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1

SOLUZIONI IN SERIE DI POTENZE


DI EQUAZIONI DIFFERENZIALI LINEARI

~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Data un'equazione differenziale lineare di ordine n omogenea in forma normale

0 ) ( ' ) ( ) (
1
) 1 (
1
) (
= + + + +

y x a y x a y x a y
n n
n n
L , (1)

noto che non esistono procedimenti generali per individuare n soluzioni indipendenti che
sarebbero necessarie per scriverne l'integrale generale (ci pu essere fatto solo in casi particolari,
ad esempio se l'equazione a coefficienti costanti).

Un procedimento che a volte consente di risolvere l'equazione (1) consiste nel cercare una
soluzione y espressa da una serie di potenze, convergente in un opportuno intervallo. Come si vedr
negli esempi che seguono, questo procedimento risulta conveniente ad esempio quando i
coefficienti della (1) sono polinomiali, sebbene anche in questo caso ci si possa trovare di fronte a
notevoli difficolt di calcolo.

Cominciamo ad illustrare il procedimento osservando il seguente caso particolare

0 2 = xy y . (2)

Si tratta naturalmente di una semplice equazione lineare omogenea, la cui soluzione generale
si scrive immediatamente come
2
x
ce y = , dato che x
2
una primitiva di 2x. Vediamo come si
ottiene lo stesso risultato in modo alternativo. Supponiamo di non saper risolvere la (2), e
cerchiamone una soluzione scritta come

=
=
0 k
k
k
x a y , dove la serie in questione ha un raggio di
convergenza non nullo
(1)
. Poich nell'intervallo di convergenza J = ( , ) lecito derivare ed
integrare termine a termine, abbiamo


=
+

+ = =
0
1
1
1
) 1 (
k
k
k
k
k
k
x a k x ka y (si ricordi che la serie cos
ottenuta ha ancora raggio di convergenza ). Sostituendo tali serie nell'equazione (2), si trova:

0 2 ) 1 (
0
1
0
1
= +


=
+

=
+
k
k
k
k
k
k
x a x a k . (3)

Traslando l'indice nella seconda serie, l'equazione (3) diventa

0 2 ) 1 (
1
1
0
1
= +


=

=
+
k
k
k
k
k
k
x a x a k ,

cio [ ] 0 2 ) 1 (
1
1 1 1
= + +

=
+
k
k
k k
x a a k a . Perch questa equazione sia soddisfatta, occorre che sia
a
1
= 0, e inoltre che per ogni k = 1, 2, 3... sia (k + 1)a
k+1
2a
k1
= 0, cio


1
Pi in generale, si potrebbe scrivere una serie di potenze in cui il generico termine a
k
(x x
0
)
k
.
2

1 1
1
2
+
+
=
k k
a
k
a . (4)

La formula (4) una relazione di ricorrenza, cio una regola che definisce un termine della
successione con una formula che contiene uno o pi dei termini precedenti. Una simile relazione,
note alcune condizioni iniziali (il primo valore o i primi valori della successione), consente di
determinare uno dopo l'altro i termini della successione in questione, anche se in generale non ci si
pu aspettare di trovare una formula "chiusa" che consenta di calcolare il k-esimo termine in modo
"diretto", cio senza dover calcolare esplicitamente tutti i termini precedenti.

Nel nostro caso la successione {a
k
} si determina facilmente, visto che ciascun a
k
definito
come un opportuno multiplo del termine che sta due posti prima. Applicando la (4) con k = 1, 3, 5,
ecc. si trova


0 0 2
2
2
a a a = = ;
2 4
2
0
2 4
a
a a = = ;
6 6
2
0
4 6
a
a a = = ,

e cos via. Poich nei passaggi successivi il termine trovato viene diviso per 4, poi per 5, ecc...,
deduciamo che in generale vale la formula
!
0
2
k
a
a
k
=
(2)
.

Inoltre, essendo a
1
= 0, vediamo subito che tutti i termini a
3
, a
5
, a
7
,... sono nulli. In
conclusione, posto a
0
= c, possiamo esprimere la soluzione nella forma

=
=
|
|

\
|
+ + + =
0
2 4 2
! ! 2 ! 1
1
k
k
k
x
c
x x
c y L .

Ricordando lo sviluppo in serie della funzione esponenziale, vediamo subito che la y trovata
non altro che
2
x
ce , come ci aspettavamo.

Consideriamo ora un esempio in cui impossibile esprimere in modo analitico la soluzione
utilizzando le "ordinarie" funzioni trascendenti elementari. Si debba risolvere l'equazione

0 = xy y , (5)

detta equazione di Airy. Si tratta di un'equazione lineare omogenea del secondo ordine, ciascuna
soluzione della quale ovviamente definita in tutto . Per esprimere l'integrale generale,
dovremmo individuare due soluzioni della (5) linearmente indipendenti, diciamo u
1
(x) e u
2
(x), per
poi scrivere y = c
1
u
1
(x) + c
2
u
2
(x), con c
1
e c
2
costanti reali arbitrarie, ma purtroppo in questo caso
non possibile determinare analiticamente tali soluzioni (si sa che un'equazione lineare di ordine
n 2 a coefficienti qualsiasi esattamente risolubile solo in casi particolari).

