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Notizie dal gruppo di Sinistra Ecologia Libert al Comune di Novara 8 Marzo 2012

Le consigliere e i consiglieri di maggioranza del comune di Novara festeggiano la giornata mondiale della donna approvando una delibera proposta dall'Unione Donne Italiane che dice stop alla pubblicit che offende le donne attraverso immagini stereotipate, volgari, allusive o di subordinazione all'universo maschile. Buon 8 marzo a tutte (e a tutti)!

OGGETTO: MORATORIA CITTADINA DELLE PUBBLICITA LESIVE DELLA DIGNITA DELLA DONNA

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che: l 8 marzo ricorre la celebrazione della Giornata Internazionale della Donna, comunemente chiamata festa della donna nella sola Italia, sancita dalle Nazioni Unite sin dal 1977 il 25 novembre ricorre la celebrazione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, sancita dalle Nazioni Unite sin dal 1999 il 18 settembre del 1979 le Nazioni Unite hanno adottato la convenzione sulleliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti della donna in data 3 settembre 2008 stata approvata dal Parlamento Europeo la risoluzione n. 2038 relativa all'impatto del marketing e della pubblicit sulla parit tra donne e uomini (2008/2038(INI));

Preso atto che: la Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere con la relazione n. (A6-0199/2008) ha evidenziato come la pubblicit alimenti e consolidi gli stereotipi di genere determinando un impatto negativo sulla parit; dalla stessa relazione possibile rilevare i seguenti aspetti: gli stereotipi sulle differenze di genere proposte dalla pubblicit producono sugli individui un processo di oggettificazione, per cui sia il corpo delle donne come quello degli uomini vengono rappresentati come oggetti, e tuttavia continuano ad essere le donne quelle che ne soffrono maggiormente le conseguenze; ridurre un essere umano ad oggetto espone l'individuo alla violenza e all'offesa; le politiche per la parit di genere devono essere finalizzate anche ad evitare che le persone a qualunque et subiscano continuamente ed anche involontariamente l'esposizione continuata a messaggi oggettificanti e stereotipizzanti; la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni del 21 settembre 2010, Strategia per la parit tra donne e uomini 2010-2015 [COM(2010) 491], dichiara riguardo alla dignit, integrit ed alla lotta contro la violenza nei confronti delle donne: si stima che in Europa il 20-25% delle donne sia stato oggetto di violenze fisiche almeno una volta nella vita e che circa mezzo milione di donne viventi in Europa sia stato sottoposto a mutilazioni genitali. la comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni Una tabella di marcia per la parit fra le donne e gli uomini 2006-2010 [COM(2006)92] riguardo alleliminazione degli stereotipi legati al genere, dichiara: Linsegnamento, la formazione e la cultura dovrebbero permettere di orientare le donne verso studi non tradizionali e settori professionali valorizzati. I mezzi di comunicazione contribuiscono a veicolare stereotipi di genere. Bisognerebbe mantenere un dialogo regolare tra le autorit e le parti interessate.

Diritti delle donne

Considerato che particolarmente importante che la pubblicit sui media sia disciplinata da norme etiche e/o norme giuridiche vincolanti che proibiscano la pubblicit che presenta stereotipi di genere o che incita al sessismo e alla violenza; occorre il coinvolgimento di tutta la societ nelle diverse espressioni di rappresentanza e di partecipazione popolare, in quanto si tratta di una responsabilit condivisa; nelle strade nelle piazze e in tutti i luoghi pubblici dove le affissioni che offendono la dignit delle donne non possono essere oscurate con un gesto individuale, occorre un gesto di responsabilit collettiva; necessario un impegno concreto a contrasto della pubblicit offensiva perch la pi visibile delle violazioni contro il genere femminile; opportuno che l amministrazione comunale approvi una apposita delibera contro tutte le forme di pubblicit offensive verso il genere femminile; Vista la legislazione comunitaria sui diritti delle donne e la parit tra donne e uomini; Sentito il parere della competente Commissione Consiliare Permanente; Visto il parere favorevole espresso, ai sensi dellart. 49, comma 1, del D.Lgs 267/2000 Testo unico delle leggi sullordinamento degli Enti Locali, dal Dirigente di Servizio; Con n. 25 voti favorevoli resi per alzata di mano dai n. 31 consiglieri presenti e votanti come da proclamazione fatta dal Presidente; DELIBERA 1) di aderire alla risoluzione Comunitaria n. 2038 del 3 settembre 2008 del Parlamento Europeo sull'impatto del marketing e della pubblicit sulla parit tra donne e uomini (2008/2038(INI), che indica come inammissibile il modello pubblicitario lesivo verso il genere femminile, indicando agli stati membri di adeguare decretazioni e leggi in tal senso di richiedere agli organi di governo nazionale e regionale, per quanto di competenza, l'attuazione della suddetta risoluzione Comunitaria n. 2038 del 3 settembre 2008 del Parlamento Europeo sull'impatto del marketing e della pubblicit sulla parit tra donne e uomini (2008/2038(INI)), che indica come inammissibile il modello pubblicitario lesivo verso il genere femminile, sollecitando gli stati membri ad adeguare decretazioni e leggi in tal senso. di dichiarare Novara Citt libera dalla pubblicit offensiva della dignit della donna poich essa legittima e genera violenza sulle donne. di adottare la Moratoria della pubblicit offensiva per le donne, proposta dallUDI - Unione Donne in Italia Coordinamento nazionale, al fine di avere "citt libere dalla pubblicit lesiva della dignit di genere. di stabilire che nessun materiale, inerente iniziative collegate o patrocinate dal Comune di Novara e che nessuna sua pubblicazione sui mezzi di informazione e comunicazione (sito, periodico di informazione comunale ecc.), sia veicolo di tali stereotipi lesivi per la dignit delle donne. di reperire risorse per la promozione di iniziative e campagne di sensibilizzazione sulla violenza contro le donne, pi in generale, e sul fenomeno della pubblicit sessista offensiva della dignit della donna, al fine di favorire i cambiamenti culturali della cittadinanza, con particolare riguardo alle nuove generazioni, e pervenire ad una convivenza di genere nel rispetto delle reciproche differenze.

