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Seconda edizione, giugno 2008

2007, Librogame’s Land – www.librogame.altervista.org


Progetto grafico della copertina a cura di Dragan
Impaginazione a cura di Dirk06
Il presente libro è da intendersi ad uso esclusivamente personale, ne è vietata
qualsiasi tipo di vendita e la modifica anche parziale.
EL CUCADOR
ADRIANO – ALDINOZZ
DRAGAN – PRODOCEVANO – SHAMAN

www.librogame.altervista.org
INTRODUZIONE

Bella zio! Sei entrato nel contrastato mondo di Squilibrio,


la serie di librigioco che manderà a puttane i tuoi ultimi,
pochi neuroni che ti popolano il cervello, ottimisticamen-
te. In questi libri il protagonista sei tu. Si dice così, ed in
effetti è vero: dalle botte di culo o di sfiga che ti succedo-
no nella vita reale dipenderà molto del destino del tuo al-
ter ego (ma manco poi tanto secondo me...) cartaceo.
Non ti serve molto per giocare a questa squinternata serie:
due mani (sempre tu non le abbia consunte a suon di ra-
sponi), la capacità di leggere e la conoscenza della lingua
italiana. Se occorrerà qualche altro oggetto non temere, il
testo te lo richiederà puntualmente. Quanto al sistema di
gioco, foglio del personaggio, perfezionamento delle arti
superiori, non stare là a farti troppe seghe mentali. Gioca,
semplicemente.
Una considerazione tuttavia va fatta sui contenuti. Per
scelta precisa del team di stimati autori professionisti che
l’hanno plasmata a loro immagine e somiglianza,
l’inviolabile e sacrale regola etica della serie Squilibrio è
quella di non avere regole etiche. Potresti trovare (e pro-
babilmente troverai) decine, anzi centinaia, anzi migliaia
di citazioni politicamente talmente non corrette che fa-
rebbero piangere anche Vittorio Sgarbi, insulti razziali de-
gni del peggior Borghezio, discriminazioni sessuali ten-
denti al nazismo, volgarità da orrida bettola e contenuti
sessualmente espliciti che manco il maestro Mario Salieri.
Se ritieni che il solo nominare la parola “cazzo” in un li-
brogame sia un’offesa al bon ton ed altre stronzate di sif-
fatta concezione, allora Squilibrio non fa per te. Noi ce ne
stiamo in mezzo, perciò: alla larga. Fuori dai coglioni e
vatti a leggere il Corrierino. Se sei invece pronto a tollera-
re tutto questo senza frignare come una donnicciola, ed
anzi aneli a raggiungere picchi mai tentati di cafoneria e
pessimo gusto, allora sei capitato nel posto giusto e puoi
iniziare la tua avventura, andando (a calci nel culo, tanto
per cominciare) al PROLOGO.
PROLOGO

Notte strana, senza luna. Una squallida periferia di una


squallida cittadina come ce ne sono tante. Piove, o poco
ci manca. Con rapida mossa apri lo sportello della tua
“automobile”, una scassatissima Panda bianca di terza
mano del 1989, e scendi. È stata una settimana decisa-
mente stancante, del resto si sa, il tuo impiego da portato-
re d’acqua richiede abilità sovrumane e non è un lavoro
per tutti. Però. Però. Finalmente è arrivato il weekend.
Una nuova, straordinaria possibilità che ti concede il Fato
di svoltare, dare un senso alla tua vita, inseguire quelle
“sensazioni forti” cui da tempo aspiri ma senza riuscire a
raggiungere la meta.
Stasera rimorchierai una sella coi fiocchi. Questo è chiaro.
Te lo senti nella pancia. Questa sera è la TUA sera. Avrai
una svinfera motorizzata duemila turbo, e sarà solo tua.
Potrebbero volerci dollari sonanti, potrebbe volerci alcool
a tutto spiano, potrebbero volerci stupefacenti in viola-
zione alle severissime normative vigenti. Non importa.
Qualcuno di superiore ha deciso che stasera tromberai da
paura, in barba alla sfiga che dal raggiungimento della
pubertà ti perseguita. L’abbigliamento è quello giusto.
Scarpe “Paciotto” comprate al mercatino di Bombay che
sembrano quasi vere. Jeans “Almani” e camiciola hawaiia-
na senza brand. Sei cool. Sei togo. Sei ganzo. Sei pronto
all’azione. Metti l’antifurto con le palle alla Panda, chie-
dendoti come sempre a chi cazzo potrà mai venire in
mente di rubarti quello scassone, e ti avvi risoluto verso il
posto che stasera vedrà il tuo trionfo, nel nome della
gnocca totale. Amen. Vai all’1
1
Appoggiato con la tua migliore posa da latin lover, adoc-
chi le forme procaci e morbide come panna montata di
una bionda seduta vicino a te con fare annoiato, i cui ca-
pezzoli sembrano voler bucare da un momento all'altro
quel velo di cotone bianco che è grande a malapena come
un tuo fazzoletto. Cosa decidi di fare?
Le offri da bere sfoggiando la tua galanteria 2, le parli del
tempo per cercare di conoscerla meglio 12 oppure sicuro
di te le assesti una decisa pacca sul culo 46 per farle capire
di che pasta sei fatto?

