuni.

Strumenti per la Verifiche Gli strumenti da mettere in atto per la verifica del grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati saranno:

18

test d'ingresso (all'inizio dell'anno scolastico) prove scritte e orali relazioni prove oggettive lavori di gruppo inoltre potranno essere valutati anche eventuali altre attivit culturali Si evidenzia la necessit che ogni docente effettui e documenti un congruo numero di verifiche specificate nel primo consiglio di classe di programmazione.

Prove orali
Per la osservazione e la valutazione delle prove orali si fa riferimento alla griglia di valutazione redatta dei rispettivi compartimenti disciplinari e approvata dal Collegio dei Docenti. ESAME CONCLUSIVO SCUOLA MEDIA Lesame conclusivo del primo ciclo di istruzione, come atto terminale dell'intero curricolo, oggetto di una particolare attenzione da parte della scuola, onde pervenire a una valutazione finale degli alunni corrispondente, il pi possibile, al loro percorso didattico-educativo. Sono previsti alcuni atti preliminari da parte del consiglio di classe e dei singoli docenti, nonch la definizione dei criteri per lo svolgimento e la valutazione delle prove stesse. In base alle disposizioni di legge, da cui non si pu prescindere, i singoli Consigli di Classe provvedono, in sede di scrutinio finale, a decidere lammissione o la non ammissione degli allievi agli esami di licenza secondaria di primo grado e elaborano un quadro generale della situazione didattico-educativa della classe, richiamandosi ai seguenti compiti: a) presentazione della classe Tale relazione descrive le caratteristiche della classe, vale a dire la composizione, l'estrazione socioeconomica, la storia scolastica, le finalit dell'azione didattico-educativa del consiglio di classe, gli obiettivi effettivamente realizzati, la situazione didattico-educativa attuale. Vengono precisati, inoltre, i programmi effettivamente svolti per le varie discipline, sui quali l'alunno chiamato a rispondere nel corso dell'esame. b) svolgimento dell'esame I docenti, preliminarmente agli esami, devono elaborare: - il motivato giudizio di ammissione - il consiglio orientativo - la progettazione delle prove a cura del Consiglio di Classe - i criteri di valutazione delle singole prove scritte - la traccia del colloquio pluridisciplinare - i criteri di valutazione di detto colloquio - il giudizio definitivo - il consiglio orientativo finale

LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO


Il Decreto Legge 137, convertito in legge il 29 Ottobre 2008, introduce il voto in condotta come elemento che concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o allesame conclusivo del ciclo (art. 2).

19

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMNETO NELLA SCUOLA PRIMARIA voto Descrittori del giudizio - Lalunno non rispetta le regole di comportamento, pur sollecitato e 5 richiamato, si dimostra recidivo nel mettere in pericolo se stesso, i (Non sufficiente) compagni e il personale scolastico, nel danneggiare le strutture o nella mancanza di rispetto verso gli altri. - Lalunno rispetta le regole solo se continuamente sollecitato. 6 - Non ha rispettato le regole in episodi sporadici e particolarmente gravi, (Sufficiente) mostrando poi la buona volont di riparare. - Lalunno rispetta le regole del vivere sociale, ma arriva spesso in ritardo e/o fa molte assenze. 7/8 Lalunno rispetta sostanzialmente le regole, incontrando a volte difficolt (Buono) dautocontrollo ed generalmente collaborativo nei confronti dei compagni e dellinsegnante. Lalunno rispetta le regole, corretto e collaborativo nei confronti dei 9 compagni e dellinsegnante e si pone come elemento positivo allinterno (Distinto) della classe. Lalunno rispetta le regole, corretto e collaborativo nei confronti dei 10 compagni e dellinsegnante, si pone come elemento positivo allinterno della Ottimo classe e dimostra uno spiccato senso di responsabilit. Altri fattori che - esecuzione puntuale e precisa dei compiti assegnati a casa contribuiranno ad - puntualit nella restituzione davvisi firmati e comunicazioni varie che uneventuale variazione provengono dalla scuola del giudizio nel - cura del materiale scolastico necessario allo svolgimento della lezione. comportamento GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMNETO NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO voto Descrittori del giudizio Lalunno non rispetta le regole di comportamento, pur sollecitato e richiamato, si dimostra recidivo nel mettere in pericolo se stesso, i 4/5 compagni e il personale scolastico, nel danneggiare le strutture o nella (Non sufficiente) mancanza di rispetto e trascina altri verso il comportamento deviante. (si ricorda che basta il 5 in condotta per non ammettere alla classe successiva) Lalunno rispetta le regole, ma solo se continuamente sollecitato, oppure 6 non ha rispettato le regole in episodi sporadici, mostrando poi la buona (Sufficiente) volont di riparare; o ancora lalunno rispetta le regole del vivere sociale, ma arriva spesso in ritardo/ fa molte assenze/spesso va via in anticipo. 7 Lalunno rispetta sostanzialmente le regole, pur essendo moderatamente (pi che sufficiente) vivace. 8 Lalunno rispetta le regole, collaborativo nei confronti dei compagni e (Buono) dellinsegnante e si pone come elemento trainante positivo allinterno della classe. 9/ 10 Lalunno rispetta le regole, collaborativo nei confronti dei compagni e (Distinto/Ottimo) dellinsegnante, si pone come elemento positivo allinterno della classe.

20

LA CONTINUITA
LIstituto Comprensivo di Villa Castelli riconosce lunitariet del percorso formativo, che deve tendere allo sviluppo armonico dellalunno e alla costruzione della sua identit. La legge 148/1990 di riforma della Scuola Primaria, infatti, afferma, nelle Finalit Generali, che: la scuola Primaria, anche mediante forme di raccordo pedagogico curricolare e organizzativo con la scuola dellinfanzia e la scuola Secondaria di Primo Grado, contribuisce a realizzare la continuit del processo educativo, prevedendo lelaborazione di piani dintervento mirati a promuovere la continuit, attraverso una progettazione intenzionale ed organizzata di azioni positive. Inoltre, la legge 53/2003 di riforma del Sistema Scolastico ribadisce che: La scuola Primaria () articolata in un primo anno, raccordato con la scuola dellInfanzia () e in due periodi didattici biennali e che Il primo ciclo dellistruzione costituito dalla scuola Primaria e dalla scuola Secondaria di Primo Grado (). Esso ha la durata di otto anni e costituisce il primo segmento in cui si realizza il dirittodovere allistruzione e formazione.. La continuit del processo educativo, pertanto, consiste nel considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo coerente, che valorizzi le competenze gi acquisite dallalunno e riconosca la specificit educativa dellazione di ciascun ordine di scuola. Elementi e forme della continuit Il raccordo tra le scuole si attua attraverso le seguenti azioni: a) La comunicazione dei dati e delle informazioni sullalunno, acquisiti anche in collaborazione con la famiglia; b) Il coordinamento dei curricoli, soprattutto degli anni iniziali e terminali, tenendo in particolare considerazione gli specifici obiettivi e gli stili educativi; c) Le indicazioni relative ai criteri per la formazione delle classi; d) La predisposizione di un sistema di verifiche per laccertamento comune dei risultati, connesso con limpostazione progettuale dellattivit didattica; e) Lelaborazione di interventi mirati per la messa in atto di laboratori adeguati alle diverse fasce det; f) Lutilizzazione delle strutture scolastiche e dei servizi esterni alla scuola (impianti sportivi, laboratori). Ciascun piano dintervento esplicita i criteri per lattuazione diniziative di formazione in servizio per gli insegnanti delle scuole interessate, nonch di possibili forme di accoglienza, con particolare attenzione rivolta agli alunni diversamente abili. Per quanto riguarda il progetto complessivo, si rimanda a quanto prodotto dalla singola commissione coordinata dalla Funzione Strumentale, i cui elaborati saranno allegati al presente documento.

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI E IN SITUAZIONE DI DISAGIO SOCIALE


Il percorso formativo scolastico ha come obiettivo per ogni alunno l'acquisizione degli strumenti minimi necessari per l'integrazione sociale. La sua efficacia, pertanto, si misura a lunga distanza, osservando modi, tempi e condizioni di vita delle singole persone e del gruppo sociale in cui esse si trovano inserite. All'interno dell'istituto opera il gruppo per lintegrazione e lhandicap per il raccordo e il coordinamento delle attivit relative agli alunni diversamente abili. Essa cos costituita: - insegnanti di sostegno

21

- insegnanti della classe - eventuali assistenti educatori - insegnante incaricato di funzione strumentale. Tale gruppo si pone i seguenti obiettivi per garantire il diritto allo studio e il pieno sviluppo della personalit del soggetto interessato: - creare, promuovere, migliorare iniziative volte all'integrazione degli alunni con problemi di apprendimento, di comportamento e disabili; - rilevare e analizzare indici e forme di disagio, disadattamento e insuccesso scolastico per attuare interventi migliorativi e per ridurre il fenomeno; - favorire le iniziative di raccordo pedagogico e curricolare tra i diversi ordini della scuola di base - realizzare rapporti funzionali fra i vari soggetti del sistema scolastico; - attivare ricerche/intervento per migliorare la qualit del servizio scolastico offerto. Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.) La scuola ha l'obbligo di elaborare il profilo dinamico funzionale per ogni alunno "h": - la stesura di tale profilo coinvolge tutti gli operatori della scuola interessati al problema (il gruppo di lavoro, gli insegnanti dellquipe per la scuola primaria, l'insegnante di sostegno, l'assistente educatore, l'istruttore tecnico, l'insegnante funzione/obiettivo); - il profilo definisce i rapporti tra diversamente abili e istituzioni, inquadrandoli in una logica di servizio; - lo strumento indirizzato verso l'incontro fra le parti che interagiscono per l'individuo diversamente dotato; - l'incontro fondato sulla descrizione funzionale, sull'area prossimale e di sviluppo, sull'interazione tra sistemi diversi e tra diverse specializzazioni, sull'utilizzo significativo delle varie risorse ai fini dello sviluppo possibile e armonico della persona disabile; - il profilo organizzato secondo una precisa scelta degli assi; - il profilo va elaborato in relazione alla situazione che il soggetto presenta e alla tipologia di intervento pensato. Ambiti di intervento Gli ambiti prevalenti di intervento possono essere sintetizzati come segue: - prevenzione delle difficolt di relazione e/o di apprendimento; - coordinamento degli interventi nel processo di integrazione; - continuit del processo educativo nella scuola di base; - analisi e interpretazione di alcune caratteristiche fondamentali della scolarit; - interventi a favore degli alunni stranieri (e/o nomadi temporanei) presenti nell'istituto. Per quanto riguarda le attivit specifiche riferite agli ambiti appena identificati, nonch gli aspetti operativi, metodologici e didattici, si rinvia al progetto educativo dei singoli moduli o consigli di classe. Oltre al progetto continuit e accoglienza previsto per tutti gli alunni, auspicabile mettere in atto il PROGETTO PONTE per gli alunni disabili e/o con disagio sociale. Il fine che esso si pone quello di favorire un passaggio tranquillo e sereno da un ordine allaltro di scuola che riduca le negative regressioni sia nel campo comportamentale-relazionale che nel campo dellapprendimento.

ACCOGLIENZA, INSERIMENTO E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI


Gli alunni stranieri sono un fenomeno che riguarda ormai ogni ordine e grado di scuola e la gestione di questa nuova realt costituisce una consapevole assunzione di responsabilit nei confronti di un

22

fenomeno strutturale qual ormai limmigrazione e anche la normativa assegna alle istituzioni scolastiche il compito di promuovere e favorire iniziative per linserimento degli alunni stranieri. In considerazione di ci e compatibilmente con le risorse disponibili, la scuola offre supporto didattico individualizzato per lapprendimento della lingua italiana a favore degli studenti stranieri. La scuola ha ampliato e potenziato tali iniziative realizzando corsi di supporto linguistico a vari livelli: prima alfabetizzazione, base, intermedio. Al fine di predisporre al meglio un progetto di accoglienza adeguato agli effettivi bisogni dellalunno la scuola si propone le seguenti finalit: - favorire lintegrazione degli alunni stranieri nel contesto scolastico locale, evitando fenomeni di rifiuto, esclusione, autoesclusione o invisibilit; - facilitare il successo scolastico degli alunni stranieri; - offrire pari opportunit anche ad alunni che eventualmente si inserissero ad anno scolastico inoltrato; - realizzare percorsi di intercultura; - far acquisire agli allievi stranieri una conoscenza di base e/o un approfondimento della lingua italiana; - offrire accoglienza fin dal primo giorno di scuola; - seguire lapprendimento dellallievo in tutte le discipline; - intervenire didatticamente per favorire lo scambio di conoscenze e la valorizzazione delle diversit etniche e culturali degli allievi allinterno del gruppo classe. Le attivit prevedono: - interventi mirati per la prima accoglienza, - proposte di assegnazione degli alunni stranieri alle classi di appartenenza; - corsi di sostegno linguistico; - attivit di educazione interculturale; - indicazioni per le relazioni con il territorio; - iniziative di formazione per i docenti.

LORIENTAMENTO
L'orientamento, come atto educativo, va considerato uno dei punti cardine dell'attivit scolastica. E' inserito organicamente nei piani di intervento di ciascun docente, per quanto riguarda lo specifico delle proprie discipline, e nella programmazione educativa e didattica dei consigli di classe e di interclasse. Il tutto nel rispetto della finalit della scuola dell'obbligo ed a quanto sancito dalla Costituzione I protagonisti dell'orientamento sono i seguenti: la scuola, l'alunno, la famiglia, gli enti locali, il mondo del lavoro, le figure professionali. L'aspetto educativo prevede: - la conoscenza di s (attitudini, interessi, capacit); - l'accesso alle informazioni nell'ambito della scuola e all'esterno di essa; - il consolidamento della capacit di operare scelte. Le attivit da privilegiare sono: - conversazioni guidate e somministrazione test, volti a favorire la conoscenza di s; - il rafforzamento dello specifico delle discipline; - la somministrazione di questionari finalizzati; - l'ampliamento delle conoscenze del settore produttivo; - la conoscenza approfondita dell'ambiente circostante; - gli eventuali incontri con operatori del settore produttivo;

23

- le eventuali visite guidate presso luoghi significativi di realt operative; - la lettura e la consultazione di opuscoli illustrativi sulle scuole superiori; - gli incontri con docenti delle scuole superiori; - le visite guidate presso alcuni istituti superiori; - il coinvolgimento dei genitori nell'azione orientativa; - l'elaborazione, al termine della scuola secondaria di 1 grado, di un consiglio orientativo da segnalare agli alunni e ai genitori. Percorso di orientamento alunni diversamente abili Per l'orientamento dei disabili i percorsi devono essere impostati partendo dai bisogni e dalle possibilit individuali degli alunni. Dopo un'osservazione ed un intervento iniziale, si concordano le linee programmatiche comuni con Istituti Superiori, C.F.P. e altre strutture significative presenti sul territorio, in stretta collaborazione con le famiglie degli interessati e prevedendo la possibilit di progetti-ponte individualizzati con le scuole della fascia superiore a quella secondaria di primo grado. Questi percorsi sono finalizzati a realizzare scelte formative concertate in funzioni di ipotesi di integrazione sociale per la persona disabile/in situazione di handicap. La normativa prevede che venga attuato un percorso di orientamento che verr reso operativo dal Consiglio di classe che: - elabora lipotesi sulla base della conoscenza dellalunno e delle risorse del territorio; - si confronta con i terapeuti che seguono lalunno sul piano clinico; - si confronta con la famiglia; - ridefinisce lipotesi, modificandola o sostituendola, se necessario; - attiva contatti con lagenzia formativa che ricever lalunno; - ridefinisce il P.E.I. in funzione dellipotesi concordata; - realizza forme di contatto dellalunno con lagenzia di futuro inserimento: - cura la redazione e la trasmissione della documentazione allagenzia formativa di accoglienza.

CRITERI FORMAZIONE DELLE CLASSI


Il principio educativo di riferimento il valore della eterogeneit. Soltanto attraverso una mirata mescolanza di genere, di provenienza, di livelli di competenza acquisiti, la scuola pubblica pu realizzare il diritto allistruzione previsto dalla nostra Costituzione. Il Collegio dei Docenti ha convenuto che i nuovi iscritti alle classi prime, in relazione al numero complessivo di studenti, vengano suddivisi in gruppi al fine di: 1. realizzare per quanto possibile una omogeneit tra le classi (numerica, tra maschi e femmine, per fasce di livello); 2. accogliere eventuali richieste di preferenza espresse dai genitori degli alunni. La definizione dei gruppi di studenti sar affidata allo staff di direzione (funzioni strumentali per IL POF, collaboratori, DSGA, D.S) ed affissa allalbo prima dellinizio delle attivit.

CRITERI ASSEGNAZIONE DOCENTI ALLE CLASSI


L'assegnazione del personale docente alle classi, sezioni staccate e plessi effettuata dal Dirigente Scolastico, in base ad un combinato disposto richiamato dal D.Lgv 297/94, dal D.Lgv. 165/01 (come riformato dal D.Lgv. 150/2009) e dal D.M. n 37 del 26 marzo 2009. Si prevede che lassegnazione alle classi debba essere preceduta dalla definizione

24

di criteri generali da parte del Consiglio dIstituto e dalla formulazione delle proposte (non nominative) del Collegio dei Docenti. Latto finale, di competenza esclusiva del D.S., fa riferimento a criteri e proposte che, se variati, devono essere motivati in modo chiaro ed esplicito. CRITERI (declinati non in ordine di priorit) 1. Per le assegnazioni di personale docente gi in servizio nel plesso, sar di norma considerato prioritario il criterio della continuit didattica, salvo casi particolari che impediscano oggettivamente l'applicazione di tale principio. 2. Alle classi dovr essere garantita, per quanto possibile, pari opportunit di fruire di personale stabile. Particolare attenzione alla assegnazione di personale stabile va prestata nelle classi in cui si trovino alunni con DVA, in quanto sovente linsegnante di sostegno assunto con incarico annuale e non costituisce punto di riferimento stabile per lalunno. 3. Nei limiti del possibile dovranno essere valorizzate le professionalit, le competenze specifiche, le aspettative, nonch i titoli professionali posseduti da ciascun docente. 4. Le comprovate attitudini professionali saranno anche criterio privilegiato di assegnazione a classi che richiedano strategie specifiche. 5. In caso di richiesta di un docente di essere assegnato ad altra classe, l'accoglimento della domanda condizionato dalla disponibilit del posto richiesto, cui possono concorrere con pari diritti tutti i docenti del plesso, nel rispetto dei criteri di cui a tutti i punti del presente articolo. 6. Qualora per gravi motivi, compresi quelli sottoposti alla normativa sulla privacy, si verifichi la necessit di spostare personale da un plesso allaltro, sar il Dirigente Scolastico a valutare la situazione e ad assumersi la responsabilit dellazione. 7. I docenti che entrano a far parte per la prima volta dellorganico funzionale dellistituto sono utilizzati nel rispetto dei seguenti criteri: garantire nel limite del possibile che ad ogni classe scoperta sia assegnato un docente con contratto a tempo indeterminato; valorizzare le competenze certificate in funzione delle necessit oggettive dei singoli plessi in relazione allinsegnamento della lingua straniera e della religione cattolica; rispettare, a parit di concorrenza, la scelta dellinteressato a partire da colui che presenta il maggior punteggio ai fini della graduatoria.

LA COMUNICAZIONE
La comunicazione interna ed esterna si realizza in incontri formali ed informali; avviene tramite apposite comunicazioni scritte, direttive, riunioni, assemblee, avvisi e, in casi particolari, lettere alle famiglie. Linformazione tempestiva e circostanziata delle famiglie obiettivo primario per tutti gli operatori scolastici. A tal fine: a) ricevimento delle famiglie e degli alunni. I docenti ricevono le famiglie secondo un calendario settimanale con 1 ora a disposizione per ogni docente e con ricevimento collettivo pomeridiano collocato dopo la consegna della scheda di valutazione periodica; b) di volta in volta le famiglie saranno informate sul complessivo percorso formativo e sul profitto scolastico attraverso appositi moduli e comunicazioni in relazione a: assenze e ritardi,

25

richieste uscite anticipate, ritardi/permessi di entrata posticipata, valutazioni scritte e orali conseguite dagli allievi nelle varie discipline, esiti di eventuali corsi di "potenziamento cognitivo e/o approfondimento", comportamento a scuola, c) incontri periodici con i genitori per essere informati sulla situazione didattica e comportamentale dei propri figli; precisamente nei mesi di novembre e marzo. Al termine di ogni quadrimestre viene consegnata la scheda di valutazione quadrimestrale con il "voto" relativo ad ogni disciplina ed una valutazione sullalunno che riguarda limpegno, il metodo di studio, la partecipazione alla vita scolastica ecc.

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
Per migliorare le qualit del servizio offerto alla comunit, lIstituto Comprensivo "D. Alighieri sostiene lattivit di formazione e aggiornamento del proprio personale. Favorisce la partecipazione ai corsi di formazione organizzati dai vari enti e a cui il personale interessato fa richiesta di partecipazione (previa approvazione del Collegio dei Docenti). Organizza essa stessa corsi su temi di interesse generale e specifico, con partecipazione anche per piccoli gruppi. Nel corrente anno scolastico le tematiche proposte dal Collegio dei Docenti , al quale parteciperanno tutti i docenti, saranno le seguenti: 1) Continuit didattica; 2) Approfondimento informatico mirato allutilizzo didattico delle tecnologie nelle varie discipline e della valutazione. 3) Tecniche della comunicazione 4) Formazione sull Indicazione per il curricolo 5) Legge 626 Figure sensibili e primo soccorso 6) Problematiche di tipo psicologico/psichiatrico per la comprensione / gestione degli alunni (con particolare riferimento alle tematiche del bullismo e dellaggressivit) Per il personale ATA saranno attivati corsi di formazione per linformatizzazione degli atti amministrativi e per la sicurezza sul posto di lavoro

26

ASPETTI ORGANIZZATIVI DI NATURA DIDATTICO-EDUCATIVA


Sulla base della realt strutturale e in coerenza con la piena realizzazione degli aspetti didattici del POF, la Scuola intende darsi modalit organizzative e gestionali che garantiscano pienamente il conseguimento degli obiettivi educativi.

