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Milano,BasilicadiS.

Ambrogio,12marzo2010 QuaresimaliIraccontidellamisericordia

EnzoBianchi
PriorediBose

LECTIODIVINASU Gv8,111(LADULTERA)
Introduzione Sorelleefratellicarissimi, lamisericordiadelSignorechequestaseracihaconvocatiqui,voieme,per ascoltareilVangeloecontemplarelamisericordiadiDio,ilPadre.Iosononellagioia perilfattodiesseredinuovoquiconvoi,eringrazioinparticolareilvescovomons. ErminioDeScalziperlinvitorivoltomi.Conquestagratitudinenelcuorecercherdi essereinmezzoavoiunumileecodellaParoladelSignore,quellaParolachevita pernoitutti.
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1. Untestochehaconosciutounastoriaparticolare AbbiamoascoltatoGv8,111,ilbranoevangelicochenarralincontrotraGes e una donna sorpresa in adulterio. un testo che la chiesa ha sempre ritenuto Vangeloautentico,dunqueappartenentealcanonedeilibribibliciispirati,eppure comenotohaconosciutounastoriastranaeparticolare.ignoratodaipadridella chiesagrecafinoalXIIsecoloeancoranel1546,inoccasionedelConciliodiTrento, visonoalcunichevorrebberoespungerequestapericopedaivangeli.Neipiantichi manoscrittiquestotestomanca,poilungoisecolivagacomeunmassoerraticodella tradizione evangelica: lo troviamo ora allinterno del vangelo secondo Luca, ora in quellogiovanneo S,lasortediquestobranoveramentestrana:daunlatolachiesalodichiara appartenenteallesanteScrittureincuicontenutalaParoladiDio,dallaltrolosente comeunbranoscandalosoeimbarazzante,comemostrailfattochenonsemprestato accolto dalla comunit dei credenti, soprattutto in oriente; un brano che, se siamo onesti,imbarazzaancoranoicheloascoltiamoquieora.Dopounlungoetravagliato migrarequestotestostatoinseritonelquartovangelo,ilvangelosecondoGiovanni, dopoilcapitolo7eprimadelv.15delcapitolo8,incuiattestataunaparoladiGes chesembragiustificarequestacollocazione:Voigiudicatesecondolacarne;ionon giudiconessuno.

Va detto che il nostro testo presenta somiglianze tematiche e contenutistiche con il vangelo secondo Luca, quello pi attento allinsegnamento di Ges sulla misericordia, e potrebbe anche essere collocato letterariamente dopo Lc 21,3738, comemostrailseguenteparallelo:
Duranteilgiorno[Ges]insegnavaneltempio;lanotte,uscivaepernottavaallaperto sul monte detto degli Ulivi. E tutto il popolo di buon mattino andava da lui nel tempioperascoltarlo(Lc21,3738). GessiavviversoilmontedegliUlivi.Maalmattinosirecdinuovoneltempioe tuttoilpopoloandavadalui.Edeglisedetteesimiseainsegnareloro(Gv8,12).

Noi per, in obbedienza al canone delle Scritture, lo leggiamo dove la redazione finale lo ha collocato, ossia nel capitolo 8 del vangelo secondo Giovanni, nelcontestodiunadiscussionesulrapportotraLeggeepeccato.Aquestoproposito Gv 8,111 ci fornisce unicona straordinaria della giustizia e della misericordia di Gesdifronteachihapeccato.