2
Le offri da bere. Un bel gesto, sicuramente. Cortese e ga-
lante, da vero lord inglese quale ti senti.
La fanciulla accetta di buon grado e sembra apprezzare la
tua gentile iniziativa.
L'immaginazione vola, e sembri già fantasticare sul dopo-
serata a casa tua, ad ammirare la sterminata collezione di
farfalle e la tua magica raccolta di francobolli austrounga-
rici di fine '800...
Ma, inaspettatamente, sorge un problema...
Il tuo passato da alcolizzato cronico viene lentamente alla
superficie...
Aahahahah quell'inebriante aroma di whisky appena e-
stratto dalle botti delle highland scozzesi...
Aaaahahhaha quel magico retrogusto di rhum caraibico
tanto amato dai tuoi antenati pirati...
Ahaahahaha quel dolce secco sapore di vodka ghiacciata
che sembra infiammarti la carotide...
Basta! Non resisti!
Spinto da istinti animali e omicidi salti oltre il bancone e
inizi a scolarti avidamente ogni bottiglia mezza aperta che
incontri sul tuo cammino, ubriacandoti a tempo di record
del mondo sui 100 metri.
La ragazza, decisamente inorridita da questo tuo repenti-
no cambiamento, addirittura terrorizzata dai tuoi occhi
rosso-giallastri ormai persi nell'oblìo dell'alcool, decide di
darsi velocemente alla fuga.
Il tuo patetico e ridicolo tentativo di incontrare la ragazza
dei tuoi sogni finisce impietosamente qui, non prima di
essere scaraventato fuori dal locale e massacrato di botte
da mostruosi e ferocissimi bodyguard assetati di sangue
umano.

3
Allunghi la mano per farti consegnare l'orrendo scopetto-
ne ma l'infido nano ti blocca con un lampo di crudeltà
negli occhi: "Non così in fretta amico, credi che mi chia-
mino Jimmy la Troia per caso? Se vuoi questo incom-
mensurabile attrezzo di piacere devi sborsare 1000 Euro!".
Scuoti desolato la testa e gli fai notare che una cifra simile
non l'hai mai vista in vita tua. "Il solito sfigato senza una
lira - borbotta il nano - Pensandoci bene però potremmo
accordarci noi due... Sai, oltre i soldi mi piacciono anche i
giochetti... E non devono essere per forza sessuali!" ag-
giunge, notando la tua espressione allarmata.
"Ti propongo questo indovinello". Il nano afferra lo sco-
pettone e, utilizzandolo come una penna, scrive sul muro
del bagno qualcosa, sfruttando come inchiostro il mate-
riale marrone che ricopre l'utensile. Dopo qualche minu-
to puoi leggere sull'intonaco lurido del locale la seguente
sequenza numerica, scritta con la maleodorante materia
organica di Jimmy:

2-6-8-10-18-20-38-40

"Completa la serie se ne sei capace!", sibila stridulo l'or-


rendo individuo che hai di fronte.
Se pensi di sapere la risposta giusta scrivi il numero e vai
al paragrafo corrispondente.
Se invece non sai rispondere o non vuoi perdere altro
tempo puoi rientrare nel locale, al 51
O visitare il bagno delle donne, andando al 14
In alternativa, se vuoi aggredire il nano e strappargli lo
spazzolone con la forza vai al 16

4
Lasci la biondona mozzafiato da sola al bar. Ti stai male-
dicendo dentro di te per aver probabilmente buttato via la
miglior cavalcata della tua vita, quando il tuo sguardo ca-
de su qualcosa di luccicante che sporge dalla sua borsetta.
Potrebbe essere un coltello ma è troppo sottile e ti ritrovi
a ripensare alle leggende metropolitane su ragazze incre-
dibili che adescano giovani imbecilli (meno male che tu
non lo sei) per narcotizzarli e rubar loro qualche organo.
Ti allontani in velocità e ti rechi a dare dimostrazione del-
le tue qualità di ballerino sul cubo 18 oppure ti dirigi al
secondo piano, dove -dicono- servano cocktail dell'altro
mondo, andando all'11?