Procediamo allora come nell'esempio precedente, ponendo

=
=
0 k
k
k
x a y , dove supponiamo
che la serie abbia raggio di convergenza > 0. Abbiamo gi visto che derivando la serie, si trova

=
+
+ =
0
1
) 1 (
k
k
k
x a k y ; derivando di nuovo, si ha


=
+

+
+ + = + =
0
2
1
1
1
) 2 )( 1 ( ) 1 (
k
k
k
k
k
k
x a k k x a k k y ;

2
In questo caso stato abbastanza facile dedurre la formula generale per a
2k
, ma a rigore le formule dedotte dall'analisi
dei primi casi andrebbero dimostrate per induzione.
3
sostituendo nella (5), otteniamo

0 ) 2 )( 1 (
0
1
0
2
= + +


=
+

=
+
k
k
k
k
k
k
x a x a k k ,

cio, traslando l'indice nella seconda serie:

0 ) 2 )( 1 (
1
1
0
2
= + +


=

=
+
k
k
k
k
k
k
x a x a k k ,

che si pu anche scrivere [ ] 0 ) 2 )( 1 ( 2
1
1 2 2
= + + +

=
+
k
k
k k
x a a k k a . Deduciamo allora che deve
essere a
2
= 0, e inoltre
) 2 )( 1 (
1
2
+ +
=

+
k k
a
a
k
k
per ogni k 1.

In questo caso ciascun termine della successione {a
k
} si ottiene come un opportuno multiplo
del termine che si trova tre posti prima. Otteniamo allora facilmente

a
2
= a
5
= a
8
=
...
= 0;
3 2
0
3

=
a
a ,
6 5 3 2 6 5
0 3
6

=

=
a a
a ,
9 8 6 5 3 2 9 8
0 6
9

=

=
a a
a , ...;
4 3
1
4

=
a
a ,
7 6 4 3 7 6
1 4
7

=

=
a a
a ,
10 9 7 6 4 3 10 9
1 7
10

=

=
a a
a , ...,

e in questo modo abbiamo ottenuto tutti i coefficienti della serie. Ora vediamo che possibile
esprimere in modo pi compatto i termini a
3k
ed a
3k+1
, ragionando come segue. Osserviamo che la
frazione
3 2
0

a
si pu scrivere come
0
3 2 1
1
a

, per cui
0 3
! 3
1
a a = ; se nella frazione
6 5 3 2
0

a

desideriamo "completare" il denominatore allo scopo di ottenere un fattoriale, possiamo scrivere
0 0 6
! 6
4 1
6 5 4 3 2 1
4 1
a a a

=

= , ed allo stesso modo si ha


0
0
9
! 9
7 4 1
9 8 6 5 3 2
a
a
a

=

= , e cos via.
In modo simile, si ha
1 4
! 4
2
a a = ,
1 7
! 7
5 2
a a

= ,
1 10
! 10
8 5 2
a a

= , ecc.
Possiamo allora scrivere l'integrale generale dell'equazione di Airy come segue:

L +

+

+

+ + + + =
10
2
9
1
7
2
6
1
4
2
3
1 2 1
! 10
8 5 2
! 9
7 4 1
! 7
5 2
! 6
4 1
! 4
2
! 3
1
x c x c x c x c x c x c x c c y , (6)

dove abbiamo sostituito a
0
ed a
1
rispettivamente con c
1
e c
2
. Volendo, possiamo separare nella (6) i
termini contenenti c
1
da quelli contenenti c
2
, trovando cos


|

\
|
+

+

+ + +
|

\
|
+

+

+ + = L L
10 7 4
2
9 6 3
1
! 10
8 5 2
! 7
5 2
! 4
2
! 9
7 4 1
! 6
4 1
! 3
1
1 x x x x c x x x c y , (7)

il che mostra che l'integrale generale della (4) si pu scrivere come combinazione lineare delle
seguenti funzioni:

4

=

+ = +

+

+ + =
1
3 9 6 3
)! 3 (
) 2 3 ( 4 1
1
! 9
7 4 1
! 6
4 1
! 3
1
1 ) (
k
k
x
k
k
x x x x f
L
L ;

=
+
+

+ = +

+

+ + =
1
1 3 10 7 4
)! 1 3 (
) 1 3 ( 5 2
! 10
8 5 2
! 7
5 2
! 4
2
) (
k
k
x
k
k
x x x x x x g
L
L .

