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Equipes Notre Dame Settore Milano A

LETTERA SUI PUNTI DEL METODO N 5 - Febbraio 2012

LA REGOLA DI VITA
Fissarsi una regola di vita e rivederla ogni mese PERCH UNA REGOLA DI VITA? Troppo spesso ci dimentichiamo che quello che il Signore ci chiede di rispondere ogni giorno al suo disegno di amore e alla sua volont su di noi (la nostra vera felicit), per trasformare la nostra vita in un vero incontro con Lui. in questottica che il Metodo END propone la Regola di Vita. La Regola di Vita la scelta di un obiettivo preciso su cui impegnarsi nel rapporto con Dio o con gli altri; obiettivo verso il quale tendere in modo particolare per un certo tempo (un mese, sei mesi, un anno, anche pi); in questo modo, con un obiettivo preciso, si riuscir a progredire nella crescita umana e cristiana adeguando il passo alle scoperte fatte poco per volta, stimolati dai piccoli successi ottenuti. Per sua natura, la Regola di Vita di carattere personale. Pu sembrare strano che dei laici si impongano una regola: parrebbe un metodo pi adatto ai monaci. Tuttavia non si tratta di una regola rigida, fissata una volta per sempre, ma uno dei diversi mezzi che il Movimento propone agli quipiers per aiutarli a progredire nel loro cammino di maturazione di fede alla luce di un progetto comune. specifico delle END il metodo obiettivo-verifica, ovvero quello di darsi degli obiettivi e poi di verificarli periodicamente. Questi obiettivi devono essere proponibili, ovvero alla portata delle capacit che ci riconosciamo in un momento specifico del nostro cammino, scelti con cura (in modo da rispondere ad esigenze reali) e con sincerit (cos da liberarci dalle maschere che ci siamo costruiti). Ci si esamina con attenzione alla ricerca sia dei limiti da superare, sia dei doni ricevuti da far fruttare, ponendosi in spirito di preghiera e raccoglimento per scoprire su quale aspetto particolare della vita si debbano convogliare i propri sforzi.

E Q U I P E S N O T R E D A M E - I T A L I A Pagina 31 COME PROCEDERE CONCRETAMENTE Riflettere: affinch la Regola di vita sia veramente quella che va bene per noi, dobbiamo conoscere noi stessi; ci dobbiamo sforzare per trovare dei mezzi efficaci da mettere in atto per raggiungere quellobiettivo specifico. Mettersi alla presenza di Dio: bisogna cercare ci che Egli si aspetta da noi, chiedergli di illuminarci sulle decisioni concrete da prendere. Molti quipiers scelgono la loro Regola di vita durante un Ritiro Spirituale, che certamente un momento favorevole. Chiedere consiglio: lesperienza dimostra che si cattivi conoscitori di se stessi, che si ha bisogno di vedersi attraverso gli occhi degli altri, che si spesso cattivi giudici nelle proprie cose. Essere cristiani significa anche avere lumilt per farsi aiutare e consigliare. Nessuno pu sostituirsi a noi per stabilire la nostra Regola di vita, ma gli altri possono indicarci le tendenze da combattere, i doni da sviluppare o i progressi che secondo loro potremmo fare. Di conseguenza, bisogna domandare aiuto e luce a chi ci conosce bene e a chi il Signore ci ha messo vicino: al coniuge: il dovere di sedersi potrebbe essere un momento propizio; al confessore o al direttore spirituale, che ci potr far scoprire ci che essenziale per la nostra vita spirituale e ci potr dare dei suggerimenti sui mezzi da scegliere; alla nostra quipe: compartecipare la nostra Regola di vita pu essere unoccasione per farsi aiutare, giacch gli altri ci conoscono meglio di quanto pensiamo. Provare: talvolta si brancola a lungo prima di trovare gli sforzi adatti (n troppo, n troppo poco) e i mezzi migliori (n troppo, n troppo poco) per realizzarli. Per occorre tentare. Lo stabilirsi una regola di vita esige uno sforzo di lucidit per conoscersi meglio, uno sforzo per trovare i mezzi pi efficaci per raggiungere lo scopo. La regola di vita pu essere intima e personale, non c' obbligo di comunicarla o di condividerla. Invece, comunicare la fattibilit dell'obiettivo stabilito e le difficolt dello sforzo permanente fanno parte della compartecipazione e dell'aiuto reciproco che dobbiamo umilmente chiedere ed accettare. bene che la Regola di Vita sia breve, precisa e, perch no, scritta, per meglio ricordarla. E Q U I P E S N Pagina 32 O T R E D A M E - I T A L I A