AUTOVALUTAZIONE

DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.Luca DIPRESA

COLLABORATORI per la scuola media

COLLABORATORE

per la scuola primaria Prof. Rossella CARAMIA

Prof. Domenico STRADA

In base al decreto legislativo 165/2001 art. 25 il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dellistituzione, se ha la legale rappresentanza, responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al D. S. autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. Organizza lattivit scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formativa ed titolare delle relazioni sindacali. Nomina Collaboratori - A.S. 2011/12: Attribuzione compiti e funzioni. Il dirigente scolastico - Visto il T.U. n. 297 del 16/1994; - Visto l'art. 21 della legge 15/3/1997, n. 59; - Visto il D.P.R. n. 275 - 8/3/1999 - Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche;

27

- Visto l'art. 25 bis del D.L.vo 3/2/93, n. 29, come integrato dal D.Lvo 6/3/99, n. 59 che attribuisce al Dirigente scolastico la facolt di scegliere direttamente i docenti collaboratori a cui delegare l'esercizio di specifici compiti - Visto il D. L.vo 30.3.2001, n. 165 , art. 25 comma 5; - Visti gli artt. 34 -88 del C.C.N.L. del 29/11/2007 del comparto Scuola; - Riconosciuta la necessit di avvalersi della collaborazione di docenti per semplificare lattivit amministrativa, migliorare l'efficienza e l'efficacia dei servizi offerti da questo istituto e valorizzare le risorse umane. - Accertata la disponibilit degli interessati NOMINA quali suoi collaboratori per l'a.s. 2011/12: - la prof. ssa Rossella CARAMIA - il Prof. Domenico STRADA. Assegnazione compiti e funzioni riconducibili ad attivit di collaborazione con la D.S. la prof. ssa Rossella CARAMIA delegata a svolgere le funzioni relative alle sotto elencate materie: - Sostituzione del Dirigente Scolastico in caso di assenza o impedimento, ferie. - Controllo delle assenze e gestione (relative autorizzazioni) permessi ritardi, uscite anticipate degli alunni e rilascio delle relative autorizzazioni per la scuola primaria; - Controllo efficacia della comunicazione interna alla scuola primaria; - Verifica distribuzioni dei materiali utili e necessari per le attivit collegiali; - Gestione delle sostituzioni dei colleghi assenti per la scuola primaria, gestione permessi brevi (art. 16 CCNL); - Organizzazione generale delle attivit didattiche e progettuali curriculari ed extracurriculari della scuola primaria, in raccordo con la scuola media; - Individuazione dei punti critici della qualit del servizio e formulazione di proposte per la loro risoluzione; - Raccordo con il D. S. e lufficio di segreteria su tematiche preparatorie del Collegio Docenti; - Raccordo con le famiglie. Il Prof. Domenico STRADA delegato a svolgere le funzioni relative alle sotto elencate materie: - Sostituzione del Dirigente Scolastico in caso di assenza o impedimento, ferie. - Collaborazione con gli uffici di segreteria per lorganizzazione degli esami di licenza media; - Coordinamento Commissioni esami di Stato; - Controllo delle assenze e gestione (relative autorizzazioni) permessi ritardi, uscite anticipate degli alunni e rilascio delle relative autorizzazioni per l scuola media; - Controllo efficacia della comunicazione interna. - Verifica distribuzioni dei materiali utili e necessari per le attivit collegiali; - Gestione delle sostituzioni dei colleghi assenti; - Gestione permessi brevi (art. 16 CCNL); - Organizzazione generale delle attivit didattiche e progettuali curriculari ed extracurriculari della scuola media, in raccordo con la scuola primaria; - Individuazione dei punti critici della qualit del servizio e formulazione di proposte per la loro risoluzione; - Raccordo con il D. S. e lufficio di segreteria su tematiche preparatorie del Collegio Docenti; - Raccordo con le famiglie. I collaboratori, per ognuno dei compiti delegati, riferiscono direttamente alla D.S.

28

La retribuzione per lo svolgimento dei compiti e delle funzioni sar quella definita in sede di contrattazione di istituto con i finanziamenti a carico del fondo per le attivit aggiuntive previste per le collaborazioni con il Dirigente Scolastico di cui allart. 88 CCNL 2006 2009 comma 2 lettera f (indennit e compensi a carico del fondo distituto).

FUNZIONI STRUMENTALI AL POF


Il Collegio Docenti delibera, prioritariamente, di garantire lo svolgimento delle attivit aggiuntive funzionali al normale funzionamento didattico della scuola, come da scheda di riepilogo generale delle attivit funzionali allorganizzazione didattica, ivi compresa lattivit di supporto organizzativogestionaledidattico al D.S. Ai sensi dellart. 33 del CCNL 2006-2006, relativamente ai criteri di attribuzione, al numero e ai destinatari delle funzioni strumentali per la realizzazione del POF di istituto, il Collegio Docenti delibera come segue: In coerenza con il POF di Istituto, ed in base allesperienza degli anni precedenti, data la particolare strutturazione della nostra Scuola, in considerazione delle reali esigenze didattiche ed organizzative, vengono identificate le seguenti aree tematiche per lattribuzione delle funzioni strumentali: in numero di 7 aree: OGGETTO: Affidamento Incarico Funzione Strumentale a.s. 2011/2012. IL DIRIGENTE SCOLASTICO - Vista la CM n. 2004 del 28 agosto 2000; - Visto lart. 33 del CCNL del 22 luglio 2007; - Vista la delibera n. 05 del Collegio dei Docenti del 09 settembre 2011 - Viste la delibera n. 13 del Collegio dei Docenti del 20 settembre 2011;

Area 1: -Gestione del P.O.F. alla Prof.ssa Daria MILONE per il triennio 2011-2014 lincarico di Docente con FF. SS.dellArea 1Gestione del P.O.F. - con, nello specifico, la cura dei seguenti compiti: a) Revisione, aggiornamento e stesura Pof; b) Stesura del suo documento in versione cartacea e multimediale; c) Coordinamento e gestione delle progettazioni curriculari ed extracurriculari; d) Coordinare il lavoro dei gruppi di programmazione disciplinare; e) Coordinamento delle attivit di progettazione e di programmazione dei docenti; f) Curare la documentazione relativa alle attivit di insegnamento curriculari ed extracurriculari; g) Verificare della coerenza fra obiettivi nazionali e finalit educative di Istituto; h) Organizzare viaggi di istruzione per la scuola media; i) Predisposizione della relazione-progetto inerente la propria area; j) Relazione finale al Collegio sulla funzione svolta al fine di individuare punti di forza e punti deboli per assicurare un miglioramento continuo; k) Partecipazione ai corsi di formazione ed aggiornamento inerenti la propria area.

AFFIDA

29

Area 2: Sostegno al lavoro dei docenti e Aggiornamento e Formazione alla Prof.ssa Giacomina FILOMENO lincarico di Docente con Funzione Strumentale dellArea 2 Sostegno al lavoro dei docenti e Aggiornamento e Formazione con, nello specifico: a) Promozione ed organizzazione di attivit inerenti la conoscenza del Pof da parte del personale; b) Indagine conoscitiva sulle esigenze formative dei docenti in ordine a: - Autovalutazione/formazione - Progettazione del curricolo - Dinamiche di gruppo - Socializzazione di esperienze didattiche - Eventuali disagi c) Predisposizione del piano di formazione; e) Gestione ed organizzazione di corsi di aggiornamento; f) Supporto alla gestione dellautovalutazione di istituto insieme alla commissione preposta. g) Coordinamento programmazione didattica, produzione di materiale di supporto ai docenti e ai consigli di classe e di interclasse in collaborazione con la F.S n. 1 e 3. h) Produzione cartacea e multimediale programmazioni, in collaborazione con la F.S. n. 3; h) Rappresentare la scuola nelle iniziative Unicef; i) Accoglienza nuovi docenti; l) Predisposizione della relazione-progetto inerente la propria area; m) Relazione finale al Collegio sulla funzione svolta al fine di individuare punti di forza e punti deboli per assicurare un miglioramento continuo. n) Partecipazione ai corsi di formazione ed aggiornamento inerenti la propria area.

Area 3- "Informatica e Multimedialit" al Prof. Giuseppe NISI, per il triennio 2011-2014 lincarico di Docente con FF. SS. dellArea 3 "Informatica e Multimedialit" - con, nello specifico: a) Gestione delle risorse informatiche e delle aule; b) Promozione dellutilizzo didattico delle TIC e LIM tra i docenti e supporto multimediale allattivit didattica; c) Revisione e aggiornamento continuo e sistematico del Sito web dell Istituto; d) Cura delle schede di valutazione degli alunni; e) Cura del caricamento dei dati afferenti attivit didattiche ed amministrative; f) Predisposizione della relazione-progetto inerente la propria area; g) Relazione finale al Collegio sulla funzione svolta al fine di individuare punti di forza e punti deboli per assicurare un miglioramento continuo. h) Partecipazione ai corsi di formazione ed aggiornamento inerenti la propria area.

Area 4 - Programmazione didattica, continuit, orientamento, sostegno alunni, integrazione alunni h, integrazione alunni stranieri nella scuola dell'infanzia e primaria" alla Prof.ssa Brunella ERRIQUENS, per il triennio 2011-2014 lincarico di Docente con FF. SS. dellArea 4 - Programmazione didattica, continuit, orientamento, sostegno alunni, integrazione alunni h, integrazione alunni stranieri nella scuola dell'infanzia e primaria", con, nello specifico: a) Coadiuva e sostituisce la prof.ssa Caramia in caso di sua assenza; b) Facilitare l'accoglienza e l'integrazione degli alunni diversamente abili; c) Facilitare l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri; d) Stesura del curriculum verticale, basato sui metodi e gli stili di insegnamento e apprendimento nella scuola dell'infanzia e primaria riferito agli alunni diversamente abili; e) Coordinamento e gestione delle attivit di continuit e di orientamento sia in entrata che in uscita;

30

f) Promozione di esperienze ed iniziative di carattere interculturale. g) Predisposizione di attivit mirate a ridurre lo svantaggio culturale, l'abbandono scolastico, il disagio e la dispersione; h) Predispone la relazione-progetto inerente la sua F.S.; i) Relazione finale al Collegio sulla funzione svolta al fine di individuare punti di forza e punti deboli per assicurare un miglioramento continuo. j) Partecipazione ai corsi di formazione ed aggiornamento inerenti la sua area.

Area 5 - Programmazione didattica, continuit, orientamento, sostegno alunni, integrazione alunni

h, integrazione alunni stranieri nella scuola media"

alla Prof.ssa Maria Rosaria PERNA, per il triennio 2011-2014 lincarico di Docente con FF. SS. dellArea 5 - Programmazione didattica, continuit, orientamento, sostegno alunni, integrazione alunni h, integrazione alunni stranieri nella scuola media", con, nello specifico: a) Facilitare l'accoglienza e l'integrazione degli alunni diversamente abili; b) Facilitare l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri; c) Stesura del curriculum verticale, basato sui metodi e gli stili di insegnamento e apprendimento nella scuola media riferito agli alunni diversamente abili; d) Coordinamento e gestione delle attivit di continuit e di orientamento sia in entrata che in uscita; e) Promozione di esperienze ed iniziative di carattere interculturale. f) Predisposizione di attivit mirate a ridurre lo svantaggio culturale, l'abbandono scolastico, il disagio e la dispersione; g) Predisposizione della relazione-progetto inerente la propria area; h) Relazione finale al Collegio sulla funzione svolta al fine di individuare punti di forza e punti deboli per assicurare un miglioramento continuo. i) Partecipazione ai corsi di formazione ed aggiornamento inerenti la propria area.

Area 6- La scuola primaria aperta al territorio" alla Prof.ssa Daniela CONSERVA, per il triennio 2011-2014 lincarico di Docente con FF. SS. dellArea 6- La scuola primaria aperta al territorio", con, nello specifico: a) Gestione delle attivit extrascolastiche per la scuola dell'infanzia e primaria; b) Cura ed organizzazione visite guidate e viaggi di istruzione relative alla scuola dell'infanzia e primaria; c) Organizzazione e promozione delle manifestazioni, attivit culturali e spettacoli in collaborazione con le agenzie del territorio; d) Predisposizione di forme di sensibilizzazione ed informazione sulle iniziative della scuola; e) Partecipazione alla costruzione di reti di scuole; f) Promozione di iniziative mirate all'educazione all'ambiente, alla legalit e alla salute per la scuola dell'infanzia e primaria; g) Predisposizione della relazione-progetto inerente la propria area; h) Relazione finale al Collegio sulla funzione svolta al fine di individuare punti di forza e punti deboli per assicurare un miglioramento continuo. i) Partecipazione ai corsi di formazione ed aggiornamento inerenti la propria area. Area 7- La scuola media aperta al territorio", alla Prof.ssa Francesca CALELLA, per il triennio 2011-2014 lincarico di Docente con FF. SS. dellArea 7- La scuola media aperta al territorio", con, nello specifico: a) Coadiuva e sostituisce il prof. Strada in caso di assenza; b) Gestione delle attivit extrascolastiche per la scuola media;;

31

c) Organizzazione e promozione delle manifestazioni, attivit culturali, spettacoli, cineforum in collaborazione con le agenzie del territorio; d) Predisposizione di forme di sensibilizzazione ed informazione sulle iniziative della scuola; e) Partecipazione alla costruzione di reti di scuole; f) Gestione dei Pon e Fesr e tiene aggiornata la piattaforma; g) rappresenta la scuola in tutte le iniziative promosse da Enti ed Associazioni; h) predispone la relazione-progetto della sua F.S.; i) Relazione finale al Collegio sulla funzione svolta al fine di individuare punti di forza e punti deboli per assicurare un miglioramento continuo. j) Partecipazione ai corsi di formazione e aggiornamento inerenti la sua area.

FUNZIONOGRAMMA DI ISTITUTO
Coordinatori delle sezioni e delle classi cos come segue: SCUOLA INFANZIA

sezione 3 anni 4 anni 5 anni

Coordinatrice

Daniela CONSERVA Maria CASSESE Pasqualina BARLETTA

Classe Prime Seconde Terze Quarte Quinte

SCUOLA PRIMARIA

Coordinatrice

Daniela ANNICCHIARICO Antonia MONETTI Maria Caterina MARRAFFA Palma PARISI Maria Addolorata STRADA

classe 1 A 2 A 3 A 1 B 2 B 3 B 1 C 2 C 3 C 1 D 2 D 3 D 1 E 2 E

SCUOLA MEDIA

Coordinatore MILONE TAURISANO TRANI GRECO PUGLIESE FILOMENO DE VITO ROSSINI CARBONARO MANCINI MARIELLA CAMMORANESI RIZZO DE FAZIO

32

b) responsabili aree disciplinari (dipartimenti):

Scuola Infanzia: Scuola Primaria:


-

Prof.ssa Lucia Gallone Prof.ssa Rosaria Carlucci Prof.ssa Anna Nisi Prof.ssa Filomeno; Prof.ssa Mancini; Prof.ssa Baraccani; Prof.ssa Calella Prof. Lupo Prof.ssa Annese Prof. Santoro; Proff. Coliolo, Boffa. Prof.sse Maria Rosaria Perna, Brunella Erriquens.

Scuola Media:

Plesso Matteotti: Plesso Ostillio: Lettere: S. Matematiche: Lingua Straniera: Tecnologia: Arte: Musica: Sc. Motorie: Religione: Referente Sostegno:

Per tutti

c) la formazione delle seguenti commissioni specifiche: - Commissione Progetti Pof: DS, Dsga, FF.SS. Collaboratori DS; - Commissione Collaudi: Proff. Nisi e Strada; Dsga; - Gruppo Integrazione e Handicap (L.104/92, art. 15, comma 2): Docenti di sostegno, Personale Specializzato, Coordinatori classe interessate, Genitori Alunni diversamente abili; - Commissione invalsi e valutazione istituto: Proff. Trani, Angelini, Giovane, Marraffa. - Commissione Viaggi istruzione: Proff. Milone, Caramia - Commissione Orario: Proff. Angelini, Caramia - Comitato valutazione servizio docenti : DS, Proff. Taurisano, Semeraro. d) Responsabile plessi sicurezza - scuola media: - scuola infanzia Deledda: - scuola infanzia Mazzini: - scuola infanzia Matteotti: - scuola elementare Matteotti: - scuola elementare Ostilio: e) Responsabile Lavoratori per la sicurezza - Sig.ra Maria Rosaria Carlucci f) Responsabili dei laboratori: - Laboratorio Informatico: Scuola media: Plesso Matteotti: Plesso Ostillio: - Laboratorio Musicale: - Laboratorio Artistico: - Laboratorio Tecnologico: - Laboratorio scientifico: - Biblioteca e Videoteca: - Palestra e attivit sportive:

Prof. Giuseppe NISI Prof.ssa Pasqualina BARLETTA Prof.ssa Daniela CONSERVA Prof.ssa Lucia GALLONE Prof.ssa Rosaria CARLUCCI Prof.ssa Anna NISI

Prof. Giuseppe NISI; Prof.ssa Marcella MICCOLI Prof.ssa Palina Fumarola Prof.ssa Annese; Prof. Lupo O.; Prof. Suma; Prof.ssa Mancini; Prof.ssa Pugliese (media) Prof. Santoro.

33

g) referenti progetti: I referenti verranno nominati dopo la presentazione e l'approvazione dei progetti da attuare con il Fondo di istituto h) tutor per docenti in prova: - Prof.ssa Maria F.sca BERNARDI (per Isabella AMICO) - Prof.ssa Anna CARLUCCI (per Maria Teresa ZIZZI) - Prof.ssa Maria F. D'URSO (per Rossella FORLEO) - Prof.ssa Maria PUGLIESE (per Oronzo LUPO) - Prof.ssa Vittoria DEFAZIO (per Domenica LIUZZI) - Prof.ssa Daria MILONE (per Rossana RIZZO i) Organo di garanzia (eletti in seno al Consiglio dIstituto e non facenti parte della Giunta esecutiva) composizione -: - Presidente del Consiglio dIstituto, che lo convoca e presiede; - un genitore: - due docenti: Silvana ERRIQUENS, Giacomina FILOMENO, Rosaria CARLUCCI - un Ata:

CONSIGLIO DI ISTITUTO
Presidente: Stefania MICCOLI Vice Presidente: Maria Rosaria ARGESE Dirigente Scolastico : Prof. Luca DIPRESA Docenti: R. Maria CARAMIA, M. Domenica GIOVANE, Anna NISI, Domenico STRADA, Maria Pia TAURISANO., Marcella MICCOLI, Maria Lucia GALLONE, Daniela CONSERVA Genitori: Stefania MICCOLI, Nicola GIANCOLA, Adelaide AMMIRABILE, Maria Rosaria ARGESE, Raffaella CARTA, Isabella NISI, Girolamo LIGORIO, Ilaria MOTTOLA. Ata: Antonio NISI, Cira PIGNATELLI Giunta Esecutiva: Prof. Luca DIPRESA (D.S.); Antonio NISI (DSGA); Maria Lucia GALLONE (Comp. Docenti); Adelaide AMMIRABILE e Nicola GIANCOLA (Comp. Genitori), Cira PIGNATELLI (Comp. Ata)

34

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DEL PERSONALE ATA


Direttore Amministrativo Servizi Amministrativi
Rag. Antonio NISI I servizi di segreteria saranno funzionali alla realizzazione delle attivit curricolari ed extracurricolari, assicurando il necessario supporto amministrativo alle attivit nelle due sedi. La segreteria aperta al pubblico nei giorni feriali dalle ore 90.00 alle ore 12.00, e nella giornata di gioved dalle ore 15,00 alle ore 17,00. Nellottica di superare le tradizionali compartimentazioni, secondo le quali lo specifico amministrativo-organizzativo e lo specifico didattico appartenevano ad organismi separati, si favorir il dialogo e la collaborazione fra le diverse componenti scolastiche ritenendo la comunicazione un elemento di successo e di visibilit rispetto all'utenza, e ci anche allo scopo di favorire processi di rete e condivisione dei progetti e di valorizzare il concorso delle professionalit diverse presenti allinterno ed allesterno della scuola. Gradualmente anche i servizi di segreteria perderanno le tradizionali caratteristiche di 'esecutivit' per assumere funzioni specifiche nella co-progettazione complessiva di Istituto, pur rispettando il principio del concorso di professionalit diverse cui fanno capo anche responsabilit differenziate. La logica complessiva nella quale si operer sar quella di ottimizzare lutilizzo delle risorse e dei tempi, di integrare le competenze, di rafforzare limmagine dellistituzione favorendo la comunicazione interprofessionale attraverso laffinamento dei linguaggi comuni, la pratica della progettualit in continuit verticale ed orizzontale, un servizio organico e coordinato verso lutenza come condizione di credibilit professionale e di qualit del servizio

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
SEZIONE DIDATTICA

Sig. Giovanni TAURISANO: Gestione alunni


- Iscrizioni, trasferimenti, esami, rilascio attestati e compilazione diplomi e certificati alunni, tenuta fascicoli. - Adempimenti connessi alla preparazione ed allo svolgimento degli esami. Rilevazioni SIDI - INVALSI -Adozioni libri di testo. Statistiche. - Adempimenti connessi alla preparazione ed allo svolgimento delle visite e viaggi distruzione. Pratiche infortuni alunni. - Elezioni scolastiche organi collegiali, convocazione OO.CC. e trasmissioni atti.

Sig.ra Pompea CARLUCCI : Protocollo Informatico


- Scarico posta elettronica e stampa: da posta istituzionale (2 volte al giorno, ore 9.00 e ore 12.00) - da libero - da posta certificata - da posta sito scuola - Invio e-mail. Scarico documenti da siti. - Protocollo in entrata, smistamento della corrispondenza in arrivo, raccolta degli atti da sottoporre alla firma,

35

smistamento e avvio della corrispondenza in partenza a mezzo servizio postale o con consegna differenziata. - Archiviazione posta. - Adempimenti assemblee sindacali e scioperi. - Diffusione circolari. - Ricerca personale supplente temporaneo da graduatorie SEZIONE AMMINISTRATIVA

Sig.ra Aurora MUOLO: Personale


Ricerca personale supplente temporaneo da graduatorie. Stipula contratti di assunzione (T.D. e D.I.), assunzioni in servizio, documenti di rito, certificati di servizio, assenze docenti - decreti, tenuta registro assenze del personale, richieste visite fiscali, rilevazioni assenze (SIDI). Gestione e aggiornamento fascicolo personale. Comunicazioni obbligatorie allUfficio per lImpiego. Ricostruzione di carriera del personale tutto.Graduatorie supplenti Docenti ed Ata. Predisposizione ed aggiornamento graduatorie interne. Pratiche relative alle domande di mobilit. Comunicazioni obbligatorie allUfficio per lImpiego.

Sig.ra Maria NEGLIA Retribuzioni


- Progetti di liquidazione. TFR. Compilazione EMENS. Riscatti e ricongiunzioni, - Ricostruzione di carriera personale. - Retribuzione personale supplente, compenso ferie non godute, adempimenti fiscali, erariali, previdenziali. - Compilazione DMA Liquidazione compensi accessori. - Prospetti retribuzioni "Diritti a Scuola" - Rendicontazione al Mirweb - Foglio calcoli PON - Funzione vicaria del DSGA. e collaborazione con il DSGA per Bilancio (Impegni-Contratti- Registro Determine) SEZIONE PATRIMONIO

Sig.Nicola BIONDI Gestione beni patrimoniali


- Tenuta registri inventari, discarico, passaggi di consegne, adempimenti annuali - Gestione Magazzino (ordinazioni, carico e scarico facile consumo) ed attivit negoziale. - Rapporti con il Comune (segnalazione guasti, richiesta interventi, uso locali scolastici).

I COLLABORATORI SCOLASTICI
Le incombenze giornaliere non assegnate o assegnate al personale che si assenta saranno smistate dal D.S.G.A. tenendo conto della persona pi libera al momento, in modo da garantire la funzionalit dellUfficio.