Osserviamo che entrambe le funzioni sopra definite hanno dominio , come era logico
aspettarsi. Infatti, per quanto riguarda la funzione f, il criterio del rapporto d:

+ = + + =
+
+
=
+
+

= =

+

) 2 3 )( 3 3 ( lim
) 1 3 ( )! 3 (
)! 3 3 (
lim
)! 3 3 (
) 1 3 )( 2 3 ( 4 1
)! 3 (
) 2 3 ( 4 1
lim lim
1
k k
k k
k
k
k k
k
k
a
a
n n n
k
k
k L
L
,

ed in modo analogo per la g si trova:

+ = + + =
+ +
+
=
+
+
+

= =

+

) 3 3 )( 4 3 ( lim
) 2 3 ( )! 1 3 (
)! 4 3 (
lim
)! 4 3 (
) 2 3 )( 1 3 ( 5 2
)! 1 3 (
) 1 3 ( 5 2
lim lim
1
k k
k k
k
k
k k
k
k
a
a
n n n
k
k
k L
L
.

*********************************

Osservazione. Si possono scrivere diversamente i coefficienti che appaiono nelle definizioni
delle due funzioni f e g, ricordando le propriet della funzione gamma. Infatti si ha

|

\
|

\
|
+
=
|

\
|

=
|

\
|


|

\
|

|

\
|
=
3
1
3
1
3
3
2 3
3
4
3
1
3
3
2 3
3
3
4
3
3
1
3 ) 2 3 ( 4 1
k
k k
k
k k
L L L ;
|

\
|

\
|
+
=
|

\
|

=
|

\
|


|

\
|

|

\
|
=
3
2
3
2
3
3
1 3
3
5
3
2
3
3
1 3
3
3
5
3
3
2
3 ) 1 3 ( 5 2
k
k k
k
k k
L L L .

Siccome poi per k = 0 l'espressione
|

\
|

\
|
+
3
1
3
1
3
k
k
vale 1, ed analogamente
|

\
|

\
|
+
3
2
3
2
3
k
k
si
riduce ad 1 per k = 0, le funzioni f e g si possono anche scrivere

=
|

\
|
+
|

\
|

=
0
3
)! 3 (
3
1
3
3
1
1
) (
k
k
k
x
k
k
x f ;
5

=
+
+
|

\
|
+
|

\
|

=
0
1 3
)! 1 3 (
3
2
3
3
2
1
) (
k
k
k
x
k
k
x g .

*********************************

Un altro interessante esempio di equazione risolubile in serie la seguente

(1 x
2
)y'' 2xy + ( + 1)y = 0, (8)

dove un parametro reale. Essa viene detta equazione di Legendre. possibile ridurre la (8) a
forma normale ad esempio nell'intervallo (1 , 1) dividendo tutto per 1 x
2
:

0
1
) 1 (
1
2
2 2
=

+
+

y
x
y
x
x
y , (9)

cosicch, se cerchiamo una soluzione della (9) scritta come

=
=
0 k
k
k
x a y , dobbiamo aspettarci che la
serie risultante abbia raggio di convergenza non superiore ad 1. Essendo

=
+
+ =
0
1
) 1 (
k
k
k
x a k y e

=
+
+ + =
0
2
) 2 )( 1 (
k
k
k
x a k k y , sostituiamo tali espressioni nella (9) (o meglio nella (8), che pi
facile da trattare essendo in forma intera) ed otteniamo l'equazione

0 ) 1 ( ) 1 ( 2 ) 2 )( 1 ( ) 1 (
0 0
1
0
2
2
= + + + + +


=

=
+

=
+
k
k
k
k
k
k
k
k
k
x a x a k x x a k k x ,

che si pu trasformare come segue:

0 ) 1 ( ) 1 ( 2 ) 2 )( 1 ( ) 2 )( 1 (
0 0
1
1
0
2
2
0
2
= + + + + + + +


=

=
+
+

=
+
+

=
+
k
k
k
k
k
k
k
k
k
k
k
k
x a x a k x a k k x a k k ;
0 ) 1 ( 2 ) 1 ( ) 2 )( 1 (
0 1 2 0
2
= + + + +


=

=
+
k
k
k
k
k
k
k
k
k
k
k
k
x a x ka x ka k x a k k ;
+ + + + +


=

=
+
2
1
2 2
2 3 2
2 2 ) 1 ( ) 2 )( 1 ( 6 2
k
k
k
k
k
k
k
k
k
x ka x a x ka k x a k k x a a
0 ) 1 ( ) 1 ( ) 1 (
2
1 0
= + + + + + +

= k
k
k
x a x a a ;
( ) + + + + + + x a a a a a
1 1 3 0 2
) 1 ( 2 6 ) 1 ( 2
[ ] 0 ) 1 ( 2 ) 1 ( ) 2 )( 1 (
2
2
= + + + + +

=
+
k
k
k k k k
x a ka ka k a k k .