5
Un nano di fronte a te ti osserva con un sorriso amichevo-
le. Ti dà il benvenuto e ti dice di chiamarsi Jimmy la Tro-
ia. Colpito dal vezzoso nome ti avvicini per osservare me-
glio cosa sta facendo.
Vai al 42

6
Prendendo il coraggio a due mani, e aiutato dai fumi del-
l'alcol, ti avvicini alla stangona che con voce baritonale ti
dice di chiamarsi Chantal.
Intimorito dal possente tono della "ragazza" cerchi di in-
trecciare una conversazione, ma ti accorgi dopo 5 minuti
che lei è interessata solo al tuo corpo.
"Hai uno sguardo stupendo", ti dice con una cadenza si-
mile a quella di Serse in 300 mentre si siede sulle tue gi-
nocchia.
E' il momento di decidere: tieni così tanto al Cucador da
tentare di strappare un pelo a Chantal? Vai al 9
Oppure con una spinta ti liberi inorridito di lei/lui e corri
a rinfrescarti al bagno? In tal caso vai al 39
7
Allunghi i 20 Euro alla fattona (cancellali dal registro) e
cominci a sbottonarti la patta frenetico: l'idea di fartelo
succhiare ti ha letteralmente sbomballato il cervello!
Punti il tuo attrezzo verso Alexia che però sembra non re-
agire. Aspetti 30 secondi e poi, vedendola immobile come
una statua di sale, ti pieghi lentamente su di lei per capire
cosa sta facendo. "Alexia!", la chiami. "ALEXIA!", strilli.
La ragazza sembra riscuotersi: si gira di scatto e ti osserva
per cinque, interminabili secondi con gli occhi sbarrati,
quindi sgotta un mare di vomito condito con tracce di
sperma direttamente sul tuo membro eretto, inondandolo
peggio di New Orleans dopo l'uragano.
Travolto dallo schifo, rischiando a tua volta di rimettere,
infili rapidamente l'affare ormai lurido nei pantaloni e
scappi urlando nel bagno degli uomini. Vai al 35

8
Ti avvicini al bancone desideroso di scolarti un Angelo
azzurro come si deve: osservi con occhio allucinato il bari-
sta e gli chiedi con voce stridula il cocktail prescelto.
Quello ti guarda con una punta di disprezzo: "Fanno 10
Euro, ce l'hai i soldi sballone?"
Se puoi e decidi di pagare cancella 10 euro e vai al 21
Se invece preferisci risparmiare non ti resta che dirigerti al
cesso 39
Oppure, potresti sempre escogitare un modo per fare sol-
di, andando al 10
9
Sfidando l'avvertimento del tuo cervello che ti urla inces-
santemente di allontanarti, decidi di continuare ad intera-
gire con Chantal. La gigantesca mora si sistema più co-
modamente su di te e senti le sue natiche muscolosissime
sfiorare il tuo organo riproduttivo, celato dal sottile strato
di stoffa dei jeans. Vinci la repulsione e abbracci la tua
improbabile compagna, cercando di strapparle un pelo
dalle braccia. Con orrore però ti rendi conto che Chantal
è completamente depilata! A quanto pare, per tentare di
conquistare il tuo "trofeo" non ti rimane che esplorare
zone pelviche più nascoste...
Se tenti il tutto per tutto e, fingendo eccitazione, le infili
la mano nel pacco, vai al 33
Altrimenti se non resisti, ti liberi di lei con un pugno ben
assestato e cerchi di allontanarti verso la pista, al 24

10
Quanti modi possono esserci per procurarsi dei soldi extra
per un uomo delle tue capacità? Ma quanti, tantissimi,
quasi troppi!
Ad esempio... grande idea! Vista la tua notevole abilità
con le mani, per ora l'unica parte che si è infilata dentro
qualche femmina almeno tiepida (per un essere ancora
vivo ovviamente) con suo sommo piacere (se quelle erano
davvero grida di piacere ed il fatto che fossero accompa-
gnate da insulti è perché non riuscivano a gestire le emo-
zioni) potresti sfilare qualche banconota agli avventori del
luogo!
Opti per un signore dall'aria assonnata che è seduto ad un
tavolino da solo ed osserva le ragazzine seminude che gli
ballano quasi davanti? Vai al 65
Se sei amico di Eclisse e pensi che possa aiutarti, raggiun-
gilo al 60
In alternativa, nel privé in fondo al locale, scorgi uno
strano personaggio seduto da solo in un divanetto: hai
tratti vagamente orientali, indossa un kimono viola e zoc-
coli di legno, ed ha i capelli raccolti in una imbarazzante
pettinatura a cipolla comprensiva di matitone incastona-
to. Se vuoi fare la sua conoscenza, vai al 62
O cambi idea e ti ributti a ballare al 18