SCUOLA INFANZIA "RODARI"


Lucia CONSERVA n. 3 sezioni- servizi igienici - corridoio annesso Maria COSTANZO n. 3 sezioni - servizi igienici - corridoio annesso Nel periodo della mensa effettueranno il servizio pomeridiano a turni settimanali

SCUOLA INFANZIA "COLLODI"


LENA FILIMENA n. 5 sezioni- servizi igienici - androne (Teresa ANTELMI) Comasia MONTANARO n. 5 sezioni - servizi igienici - androne (Dorotea RUBINO) Nel periodo della mensa effettueranno il servizio pomeridiano a turni settimanali

36

SCUOLA INFANZIA "DELEDDA"


Palma D'ELIA n. 3 sezioni- servizi igienici - androne - locali annessi Filomeno PASSARO n. 3 sezioni - servizi igienici - androne - locali annessi Nel periodo della mensa effettueranno il servizio pomeridiano a turni settimanali

SCUOLA PRIMARIA "M. TERESA DI CALCUTTA"


Cira PIGNATELLI n. 3 aule (2B, 2C, 3C) - servizi igienici alunni e personale - - bagno disabili - androne piano terra - apertura cancelli (anteriore e posteriore). n. 6 aule piano superiore - androne piano superire - servizi igienici - n. 03 aule piano terra (55C, 5D, 5E) - - servizi igienici alunne

Giacomo SILIBERTO (lsu)

SCUOLA PRIMARIA "DON L. MILANI"


Filomena Maria BELLANOVA n. 3 aule (4A,5A, 5B) - servizi igienici e corridoi annessi - 3B in collaborazione con Francesco LANEVE - aula di sostegno. Francesco LANEVE n. 3 aule ( 1A, 2A, 3A) - servizi igienici e corridoi annessi - 3B in collaborazione con M. Filomena BELLANOVA - emeroteca. Maria Fontana LAGHEZZA n. 3 aule del tempo pieno ( 1D, 2D, 3E) - servizi igienici e corridoi annessi - 3B in collaborazione con M. Filomena BELLANOVA emeroteca. Maria Filomeno BELLANOVA e Maria Fontana LAGHEZA effettueranno il servizio pomeridiano per il tempo pieno, a turno settimanale.

SCUOLA SECONDARA I GRADO


Donato BIONDI n. 6 aule (Corso A e Corso B) - scivolo - corridoio e bagni corrispondenti. responsabile utilizzo impianti amplificazione - labor. informatica - apertura e chiusura locali scolastici e cancelli ingressi spogliatoio palestra in collaborazione con Comasia MARRAFFA n. 3 aule (Corso C) - corridoio pertinente - n. 02 aule primo piano sede centrale - uffici - servizi igienici personale - scale uffici apertura locali scolastici - cancelli anteriori. n. 3 aule piano ( 1D, 2D, 3D) - servizi igienici alunni - sala docenti corridoio annesso - rampa scala labor. informatico - bagno docenti ufficio segreteria piano terra - sostituisce Comasia Marraffa per apertura e chiusura locali e cancelli - vigilanza ingresso - pulizia spogliatoio in collaborazione con Donato Biondi e Comasia Marraffa.

Comasia MARRAFFA

Pietro MARRAFFA

Tutti i collaboratori scolastici sono chiamati all'osservanza di quanto stabilito nel Regolamento di istituto.

37

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA


Delibera Collegio docenti n. 10 del 09 settembre 2011
Scuola Infanzia Mese/Data Settembre gioved 30 Ottobre Venerd 28 Novembre gioved 3 Novembre marted 15 Maggio gioved 3 mercoled 30 Attivit Organizzazione scolastica Odg: incontro con le famiglie Elezione dei rappresentanti dei genitori Insediamento dei genitori eletti Organizzazione manifestazione Natale incontro i genitori Incontro con le famiglie verifica finale Acquisizione proposte P.O.F. A.S. 2012/13 6 1 1 2.00 circa 2.30 2.00 Numero incontri 1 1 1 1 1 1 Ore 2.00 2.30 1.00 2.00 1 2 12.00 2.30 2.00 Totale 2.00 2.30 1.00 2.00 1.00 2.00

Programmazione dinizio anno scolastico Verifica finale 29 Maggio 2012 Gruppi di lavoro linee essenziali P.O.F. A.S. 2012/2013 5 Giugno 2012

01 e 09 settembre 2011

17 Novembre 2011 Gioved

Collegio docenti 09 Febbraio 2012 Gioved

17 maggio 2012 Gioved

11 e 30 Giugno 2012

Novembre marted 8 Gennaio marted 31

Consigli dintersezione di plesso Organizzazione Natale Organizzazione Carnevale

2.00 ore 2.00 ore

Consigli di intersezione-progettazione-educativo-didattica Mese / Data Attivit N. incontri Marted 25 Ottobre Verifica Sett/Ott - Programm. Nov/Dic 1 Marted 10 Gennaio Verifica Nov/Dic - Programm. Genn/Febbr 1 Marted 28 Febbraio Verifica Genn/Febbr - Programm. Mar/Apr 1 Marted 24 Aprile Verifica Mar/Apr - Programm. Mag/Giu 1

Ore 2.30 2.30 2.30 2.30

Scuola Primaria
Intersezione

28 Ott. Venerd
Ore 16 -18

30 Nov.
Mercoledi Ore 16 -18

20 Dic. Marted
Ore 16 -18

31 Genn.
Marted Ore 16 -18

28 Febb.
Marted Ore 16 -18

30 Marz. Venerd
Ore 16 -18

26 Aprile Gioved
Ore 16 -18

31Maggio Gioved
Ore 16 -18

Giugno

Collegio docenti 01 e 09 settembre 2011

17 Novembre 2011 Gioved

09 Febbraio 2012 Gioved

17 maggio 2012 Gioved

11 e 30 Giugno 2012

38

Scuola Media Consigli di classe Ottobr Novemb


Ore15,00

Dicemb
Ore15,00

Gennaio
Ore15,00

Febbra
Ore15,00

Marzo
Ore15,00

Aprile
Ore15,30

Maggio
Ore15,30

Giugno
Ore15,30

Lun. 3 B

Ore15,00

Lun. 7 B

Lun. 12 A

Lun. 9 B

Mer. 1 B

Lun. 5 B Mar.6 A

Lun. 16 B

Lun. 7 A Mar.8 B

Giov. 7 A Ven. 8 B

Mart. 4 A Mer. 5 C Giov. 6 D, 1-2E

Mar. 8 A Mer. 9 C Giov. 10 D, 1-2E

Mar. 13 B Mer. 14 C Giov. 15 D, 1-2E

Mar.10 A Mer.11 C Giov. 12 D, 1-2E

Giov. 2 A Ven .3 C Lun. 6 D, 1-2E

Mart. 17 A Mer.18 C Giov. 19 D, 1-2E

Mer. 7 D Giov. 18 D, 1-2E

Merc. 9 C Giov. 10 D, 1-2E

Lun. 11 D Mart. 12 D, 1-2E

Collegio docenti 01 e 09 settembre 2011

17 Novembre 2011 Gioved

09 Febbraio 2012 Gioved

17 maggio 2012 Gioved

11 e 30 Giugno 2012

Incontro scuola Famiglie 18 Novembre 2010 Gioved

10 Febbraio 2011 Gioved

13 Maggio 2011 Gioved

Consegna Schede di valutazione 10 Febbraio 2010 21 giugno 2011 Gioved Marted

22 Giugno 2011 Mercoled

23 Giugno 2011 Gioved

Aggiornamento/Formazione: Previsti incontri di aggiornamento e formazione , nei limiti previsti, sulla


cui organizzazione si delega il DS e le FF.SS.

Nota: Gli incontri fissati nel seguente calendario, potrebbero subire variazioni per causa di forza maggiore. Resta comunque inteso che detti incontri verranno, di volta in volta, confermati con apposite circolari.

PATTO DI CORRESPONSABILITA EDUCATIVA


- Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e - Visti i D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo - Visto il D.M. n.30 del 15 marzo 2007 Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante lattivit didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilit dei genitori e dei docenti si stipula con la famiglia dellalunno il seguente patto educativo di corresponsabilit, con il quale

39

Gli alunni si impegnano a: - Riconoscere e rispettare il ruolo di guida del D. S., dei docenti e del personale ATA; - frequentare regolarmente le lezioni; - consentire un regolare svolgimento della lezione; - impegnarsi nello studio, svolgendo i compiti a casa (mantenendosi aggiornati, in caso di assenza, riguardo le attivit scolastiche e i compiti da svolgere); - arrivare puntualmente a scuola; - intervenire uno alla volta; - rispettare i richiami degli insegnanti; - rispettare laltro; - rispettare il materiale altrui e della scuola; - parlare in classe e con i docenti di situazioni problematiche - mantenere i bagni e le aule in ordine; I docenti si impegnano a: - valorizzare le competenze apprese dagli alunni in ambito extra-scolastico; - comunicare i propri stati danimo relativi al rapporto docenti-alunni, senza accusare esprimere giudizi sui fatti e non sulle persone; - comunicare e condividere con gli alunni il programma di lavoro della giornata e concordarne le eventuali pause; - prevedere pi momenti di attivit laboratoriali; - garantire lordine dellaula a fine lezione; - il coordinatore della classe si impegna a dedicare mensilmente parte del suo orario di lezione alla discussione e al dialogo riguardo ai problemi della classe; I genitori si impegnano a: - non giudicare e non prendere posizioni su episodi di cui non si conoscono i risvolti; - comunicare i propri stati danimo e le proprie esigenze; - esprimere giudizi sui fatti e non sulle persone; - condividere con la scuola le punizioni prese nei confronti dei figli, senza sminuire il ruolo educativo della scuola; I collaboratori scolastici si impegnano a: - rivolgersi agli alunni con pazienza; - accordarsi con i docenti e gli alunni per le necessit dellordine dellaula;

REGOLAMENTO DI ISTITUTO AI SENSI DEL DPR 249/98 E 235/07


PARTE I^ Art. 1. Il Consiglio dIstituto, eletto secondo le norme vigenti, composto da 18 membri. Le riunioni sono disciplinate dalla legge e dal presente regolamento. Le attribuzioni sono regolate dallart. 10 del T.U. 297/94. Art. 2. La prima convocazione del Consiglio disposta dal Dirigente Scolastico. Nella prima seduta vengono eletti il Presidente, leventuale Vice Presidente e i membri della Giunta Esecutiva. Per la validit della riunioni richiesta la presenza di almeno 10 Consiglieri.

40

Art. 3. Il Consiglio dIstituto dura in carica 3 anni, durante i quali si provvede alla sostituzione degli eventuali membri decaduti, dimissionari o che siano risultati assenti ingiustificati a tre incontri consecutivi. presieduto da un genitore eletto da tutti i membri del Consiglio. I compiti e le funzioni del Consiglio d'Istituto sono definiti dall'art. 10 del D.Lgs. 16/04/1994 n. 297 e dagli art. 2/3/4/5 del DPR 275/99 come modificato dai DPR 156/99 e 105/01, nonch, per la parte contabile, dal D.I.44/2001: - Elabora e adotta gli indirizzi generali del POF e determina le forme di autofinanziamento; - Approva il Programma annuale entro il 15 dicembre dell'anno precedente a quello di riferimento; - Verifica lo stato di attuazione del programma entro il 30 giugno; - Approva le modifiche al programma annuale; - Approva, entro il 30 aprile, il Conto Consuntivo predisposto dal D.S.G.A. e sottoposto dal D.S. all'esame del Collegio dei revisori dei conti; - Stabilisce l'entit del fondo per le minute spese; - Ratifica i prelievi dal fondo di riserva effettuati dal D.S. entro 30 giorni; - Delibera sulle attivit negoziali di cui all'art. 33 comma 1 del D.I. 44/2001; - Determina i criteri e i limiti delle attivit negoziali che rientrano nei compiti del D.S. Fatte salve le competenze del Collegio Docenti e dei Consigli di Classe e dInterclasse, ha potere deliberante sulla programmazione della vita e dellattivit della scuola, nei limiti delle disponibilit di bilancio, nelle seguenti materie: a) Adozione del Regolamento Interno dellIstituto. b) Acquisto rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche, dei sussidi didattici, dei materiali di consumo per le esercitazioni. c) Definizione dei criteri per la programmazione e lattuazione delle attivit parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, alle libere attivit complementari, alle visite guidate e ai viaggi distruzione. d) Promozione di contatti con altre scuole ed istituti. e) Partecipazione ad attivit culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo. f) Individuazione di forme e modalit per lo svolgimento diniziative assistenziali che possono essere assunte dallistituto. g) Indica anche i criteri generali relativi alla formazione delle classi, alladattamento dellorario delle lezioni e delle altre attivit scolastiche, alle condizioni ambientali,al coordinamento organizzativo dei Consigli di Classe e dInterclasse ed esprime parere sullandamento generale, didattico e amministrativo dellistituto. h) Indica i criteri generali in ordine alla programmazione educativa che il Collegio Docenti elabora. i) Consente luso di attrezzature della scuola ad altre scuole. l) D il proprio assenso al Comune sulle richieste duso degli edifici e delle attrezzature fuori dallorario scolastico. m) Delibera il Calendario Scolastico. n) Delibera i criteri di vigilanza sugli alunni. Art. 4. COMPETENZE DELLA GIUNTA ESECUTIVA a) Predispone la relazione sul Programma annuale; b) Propone il Programma Annuale all'approvazione del Consiglio d'Istituto; c) Propone lordine del giorno del Consiglio di Istituto; d) Propone le modifiche al Programma annuale all'approvazione del Consiglio d'Istituto. Avendo il DPR 275/99, recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, abrogato i commi 9, 10, 11 dell'art. 5 del D.Lgs 297/94, la giunta esecutiva non ha pi competenze in materia di provvedimenti disciplinari a carico degli alunni, essendo queste state trasferite all'Organo di Garanzia interno all'Istituto.

41

Art. 5. La Giunta esecutiva ha i compiti istruttori ed esecutivi rispetto allattivit del Consiglio. La Giunta Esecutiva del Consiglio di Istituto cos composta: - 1 docente, 1 rappresentante ATA e 2 genitori eletti tra i componenti del Consiglio di Istituto; - il Dirigente Scolastico che ne membro di diritto e la presiede; - il Responsabile Amministrativo ne membro di diritto e svolge le funzioni di segretario della giunta stessa. La Giunta Esecutiva viene convocata dal Presidente in tempi utili alla successiva convocazione del Consiglio di Istituto. E consentita la partecipazione ai lavori della giunta al Presidente del Consiglio di Istituto o, in sua assenza, al Vice Presidente. Art. 6. Il Consiglio dIstituto convocato dal Presidente con lettera scritta e/o tramite invio di e-mail a tutti i componenti, contenente lordine del giorno, la relativa documentazione e lindicazione di eventuali relatori, con preavviso di: Almeno 5 giorni per le sedute ordinarie. Almeno 3 giorni per le sedute straordinarie. Almeno 1 giorno per le sedute urgenti. La convocazione urgente pu essere disposta solo dal Presidente della Giunta Esecutiva anche telefonicamente. Per le convocazioni della Giunta Esecutiva valgono le stesse modalit. Copia della convocazione va affissa allalbo delle diverse scuole e pubblicata sul sito internet dellIstituto. Le riunioni del Consiglio dIstituto sono aperte a tutti gli elettori (senza diritto dintervento), tranne nei casi in cui siano in discussione argomenti concernenti persone. Art. 7. Il Presidente convoca il Consiglio mediamente ogni 90 giorni in seduta ordinaria. La seduta straordinaria pu essere richiesta dalla Giunta Esecutiva, dal Presidente del Consiglio o da uno dei componenti del Consiglio stesso. Le riunioni del Consiglio hanno sempre luogo in orario stabilirsi di volta in volta e avranno una durata non superiore a 3 ore. Art. 8. Di ogni riunione viene redatto un verbale in cui sono riportate in sintesi le discussioni e le decisioni adottate. Le deliberazioni, invece, devono essere riportate in modo chiaro e per esteso. facolt di ogni consigliere far mettere a verbale le proprie dichiarazioni, proposte e osservazioni. Il verbale approvato nella seduta successiva. Copia delle deliberazioni adottate viene affissa allalbo e pubblicata sul sito dellIstituto entro 20 giorni da quello della seduta e vi rimane per almeno 10 giorni. Non sono soggetti a pubblicazioni gli atti concernenti singole persone, salvo contraria richiesta scritta degli interessati. Art. 9. Alle sedute del Consiglio possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate, senza diritto di parola. Non ammesso il pubblico quando siano in discussione argomenti concernenti persone. Qualora il comportamento del pubblico non consenta lordinato svolgimento dei lavori, il Presidente dispone la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica. Art. 10. Possono partecipare alle riunioni a titolo consultivo gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola, i rappresentanti della Provincia, del Comune, delle OO.SS., ecc, al fine di approfondire lesame di problemi riguardanti la vita e il funzionamento della scuola. Essi hanno diritto di parola solo se espressamente invitati, ma non di voto. Art. 11. Il Presidente ha il compito di porre in discussione tutti e soli gli argomenti allordine del giorno, nellordine in cui compaiono nellavviso di convocazione. La discussione dei singoli argomenti posti all'ordine del giorno pu essere preceduta da una relazione introduttiva del Presidente o di un suo incaricato, ovvero di un componente del Consiglio di Istituto o della Giunta Esecutiva, nel caso di autoconvocazione, di durata massima di10 minuti. L'ordine del giorno pu essere modificato in seguito a

42

mozione dordine approvata dal Consiglio di Istituto, secondo quando previsto successivamente. In caso di aggiornamento della seduta, sar possibile integrare lordine del giorno della seduta aggiornata con altri punti. I punti rinviati hanno priorit assoluta nella discussione. Art. 12. Prima che abbia inizio la discussione di un argomento all' ordine del giorno, ogni membro del Consiglio di Istituto pu presentare una mozione d'ordine che pu essere di uno dei due tipi seguenti: - sospensiva, finalizzata a rinviare la discussione dell'argomento; - modificativa della sequenza dei punti allordine del giorno non ancora discussi. La questione sospensiva pu essere posta anche durante la discussione. Sulla mozione d'ordine, dopo lillustrazione da parte del proponente, vi possono essere solo un intervento a favore ed uno contro, di non oltre cinque minuti ciascuno. Sull'accoglimento della mozione si pronuncia quindi il Consiglio di Istituto con votazione palese. La mozione si ritiene approvata se ottiene la maggioranza assoluta dei voti validamente espressi. L'approvazione della mozione d'ordine ha effetto immediato. La mozione dordine non ammissibile qualora non sia compatibile con le norme vigenti, con le scadenze previste, con quanto previsto dal POF e dai Regolamenti ad esso connessi. Art. 13. La votazione pu essere palese e segreta secondo le norme di legge. La votazione palese viene effettuata per alzata di mano o per appello nominale; la votazione segreta avviene per mezzo di schede. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi. La votazione segreta quando si faccia questione di persone. Il Presidente, assistito dal Segretario, accerta il risultato di ogni votazione e lo proclama. Art. 14. Le proposte dei Consiglieri di inserire argomenti allordine del giorno della successiva riunione del Consiglio dIstituto devono pervenire per iscritto alla Giunta Esecutiva o al Presidente del Consiglio di Istituto con 10 giorni di anticipo o essere verbalizzate nellultima riunione del Consiglio. Art. 15. Quando il Presidente assente, presiede la riunione il Vice Presidente. In caso di assenza di entrambi presiede la riunione il consigliere-genitore pi anziano det. Il Presidente ha libero accesso agli uffici della scuola per la esigenze conseguenti al suo mandato e ha diritto ad avere dalla Giunta Esecutiva e dal Dirigente Scolastico tutte le informazioni e la documentazione relative alle materie di competenza del Consiglio. PARTE II^ PARTECIPAZIONE E ORGANI COLLEGIALI Art. 16. Al fine di realizzare la partecipazione nella gestione della scuola, cos che essa assuma il carattere di una comunit che interagisca con la pi vasta comunit sociale e civile, il D. P. R.416/74 ha istituito i seguenti OO.CC. A livello di Circolo e dIstituto: Collegio Docenti, Consiglio di Classe, Consiglio dInterclasse, Comitato di Valutazione dei Docenti. Sono previste, inoltre, Assemblee dei Genitori. Art. 17. Per quanto attiene alle competenze dei singoli OO.CC., valgono le disposizioni del T.U. 297/94. Ciascun Organo Collegiale opera in forma coordinata con gli altri e programma la propria attivit nel tempo, in rapporto alle proprie competenze. Art. 18. Il Collegio Docenti composto da tutto il personale insegnante a tempo indeterminato e determinato in servizio nellistituto ed presieduto dal Dirigente Scolastico, il quale attribuisce le funzioni di Segretario ad uno dei docenti eletti fra i collaboratori. Il Collegio Docenti pu articolarsi in Commissioni. Il Collegio Docenti convocato secondo le modalit e per le competenze previste dallart. 7 del T.U. 297/94 e dalle norme di legge. La partecipazione dei docenti alle riunioni obbligatoria.

43

Art. 19. Il Consiglio di Classe (per la Scuola Secondaria di Primo Grado), presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, formato dal gruppo di docenti della classe e da 4 rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti. Si riunisce normalmente una volta al mese con la presenza dei soli Docenti e bimestralmente con i Rappresentanti dei Genitori (si pu riunire comunque tutte le volte in cui emergano particolari esigenze). Al Consiglio di Classe spetta redigere per ogni classe la seguente documentazione: Registro dei Verbali, da tenere sempre aggiornato e da conservare in presidenza. Piano di Lavoro della Classe, che comprende la presentazione della classe, le attivit comuni, gli obiettivi educativi e didattici comuni a tutte le discipline, i criteri comuni di conduzione della classe, le attivit comuni e le attivit di livello, il piano dintervento per gli alunni handicappati e con problemi di disagio, le attivit integrative, le visite e i viaggi distruzione programmati, le attivit di fino anno scolastico, le attivit di orientamento, i criteri di valutazione. Piani di Lavoro dei Singoli Insegnanti, che devono comprendere la situazione di partenza degli alunni, gli obiettivi relativi allarea cognitiva e non cognitiva riferiti alla disciplina, le attivit e i contenuti previsti in relazione agli obiettivi, la metodologia e i mezzi didattici che si prevedono di impiegare, le verifiche e le valutazioni previste per materia, le eventuali attivit di recupero, la relazione finale. Al Consiglio di Classe, con la sola presenza dei docenti, spetta: Stabilire le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari, nonch alla valutazione periodica e finale degli alunni. Individuare la situazione di partenza degli alunni. Programmare le attivit educative e didattiche da svolgere nellintero anno scolastico (sulla base della programmazione educativa formulata dal Collegio Docenti). Controllare periodicamente landamento complessivo dellattivit didattica e proporre eventuali adeguamenti del programma di lavoro. Osservare periodicamente i processi di apprendimento e di maturazione socio-affettiva di ogni alunno. Individuare eventuali problemi e difficolt da risolvere per una positiva partecipazione di tutti gli alunni allattivit di classe. Affrontare i problemi di disadattamento scolastico e sociale. Coordinare le varie attivit dei Docenti. Compilare, alla scadenza prevista, i giudizi analitici disciplinari e livello globale di maturazione di ogni singolo alunno. Deliberare, in sede di valutazione finale, se ammettere o no alla classe successiva o agli esami di licenza media gli alunni. Art. 20. Il Consiglio dInterclasse (per la Scuola Primaria ), presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato formato dal gruppo dei Docenti e dai Rappresentanti eletti dai genitori, si riunisce di norma ogni bimestre. Pu essere di classi parallele, di ciclo, di plesso. Dura in carica un anno. Le riunioni del Consiglio dInterclasse sono programmate allinizio di ogni anno scolastico. Al Consiglio dInterclasse spetta: Formulare proposte al Collegio Docenti in ordine allazione educativa e didattica. Agevolare i rapporti tra Docenti, Genitori ed Alunni. Esprimere parere sulladozione dei libri di testo. Dare parere sui progetti presentati dai Docenti. Verificare, bimestralmente, landamento complessivo dellattivit didattica nelle classi. Approvare interventi di esperti, viaggi e visite distruzione, adesione a progetti e iniziative che provengono dal territorio. Al Consiglio dInterclasse, con la sola presenza dei Docenti, spetta: Realizzare il coordinamento didattico.