Affinch valga l'identit, deve essere 2a
2
+ ( + 1)a
0
= 0, 6a
3
+ (
2
+ 2)a
1
= 0, e inoltre
(k + 1)(k + 2)a
k+2
[k(k 1) + 2k ( + 1)]a
k
= 0 per ogni k 2. Abbiamo allora:

6

0 2
2
) 1 (
a a
+
= ;
1 3
6
) 2 )( 1 (
a a
+
= ;

e inoltre
k k
a
k k
k k
a
) 2 )( 1 (
) 1 )( (
2
+ +
+ +
=
+
per k 2. Poich ciascun termine definito come un
multiplo del termine che lo precede di due posti, conveniente distinguere i due casi k pari e k
dispari. Per k pari si ha successivamente:

(k = 2)
[ ] [ ]
0 0 2 4
! 4
) 3 )( 1 ( ) 2 (
2
) 1 (
4 3
) 3 )( 2 (
4 3
) 3 )( 2 (
a a a a
+ +
=
|

\
|
+

\
|

+
=

+
=
(k = 4) =
|

\
|
+ +

+
=

+
=
0 4 6
! 4
) 3 )( 1 )( 2 (
6 5
) 5 )( 4 (
6 5
) 5 )( 4 (
a a a

[ ] [ ]
0
! 6
) 5 )( 3 )( 1 ( ) 4 )( 2 (
a
+ + +
= .

Proseguendo con k = 6, 8,..., chiaro che per gli indici pari (da 2 in poi) si ha


[ ] [ ]
0 2
)! 2 (
) 1 2 ( ) 3 )( 1 ( ) 2 2 ( ) 2 (
) 1 ( a
k
k k
a
k
k
+ + + +
=
L L
.

Allo stesso modo, per k uguale successivamente a 3, 5, ecc., si trova:

[ ] [ ]
1 1 3 5
! 5
) 4 )( 2 ( ) 3 )( 1 (
6
) 2 )( 1 (
5 4
) 4 )( 3 (
5 4
) 4 )( 3 (
a a a a
+ +
=
|

\
|
+

\
|

+
=

+
=
[ ] [ ]
=
+ +
|

\
|

+
=

+
=
1 5 7
! 5
) 4 )( 2 ( ) 3 )( 1 (
7 6
) 6 )( 5 (
7 6
) 6 )( 5 (
a a a

[ ] [ ]
1
! 7
) 6 )( 4 )( 2 ( ) 5 )( 3 )( 1 (
a
+ + +
= ,

e in generale
[ ] [ ]
1 1 2
)! 1 2 (
) 2 ( ) 4 )( 2 ( ) 1 2 ( ) 3 )( 1 (
) 1 ( a
k
k k
a
k
k
+
+ + + +
=
+
L L
.

Le formule cos trovate ci consentono di scrivere esplicitamente l'integrale generale della (8)
nell'intervallo (1 , 1). Abbiamo infatti, considerando i soli termini di grado pari, la serie


[ ] [ ]
k
k
k
x
k
k k
x u
2
1
1
)! 2 (
) 1 2 ( ) 3 )( 1 ( ) 2 2 ( ) 2 (
) 1 ( 1 ) (

=
+ + + +
+ =
L L
, (10)

e considerando i soli termini di grado dispari:


[ ] [ ]
1 2
0
2
)! 1 2 (
) 2 ( ) 4 )( 2 ( ) 1 2 ( ) 3 )( 1 (
) 1 ( ) (
+

+
+ + + +
=
k
k
k
x
k
k k
x u
L L
, (11)

per cui l'integrale generale si pu scrivere come y = c
1
u
1
(x) + c
2
u
2
(x). Non difficile osservare che
ciascuna delle due serie (10) e (11) ha raggio di convergenza 1, e pertanto l'integrale generale
trovato valido in (1 , 1). Infatti, si ha per la (10):

7

[ ] [ ]
[ ] [ ]
=
+
+ + + + + +
+ + + +
=

)! 2 2 (
) 1 2 )( 1 2 ( ) 3 )( 1 ( ) 2 )( 2 2 ( ) 2 (
)! 2 (
) 1 2 ( ) 3 )( 1 ( ) 2 2 ( ) 2 (
lim
k
k k k k
k
k k
k L L
L L


[ ] [ ]
[ ] [ ]
=
+ + + + + +
+ + + + + +
=
) 1 2 )( 1 2 ( ) 3 )( 1 ( ) 2 )( 2 2 ( ) 2 (
) 1 2 )( 2 2 ( ) 1 2 ( ) 3 )( 1 ( ) 2 2 ( ) 2 (
lim
k k k k
k k k k
k L L
L L

1
) 1 2 )( 2 (
) 1 2 )( 2 2 (
lim =
+ +
+ +
=
k k
k k
k
,

ed analogamente per la (11):


[ ] [ ]
[ ] [ ]
=
+
+ + + + +
+
+ + + +
=

)! 3 2 (
) 2 2 ( ) 4 )( 2 ( ) 1 2 )( 1 2 ( ) 3 )( 1 (
)! 1 2 (
) 2 ( ) 4 )( 2 ( ) 1 2 ( ) 3 )( 1 (
lim
k
k k k
k
k k
k L L
L L

1
) 2 2 )( 1 2 (
) 2 2 )( 3 2 (
lim =
+ +
+ +
=
k k
k k
k
.