11
Risposta scontata, non c'è neanche da discutere! Sali le
scale di fretta e furia, più tarantolato di Pippo Inzaghi
dopo un gol in finale di Champions... La tua gola arde di
desiderio, hai un vero e proprio bisogno fisico di alcol,
assolutamente necessario per raggiungere quello stato di
offuscamento visivo della retina grazie al quale forse riu-
scirai a raccattare qualche disgraziato catrame di donna
scambiandola per una gnocca paurosa.
Quale sarà il cocktail con la maggiore concentrazione al-
colemica che ti sbarellerà di più nel minor tempo possibi-
le?
Angelo azzurro? Vai al 21
continua
Invisibile liscio? Al 30
Oppure puoi optare per un trenino di chupiti senza succo
di frutta con nell'ordine: whisky, rhum, Baileys con pan-
na montata, tequila bum bum, vodka "perestrojka" da
1,50 €, Amaretto di Saronno, gocce imperiali del mona-
stero di Sant'Egidio da Gallipoli e grappa di vinaccia del-
l'Oste Enrico. In tal caso, goditi questa prelibatezza al 26

12
Mentre le parli di come le mezze stagioni non esistano più
e ti infervori nella valutazione socio-metereologica degli
influssi dei cumulonembi sulla mente umana non puoi
fare a meno di lasciar scivolare il tuo sguardo su quelle
gambe lunghe e lisce che percorreresti più spesso che la
tangenziale per tornare a casa ogni giorno dal lavoro.
Quando faticosamente risali la china delle sue curve mor-
bide come un marshmellow e con un sonoro "plop" stac-
chi le pupille dall'incavo micidiale tra i suoi seni e riesci a
riattaccare l'audio e sentire le sue risposte, ti accorgi che
sembra essere disposta a seguirti fuori dal locale e salire
nella tua auto (una Panda prima serie che hai spacciato
come fuori strada storico mentre ti presentavi).
Decidi che è troppo facile, perché se le donne non ti
prendono a schiaffi insultandoti non godi, e prosegui la
ricerca di una bastarda come si deve nel locale andando al
4? Oppure lasci che il tuo basso ventre comandi le tue
scelte (come ha sempre fatto da pochi giorni dopo la tua
nascita) ed esci dal locale per portarti a casa quello schian-
to di femmina? In questo caso vai al 20

13
Nel momento in cui sfoderi la tua esotica abilità di balle-
rino di salsa, cominci ad emanare un tale senso di schifo e
ribrezzo che ogni creatura all'interno di quel sordido loca-
laccio avverte la tua presenza. In pochi minuti sei circon-
dato da una spettrale legione di fattoni e mignotte che
sbuffano, urlano e schioccano le fauci.
Combatti con valore e riesci ad ucciderne parecchi prima
di essere sopraffatto e portato in catene al cospetto di Al-
dinozz, perfido gestore del pubbastro. Con un'occhiata
crudele egli ordina che tu sia gettato nel Laco di Sancue,
dove insieme a Dirk (ex socio in affari che osò tradirlo in
cambio di certe tette) le tue infinite sofferenze alimente-
ranno per l'eternità la spina della Stella Artois.
La tua vita e la tua missione finiscono tragicamente qui.

