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Le Acque Reflue:
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Solidi totali volatili Solidi totali fissi Solidi sospesi totali o Solidi non filtrabili Solidi sospesi volatili
Solidi filtrabili totali o Solidi che non vengono trattenuti nella filtrazione di un campione di Solidi disciolti refluo, effettuata un filtro con dimensione nominale dei pori pari a 0.45 m e successivo essiccamento a 105 C. Comprendono le sostanze colloidali e disciolte nellacqua. Solidi filtrabili volatili Solidi che volatilizzano a seguito della combustione dei SFLT alla temperatura di 600 C. Solidi filtrabili fissi o non volatili Solidi sedimentabili Solidi non sedimentabili Solidi residui dopo la combustione dei SFLT alla temperatura di 600C. Porzione dei solidi sospesi in grado di sedimentare in un definito intervallo di tempo (generalmente 2 h). Sono espressi in ml/l. Porzione dei solidi sospesi non grado di sedimentare in un definito intervallo di tempo (generalmente 2 h). Si tratta essenzialmente di sostanze colloidali.
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Figura 1.
Figura 2.
Classificazione dei vari tipi di solidi presenti in un liquame civile con indicazione del campo di variazione delle dimensioni delle particelle.
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Figura 3.
Figura 4.
A sinistra, la stufa per lessiccamento a 105 C; a destra, la muffola per il riscaldamento a 600C.
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Figura 5. Apparecchiatura per la filtrazione sottovuoto. A destra, pesatura del filtro di porosit 0.45m tramite bilancia analitica.
Figura 6.
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Tabella II.
Carichi specifici dei solidi sospesi, sedimentabili e non, e di quelli filtrabili (o disciolti).
Categoria di solidi Carico specifico (gr/ab x g)
60 30 90 100 190
Solidi sospesi sedimentabili Solidi sospesi non sedimentabili Solidi sospesi totali Solidi filtrabili o disciolti Solidi totali
Categoria di solidi
Solidi sospesi Totali Sedimentabili Non sedimentabili Solidi filtrabili o disciolti Solidi Totali (sospesi + filtrabili)
Totale (gr/ab x g)
90 60 30 100 190
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Categoria di solidi
Tutti i valori sono espressi in mg/l Solidi Totali: Disciolti totali Non volatili Volatili Sospesi totali Non volatili Volatili Sedimentabili (ml/l)
Figura 7. Classificazione dei solidi totali presenti in un liquame civile con indicazione delle porzioni rimovibili mediante i principali processi di depurazione.
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Figura 7.
Figura 8. .
Andamento della frazione carboniosa e della frazione azotata del BOD in funzione del tempo.
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Figura 9. .
Andamento della frazione carboniosa e della frazione azotata del BOD in funzione del tempo.
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Caratteristiche qualitative chimico-fisiche delle acque reflue secondo il D.L. 152/06. e aggiornata???
Aree non sensibili 25 125 35 Aree Scarichi sensibili suolo 25 125 35 10-15 1-2 20 100 25 15 5 2 Fognature industrie 25 125 35 15 20 10
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Parametro
Azoto Totale N-organico NH3 NO2 NO3 Fosforo Totale Organico Inorganico Grassi Coliformi totali (MPN/100 ml) Coliformi fecali (MPN/100 ml) Virus, PFU/100 ml
Media Conc.
40 15 25 0 0 8 3 5 100 22x106 8x106 500
Bassa Conc.
20 8 12 0 0 4 1 3 50 -
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la dotazione idrica giornaliera procapite, in genere 200 l/ab x g; le perdite della rete fognaria, in genere si assume un coefficiente di afflusso in fognatura pari a 0.8; la variabilit giornaliera delle portate reflue per via della variabilit dei consumi; la variabilit delle portate reflue, a seguito di eventi pluviometrici, nel caso di fognature miste. .
Figura 10. .
Rapporto tra la portata massima e la portata media giornaliera, in funzione del numero di abitanti.
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Figura 11. .
Rapporto tra la portata massima o minima di acqua reflua, in funzione del numero di abitanti serviti dallimpianto.
Figura 12.
Variazioni orarie di portata, della concentrazione di BOD5, della concentrazione di solidi sospesi, registrate al terminale di una fognatura.
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Autodepurazione
Limmissione di acque di rifiuto contenenti sostanze organiche, in un corso dacqua, mobilita i microrganismi, presenti nel liquame e nel corso dacqua, che, utilizzando lossigeno disciolto nella miscela liquida, provvedono alla degradazione della sostanza organica e, quindi alla depurazione. Il fenomeno noto col nome di autodepurazione.
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Autodepurazione
Il corpo dacqua rimane in uno stato di salute, finch la concentrazione di ossigeno disciolto si mantiene a livelli tali da assicurare la sopravvivenza degli organismi acquatici superiori, maggiormente sensibili alle carenze di ossigeno. Se il consumo di ossigeno disciolto eccessivo, per via del notevole carico organico del liquame scaricato, il corso dacqua pu raggiungere delle condizioni di anossia, che indicano, dunque, un elevato grado di inquinamento.
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Figura 13. .
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Figura 14. .
Curva a sacco di un corso dacqua. Il punto di minimo della curva rappresenta la minore conc. di O2 disciolto che viene raggiunta.
Figura 15. .
Andamento della curva a sacco e del BOD nel caso di tre scarichi organici in successione.
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Figura 16. .
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Le Acque Reflue:
Classificazione dei trattamenti di depurazione
Dispensa N. 1 Parte II
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