TESTI PER LA MEDITAZIONE E LA PREGHIERA LA REGOLA DI VITA (SCHEDE DI POLOTAGGIO) Definizione Ogni cristiano, attraverso il battesimo, chiamato a realizzare la propria vocazione, a giungere alla perfezione della carit, ad essere santo. La santit un cammino di impegno permanente che ciascuno deve percorrere, riconoscendo e cercando di correggere gli errori, le imperfezioni e tutto ci che nella propria vita non conforme al Vangelo. La regola di vita consiste nello scegliere uno degli atteggiamenti che si devono e vogliono correggere, sul quale si vogliono concentrare gli sforzi. un esercizio di volont. Dopo averlo corretto, se ne sceglier un altro e cos via. I valori di riferimento Liberarsi dei difetti, di ci che superfluo, abitudinario, delle debolezze. Coltivare atteggiamenti positivi e costruttivi. Diventare pi forti. Esercitare la volont. Perseguire il desiderio di perfezione. Lo stile generale Lo stabilirsi una regola di vita deve corrispondere sempre al desiderio di avvicinarsi a Dio e di chiederGli il Suo aiuto e la Sua misericordia. Occorre mettersi innanzi a Lui per discernere la Sua volont, scoprire cosa vuole da noi, chiederGli che ci illumini sulle decisioni da prendere. Lo stabilirsi una regola di vita esige uno sforzo di lucidit per conoscersi meglio, uno sforzo per trovare i mezzi pi efficaci per raggiungere lo scopo. La regola di vita pu essere intima e personale, non c' obbligo di comunicarla o di condividerla. Invece, comunicare la fattibilit dell'obiettivo stabilito e le difficolt dello sforzo permanente fanno parte della compartecipazione e dell'aiuto reciproco che dobbiamo umilmente chiedere ed accettare: dal coniuge; dallquipe, soprattutto durante la compartecipazione e la messa in comune; dal Consigliere Spirituale. Bisogna anche valutare l'adempimento della regola di vita: individualmente ogni giorno, mattino e sera, durante la confessione e nella riunione dquipe.

IL RITIRO SPIRITUALE ANNUALE Definizione Riservarsi ogni anno un tempo sufficiente per mettersi in disparte davanti al Signore, possibilmente in coppia, in un ritiro che permetta di riflettere sulla vita, alla presenza di Dio. Si tratta di un incontro realizzato durante, almeno, un fine settimana (week-end). Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po (Mc 6,31) I valori di riferimento Il ritiro spirituale un tempo privilegiato di sosta, di ascolto e di preghiera e l'occasione per un rinnovamento spirituale. altres un tempo forte d'introspezione per fare un esame generale di vita, soprattutto in rapporto al proprio cammino di crescita. spesso un'occasione per migliorare la conoscenza del pensiero divino, che, durante la vita quotidiana, viene percepito in modo talvolta frammentario o sommario dalla Lettura della Parola. Lo stile generale Si accantona la routine e si dispone lo spirito a mettere in disparte le preoccupazioni della vita quotidiana. Il ritiro un tempo di preghiera individuale, di coppia e con altre coppie. anche un tempo dedicato alla riflessione, alla meditazione ed alla conversione personale e di coppia.

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