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Indice: 1.

Sistema LED
1. 2. 3. 4. Modulo Led Sistemi Ottici Driver /Alimentatore Sistema di dissipazione

2. Parametri di valutazione apparecchi LED


1. Qualit della luce 2. Durata Apparecchio 3. Manutenzione 4. Confronto con sorgenti tradizionali

3. Aspetti Ecologici

4. Indicazioni Fotometriche
5. Uno sguardo al futuro

Importante: questa dispensa solo per uso interno

1 Il sistema LED

Lo sviluppo di un prodotto LED risulta complesso e delicato; esso infatti include la progettazione e/o selezione di diversi elementi, tanto che pi corretto parlare di Sistema LED. Il funzionamento di un Sistema LED differisce completamente da quello di un prodotto con sorgenti standard; vediamo in dettaglio le varie parti di cui sono costituiti entrambi.

3 - Ballast/Trasformatore

3 - Driver/Alimentatore

4 - Sistema di dissipazione

1 - Sorgente 2 - Riflettore

1 - Modulo LED

2 - Sistema ottico

Sistema tradizionale

Sistema a LED

Lelemento principale di distinzione dato dal gruppo ottico. 1-2 Nel caso del Sistema LED esso formato dallaccoppiamento di molteplici sorgenti LED (modulo LED 1) e ottiche secondarie (2), che riflettono e rifrangono lemissione prodotta, generando coni spot o medium a seconda della loro finitura superficiale. Nel caso di apparecchio standard si ha ununica sorgente luminosa e un riflettore, costituito in metallo o materiale plastico metallizzato, che ha lo scopo di riflettere in direzioni definite la luce emessa dalla lampada. A seconda del tipo di sorgente utilizzata, pu essere necessario lutilizzo di uno schermo in vetro di protezione (che riduce in parte lefficienza del sistema) 3 Altro elemento di distinzione il sistema di dissipazione termica 3); nel caso dellapparecchio LED, ancor pi che in quello standard, esso un componente essenziale, utile per evitare il raggiungimento delle temperature di funzionamento critiche che possono pregiudicare la durata della sorgente LED (in termini di rapido decadimento del flusso luminoso). 4 Ultimo elemento di distinzione riguarda gli ausiliari elettrici. Nei LED la corrente aumenta molto rapidamente al crescere della tensione. Piccole fluttuazioni di tensione causano grandi variazioni di corrente, che possono danneggiare i led. I dispositivi elettrici driver e/o alimentatore sono, in pratica, convertitori AC/DC che forniscono una tensione costante (in tal caso si usa il termine alimentatore) o una corrente costante (driver) livellata e stabilizzata, necessari per garantire il corretto funzionamento delle sorgenti LED. Nel caso di apparecchi standard, a seconda della tipologia di sorgente luminosa, avremo la necessit di utilizzare diverse tipi di ausiliari elettrici, quali Ballast o Trasformatori. Gli apparecchi con lampade ad incandescenza/alogene necessitano di Trasformatori, che trasformano la tensione della rete elettrica 230V (tensione di rete) in quella di alimentazione di una lampada ad alogeni 12V, ad esempio (bassissima tensione). Gli apparecchi con lampade a scarica avranno invece bisogno di apparecchiature ausiliarie (Ballast) per innescare la scarica e mantenerla. Analizziamo ciascuno dei quattro elementi che caratterizzano il Sistema LED.

1.1 Il Modulo LED

Definizione modulo LED: Unit fornita come sorgente luminosa. Il modulo LED costituito da uno o pi sorgenti LED e pu includere componenti aggiuntivi quali, per esempio, ottici (ottica primaria), meccanici (elementi di fissaggio alla piastra ) , elettrici e elettronici (circuito stampato ) ma non lunit di alimentazione (driver e/o alimentatore).(1)

modulo LED per Primopiano IRC 80. Il modulo utilizza 9 LED Cree XLamp

La iGuzzini non utilizza ununica tipologia di LED, ma a seconda della specifica applicazione (tipo di prodotto) sceglie e seleziona le migliori sorgenti LED presenti sul mercato. La iGuzzini non ha quindi una sola azienda partner fornitrice di sorgenti LED (come spesso accade per aziende concorrenti) e questo un indiscusso punto di forza: utilizziamo le migliori tecnologie disponibili sul mercato per prodotti destinati a diverse applicazioni. Vediamo di seguito alcuni esempi di sorgenti LED utilizzate nei vari prodotti e i relativi criteri di scelta:

(1) Fonte: UNI 11356 - Caratterizzazione fotometrica degli apparecchi di illuminazione a LED

Cree XLamp MC-E LED iGuzzini lo sceglie perch: - garantisce un alto flusso in un unico punto luce; - eccellente smaltimento termico

iWay

Cree XLamp XR-E LED iGuzzini lo sceglie perch: - efficiente ; - elevato smaltimento termico.

Le Perroquet

Tecnica

Sydecar

Primopiano IRC 75/80

Parallel quadrato

Lux

Express

Deep Minimal

Deep Frame

Express incasso

Pixel Plus 6 LED

iPro

Woody

MiniWoody

MaxiWoody

Platea

Miniwalky

Pixy

Ledplus

Light Up

Tee

Glim Cube

Osram Golden DRAGON Plus iGuzzini lo sceglie perch: - elevata efficienza eccellente resistenza a stress - termici

Archilede

Cut Off

Lavinia

Osram Golden DRAGON oval Plus iGuzzini lo sceglie perch: - ottica secondaria incorporata; ci evita di inserire lenti aggiuntive che riducono lefficienza globale del sistema ottico

Platea Alo

iTeka Alo

Balisage

Seoul Full color Z Power F5 iGuzzini lo sceglie perch: - Primo e quindi affidabile LED RGB multi chip ad alta potenza disponibile sul mercato

Platea RGB

Woody RGB

MaxiWoody RGB

Philips Rebel iGuzzini lo sceglie perch: - Sorgente LED miniaturizzata; - Disponibile nella versione IRC90

Primopiano IRC 90

Laser

Deep Laser

Pixel Plus 12 LED

Philips Fortimo iGuzzini lo sceglie perch: - Primo modulo LED down light disponibile sul mercato; La sua particolare distribuzione luminosa rende possibile lutilizzo di riflettori anzich lenti, consentendo di ottenere un UGR controllato

The Reflex professional LED

Osram OSLON SSL iGuzzini lo sceglie perch: - Sorgente fornita in moduli LED realizzati da Osram in esclusiva per iGuzzini su specifiche richieste. Eccellente uniformit (moduli costituiti da sorgenti appartenenti ad un unico BIN)

X26 alto flusso

Osram Power TOPLED Plus LCW G5GP - iGuzzini lo sceglie perch: Sorgente fornita in moduli LED realizzati da Osram in esclusiva per iGuzzini su specifiche richieste. Maggiore efficienza e uniformit rispetto ad altri LED basso flusso disponibili sul mercato.

X26 basso flusso

Osram Power TOPLED long life iGuzzini lo sceglie perch: - Elevata efficienza e reperibilit per un led a bassissimo flusso (segnalazione)

Ledplus segnalazione

Ricapitolando: La iGuzzini si avvale delle migliori tecnologie disponibili sul mercato, sceglendo le pi accreditate aziende produttrici di sorgenti LED (Cree, Philips, Osram, Seoul )e selezionando i LED migliori per ogni applicazione (prodotto).

1.2 Il Sistema ottico

Le sorgenti LED utilizzano un principio ottico totalmente diverso dalle sorgenti tradizionali. Le sorgenti standard emettono radiazione luminosa entro un angolo solido di 360 , i LED invece sono caratterizzati da unemissione concentrata in un angolo solido inferiore ai 180 . In tal modo si possono ridurre le perdite di efficienza dovute alla dispersione della luce. In particolare, nelle sorgenti standard, alcuni raggi vengono emessi in direzione del portalampada, causando perdite di efficienza. Le sorgenti standard richiedono lutilizzo di un riflettore (generalmente in Al) per convogliare ed indirizzare la luce emessa dalla lampada nuda. Pur utilizzando Alluminio caratterizzato da un alto grado di purezza (tipicamente 99.8%) per la realizzazione delle ottiche, che permette lottenimento di un maggiore indice di riflessione, si avr comunque una piccola parte di raggi riflessi verso linterno, con conseguente perdita di efficienza del sistema. Tipicamente un riflettore di elevata fabbricazione raggiunge unefficienza dell 88%; a ci bisogna aggiungere le perdite dovute allutilizzo di uno schermo in vetro, quantificate intorno al -10% (anche il vetro rifletter una piccolissima quota di flusso incidente verso linterno e rifranger la restante parte nella direzione voluta). Detto ci, possiamo dire che complessivamente un buon riflettore avr una efficienza del 78%. I diodi LED, grazie alla loro emissione orientata, non necessitano di riflettori, ma di lenti collimatrici chiamate TIR (Total Internal Reflection). La superficie di tali lenti totalmente riflettente e produrr riflessioni dei raggi incidenti nella direzione voluta. I raggi che attraversano la lente verranno infine deviati, subendo il fenomeno della rifrazione. In particolare, a seconda della finitura esterna del materiale avremo ottiche concentranti o spot (finitura trasparente) o diffondenti, medium (finitura a nido dape). Anche in questo caso le perdite sono dovute a una piccolissima quota di raggi riflessi internamente in direzioni non controllate. Lefficienza complessiva del sistema ottico intorno al 90%.

Raggi emessi verso portalampade (dispersi) Raggi deviati e non utilizzati Raggi riflessi dal riflettore

h riflettore 88% h totale ~ 75-80% h vetro -10%

Raggi dispersi e non utilizzati Raggi riflessi dalla lente Raggi rifratti

Raggi deviati e non utilizzati

h totale ~ 90% (*)

Sistema tradizionale

Sistema a LED

La iGuzzini utilizza per le lenti collimatrici 2 diverse tipi di materiale a seconda del prodotto in cui verranno inserite: - PMMA (es. Archilede, Lavinia, Cut Off)caratterizzato eccellenti propriet di trasmissione ottica. Viene utilizzato quando si vuole massimizzare lefficienza del sistema ottico e la resistenza termica non un fattore critico (resistenza termica PMMA: 90 C); - PC speciale (es. Pixel Plus 12 LED) ad alta trasparenza ed insensibile alleffetto di ingiallimento dei raggi UV. Viene utilizzato quando la corrente di alimentazione superiore a 350mA e diviene importante lutilizzo di un materiale ad alta resistenza termica (resistenza termica PC: 130 C)

(*) riferito a lente spot

La iGuzzini sceglie il miglior sistema ottico in base alle diverse applicazione a cui destinato.