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Diritti delle donne

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di promuovere luso di un linguaggio non sessista e rispettoso delle donne, da adottare sia per la redazione di ogni atto amministrativo, diffuso e pubblicato dallAmministrazione comunale, sia dai mezzi di comunicazione e informazione, utilizzati sempre dallAmministrazione comunale. di fornire i seguenti indirizzi agli uffici competenti per dare attuazione alla moratoria della pubblicit lesiva della dignit di genere: invitare, attraverso gli Uffici preposti del Servizio Affissioni e Pubblicit, i titolari di impianti privati ad aderire alla moratoria, rifiutando pubblicit lesiva della dignit della donna predisporre bozza di atto deliberativo contenente norme che proibiscano la pubblicit che presenti stereotipi di genere o che inciti al sessismo e alla violenza, da sottoporre agli organi competenti vigilare e controllare il territorio affinch vengano rispettate le norme vigenti che proibiscano la pubblicit che presenti stereotipi di genere o che inciti al sessismo e alla violenza. monitorare il territorio, al fine di verificare il raggiungimento degli obiettivi sopradetti, anche avvalendosi delle iniziative e delle competenze delle associazioni femminili e degli organismi di parit. elaborare e promuovere nelle scuole e nelle comunit per minori programmi educativi ed iniziative didattiche fondate su uno spirito di tolleranza e di rispetto della dignit umana e della parit di genere, sostenendo limpotanza delleducazione allaffettivit, al fine di eliminare condizionamenti culturali di derivazione sessista e prevenire comportamenti discriminatori su base sessuale di dare atto che il presente provvedimento non comporta spesa da finanziar a carico del Comune di Novara

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Gli interventi in consiglio comunale

Diritti delle donne

Riportiamo qui di seguito l'intervento del consigliere Pagani e la dichiarazione di voto del capogruppo Reali in merito alla delibera pubblicata sopra. Questi interventi intendono anche rispondere alle dichiarazioni della minoranza che, ostinandosi a non comprendere cosa siano le differenze di sesso (o di genere, come va di moda dire oggi), avevano proposto un emendamento in cui si parlava genericamente di dignit della persona umana, annacquando di fatto l'intento della delibera di tutelare proprio la parte femminile dell'umanit.

PAGANI
Per parafrasare Bertold Brecht, direi: felici i popoli che non hanno bisogno di questa delibera, perch al loro interno le donne sono valorizzate e rispettate. Nel nostro meno felice popolo quindi ben venga una delibera che ci liberi dalla pubblicit contro le donne e ben ha fatto l'UDI a proporla. La pubblicit talmente onnipotente e pervasiva che non riusciamo pi a renderci conto del suo enrome potere nel plasmare e orientare la coscienza collettiva. Frederick Pohl nell'indimenticabile I mercanti dello spazio diceva acutamente che oggi non ci sono pi grandi poeti, perch le menti pi originali e creative si dedicano alla pubblicit. In attesa dell'ulteriore passaggio di civilt che ci porter ad avere zone cittadine libere da pubblicit, un'ottima cosa che si possano bloccare tutte le immagini che offendono la dignit della donna. Non si tratta solo di cm di pelle scoperta o di stupide allusioni sessuali, ma di inquadrare la donna in un ruolo subordinato: segretaria, collaboratrice, giovane apprendista, moglie premurosa, oppure semplicemente oca. Come dice la risoluzione 2038 , si considera che la discriminazione di genere nei media tuttora diffusa e che la pubblicit che presenta stereotipi di genere riproduce un'iniqua distribuzione del potere tra i sessi.