44

Agli insegnanti di ogni classe, riuniti in modulo, spetta: Decidere la non ammissione degli alunni alla classe o al biennio successivo in base alla relazione predisposta dagli insegnanti. La compilazione dellAgenda di Classe deve contenere: a) i dati anagrafici e organizzativi della classe b) la programmazione educativa e didattica annuale e le programmazioni individualizzate per gli alunni portatori di handicap o in situazione di svantaggio/disagio; c) le modalit di conduzione della classe, i criteri di valutazione degli alunni, lorganizzazione delle attivit,lutilizzo delle compresenze; d) i progetti interdisciplinari, le iniziative didattiche, le visite e i viaggi distruzione programmati; e) le annotazioni sugli alunni; f) i verbali degli incontri settimanali del team-docenti; g) la sintesi dei rapporti interni ed esterni dei docenti con le famiglie, gli operatori sociosanitari, i docenti di altri gradi di scuola; h) la compilazione dei registri di classe, dove dovranno comparire: i) i dati anagrafici degli alunni ( a cura della segreteria); l) la rilevazione delle assenze; m) la relazione sintetica dei fatti rilevanti avvenuti nella classe; n) i verbali degli scrutini e degli esami; o) largomento delle lezioni. Inoltre, ogni singolo docente si far carico di compilare il Giornale Personale, nel quale saranno indicati: 1. I dati organizzativi relativi alla disciplina o alle discipline di insegnamento; 2. La programmazione annuale e/o periodica della/e disciplina/e di insegnamento del docente; 3. Le osservazioni sistematiche e le prove di verifica, regolarmente tabulate, sui processi di apprendimento degli alunni; 4. Le relazioni periodiche sullandamento della classe, i suoi livelli di competenza raggiunti nella /e disciplina/e. Art. 21. Il Comitato di Valutazione presieduto dal Dirigente Scolastico ed composto dai membri eletti nel Collegio docenti, ai sensi dellart. 11 del T.U. 297/94. E convocato dal Dirigente Scolastico a norma di legge ogni volta che se ne presenti la necessit. Le funzioni di segretario sono attribuite ad uno dei docenti membri del Comitato stesso.

Il Comitato di Valutazione:

1. Provvede alla valutazione del servizio dei docenti che ne facciano richiesta; 2. Esprime un parere obbligatorio sul periodo di prova dei docenti a tempo indeterminato

Art. 22. I momenti dincontro tra genitori ed insegnanti (assemblee e colloqui) sono occasioni privilegiate per il passaggio dinformazioni sulla vita della scuola e sul percorso formativo degli alunni e si svolgono in conformit a quanto deciso nel Collegio Docenti. Indicativamente:

Per la Scuola Infanzia e Primaria.

- 4 incontri assembleari (le programmazioni annuali e le iniziative legate alla loro realizzazione, come viaggi ed uscite, interventi desperti.., vengono presentate ai genitori durante la prima assemblea dellanno scolastico, mentre le programmazioni e le verifiche periodiche sono illustrate nei consigli dInterclasse); - 2 incontri quadrimestrali per la consegna del documento di valutazione; - 2 incontri per i colloqui individuali.

Per la Scuola Secondaria di Primo Grado

- 1 assemblea di classe con tutti i genitori per la presentazione della Programmazione annuale;

45

- 1 consiglio di classe a cadenza bimestrale con la sola presenza dei docenti e dei rappresentanti di classe o di tutti i genitori, per la valutazione periodica dellandamento didattico disciplinare, - 2 colloqui lanno, in orario pomeridiano in cui tutti i docenti sono a disposizione dei genitori per incontri individuali; - altri colloqui individuali con i singoli docenti a richiesta dei genitori, sono possibili mensilmente in orario scolastico, secondo quanto stabilito dal Collegio dei Docenti o nei casi in cui una delle due componenti lo richieda per iscritto. Ulteriori assemblee di classe dei genitori, da svolgersi nei locali delle scuole dellIstituto, possono essere convocate dai genitori eletti dai Consigli di Classe e dInterclasse. La richiesta deve pervenire al Dirigente scolastico con almeno 5 giorni danticipo, si devono svolgere in orario pomeridiano e devono concludersi entro le ore 20.00. LAssemblea dIstituto e di Plesso convocata su richiesta del Presidente dellAssemblea, ove sia stato eletto, o della maggioranza delleventuale Comitato dei Genitori, oppure da almeno 100 genitori. Il D. S. autorizza la convocazione e i genitori promotori ne danno comunicazione mediante affissione allalbo o distribuzione di avvisi nelle classi, rendendo noto anche lordine del giorno. AllAssemblea possono partecipare con diritto di parola sia il Dirigente Scolastico, sia gli Insegnanti. Art. 23. I Rappresentanti dei Genitori dei Consigli di Classe e dInterclasse possono formare un Comitato Genitori. Il Comitato Genitori composto dai rappresentanti dei genitori dei Consigli di Classe e dInterclasse e si organizza secondo proprio regolamento. PARTE III^ NORME DI COMPORTAMENTO PER LA SICUREZZA PREMESSA La scuola ha lobbligo e la responsabilit di sorvegliare e di custodire gli alunni dal momento in cui accedono negli spazi di pertinenza dellIstituto e di riaffidarli, al termine delle attivit scolastiche, ad un familiare o a un suo delegato, che deve essere maggiorenne. La Cassazione Civile Sez. I, con sentenza n. 3074 del 30/3/99, pronunciandosi in merito, ha circostanziato gli ambiti di responsabilit di cui ci si occupa: "L'Istituto d'Istruzione ha il dovere di provvedere alla sorveglianza degli allievi minorenni per tutto il tempo in cui gli sono affidati, e quindi fino al subentro, reale o potenziale, dei genitori o di persone da questi incaricate; tale dovere di sorveglianza, pertanto permane per tutta la durata del servizio scolastico, servizio che non pu essere interrotto per l'assenza di un insegnante, non costituendo tale assenza fatto eccezionale, bens"normale e prevedibile". Gli insegnanti hanno il dovere di vigilare sugli alunni durante tutto lorario scolastico. I collaboratori scolastici hanno il compito di collaborare con gli insegnanti cos da assicurare il miglior svolgimento organizzativo di tutti i momenti della giornata scolastica. Art. 24. Entrata degli alunni Lentrata e luscita degli alunni e dei genitori avviene solo dal cancello principale e secondo gli orari stabiliti: - scuola dell'infanzia. entro le ore 9,00 - scuola primaria: entro le ore 8,10 - scuola media: entro le ore 8,05. Gli alunni ritardatari, nei limiti della tolleranza e dovuti a seri motivi, possono entrare previa autorizzazione chiesta direttamente dai genitori al responsabile di plesso o direttamente al docente per la scuola dell'infanzia. Il personale scolastico vigila in prossimit dellingresso e nellatrio della scuola. In caso di assenza del docente la classe sar affidata momentaneamente al collaboratore scolastico. Avvisato il D.S. o il suo delegato si provveder ad organizzare la sostituzione se non gi prevista.

46

Il collaboratore scolastico come previsto dal profilo professionale, esplica azione di vigilanza e sorveglianza prima dellinizio delle lezioni, in particolare fino allarrivo di tutti gli insegnanti e fino a quando gli alunni non sono loro affidati. I collaboratori scolastici presteranno particolare attenzione affinch nessun alunno si trattenga nel cortile (prima - durante - dopo lorario scolastico). Nessun alunno sar fatto entrare prima dellorario stabilito, fatta eccezione per gli alunni che fruiscono del servizio trasporto. La scuola non si assume responsabilit circa la vigilanza prima dellingresso degli alunni nelledificio scolastico. In caso di sciopero, di assemblea o di altre situazioni non prevedibili che impediscono la normale attivit didattica, agli alunni non sar consentito lingresso a scuola. Qualora gli alunni, per disguidi organizzativi, vengano fatti entrare a scuola, la vigilanza sar affidata agli insegnanti in servizio, in collaborazione con gli ausiliari presenti a scuola. Art. 25 Vigilanza degli alunni durante lo svolgimento delle attivit didattiche. La vigilanza degli alunni durante le attivit didattiche spetta rigorosamente ai docenti in servizio, coadiuvati dal collaboratore scolastico preposto al piano/zona che sorveglier, oltre il corridoio e atrio di competenza, anche i bagni in modo da evitare che si arrechi pregiudizio alle persone e alle cose. Art. 26. Vigilanza tra i cambi di turno tra i docenti delle classi. E necessario che venga prestata particolare attenzione nei momenti del cambio di docente a fine lezione: lo spostamento degli insegnanti da unaula allaltra deve essere effettuato il pi celermente possibile. In caso di ritardo o di assenza dei docenti, i collaboratori scolastici in servizio al piano/zona sono tenuti a vigilare sugli alunni dando, nel contempo, avviso allufficio di segreteria del disguido affinch vengano assunti i necessari provvedimenti. Art. 27 La vigilanza degli alunni durante lintervallo, durante la mensa e le pause del dopo mensa. Scuola Primaria Lintervallo-ricreazione si svolge nelle proprie classi. - Durante lintervallo le classi sono sorvegliate dagli insegnanti in servizio nelle classi. - Durante e dopo la mensa gli alunni sono sorvegliati dagli insegnanti designati allassistenza in mensa. - Durante la ricreazione e durante il dopo mensa il personale collaboratore scolastico effettuer attenta sorveglianza nei corridoi e nei servizi igienici. - In caso di assenza, il docente responsabile del plesso individuer se necessario, un docente sostituto per la sorveglianza. - Si sottolinea con rigorosit che i collaboratori scolastici sono responsabili della chiusure e apertura di tutte le vie (porte, portoni e cancelli) daccesso. Si ricorda, altres, che tutte le porte, portoni e devono essere sempre rigorosamente chiusi. Restano aperti solo i cancelli principali. Art. 28. Vigilanza degli alunni durante gli spostamenti tra aule e/o edifici. Gli alunni devono essere sempre accompagnati dai loro docenti nei vari trasferimenti; tali trasferimenti possono essere fatti anche con la collaborazione del personale ausiliario. Gli spostamenti dallaula alla palestra e ai laboratori dovranno essere effettuati in ordine e in silenzio, per non arrecare disturbo alle altre classi e sotto il controllo del docente. Se il termine dellora coincide con la fine dellorario delle lezioni, linsegnante che ha effettuato il trasferimento accompagna la classe alluscita della scuola, ovvero fino al cancello. La vigilanza degli alunni con disabilit. La vigilanza sui minori diversamente abili, se particolarmente imprevedibili nelle loro azioni ed impossibilitati ad autoregolamentarsi, deve essere sempre assicurata dal docente di sostegno o dallassistente ad personam assegnato dal Comune o dal docente della classe che, in caso di necessit, dovr essere coadiuvato da un collaboratore scolastico.

47

Uscita degli alunni dalla scuola. 1. L'uscita degli alunni avviene nel seguente modo: - scuola dell'infanzia: entro le ore 16,00 - scuola primaria: alunni tempo normale il luned, marted e mercoled alle ore 13,10; il gioved, venerd e sabato alle ore 12,10 alunni a tempo pieno alle ore 16,10. - scuola media: ore 13,05 2. Gli alunni usciranno dalla scuola al suono della campanella e saranno accompagnati al cancello dagli insegnanti (scuola media) mentre quelli della scuola primaria verranno consegnati ai genitori o ad un loro delegato (previo delega depositata presso la scuola). Solo in caso di autorizzazione scritta dei genitori, gli alunni delle classi 4^ e 5^ possono andare a casa da soli. Per i bambini dell'infanzia, i genitori possono entrare a scuola cinque minuti prima termine fissato per preparali all'uscita. 3. In caso di assenza del genitore lalunno verr affidato al collaboratore scolastico il quale dopo 10/15 minuti, accertato che i genitori non si sono presentati, avviser la Direzione che provveder ad avvisare i Servizi di competenza. In caso di ritardo ripetuto il Dirigente Scolastico si rivolger ai servizi sociali e alle autorit tutoriali. La vigilanza degli alunni durante Viaggi e Visite di Istruzione. La vigilanza degli alunni durante lo svolgimento di visite guidate o viaggi di istruzione dovr essere costantemente assicurata dai docenti accompagnatori. Il D.S. provvede ad assegnare gli insegnanti nel rapporto di uno ogni quindici alunni salvo eventuali deroghe che rendessero necessario aumentare il numero di accompagnatori e/o il numero di alunni di 1 2 unit. In caso di partecipazione di uno o pi alunni diversamente abili, viene designato un accompagnatore fino a due alunni. La vigilanza degli alunni durante le attivit extracurricolari pomeridiane. La vigilanza sugli alunni durante le attivit pomeridiane extracurricolari, previste nel POF, dovr essere costantemente assicurata dai docenti che organizzano tali attivit. Gli alunni accederanno ai locali prelevati all'ingresso del cancello dai docenti. Per nessun motivo gli alunni dovranno rimanere nei locali scolastici privi di vigilanza. Art. 29 In caso di malore o dinfortunio dellalunno, linsegnante presente deve avvertire tempestivamente la segreteria e la famiglia che deve provvedere al ritiro del figlio/a. In caso dincidente, linsegnante si incaricher di avvertire il servizio dEmergenza Sanitaria chiamando il 118 e contatter i familiari. Dellincidente, inoltre, fa segnalazione immediata al D.S., tramite la compilazione di un apposito modulo di denuncia, allAssicurazione (entro tre giorni), allOrgano di Polizia locale e allINAIL. I familiari comunicheranno quanto prima alla scuola le condizioni di salute dellalunno/a. Art. 30 I genitori forniranno alla scuola, ad ogni inizio anno, il numero di telefono della sede di reperimento in caso durgenza. Segnaleranno per iscritto, inoltre, eventuali allergie e malattie dellalunno/a, con i criteri da seguire durante crisi improvvisa. Art. 31. Nella scuola si pone particolare attenzione alla tutela della salute e della sicurezza degli alunni e dei lavoratori. A tal fine si adottano misure per linformazione e la formazione, nonch attivit di prevenzione per la sicurezza. In ogni plesso si effettuano annualmente prove devacuazione. Tutti i plessi devono essere dotati di materiale di primo soccorso.

48

Art. 32. Per motivi di sicurezza un Collaboratore Scolastico deve essere sempre disponibile nelledificio scolastico durante le ore di lezione e il cancello daccesso alla scuola deve essere tenuto regolarmente chiuso, purch ci non vada a discapito della sicurezza generale. Art. 33. Durante lintervallo e tutte le attivit ricreative, allinterno o allesterno delledificio, sono vietati i giochi violenti, pericolosi o non ben organizzati, che possono pregiudicare lincolumit degli alunni. Art. 34. I docenti devono vigilare su tutto lo spazio di libero movimento concesso agli alunni, in particolare l dove sono maggiormente possibili rischi per lincolumit (pali, pilastri, finestre, caloriferi, gradini, alberi, recinzioni, cancelli, terreno sconnesso, ecc). Nel caso vengano rilevati nellambiente fattori a rischio, questi devono essere segnalati al Responsabile di plesso o in segreteria per procedere ad informare il Comune con tempestivit. Art. 35. I docenti scelgono tutte le attivit didattiche, ricreative e motorie in rapporto allet degli alunni, allo stato fisico degli stessi, alle abilit maturate, agli spazi a disposizione e alle loro caratteristiche. Devono, inoltre, controllare lutilizzo di diversi strumenti, materiali o sostanze, evitando luso improprio e/o incontrollato tenendo conto dellautonomia e delle capacit degli alunni. Art. 36. I docenti sono tenuti a segnalare immediatamente eventuali situazioni di pericolo e sospendere attivit, uso di spazi, attrezzature o materiali non idonei alla sicurezza degli alunni. Gli insegnanti devono controllare la quotidiana ed accurata pulizia dellaula e dei laboratori in cui operano, segnalando eventuali carenze in merito al Direttore dei Servizi Generali Amministrativi. Art. 37. fatto divieto assoluto di fumare in qualsiasi locale scolastico e nelle pertinenze. Art. 38. Per il comportamento da tenere in tutti i casi in cui si venga a contatto con sangue o altri liquidi biologici contaminati da sangue, si richiamano le disposizioni dellASL in materia. Art. 39. Il personale docente e non docente tenuto a collaborare attivamente a tutte le iniziative per la prevenzione e la sicurezza della scuola, assumendo incarichi, partecipando allattivit di formazione, segnalando eventuali situazioni di rischio nellinteresse proprio e di tutta la comunit scolastica. PARTE IV^ ORARI E CRITERI GENERALI DI FUNZIONAMENTO ISCRIZIONI Art. 40. Si iscrivono alla scuola primaria e media tutti gli aventi diritto, purch residenti nel Comune. Art. 41. Liscrizione da altre scuole viene effettuata immediatamente previa presentazione del nulla osta al trasferimento, rilasciato dallaltra scuola. La documentazione viene richiesta dufficio. ORARI Art. 42. Allatto delliscrizione il genitore sceglie lorario di frequenza dellalunno tra: a) Scuola Infanzia: orario di 40 ore settimanali, dal luned al venerd; b) Scuola Primaria orario di 27 ore settimanali; tempo pieno a 40 ore settimanali (comprensivo di mensa); c) Scuola Sec. I Grado: orario di 30 ore settimanali; La scelta del modello orario viene fatta per la classe prima e vale per lintera durata degli studi.

49

Liscrizione alla scuola secondaria di primo grado automatica per gli alunni provenienti dalle scuole primarie dellIstituto che eserciteranno solo lopzione per il modello organizzativo. Liscrizione di alunni provenienti da scuole primarie di altri comuni sar consentita nel rispetto della normativa vigente dopo laccoglienza di tutti gli alunni residenti. Verr adottato il modello organizzativo di tempo scuola che raccoglier il maggior numero di preferenze, al fine di formare classi parallele omogenee ed internamente eterogenee. Nel caso in cui pi modelli organizzativi ottengano lo stesso numero di preferenze, sar il Consiglio d'Istituto a determinare il modello organizzativo da adottare. Questi criteri resteranno validi fino a modifica da parte del Consiglio d'Istituto che deve avvenire entro la data di presentazione dell'offerta formativa alle future classi prime, in modo che i genitori possano effettuare una scelta consapevole. Il modello orario che verr adottato per la classe prima avr validit per lintera frequenza del ciclo di studi. CRITERI FORMAZIONE CLASSI-SEZIONI/CONTINUITA/ASSEGNAZIONE DOCENTI Art. 43. Le classi parallele devono avere, possibilmente, un ugual numero discritti e pari numero di maschi e femmine. Il numero minimo di alunni per classe deve rispettare le norme di legge. L'assegnazione degli alunni alle classi prime della scuola primaria e media avviene per sorteggio e per fasce di livello. Art. 44. Gli alunni nuovi iscritti nel corso dellanno saranno assegnati alle classi a parit di numero, rispettando lordine alfabetico delle stesse (A, B, C, ecc), mantenendo, se possibile, la differenza prevista per la presenza di alunni diversamente abili e tenendo conto di eventuali problematiche conosciute e di particolare rilevanza. Linserimento degli alunni stranieri verr fatto in base allultima classe frequentata o allet anagrafica. Art. 45. I docenti della scuola primaria tengono periodici incontri con i docenti della scuola dellinfanzia e della scuola secondaria di primo grado per lo scambio dinformazioni, desperienze educativodidattiche, nonch per lorganizzazione dattivit ed iniziative comuni, soprattutto per quanto riguarda le classi terminali. La calendarizzazione degli incontri e la scelta delle attivit saranno definite annualmente nel Piano delle Attivit della scuola. Art. 46 Per quanto riguarda la scuola dell'infanzia e primaria, lassegnazione dei docenti ai plessi e alle attivit disposta dal Dirigente Scolastico nel rispetto dei seguenti criteri, non espressi in ordine di priorit: - assicurare, per quanto possibile, la continuit didattica alle classi; - valorizzare le competenze professionali dei docenti anche in relazioni a specifici obiettivi e progetti stabiliti dalla programmazione; - tener conto delle opzioni, delle esigenze e delle disponibilit dei singoli docenti. SERVIZIO DI REFEZIONE Art. 47 Lammissione al servizio mensa scolastica regolata dallAmministrazione Comunale, secondo priorit annualmente definite. Le richieste per poter usufruire del servizio di refezione, devono essere presentate dai genitori allAmministrazione Comunale prima dellinizio dellanno scolastico. Art. 48. Il personale addetto alla mensa, nello svolgimento delle proprie mansioni, tenuto ad indossare grembiule e guanti. Inoltre, la ditta, deve presentare allinizio del servizio i documenti sanitari previsti dalle norme. Art. 49. Verr composta dal Consiglio di Istituto la Commissione mensa, formata da due rappresentanti dei docenti, da tre rappresentanti dei genitori, dallAssessore allIstruzione del Comune, dal Responsabile dei Servizi Socio Culturali del Comune e da un Responsabile della ditta appaltatrice del

50

servizio, si riunisce per la periodica valutazione della tabella dietetica e dei problemi connessi alla refezione. I genitori della Commissione, previo accordo con il Dirigente Scolastico, possono verificare personalmente il servizio. Art. 50. Nei giorni di rientro pomeridiano, devono essere presenti in mensa, di norma, un docente ogni 25 alunni. Gli insegnanti devono pranzare al tavolo con gli alunni. Per gli altri fruitori responsabile lAmministrazione Comunale, che pu avvalersi anche di funzioni miste affidate ai collaboratori scolastici, previo accordo con la scuola. Il gruppo affidato a ciascun insegnante dovr essere lo stesso sia durante il tempo della mensa che durante la ricreazione e deve coincidere, possibilmente, con il gruppo classe. Art. 51. Dopo il pranzo, il tempo della ricreazione va gestito dagli insegnanti negli spazi comuni dellIstituto.

PERSONALE AUSILIARIO

Art. 52. I Collaboratori Scolastici esplicano i servizi previsti dalla norma: provvedono alla pulizia quotidiana delle aule, della palestra e degli altri locali loro assegnati. Effettuano il servizio di vigilanza nei locali della scuola e sugli alunni loro affidati temporaneamente in caso di necessit; provvedono allapertura e alla chiusura dei cancelli e delledificio scolastico negli orari stabiliti, spostano arredi e sussidi didattici in genere, disimpegnano il servizio presso lufficio postale, segnalano situazioni di pericolo e la necessit di lavori di manutenzione dei locali ed effettuano servizi per gli insegnanti a supporto della didattica. I Collaboratori Scolastici, in occasione di riunioni o assemblee serali autorizzate, garantiscono lapertura, la chiusura dei locali e la vigilanza sugli stessi per tutta la durata dei lavori. Art. 53. In base ai turni di servizio, predisposti dal Direttore Servizi Generali Amministrativi, i Collaboratori effettueranno gli orari indicati nel piano di lavoro. Lorario di servizio pu variare, nel corso dellanno scolastico, per esigenze di servizio, per la necessit di sostituire colleghi assenti, per permettere la realizzazione di attivit didattiche programmate. Art. 54. necessario non lasciare mai sguarniti gli ingressi delle scuole e i corridoi, al fine di evitare che entrino persone estranee o che qualche alunno esca o entri a suo piacimento. CRITERI DI SPESA Art. 55. La gestione finanziaria e patrimoniale della scuola avviene nel rispetto delle norme di legge. Prioritarie la copertura delle spese obbligatorie di funzionamento. Le cifre restanti sono distribuite sui vari capitoli e utilizzate per acquisti di materiale in rapporto ai progetti e alle attivit didattiche programmate.