Solo sorgenti Led

Utilizzo di ottiche secondarie

Lente secondaria + vetro rifrattore

Lenti secondarie su ottica curva

Principio Ottico: Solo sorgenti Led In questo caso il prodotto privo di lenti secondarie, in quanto vengono utilizzate delle particolari sorgenti LED che presentano unottica secondaria incorporata che sagoma il fascio. In particolare viene utilizzato il LED Osram Golden DRAGON oval Plus dotato di lente primaria sagomata che crea una emissione a sviluppo longitudinale. Ottica sagomata integrata nel Led

Esempio principio ottico applicato in:

iTeka Alo

Platea Alo

Principio Ottico: Solo sorgente Led + schermo opalino diffondente Anche il questo caso non si fa uso di lenti secondarie, ma al loro posto il sistema ottico prevede un modulo a barra LED e uno schermo opalino che diffonde lemissione primaria e garantisce comfort visivo.

Esempio principio ottico applicato in:

X26

Principio Ottico: Sorgente + fosforo remoto Anche in questo caso non si utilizzano lenti secondarie, ma il nuovo modulo downlight Fortimo Philips (a seguire dettaglio della tecnologia LED Fortimo). La particolare distribuzione del modulo downlight consente di utilizzare ottiche in Al (riflettori) e di arretrare la sorgente . In modo tale da ottenere il valore di UGR desiderato. Con questo particolare sistema si riesce pertanto ad ottenere un controllo dellabbagliamento richiesto per applicazioni tipo uffici.

Disco diffusore al fosforo

Focus tecnologia Fortimo La famiglia Led Fortimo della Philips, include il modulo DLM ( modulo downlight), il modulo SLM (spot light) ed il modulo LLM (lineare). I led utilizzati sono di tipo rebel royal blue, che presentano un elevato valore di efficienza. La conversione luminescente avviene tramite un disco diffusore al fosforo che converte lemissione blu primaria dei led. La piastra LED e il disco diffusore al fosforo sono separati da una camera di miscelazione. La presenza della camera di miscelazione, con pareti altamente riflettenti ha un duplice scopo: - Permettere una maggiore efficienza del sistema; - consente un output luminoso pi uniforme.

Diffusore al fosforo

Camera di miscelazione Led Rebel Philips blu

Esempio principio ottico applicato in:

The Reflex professional

Principio Ottico: Utilizzo di ottiche secondarie (Spot, medium/flood, ellittiche) In questo caso leffetto desiderato ottenuto tramite laccoppiamento sorgente LED lente secondaria. In base alla finitura superficiale della lente utilizzata si avranno diversi effetti (spot, medium/flood, ellittico).

Ottiche secondarie spot Il sistema prevede lutilizzo di lenti secondarie che concentrano lemissione prodotta dalle sorgenti LED, per generare un cono spot (tipico 8 )

Ottiche secondarie Medium Il sistema prevede lutilizzo di lenti secondarie con finitura superficiale a nido dape,che diffondono lemissione prodotta dalle LED, per generare un cono medium/flood (tipico 25 )

Ottiche secondarie ellittiche Il sistema prevede lutilizzo di lenti secondarie con una caratteristica finitura superficiale tipo millerighe, che modificano lemissione del LED, creando un effetto a ventaglio. Questo principio ottico attualmente utilizzato solo nel Linealuce Ellittico.

Ottica spot

Ottica ellittica

Esempio principio ottico applicato in:

Esempio principio ottico applicato in:

Tecnica

Linealuce

Principio Ottico: Ottica secondaria + vetro rifrattore In questo caso leffetto desiderato ottenuto tramite laccoppiamento sorgente LED lente secondaria vetro rifrattore (millerighe) Il sistema prevede lutilizzo di lenti secondarie spot e medium e uno schermo Rifrattore in vetro che modifica lemissione del LED, creando una sezione del fascio luminoso ellittica. Lellisse sar pi o meno stretta a seconda della lente secondaria utilizzata.

Esempio principio ottico applicato in:

Platea

Principio Ottico: Lenti secondarie su ottica curva In questo caso leffetto desiderato ottenuto tramite laccoppiamento sorgente LED lenti secondarie, disposte su una particolare ottica curva. Il sistema ottico prevede lutilizzo di diversi tipi di lenti collimatrici opportunamente scelte per massimizzare luniformit della distribuzione luminosa. In particolare per i raggi che dovranno compiere un percorso maggiore vengono utilizzate lenti spot (trasparenti) , mentre per quelli orientati perpendicolarmente al piano da illuminare, vengono utilizzate lenti diffondenti (con finitura superficiale opalina). Sorgenti Led ed ottiche secondarie sono disposte su una particolare ottica curva in modo da ottenere la migliore distribuzione luminosa di tipo stradale, garantendo elevata interdistanza ed uniformit.

Esempio principio ottico applicato in:

Arcihilede

Cut Off

Lavinia

Si parlato della complessit e dellefficienza del sistema ottico LED e di come esso possa consentire un rendimento superiore rispetto a quello ottenuto con sorgenti standard, in quanto si riducono le cause che generano perdite di efficienza (raggi dispersi verso il portalampada e riflessioni interne incontrollate). Ci implica che in alcuni casi pur partendo da situazioni in cui la sorgente LED meno efficiente di una sorgente a scarica, si riesce comunque ad ottenere una pari quantit di luce che incide sulla superficie illuminata, in quanto il rendimento ottico del LED potenzialmente superiore. O ugualmente, a parit di efficienza delle sorgenti utilizzate (LED e standard), possiamo ottenere lo stesso livello di illuminamento sul piano considerato risparmiando energia. dunque fondamentale, parlando di confronto tra soluzione progettuale con sorgente LED e Standard, non considerare la sola efficienza della sorgente, ma valutare l intera installazione. A titolo di esempio vediamo un confronto tra un incasso LED contro lo stesso incasso con sorgente di tipo Fluorescente.

Sorgente: Modulo LED Fortimo 32W 2000 lm Potenza sistema: 32W

Sorgente: Fluorescente TC-DEL 52W (2x26 W ) 3600 lm (2x 1800lm) Potenza sistema: 58W

= 62,5 lm/W = 62,5 lm/W

= 62 lm/W

Lux

Lux

Dallesempio mostrato risulta importante sottolineare come sia importante il non considerare esclusivamente lefficienza della lampada nel valutare la convenienza o meno nella scelta di una soluzione LED rispetto una tradizionale. Nellesempio proposto ,infatti, vediamo che partendo da una efficienza comparabile, riusciamo ad ottenere lo stesso livello di illuminamento, utilizzando, con la soluzione LED il 44% di energia in meno rispetto alla soluzione tradizionale. Per ulteriori esempi consultare il capitolo dedicato alla comparazione LED Tecnologia standard.

Ricapitolando si visto che: Il sistema LED utilizza un principio ottico totalmente diverso da quello dei sistemi standard e potenzialmente pi efficiente. Questo perch vengono minimizzate le perdite imputabili a raggi dispersi (raggi emessi verso il portalampade) o a riflessioni indesiderate e non pi controllabili. La iGuzzini utilizza diversi principi ottici per quanto riguarda il sistema LED, scegliendo il pi efficiente/ efficace, in base allapplicazione. Detto ci, se si vuole confrontare una soluzione LED con una che utilizza sorgenti standard, diventa fondamentale prendere in esame non soltanto lefficienza della sorgente luminosa, ma i la quantit di luce (illuminamento) sullarea di misura.

1.3 Driver/Alimentatore

Le unit di alimentazione per moduli LED sono fondamentalmente di due tipologie: - a tensione costante (in tal caso si utilizza il termine Alimentatore) - a corrente costante (in tal caso si utilizza il termine Driver) Entrambe le tipologie hanno in comune il fatto che, i parametri di uscita (tensione o corrente), sono stabilizzati per un funzionamento ottimale dei LED. I primi (Alimentatori) forniscono una tensione costante e richiedono quindi un collegamento in parallelo dei moduli. Il numero massimo di moduli collegabili dipende dal valore di potenza che lunita di alimentazione pu erogare, come pure dalle caratteristiche di cablaggio (sezione e lunghezza cavi). Esempio di prodotti iGuzzini controllati in tensione:

X26 (VIN = 24Vdc)

Ledsptrip (VIN =12Vdc)

Linealuce RGB e Dimmerabile (VIN = 56Vdc)

Ledplus segnalazione e RGB (VIN = = 24Vdc)

Consideriamo, a titolo di esempio, il Linealuce LED monocromatico dimmerabile (cod. BB81) 21 LED (27W max) Per alimentare tale prodotto in tensione,sono diponibili una serie di alimentatori caratterizzati da una potenza erogabile di 100W, 240W e 480W. La tabella a seguire indica, in base allalimentatore scelto, il numero massimo di prodotti collegabili in parallelo, al variare della sezione di cavo e della lunghezza di cablaggio.

Prodotto

Potenza prodotto

Sezione cavo (mm ) 4 2,5 1


2

alimentatore n. 3 3 3 100W L(m) 200 200 150 n 7 6 6 240W L(m) 200 200 100 n. 12 11 8 480W L(m) 120 100 100

Linealuce LED cod BB81

27Wmax

Schema di collegamento in parallelo:

n=3

n=1

chiaro quindi, che con un controllo dei LED in tensione, che prevede un collegamento in parallelo tra i prodotti, ci sono limitazioni di cablaggio; la distanza massima ammissibile infatti dipendente dalla sezione del cavo.

I Driver mantengono costante il valore di corrente, indipendentemente dal numero di moduli collegati. I moduli dovranno quindi essere collegati in serie tra loro ed il numero massimo dipende esclusivamente dal valore di potenza che lunita di alimentazione pu erogare. Esempio di prodotti iGuzzini controllati in corrente:

iWay (I = 350mA)

iPro (I = 350mA)

MaxiWoody (I = 350mA)

Woody (I = 350mA)

Glim cube (I = 350mA)

Archilede (I = 350mA)

Tecnica (I = 350ma)

Laser LED (I =600mA)

Pixel 12 LED (I=450mA)

Pixel 6LED (I=600mA)

Consideriamo, a titolo di esempio, il prodotto Glim cube (cod. B597) 3x1W Per alimentare tale prodotto in corrente,sono diponibili una serie di driver caratterizzati da una potenza erogabile di 3W, 8,7W e 17W. La tabella a seguire indica, in base al driver scelto, il numero massimo di prodotti collegabili in serie. Da notare che in questo caso le caratteristiche di cablaggio non incidono, come nel collegamento in parallelo, sul numero di apparecchi collegabili; inoltre con cavi di piccole sezioni (1,5 mm2) possiamo ottenere grandi distanze.