La (10) contiene solo termini di grado pari, pertanto una funzione pari, ed analogamente la
(11) d una funzione dispari.
Ci possiamo chiedere ora se per particolari valori positivi del parametro le serie (10) e (11)
si riducano a somme finite. Ad esempio, per quanto riguarda la u
1
, scritta come nella (10), il modulo
del coefficiente di x
2k

( ) ( )
)! 2 (
) 1 2 ( ) 3 )( 1 ( ) 2 2 ( ) 2 (
k
k k + + + + L L
, che nullo per
naturale pari. Ad esempio, per = 8 36
2
) 1 8 ( 8
! 2
) 1 (
2
=
+
=
+
= a , =
+ +
=
! 4
) 3 )( 1 )( 2 (
4
a

198
24
) 3 8 )( 1 8 ( 6 8
=
+ +
= ,
5
1716
! 6
) 13 11 9 ( ) 4 6 8 (
6
=

= a ,
7
1287
! 8
) 15 13 11 9 ( ) 2 4 6 8 (
8
=

= a ,
ma a
10
nullo, perch il primo prodotto diventa 86420, e grazie alla formula
k k
a
k k
k k
a
) 2 )( 1 (
) 1 )( (
2
+ +
+ +
=
+
tutti i coefficienti successivi sono nulli. Dunque in questo caso la
serie si riduce ad un polinomio, precisamente
8 6 4 2
7
1287
5
1716
198 36 1 x x x x + + . In modo
analogo, la serie (11) diventa un polinomio solo se un naturale dispari. Le soluzioni polinomiali
che si ottengono dall'equazione (8) sotto tali ipotesi sono conosciute come polinomi di Legendre.

Il procedimento visto sopra si potrebbe generalizzare, considerando coefficienti non
necessariamente polinomiali. Ad esempio, consideriamo nel caso n = 2 la generica equazione del
secondo ordine omogenea in forma normale

y'' + a(x)y' + b(x)y = 0, (12)

e supponiamo che le funzioni a(x) e b(x) siano analitiche, cio che ciascuna delle due ammetta uno
sviluppo in serie di potenze valido in un intervallo ( , ). In queste ipotesi, si pu dimostrare che
l'integrale generale della (12) anch'esso dato da una serie di potenze convergente nello stesso
intervallo. C' per una grave difficolt pratica nell'applicazione di questo procedimento: infatti in
generale occorre aspettarsi che ciascun coefficiente della serie da a
2
in poi si trovi tramite una
8
formula esplicita che per contiene tutti i termini precedentemente calcolati. Perci, possibile
calcolare uno dopo l'altro un qualsiasi numero di coefficienti, ma in generale non si riesce a scrivere
una formula esplicita che fornisca direttamente a
k
per un generico k.
In realt, la difficolt di scrivere una formula chiusa per a
k
si presenta anche quando la
relazione di ricorrenza contiene sempre lo stesso numero di termini. Possiamo renderci conto di
questa difficolt tramite un esempio apparentemente simile all'equazione di Airy; sia ad esempio da
risolvere l'equazione y'' (x + 1)y = 0. Questa volta scriviamo in modo un po' diverso la soluzione
cercata, precisamente poniamo

=
=
0
!
k
k
k
k
x
a y : abbiamo allora


=
+

=
0
1
1
1
! )! 1 (
k
k
k
k
k
k
k
x
a
k
x
a y e

=
+
=
0
2
!
k
k
k
k
x
a y ; sostituendo nell'equazione, troviamo

0
! ! !
0 0
1
0
2
=


=

=
+
=
+
k
k
k
k
k
k
k
k
k
k
x
a
k
x
a
k
x
a ,

cio 0
! )! 1 ( !
0 1
1
0
2
=

=
+
k
k
k
k
k
k
k
k
k
k
x
a
k
x
a
k
x
a , che si pu anche scrivere nella forma
0
!
) (
1
1 2
0 2
=

+

=
+
k
k k k k
x
k
a ka a
a a . Abbiamo allora a
2
= a
0
, e inoltre a
k+2
= a
k
+ ka
k1
per ogni k
da 1 in avanti.
Ora, applicando ripetutamente la formula di ricorrenza appena trovata, possiamo calcolare i
primi coefficienti della serie:

a
3
= a
1
+ a
0
; a
4
= a
2
+ 2a
1
= a
0
+ 2a
1
; a
5
= a
3
+ 3a
2
= 4a
0
+ a
1
;
a
6
= a
4
+ 4a
3
= 5a
0
+ 6a
1
; a
7
= a
5
+ 5a
4
= 9a
0
+ 11a
1
,

e cos via. Se ad esempio abbiamo le condizioni iniziali y(0) = 1 e y'(0) = 2 (il che equivale a
scegliere a
0
= 1 ed a
1
= 2), troviamo a
2
= 1, ed inoltre i coefficienti a
3
, ..., a
7
valgono
rispettivamente 3, 5, 6, 17 e 31. Quindi i primi termini dello sviluppo in serie della soluzione sono
L + + + + + + + + =
7 6 5 4 3 2
5040
31
720
17
20
1
24
5
2
1
2
1
2 1 x x x x x x x y , e di conseguenza si pu
approssimare la y con il polinomio
7 6 5 4 3 2
7
5040
31
720
17
20
1
24
5
2
1
2
1
2 1 ) ( x x x x x x x x P + + + + + + + + = ,
che il polinomio di Taylor del 7 ordine della y. Purtroppo per in questo caso risulta impossibile
esprimere il generico a
k
, cio trovare una formula "chiusa" che consenta di calcolare a
k
senza dover
conoscere esplicitamente tutti i termini precedenti.