2. Moscihacomandatodilapidaredonnecomequesta.Tuchenedici? GessitrovaaGerusalemmee,dopoavertrascorsolanottesulmontedegli Ulivi,allalbasalealtempio,doveaccogliequantisirecanodaluiperascoltarlo(cf. Gv 8,12). Tutti i vangeli ci testimoniano questa prassi di Ges, in particolare nei giornicheprecedonolasuaultimaPasqua,quelladellasuapassioneemorte. Mentre egli seduto e intento ad annunciare la Parola a quanti lo ascoltano insiemeaisuoidiscepoli,eccochescribiefariseigliconduconounadonnasorpresa in adulterio (cf. Gv 8,3), e fanno questo per metterlo alla prova (Gv 8,6). Non una scena insolita: spesso i vangeli annotano che gli avversari di Ges cercano di tendergliuntrabocchetto,tentanodimetterloincontraddizioneconlaLeggediDio e, soprattutto, vorrebbero poterlo accusare di bestemmia, di disobbedienza al Dio vivente(cf.Mc8,11epar.;10,2epar.;12,13epar.).Maquestavoltailtranellotesoa GesnonriguardainterpretazionidellaLegge,maconcerneunadonnaomeglio, quellacheusatadacostorocomeunmerocasogiuridicosorpresainadulterioe trascinata con la forza davanti a lui dai testimoni del suo peccato, da quelli che devonovigilaresulcompimentodellaTorah,dellaLeggediDio.EppureGescome vedremoriesceatrasformareanchequestotranelloinunincontroumanoeumanizzante Questi uomini religiosi, interpreti zelanti della Legge, fanno irruzione nelluditorio di Ges, trascinano davanti a lui una donna sorpresa in flagrante adulterio,lacollocanoinmezzoatuttiesiaffrettanoadichiarare:Maestro,Mos nella Legge ci ha comandato di lapidare donne come questa (Gv 8,45). La loro

dichiarazioneformalmenteineccepibile:inLv20,10eDt22,22laLeggeprevedela pena di morte per luomo e la donna adulteri; in Dt 22,2324 attesta la stessa pena, mediante lapidazione, a proposito di un uomo e di una donna fidanzata caduti in adulterio. Questaunaleggecertamentesevera,maoccorrecomprenderechesecondola TorahlattentatoalmatrimoniounattentatoallalleanzaconDio,dicuiilmatrimonio figura nella storia. In altre parole, il matrimonio non un semplice accadimento allinterno della vita umana, ma unalleanza chiamata ad essere fedele e perseverante nella storia; una storia damore che attraversa gli anni e le stagioni dellavitaechenarralalleanzafedelestrettadaDioconilsuopopolo.Inproposito, c una pagina del profeta Malachia, purtroppo sconosciuta ai pi, che mi pare significativa:
IlSignoretestimonetrateeladonnadellatuagiovinezza,chehaitradito,mentre eralatuacompagna,ladonnalegataatedallalleanza.Nonfeceegliunesseresolo dotatodicarneesoffiovitale?Custoditedunqueilvostrosoffiovitaleenessuno tradisca la donna della sua giovinezza. Perch io detesto il ripudio, dice il Signore, DiodIsraeleCustoditeilvostrosoffiovitaleenonsiateinfedeli(Ml2,1416).

La durezza della pena prevista si spiega con il fatto che ladulterio una smentita del piano creazionale di Dio e, insieme, una grave contraddizione allalleanza.EccodunquechegliespertidellaScrittura,igelosicustodidellaLeggee

isuoiirreprensibiliesecutori,irreprensibiliinapparenzaeperciritenutidallagente uominireligiosi,chiedonoaGes:Tuchenedici?(Gv8,5). 3. Gessichinesimiseascrivereconilditoperterra La domanda posta a Ges mira a coglierlo in contraddizione. Se infatti egli non conferma quella condanna e non approva lesecuzione che ne consegue, pu essere accusato di trasgredire la Legge di Dio, di essere disobbediente ad essa. Se, al contrario,decideafavoredellaLegge,alloraperchaccogliepeccatorieprostitutee mangiaconloro(cf.Mc2,1516epar.;Lc15,12)?Perchsicomportainmodotaleda sembrare un mangione e un beone (Mt 11,19; Lc 7,35)? Perch annuncia la misericordia?Quel:Chenedici?significadunque:Tuchepredichiilperdonodi Dio,laremissionedeipeccati,chedicidiesserevenutoacercareipeccatorienoni giusti(cf.Mc2,17),dachepartetischieriinquestocaso?. Cerchiamo di sostare per un momento su questa scena. Ci sono alcuni che hannoportatoaGesunadonnanonperchsiasalvata,maperchsiacondannata. Discepoli e ascoltatori sono distanti: qui c solo Ges di fronte a questi uomini religiosie,inmezzo,unadonnainpiedi.Sololeistatacondottaingiudizio,nonil suocompliceche,secondolaLeggediMos,dovevaessereancheluicondannatoa morte:sololei,espostaallopinionepubblicaconilsuopeccatochevienedichiarato di fronte a tutti. Una donna nellinfamia, nella vergogna, e tutti intorno a lei sono