DISPOSIZIONI VARIE

Art. 56 Nella scuola vietata ogni forma di propaganda e di pubblicit a scopo commerciale o di partiti politici. consentita la distribuzione di volantini e stampati dinteresse culturale e informativo, provenienti da associazioni culturali, ecologiche, religiose, sociali, sportive (Biblioteche, W.W.F., AVIS, AIDO, ecc), o dinteresse pubblico provenienti da Enti Comunali. Art. 57. I rappresentanti eletti negli OO.CC. possono distribuire avvisi e comunicati riguardanti iniziative o problemi scolastici: in ogni caso richiesta lautorizzazione del Dirigente Scolastico. La scuola non responsabile del volantinaggio o della distribuzione di materiale di qualsiasi genere effettuati al di fuori dei cancelli della scuola stessa.

51

Art. 58. Le fotografie ufficiali dei gruppi classe sono ammesse con delibera del Consiglio dIstituto. Art. 59. I genitori, previo accordo con i docenti di classe e con il Dirigente Scolastico, possono saltuariamente collaborare alle attivit didattiche, qualora abbiano competenze specifiche o posseggano materiale idoneo al raggiungimento di obiettivi didattici programmati. Art. 60. La scuola non responsabile dei beni, dei preziosi, del denaro o di qualunque oggetto personale lasciati incustoditi o dimenticati nei vari locali. Art. 61. Il Consiglio dIstituto delibera ladesione ad unassicurazione infortuni integrativa per gli alunni, insegnanti e personale ATA, individuandola secondo le procedure di legge. Art. 62. I telefoni installati nelle scuole e affidati al personale ATA possono essere usati esclusivamente per esigenze di servizio. vietato luso dei cellulari durante le attivit didattiche. Sono consentite deroghe solo in casi gravi o seriamente motivati. ASSEMBLEE SINDACALI E SCIOPERI Art. 63. Il C.C.N.L. riconosce al personale della scuola il diritto a partecipare ad Assemblee nei luoghi di lavoro per 10 ore retribuite per ogni anno scolastico. Le Assemblee, della durata massima di 2 ore, si svolgono, di norma, allinizio o al termine delle lezioni. Il Dirigente Scolastico, ricevuta la comunicazione di Assemblea dalle OO.SS., informa a mezzo circolare il personale, raccoglie le adesioni e quindi: - nel caso lassemblea coinvolga solo il personale docente, sospende le attivit didattiche solo nelle classi in cui i docenti hanno dichiarato di partecipare, avvertendo le famiglie interessate e disponendo eventuali adattamenti di orario del personale che presta servizio regolare; - nel caso sia coinvolto anche il personale ATA, assicurer i servizi essenziali relativi alla vigilanza nella scuola. Art. 64. Per quanto riguarda gli scioperi, si applicano le norme del C.C.N.L. e della legge 146/90 che regolano lesercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici. PARTE V^ VISITE DIDATTICHE E VIAGGI DISTRUZIONE Art. 65. Le visite e viaggi distruzione devono fondarsi su progetti articolati e coerenti. Caratteristica comune delle visite didattiche e dei viaggi la finalit di integrazione della normale attivit scolastica. Art. 66. Per uscite didattiche e visite guidate si intendono le uscite fuori dalledificio scolastico, comprese nellorario delle lezioni della classe. Per viaggi distruzione si intendono le uscite che prevedono un tempo superiore a quello stabilito per lorario delle lezioni. Art. 67. Le visite distruzione (a capoluoghi di provincia, musei, gallerie, parchi naturali, complessi aziendali, spettacoli teatrali, ecc) possono essere effettuate nel territorio comunale o fuori di esso. a. Le visite nel territorio comunale che non comportano spese a carico delle famiglie e deliberate dai Consigli di classe e di Interclasse, devono essere autorizzate dal D.S. con almeno cinque giorni di anticipo. b. Le visite allinterno e fuori dal territorio comunale che comportano spese per le famiglie, seguono la normale pratica di organizzazione e autorizzazione dei viaggi distruzione. Art. 68. I viaggi distruzione hanno, oltre alle preminenti finalit educativo-didattiche e dintegrazione culturale, anche finalit di socializzazione.

52

Art. 69 I viaggi distruzione possono essere organizzati da una o pi classi. Di norma non possono essere realizzati se vi partecipa meno dei 2/3 degli alunni; solo in caso di comprovati motivi, accertati dal D.S., possono partecipare classi con non meno del 60% degli iscritti. Gli alunni che, eventualmente, non dovessero partecipare al viaggio devono venire regolarmente a scuola. La documentazione delle visite didattiche e dei viaggi distruzione devono pervenire in presidenza almeno tre giorni prima della data stabilita per il viaggio. Art. 70 Per tutte le visite nel territorio comunale, fuori dal territorio comunale e durante i viaggi distruzione il rapporto insegnanti/alunni deve essere di 1 a 15 (salvo deroghe). Art. 71 Gli alunni possono essere accompagnati dai familiari, qualora siano disponibili posti nei mezzi di trasporto. In ogni caso, lalunno diversamente abile, deve essere accompagnato da un insegnante a lui dedicato (almeno un insegnante per ogni due alunni) e/o dallassistente educatore in caso di necessit e qualora sia disponibile e assicurato. Pu essere utilizzato, in aggiunta, il collaboratore scolastico cui sia stata affidata la funzione aggiuntiva specifica, purch disponibile e assicurato. Art. 72 Le richieste di autorizzazione per le visite fuori dal territorio comunale e per i viaggi distruzione devono pervenire al D.S. complete delle seguenti indicazioni: - Obiettivi culturali e didattici che si intendono perseguire. - Indicazioni della meta e del periodo di svolgimento della visita o del viaggio. - Elenco numerico degli alunni partecipanti. - Docenti accompagnatori; - Spesa prevista per lo svolgimento della visita o del viaggio Art. 73 Il D.S., su delega della Giunta Esecutiva predispone i preventivi di spesa che vanno inviati agli iscritti all'albo fornitori o ditte che hanno avuto rapporti con la scuola e che abbiano i requisiti di legge, ovvero labilitazione ad effettuare il trasporto e la restante documentazione prevista dalla normativa vigente. Art. 74. Il D.S., sulla base della comparazione delle offerte pervenute, proceder all'aggiudicazione della gara e, prima del viaggio, acquisir la dichiarazione della ditta che sullautobus noleggiato montato il cronotachigrafo e che lautomezzo impiegato alla data delleffettuazione del viaggio coperto da polizza assicurativa. Il D.S. relazioner al Consiglio di istituto sull'andamento di ciascun viaggio di istruzione effettuato. Art. 75. Lacquisizione della ditta di autotrasporto avverr dopo la visione di tre o pi preventivi indicanti il rispetto dei requisiti previsti dal presente regolamento. PARTE VI^ USO LOCALI SCOLASTICI E ATTREZZATURE Art. 76 Lutilizzo dei locali scolastici finalizzato alla realizzazione di attivit che promuovano la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile. E esclusa la concessione dei locali e delle attrezzature scolastiche a partiti politici, ad associazioni ad indirizzo politico, a liste civiche per iniziative di propaganda commerciale, attivit a scopo di lucro, richieste ispirate a motivi ed interessi privati e per incontri che abbiano una valenza di tipo politico. Spetta al Comune, proprietario degli edifici, disporre la concessione temporanea dei locali, previa autorizzazione del Consiglio dIstituto. La scuola esente da qualsiasi responsabilit civile e penale per eventuali danni o incidenti che accadano durante lutilizzo dei locali da parte di terzi.

53

Art. 77. Il Consiglio dIstituto d il proprio assenso al Comune, previa stipulazione di apposita convenzione e nel rispetto, almeno, dei seguenti criteri: a) La durata della concessione dei locali non pu essere superiore ad un anno scolastico. b) LEnte, lAssociazione o le persone richiedenti debbono precisare: - Lattivit che si intende svolgere. - Il numero presumibile degli utenti. - Lorario di utilizzo. - Il nominativo della persona responsabile. - Il nominativo della persona addetta alle pulizie. - Che i partecipanti siano coperti da polizza assicurativa. - Di assumere a proprio carico le spese di pulizia. - Di assumere a proprio carico i danni che possono derivare da persone o cose. - Esonerano il Dirigente Scolastico e quindi la scuola da qualsiasi responsabilit. c) Per quanto riguarda luso della palestra, sono privilegiate le Federazioni Sportive e le societ affiliate al C.O.N.I. presenti sul territorio. Art. 78. Le domande per lutilizzazione dei locali devono essere inoltrate contemporaneamente al Comune e al Dirigente Scolastico, il quale, su delega del Consiglio dIstituto, comunica agli interessati laccoglimento della richiesta o gli eventuali motivi ostativi della stesa. Il Consiglio dIstituto si riserva la facolt di revocare lassenso, qualora non fossero rispettate le condizioni sopra elencate.

PARTE VII^ RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA Art. 79. La scuola riconosce di non esaurire tutte le funzioni educative e pertanto ritiene necessaria lintegrazione formativa con la famiglia, che la sede primaria delleducazione degli alunni. Il rapporto educativo regolato dal contratto formativo allegato al Piano dellOfferta Formativa. Art. 80. Gli incontri periodici tra insegnanti e genitori, che sono calendarizzati ad ogni inizio danno scolastico, hanno il duplice scopo di: a) Informare sia preventivamente che successivamente i genitori sullattivit didattica che si svolge in classe, anche per raccogliere pareri e indicazioni (Assemblee di Classe). b) Giungere ad una migliore conoscenza dellalunno e valutare periodicamente il suo percorso scolastico (incontri tra genitori e docenti del modulo nella scuola primaria Art. 81. I genitori non possono accedere alle classi per colloqui con gli insegnanti dopo linizio delle lezioni. Per i casi seriamente motivati, dovr essere richiesta lautorizzazione del Dirigente Scolastico o del responsabile di plesso. I colloqui con i genitori, ovvero l'ora di ricevimento verranno comunicati alle famiglie con congruo anticipo. Art. 82. Luscita anticipata degli alunni dalla scuola potr avvenire solo in presenza della richiesta scritta dei genitori o di chi ne fa le veci. Il ritiro degli alunni deve avvenire da parte di un genitore. Nessun Collaboratore Scolastico autorizzato ad accompagnare a casa gli alunni. Luscita anticipata deve essere segnalata sul registro di classe, specificandone il motivo. Art. 83. Le giustificazioni delle assenze, devono essere controllate e siglate, sullapposito spazio del libretto o sul diario dallinsegnante della prima ora del giorno di rientro. Eventuali falsificazioni di firme possono essere punite anche con giorni di sospensione dalle lezioni.

54

Art. 84. Lingresso in ritardo va giustificato dai genitori per iscritto. In caso di frequenti ritardi, linsegnante tenuto ad informare il Dirigente Scolastico, il quale prender i provvedimenti del caso. Art. 85. Per tutte le comunicazioni fra scuola e famiglia deve essere usato apposito modello, disponibile in segreteria, che viene inviato alle famiglie. Pu essere utilizzato, per le comunicazioni, anche il diario o il libretto in dotazione, che devono essere sempre portati a scuola e vanno continuamente controllati da genitori e docenti. PARTE VIII^ NORME COMPORTMENTALI ALUNNI E DOCENTI REGOLAMENTO ALUNNI SCUOLA PRIMARIA E MEDIA Fondato sui valori di libert e rispetto, il presente regolamento lo strumento atto a delineare un sistema di regole condiviso nellambito dellautonomia scolastica ed conforme alle norme del D.P.R. 249/1998, del D.P.R. 275/1999, del D.P.R. 567/1996, delle Linee di Indirizzo sulluso dei cellulari 15/03/2007. E coerente con il Piano dellOfferta Formativa adottato dallIstituto . Va tenuto in classe, discusso e commentato coi docenti e rispettato con senso di responsabilit. I docenti ed i collaboratori scolastici sono tenuti, per quanto di loro competenza, a farlo rispettare con scrupolo, con atteggiamento uniforme e concorde. Scuola Primaria Art. 86. Al suono della prima campanella, fissato alle ore 8,10, gli alunni devono essere a scuola e attendere linsegnante che li accompagner in classe. Le lezioni avranno inizio al suono della seconda campanella. Art. 87. Gli alunni che arrivano in ritardo sono autorizzati ad entrare. Se accompagnati dal genitore ne giustifica immediatamente il ritardo; per gli altri va presentata giustifica il giorno successivo, salvo, in caso di recidiva di chiedere che l'alunno venga accompagnato. Art. 88. Al suono dellultima campanella, al termine delle lezioni, gli alunni saranno accompagnati dal docente alluscita e saranno affidati ai genitori, a chi ne fa le veci o allautista del pullman. I genitori degli alunni che andranno a casa da soli, dovranno presentare una dichiarazione scritta al D. S. Art. 89. Chi avesse lesigenza di anticipare larrivo o posticipare luscita da scuola, dovr produrre richiesta scritta e motivata al Dirigente Scolastico, ovvero al responsabile di plesso. Art. 90. Gli alunni che per seri motivi dovessero uscire da scuola durante le lezioni (visite mediche) dovranno essere prelevati da un genitore. Art. 91. Le assenze vanno giustificate sul diario e firmate dai genitori. Qualora lassenza superi i cinque giorni, festivit comprese, deve essere presentato anche certificato medico. Art. 92. Gli alunni che usufruiscono della mensa devono portare il buono il mattino stesso; in caso di dimenticanza, sono comunque ammessi in mensa ed il buono dovr essere portato il giorno successivo. Art. 93. Nei giorni del rientro pomeridiano, gli alunni che non usufruiscono del servizio mensa non possono presentarsi a scuola prima dellinizio delle lezioni pomeridiane. Art. 94. Qualsiasi tipo di spostamento di alunni o di classi allinterno del plesso o in strutture esterne alledificio, deve avvenire in modo ordinato e in silenzio, per non disturbare lattivit delle altre classi.

55

Art. 95. Gli alunni devono avere un comportamento corretto nei confronti dei compagni, degli insegnanti, dei collaboratori, degli arredi e del materiale della scuola. Art. 96. Nellambito dellorario obbligatorio, lalunno partecipa, salvo casi particolari, a tutte le attivit programmate dalla scuola. Lalunno fa firmare, oltre le assenze, tutti i permessi di uscita per le attivit didattiche previste fuori dalledificio scolastico. In mancanza della firma, lalunno resta a scuola. Art. 97. I genitori sono invitati a controllare giornalmente la presenza di avvisi e di comunicazioni nel diario e di apporvi la firma per presa visione. Art. 98. In caso di necessit, i genitori possono chiedere di avere un colloquio con gli insegnanti nel giorno previsto per il ricevimento, previo appuntamento. Per chiamate urgenti disponibile il telefono interno alla scuola: 0831 866014 Scuola Media Art. 99.. Lorario delle lezioni cos articolato: Orario Attivit 8.05 Suono della prima campanella 8.05 9.05 Prima ora 9.05 10.05 Seconda ora 10.05 10,55 Terza ora 10.55 11.05 Ricreazione 11.05 12.05 Quarta ora 12.05 13.05 Quinta ora Art. 100. Al suono della prima campanella (ore 8,05) gli alunni saranno accolti dai docenti e ordinatamente si recheranno nelle rispettive classi. Al suono della seconda campanella (ore 8.10) iniziano le lezioni. Art. 101. Al suono dellultima campanella (ore 13.05) gli alunni sono accompagnati dal docente alluscita, fino al cancello. Art. 102. Durante i cambi dellora, gli alunni devono rimanere in classe. Per recarsi ai servizi devono chiedere lautorizzazione al docente. Art. 103. Tutti gli spostamenti della classe allinterno del plesso (per recarsi in altri locali delledificio o per uscire) avviene in modo ordinato con laccompagnamento dei docenti e silenzioso per non disturbare lattivit degli altri. Art. 104. Le assenze vanno sempre giustificate tramite il libretto scolastico debitamente compilato e firmato da uno dei genitori o da chi esercita la patria potest. Il libretto con la relativa giustificazione va presentato al docente della prima ora per la trascrizione sul registro-giornale di classe. In caso di assenza che superi i 5 giorni, va presentato anche il certificato medico. Nel caso in cui lalunno si presenti a scuola senza giustificazione dei genitori ammesso alle lezioni per quel giorno. Se anche il giorno seguente lalunno privo di giustificazione, sar avvertita immediatamente la famiglia (per telefono ed anche per iscritto) e sar stilata una nota disciplinare sul registro-giornale di classe. Art. 105. Gli alunni che arrivano in ritardo sono autorizzati ad entrare in aula dallinsegnante della prima ora, se il ritardo non supera i 5 minuti. Oltre i 5 minuti il ritardo deve essere giustificato direttamente

56

da uno dei genitori. Di ritardi ripetuti il docente coordinatore di classe prepara comunicazione scritta ai genitori per chiarirne le ragioni. Art. 106. Gli alunni tengono con cura ed ordine i propri libri e quaderni, aggiornano il diario dei compiti e delle lezioni che eseguiranno diligentemente. Nel caso in cui lalunno non esegua i compiti assegnati, la mancanza va segnata sul registro-giornale di classe e vige lobbligo di presentarli alla lezione successiva. In caso di recidiva avvisata per iscritto la famiglia. Art. 107. Gli alunni portano a scuola solo il materiale necessario allo svolgimento delle lezioni (libri, quaderni, materiale di cancelleria, diario, libretto scolastico, album). Non ammesso portare a scuola altro materiale estraneo alle attivit didattiche. In presenza di materiale non richiesto, il medesimo sequestrato dai docenti e riconsegnato ai genitori. Evitano di portare e di lasciare incustoditi denaro e oggetti preziosi.

E vietato luso del telefono cellulare durante lorario scolastico e nei momenti di intervallo, anche come calcolatrice. Il divieto esteso a tutti i locali delledificio, compreso il cortile. Gli apparecchi non possono nemmeno essere tenuti in vista, ma saranno custoditi spenti, nelle borse o negli zaini. La scuola non risponde di furti e/o danni. Gli alunni che non rispetteranno questa norma saranno soggetti a nota disciplinare, inoltre il cellulare sar ritirato dal docenti e custodito in Presidenza, alla quale i genitori dovranno rivolgersi per il ritiro.
Per chiamate urgenti disponibile il telefono interno alla scuola: 0831 866014

Art. 108. Le comunicazioni della scuola e dei docenti alla famiglia, si attuano tramite il diario scolastico: i genitori sono pertanto invitati a controllare giornalmente e ad apporvi la firma per presa visione. I docenti controllano lavvenuta firma. Art. 109. Gli alunni devono avere un comportamento corretto nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del personale non docente, degli esperti esterni che a vario titolo entrano nella scuola, dei compagni. Verso tutti devono avere un contegno rispettoso sia negli atti sia nelle parole.

E richiesto un abbigliamento consono e rispettoso dellambiente scolastico, indossando la divisa.

In caso di mancanza di rispetto, tale comportamento annotato sul registro-giornale di classe e ne viene data informazione scritta alle famiglie. In caso di recidiva o di episodio grave, prevista la sospensione fino a 15 giorni. Art. 110. Gli alunni devono rispettare tutti gli spazi e gli arredi della scuola. E vietato scrivere sui muri, sui banchi, sulle sedie.., gettare carte fuori dai cestini; sporcare i servizi. In caso di episodi di questo tipo, oltre allannotazione sul registro di classe e allavviso scritto alle famiglie, a seconda della gravit, si prevede una attivit riparatoria per ripristinare lordine preesistente e la riparazione del danno. Art. 111. Gli alunni salutano educatamente i docenti allinizio di ciascuna lezione alzandosi in piedi. Art. 112. Gli alunni che si avvalgono del servizio di trasporto, devono mantenere un comportamento disciplinato nei confronti di compagni, autista, di terzi. Eventuali danni saranno risarciti dai genitori. Art. 113. Lalunno rispetta ed esegue le disposizioni impartite dai docenti, dal personale scolastico. Qualora desideri chiarimenti, pu chiedere di essere ricevuto dal docente, dal coordinatore di classe, dal Dirigente Scolastico per esporre il proprio caso. Art. 114. Nellambito dellorario obbligatorio, salvo casi particolari, lalunno partecipa a tutte le attivit programmate dalla scuola. Tutti i permessi per le attivit didattiche previste fuori dalledificio scolastico, vanno firmati dai genitori. In mancanza della firma, lalunno resta a scuola.