Prodotto

Potenza prodotto

Sezione cavo (mm )


2

driver 3W n. 1 L(m) 200 n 2 8,5W L(m) 200 17W n. 3 L(m) 200

Glim cube B597

3x1W

1,5

Schema di collegamento in serie:

350mA

230Vac

17W

Cosa potrebbe succedere se non venissero rispettate le indicazioni di cablaggio fornite a catalogo?

Schema di collegamento in parallelo:

n=3

n=1

In un impianto collegato in parallelo, se non si rispettano le condizioni di cablaggio (lunghezza e sezione cavo) richieste, potrebbero verificarsi differenze di luminosit tra i prodotti collegati

Schema di collegamento in serie:

In un impianto collegato in serie, la corrente che alimenta ogni prodotto costante, ci implica che non si avranno mai differenze di luminosit tra i vari moduli.

Ricapitolando si visto che: Per poter funzionare correttamente, i moduli LED necessitano di ausiliari elettrici chiamati Driver/Alimentatori. Chiamiamo Alimentatori quelle unit di alimentazione che forniscono ai moduli LED una tensione costante e che richiedono un collegamento dei prodotti in parallelo. Con questo tipo di collegamento fondamentale rispettare le condizioni di cablaggio richieste (lunghezza e sezione cavo) per evitare possibili disuniformit di emissione tra i vari prodotti. Chiamiamo Driver quelle unit di alimentazione che forniscono ai moduli LED una corrente costante e che richiedono un collegamento dei prodotti in serie. Con questo tipo di collegamento non si hanno restrizioni dovute al cablaggio ed i prodotti in serie non presenteranno mai differenze di luminosit tra loro.

350mA

230Vac

17W

1.4 Sistema di dissipazione

Un malinteso abbastanza comune riguardo la sorgente LED che essa non genera calore (viene generalmente definita sorgente a luce fredda). In realt, sebbene produca unemissione luminosa priva di componente termico, il LED converte la potenza elettrica fornita in radiazione luminosa e calore, come una qualsiasi sorgente tradizionale. La tabella a seguire mostra la percentuale di potenza energetica in ingresso convertita in radiazione luminosa e calore, per la sorgente LED e le sorgenti standard *.

Percentuale di potenza elettrica convertita


LED Incandescente Fluorescente Alogenuri Metallici 27%

Luce Visibile

~25%

8%

21%

IR

~0%

73%

36%

17%

UV

~0%

0%

1%

19%

Calore

~75%

19%

42%

37%

I risultati mostrati in tabella indicano limportanza di una corretta gestione termica per il sistema LED, pi che per una qualsiasi sorgente tradizionale; In particolare, il calore prodotto genera un innalzamento della temperatura di giunzione (Tj), che corrisponde alla temperatura misurata in prossimit della giunzione p-n del chip del LED; un innalzamento della Tj oltre la soglia critica fornita nelle schede tecniche della sorgente, provoca una riduzione significativa delle performance della sorgente, in termini di flusso emesso e di durata.

* U.S. Department of Energy. Thermal Management of White LEDs. Pubblication PNNL-SA-51901, April 2007

Vediamo, a titolo di esempio, come influisce la Tj sulle performance della sorgente LED

Cree White XR-E Lamp Long Term Lumen Maintenance Projections @ If = 350mA 100

Consideriamo una curva di vita tipica del led Cree


90

% Luminous Flux .

80

70 105 95 85 75 65 55 45 Junction Temperature

60 1,000

10,000 Time (hours)

100,000

1,000,000

Tj= 55 C

Tj= 65 C

Tj= 85 C

Tj= 100 C

Es. Vita LED (in ore) 70% Flusso Luminoso (L70)

~ 165.000 h

~ 108.000 h

~ 50.000 h

~ 30.000 h

Oltre alla durata della sorgente, la Tj influisce in modo significativo anche sullefficienza. A tal proposito importante sottolineare che il dato di 100% di flusso luminoso viene fornito dai costruttori di LED per una Tj di 25 C, ma questo dato varia al variare della Tj, come indicato a seguire.

Vediamo come varia lefficienza, al variare della Tj per un LED Cree bianco alimentato a 350mA

LED bianco (I = 350mA)

Tj= 55 C

Tj= 65 C

Tj= 85 C

Tj= 100 C

Es. (% Flusso luminoso) ~ 95% ~ 90% ~ 85% ~ 80%

Gli esempi mostrati evidenziano come sia importante il controllo della Tj. I fattori che principalmente influenzano la Tj sono: la corrente di alimentazione, la temperatura ambiente e le caratteristiche di dissipazione termica. Un elemento di fondamentale importanza nella costruzione di un apparecchio di illuminazione dunque il sistema di dissipazione. La iGuzzini progetta internamente i dissipatori avvalendosi di software di simulazione termica. che permettono di effettuare previsioni accurate circa il comportamento termico del prodotto, e quindi di stimarne la vita utile. In base alla tipologia di prodotto, alla potenza richiesta dal modulo LED e alla destinazione duso, iGuzzini progetta il migliore sistema di dissipazione. Possiamo suddividere i sistemi di dissipazione nelle tre seguenti tipologie: Il Dissipatore coincide con il corpo del prodotto Il Dissipatore dato dal corpo + una superficie di estrazione del calore Es. Pixel Plus Il Dissipatore dato da un sistema ad alette

Es. Glim Cube

Es. Archilede

Nelle applicazioni in cui lo scambio termico garantito (generalmente applicazioni in esterni) o dove la potenza complessiva del sistema tale per cui la quota di calore generato trascurabile, il corpo del prodotto sufficiente per lottimale estrazione del calore. In tal caso non si richiedono elementi aggiuntivi di dissipazione.

Nelle applicazioni in cui non si ha un ottimale scambio termico (come nei casi di incassi), diventa fondamentale la progettazione di una superficie che favorisca lestrazione di calore.

Nelle applicazioni in cui lo scambio termico ottimale, ma richiesta una durata particolarmente elevata del sistema LED, diventa fondamentale la progettazione di un sistema di dissipazione che abbassi ulteriormente la Tj.

Ogni prodotto progettato e realizzato viene testato secondo severe prove in camera termica. Le prove termiche sono fondamentali per validare la progettazione del dissipatore e verificare che i valori di temperatura simulati siano effettivamente quelli misurabili in fase di esercizio; attraverso tali prove la iGuzzini fornisce stime realistiche della vita utile del prodotto.

Per garantire la massima affidabilit nel tempo, la iGuzzini testa i prodotti LED con valori di Ta superiori di 10 C rispetto a quanto richiesto dalle specifiche fornite dalla norma EN 60598-1 (Prescrizioni generali e di sicurezza).

La progettazione dei vari sistemi di dissipazione e quindi la previsione di vita che essi permettono di ottenere, varia in funzione della destinazione duso del prodotto. Vediamo un esempio:

Es Pixel Plus

Es Archilede

Applicazione: Retail Stimate: ~3500 ore/anno di accensione impianto

Applicazione: Esterni funzionale (stradale) Stimate: ~4000 ore/anno di accensione impianto

Vita prevista prodotto: 30.000h (che equivalgono a 8,5 anni) La vita del prodotto coincide con quella dellimpianto (Impianto Retail: vita prevista 5/8 anni)

Vita prevista prodotto: 80.000h (che equivalgono a 20 anni) La vita del prodotto coincide con quella dellimpianto (Impianto Stradale: vita prevista 20 anni)

RICAPITOLANDO SI E VISTO CHE: La dissipazione del calore considerata larea pi critica nello sviluppo di apparecchi a LED, pi che per una qualsiasi sorgente tradizionale. Lo scopo di un sistema di dissipazione correttamente progettato quello di mantenere la temperatura Tj al disotto del valore raccomandato dal produttore di sorgenti LED, per limitare la riduzione delle performance della sorgente (in termini di flusso emesso e di durata). La iGuzzini progetta internamente i dissipatori valutandone il funzionamento, prima con software di simulazione termica, poi con specifici test termici sullapparecchio. Grazie a queste prove (particolarmente severe e restrittive rispetto a quanto richiesto dalla norma EN 60598-1) possibile stimare in modo accurato la vita utile del prodotto (interpolando i valori di Tj desunti dai test, con le curve di vita della sorgente). In base alla specifica destinazione duso dei prodotti verranno prese in considerazione diverse previsioni di durata del prodotto, e quindi verr considerato accettabile lo sviluppo del sistema di dissipazione che permette di ottenerle. Prodotti destinati ad uso Retail, dove un tipico impianto durer circa 8 anni, avranno dissipatori progettati per garantire una durata di circa 30000 ore, perch in tal caso la vita utile del prodotto equivale a quella dellimpianto. Diversamente, un prodotto destinato ad unapplicazione stradale avr la necessit di alloggiare un dissipatore pi performante che permetta al prodotto di raggiungere una vita utile di circa 20 anni, perch tale la durata dellimpianto.

2. Parametri chiave per la valutazione


Per confrontare e riconoscere le caratteristiche e la qualit di un apparecchio LED importante sottolineare alcuni aspetti sulla qualit della luce, durata, manutenzione, confronto con altre tecnologie, fotometria ed ecologia

2.1 Qualit della luce


Tutte le sorgenti di luce oggi possono vantare ottime caratteristiche di qualit. Sebbene i modi per emettere luce siano differenti possibile individuare nelle sorgenti Alogene, Ioduri, Fluorescenti e LED ottime caratteristiche di Resa Cromatica ed avere la scelta di diverse Temperature di colore. Ma qual lemissione spettrale del LED rispetto altre tecnologie? Il grafico mette in evidenza tre spettri di emissione relativi ad una lampada Ioduri, unalogena ed un LED. Tutti e tre gli spettri hanno la Temperatura Colore di circa 3000K.

E evidente come lemissione delle 3 sorgenti in esame sia differente anche se alla fine ciascuna curva relativa ad un colore della luce ci apparir caldo. Questo accade grazie ai colori presenti sulla curva stessa e che ai nostri occhi risultano miscelati per i meccanismi che conosciamo. In sintesi da questo esempio vediamo due cose: - Se prendiamo differenti sorgenti (LED, Hal, MH) con la stessa Tc e CRI, la relazione che queste avranno con i colori degli oggetti sar differente. -Come si evince dai grafici, la selezione sugli spettri dei LED scelta da iGuzzini fatta in modo da avere le minime differenze cromatiche rispetto alle sorgenti MH.