giudici, nemici, accusatori. Non c spazio per considerare la sua storia, i suoi sentimenti,lasuaconsapevolezza:perisuoiaccusatoriessanonhasolocommessoil peccatodiadulterio,unadultera,tuttainteradefinitadalsuopeccato,daquesto suo peccato pubblico, noto a tutti. la stessa situazione che incontriamo in una pagina del vangelo secondo Luca dove, di fronte a una donna prostituta, giunta di nascosto vicino a Ges per piangere sui suoi piedi e profumarli, il fariseo Simone afferma:Questadonnaunapeccatrice!(Lc7,39) MaquiGessichinaesimetteascrivereperterra(cf.Gv8,6),senzaproferire parola. Dalla posizione di chi seduto passa a quella di chi si china verso terra; di pi,inquestomodoeglisiinchinadifrontealladonnacheinpiedidavantialui!Si pensialleloquenzadiquestaimmagine:ladonnacheerastatapresaefattastarein piedi davanti a Ges seduto come un maestro e un giudice, la donna che ha alle spalleisuoiaccusatoriconlepietregipronteinmano,vedeGeschinatoaterradi frontealei. Ges scrivesullaterraconilsuodito:gesto enigmatico,mimo profetico; azione checomescrivevagiustamentePaulRicoeurciddapensare,nellasuaopacit, per sovrabbondanza di significato. Ma cosa significa questo gesto? Ges scrive i peccati degli accusatori della donna, come pensa s. Girolamo (cf. Dialogo contro i pelagiani II,762)? Oppure scrive frasi bibliche, secondo lopinione di alcuni esegeti moderni?Nonfacileinterpretarequestogesto:amioavvisoperessovaintesoin quanto tale, in quanto gesto appunto, senza soffermarsi su parole eventualmente scritte da Ges. Penso dunque che qui si debbano vedere da un lato gli scribi e i

farisei chericordano la Legge di Mos scolpita, scritta su tavole di pietra; dallaltro Gesilquale,scrivendoperterra,laterradicuisiamofattinoiuominiedonnefigli di Adamo, il terrestre, ci indica che la Legge va inscritta nella nostra carne, nelle nostrepoverevitesegnatedallafragilit,dalladebolezza,dalpeccato.Nonacaso dettocheGesscriveconildito,coscomelaLeggediMosfuscrittanellapietra dalditodiDio(Es31,18;Dt9,10). 4. Chidivoisenzapeccato,gettiperprimolapietracontrodilei Ges resta chino, mentre i suoi accusatori insistono nellinterrogarlo. Infine, dopoquestosilenziononvuotomariempitodalsuogestodiscriveresullaterra,egli alza il capo e non risponde direttamente alla questione postagli, ma fa un affermazione che contiene in s anche una domanda: Chi di voi senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei (Gv 8,7). Poi si china di nuovo e torna a scrivereperterra(cf.Gv8,8).Machipudirediesseresenzapeccato?Gessifaccia attenzioneconfermalaLegge,secondolaqualeiltestimonedeveessereilprimoa lapidare il colpevole (cf. Dt 13,910; 17,7), ma dice anche che il testimone, per compieretalegesto,deveessereluiperprimosenzapeccato!Ilproblemainfattiil peccato: quella donna adultera ha commesso un peccato pubblico e manifesto; gli altri, i suoi accusatori, non hanno peccati o in verit hanno peccati nascosti? E se hannopeccatinascosti,conqualeautorevolezzalancianolepietrecheuccidono?La