METODI DI PERTURBAZIONE

~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Il procedimento visto sopra consente di esprimere la soluzione di un'equazione differenziale
(in particolare lineare) attraverso una serie di potenze: da ci si pu ricavare nei casi pi "fortunati"
l'espressione esplicita della soluzione (nel senso che si conoscono tutti i coefficienti della serie),
altrimenti si trova almeno un polinomio, che per x "sufficientemente vicino" a 0 d
un'approssimazione della funzione.
9
Vediamo qui ora un diverso procedimento, applicabile in alcuni casi quando uno o pi
coefficienti di un'equazione lineare vengono "variati" in termini di un parametro che si suppone
assuma valori abbastanza piccoli.
noto che l'equazione y'' +
2
y = 0 sempre risolubile analiticamente, e il suo integrale
generale y
0
= c
1
cosx + c
1
sen x. In particolare, per = 1 l'equazione diventa y'' + y = 0, che ha
integrale generale y
0
= c
1
cos x + c
1
sen x. Ora, si consideri l'equazione

y'' + (1 + )y = 0, (13)

in cui il coefficiente 1 stato "perturbato" con l'aggiunta di un parametro . Per semplicit,
aggiungiamo delle condizioni iniziali; ad esempio, posto y(0) = 1 ed y'(0) = 2, l'equazione y'' + y = 0
avr la soluzione y
0
= cos x + 2 sen x; per quanto riguarda l'equazione perturbata (13), facile
scriverne esplicitamente la soluzione: essendo l'integrale generale ) 1 ( sen ) 1 cos(
2 1
+ + + x c x c ,
ponendo le stesse condizioni iniziali si trova la soluzione ) 1 ( sen
1
2
) 1 cos( +
+
+ + = x x y .
Ora, proviamo ad affrontare il problema partendo da un diverso punto di vista. Invece di
scrivere la soluzione come serie di potenze di x, scriviamo


n
n
n
x y y =

=
) (
0
, (14)

cio y = y
0
(x) + y
1
(x) +
2
y
2
(x) +
...
; in altre parole, la (14) esprime la soluzione come serie di
potenze nella variabile , ovviamente con coefficienti dipendenti da x. Derivando la serie (14)
termine a termine, troviamo
n
n
n
x y y =

=
) (
0
e
n
n
n
x y y =

=
) (
0
(3)
. Per quanto riguarda le condizioni
iniziali, un modo semplice di porre tali condizioni il seguente: se scriviamo y
0
(0) = 1 ed
) 0 (
0
y = 2, ed inoltre y
n
(0) = 0 ed 0 ) 0 ( =
n
y per ogni n 1, la funzione definita dalla (14)
verificher le condizioni iniziali dette prima, cio y(0) = 1 ed y'(0) = 2
(4)
.
Sostituendo allora la (14) e le sue derivate nell'equazione (13), si trova

0 ) ( ) 1 ( ) (
0 0
= + +


=

=
n
n
n
n
n
n
x y x y ;
0 ) ( ) ( ) (
1
0 0 0
= + +
+

=

n
n
n
n
n
n
n
n
n
x y x y x y ,

cio, traslando l'indice nella terza serie:

0 ) ( ) ( ) (
1
1
0 0
= + +


=

=
n
n
n
n
n
n
n
n
n
x y x y x y ,


3
Questi passaggi dovrebbero essere giustificati in maniera pi rigorosa. Sappiamo infatti che per le serie di potenze non
vi alcun problema nella derivazione termine a termine (la serie delle derivate d la derivata della serie all'interno
dell'intervallo di convergenza); per una generica serie di funzioni, la derivazione lecita (e si ottiene come somma la
derivata della serie data) se vale l'ipotesi di convergenza uniforme della serie delle derivate (mentre non sufficiente
l'ipotesi di convergenza uniforme della serie assegnata).
4
In alternativa, si possono anche dare le condizioni iniziali sulle y
n
in altri modi; ad esempio, si pu porre y
n
(0) = h
n
ed
y'
n
(0) = k
n
, con la condizione che la serie degli h
n
abbia somma 1 e che la serie dei k
n
abbia somma 2. Pi in generale, si
pu porre y
n
(0) = h
n,
ed y'
n
(0) = k
n,
, con analoghe condizioni.
10
che si pu anche scrivere [ ] 0 ) ( ) ( ) ( ) ( ) (
1
1 0 0
= + + + +

n
n
n n n
x y x y x y x y x y .
Affinch valga questa identit, occorre che sia 0 ) ( ) (
0 0
= + x y x y , come detto prima con le
condizioni y
0
(0) = 1 ed ) 0 (
0
y = 2, e inoltre che per ogni n 1 sia ) ( ) ( ) (
1
x xy x y x y
n n n
= + con
y
n
(0) = 0 ed ) 0 (
n
y = 0. Dunque ciascuna y
n
si determina risolvendo un problema di Cauchy lineare
(omogeneo solo nel caso n = 0). Ad esempio, essendo y
0
= cos x + 2 sen x, la y
1
si trova risolvendo
il problema di Cauchy non omogeneo