Alogena

LED

Ioduri metallici

Questo garantisce il miglior risultato in quegli impianti dove sono presenti sia apparecchi MH che LED

Es. MH

Es. LED

Gli apparecchi LED iGuzzini sono proposti a catalogo con differenti valori di Temperatura Colore e Resa cromatica. Le Tc vanno in genere da 3100K fino a 6500K e la Resa Cromatica da 74 a 90. In alcuni casi possibile scegliere diversi valori di Tc e CRI per lo stesso modello di apparecchio, dando cos al progettista la possibilit di adottare i pi coerenti in base allapplicazione. Nei cataloghi iGuzzini la proposta Tc e Resa cromatica degli apparecchi LED stata accuratamente selezionata per offrire i valori pi opportuni per la destinazione duso del prodotto.

3100K 4200K 6000K

3100K

4200K

6000K

Wavelenght (nm)

Come cambia lo spettro in base alla Tc. Si noti la minore emissione sul blu e maggiore sul rosso dello spettro caldo.

Es. Applicazione Uffici Retail Musei Hospitality:

Esempio di Tc (CRI) disponibili 3100K (85/80) - 4200K (80) 3100K (90/85/80) - 4200K (80/75) 3100K (90/85/80) - 4200K (80/75) 3100K (85/80) - 4200K (80/75)

Esterni Architetturale
Esterni Aree urbane Esterni Stradale

3100K (85/80) - 4200K (80/75) - 6500K (75)


3100K (80) - 3500K (74) 4200K (74/75) 3500K (74) 4200K (74) 6000K (74)

In questa selezione stato valutato attentamente il parametro di efficienza del LED in quanto - in genere - valori alti di efficienza sono caratteristici di LED che hanno Tc fredde . Viceversa a Tc calde e Resa Cromatica eccellente corrispondono valori di efficienza minori. Ad esempio sugli apparecchi LED per illuminazione stradale possibile scegliere modelli con Tc di 6000K e CRI 74 per ottenere performance insuperabili. Il LED ha infatti unefficienza che supera i 100lm/W. Sugli spot dedicati al museale possibile scegliere modelli con Tc di 3100K e CRI 90 per raggiungere la migliore fedelt cromatica. In questo caso il LED ha unefficienza di 66lm/W

Alcuni esempi di relazione tra Efficienza, Temperatura Colore e Resa Cromatica sui prodotti iGuzzini.

Primopiano

Primopiano

Tecnica

Cut-Off

Tc pi calda

Tc CRI

3100k 90

Tc CRI led

3100k 80 75lm/W

Tc CRI led

4200k 75 87lm/W

Tc CRI led

6000k 74 >100lm/W

led

66lm/W

Maggiore efficienza

Ma che cosa fa la differenza tra apparecchi con LED di alta o bassa qualit?
Per dare la risposta a questo quesito occorre conoscere il processo di fabbricazione utilizzato dai produttori dei LED , talmente complesso e difficile da controllare che porta ad avere LED con propriet differenti nello stesso ciclo di produzione. Se unAzienda vuole quindi acquistare lotti di LED tutti con precise caratteristiche di colore, di emissione ed elettriche, il produttore di LED deve operare unaccurata selezione sulla sua fornitura. In termini pratici, ci comporta la necessit di testare il 100% dei LED prodotti e catalogarli in apposite classi di Bin (tolleranza), principalmente in termini di: temperatura colore per i LED bianchi; lunghezza donda per i LED colorati; flusso luminoso per entrambi i LED (bianchi e colorati) Tensione Vf iGuzzini richiede solo selezioni accurate per garantire nei suoi apparecchi caratteristiche omogenee. Le Aziende che producono apparecchi di bassa qualit non richiedono selezioni di BIN specifiche ma si accontentano di acquistare i lotti di LED disponibili proposti dai fornitori volta per volta. In tale maniera i costi di acquisto diminuiscono ma non vengono garantite le caratteristiche qualitative dei prodotti. Il problema risulter evidente alla sostituzione di un prodotto o al completamento di un impianto effettuato dopo un periodo di tempo.

Apparecchi di alta qualit

Apparecchi sostituiti dopo un certo periodo di tempo. Il produttore di bassa qualit non opera una selezione di BIN costante.

Per alcune applicazioni dove richiesta una uniformit cromatica eccellente, possibile scegliere apparecchi con caratteristiche di selezione dei LED estremamente accurate. iGuzzini sceglie i LED selezionati secondo la metodologia concepita da MacAdam nel 1943 , una tecnica utile per effettuare analisi di percezione dei colori. Una ellisse MacAdam individua una regione, allinterno del diagramma di cromaticit standard, contenente tutti i colori che sono indistinguibili, per l'occhio umano, dal colore al centro dell'ellisse (colore di riferimento). Per ogni colore di riferimento vengono definite una serie di step (ellissi) che individuano campi di selezione ancora pi accurati, e cos riassumibili: 1 step: impossibile percepire una differenza cromatica; 2-3 step: estremamente difficile percepire una differenza cromatica; > 4step:differenza cromatica percepibile Per i prodotti LED iGuzzini con IRC 90 (Primopiano e X26 high flux) si utilizzano LED con selezione MacAdam step2. Sul mercato degli apparecchi di illuminazione lo step2 il massimo livello di selezione reperibile.

Nota: importante non solo lIndice di Resa Cromatica ma anche la luniformit di colore tra apparecchi LED. Esistono sul mercato apparecchi i cui LED hanno un CRI 90-MacAdam step 4, e prodotti con CRI 90- MacAdam step 2. Questi ultimi hanno quindi caratteristiche cromatiche estremamente selezionate

Dimensione dellellisse MacAdam Omogeneit di qualit del colore allinterno dellellisse

1 SDCM / Steps Mac Adam Impossibile distinguere differenze di colore

2 - 3 SDCM / Steps Mac Adam estremamente difficile percepire differ. cromatica;

> 4 SDCM / Steps Mac Adam differenza cromatica percepibile

Ricapitolando: - La propriet della luce emessa dagli apparecchi LED comparabile a quella degli apparecchi con sorgenti a scarica di buona/eccellente qualit - La iGuzzini opera una scelta sulla selezione dei LED in modo da garantire le stesse qualit di luce da prodotto a prodotto.

Variazioni di qualit cromatica sulla vita del prodotto Oggi possibile stimare con buona precisione il mantenimento del flusso sulla vita del prodotto, ma pi difficile stabilire con estrema accuratezza quale sar la variazione di colore dopo decine di migliaia di ore di funzionamento. In realt esistono report su test reali (secondo il test LM80-08) che confermano in parte le previsioni fatte dai costruttori di LED. Prendendo in esame uno di questi report relativo ad un LED di marca Lumileds utilizzato nei prodotti iGuzzini, si vede come la Tc varia di pochissimo. Dopo 10000h ore di funzionamento effettivo si ha in media una variazione di soli 0,0011 uv che corrispondono a circa 50K o 2step MacAdam. La differenza sarebbe impercettibile anche se la variazione avvenisse istantaneamente invece che in 10000 ore. La previsione che il lapparecchi o abbia a fine vita una variazione di circa 0,002 uv che corrispondono a circa 100K o 4step MacAdam

+300K +200K +100K Es 3100K -100K -200K -100K


REALE PREVISTO

Differenza poco percepibile

1000h

10000h

100000h

Curva in verde: Comportamento reale di un LED dopo 10000h di funzionamento ad una Tj di 85 C e una corrente di 700mA. Gli apparecchi iGuzzini utilizzano correnti inferiori, pertanto il comportamento sar migliore

Nota: esistono in commercio apparecchi dei Competitor che miscelano il colore di due differenti tipi di LED per ottenere luce bianca con alto CRI, ad es. LED bianco freddo + LED rosso. Al fine di mantenere inalterato questo equilibrio di miscelazione nel tempo, detti apparecchi utilizzano un sistema di rilevazione e correzione della Tc fatta da un sensore. Al di la delle previsioni dichiarate, facile intuire come le incognite sul funzionamento a decine di migliaia di ore siano maggiori poich maggiori sono gli elementi che costituiscono il sistema: 2 differenti tipologie di LED che avranno 2 comportamenti differenti ed 1 sensore che potrebbe variare la sua accuratezza.

Regolazione degli apparecchi LED I LED possono essere regolati in maniera molto semplice agendo su alcuni parametri elettrici. Se lapparecchio di illuminazione ha un Driver/Alimentatore regolabile, sar possibile modificare con continuit la sua emissione a piacimento. Gli apparecchi LED a confronto con quelli che possiedono altre sorgenti, possiedono il migliore comportamento in regolazione per i seguenti motivi evidenziati in tabella

Regolabile

Range

Cambiamento Tc in regolazione

Velocit di variazione

Vita sorgente se regolata

Alogene

SI

10-100%

SI

Quasi immediata

Aumenta

Fluorescenti

SI

3-100%

minima

Quasi immediata

Uguale

Ioduri Metallici

CON DIFFICOLTA

60-100%

minima

Lenta

Aumenta

Sodio alta pressione

CON LIMITAZIONI

50-100%

minima

Lenta

Aumenta

LED

SI

3-100%

NO

Immediata

Aumenta

In particolare va sottolineato che gli apparecchi LED mantengono costante la Tc della luce per tutto il Range della regolazione. La qualit della luce rimane la stessa per tutto lintervallo di regolazione possibile. Il peggior comportamento in regolazione lo hanno gli apparecchi alogeni poich variano centinaia di Kelvin gi sotto il 60% del valore massimo di flusso.

Flusso

100%

80%

70%

60%

40%
3100K
2400K

20%

10%

Tc Tc

3100K
3000K

3100K
2900K

3100K
2800K

3100K
2650K

3100K
-

3100K
-

Lintegrazione tra apparecchi LED e sistemi di Light Management massima in quanto questa sinergia riuscir a favorire i seguenti aspetti e vantaggi: - Una luce di qualit a qualsiasi livello di regolazione - Adattabilit del sistema al compito visivo - Regolazione della luce in base alla luce naturale - Risparmio di energia - Scene e sequenze con qualsiasi velocit di esecuzione - La maggiore vita degli apparecchi di illuminazione

Emissione IR e UV A differenza delle altre tipologie di sorgente il LED non ha emissione di UV ed ha una irrilevante emissione di IR sul fascio luminoso. Il vantaggio che deriva da queste caratteristiche la possibilit di utilizzare gli apparecchi LED in quelle situazioni dove gli oggetti da illuminare sono particolarmente sensibili. Opere darte, tessili, cosmetici, alimenti etc.., avranno un miglior stato di conservazione se verranno illuminate limitando le radiazioni UV e IR. A proposito dellIR infrarosso - comunque importante ricordare che lapparecchio di illuminazione a LED produce comunque calore, in gran parte scambiato con lambiente per convezione (e non per irraggiamento sul fascio).