14
Abbandonando ogni principio di decenza ti infili nel ba-
gno delle signore: sembra desolatamente vuoto e asettico,
a parte una montagnetta di assorbenti usati che fa bella
mostra di sè in un angolo. Stai per uscire quando una del-
le porte dei cessi veri e propri si spalanca e ne esce un
grasso e butterato signore che si sistema con ostentazione i
pantaloni. Avrà settant'anni, ti guarda con un sorriso bef-
fardo urlando a voce altissima: "Che pompini che fa la
nostra Alexia, aspira meglio del Folletto". Dicendo questo
ti affibbia una sonora manata sul pacco che ti fa piegare in
due dal dolore e abbandona la stanza.
Incuriosito ti sporgi guardando oltre la porta e noti una
ragazza di 17 anni al massimo con gli occhi fuori dalle or-
bite. Ti guarda stravolta accennando una parodia di un
sorriso.
"Ciao bello - ti apostrofa - come sei fico! Per 20 euro ti
faccio uno sturone che te lo ricordi finché campi! Che hai
una pasticca per caso?". Solo ora ti accorgi che un rivolo
di liquido bianchiccio sembra colare dall'angolo della sua
bocca...
Cosa fai?
Se hai 20 euro, puoi accettare l'irresistibile offerta e farti
fare un pompino da Alexia, andando al 7
Se non li hai o non vuoi favorire alza i tacchi e dirigiti
verso il bagno degli uomini al 35

15
Il ragazzino ti guarda con aria annoiata mentre gli sventa-
gli il foglietto sotto al naso, gocciolante di sudore.
"Che me ne fotte della tua eclisse di merda - ringhia -
Stammi lontano che mi spaventi le svinfere!".
Hai avuto la tua conferma, ora devi capire che cosa serve
un biglietto con un'eclisse disegnata sopra...
Chiedi informazioni al barman al 17 o giri per il locale
cercando fortuna al 25?
16
Ti lanci con un ruggito contro Jimmy, deciso a dargli la
lezione che si merita. Ma il nano, senza scomporsi, evita il
tuo assalto e ti assesta una pedata che ti fa ruzzolare a ter-
ra. Mentre sei ancora stordito lo senti gridare: "Chantal,
puoi venire un secondo per favore?".
Ti giri appena in tempo per vedere una gigantesca donna
nera irrompere nel bagno. Tra le gambe noti un poderoso
pacco di almeno 3 chili. Ti guarda con occhi assassini. Ti
alzi in piedi e ti scagli contro di lei alla disperata.
Vai al 24

17
Vai dal barman e gli fai il tuo sguardo segreto per fargli
capire che hai capito che lui sa, ma che non hai capito
COSA voleva che capissi che lui sa, ma lui sembra non
sapere o non capire.
Insisti con lo sguardo segreto al 37 oppure gli fai vedere il
biglietto ed usi più volte la parola "cazzo" in un'unica fra-
se per sottolineare la tua incertezza? In tal caso vai al 48

18
Ti agiti come una sorta di odalisca in salsa omosessuale,
sudato come un muflone ma convinto di poter fare colpo
sulla ballerina mora come la notte che ti si struscia sul
cul... sul cubo con te. Ad un certo punto la musica cam-
bia ed inizia l'ora del latino americano. Devi giocare il
tutto per tutto, il tuo sangue si fa cubano come il sigaro
che tuo nonno era solito spegnerti sulla schiena per punir-
ti e assumi la posa da perfetto e lascivo ballerino di... cosa?
Salsa? Vai al 13
Merengue? Scatenati al 19
Mambo? Rantola al 22
Un misto, ossia ti agiti e basta? Provaci al 27

19
Il tuo talento nel merengue è noto ai più almeno quanto i
dettagli sulla vita intima di Corona, così con gesti teatrali
cominci a dimenarti alacremente nella sala, seguendo i
passi mirabilmente imparati nei tuoi anni passati in Viet-
nam. Dopo un quarto d’ora, grondando sudore, d'impeto
ti ricordi però che il merengue non si balla da soli. Impre-
cando villanamente, butti via la scopa con cui hai limona-
to fin qui mentre danzavi sotto le torbide note latine, e ti
guardi intorno famelico, alla ricerca di una pupa da far
volare sulla pista.
Trovata! Una rossa sfacciata con i capelli corti e gellati, gli
occhi azzurri e due gambe infinite. Che bambola! Col tuo
braccio lunghissimo, tanto da farti meritare in passato
l’appellativo di Tiramolla, l’avvolgi in una stretta
d’acciaio, e le mormori facendole l’occhiolino “Ti va di
ballare?”. Andrebbe tutto bene, se non che le marmoree
terga della pulzella attirano inesorabilmente la tua mano
sagace e prima ancora che il dj Jonny Cannuccia cominci
a far suonare un altro odioso merengue... "CIAF!": non
c’è niente da fare, le hai proprio dato una sonora pacca sul
culo da depravato professionista.
Vai al 46