57

Art. 115. Qualora lalunno debba lasciare ledificio prima del termine delle lezioni, deve essere prelevato da un genitore che ne presenta richiesta scritta e motivata al Dirigente Scolastico. Art. 116. Nelledificio scolastico vietato fumare (Legge 584/1975 e successive integrazioni). Durante le lezioni non si mangia e non si fa uso di gomma da masticare. REGOLAMENTO DEI DOCENTI Art. 117- Almeno cinque minuti prima dellinizio delle lezioni, i Doceti devono trovarsi a scuola per assistere allentrata degli alunni in classe, garantendone lordine e la disciplina durante lentrata e luscita degli stessi. Art. 118 - I docenti siano essere puntuali nel dare il cambio alla fine di ogni ora. Art. 119 - Gli elaborati, corretti e valutati, dovranno essere dati in visione agli alunni in tempi relativamente brevi e successivamente consegnati in presidenza. Art. 120 - I Docenti hanno lobbligo di: 1) Preavvisare entro le 07.40 e comunque in tempo utile, il DSGA, che a sua volta comunicher al D.S., in caso di legittimo impedimento (malattia o gravi motivi di famiglia) indicando il numero presumibile dei giorni di assenza; 2) Intervenire a tutte le riunioni del Collegio dei Docenti, dei Consigli di Classe, interclasse e intersezione e del ricevimento delle famiglie. Il giorno libero non esonerer il docente dallintervenire alle riunioni. 3) Mantenere il segreto su quanto viene discusso nelle adunanze, soprattutto per quanto riguarda gli alunni, anche in relazione alla legge sulla privacy. 4) Indicare sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli argomenti svolti. 5) Accertarsi al termine delle lezioni che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine ed i materiali siano riposti negli appositi spazi. 6) Prendere visione dei piani di evacuazione dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza. 7) evitare l'utilizzo di sostanze che possano rivelarsi tossiche o dannose per gli alunni 8) Prendere visione, mediante firma, delle circolari e degli avvisi. Tutte le circolari e gli avvisi, inseriti nell'apposito registro a disposizione nelle sale docenti, si intendono regolarmente notificati. 9) compilare i registri in ogni loro parte e custodirlo nel cassetto personale a disposizione del D.S. Art. 121 - I docenti sono responsabili della disciplina degli alunni a loro affidati nelle ore di lezione. 122 - Qualora se ne presenti la necessit gli insegnanti chiedono al D.S. la convocazione dei genitori per un colloquio. La famiglia potr comunicare con i docenti solo nellambito scolastico. 123 - I docenti, nella loro funzione, usufruiscono dei diritti sindacali e partecipano alle iniziative degli stessi, cos come da contratto. 124 - Gli incidenti accorsi agli alunni, anche se appaiono sul momento lievi, vanno segnalati in Presidenza o in segreteria per poter avvertire la famiglia. 125. SANZIONI DISCIPLINARI I provvedimenti disciplinari hanno finalit educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilit ed al ripristino di rapporti corretti allinterno della comunit scolastica. SANZIONI E AZIONI DI DOVERI MANCANZE RESPONSABILIZZAZIONE

58

Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni Gli studenti sono tenuti ad assolvere assiduamente agli impegni di studio

Mancato rispetto della Puntualit; Assenze ripetute e non motivate Presentarsi a scuola senza loccorrente necessario. Non impegnarsi regolarmente Linguaggio e/o gesti offensivi Minacce

Comunicazione scritta e/o telefonica alla famiglia Ammonizione docente Convocazione dei genitori da parte del docente coordinatore Ammonizione docente Ammonizione del D. S. Ammonizione docente Invito genitori Ammonizione docente Allontanamento dalla scuola Ammonizione docente Allontanamento dalla scuola Risarcimento del danno Ammonizione docente Allontanamento dalla scuola Multa, secondo (Direttiva 104 30/11/2007 del MPI - privacy) Ammonizione docente Ammonizione docente Ammonizione docente Allontanamento dalla scuola Ammonizione docente e comunicazione alla famiglia Ammonizione docente e comunicazione alla famiglia Ammonizione docente e comunicazione alla famiglia Ammonizione docente e comunicazione alla famiglia Ammonizione docente e invito dei genitori ai quale verr affidato quanto tolto. In caso di recidiva, allontanamento dalla scuola Ammonizione docente e invito dei genitori ai quale verr affidato quanto tolto. In caso di recidiva, allontanamento dalla scuola Ammonizione docente Allontanamento dalla scuola con risarcimento del danno

Comportamento educato e rispettoso nei confronti del Capo dIstituto, dei Docenti, del personale ATA e dei compagni

Aggressione verbale/fisica Mancato rispetto delle propriet altrui Diffondere immagini altrui senza autorizzazione Spostarsi dallaula in modo disordinato e rumoroso Affacciarsi alle finestre Uscire dallaula o dalla scuola senza permesso Disturbo della lezione/attivit Rifiuto a svolgere il compito assegnato Rifiuto a collaborare

Rispetto dei regolamenti e delle norme di sicurezza

Comportamento corretto e collaborativo nellambito dello svolgimento dellattivit didattica

Mangiare o masticare gomme Portare a scuola materiale che possa danneggiare persone, locali e suppellettili o turbare lo svolgimento delle lezioni Esibire o utilizzare il telefono cellulare

Utilizzo corretto delle strutture, strumentazioni e sussidi didattici

Danneggiamento volontario o colposo

59

Garantire la regolarit delle comunicazioni scuola-famiglia Comportamento corretto nel segnalare episodi incivili Corresponsabilit nel rendere e nel mantenere accoglienti gli ambienti scolastici

Non far firmare e/o non consegnare le comunicazioni, le verifiche, ecc. Falsificare la firma dei genitori, dei docenti, ecc. Mancanza di collaborazione nellaccertare la verit e le responsabilit Disimpegno nella cura degli ambienti

Ammonizione docente e comunicazione alla famiglia Informare i genitori Ammonizione docente e comunicazione alla famiglia Ammonizione docente e comunicazione alla famiglia

VARI TIPI DI SANZIONI Prima di procedere allirrogazione di una sanzione i docenti metteranno in atto ammonizioni e richiami verbali. In caso di mancanze ripetute verr applicata la sanzione di grado superiore. AMMONIZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO verbale o scritta sul registro di classe. Tale ammonizione pu essere inflitta per la reiterazione di mancanze e negligenze D. ALLONTANAMENTO DALLA COMUNIT SCOLASTICA disposto dal D. S. su delibera del Consiglio di Classe convocato, anche in seduta straordinaria, con la sola componente docente. Il Consiglio di Classe pu scegliere di allontanare un alunno dalla comunit scolastica anche in occasione di gite, viaggi distruzione o altre attivit extrascolastiche. Nei periodi di allontanamento dello studente dalla comunit scolastica deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e i suoi genitori per: - valutare la possibilit di convertire la sanzione in attivit in favore della comunit scolastica; - preparare il rientro a scuola. CRITERI REGOLATIVI Le sanzioni: - sono sempre temporanee; - tengono conto della situazione personale dello studente e del contesto in cui si verificato lepisodio; - devono essere ispirate al principio della responsabilizzazione e della riparazione del danno; - vanno comminate dopo aver invitato lalunno ad esporre le proprie ragioni (giustificazioni); se gravi e/o reiterate possono influire sulla valutazione della condotta e del profitto. PROCEDIMENTO DISCIPLINARE Le sanzioni di tipo Ammonizioni private e le Ammonizioni in classe sono inflitte dai docenti. Esse devono essere comunicate per iscritto, tramite diario alle famiglie che hanno lobbligo di vistarle per presa visione. Dei provvedimenti pi gravi dovr essere informato il D. S.. Se il docente lo ritiene utile pu chiedere la convocazione della famiglia. LAllontanamento dalla scuola viene disposto dal D. S. su delibera del Consiglio di Classe convocato in composizione ristretta (solo docenti). Occorre tenere presente i seguenti aspetti: - Lallontanamento dalla scuola, per gravi e reiterate infrazioni, non pu superare i 15 giorni. - Deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e la sua famiglia per preparare il rientro a scuola. - Nel caso in cui siano stati commessi gravi reati o vi sia pericolo per lincolumit delle persone,

60

la durata dellallontanamento sar commisurata alla gravit della situazione e al permanere della situazione di pericolo (in tali situazioni dovr essere prevista la collaborazione da parte degli Organi istituzionali di competenza). - In tutti i casi in cui sia necessario proporre o irrogare una sanzione disciplinare, la decisione/deliberazione deve essere assunta dallorgano competente solo dopo aver sentito le giustificazioni dellalunno nei cui confronti viene avviato il procedimento disciplinare. - Le giustificazioni possono essere presentate anche per iscritto. - Lalunno ha la possibilit di produrre prove o testimonianze a lui favorevoli (solo in caso di sanzione che prevede lallontanamento dalla scuola). - Il provvedimento adottato comunicato integralmente per iscritto alla famiglia dellalunno. IMPUGNAZIONI 1. Contro la sanzione disciplinare dellallontanamento dello studente dalla comunit scolastica ammesso ricorso entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione, al Provveditore agli Studi (art. 328, commi 2 e 4 D. L.vo 16/02/1994, n 297). 2. Contro le altre sanzioni disciplinari ammesso ricorso da parte dei genitori, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, allorgano di garanzia, interno alla scuola, istituito e disciplinato dal successivo articolo. ORGANO DI GARANZIA In applicazione di quanto previsto dal D.P.R. n. 249 del 24.06.1998, art. 5 comma 2, viene istituito un Organo di garanzia interno alla scuola con i seguenti compiti: - decidere in merito ai ricorsi presentati. - decidere in merito ai conflitti che eventualmente dovessero insorgere, allinterno della scuola, circa lapplicazione del Regolamento di disciplina. Lorgano di garanzia composto dal presidente del Consiglio dIstituto, che lo convoca e presiede, da un genitore, due docenti e un collaboratore scolastico, eletti in seno al Consiglio dIstituto e non facenti parte della Giunta esecutiva. I membri dellOrgano di garanzia che risultino in condizioni di incompatibilit (come genitori o docenti dellalunno ricorrente o come collaboratore scolastico personalmente coinvolto nella vicenda che ha comportato la sanzione) non possono partecipare allesame del caso e alladozione dei conseguenti provvedimenti. In questo caso, lOrgano di garanzia risulta costituito dalla restante parte dei suoi membri e in caso di parit, prevale il voto del presidente. In caso di incompatibilit del presidente, il membro pi anziano convoca e presiede lorgano di garanzia. Il processo verbale dogni riunione trascritto in un registro a pagine numerate e viene sottoscritto dal presidente e dal segretario. Per la validit delle deliberazioni richiesta la presenza di almeno la met pi uno dei componenti in carica. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi, in caso di parit prevale il voto del presidente. Le deliberazioni sono comunicate per iscritto ai soggetti interessati. LOrgano di garanzia ha la stessa durata del Consiglio di Istituto. Per la sostituzione dei membri venuti a cessare per qualsiasi causa o per perdita dei requisiti di eleggibilit, si proceder alla nomina di coloro che, in possesso di detti requisiti, risultino i primi fra i non eletti delle rispettive categorie. In caso di esaurimento delle liste degli aventi diritto si proceder ad elezioni suppletive.

61

LA SICUREZZA
Al fine di garantire la sicurezza degli alunni e del personale all'interno e all'esterno della scuola, vengono effettuati i seguenti provvedimenti di interesse generale: - assicurazione: La scuola stipula una polizza assicurativa, che riguarda sia gli infortuni che la responsabilit civile, scegliendo, tra le proposte delle varie societ assicuratrici, quella pi vantaggiosa. Essa deve coprire gran parte dei rischi connessi ai diversi momenti dell'attivit didattica, compresi i viaggi e le visite d'istruzione. Tale assicurazione facoltativa. - evacuazione: La scuola ha elaborato un piano di evacuazione veloce dai vari edifici, in caso si dovessero verificare incidenti (crolli, incendi, allagamenti, terremoti), che rendano necessario un esodo improvviso dai locali scolastici. Gli alunni vengono addestrati allo scopo, anche tramite prove programmate di esercitazione pratica (almeno due lanno). La scuola provvede anche a informare e a formare tutto il personale sui problemi della sicurezza, tramite corsi informativi e/o distribuzione di opuscoli formativi. - vigilanza: La vigilanza, sia sugli alunni, sia sulle strutture, viene effettuata da tutto il personale della scuola in ogni momento dell'attivit didattica. IL PIANO DI EVACUAZIONE DELLA SCUOLA In tutti gli edifici con alta concentrazione di persone, come sono le scuole, si possono verificare delle situazioni di emergenza che potrebbero richiedere l'evacuazione dell'intera popolazione scolastica o di una parte di essa dall'edificio e dagli spazi limitrofi. Perci bisogna che alunni, insegnanti e personale non docente assimilino alcune norme di comportamento da adottare qualora si verifichi una situazione di emergenza che renda necessario l'abbandono dell'edificio scolastico. Si elencano alcuni casi che potrebbero generare situazioni di emergenza e tali da dover procedere a un'improvvisa evacuazione: - incendio all'interno dell'edificio - incendio nelle vicinanze della scuola - terremoto di lieve o di grave entit - crollo dell'edificio o di una sua parte per cedimento strutturale - avviso di presenza, anche sospetto, di ordigno esplosivo - presenza nell'aria di sostanze tossiche - altra emergenza segnalata dalle autorit competenti FINALITA' DEL PIANO Mettere in condizione gli alunni, i docenti e il personale di saper controllare una situazione di emergenza senza panico. Sapersi muovere in tali evenienze in modo corretto e razionale per diminuire il rischio di incidenti e per facilitare le operazioni di soccorso. La scuola prevede ogni anno alcune attivit utili agli alunni per capire le norme pi importanti da applicare in situazioni di emergenza. Gli obiettivi previsti vengono presentati agli alunni in modo graduale fin dal primo anno della scuola primaria: - decodificare la segnaletica che esprime la situazione di emergenza; - conoscere la successione delle azioni utili da compiere in tali situazioni; - sapersi muovere in mezzo agli altri con ordine per non ostacolare le operazioni di soccorso. I RAPPORTI TRA SCUOLA E FAMIGLIA

62

I rapporti tra docenti e genitori avvengono all'interno degli organismi scolastici, nei colloqui individuali e nelle assemblee di classe programmate nel corso dell'anno. Il momento dell'informazione costituisce uno degli elementi importanti della vita della scuola. L'informazione sulla situazione scolastica dei singoli alunni avviene attraverso la comunicazione dei risultati delle verifiche scritte e per mezzo dei colloqui individuali, durante i quali vengono fornite informazioni pi dettagliate e si attua uno scambio di opinioni sui metodi di intervento educativi da utilizzare con gli alunni. Nel caso qualche genitore fosse impossibilitato a partecipare ai colloqui individuali, i docenti si rendono disponibili a ricercare spazi idonei per colloquiare con detti genitori, purch concordati preventivamente. Altre informazioni possono trovare spazio: nelle assemblee di classe pomeridiane (due o tre all'anno); durante la consegna del documento di valutazione; nei colloqui individuali orientativi (classi terze secondarie di 1 grado); nelle riunioni dei consigli di classe e di interclasse. Per le situazioni didattico-disciplinari problematiche, le famiglie vengono opportunamente avvertite ciclicamente tramite lettera.

I PROGETTI
Progetti a carattere prevalentemente operativo rivolti a gruppi di alunni (gruppo classe o misto, per classi aperte), con lintento di sviluppare abilit e conoscenze significative attraverso lattivazione di una serie di processi : progettualit, creativit, collaborazione ai fini dellelaborazione di un prodotto o il raggiungimento di un traguardo comune. I progetti da attuare sono: a) Per tutti e tre gli ordini scolastici: 1. Progetto Scuola Attiva; 2. Progetto Unicef. 3. Il Mondo a Scuola b) Per la scuola dell'infanzia: 1. Bambini in scena 2. Assistenza Domiciliare; c) Per la scuola primaria: 1. Laboratorio teatrale alunni classi II^; 2. Laboratorio Teatrale alunni classi V^; 3. Cantare in coro; 4. Conosco me stesso; 5. Giochi Intercomunali; 6.Assistenza Domiciliare d) Per la scuola media: 1. Laboratorio Giornalistico 2. Laboratorio creativo per alunni H 3. Progetto Pittura e Ceramica 4. Progetto Educazione alla Salute 5. Progetto Educazione alla Legalit 6. Progetto Lavagna On Line 7. Giochi sportivi studenteschi 8. Progetto Biblioteca Scolastica 9. Laboratorio Musicale

63

Inoltre verranno attivati i seguenti Progetti Pon: 1. Noi in scena ce la caviamo (elementari e medie); 2. I testi e la musica (elementari e medie); 3. Numeri parlanti (IV e V elem.); 4. Io ho i numeri per... (media); 5. Scienziati in erba (elem.); 6. Io, gli altri e il territorio (elem.); 7. Ambientamente (media); 8. Sperimentando (elem.); 9. My Passport to Europe A1 (elem.); 10. My Passport to Europe A2 (media); 11. Progetto L(g)ali Obiettivo C Azione 3. PROGETTI IN COLLABORAZIONE CON IL TERRIOTRIO La scuola, inoltre, intende aprirsi alla collaborazione con Enti e istituzioni culturali diverse tramite: adesione e partecipazione ad iniziative ed offerte culturali, con particolare attenzione alle proposte degli Enti Locali; elaborazione di progetti in rete; organizzazione di concorsi, convegni, tavole rotonde; gemellaggi culturali. MiniOlimpiadi per la Scuola Primaria VISIITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE: Verranno effettuate visite guidate a richiesta e rientranti nelle attivit curriculari. I viaggi di istruzione avranno la durata di 1 giorno per le classi prime (in Puglia o regioni limitrofe), di massimo 3 giorni per le classi seconde e di massimo 5 giorni per le classi terze. Tutti i viaggi di istruzione devono rientrare nella normale progettazione curriculare e la partecipazione della classe subordinata alla disponibilit del docente accompagnatore e alla disponibilit dei 2/3 degli alunni.

SEZIONE 1- AREA GENERALE Denominazione PROGETTO SCUOLA ATTIVA Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto Tutti i Docenti Coordinatori di plesso, di classe , interclasse, intersezione, referenti, componenti commissioni e docenti impegnati in compiti specifici. Tipologia del progetto Progetto: o X pluriennale o X Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto Ordine di priorit (criteri Collegio dei Docenti del 04/10/2007): Progetto di Formazione / Azione

64

X Progetto che riguarda lAmpliamento Offerta Formativa Progetto che prevede lIntegrazione Handicap / Svantaggio Progetto in Continuit Progetto gi sperimentato con esito positivo Progetto in Orario Curriculare ed Estracurriculare

Premessa Per la complessit della gestione delle risorse umane e allagilit della classe risulta necessario individuare figure che coordinino, gestiscano e vigilino sullordinato andamento delle attivit, provvedano ai contatti con le famiglie, alla frequenza degli alunni, allapplicazione del regolamento allordinato andamento degli adempimenti collegiali riferiti alla classe; agibilit dei consigli di classe, alle garanzie di sicurezza, allorganizzazione dei viaggi di istruzione e delle visite guidate. Finalit - Migliorare il servizio logistico della classe e delle scuola; - provvedere alla sicurezza degli alunni e dellintero personale; - provvedere ai rapporti interni alla classe, compreso il coordinamento dei docenti; - attivare ogni contatto con le famiglie per garantire un ottimo andamento delle attivit curriculari ed extracurriculari; - garantire la sorveglianza degli alunni allinterno della classe e della scuola; - garantire la regolarit dello svolgimento delle attivit; - curare gli atti inerenti le attivit collegiali riferite al consiglio di classe; - curare la realizzazione dei viaggi di istruzione e visite guidate; - garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro; - curare le elezioni degli organi collegiali; verificare la conformit alle norme di materiali ed attrezzature; Obiettivi - Esercitare la vigilanza ed il controllo della classe e di tutti gli ambienti; - coordinare la logistica organizzativa per la realizzazione della progettualit curriculare ed extracurriculare; - curare la divulgazione delle informazioni tra il gruppo docente; - curare la necessario comunicazione tra genitori e docenti; - gestire i sussidi didattici necessari alla classe per le varie attivit; - curare i rapporti tra docenti, Dirigente scolastico e personale Ata; - segnalare ogni situazione di pericolo allinterno degli spazi utilizzati da alunni e docenti; - curare la tempestiva presa visione delle circolari rivolte alle famiglie degli alunni; - tenere aggiornato il registro dei verbali del consiglio di classe; Metodologia Tutti i docenti svolgeranno la propria attivit in stretta collaborazione con il D.S. al fine di risolvere con tempestivit eventuali problemi evitando qualsiasi disfunzione che possa avere ricadute negative sulla classe e sullintera scuola. Lattivit verr svolta in piena collaborazione con tutti i colleghi docenti della classe, curando il dialogo, il coordinamento al fine di creare e garantire sempre un ambiente sereno e rassicurante. SEZIONE 2 AREA DIDATTICA Tempi di partecipazione per gli alunni ore curricolari ore extracurricolari 835 Risorse umane Docenti impegnati: - per 50 ore coordinatori plesso (Barletta, Carlucci, Conserva, Gallone, Nisi, - Per n. 10 ore a docente ai coordinatori di classe, interclasse, intersezione: Proff. Barletta, Conserva, Cassese (Inf.); Annicchiarico, Monetti, Marraffa, Parisi, Starda (Prim.); Milone, Taurisano, Filomeno, Trani, Greco, Pugliese, Devito, Rossini, Carbonaro, Mancini,

65

Mariella, Cammoranesi, Rizzo, Defazio (sc. media); - Per n. 15 ore a docente (Viaggi istr.) Proff. Milone, Caramia. . - Per n. 5 ore a docente (Comm. Elet.): - Per n. 5 ore a docente (Comm. Coll.): Dsga, Nisi, Strada. - per n. 20 ore a docente comm. Invalsi e valutazione istituto: proff. Angelini, Giovane, Marraffa e Trani; - per n. 60 ore tutor docenti in prova: Bernardi, Carlucci A., D'Urso, Pugliese M., Defazio, Milone; - per n. 5 ore al segr. Coll.: Prof. Santoro. - per n. 40 ore referente didattico infanzia: Gallone - per n. 10 ore Commissione orario primaria: Proff. Angelini e Caramia VILLA CASTELLI, ANNO SCOLASTICO 2011/2011

SEZIONE 1- AREA GENERALE Denominazione PROGETTO INSIEME PER LUNICEF Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto B. ERRIQUENS (Primaria) , G. FILOMENO (Secondaria), G. NISI (Secondaria) Tipologia del progetto Progetto: X annuale o pluriennale o nuovo Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto ed altri fondi (specificare quali): Amministrazione Comunale. Progetto da finanziare con altri fondi (specificare quali) Ordine di priorit (criteri Collegio dei Docenti del .): Progetto di Formazione / Azione Progetto che riguarda lAmpliamento Offerta Formativa Progetto che prevede lIntegrazione Handicap / Svantaggio Progetto in Continuit X Progetto gi sperimentato con esito positivo Progetto in Orario Aggiuntivo Altro Altre realt istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte (illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con esperto/ente/ditta esterni, ecc.) Ant, Sezione UNICEF di S. Vito dei Normanni, Parrocchia e Comune. Destinatari delle attivit (alunni) Alunni provenienti da tutte le classi.