Ricapitolando: - Le qualit della luce vengono mantenute per tutta la vita del prodotto. La variazione di Tc minima - Gli apparecchi LED possono essere regolati agevolmente dai sistemi di Light Management. La qualit della luce emessa a qualsiasi livello di regolazione sempre la medesima. - Il fascio di luce prodotto dagli apparecchi a LED privo di radiazioni UV e IR.

2.2 Durata
La durata, intesa come periodo di vita utile dellapparecchio di illuminazione, dipende da numerosi fattori quali ad esempio la reale temperatura ambiente durante il funzionamento e lutilizzo o meno di sistemi di gestione della luce. Per un produttore quindi difficile stabilire la durata a prescindere da unattenta analisi delle reali e quindi variabili condizioni di funzionamento. Si possono tuttavia desumere dati precisi avvalendoci di prove di laboratorio effettuate a precise condizioni di funzionamento che possono essere forniti al cliente. Fatta questa premessa possiamo dire che la durata di un apparecchio di illuminazione a LED dipende sostanzialmente da 2 elementi che costituiscono il sistema: a) il modulo LED b) il Driver/Alimentatore

a) il modulo LED Durante gli anni di funzionamento il modulo LED diminuir gradualmente il suo flusso luminoso dal 100% iniziale fino ad un valore % inferiore. In questo periodo lo stesso modulo potrebbe anche rompersi causando una parziale o totale assenza di flusso. Il comportamento tipico di un modulo led quello di continuare a fornire flusso luminoso per decine di migliaia di ore arrivando perfino al 50% del suo valore iniziale, piuttosto che avere una rarissima improvvisa rottura. Considerando i parametri della progettazione illuminotecnica si considera funzionale una sorgente luminosa qualora la stessa non sia scesa sotto il limite del 70-80% rispetto al suo valore iniziale e che non sia ovviamente guasta.

Due sono i metodi pi utilizzati per la valutazione di vita dei LED e che considerano il decadimento del flusso e le possibili rotture:

metodo LM80-08(1) della IES(2) , che stima il mantenimento del flusso luminoso in base ai dati raccolti sul reale funzionamento di 6000/10000h del LED e successive formule matematiche che stimano la riduzione del flusso nel tempo.

(1) LM80-08: Approved Method: Measuring Lumen Maintenance of LED Light Sources: in particolare il criterio di valutazione obbligatorio per la qualificazione degli apparecchi a LED secondo il programma Energy Star negli USA, in attesa della pubblicazione del pi appropriato metodo TM21-11 (2) IES: Illuminating Engineering Society

metodo Bxx- Lyy proposto da ASSIST(3). In questo metodo vengono generati dei grafici grazie a reali test di affidabilit e successive formule applicate, da cui desumere due indicatori numerici Bxx e Lyy. Per meglio comprendere questa terminologia, gi da tempo utilizzata nei nostri cataloghi ed in quelli di alcuni Competitor, importante fare degli esempi.

L = percentuale di flusso rispetto a quello iniziale che deve essere rispettata dallinsieme di LED presi in considerazione nel report. (Es. L70 = i LED hanno un flusso del 70%) B = percentuale di LED che nelle formule matematiche vengono assunti con un flusso al di sotto della percentuale presa in esame o risultano guasti. (Es. B20 = i LED che nei calcoli sono considerati tali sono il 20%) I parametri L e B sono riferiti a condizioni di funzionamento dei LED ad una Corrente e Temperatura di giunzione Tj(4).

Esempio di un modello di LED utilizzato in un apparecchio: es. Tj 140 C, corrente 350mA

B50 L70 : Vita stimata circa 50000h

B10 L70 : Vita stimata circa 22000h

Tutti i LED hanno un flusso 70%

Nel calcolo, il 50% dei LED viene considerato con flusso <70% o guasto

Tutti i LED hanno un flusso 70%

Nel calcolo, il 10% dei LED viene considerato con flusso <70% o guasto

3) ASSIST: The Alliance for Solid-State Illumination Systems and Technologies nato allinterno del Research Center di Troy-NY (LRC) 4) Tj: temperatura di giunzione del LED, cio la temperatura tra il chip e il substrato

Nel grafico sono riportate la curva B10 L70 in verde e B50 L70 in blu del medesimo LED alla stessa corrente di funzionamento (350mA) e alla stessa temperatura di funzionamento (nellesempio presa a 140 C).

Curva B50 L70 : la vita al 70% del flusso tocca le 50000h escludendo dal calcolo il 50% dei LED che possono essere sotto il 70% del flusso o guasti Curva B10 L70 : la vita al 70% del flusso tocca le 22000h escludendo dal calcolo il 10% dei LED che possono essere sotto il 70% del flusso o guasti

Se consideriamo quindi un apparecchio di illuminazione che ha al suo interno un modulo che utilizza i LED in esame, alimentatati a 350mA e funzionanti ad una Tj di 140 C, si potrebbero dare DUE DIFFERENTI dati di vita, cio 50000 ore oppure 22000 ore. E quindi chiaro che pi si assume un valore basso di B e pi severo risulter il dato di vita dei LED. In sostanza possibile comparare la vita dei LED degli apparecchi di illuminazione solo considerando gli stessi valori di B e L (es. apparecchio abc vita @ B20L80 = 35000h, apparecchio xyz vita @ B20L80 =50000h) Ultimamente i produttori di apparecchi di illuminazione come la iGuzzini tendono a dichiarare il solo dato relativo al flusso, solitamente L70 o L80, tralasciando di comunicare il valore B. Se si vuole conoscere a quale valore B fanno riferimento i dati L di flusso dei prodotti iGuzzini, richiedere il dato in Azienda.

Ricapitolando si visto che: - 2 sono i metodi in evidenza per stimare la vita di un modulo LED e iGuzzini comunica i valori dal metodo Bxx-Lyy - Non assolutamente vero che si parla solo di dati previsionali poich vengono realizzati test reali a 6000-10000h (vedi anche i report LM-80) - Attenzione alla comparazione di vita di apparecchio Competitor con un nostro poich il metodo applicato potrebbe essere diverso - Il comportamento tipico dei LED diminuire gradualmente il flusso in decine di migliaia di ore, arrivando persino oltre la vita utile fino a percentuali molto basse. I led hanno oggi una rarissima probabilit di rottura.

Anche se estremamente raro, se un LED del modulo si rompe?

Generalmente i moduli LED degli apparecchi di illuminazione sono costituiti da LED collegati in serie o serie/parallelo tra di loro. Di conseguenza il guasto di un singolo LED potrebbe ripercuotersi sul funzionamento degli altri LED che fanno parte del modulo e determinare una condizione di guasto.

Al Driver/Alimentatore

Al Driver/Alimentatore

Esempio di modulo LED costituito da elementi tutti in serie

Esempio di modulo LED costituito da elementi in serie/parallelo

Vediamo che cosa potrebbe succedere in base al tipo di guasto delLED, se si rompe in CHIUSURA o in APERTURA

Esempio di LED rotto in CHIUSURA ON ROTTO ON

Esempio di LED rotto in APERTURA OFF ROTTO OFF

Esempio di raro guasto in CHIUSURA su due tipologie di apparecchi

Led guasto

Led guasto

1 su 3 dei LED presenti nel modulo si rompe in chiusura e pertanto lascia funzionare gli altri 2; allapparecchio manca il 33% del flusso luminoso ma continuer a funzionare fintanto che verr decisa la sua sostituzione (probabile)

1 su 59 dei LED presenti nel modulo si rompe in chiusura e pertanto lascia funzionare gli altri 58; allapparecchio manca solo il 1,7% del flusso luminoso e continuer a funzionare. Il difetto difficilmente rilevabile.

In entrambi i casi sopra evidenziati lelettronica del prodotto iGuzzini sar in grado di gestire in maniera permanente lanomalia variando automaticamente i parametri elettrici di funzionamento. Un raro guasto di un componente del modulo LED in apertura richiede invece un approfondimento pi accurato prendendo in esame tipologie di apparecchi che hanno un comportamento affine e dettato dalla costruzione del modulo stesso.

Nelle pagine seguenti verr proposto questo approfondimento.

Esempio di raro guasto in APERTURA su diverse tipologie di apparecchi

Es. barre e strisce Led I moduli sono realizzati con paralleli di 3 LED in SERIE; al guasto di 1 led si spegneranno anche gli altri 2 contigui Totale: 3 Led spenti

Ledstrip

X26

Es. proiettori spot Led I moduli sono realizzati con un numero di LED tra 3 e 16 in SERIE; al guasto di 1 led si spegneranno tutti i led del circuito Totale: tutti i Led spenti

Primopiano

Le Perroquet

Tecnica

Parallel quadrato

Lux

Sydecar

Express

Esempio di raro guasto in APERTURA su diverse tipologie di apparecchi

Es. Apparecchi ad incasso per interni I moduli sono realizzati con un numero variabile di LED in SOLA SERIE; al guasto di 1 led si spegneranno tutti i led del circuito Totale: tutti i Led spenti

The Refle prof.