20
Ti lasci guidare dai ferormoni che hanno avviluppato
completamente il tuo corpo e la conduci verso la Panda,
parcheggiata tra l'altro a 6 chilometri dal pub, guardando-
le incessantemente le tette mentre con la mente sconvolta
dai quattro Cuba libre che ti sei scolato continui a disser-
tare sulla superiorità strategica degli Ittiti nella battaglia di
Qadesh.
Raggiunta faticosamente l'auto, ti accorgi che come sem-
pre non riesci ad aprirla, per via di una serratura difettosa
che devi cambiare da almeno tre anni. Ti pieghi armeg-
giando con la chiave e dimostrando una certa imperizia:
improvvisamente un dolore lancinante esplode all'altezza
del tuo collo e in un lampo si propaga verso la testa.
Perdi immediatamente i sensi. Dopo un lasso di tempo
che non sai quantificare ti risvegli, e fatichi a focalizzare
ciò che ti circonda. Hai un feroce mal di testa, sei nudo e
completamente bagnato. Ma, quel che è peggio, ti accorgi
di avere una lunga cicatrice all'altezza del rene. Con orro-
re, ti rendi conto che il racconto che tuo cugino ti ha fat-
to tante volte (riguardo una stupenda ragazza che adesca
ignari disperati in locali del centro con lo scopo di espian-
tare organi) non è solo una leggenda metropolitana.
Mentre perdi i sensi e scivoli in uno stato di torpore da
cui non ti risveglierai più realizzi, troppo tardi, che una
tale topona non sarebbe mai potuta farsi rimorchiare da te
senza un chiaro secondo fine.
La tua avventura finisce tragicamente qui.

21
La tua scelta cade sull'Angelo azzurro... Il cocktail dei pa-
strocchiari, la bevanda degli aficionados all'lsd. Da vero
pasticcomane e calascione quale sei nell'animo, subito la
tua mente associa al retrogusto paglierino del celestiale
drink quella magica sensazione "peace & love to ever-
ybody" e quella leggerezza nei movimenti che solo un a-
nestetico per cavalli puo' farti provare.
Forse è ora di mettersi alla ricerca di qualche colorato
confetto psichedelico per movimentare un po' la tediosa
serata! Chi, meglio dell'allampanato barista dagli strabuz-
zanti occhi in fuori e la mascella impazzita, potrebbe aiu-
tarti?
Rischi, e gli chiedi sa ha da venderti qualcosa al 29, oppu-
re rimandi e decidi di aspettare il tuo agognato cocktail
andando al 26?

22
Cosa ballare? Beh, che diamine... Dopotutto sei campione
internazionale di mambo, la scelta è fin troppo logica. I-
struisci il noto dj Jonny Cannuccia sul pezzo da mettere
(Mambo italiano nell'indimenticabile interpretazione di
Fanny Cadeo) e ti avvii con sicumera verso il centro della
sala.

SPLAT!

Poffarre! Hai inavvertitamente poggiato la suola della tua


costosa calzatura di pellame pregiato su un prodotto cor-
poreo putrescente, maleodorante ed estremamente sgra-
devole di un qualche animale dell’Oceania, casualmente
finito lungo la tua via per motivi assai misteriosi: essì, hai
proprio pestato una merda!
Per qualche minuto dai sfogo alla tua migliore collezione
di bestemmie, chiedendoti tra l'altro come diavolo ci sia
finita una cacca di koala in un sordido pub di una sordida
città. Dopo aver sperato inutilmente di non esser stato
visto, cerchi almeno di sfuggire alle crescenti risate di
scherno di tutto il popolo danzante e ti dilegui dalla sala
con la rapidità di un Roberto Carlos dei bei tempi.
Dovrai pensare a qualcos’altro per rimorchiare una sorta
di donna, ma prima hai proprio bisogno di un drink per
riprenderti: vai all’11

23
Domandi informazioni incuriosito, ipnotizzato dal tono
di voce altissimo, dalla tendenza a tirare continuamente
su con il naso e dagli occhi spiritati del barista. "Ma è
davvero così portentoso?", ti azzardi a chiedere.
"Scherzi zio? - risponde l'uomo al bancone - Guarda che
dopo averlo bevuto perfino mio fratello brufoloso e sfiga-
to di 15 anni si è montato una stangona. Allora ci stai o
no?". Senza quasi renderti conto di quello che stai facen-
do accetti la proposta del tipo, che sogghigna soddisfatto.
"Allora amico - ti spiega - oltre ai 100 testoni mi devi
portare uno spazzolone da cesso, un pelo di trans e la pa-
tente di Eclisse. Occhio che Johnny è un tipo un po' stra-
no...".
Ti allontani dal bancone frastornato, chiedendoti a cosa
diavolo potranno servire gli oggetti che il barman ti ha
chiesto, un po' incerto sul da farsi e senza aver capito chi
o cosa diavolo è Eclisse. Apri il portafogli e guardi desola-
to il contenuto: 100 euro te li sogni! Se vuoi il Cucador
devi muoverti!
Cosa decidi di fare?
Ti dirigi verso il bagno alla ricerca dello spazzolone? Vai
al 39
Ti avvicini ad un'enorme "ragazza" nera che ti sorride da
un divanetto? Conoscila al 6
Cerchi di ottenere più informazioni su Eclisse? Vai al 25
Provi a procacciarti qualche soldo extra, andando al 10
Oppure se decidi che ti sei stufato di tutta questa storia e
che è ora di quattro salti vai al 18