=
=
= = +
. 0 ) (
0 ) (
sen 2 cos ) ( ) ( ) (
1
1
0 1 1
x y
x y
x x x y x y x y

L'integrale generale dell'equazione omogenea ovviamente c
1
cos x + c
1
sen x; perci si deve
cercare una soluzione particolare y del tipo Ax cos x + Bx sen x. Derivando e sostituendo, si trova
facilmente x
x
x x y sen
2
cos = , ed imponendo le condizioni iniziali si ottiene infine la funzione
x x x
x
x
x
x x x y cos sen
2
1 sen
2
cos sen
1
+
|

\
|
+ = + = . Procedendo allo stesso modo, la funzione
y
2
la soluzione del problema di Cauchy

=
=

\
|
+ = +
, 0 ) (
0 ) (
cos sen
2
1 ) ( ) (
2
2
2 2
x y
x y
x x x
x
x y x y
perci
x
x x
x
x x
y sen
4 8
cos
8 4
3
2 2
2
|
|

\
|
+
|
|

\
|
+ = . Pur non essendo possibile dare una formula esplicita per
la generica funzione y
n
, questo procedimento consente di ricavare una dopo l'altra tali funzioni, e
quindi di scrivere quanti termini vogliamo della serie (14).
Ora, se un numero abbastanza piccolo, possiamo supporre che da un certo n in avanti i
termini della (14) diventino trascurabili, e quindi che la soluzione della (13) si approssimi
abbastanza bene anche limitandosi a pochi termini della serie. Ad esempio, utilizzando le funzioni
y
0
, y
1
, y
2
appena calcolate, possiamo scrivere la ridotta di ordine 2 della serie (14), che indicheremo
con s
2
(x):

=
|
|

\
|
|
|

\
|
+
|
|

\
|
+ +
|

\
|
+
|

\
|
+ + + = x
x x
x
x x
x x x
x
x x x s sen
4 8
cos
8 4
3 cos sen
2
1 sen 2 cos ) (
2 2
2
2

x
x x x
x
x x
x sen
4 8 2
2 cos
8 4
3 1
2
2 2
2
2 2
|
|

\
|
+

+
|
|

\
|
+ = .

Ovviamente questa funzione soddisfa le condizioni iniziali, ma essendo stata ottenuta
troncando la serie essa non la soluzione "esatta" del problema di Cauchy. Per valutare meglio
l'errore, si potrebbe considerare la differenza tra la soluzione esatta e la s
2
, ma in tal modo si ottiene
una funzione ) ( ) ( ) (
2
x s x y x z = difficile da trattare (essenzialmente per l'impossibilit di
determinare in modo esatto gli zeri della derivata). Supponiamo per di calcolare le derivate e
sostituirle nel primo membro dell'equazione (13): se z fosse la soluzione esatta ovviamente si
otterrebbe 0, perci questo calcolo pu dare un'idea della discrepanza tra z e la soluzione esatta.
Siccome ) 1 ( sen
1
2
) 1 cos( +
+
+ + x x verifica il problema di Cauchy con condizioni
iniziali 1 e 2, sufficiente considerare la sola funzione

11
x
x x x
x
x x
x x v sen
4 8 2
2 cos
8 4
3 1 ) (
2
2 2
2
2 2
|
|

\
|
+


|
|

\
|
+ = .

Il calcolo delle derivate d:

x
x x
x x
x x x
x v sen
8 4
3
4
3
2
1 cos
4 8 2 4
3
2 ) (
2 2 2 2 2 2 2 2
|
|

\
|

+ +
|
|

\
|
+

+ = ;

x
x x x
x
x x
x x v sen
4 8
3
2 2
3
2 cos
8 4 4
5
1 ) (
2 2 2 2 2 2 2 2
|
|

\
|

+ +
|
|

\
|

+ + = .

Sostituendo nel primo membro della (13), si trova:

+
|
|

\
|

+ +
|
|

\
|

+ + x
x x x
x
x x
x sen
4 8
3
2 2
3
2 cos
8 4 4
5
1
2 2 2 2 2 2 2 2

=
(

|
|

\
|
+


|
|

\
|
+ + + x
x x x
x
x x
x sen
4 8 2
2 cos
8 4
3 1 ) 1 (
2
2 2
2
2 2

=
|
|

\
|
+

+
|
|

\
|
+

= x
x x
x
x x x
sen
4 8 2
cos
8 4
3
2 4
5
2 3 3 2 2 3 3 2 2


(

|
|

\
|
+

+
|
|

\
|
+

+ = x
x x
x
x x x
sen
4 8 2
1
cos
8 4
3
2 4
5
2 2
2
.