Pixel Plus

Minimal

Frame

Deep Laser

Laser

Es. Apparecchi architetturale per esterni Negli apparecchi realizzati con moduli LED collegati in 1 SOLA SERIE si spegneranno tutti i led del circuito Totale: tutti i Led spenti

Ledplus

Ledplus

Glim Cube

Esempio di raro guasto in APERTURA su diverse tipologie di apparecchi

Es. Apparecchi architetturale per esterni Negli apparecchi realizzati con moduli LED collegati in PIU DI 1 SERIE si spegner solo la serie dove presente il LED guasto Totale solo i LED di una serie spenti

Platea

MaxiWoody

iTeka

Linealuce

Es. Apparecchi illuminazione stradale Gli apparecchi sono realizzati con un numero da 3 a 8 serie di LED Totale solo i LED di una serie spenti

Archilede

Cut Off

Cut Off

Lavinia

RICAPITOLANDO: - La rarissima rottura in chiusura di un LED permette sempre allapparecchio di funzionare - La rarissima rottura in apertura di un LED pu determinare 2 eventi: lo spegnimento completo dellapparecchio oppure la continuit di funzionamento ad un regime ridotto dellapparecchio fino al momento della sua manutenzione - In tutti i casi lelettronica dei prodotti iGuzzini sar in grado di controllare costantemente gli stati di anomalia dei prodotti accesi.

b) Il Driver/Alimentatore Il secondo elemento dellapparecchio di illuminazione la cui durata importante per adottare strategie di manutenzione sullimpianto il Driver o lAlimentatore. Alcune volte prevedere il comportamento nel tempo di questo componente fondamentale per fare l analisi dei costi sulla manutenzione. I dispositivi di alimentazione dei prodotti iGuzzini sono scelti e progettati al fine di durare per lintera vita del modulo LED. Anche laffidabilit nel tempo del Driver/Alimentatore dipende da numerosi fattori, quali ad esempio la temperatura a cui si trova durante il funzionamento e la qualit della rete elettrica su cui viene collegato. Lesempio successivo relativo a due differenti apparecchi di illuminazione.

DISPOSITIVO ESTERNO: viene presa in considerazione la temperatura del vano che ospita il Driver/Alimentatore

ESEMPIO PIXEL PLUS

Ta 45 C

Es. DESTINAZIONE (ore accensione/anno) VITA MODULO LED @L70 VITA DRIVER @ Ta 45 C

RETAIL (3500h/anno) 30.000h 40.000h

rinnova ogni 5-8 anni 8,5 anni 11 anni

DISPOSITIVO INTERNO: viene presa in considerazione la temperatura dell ambiente in cui funzioner lapparecchio

ESEMPIO ARGO TESATA

Ta 25 C

Es. DESTINAZIONE (ore accensione/anno)


VITA MODULO LED @L70 VITA DRIVER @ Ta 25 C

ill. URBANA (4200h/anno)


> 90.000h > 100.000h

rinnova ogni 20 anni


> 21 anni > 23 anni

Ulteriore importante elemento per garantire una elevata durata dei Driver/Alimentatori quello di avere una rete di alimentazione elettrica di buona qualit, possibilmente esente da repentine fluttuazioni ed impulsi (spikes). Lelettronica utilizzata negli apparecchi LED iGuzzini in grado di bloccare e controllare le imperfezioni della rete di alimentazione ma a lungo andare e per particolari eventi si possono generare delle situazioni che diminuiscono la durata dei dispositivi di alimentazione. Come regola generale consigliabile utilizzare una buona linea di alimentazione. Come per i moduli LED e per i dispositivi elettronici, anche per i Driver/Alimentatori possibile stimare un eventuale probabilit di guasto che provocher lo spegnimento completo dellapparecchio. Il dato, che viene fornito sotto forma percentuale e viene chiamato Tasso di Guasto, fortemente dipendente dalla temperatura di funzionamento del Driver/Alimentatore. Un tipico Tasso di Guasto per questi dispositivi elettronici < 0,2% @ 1000h alla massima temperatura permissibile per il Driver/Alimentatore, una condizione tenuta lontana dalle specifiche di progetto degli apparecchi iGuzzini con questo dispositivo integrato nellapparecchio. I dispositivi elettronici sono oggi molto affidabili e questo dimostrato dalleffettivo tasso di guasto riscontrato dal nostro Quality Department che si discosta di gran lunga da quello previsto.

Ricapitolando: - Un apparecchio iGuzzini a LED viene progettato affinch il Driver/alimentatore duri per lintera vita del prodotto. - Scegliamo solo componenti della massima qualit e limiti di temperatura di lavoro pi bassi di quelli ammissibili - Il tasso di guasto reale rilevato dal nostro Dipartimento di Qualit estremamente pi basso dello 0,2%-1000h

2.3 Manutenzione
Gli apparecchi LED iGuzzini sono progettati per azzerare o limitare al massimo i costi di manutenzione per tutto il ciclo di vita. La stessa progettazione tiene conto per della possibilit di sostituzione di alcuni componenti per due aspetti principali: - In caso di guasto straordinario di un componente come il Modulo Led o del Dispositivo di Alimentazione - In caso di futuro upgrade del sistema a) manutenzione straordinaria del modulo LED Se un LED presenta unanomalia e viene considerata necessaria la sostituzione del modulo, possibile intervenire sullapparecchio in maniera abbastanza semplice. I moduli sono di solito fissati allapparecchio tramite viti e connettori elettrici ad innesto rapido. Questo accade nella maggior parte degli apparecchi a LED, ad esclusione di pochi modelli (come ad es. Zyl, Glimcube, Archilede)

Esempio sostituzione modulo LED

Esempio connettore innesto rapido

Esempio sostituzione modulo LED

Modulo

In alcuni modelli di apparecchi LED, come ad esempio liPro, stato sviluppato un foglio di istruzione apposito per la sostituzione del modulo.

Connettore

Zhaga: in futuro le operazioni di sostituzione dei moduli LED saranno rese ancora pi semplici: i principali costruttori di APPARECCHI A LED stanno sviluppando una piattaforma unica che permetter ai moduli di essere sostituiti con estrema facilit come ad esempio con un gesto twist and lock . Zhaga il consorzio che mette in relazione le persone di queste differenti Aziende. iGuzzini membro ordinario del Consorzio e quindi parte attiva e importante per lo sviluppo di questo standard. Nel 2010 presso la sede centrale della iGuzzini si tenuto il quinto incontro mondiale con pi di 37 Aziende produttrici di apparecchi di illuminazione, componenti e sorgenti. www.zhagastandard.org/

Le operazioni di manutenzione del modulo LED vanno comunque eseguite contattando lAzienda per i pezzi di ricambio e per le modalit di sostituzione relative al modello specifico. Per quanto riguarda il modulo di ricambio si sottolinea che in caso di manutenzione fondamentale avere una traccia delle caratteristiche del modulo da sostituire. Il nuovo modulo dovr infatti avere le stesse caratteristiche cromatiche degli altri apparecchi presenti nellimpianto. In caso di Upgrade del sistema o sostituzione di gruppo, questo aspetto di minore importanza. Gli apparecchi LED della iGuzzini hanno un codice di riconoscimento del tipo di qualit dei LED utilizzati nei prodotti. Il codice pu ritrovarsi nelletichetta esterna del prodotto o in alcuni casi allinterno. Esempio. L1 = codice presente sulletichetta esterna del prodotto B892, con il quale la iGuzzini in grado di risalire alla caratteristica cromatica dei LED utilizzati KYKZ = codice presente allinterno del vano ottico di un apparecchio per esterni con il quale la iGuzzini in grado di risalire alla caratteristica cromatica dei LED utilizzati

Es.

KYKZ

Es.

L1

Le operazioni di sostituzione a seguito di unanomalia del modulo sono comunque estremamente rare poich rara la probabilit di rottura di un LED. Vale la pena ricordare che i dispositivi elettronici come i LED hanno una probabilit di anomalia descritta dalla cosiddetta curva a vasca da bagno bathtub curve..

Fine vita utile dellapparecchio

Tasso di anomalie

Probabilit dovuta alla mortalit infantile

Probabilit di anomalia durante il periodo di vita utile

La probabilit di anomalia aumenta

In questo grafico si vede come la probabilit di anomalia maggiore nelle prime ore di funzionamento e diventa quasi nulla per tutto il periodo di vita utile dellapparecchio. La probabilit tende poi ad aumentare verso il fine vita.

Decine di migliaia di ore Tempo

La rara eventualit di rottura si ha quindi con maggiore probabilit proprio nel periodo dove lapparecchio coperto dalla garanzia. Considerando che il periodo di garanzia iGuzzini estensibile a 5 anni ed pertanto molto lungo, le eventuali anomalie che si dovessero presentare sarebbero con molta probabilit coperte dalla stessa.

Questo aspetto (garanzia) valido anche per il successivo componente di cui si parler, il Driver/Alimentatore.

b) manutenzione straordinaria del Driver/Alimentatore Nelle pagine precedenti si parlato dellaffidabilit dellelettronica e del fatto che i Driver/Alimentatori sono scelti e progettati per durare per tutta la vita del prodotto. Le eventuali cause di anomalia che si presentano sono in genere provocate da una cattiva alimentazione di rete elettrica (con continui impulsi e variazioni repentine) oppure da una prematura mortalit dei componenti (quindi nel primo periodo di funzionamento). Se tuttavia il Driver/alimentatore dovesse presentare unanomalia, la sua sostituzione sar semplice sia se il dispositivo interno sia se esterno al prodotto. Loperazione descritta possibile, al pari dei prodotti a tecnologia tradizionale, nella maggior parte degli apparecchi iGuzzini. Prendere contatto con lAzienda per questa eventuale necessit.

Esempio sostituzione Driver e alimentatore interni

Esempio Driver esterno e morsetti di collegamento

Ricapitolando: - Se si guasta il modulo LED o il Driver/Alimentatore , si ha la maggiore probabilit che questo avvenga nel periodo di garanzia dellapparecchio - Nella maggior parte degli apparecchi sia il modulo LED che il Driver/Alimentatore sono sostituibili; contattando lAzienda si pu ottenere il ricambio con le stesse caratteristiche di qualit

manutenzione ordinaria Per una corretta progettazione degli impianti di illuminazione importante considerare laspetto manutentivo. Per la programmazione degli interventi di solito si fa riferimento ai documenti CIE (97 -154) o IES. Considerando lutilizzo di apparecchi LED il Progettista deve interpretare i parametri contenuti in questi documenti in riferimento a questa tipologia di sorgente. Linterpretazione necessaria in quanto nei documenti citati si parla solo di sorgenti tradizionali. Vediamo dunque quale pu essere una possibile interpretazione dei parametri per stabilire il MF degli impianti con apparecchi LED. Occorre ricordare che quando si parla di manutenzione ORDINARIA degli apparecchi LED NON si tiene di solito conto della sostituzione programmata delle sorgenti come avviene per le tecnologie tradizionali. I parametri fondamentali a cui si fa riferimento sono quindi : - Il deprezzamento del flusso luminoso - noto anche con la sigla LLMF - Lo sporco che riduce le prestazioni dellapparecchio LMF (CIE) o LDD (parametro IES) - Il fattore di sopravvivenza della lampada LSF La formula per il calcolo del MF : MF= LLMF x LSF x LMF Per lilluminazione stradale, dove il fattore di sopravivenza della lampada non contribuisce a mantenere il sistema ai valori minimi mantenuti, la formula pu essere semplificata come di seguito: MF = LLMF x LMF. I dati di deprezzamento del flusso LLMF sono rilevabili dalla curva del flusso luminoso del modulo LED; i dati relativi al deprezzamento dovuto alla sporcizia LMFsono relativi al tipo di apparecchio (es. IP 55, IP 66) e dal grado di inquinanti presenti nella zona di installazione e desumibili da esperienza in campo. Il rapporto tecnico CIE 154 fornisce dei valori di LMF fino a 3 anni, sicuramente troppo brevi per un apparecchio LED. Lo IES Lighting Handbook ha invece un grafico da cui si possono ricavare valori di LDD (=LMF) fino a 8 anni, per differenti valori di inquinamento dellambiente.