vera giustizia che si vuole reinstaurare dopo il peccato avvenuto esige che innanzituttosimettaordinenellapropriavita Solo Ges, lui che era senza peccato (cf. 2Cor 5,21; Eb 4,15; 1Gv 3,5), poteva scagliare una pietra, ma non lo fa. La sua paroladomanda, che non contraddice la Leggee nel contempo confermalasuaprassidi misericordia, appareefficace, va al cuoredeisuoiaccusatoriiquali,uditoci,senevannounoperuno,cominciando daipianziani(cf.Gv8,9).Questultimaprecisazionedellautoreattestalodicoen passantunaveritsemplicemachenondovremmomaidimenticare:pisiavanza in et, pi numerosi sono i peccati fatti e accumulati; questa coscienza dovrebbe attenuarelanostrainflessibilitversoglialtri,invecediindurirlaCosunaparola di Ges, una parola sola ma incisiva (al punto da essere divenuta proverbiale) e autentica,unadiquelledomandecheciscuotonoecifannoleggereinprofonditnoi stessi, impedisce a quegli uomini di fare violenza in nome della Legge che essi credonodiinterpretarecongiustiziaerigore. Chi di voi senza peccato, getti per primo la pietra. Questa una parola rivoltaame,avoi,aciascunodinoiognivoltachestiamopergiudicareilfratello,la sorella, luomo, la donna che ha un peccato manifesto e pubblico. Commenta con intelligenzas.Agostino:
QuestaparoladiGeseloquenzadellagiustizia:sipuniscalapeccatrice,manonla puniscanoipeccatori;siadempialaLegge,manonlaadempianocolorocheviolano laLegge!(CommentoalvangelosecondoGiovanniXXXIII,5).

Solo Dio potrebbe condannare quella donna e solo Ges, colui che racconta Dio (exeghsato: Gv 1,18), autorizzato a fare unazione che narri lagire di Dio. Ebbene,quiGespermettetemididireevangelizzaDio,ciorendeDioVangelo, buona notizia. Dio, nessuno lha mai visto (Gv 1,18), ma molti pensano di interpretarlo e di agire in nome suo; e cos, di fatto, scolpiscono e raccontano limmagine di un Dio perverso, mettono una maschera sul suo volto. Ges invece, lunico uomo che ha raccontato in pienezza di Dio, che ne stato lesegesi vivente, afferma che di fronte al peccatore, alla peccatrice, Dio ha un solo sentimento: non la condanna, non il castigo ma il desiderio che si converta e viva! S, perch cos dice il Signore: Io non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva (cf. Ez 33,11). PerquestoGesfacaderelepietredallemanidiquegliaccusatorigiudici,al prezzodiassumeresudislapenariservataaquestadonna:nonuncaso,infatti, seproprioallafinediquestocapitolosileggecheisuoiavversariraccolseropietre pergettarlecontroGes(Gv8,59).Soloquandotuttisenesonoandati,alloraeglisi alza in piedi e sta di fronte alla donna. Lei, posta l in piedi in mezzo a tutti, ora finalmenterestituitaallasuaidentitdidonnachestadavantiaGesevedeGesin piedi davanti a lei: cos possibile lincontro vero. la fine di un incubo per la donna, perch i suoi zelanti lapidatori si sono dileguati e perch colui che doveva giudicarlanonsedutocomeungiudice;pocoprimasierachinatodifrontealeie orastainpiedi,comeilgiudicechegiustificaeassolve.

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5. Donna,vaedorainpoinonpeccarepi Ora possibile lincontro parlato, che comincia con lappellativo rivolto da Gesallasuainterlocutrice:Donna(Gv8,10).Lachiamadonna,comeavevafatto con sua madre (Gv 2,4) e con la samaritana (Gv 4,21), come far con Maria di Magdala nellalba di Pasqua (Gv 20,15). Rivolgendosi a lei in questo modo Ges le restituisce la sua piena dignit, la fa risaltare davanti a s per quella che : non unadultera, non una peccatrice (tutti titoli che anche daremmo e di fatto diamo a una moglie infedele), ma una donna. Nessuno le aveva rivolto la parola, tutti lavevanotrascinatalcomeunoggetto;Gesinvecelerivolgelaparola,larestituisce allasua dignitdidonnae lechiede: Dovesono[i tuoiaccusatori]? Nessuno ti ha condannata? (Gv 8,10). Ed essa rispondendo: Oudes, Krie, Nessuno, Signore (Gv8,11)faunagrandeconfessionedifede.Coluichesitrovadifrontealeipidi unsemplicemaestro,ilSignore,comeildiscepoloamatoconfesserdopolasua resurrezione(Gv21,7). Infine, Ges conclude questo incontro con unaffermazione straordinaria: Neanchio ti condanno; va e dora in poi non peccare pi (Gv 8,11). Sono parole assolutamente gratuite e unilaterali. Il testo infatti non ci dice che la donna era pentita, non interessato ai suoi sentimenti ma rivela che, quando avvenuto lincontrotralasantitdiGeseilpeccatodiquestadonna,alloraperriprendere