Come si visto, i termini in di grado inferiore a 2 si sono cancellati, per cui stato possibile
raccogliere un fattore
2
; questo un esempio di ci che in realt accade in generale: troncando la
serie (14) al termine di grado N si ha una funzione che per 0 tende alla soluzione con ordine di
infinitesimo N , e ci vero per ogni x del dominio.
Vediamo ora l'applicazione di questo metodo ad un altro caso. Si consideri l'equazione

y'' + (1 + x)y = 0, (15)

ancora con le condizioni iniziali y(0) = 1 ed y'(0) = 2. Questa volta non possibile scrivere in modo
esatto la soluzione dell'equazione; tralasciando l'eventuale soluzione in serie di potenze (che solleva
problemi simili a quelli dell'ultimo esempio del paragrafo precedente), vediamo cosa succede
ponendo come sopra
n
n
n
x y y =

=
) (
0
. Come nel caso precedente, poniamo y
0
(0) = 1, ) 0 (
0
y = 2, e
y
n
(0) = 0 ) 0 ( =
n
y per n 1. Effettuando la derivazione due volte e sostituendo nella (15), troviamo:

0 ) ( ) 1 ( ) (
0 0
= + +


=

=
n
n
n
n
n
n
x y x x y ;
0 ) ( ) ( ) (
1
0 0 0
= + +
+

=

n
n
n
n
n
n
n
n
n
x y x x y x y ,
0 ) ( ) ( ) (
1
1
0 0
= + +


=

=
n
n
n
n
n
n
n
n
n
x y x x y x y ,
[ ] 0 ) ( ) ( ) ( ) ( ) (
1
1 0 0
= + + + +

n
n
n n n
x xy x y x y x y x y .
12
Dev'essere allora 0 ) ( ) (
0 0
= + x y x y , con y
0
(0) = 1 ed ) 0 (
0
y = 2, e inoltre che per ogni n 1
) ( ) ( ) (
1
x xy x y x y
n n n
= + con y
n
(0) = 0 ed ) 0 (
n
y = 0. Perci anche in questo caso y
0
= cos x +
+ 2 sen x, mentre la y
1
si trova risolvendo il problema di Cauchy

=
=
= = +
. 0 ) (
0 ) (
sen 2 cos ) ( ) ( ) (
1
1
0 1 1
x y
x y
x x x x x y x y x y


A parte l'ovvia soluzione dell'equazione omogenea, in questo caso occorre cercare una
soluzione particolare dell'equazione completa del tipo x Dx Cx x Bx Ax y sen ) ( cos ) (
2 2
+ + + = .
Svolgendo i soliti calcoli, si trova x
x x
x
x x
y sen
2 4
cos
4 2
2 2
|
|

\
|
+
|
|

\
|
= , e da questa, poste le
condizioni iniziali, si ottiene x
x x
x
x x
y sen
4 2 4
1
cos
4 2
2 2
1
|
|

\
|
+
|
|

\
|
= . Allo stesso modo, la y
2
si
trova risolvendo l'equazione x
x x x
x
x x
y y sen
4 2 4
cos
4 2
2 3 2 3
|
|

\
|
+ +
|
|

\
|
+ = + , sempre con
condizioni iniziali nulle. Posto x H Gx Fx Ex x D Cx Bx Ax y sen ) ( cos ) (
2 3 4 2 3 4
+ + + + + + + = , si
trova la soluzione particolare x
x x x x
x
x x x x
y sen
32
7
16
5
48
5
16
cos
16
5
32
7
24
5
32
2 4 4 2 4 4
|
|

\
|
+ + +
|
|

\
|
+ + = , e
imponendo nell'integrale generale le condizioni iniziali, si ha infine
x
x x x x
x
x x x x
y sen
16
5
32
7
16
5
48
5
16
cos
16
5
32
7
24
5
32
2 4 4 2 4 4
2
|
|

\
|
+ + +
|
|

\
|
+ + = . Procedendo allo stesso
modo, possibile determinare successivamente le funzioni y
3
, y
4
, ecc.

Vediamo anche in questo caso cosa si ottiene troncando la serie (14) al termine in
2
;
calcolando esplicitamente y
0
+ y
1
+
2
y
2
, si ottiene la funzione

+
|
|

\
|

|
|

\
|
+

+
|
|

\
|

+ = x x x x x s cos
32 24
5
2 32
7
4 16
5
1
4
2
3
2
2
2 2
2

x x x x x sen
16 48
5
4 16
5
2 32
7
16
5
4
2
4
2
3
2
2
2 2 2
|
|

\
|

+
|
|

\
|

+
|
|

\
|
+

+ + .

Se calcoliamo le prime due derivate di questa funzione, e sostituiamo nell'equazione data,
troviamo

= + +
2 2
) 1 ( s x s

+
|

\
|

+ = x x x x x cos
32 24
5
32
7
16
5
5 4 3 2 2


)
`

\
|

+ +

+ x x x x x x sen
16 48
5
16
5
32
7
16
5
5 4 3 2
,

il che mostra che anche in questo caso si ottiene come secondo membro dell'equazione una funzione
che rispetto ad un infinitesimo di ordine 2 (per ogni x fissato).

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