24
"Fila via scherzo della natura!" urli, e tenti di colpirla con
un preciso pugno. Chantal però è rapida come un'anguil-
la, a dispetto della mole: con la mano gigantesca ferma il
tuo colpo e comincia a stritolarti le dita in una micidiale
stretta. Ti pieghi sopraffatto dal dolore e, piagnucolando
come un bambino, implori la ciclopica "donna" di lasciar-
ti andare.
La ciclopica "donna" però non ci pensa nemmeno. Piut-
tosto, una voce ancor più cupa di quella che ricordavi ti
sussurra poche raggelanti parole: "Tu stasera sarai la mia
troia". Chantal ti afferra per la cintura e ti porta di peso
fuori dal locale, sotto gli occhi esterrefatti di decine di
clienti. Incapace di protestare per la stretta mortale della
virago che ti toglie il fiato, ti lasci condurre senza reagire
in un vicolo buio, dove conosci per la prima volta le deli-
zie del sesso passivo.
Conquistato dall'esperienza, diventi l'amante di Chantal,
e dopo un paio d'anni decidi anche tu di siliconarti le tet-
te. Entri nell'ambiente trans dove, conosciuto con il no-
me di Patrizia, ti guadagni una certa celebrità e una clien-
tela affezionata, che adeschi sullo stesso divanetto dove
hai incontrato la tua compagna la prima volta.
La tua avventura finisce qui.

25
Fermi più di una persona in discoteca: tutti sembrano co-
noscere Eclisse ma nessuno ti dà retta. Alla fine uno meno
sballato degli altri, fissandoti con occhi vitrei biascica tre
parole: "Prova al bar". In effetti senti anche il bisogno di
bere qualche intruglio che ti alcolizzi un po' e magari pro-
curarti un paio di pasticche "energetiche". Rifletti su cosa
fare.
Se decidi di andare al bar, vai all'8
Se invece opti per i bagni, vai al 39
Se invece cerchi un modo per far soldi, pensaci su al 10

26
Mentre miscela i componenti il barista ti osserva, con lo
sguardo di chi ha già visto troppi sfigati come te arenarsi
su quel bancone come navi pirata senza più cannoni per
combattere. Lentamente ti si avvicina e ti rivolge la paro-
la: "Ehi amico - ti dice - vuoi cuccare stasera? Sì vero? Be-
ne, allora ascoltami. Devi sapere che ho un secondo cugi-
no che si diletta di cose... Particolari... Per farla breve, di-
ciamo che ho imparato a preparare e potrei confezionarti
un... Chiamiamolo filtro, ma io lo chiamo El Cucador:
qualcosa che non lascia scampo alle svinfere, ci sei? Che
ne dici? Se mi porti quello che mi serve e 100 euro te lo
faccio in quattr'e quattro otto, e ti assicuro che entro l'al-
ba ti sei portato sul sedile del tuo bolide la migliore tra le
stangone da monta che si vedono qua attorno". Conclu-
dendo ti strizza l'occhio e si rimette al lavoro come nulla
fosse.
Gli chiedi altre informazioni sul Cucador al 23 oppure
fingi indifferenza ed attendi il cocktail che avevi ordinato
al 28?
27
Ti rendi conto che non sai neanche accennare alcun passo
di latino americano e maledici la tua pigrizia e il giorno in
cui hai detto al tuo amico cubano Carlos che le lezioni di
salsa poteva mettersele nel c... Decidi di uscire dalla situa-
zione di empasse agitandoti in modo casuale, e sperando
che la folla e l'oscurità nascondano i tuoi scoordinati mo-
vimenti.
Ben presto il ritmo ti prende e ti ritrovi allucinato e suda-
to a dimenarti come un tarantolato senza più alcun con-
trollo. Preso dalla musica, continui così per dieci minuti
senza accorgerti che il tuo orrendo modo di ballare ha
creato il vuoto intorno a te: sei solo in mezzo alla pista,
con gli occhi sbarrati degli avventori puntati addosso. Ti
fermi, ostenti un sorrisetto sardonico e ti ricomponi cer-
cando di dare l'idea di aver danzato così per fare lo spiri-
toso: ovviamente nessuno ci crede, così devi abbandonare
immediatamente il cubo.
Valuti rapidamente le opzioni: puoi caracollare verso il
bancone e recuperare un minimo di dignità umana tran-
gugiando un cocktail andando all'11, oppure sparire per
un po' dalla circolazione imboscandoti nei cessi. In tal ca-
so, scappa al 39