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ancora le parole di s. Agostino relicti sunt duo, misera et misericordia, rimasero solo loro due, la misera e la misericordia (ibid.). Ecco la gratuit di quella assoluzione:Gesnoncondanna,perchDiononcondanna,maconquestosuoatto dimisericordiaprevenienteoffreaquelladonnalapossibilitdicambiare. Non ci viene detto che essa cambi vita, che si convert, che and a fare penitenza n che divent discepola di Ges e simise a seguirlo. Guardiamoci bene dalfardirealVangelocichenoidesidereremmodicesse!Nonsappiamosequesta donnaperdonatadopolincontroconGesabbiacambiatovita:sappiamosoloche, affinchcambiassevitaetornasseavivere,Dio,chenonvuolelamortedelpeccatore, lhaperdonataattraversoGeselhainviataversolalibert:Va,vaversotestessae nonpeccarepi Conclusione Dopo la lettura di questo incontro noi comprendiamo meglio come accennavo allinizio le parole pronunciate da Ges in Gv 8,15: Io non giudico nessuno. Ges infatti venuto non per giudicare ma per salvare il mondo (cf. Gv 3,17);venutoperipeccatori,nonperigiusti;perimalati,nonperisani(cf.Mc2,17 epar.). La contemplazione dellincontro di Ges con questa donna ci ha fatto conoscere la misericordia di Dio, le sue viscere di compassione, la sua passione

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damorepernoiuominiedonne,chegliimpediscedicondannaremaloobbliga,per cos dire, a offrire gratuitamente il suo perdono in vista della nostra possibile conversione. S, la giustizia di Dio contiene in se stessa il perdono: per questo, di frontealpeccato,Gesfagiustiziaperdonando. Chiamato a scegliere tra la Legge e la misericordia, Ges sceglie la misericordia senza mettersi contro la Legge, perch sa distinguere il peccato dal peccatore.LaLeggeessenzialequaleistanzaingradodirivelareilpeccato;mauna voltainfrantalaLegge,difrontealpeccatoreconcretodeveregnarelamisericordia! Nessunacondanna,solomisericordia:quistalagrandezzaelunicitdiGes.Infatti, ognivoltacheGeshaincontratounpeccatorelohaassoltodaisuoipeccatienonha maipraticatounagiustiziapunitiva;haesortatoconforza,hapronunciatoiGuai! invistadel giudizio (cf. Mt 23,1332; Lc6,2426),ma non hamai castigato nessuno: egliinfatti sapevadistinguere tralacondannadelpeccatoela misericordia verso il peccatore,distinzionecheanoiriescecosdifficile EccodunqueilmessaggiodellamisericordiadiDiochecancellaognipeccato, del suo perdono preveniente anche rispetto alla nostra conversione: qui sta la singolarit scandalosa di Ges, rifiutata da chi si ritiene giusto, accolta dai peccatori.SempresonolunadifronteallaltralamisericordiainesauribilediDioelanostra miseria. Lunica cosa che ci chiesta di riconoscere consapevolmente la nostra miseriaediaccettarecheilSignorelaricopraconlasuamisericordia:aderendocon tuttoilnostroessereatalemisericordia,potremoanostravolta diventarecapacidi compassione verso tutti gli uomini e le donne, nostri fratelli e sorelle, amandoli come scrive lApostolo Paolo con le viscere di misericordia di Cristo Ges (Fil 1,8).

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