LLMF 100% Sistema mantenuto Sistema non mantenuto

eg. 80%

LLMFxLDD > MF

pulizia

7
LLMF= Lamp Lumen Manteinance Factor LDD = Luminaire Dirty Depreciation (IES)

11

14

Anni

In questo grafico mostrato il valore di flusso di un apparecchio stradale a LED a cui viene applicata una corretta manutenzione negli anni. Il valore di MF scelto pari a 0,8 ed in nessun caso il prodotto di LLMF x LDD scende sotto tale valore. Lapparecchio IP 66, lavora in una zona dove c poco inquinamento e non viene considerata la regolazione (che porterebbe ad un LLMF maggiore). Come si nota sar necessaria la sola pulizia del vetro in quanto nei sistemi LED il modulo NON viene sostituito. Vista la lenta discesa del flusso luminoso nel tempo, sar necessario fare il primo intervento di pulizia dopo un periodo di circa 7 anni (dipende dal MF scelto, dal grado IP, dal grado di inquinamento). Gli interventi successivi avranno una cadenza ravvicinata. Si ricorda che per le sorgenti di tipo tradizionale avviene la sostituzione lampada ogni 24 anni (HIT-HST)ed in tale occasione viene pulito anche il vetro dellapparecchio. Lesempio fatto per un impianto in esterni pu essere utilizzato anche in un impianto per interni; in questo caso il fattore di deprezzamento LDD (=LMF) dovuto alla sporcizia ha un peso minore. Prende invece pi importanza il fattore di sopravvivenza della lampada LSF, in particolare quando si utilizzano gli apparecchi in gruppo. Il fattore in questo caso pu contribuire a mantenere limpianto ai valori minimi mantenuti e pertanto la formula pu essere semplificata come di seguito: MF = LLMF x LSF. E importante sottolineare che valori di MF molto alti, come ad esempio 0,9 per lilluminazione stradale, sono difficili da giustificare. Un valore MF di 0,9 richiederebbe un intervallo di pulizia molto ravvicinato e pertanto una frequenza di interventi in loco simile a quella necessaria per le sorgenti tradizionali. Ricapitolando: - La strategia di manutenzione deve essere scelta dal Progettista, il quale adotter anche il fattore di manutenzione MF pi opportuno. - In via approssimativa , per gli impianti di illuminazione con apparecchi a LED ragionevole utilizzare un MF di 0,8 - MF con alti valori come 0,9 sono difficili da giustificare ( adottati da alcuni Competitor)

2.4 Confronto con altre teconologie: applicazioni


Calcoli e rendering in collaborazione con iGuzzini LD dept.

Uffici

Soluzione LED The Reflex LED 4000K 32W Ptot 192 W

Soluzione Fluo The Reflex 2x 26W Fluo Ptot 300 W

VANTAGGI DEL LED IN QUESTA APPLICAZIONE: Risparmio energetico (-36% di energia) Risparmio sulla manutenzione (costo lampada+intervento) Se si utilizzano i LMS la vita degli apparecchi LED aumenta (nel caso della fluorescenza rimane la stessa) Minore quantit di rifiuti pericolosi da smaltire (in 13 anni, 40 lampade TC-DEL 26W che contengono mercurio ) ULTERIORI SUGGERIMENTI: Apparecchi LED per evidenziare eventuali gole-velette del controsoffitto

Ore accensione anno: 2800 (non sono stati presi in considerazione gli ulteriori vantaggi ottenibili da un sistema di Light Management)
LED Illuminamento indicativo Eh Illuminamento indicativo Ev Consumo annuo ufficio Relamping in 13 anni CO2 per ufficio Mercurio da recuperare (40 lampade) 505 lux 100 lux 537kWh 0 247 Kg 0mg FLUORESCENZA 515 lux 111 lux 840kWh 4 386 Kg 56 mg RISPARMIO 303 kWh /anno 4 manutenzioni / 13anni 139 Kg /anno 7 alberi 56 mg / 13 anni

Zona Retail (un area)

Soluzione LED Ptot Ptot 180W 306W

5 8

Soluzione Fluo+MH The Reflex 2x26 Fluo Pixel Plus 35W MH Ptot Ptot 290W 312W

5 The Reflex LED 36W 12 Pixel Plus12 LED 20,4W

VANTAGGI DEL LED IN QUESTA APPLICAZIONE: Assenza di manutenzione (1- vantaggio economico, 2- eliminati i disagi per alcuni shop , es. Aeroporti) Assenza UV e IR, le merci non ricevono radiazioni che provocano alterazione. Spettro del colore molto bilanciato (colori caldi e freddi) ULTERIORI SUGGERIMENTI: Elevato risparmio di energia e minore calore introdotto in ambiente se in comparazione con alogene (65% in meno) Utilizzo apparecchi LED per evidenziare scaffalature, nicchie, bacheche ed eventuali gole-velette del controsoffitto Illuminazione di effetto, accento, di segnalazione colorata e RGB

Ore accensione anno: 3800 LED Illuminamento indicativo Espositori Illuminamento indicativo Pareti Consumo annuo (questa area) Relamping in 8 anni CO2 per questa area 700 lux 250 lux 1846kWh 0 849 Kg 0 mg FLUO + IODURI 1000 lux 350 lux 2287kWh 3-4 1050 Kg 126 mg RISPARMIO 441 kWh /anno 3 - 4 manutenzioni / 8 anni 203 Kg /anno 10 alberi 42mg (FL)+ 84mg (MH) / 8 anni

Mercurio da recuperare (30+32 lampade)

Luoghi delle esposizioni

Soluzione LED Primopiano 16 LED IRC90 Ptot 25 W

Soluzione Halo Le Perroquet Prof. QR111 Ptot 82W

VANTAGGI DEL LED IN QUESTA APPLICAZIONE: Assenza UV e IR, le opere non ricevono radiazioni dannose. Spettro del colore molto bilanciato (colori caldi e freddi) Assenza di manutenzione (1- vantaggio economico, 2- gli apparecchi non vengono toccati ed i puntamenti mantenuti) Risparmio di energia Regolazione del flusso con Temperatura colore e Resa Cromatica costante dal 10% a 100% (non possibile con alogene) Minore calore introdotto in ambiente (65% in meno rispetto ad un impianto ad alogene)

Ore accensione anno:

3200 LED ALOGENA 165 lux 262kWh 8 82W 120 Kg 0 mg RISPARMIO 182 kWh /anno 8 manutenzioni / 10anni 57W / apparecchio 83 Kg /anno 4 alberi 0 mg / 10 anni

Illuminamento indicativo Ev Consumo annuo x apparecchio Relamping in 10 anni Calore immesso in ambiente museale CO2 per ogni apparecchio Mercurio da recuperare (lampade)

177 lux 80kWh 0 25W 37 Kg 0 mg

Strutture ricettive

6 7

Soluzione LED Corridoio 15mt StripLed Laser LED 6,6W Med (esclusa dai calcoli) Ptot 49W

6 7

Soluzione ALOGENA Corridoio 15mt StripLed Laser Dicroica 20W 24 (esclusa dai calcoli) Ptot 154W

VANTAGGI DEL LED IN QUESTA APPLICAZIONE: Risparmio energetico notevole (-65% di energia) Assenza di manutenzione: continuit di servizio senza disagi Continue accensioni/spegnimenti dovuti ad eventuali sensori non pregiudicano la vita delle sorgenti

Ore accensione anno:

8000 LED ALOGENA 91 lux 76 lux 1232 kWh 8 566 Kg 0 mg RISPARMIO 840 kWh /anno 8 manutenzioni / 4anni 386 Kg /anno 20 alberi -

Illuminamento indicativo suolo Illuminamento indicativo pareti Consumo annuo corridoio Relamping in 4 anni CO2 per corridoio Mercurio da recuperare (56 lampade)

116 lux 83 lux 392 kWh 0 180 Kg 0 mg

Architetturale

Soluzione LED Ptot Ptot 500 W 118 W

Soluzione Fluo+MH Ptot Ptot 640 W 336 W

20 Linealuce 21 LED ott.el. 8 Light Up Walk 12 LED

20 Linealuce FL T16 28W 8 Light Up Walk MH 35W

VANTAGGI DEL LED IN QUESTA APPLICAZIONE: Risparmio di energia (- 40% di energia) Maggiore uniformit Insensibilit alle basse temperature (le fluorescenze potrebbero invece avere problemi se presenti bassissime temperature) Manutenzione azzerata ULTERIORI SUGGERIMENTI: Minore invasivit dei prodotti Apparecchi RGB molto efficaci per effetti di colore Utilizzo delle potenze pi adatte grazie alla grande disponibilt e modularit della soluzione LED: da 0,4W fino a 36W

Ore accensione anno:

4000 LED FLUO + MH lux Bassa 3904 kWh 3-4 1796 Kg 196 mg RISPARMIO 1432 kWh /anno manutenzioni / 13 anni 659 Kg /anno 33 alberi 84 mg (FL)+112 mg (MH) / 13anni

Illuminamento indicativo Eh Uniformit sul verticale Consumo annuo impianto Relamping in 13 anni CO2 per impianto Mercurio da recuperare (60+32 lampade)

lux Elevata 2472 kWh 0 1137 Kg 0 mg

Grandi aree in esterni (es. parcheggi, aeroporti)

16

Soluzione LED Archilede 98 LED SR Ptot 1824 W

Soluzione MH Ptot 2720 W

16 Delphi ST MH 150W CDO bi-reg

VANTAGGI DEL LED IN QUESTA APPLICAZIONE: Risparmio di energia (37% in meno considerando anche la riduzione del flusso per 4 ore) Manutenzione veloce e ridotta, limitata alla pulizia degli apparecchi Nessun rifiuto da smaltire: soluzione rispettosa dellambiente