66

Tempi di realizzazione Anno scolastico 2011/2012

SEZIONE 2 AREA DIDATTICA


Finalit generali del progetto - Migliorare il senso di appartenenza per esercitare la cittadinanza attiva; -- Percepire la solidariet come uno tra i doveri del cittadino; - Avere consapevolezza che aiutare gli altri fa bene soprattutto a se stessi; - Imparare a lavorare in gruppo. Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo, comportamentale, affettivo per gli alunni Capire che le emozioni sono alla base d3l comportamento individuale e sociale; - Potenziare le capacit collaborative e comunicativa. Tempi di partecipazione per gli alunni X ore curricolari 20 ore extracurricolari Risorse umane Docente interno: B. Erriquens , G. Filomeno. Docente esperto:

Metodologie utilizzate e Modalit di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni, attivit


laboratoriali, ricerche, seminari, ecc) Attivit laboratoriali. Modalit di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dellintervento didattico Verifica in itinere e finale per accertare la positiva ricaduta degli obiettivi tramite i progetti. Manifestazioni e/o Prodotti finali Realizzazioni di un CD delle attivit annuali di solidariet e relativa presentazione di fine anno. Anno scolastico 2011/2012 La docente referente Giacomina FILOMENO

SEZIONE 1- AREA GENERALE Denominazione PROGETTO ACCOGLIENZA "IL MONDO A SCUOLA Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto Prof.ssa Erriquens Brunella Tipologia del progetto Progetto:

67

o annuale x pluriennale x nuovo Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto ed altri fondi (specificare quali): Amministrazione Comunale. Progetto da finanziare con altri fondi (specificare quali) Ordine di priorit (criteri Collegio dei Docenti del .): Progetto di Formazione / Azione Progetto che riguarda lAmpliamento Offerta Formativa X Progetto che prevede lIntegrazione Handicap / Svantaggio Progetto in Continuit X Progetto gi sperimentato con esito positivo Progetto in Orario Aggiuntivo Altro Altre realt istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte (illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con esperto/ente/ditta esterni, ecc.) Scuola Polo -Amministrazione Comunale -Mediatori linguistici provinciali -Cooperative intercultura Destinatari delle attivit (alunni) Alunni stranieri- Genitori - Docenti Tempi di realizzazione Anno scolastico 2011/2012

SEZIONE 2 AREA DIDATTICA


Finalit generali del progetto Lesperienza degli ultimi anni e la lettura dei dati riguardanti il costante aumento degli alunni stranieri nelle scuole, hanno portato a prendere coscienza della necessit di programmare attivit miranti alla accoglienza, e alla prevenzione dei disagi di natura psicologica e sociale degli alunni extracomunitari. Il coinvolgimento degli attori del percorso formativo importante per la riuscita dellarticolazione delle attivit multculturali promosse dalla nostra scuola. Attualmente nelle sezioni e classi dei tre ordini di scuola sono inseriti bambini provenienti dalla Romania, Albania,Ucraina e Cina, di religione ortodossa, musulmana e cattolici per i quali non sussistono gravi problemi di comprensione della lingua italiana. Resta molto deficitaria, invece, la comunicazione con le rispettive famiglie dovuta soprattutto a ragioni di mancata conoscenza della nostra lingua che si somma a problemi socioeconomici.Per rispondere a queste esigenze e per impostare una modalit di buone pratiche, anche quest'anno promuoveremo iniziative di accoglienza che connotano la scuola nella sua volont di apertura alla multiculturalit e disponibilit e alla valorizzazione della differenza come ricchezza per lintera comunit. Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo, comportamentale, affettivo per gli alunni - Inserimento e accoglienza alunni stranieri; - Individuazione dei bisogni; - Acquisizione e/o consolidamento della lingua italiana; - Superamento di atteggiamenti di pregiudizio; - Conoscenza della specificit della cultura di origine RISULTATI ATTESI - Superamento di problematiche relative allinserimento degli alunni stranieri nella realt scolastica; Applicazione del protocollo di accoglienza di istituto; - Impostazione di una progettazione di percorsi formativi pensati in ottica interculturale - Impostazione del dialogo scuola-famiglia

68

FASI DI LAVORO 1 Fase: Protocollo di accoglienza 2 Fase: Attivit di alfabetizzazione della lingua italiana 3 Fase: Conoscenza e valorizzazione della cultura di origine Tempi di partecipazione per gli alunni X ore curricolari X ore extracurricolari Risorse umane Docenti interni - Mediatore linguistico e culturale

Metodologie utilizzate e Modalit di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni, attivit


laboratoriali, ricerche, seminari, ecc) Attivit laboratoriali per lacquisizione della L2. Attivit di gruppo e cooperative learning, facilitazione linguistica del compito per ogni disciplina. Villa Castelli, a.s. 2011/2012 La docente referente Prof.ssa Brunella Erriquens

SEZIONE 1- AREA GENERALE Denominazione PROGETTO BAMBINI IN SCENA Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto Pasqualina Barletta, Daniela Conserva, Lucia Gallone Tipologia del progetto X Progetto: o X annuale o pluriennale o nuovo X Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto ed altri fondi (specificare quali): Amministrazione Comunale. Progetto da finanziare con altri fondi (specificare quali) Ordine di priorit (criteri Collegio dei Docenti del .): Progetto di Formazione / Azione Progetto che riguarda lAmpliamento Offerta Formativa Progetto che prevede lIntegrazione Handicap / Svantaggio Progetto in Continuit X Progetto gi sperimentato con esito positivo

69

Progetto in Orario Aggiuntivo Altro Altre realt istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte (illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con esperto/ente/ditta esterni, ecc.) Sponsor Destinatari delle attivit (alunni) Alunni delle sezioni della scuola infanzia Tempi di realizzazione Novembre 2011 - giugno 2012

SEZIONE 2 AREA DIDATTICA


Finalit generali del progetto Favorire nel bambino il potenziamento delle emozioni positive, in modo che sia in grado di ridurre linsorgere di stati danimo negativi, di favorire lo sviluppo delle capacit individuali e migliorare la relazione che ciascuno ha con se stesso, con gli altri, con lambiente. Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo, comportamentale, affettivo per gli alunni Sapersi esprimere sul piano affettivo-emotivo e relazionale. - Acquisire competenze di tipo comunicativo ed espressivo. Tempi di partecipazione per gli alunni ore curricolari X ore extracurricolari 18 (per i docenti con bambini di anni 3) X ore extracurricolari 18 (per i docenti con bambini di anni 4 e 5)

Risorse umane Fascia 3 anni Gallone, Gatti, Amico, Giovane, Bernardi, Conserva M.S., Cantoro, Conserva D., D'aprile. Fascia 4/5 anni: Ricci, Miccoli, Casale, Cassese, Strippoli, Leporale, Chiarello, Barletta M.G., Barletta P., Longo, Leone, Colucci M.G., Carlucci, Erriquens, Zizzi.

Metodologie utilizzate e Modalit di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni, attivit


laboratoriali, ricerche, seminari, ecc) Esercitazioni di recitazione. - Ogni docente curer il proprio gruppo di bambini Modalit di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dellintervento didattico Prove oggettive di tipo aperte e chiuse, osservazioni. Manifestazioni e/o Prodotti finali Rappresentazione teatrale a Natale, Pasqua e fine anno scolastico Villa Castelli, a.s. 2011/2012 Le docenti referenti Pasqualina Barletta, Daniela Conserva, Lucia Gallone

70

SEZIONE 1- AREA GENERALE Denominazione PROGETTO ISTRUZIONE DOMICILIARE Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto Maria Brunella Erriquens Tipologia del progetto Progetto: o annuale X pluriennale o nuovo X Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto ( in assenza di fondi ministeriali) Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto ed altri fondi (specificare quali): Amministrazione Comunale. X Progetto da finanziare con fondi MIUR e USR Ordine di priorit (criteri Collegio dei Docenti del .): Progetto di Formazione / Azione Progetto che riguarda lAmpliamento Offerta Formativa X Progetto che prevede lIntegrazione Handicap / Svantaggio / Diritto allo studio e alla salute Progetto in Continuit X Progetto gi sperimentato con esito positivo X Progetto in Orario Aggiuntivo / Progetto Domiciliare Altro Altre realt istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte (illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con esperto/ente/ditta esterni, ecc.) Genitori degli alunni coinvolti nel progetto - NIAT Francavilla Fontana - Cooperativa per Assistenza Infermieristica domiciliare e scolastica. Destinatari delle attivit (alunni) Tale progetto stato elaborata per tre alunni frequentanti lIstituto Comprensivo di cui un alunno di scuola dellinfanzia e due di scuola primaria sottoposti da anni a terapie mediche ed ospedaliere che impediscono la regolare frequenza scolastica . Tempi di realizzazione Ottobre / Giugno

SEZIONE 2 AREA DIDATTICA


Finalit generali del progetto - Garantire il diritto alla salute e allo studio ai bambini affetti da gravi patologie; - Garantire il successo scolastico; - Recuperare linteresse per le attivit di tipo cognitivo; - Riappropriarsi delle proprie potenzialit. Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo, comportamentale, affettivo

71

- Favorire la riduzione dellisolamento scolastico; - Garantire il miglioramento della qualit della vita; - Acquisire maggiore autonomia personale, sociale ed operativa; - Sviluppare le capacit logiche, operative e creative; - Sviluppare la capacit di comunicare, anche a distanza, pensieri, emozioni, conoscenze in forma orale, scritta e via e-mail, pittorica e gestuale. Tempi di partecipazione per gli alunni ore curricolari X ore extracurricolari 340 (100 ore per la scuola Infanzia; 240 ore per la scuola primaria) Risorse umane Docenti curriculari: Scuola Infanzia Collodi sez. 1^ A Scuola Primaria M.T.Calcutta cl. 2^ B cl. 5^ E

Metodologie utilizzate e Modalit di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni, attivit


laboratoriali, ricerche, seminari, ecc) Le lezioni si svolgeranno seguendo il calendario del progetto presso il domicilio degli alunni. I docenti svolgeranno le stesse attivit programmate per la classe di appartenenza calibrandole e graduandole a seconda delle condizioni psicofisiche degli alunni. Strategie e Metodologie: - Relazione di sostegno affettivo - relazionale ( counselling ); - Apprendimento individualizzato; - Apprendimento cooperativo a distanza; - Facilitazione del compito; - Didattica breve; - Lezione in presenza. Modalit di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dellintervento didattico Per accertare lacquisizione concettuale e strumentale delle abilit e il raggiungimento degli obiettivi programmati si utilizzeranno prove oggettive e strutturate, organizzate in modo tale da garantire la sicurezza della risposta e quindi quel successo indispensabile a crescere la fiducia nelle proprie capacit. Verranno sempre rispettati i principi della gradualit, della semplicit e della chiarezza. Importanza rilevante assumeranno le verifiche in itinere che permetteranno, qualora se ne ravvisi la necessit, di regolare, di volta in volta, il progetto didattico , rendendolo pi adeguato e rispondente alle capacit e attitudini degli alunni. Manifestazioni e/o Prodotti finali Monitoraggio e schede di rilevazione dati da inviare allUSR. Villa Castelli, 20 ottobre 2011 La docente Referente Maria Brunella Erriquens

n due docenti n quattro docenti; n tre docenti

SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO SEZIONE 1- AREA GENERALE Denominazione LABORATORIO TEATRALE CLASSI V^ Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto Prof.ssa Maria Addolorata STRADA

72

Tipologia del progetto Progetto: X pluriennale X Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto Ordine di priorit Progetto di Formazione / Azione Progetto che riguarda lAmpliamento Offerta Formativa Progetto che prevede lIntegrazione Handicap / Svantaggio Progetto in Continuit X Progetto gi sperimentato con esito positivo Progetto in Orario Curriculare ed Estracurriculare Altre realt istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte (illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con esperto/ente/ditta esterni, ecc.)

Destinatari delle attivit (alunni) Alunni provenienti da tutte le classi 5 della scuola primaria. Altri destinatari

Tempi di realizzazione Marzo-Aprile 2012 SEZIONE 2 AREA DIDATTICA Finalit generali del progetto Potenziare le conoscenze degli alunni e promuovere i rapporti interpersonali. Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo, comportamentale, affettivo per gli alunni - Favorire i rapporti di socializzazione; - Migliorare l'autostima; - Agevolare la formazione di una "cittadinanza" che diventi solidale e responsabile nei confronti degli altri. Tempi di partecipazione per gli alunni ore curricolari ore extracurricolari 40

risorse umane Docenti impegnati: Prof.sse Strada M.A:, Nisi Anna

Metodologie utilizzate e Modalit di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni, attivit


laboratoriali, ricerche, seminari, ecc) Attivit laboratoriali, lezioni, esercitazioni di drammatizzazione Modalit di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dellintervento didattico Schede e osservazione diretta.

73

manifestazioni e/o prodotti finali Rappresentazione cartelloni e materiale multimediale Villa Castelli, a.s. 2011/2012 La referente Maria Addolorata Strada

SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO SEZIONE 1- AREA GENERALE Denominazione PROGETTO CANTARE IN CORO Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto Marisa De Vito Tipologia del progetto Progetto: X annuale o pluriennale o nuovo X Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto ed altri fondi (specificare quali): Amministrazione Comunale. Progetto da finanziare con altri fondi (specificare quali) Ordine di priorit (criteri Collegio dei Docenti del .): Progetto di Formazione / Azione X Progetto che riguarda lAmpliamento Offerta Formativa X Progetto che prevede lIntegrazione Handicap / Svantaggio / Intercultura Progetto in Continuit Progetto gi sperimentato con esito positivo X Progetto in Orario Aggiuntivo Altro Altre realt istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte (illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con esperto/ente/ditta esterni, ecc.)

Destinatari delle attivit (alunni) Gruppi di alunni provenienti dalle classi 3^, 4^, 5^ della scuola primaria Tempi di realizzazione Novembre 2011 / Giugno 2012

SEZIONE 2 AREA DIDATTICA

74

Finalit generali del progetto Il progetto si prefigge di far vivere ai ragazzi gioiosi e positivi momenti di solidariet attraverso lo stare insieme, nonch di agevolare e sviluppare il senso di cooperazione fattiva tra ragazzi provenienti anche da diverse culture e paesi. Con il presente progetto si intende inoltre promuovere un ulteriore partecipazione della famiglia alla vita scolastica . Collaborazione, condivisione, coinvolgimento, sostegno, garantiranno certamente la riuscita del laboratorio canoro. Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo, comportamentale, affettivo per gli alunni - Sviluppare il piacere di cantare in gruppo; - Conoscere e condividere tradizioni e canti provenienti da altri paesi; - Sviluppare la percezione sensoriale, affettiva, emotiva ed interpretativa; - Sviluppare lattenzione e la concentrazione; - Sviluppare lacquisizione dei primi elementi del linguaggio canoro e musicale; - Sviluppare gradualmente limpostazione della voce attraverso la corretta postura e i metodi di respirazione; - Favorire la memorizzazione dei suoni della scala musicale. Tempi di partecipazione per gli alunni ore curricolari X ore extracurricolari N 60 ore Risorse umane Docenti coinvolti : Marisa De Vito e Brunella Erriquens

Metodologie utilizzate e Modalit di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni, attivit


laboratoriali, ricerche, seminari, ecc) Attivit laboratoriali legate alla pratica musicale con i bambini dei cicli elementari dovranno risultare altamente coinvolgenti per tutti. E opportuno trovare una sintesi tra le diverse metodologie e personalizzare un proprio metodo , basato sulle diverse tecniche ed esperienze. I metodi Kodaly e Willems, oggi i pi diffusi, sviluppano in particolare il canto e leducazione della voce il primo, mirando allacquisizione del linguaggio musicale attraverso lo sviluppo di tali abilit, mentre il secondo pone lattenzione alleducazione dellorecchio. Lausilio degli strumenti musicali a percussione contribuisce allo sviluppo delle capacit globali. Il coinvolgimento attraverso attivit diversificate garantisce un risultato pi sicuro. Consigliabile nei primi tempi lasciar cantare i bambini spontaneamente e per imitazione, affinch sviluppino la voglia di stare insieme e il piacere del cantare in gruppo. Anche coloro che appaiono un po limitati o addirittura incapaci di emettere suoni con la voce, dopo qualche tempo potrebbero trarre molto giovamento da tale pratica spontanea. La scelta dei canti da eseguire per imitazione rivolger lattenzione alla dimensione ludico-ricreativa . nella prima fase e fascia d'et, corrispondente al primo ciclo, si dia la preferenza a: - canti per l'infanzia: narrativi, ninne nanne e filastrocche; -canti legati a giochi ritmici e motori; - canti finalizzati all'apprendimento dei primi elementi del linguaggio musicale; - canti dal mondo Modalit di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dellintervento didattico Si valuter il confronto diretto e continuo tra i partecipanti al progetto; manifestazione finale. Saranno utilizzati supporti tecnologici per il monitoraggio e la registrazione dei progressi. Manifestazioni e/o Prodotti finali Esibizione di fine anno. Performance di ordine canoro. Villa Castelli, 20/ 10/ 2011 La docente Referente Marisa De Vito

75

SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO SEZIONE 1- AREA GENERALE Denominazione PROGETTO CONOSCO ME STESSO, GLI ALTRI E IL MIO PAESE Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto Lucia Bernardi - Marcella Miccoli Tipologia del progetto X Progetto: o X annuale o pluriennale o nuovo X Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto ed altri fondi (specificare quali): Amministrazione Comunale. Progetto da finanziare con altri fondi (specificare quali) Ordine di priorit (criteri Collegio dei Docenti del .): Progetto di Formazione / Azione Progetto che riguarda lAmpliamento Offerta Formativa Progetto che prevede lIntegrazione Handicap / Svantaggio Progetto in Continuit X Progetto gi sperimentato con esito positivo Progetto in Orario Aggiuntivo Altro Altre realt istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte (illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con esperto/ente/ditta esterni, ecc.) Destinatari delle attivit (alunni) Alunni delle classi a tempo pieno della scuola primaria Tempi di realizzazione febbraio - maggio 201 (il sabato mattina)

SEZIONE 2 AREA DIDATTICA


Finalit generali del progetto Promuovere il benessere psicofisico dei bambini, favorire nel bambino il potenziamento delle emozioni positive, in modo che sia in grado di ridurre linsorgere di stati danimo negativi, di favorire lo sviluppo delle capacit individuali e migliorare la relazione che ciascuno ha con se stesso, con gli altri, con lambiente. Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo, comportamentale, affettivo per gli alunni - Sapersi esprimere sul piano affettivo-emotivo e relazionale; - Acquisire competenze di tipo comunicativo, espressivo, logico; - Acquisire competenze relative alluso di linguaggi diversi: grafico-pittorico, mimico-gestuale, teatrale, informatico, storico.

76

Tempi di partecipazione per gli alunni ore curricolari X ore extracurricolari 80 Risorse umane Docenti coinvolti: Bernardi Lucia, Pugliese Palma, Miccoli Marcella, Carlucci Anna Rita

Metodologie utilizzate e Modalit di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni, attivit


laboratoriali, ricerche, seminari, ecc) Articolazione in 4 laboratori di: 1) grafica e pittura, 2) giornalismo e informatica, 3)teatro, 4) ricerca storica sulle origini del nostro paese. Ogni docente curer un laboratorio con un gruppo di massimo 15 alunni. Modalit di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dellintervento didattico Osservazione diretta - Elaborati - Scheda finale di valutazione delle attivit progettuali. Manifestazioni e/o Prodotti finali Cartellonistica e realizzazione di un CD Drammatizzazione. Villa Castelli, a.s. 2011/2012 Il/La docente Marcella Miccoli

SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO SEZIONE 1- AREA GENERALE Denominazione PROGETTO GIOCHI INTERCOMUNALI Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto NISI Anna Tipologia del progetto X Progetto: o annuale X pluriennale o nuovo Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto ed altri fondi (specificare quali): Amministrazione Comunale. X Progetto da finanziare con altri fondi (specificare quali) Ordine di priorit (criteri Collegio dei Docenti del .): Progetto di Formazione / Azione Progetto che riguarda lAmpliamento Offerta Formativa Progetto che prevede lIntegrazione Handicap / Svantaggio Progetto in Continuit

77

X Progetto gi sperimentato con esito positivo Progetto in Orario Aggiuntivo Altro Altre realt istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte (illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con esperto/ente/ditta esterni, ecc.) Si utilizzeranno le strutture esistenti Destinatari delle attivit (alunni) Gruppi di alunni provenienti dalle classi 4^ e 5^ di scuola primaria. Tempi di realizzazione Gennaio Maggio 2012

SEZIONE 2 AREA DIDATTICA


Finalit generali del progetto Le finalit cui si tender nellattuazione del progetto educativo e didattico sono: - Consapevolezza della propria corporeit in rapporto a s, agli altri e ad ambienti diversi. - Acquisizione di una corretta competizione con gli altri. Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo, comportamentale, affettivo per gli alunni - Sviluppare comportamenti coerenti e relazionali. - Partecipare ad attivit sportive rispettando indicazioni e regole. - Praticare lo sport per contribuire ad un armonica crescita psico-fisica. Tempi di partecipazione per gli alunni ore curricolari ore extracurricolari 70 Risorse umane Docenti Coinvolti: Nisi Anna, Gallone Carmela, Caramia Rossella Docente esperto: docenti di scienze motorie della scuola

Metodologie utilizzate e Modalit di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni, attivit


laboratoriali, ricerche, seminari, ecc) La realizzazione dell attivit sportiva, finalizzata ai Giochi sportivi intercomunali, si baser su lezioni tipo: rafforzamento generale, atletica leggera attraverso esercitazioni di corsa veloce, percorsi , staffetta, quattro porte. Modalit di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dellintervento didattico La verifica avverr attraverso un processo di controllo durante le esercitazioni e attraverso losservazione diretta. Manifestazioni e/o Prodotti finali Partecipazione alle varie fasi dei Giochi intercomunali. Villa Castelli, a.s. 2011/2012 La docente Referente Anna Nisi

78

SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO SEZIONE 1- AREA GENERALE Denominazione PROGETTO LABORATORIO GIORNALISTICO Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto Giacomina FILOMENO Tipologia del progetto X Progetto: X annuale o pluriennale o nuovo Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto ed altri fondi (specificare quali): Amministrazione Comunale. Progetto da finanziare con altri fondi (specificare quali) Ordine di priorit (criteri Collegio dei Docenti del .): Progetto di Formazione / Azione Progetto che riguarda lAmpliamento Offerta Formativa Progetto che prevede lIntegrazione Handicap / Svantaggio Progetto in Continuit X Progetto gi sperimentato con esito positivo Progetto in Orario Aggiuntivo Altro Altre realt istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte (illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con esperto/ente/ditta esterni, ecc.) Redazioni di Giornali (La Gazzetta del Mezzogiorno, Quotidiano di Puglia Destinatari delle attivit (alunni) Gruppi di alunni provenienti da tutte le classi. Tempi di realizzazione Novembre 2011 - Aprile 2012

SEZIONE 2 AREA DIDATTICA


Finalit generali del progetto - Acquisire familiarit con i giornali per abituarsi a leggerli e consultarli; - Scoprire le caratteristiche dei quotidiani e imparare a confrontarli; - Sviluppare autonomia di giudizio e spirito critico davanti al mondo dei mass media. Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo, comportamentale, affettivo per gli alunni - Analizzare la struttura di un quotidiano; - Conoscere ed applicare le tecniche per la composizione di un articolo; - imparare a lavorare in gruppo; - Migliorare la capacit di lettura rapida e attiva. Tempi di partecipazione per gli alunni ore curricolari

79

X ore extracurricolari 60 Risorse umane Docenti Coinvolti:

G. Filomeno, Maria Rosaria Perna.

Metodologie utilizzate e Modalit di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni, attivit


laboratoriali, ricerche, seminari, ecc) Attivit laboratoriali. Modalit di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dellintervento didattico Lettura, discussione e correzione degli articoli che faranno parte di "Parolando". Manifestazioni e/o Prodotti finali Pubblicazione di "Parolando" e presentazione nella manifestazione di fine anno scolastico. Villa Castelli, 19.10.2011 La docente Referente Giacomina FILOMENO

SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO SEZIONE 1- AREA GENERALE Denominazione PROGETTO LABORATORIO PITTURA E CERAMICA Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto Prof. Lupo Oronzo Tipologia del progetto Progetto: o annuale o X pluriennale o nuovo Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto ed altri fondi (specificare quali): Amministrazione Comunale. Progetto da finanziare con altri fondi (specificare quali) Ordine di priorit (criteri Collegio dei Docenti del 05/10/2004): Progetto di Formazione / Azione Progetto che riguarda lAmpliamento Offerta Formativa Progetto che prevede lIntegrazione Handicap / Svantaggio Progetto in Continuit X Progetto gi sperimentato con esito positivo

80

Progetto in Orario Aggiuntivo Altro Altre realt istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte (illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con esperto/ente/ditta esterni, ecc.) Amministrazione comunale di Villa Castelli Destinatari delle attivit (alunni) Gruppi di alunni provenienti da tutte le classi. Tempi di realizzazione Da novembre 2011 a maggio 2012

SEZIONE 2 AREA DIDATTICA


Finalit generali del progetto Stimolare e sviluppare, attraverso lapproccio con materiali diversi, la manualit la creativit, a socializzazione Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo, comportamentale, affettivo per gli alunni - Conoscenza delle tecniche artistiche e dei diversi materiali; - Rafforzare la fiducia nelle proprie capacit; - Superare blocchi espressivi e comunicativi; - Promuovere linteresse e la curiosit verso i diversi aspetti della realt con materiali e tecniche nuove; - Promuovere la ricerca, lesecuzione, luso di attrezzi inerenti largilla e la sua decorazione e cottura. Tempi di partecipazione per gli alunni ore curricolari ore extracurricolari 50 Risorse umane Docente Coinvolto: Oronzo Lupo

Metodologie utilizzate e Modalit di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni, attivit


laboratoriali, ricerche, seminari, ecc) Attivit laboratoriali. Modalit di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dellintervento didattico Attraverso gli elaborati grafico-pittorici e manufatti in terracotta, sar verificata la competenza espressiva, lutilizzo appropriato delle tecniche, il superamento di blocchi espressivi e comunicativi Manifestazioni e/o Prodotti finali Pitturazione vetrate; partecipazione a mostre e manifestazioni; Villa Castelli, a.s. 2011/2012 Il Docente Referente Prof.Lupo Oronzo

81

SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO Sezione 1 Generale Denominazione PROGETTO MUSICALE E CORALE Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto Carla ANNESE Tipologia del progetto Progetto: o annuale o X pluriennale o nuovo Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto ed altri fondi (specificare quali): Amministrazione Comunale. Progetto da finanziare con altri fondi (specificare quali) Ordine di priorit (criteri Collegio dei Docenti del 05/10/2004): Progetto di Formazione / Azione Progetto che riguarda lAmpliamento Offerta Formativa Progetto che prevede lIntegrazione Handicap / Svantaggio Progetto in Continuit X Progetto gi sperimentato con esito positivo Progetto in Orario Aggiuntivo Altro Altre realt istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte (illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con esperto/ente/ditta esterni, ecc..) Comune di Villa Castelli Parrocchia Destinatari delle attivit (alunni) Alunni delle classi prime, seconde e terze della scuola secondaria di I Grado Altri destinatari

Tempi di realizzazione Novembre 2011 maggio 2012 Sezione 2 Area didattica Finalit generale del progetto - Migliorare la qualit del servizio scolastico, soprattutto al fine di aumentare la motivazione e linteresse degli alunni in condizioni di svantaggio e a rischio di dispersione; -Promuovere nei ragazzi lacquisizione del ruolo di referenti consapevoli ed attivi allinterno dei processi musicali, attraverso un autentico rapporto con la musica che li possa guidare a percepirla e a considerarla criticamente, nonch ad utilizzarla come ipotesi di lavoro, non solo in ambito specifico, ma anche in contesti diversi, nei quali essa possa apportare validi contributi.