La risoluzione 2038 non parla di dignit della persona umana, cosa che fa naturalmente parte della dichiarazione dei universale diritti umani, ma di impatto del marketing e della pubblicit sulla parit tra donne e uomini. Nell'ambito della dignit della persona, opportuno sottolineare oggi il problema della dignit della donna, perch oggi questa che viene minacciata. Non facciamo della fantascienza: se domani, in un'ipotetica societ matriarcale, dovesse essere minacciata la dignit dell'uomo, ci penser un'altrettanto ipotetica UUI (unione uomini italiani) a proporre un'opportuna delibera. Aggiungo che opportuno fare in modo che questa delibera possa avere un effetto preventivo, ovvero che possano bloccare le pubblicit offensive prima che arrivino sui muri della citt e non solamente dopo. Non si tratta solo di fare rimuovere cartelloni su segnalazione dei cittadini, ma fare s che l'ufficio affissione e le concessionarie di pubblicit possano avere delle anteprime dei cartelloni e segnalare all'assessorato alle pari opportunit o ad organismi eventualmentre tutti i casi dubbi. Per queste ragioni, sono favorevole alla delibera proposta e non sono favorevole all'emendamento proposto dalla minoranza, che a mio parere stravolge e annacqua la filosofia della delibera.

REALI
Il dibattito che si sta svolgendo sulla delibera presentata dalle Consigliere di maggioranza sulla Moratoria cittadina delle pubblicit lesive della dignit della donna evidenzia una questione sulla quale mi voglio soffermare. Spesso dentro ad un concetto di difesa della dignit umnana, un concetto certamente giustisssimo ma di carattere molto generico, si nasconde la negazione della differenza di genere. Tutte le problematiche che noi affrontiamo nei dibattiti, hanno una loro storicit. La storia di oggi ci dice che le problematiche legate alle questioni di genere sono tuttora irrisolte. La storia delle donne ancora oggi una storia non paritaria, una storia fatta di tante disuguaglianze. Non possiamo dire che parlando solo di disuguaglianze per le donne, ghettizziamo le donne stesse, mentre il problema di tutto il genere umano. Per questo credo che una delibera precisa che definisce nettamente che Novara citt libera dalla pubblicit offensiva della dignit della donna assolutamente necessaria rispetto ad una delibera (emendamento della Lega) che condivisibile certo, ma generica, e non precisa rispetto alla richiesta di moratoria della pubblicit offensiva delle donne.

Diritti delle donne

F35: purtroppo avevamo ragione

Pace

Pubblichiamo integralmente il testo della lettera inviata ai quotidiani della citt dai capogrruppi di PD e SEL a proposito degli F35. Gentile Direttore, stiamo seguendo con molto interesse lo sviluppo del dibattito intorno al programma Joint Strike Fighter dei caccia F35. Quando nei mesi scorsi ci siamo attivati affinch anche il Consiglio Comunale di Novara con una chiara mozione esprimesse il suo parere contrario a questo programma, ci eravamo scontrati con coloro che sostenevano come quel programma fosse foriero di numerosi posti di lavoro. Quanto sta accadendo in questi giorni conferma pienamente le ragioni del nostro dissenso sullacquisto di questi aerei da guerra. Il programma si sta fortemente ridimensionando da parte di tutti i Partner e da parte degli stessi USA. E di oggi la notizia che lo stesso Ministro della Difesa Giampaolo Di Paola ha parlato della necessit che il progetto venga riesaminato e ridotto. Quindi non solo rimane valida la nostra contestazione a spese di entit enormi che costituiscono una inaccettabile contraddizione rispetto alle difficolt economiche che il paese sta attraversando, ma cade oggettivamente la tesi che il programma degli F35 porterebbe a migliaia di posti di lavoro in pi; infatti emerso in Commissione Difesa che le 10.000 unit impegnate per il programma F35 andranno a rilevare le 11.000 unit impegnate per lEurofighter non pi in produzione. In altre parole non un posto di lavoro in pi. I continui cambiamenti di questo programma, le diffuse incertezze, la poca chiarezza, ci convincono che lopinione pubblica anche attraverso le sue rappresentanze istituzionali, deve esprimersi apertamente contro questo progetto. Novara 15 febbraio 2012 Rossano Pirovano Capogruppo PD Alfredo Reali Capogruppo SEL

Approvato il nuovo regolamento per l'acquisizione di beni e servizi


Relatore il vice-sindaco Nicola Fonzo, il consiglio comunale di ieri ha anche approvato il nuovo Regolamento per l'acquisizione di forniture e servizi e per l'esecuzione di lavori in economia. Esso d finalmente attuazione alla legge 163 del 2006 (articolo 125) e regola tutte le acquisizione per importi inferiori a 100 000 . Tra gli obiettivi qualificanti del nuovo regolamento possiamo elencare: estendere le garanzie di trasparenza previste per le procedure ordinarie: nessun frazionamento nell'acquisizione di beni e servizi per eludere le procedure ad evidenza pubblica e meccanismo di rotazione dei professionisti a cui rivolgersi per la realizzazione di progetti di opere pubbliche); garantire i principi di buona amministrazione , trasparenza amministrativa e concorrenzialit; assicurare procedure pi snelle; privilegiare la sostenibilit dei prodotti e dei servizi: tecnologie ecologicamente compatibili, prodotti di lunga durata e ridotto impatto ambientale, eliminazione di prodotti tossici e di difficile smaltimento. Favorire l'inserimento di persone socialmente svantaggiate Il regolamento sar disponibile sul sito del Comune di Novara

Trasparenza

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