Ore accensione anno:

4200 (di cui 1460 a flusso ridotto al 50% per LED e 55% MH) LED MH 27 lux 0,26 7453(F) + 2593(R) kWh 10 4621 Kg 2560 mg RISPARMIO 3646 kWh /anno 10 manutenzioni / 20 anni 1677 Kg /anno 84 alberi 2650 mg / 20 anni

Illuminamento Eh - Uniformit Consumo annuo parcheggio Relamping in 20 anni CO2 per parcheggio Mercurio da recuperare (160 lampade)

24 lux 0,25 4998(F) +1402(R) kWh 0 (solo pulizia) 2944 Kg 0 mg

Illuminazione stradale 1 (LED 6000K vs SODIO)

Soluzione LED (KM) Ptot 3306 W

Soluzione SODIO (KM) Ptot 4930W

29 Archilede 98 LED SR 6000k

29 iRoad 150W HST-DE

VANTAGGI DEL LED IN QUESTA APPLICAZIONE: Risparmio di energia (33% in meno ) Forte risparmio sulla manutenzione ,limitata per Archilede alla sola e rapida pulizia degli apparecchi Maggiore qualit della luce (luce bianca, CRI 74 contro luce gialla CRI 25) Ulteriore possibilit di risparmio energetico data dal sistema di riduzione del flusso incorporato Ulteriore possibilit di risparmio energetico data dalla riduzione di categoria grazie alla luce con CRI>60 (se opportuno) Possibilit di scelta tra ottiche con SR e ottiche senza SR Nessun rifiuto da smaltire: soluzione rispettosa dellambiente

Luminanza, Uo, Ul, TI% e SR rispettati per ME3b

Ore accensione anno:

4200 (considerato sempre al 100% flusso) LED 6000K SODIO HST-DE 34 mt 20706 kWh 6 9524Kg 522 mg RISPARMIO 6821 kWh /Km/ anno 6 manutenzioni / 20 anni 3137 Kg /anno/Km 157 alberi 522 mg /Km/ 20 anni

Interdistanza Consumo annuo al Km Relamping in 20 anni CO2 per Km allanno Mercurio da recuperare (174 lampade)

34 mt 13885 kWh 0 (solo pulizia) 6387 Kg 0 mg

Illuminazione stradale 2 (LED 4200K vs HIT-DE)

Soluzione LED (KM)


Ptot 3502W

Soluzione MH-HIT(KM)
Ptot 5780W

34 Delphi 98 LED SR 4200K

34 Delphi 150W HIT-DE

VANTAGGI DEL LED IN QUESTA APPLICAZIONE: Risparmio di energia (40% in meno ) Elevato risparmio sulla manutenzione ,i quanto sul Delphi LED limitata alla sola e rapida pulizia degli apparecchi Ulteriore possibilit di risparmio energetico data dal sistema di riduzione del flusso incorporato Nessun rifiuto da smaltire: soluzione rispettosa dellambiente (con MH vengono sostituite ben 272 lampade/Km in 20anni)

Luminanza, Uo, Ul, TI% e SR rispettati per ME3b

Ore accensione anno:

4200 (considerato sempre al 100% flusso) LED 4200K MH HIT_DE 29 mt 24276 kWh 8 11167 Kg 2285 mg RISPARMIO 9568 kWh /Km/ anno 8 manutenzioni / 20 anni 4401 Kg /anno/Km 220 alberi 2285 mg /Km/ 20 anni

Interdistanza Consumo annuo al Km Relamping in 20 anni CO2 per Km allanno Mercurio da recuperare (272 lampade)

29 mt 14708 kWh 0 (solo pulizia) 6766 Kg 0 mg

Illuminazione stradale 3 (LED 6000K vs CPO-TW)

Soluzione LED (KM) Ptot 3162W

Soluzione MH KM) Ptot 4134 W

31 Lavinia 98 LED SR 6000K

26 Lavinia140W CPO-TW

VANTAGGI DEL LED IN QUESTA APPLICAZIONE: Leggero risparmio di energia (24% in meno ) Manutenzione veloce ,in quanto sul Lavinia LED limitata alla sola pulizia degli apparecchi Risparmio sullacquisto delle lampade (le CPO-TW sono costose) Ulteriore possibilit di risparmio energetico data dal sistema di riduzione del flusso incorporato Nessun rifiuto da smaltire: soluzione rispettosa dellambiente

8mt

10mt

Luminanza, Uo, Ul, TI% e SR rispettati per ME3b

Ore accensione anno: 4200 (considerato sempre al 100% flusso) LED 6000K Interdistanza 32 mt MH CPOTW 38 mt RISPARMIO -

Consumo annuo al Km Relamping in 20 anni CO2 per Km allanno


Mercurio da recuperare (130 lampade)

13280 kWh 0 (solo pulizia) 6109 Kg


0 mg

17363 kWh 5 7987 Kg


368 mg

4083 kWh /Km/ anno 5 manutenzioni / 20 anni 1878 Kg /anno/Km 94 alberi


368 mg /Km/ 20 anni

3. Aspetti ecologici

Risparmio di Energia e conseguente minore immissione di CO2 in atmosfera. Si visto nelle pagine precedenti come con le soluzioni a LED sia possibile risparmiare energia in termini di kWh. Questa minore energia impiegata corrisponde ad una minore immissione di CO 2 che viene rilasciata in atmosfera e che concausa del riscaldamento globale del pianeta. Il valore di CO 2 viene espressoa in Kg e si pu anche rapportare al numero di alberi necessari ad assorbire la quantit risparmiata se essa venisse immessa in atmosfera. Il rapporto utilizzato in questo manuale : 1 kWh = 0,46 Kg CO2 e 20 kg CO2 = 1 albero I dispositivi LED non contengono mercurio n metalli altri pericolosi pertanto risultano pi in sintonia con lambiente. E importante comunque smaltire i LED a fine vita al pari dei dispositivi elettronici. La possibilit di un loro parziale riciclo in fase di analisi. Gli apparecchi LED durante la loro vita utile non hanno bisogno del relamping. Viene quindi evitata la gestione e lo smaltimento delle lampade dei sistemi tradizionali, dove prevista invece la sostituzione. Se pensiamo allesempio del parcheggio con soli 16 apparecchi vediamo che adottando la soluzione LED in 20 anni viene evitato il riciclo di 160 lampade agli alogenuri metallici (contengono sostanze nocive elencate nella direttiva Europea Rohs e dovranno essere smaltite correttamente

4. Indicazioni fotometriche

Poich i dati di flusso luminoso forniti dai costruttori di LED sono relativi a condizioni di funzionamento difficilmente riscontrabili allinterno di un apparecchio di illuminazione (es. Tj 25 C, emissione ad impulsi, etc..) lutente finale deve fare riferimento ai dati forniti dal produttore dellapparecchio. I dati forniti da iGuzzini come ad esempio la curva fotometrica, valori di flusso, etc sono relativi alle prove reali del laboratorio fotometrico eseguite alle temperature indicate per lapparecchio. Per affermare la certezza e la rispondenza delle curve fotometriche degli apparecchi LED stradali la iGuzzini ha scelto di certificare le prestazioni fotometriche ed energetiche dellapparecchio di illuminazione attraverso il marchio un ente terzo ed indipendente. Gli apparecchi hanno quindi ottenuto la certificazione IMQ-Performance la quale garantisce lesattezza della distribuzione fotometrica, i valori di intensit luminosa in cd, lefficienza luminosa dellapparecchio LOR (), efficienza energetica dellapparecchio in termini di lm/W. Ad oggi (2010) la iGuzzini lunica Azienda che ha ottenuto il marchio IMQ performance sugli apparecchi LED per illuminazione stradale. Gli apparecchi a LED, al pari di quelli con altre tecnologie, possono essere sottoposti a valutazione per la loro sicurezza fotobiologica, ovvero limpatto che ha una radiazione emessa da una sorgente sullocchio umano o sulla pelle. La normativa di riferimento la EN 62471 che prevede La classificazione degli apparecchi basata su valori di rischio valutati a una distanza che produce 500 lux oppure una distanza pertinente allapplicazione. La classificazione realizzata mediante i 4 gruppi di rischio denominati esente - basso - moderato - alto. Alcuni apparecchi sono gi stati classificati ed altri sono in fase di verifica. Contattare lAzienda per ulteriori approfondimenti.

5. Uno sguardo al futuro

Il mercato degli apparecchi LED come ben noto in rapida evoluzione e rappresenta il presente ed il prossimo futuro dellilluminazione. Ad oggi (2010) si stima che il rapporto del valore generato dagli apparecchi tradizionali vs gli apparecchi LED sia 80% - 20%. La previsione al 2020 ci indica un inversione di questo rapporto a 20% tradizionali e 80% LED ed una conseguente crescita del volume generato. Le efficienze future dei LED supereranno il valore dei150 lm/W ed il costo per lumen si abbasser. Gli apparecchi LED sono quindi unopportunit indubbia per il presente ed il futuro. Unaltra opportunit verr sicuramente dagli OLEDs(1) e PLEDs(2) che grazie alle differenti propriet affiancheranno i LED nei futuri sistemi di illuminazione. Il dispositivo OLED molto simile al LED in termini di funzionamento, ma ci che genera luce un composto organico presente tra due elettrodi. Altra differenza che per generare discrete quantit di flusso necessaria una superficie emittente estesa e piatta, mentre nel LED abbiamo una emissione molto concentrata su un piccolo chip. Parlando in termini pi tecnici, il dispositivo LED ha un alta luminanza mentre lOLED una bassa luminanza. Possiamo quindi immaginare che il LED sar pi efficace in quegli apparecchi per luce direzionale mentre lOLED per ottenere una luce diffusa. Gli OLED sono gi utilizzati negli schermi dei computer, dei telefonini, dei televisori come dispositivi di backlighting. Esistono in commercio anche OLED che spenti risultano trasparenti e altri modelli che possono essere curvati. Questo tipo di sorgente aprir quindi la strada a nuovi concetti ottici e idee di design.

LUCE

SUBSTRATO TRASPARENTE

ITO - METALLIZZAZIONE

POLIMERO ORGANICO

ALLUMINIO RIFLETTENTE

(1) (2)

OLEDs: Organic Light Emitting Diode Diodo ad emissione di luce realizzato con un composto organico PLEDs: Polymer Light Emitting Diode Diodo ad emissione di luce realizzato con un film polimerico

Ver. 2/2010

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