82

Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo, comportamentale, affettivo per gli alunni - Promuovere la consapevolezza che la musica costume, moda, ideologia, un prodotto culturale e svolge un ruolo fondamentale nella societ odierna. - Promuovere lacquisizione del concetto di musica come libera espressione corporea che permette laffiorare degli stati emozionali. - Promuovere negli alunni lindividuazione dei propri gusti musicali. - Promuovere lo sviluppo del senso estetico e della creativit. - Offrire ai ragazzi lopportunit di vivere esperienze globali, ovvero esperienze di cooperazione che permettano loro di autoeducarsi collettivamente, facendo emergere e osservare comportamenti musicali comuni e valorizzando, nello stesso tempo le preferenze del singolo che saranno finalizzate per un comune progetto di ricerca, di ascolto, di animazione e di produzione finale. Tempi di partecipazione per gli alunni ore curricolari ore extracurricolari 30 risorse umane Docenti impegnati: Carla Annese Attivit di rigerimento - corretta impostazione dello strumento musicale (chitarra e tastiera); - facili esercizi di impostazione che curino principalmente lintonazione dello stesso; -esercizi per intervalli congiunti e disgiunti; Metodologie utilizzate e Modalit di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni, attivit laboratoriali, ricerche seminari, ecc) La metodologia prevista del progetto terr conto, prima di tutto, del fatto che la musica appartiene allesperienza sia consapevole che inconscia dellindividua e, come tale incide profondamente sulla sfera emotiva e psicologica. Attraverso le attivit proposte, il progetto vuole incidere sul piano educativoformativo, utilizzando la manipolazione e lesplorazione degli strumenti musicali come mezzi per padroneggiare il movimento nel tempo e nello spazio. Gli incontri previsti diventeranno momenti di attesa per vivere esperienze produttive, divertenti e socializzanti. Modalit di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dellintervento didattico La verifica del progetto sar intesa come riflessione attenta e sistematica sui risultati delle attivit svolte al fine di apportare eventuali modifiche alla metodologia operativa. A fine anno, come momento di verifica finale, previsto un saggio scolastico con esecuzioni di gruppo. Come riflessione conclusiva, possibile affermare che il presente progetto avr sicuramente una ricaduta positiva: - sul piano educativo-formativo in quanto favorisce la maturazione della personalit del senso logico, del senso estetico, del senso critico, nonch del senso di appartenenza al gruppo; - sul piano psicologico poich favorisce la maturazione emotiva ed affettiva dei ragazzi; - sul piano socio-culturale in quanto stimola nellalunno quella criticit che lo aiuta a superare i molti condizionamenti della societ moderna. Manifestazioni e/o Prodotti finali Manifestazioni in occasione del Natale Pasqua Fine anno scolastico Villa Castelli a.s. 2011/2012 Il Docente Referente Carla Annese

83

SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO SEZIONE 1- AREA GENERALE Denominazione PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE Ragazzi e dintorni Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto Prof.ssa Daria Milone Tipologia del progetto Progetto: X pluriennale X Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto Ordine di priorit Progetto di Formazione / Azione Progetto che riguarda lAmpliamento Offerta Formativa Progetto che prevede lIntegrazione Handicap / Svantaggio Progetto in Continuit X Progetto gi sperimentato con esito positivo Progetto in Orario Curriculare ed Estracurriculare Altre realt istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte (illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con esperto/ente/ditta esterni, ecc.) Psicologa, Sociologa, Assistente Sociale, Ginecologa del Consultorio Familiare di Villa Castelli; Medici di base; specialisti pediatria; Servizio Donatori organi Asl Br/1. Destinatari delle attivit (alunni) Tutti gli alunni delle prime, seconde e terze classi. In particolare le terze classi per il progetto integrato con il Consultorio e con l ASL. Altri destinatari Genitori e Docenti Tempi di realizzazione I tempi necessari alla realizzazione del progetto si prevedono scaglionati nellarco del triennio, in relazione alle diverse fasce di et e tenendo conto anche delle eventuali problematiche che potrebbero scaturire in fase di realizzazione. SEZIONE 2 AREA DIDATTICA Finalit generali del progetto Sensibilizzare ed educare i ragazzi al rispetto del proprio corpo; Conseguire un armonico sviluppo psicofisico; Assumere atteggiamenti idonei ed adeguati allambiente in cui vivono. Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo, comportamentale, affettivo per gli alunni

84

Aspetti cognitivi: Conoscere il Proprio corpo. Conoscere le varie cause che minacciano la salute. Conoscere modi per affrontare problemi fisici e psichici. Aspetti comunicativi: Comprendere il linguaggio scientifico; Saper intervenire costruttivamente in una discussione. Aspetti relazionali: Riconoscere valori e importanza delle strutture circostanti ( famiglia, scuola, parrocchia, consultorio,associazioni, ecc.). Aspetti comportamentali: Conoscere comportamenti idonei per affrontare problemi fisici e psichici; Esercitare lautocontrollo per affrontare e risolvere razionalmente i problemi e sviluppare il rapporto di solidariet con i coetanei e gli adulti, per maturare una coscienza aperta al dialogo. Tempi di partecipazione per gli alunni ore curricolari 10 ore extracurricolari 10 risorse umane Docenti impegnati: Prof.ssa D. Milone

Obiettivi misurabili che sintendono perseguire a livello formativo per i docenti Aspetti della Formazione Docenti: Migliorare i rapporti comunicativi con gli alunni.

Metodologie utilizzate e Modalit di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni, attivit


laboratoriali, ricerche, seminari, ecc) Progetto interdisciplinare. Incontri con esperti esterni e operatori Asl ; Lettura e analisi di ricerche individuali e di gruppo; Lezioni, dibattiti, ricerche. Consulenza e relazioni tenuto da personale specializzato in materia di educazione alla sessualit e di prevenzione di comportamenti fuorvianti. Modalit di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dellintervento didattico Questionari. Relazioni. Realizzazione di un C D Villa Castelli, a.s. 2011/2012 La referente Prof.ssa Daria MILONE

SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO SEZIONE 1- AREA GENERALE Denominazione PROGETTO BIBLIOTECA SCOLASTICA Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto Prof.ssa Maria PUGLIESE Tipologia del progetto X Progetto: pluriennale

85

X Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto Ordine di priorit: Progetto di Formazione / Azione X Progetto che riguarda lAmpliamento Offerta Formativa Progetto che prevede lIntegrazione Handicap / Svantaggio Progetto in Continuit Progetto gi sperimentato con esito positivo Progetto in Orario Curriculare ed Estracurriculare Finalit - promuovere lutilizzo delle dotazioni bibliografiche della scuola (libri, riviste, materiale multimediale,) tra gli alunni ed i docenti; Obiettivi e Indicatori - incrementare la dotazione bibliografica della scuola per lutilizzo di alunni e docenti; - rendere disponibile le dotazioni per lo studio e per il prestito; - rendere disponibili strumenti bibliografici funzionali alle attivit didattiche. - stimolare gli alunni alluso della biblioteca scolastica. - numero volumi, riviste, prestiti facenti parte della dotazione; - schedatura completa dei volumi e delle riviste Metodologia Schedatura libri con l' utilizzo dei mezzi informatici e di comunicazione a distanza per aggiornamento bibliografico. Durata Il progetto ha durata annuale, da ottobre 2011 a Maggio 2012. SEZIONE 2 AREA DIDATTICA Tempi di partecipazione per gli alunni ore curricolari ore extracurricolari 25 Risorse umane Risorse Umane: prof.ssa Maria Pugliese Villa Castelli, a.s. 2011/2012 La Referente Prof.ssa Maria Pugliese

86

SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO SEZIONE 1- AREA GENERALE Denominazione EDUCAZIONE ALLA LEGALITA' Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto Daria Milone Tipologia del progetto Progetto: annuale x pluriennale nuovo X Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto ed altri fondi (specificare X quali) Amministrazione Comunale Progetto da finanziare con altri fondi (specificare quali) Ordine di priorit (criteri Collegio dei Docenti del 05/10/2004): Progetto di Formazione / Azione X Progetto che riguarda lAmpliamento Offerta Formativa Progetto che prevede lIntegrazione Handicap / Svantaggio Progetto in Continuit X Progetto gi sperimentato con esito positivo X Progetto in Orario curricukare ed Aggiuntivo Altro Altre realt istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte (illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con esperto/ente/ditta esterni, ecc.) Carabinieri, polizia, vigili urbani, CSU Centro servizi volontariato di Brindisi

Destinatari
Gli alunni delle classi II e III della scuola secondaria di I grado

Tempi di realizzazione
Da gennaio 2012 a aprile 2012 SEZIONE 2 AREA DIDATTICA Finalit generali del progetto - Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo, comportamentale, affettivo per gli alunni Aspetti cognitivi: Promuovere negli alunni lacquisizione di quei valori fondamentali che portano ad una corretta convivenza civile e che, nel rispetto della dignit umana, educano alla pace, contro la violenza e la sopraffazione. Aspetti relazionali: Abituare i preadolescenti ad analizzare, a decodificare la realt che li circonda e ad incidere positivamente su di essa. Conoscere le varie forme di volontariato. Aspetti comportamentali: Responsabilizzare gli alunni affinch sappiano ispirare i propri comportamenti al rispetto della legalit e della solidariet.

Tempi di partecipazione per gli alunni


-ore curricolari - ore extracurricolari 20

87

Risorse umane Docenti impegnati: Prof.ssa Daria Milone

Obiettivi misurabili che sintendono perseguire a livello formativo per i docenti


Aspetti della Formazione Docenti Metodologie utilizzate e Modalit di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni, attivit

laboratoriali, ricerche, seminari, ecc)

Attivit laboratoriali, esercitazioni, giochi di simulazione. Incontri con le associazioni di volontariato presenti sul territorio. Istituzione corpo Mini-Vigili.

Modalit di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dellintervento didattico
Le verifiche saranno attuate attraverso letture, questionari, dibattiti guidati e/o relazioni e osservazioni dirette di comportamenti

Manifestazioni e/o Prodotti finali


Produzione di interviste, componimenti e brevi articoli giornalistici a tema. Villa Castelli a.s. 2011/2012 La referente Prof.ssa Daria MILONE

SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO SEZIONE 1- AREA GENERALE Denominazione LA LAVAGNA ON LINE Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto Prof. Giuseppe NISI Tipologia del progetto X Progetto: X annuale o pluriennale o nuovo Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto ed altri fondi (specificare quali): Amministrazione Comunale. Progetto da finanziare con altri fondi (specificare quali) Ordine di priorit (criteri Collegio dei Docenti del 05/10/2004): Progetto di Formazione / Azione Progetto che riguarda lAmpliamento Offerta Formativa

88

Progetto che prevede lIntegrazione Handicap / Svantaggio Progetto in Continuit Progetto gi sperimentato con esito positivo Progetto in Orario Aggiuntivo Altro

Altre realt istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte (illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con esperto/ente/ditta esterni, ecc.) Destinatari delle attivit (alunni) Docenti di sostegno e non Tempi di realizzazione Novembre-Febbraio

SEZIONE 2 AREA DIDATTICA


Finalit generali del progetto Lo scopo finale legato alla realizzazione che i docenti riescano ad utilizzare la LIM come strumento per il miglioramento del processo didattico e di apprendimento dello studente. Obiettivi misurabili che si intendono perseguire come agiornamento Uso delle lavagne interattive nei suoi strumenti e individuazione di strutture specifiche di lezioni in ambito disciplinare. Tempi di partecipazione per gli alunni ore curricolari X ore extracurricolari 20 Risorse umane Docente interno: Prof. Giuseppe NISI

Metodologie utilizzate e Modalit di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni, attivit


laboratoriali, ricerche, seminari, ecc) Attivit laboratori ali, cooperative learning e sperimentazione disciplinare. Modalit di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dellintervento didattico Criteri, modalit e strumenti di verifica dei risultati. I criteri di valutazione riguarderanno l'analisi delle prestazioni che i partecipanti saranno in grado di attuare al termine del corso, nonch dell'acquisizione di esempi di utilizzo didattico del mezzo LIM. Manifestazioni e/o Prodotti finali Modalit di documentazione - Le modalit di documentazione del corso saranno autoreferenziali, ovvero prodotte mediante la creazione e condivisione di file generati con la lavagna interattiva.

Villa Castelli a.s. 2011/2012 Il Docente Proponente Prof. Giuseppe NISI

89

SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO SEZIONE 1- AREA GENERALE Denominazione IO, UNO SCRIGNO DI IDEE nsegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto Referente:Prof.ssa Perna Mariarosaria X Progetto: X annuale o pluriennale o nuovo Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto ed altri fondi (specificare quali): Amministrazione Comunale. Progetto da finanziare con altri fondi (specificare quali) Ordine di priorit (criteri Collegio dei Docenti del 05/10/2004): Progetto di Formazione / Azione Progetto che riguarda lAmpliamento Offerta Formativa Progetto che prevede lIntegrazione Handicap / Svantaggio Progetto in Continuit X Progetto gi sperimentato con esito positivo Progetto in Orario Aggiuntivo Altro Altre realt istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte (illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con esperto/ente/ditta esterni, ecc.) Destinatari delle attivit (alunni) Gruppi di alunni provenienti da tutte le classi. Tempi di realizzazione Dicembre 2011- maggio 2012

SEZIONE 2 AREA DIDATTICA


Finalit generali del progetto - Favorire l'aggregazione offrendo percorsi formativi con stimoli educativi che favoriscono lo sviluppo cognitivo, espressivo, motorio e manuale; - Liberare la creativit recuperando la loro fiducia e la propria motivazione. Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo, comportamentale, affettivo . - Riconoscere il piacere della manualit e delle percezioni tattili; - Conoscere e utilizzare le varie tecniche di lavorazione; - Saper progettare e realizzare semplici manufatti; - Imparare a lavorare per una finalit concreta. Tempi di partecipazione per gli alunni ore curricolari ore extracurricolari 15

90

Risorse umane Docenti Coinvolti: Maria Rosaria Perna.

Metodologie utilizzate e Modalit di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni, attivit


laboratoriali, ricerche, seminari, ecc) Attivit laboratotiali. Modalit di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dellintervento didattico Le verifiche sono svolte attraverso l'osservazione in itinere del lavoro e dei prodotti realizzati. Manifestazioni e/o Prodotti finali Mostra espositiva dei manufatti realizzati.

Villa Castelli, A.S. 2011/2012 La Docente Referente Maria Rosaria Perna

SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO SEZIONE 1- AREA GENERALE Denominazione IO COMUNICO Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto Palma FUMAROLA Tipologia del progetto X Progetto: X annuale o pluriennale o nuovo Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto ed altri fondi (specificare quali): Amministrazione Comunale. Progetto da finanziare con altri fondi (specificare quali) Ordine di priorit (criteri Collegio dei Docenti del .): Progetto di Formazione / Azione X Progetto che riguarda lAmpliamento Offerta Formativa Progetto che prevede lIntegrazione Handicap / Svantaggio Progetto in Continuit X Progetto gi sperimentato con esito positivo

91

Progetto in Orario Aggiuntivo Altro Altre realt istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte (illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con esperto/ente/ditta esterni, ecc.)

Destinatari delle attivit (alunni) Gruppi di alunni provenienti da tutte le classi. Alunni delle classi 4^, 5^ sez. A, B Tempi di realizzazione Da Gennaio a Giugno 2012

SEZIONE 2 AREA DIDATTICA


Finalit generali del progetto a) Avere consapevolezza delle proprie competenze comunicative, espressive e dei propri limiti; b) Saper utilizzare gli assetti comunicativi e relazionali attraverso il linguaggio corporeomotorio, gestuale, grafico, verbale e non verbale e integrarlo con le tecnologie informatiche per la comunicazione; c) Acquisire la capacit di integrarsi nel gruppo, condividere e rispettare le regole; d) Assumersi responsabilit delle proprie azioni e impegnarsi per il bene comune. Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo, comportamentale, affettivo per gli alunni a) Saper comunicare situazioni e stati d'animo con gesti, espressioni del viso, movimenti del corpo; b) recitare un testo teatrale con dizione corretta ed espressivit; c) Costruire scenografie essenziale in funzione di obiettivi realizzabili e raggiungibili. Tempi di partecipazione per gli alunni ore curricolari X ore extracurricolari 60 Risorse umane Docente interno: Palma Fumarola, Paola Nisi, Anna Amico

Metodologie utilizzate e Modalit di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni, attivit


laboratoriali, ricerche, seminari, ecc) Attivit laboratoriali (articolazione in 4 laboratori: grafico-pittorico; teatro; informatico; musicalemotorio. Modalit di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dellintervento didattico Osservazione diretta, filmati, schede di valutazione. Manifestazioni e/o Prodotti finali Realizzazione di un DVD delle attivit finali con rappresentazione teatrale. Villa Castelli, 3/12/2011 Il/La docente Palma Fumarola

92

SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO SEZIONE 1- AREA GENERALE Denominazione TUTTI IN BICI, SENZA RISCHI Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto Palma PUGLIESE Tipologia del progetto X Progetto: X annuale o pluriennale o nuovo Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto ed altri fondi (specificare quali): Amministrazione Comunale. Progetto da finanziare con altri fondi (specificare quali) Ordine di priorit (criteri Collegio dei Docenti del .): Progetto di Formazione / Azione X Progetto che riguarda lAmpliamento Offerta Formativa Progetto che prevede lIntegrazione Handicap / Svantaggio Progetto in Continuit X Progetto gi sperimentato con esito positivo Progetto in Orario Aggiuntivo Altro Altre realt istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte (illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con esperto/ente/ditta esterni, ecc.)

Destinatari delle attivit (alunni) Alunni della classe 3^ a Tempo Pieno Tempi di realizzazione Gennaio - Febbraio (sabato mattina)

SEZIONE 2 AREA DIDATTICA


Finalit generali del progetto - Promuovere nei bambini la consapevolezza che usare la bici salutare; - Imparare ad affrontare le strade cittadine senza correre rischi. Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo, comportamentale, affettivo per gli alunni - Conoscere i segnali stradali e regole, per evitare incidenti; - Sapersi muovere nel traffico, divertendosi a pedalare in tutta sicurezza - Imparare le regole per viaggiare sicuri. Tempi di partecipazione per gli alunni

93

ore curricolari x ore extracurricolari: 30 Risorse umane Docente interno: Lucia Bernardi , Palma Pugliese Docente esperto:

Metodologie utilizzate e Modalit di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni, attivit


laboratoriali, ricerche, seminari, ecc) Lezioni, conoscenze delle regole, prove a quiz, giochi, interviste Modalit di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dellintervento didattico Osservazione diretta; Elaborati; Scheda finale di valutazione delle attivit progettuali. Manifestazioni e/o Prodotti finali Cartellonistica Villa Castelli,05/12/2011 Il/La docente Palma Pugliese

94

PROGETTI P.O.N.

OBIETTIVO

IMPORTO
9821.43 9821.43 5892.86 5892.86 5892.86

Priorit

C ital. C ita. C mat. C

NOI IN SCENACE LA CAVIAMO I TESTI E LA MUSICA

4-5 elem. 1-2 media 4-5 elem. 1-2 media 4-5 elem. 1-2 media 3 elem. 3 elem.

20

50

10/01/2012 29/06/2012 10/01/2012 29/06/2012 10/01/2012 29/06/2012 10/01/2012 29/06/2012

20

50

NUMERI PARLANTI IO HO I NUMERI PER

2 2 1 1 1 1 3 3 3

20 20 20 20

30 30 30 30 30 30 30 50 50

C SCIENZIATI IN ERBA sc/tec C IO GLI ALTRI E IL TERRITORIO C AMBIENTALMENTE C SPERIMENTANDO MY PASSPORT TO EUROPE A1 MY PASSPORT TO EUROPE A2 LE(GA)LI AL SUD

1-2-3 media 20 4 elem. 5 elem. 3 media 5 elem. 20 20 20 25

C ingl. C C

10/01/2012 29/06/2012 5892.86 10/01/2012 29/06/2012 5892.86 10/01/2012 29/06/2012 5892.86 10/01/2012 29/06/2012 8892.86 10/01/2012 29/06/2012 12821.42 10/01/2012 29/06/201 10021/2011 29/06/2012

95

PERIODO

ALUNNI

ALUNNI

TITOLO Priorit

ORE

96

INDICE Introduzione Contesto socio-economico La nostra scuola Il servizio scolastico e le caratteristiche della struttura Organismi partecipanti Offerta formativa curriculare Il percorso formativo per ordine di scuola Autovalutazione d'Istituto - Invalsi La valutazione La continuit Integrazione alunni disabili Accoglienza e integrazione alunni stranieri L'Orientamento Formazione classi Assegnazione docenti alle classi La Comunicazione Formazione e Aggiornamento Aspetti organizzativi Funzioni Strumentali Fuzionogramma di istituto Consiglio di istituto Organizzazione del lavoro del personale Ata Piano Annuale delle attivit Patto Corresponsabilit Educativa Regolamento Istituto La sicurezza I Progetti

pag.

3 3 5 6 8 8 9 16 16 21 22 23 24 25 25 26 27 28 30 33 35 36 36 41 42 63 64

Approvato dal Collegio dei Docenti con delibera n. 18 del 09 Dicembre 2011 Approvato dal Consiglio di Istituto il 14 Dicembre 2011

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Luca DIPRESA

97

98

Vous aimerez peut-être aussi