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Riprendiamo la soluzione generale della equazione di Schrödinger data dalla SGS-1) e supponiamo,
inoltre, che sia uns(x) sia uEs(x) siano normalizzate secondo le equazioni seguenti:
Si può notare che ψ(x,t) così come indicata dalla SGS-1) è sovrapposizione di un certo numero di
Componenti Monocromatiche Discrete, con frequenze di valore νn = En /h e di Componenti
Monocromatiche Continue con frequenze di valore ν = E/h. Si soffermi sul fatto che, la comparsa di
uno spettro di frequenze discreto accanto a quello continuo, è la principale novità rispetto all’ usuale
fenomeno della propagazione ondosa in un mezzo dispersivo. Ad esempio supponiamo che il
potenziale V(x) si annulli per | x | → ∞ ed abbia un andamento “sufficientemente” semplice come
mostrato qui di seguito:
Osservando le soluzioni della ES-6) per E < 0 si osserva che esse, in generale, divergono all’
infinito molto rapidamente (tipicamente in modo esponenziale). In corrispondenza, tuttavia, di
particolari valori ( E1, E2, …) di E compresi tra –V0 e 0 esistono delle soluzioni u1(x), u2(x), … che si
annullano rapidamente in tutte le direzioni all’ esterno della regione definita da: V(x) ≤ E. Queste
soluzioni corrispondono alle autofunzioni proprie di e forniscono la parte discreta dello sviluppo
13). Per E > 0, le soluzioni della ES-6) si mantengono finite in tutto lo spazio qualunque sia E,
corrispondono alle autofunzioni improprie e forniscono la parte continua dello sviluppo SGS-1).
Concentriamoci, ora, sull’ interpretazione della soluzione SGS-1). Cominciamo con il restringere la
nostra attenzione al caso in cui ψ(x,t) si riduca ad una singola componente discreta, sia cioè della
forma:
∞
IFSS-2) ψ(x,t) = ∑ ∫ cs(E) ψEs(x) e[(-i/ )E
t]
dE
s 0
formata dalla sovrapposizione di sole componenti continue e supponiamo che i vari cs(E) siano
apprezzabilmente diversi sa zero solo nell’ intorno di un certo valore E, l’ equazione IFSS-2),
rappresenta, quindi, un Pacchetto d’ Onde di frequenza media ν = E/h. L’ espressione ψ(x,t)2
risulta anch’ essa apprezzabilmente diversa da zero, ad un dato, istante solo in una certa regione
dello spazio, del resto anche ψ(x,t) appartiene per ipotesi ad L2(R3). Comunque, a differenza di
quello che accade per ψns(x,t)2, la regione in cui ψ(x,t)2 è diversa da zero cambia col tempo ed
al trascorrere di questo si può allontanare indefinitamente dalla regione in cui V(x) risulta
apprezzabile. E’ interessante notare che se il potenziale V(x) non varia apprezzabilmente per
spostamenti del punto x dell’ ordine della lunghezza d’ onda media λ, definita da:
il pacchetto d’ onda in questione si comporta come una particella classica di energia E. Inoltre se la
particella è descritta in una data situazione da un pacchetto d’ onde di tale tipo, si potrà sempre
affermare che essa possiede una energia E sia che la precedente ipotesi di Lenta Variabilità del
potenziale sia soddisfatta sia che non lo sia.
Pertanto la quantità ψ(x,t) rappresenta una situazione in cui il moto della particella Viene
Modificato dalle forze agenti senza che si abbia, però, la formazione di un sistema legato.
Concludendo soluzioni del tipo date dalla IFSS-2) intervengono, tipicamente, nella descrizione dei
processi di Diffusione.
Nel caso di un potenziale Colombiano, le soluzioni del tipo IFSS-1) corrispondono alle Orbite
Ellittiche della meccanica classica, quelle del tipo IFSS-2) alle Orbite Iperboliche.
Si osservi che il fatto che nel caso degli stati legati l’ energia possa assumere solo dei valori discreti
e nel caso di soluzioni del tipo IFSS-2) possa variare con continuità, ha un semplice significato
fisico. Nel secondo caso, infatti, l’ energia può essere predisposta a piacere dallo sperimentatore.
L’ interpretazione degli stati stazionari e dei pacchetti d’ onda come stati di energia determinata,
deve considerarsi propriamente come una Definizione, di ciò che deve intendersi in meccanica
quantistica, per particella di data energia. La definizione classica di energia come somma dell’
energia cinetica e dell’ energia di posizione (energia potenziale) perde, infatti, senso per le relazioni
di incertezza di Heisemberg che non permettono di attribuire ad una particella simultaneamente una
posizione ed un momento determinati.