28
Sei appoggiato al bancone ad osservare il barista far com-
piere acrobazie assurde allo shaker. Non ricordi più che
cos'hai ordinato e nemmeno il tuo nome è più una cosa
sicura nella tua mente, ma nulla importa se non poter be-
re il cocktail. Estasiato osservi il bicchiere planare davanti
a te come una sorta di Enterprise ad altissimo tasso alcoli-
co, e come un novello James T. Kirk decidi di dare il
benvenuto all'equipaggio con una lunga, eterna sorsata.
Il liquido scende delicato nel tuo stomaco e per qualche
secondo sembra che tutto possa finire per il meglio,
quando le tue budella iniziano ad emettere un rumore che
ti ricorda troppo da vicino quello di una friggitrice in una
domenica di sole. Hai la sensazione che qualcosa di denso
stia colando lungo le tue gambe ma ormai non è più in
tuo potere controllare nulla, ti volti verso il barista cer-
cando spiegazione e lo trovi -moltiplicato per cento volte-
che ti sorride sornione.
"Te l'avevo detto - sogghigna - che era speciale, ora potrai
vederli tutti ma stai attento, se loro si accorgono che li
vedi, non uscirai di qua sulle tue gambe umidicce di pi-
scio". Spaventato da quelle parole torni ad osservare la
folla attorno a te. A parte il moltiplicarsi di ogni cosa in
movimento, che hai già subito con altre sbornie anche
peggiori, non ci sembrano essere grosse differenze. Anzi, ti
senti allegro e stai bene. La friggitrice non emette più quel
sibilo e la tua carne sembra non andare più a fuoco, inol-
tre una sensazione di tiepido benessere ti fa dimenticare di
essere sporco della tua urina fino alle scarpe.
Ma tra la folla inizi a scorgere qualcosa di strano, persone
che, sbornia a parte, ti sembravano normali, ora hanno
facce distorte, simili a spettri contorti in un urlo senza fi-
ne.
Senti a malapena un'ultima parola del barista prima di
fuggire al 32, spingendo tra la folla fino al primo divanet-
to dove ti butti come un quindicenne in fregola tra una
rossa spigolosa ed un brufoloso cicciotto grosso quasi
quanto l'intero divano, mentre quella parola ti risuona in
testa come un pezzo dei Rammstein. "Demoni".

29
"Bella zio - ti vocifera il barista con un sorriso ebete stam-
pato in faccia - sono io l'uomo che fa per te! Mi chiamo
Sauro Settebellezze detto Maurizio, e posso procurarti
quello che vuoi. Ho un amico, Johnny Settestrati detto
Eclisse, che lavora in questo stesso locale come buttafuori:
è lui che gestisce il traffico di pastiglie, cale e cocaina al-
l'interno della discoteca. Se invece vuoi emozioni forti e
sesso a pagamento, devi rivolgerti al famoso Jimmy la
Troia, alla cassa numero 9. Hai presente quell'onorevole
lì, quello della cocaina e le mignotte? Ebbene sì, prima era
stato qua, Eclisse gli ha venduto la roba, Jimmy la Troia
gli ha procurato le squillo... Poi una prostituta si è fatta
prendere e ha esagerato, così la faccenda è salita agli onori
della cronaca...
Comunque vai tranquillo, è gente fidata e tu mi sembri
un tipo a posto... Ad entrambi puoi dire tranquillamente
che ti manda Sauro Settebellezze detto Maurizio. Anzi,
meglio, usa la frase in codice "Stai Maurizio e apri l'oc-
chio chicco neffa sbrano", capiranno al volo che sei della
combriccola".
Se vuoi fare un salto dal mastodontico Johnny Settestrati
detto Eclisse, vai al 31.
Se invece il tuo membro ti spinge a rivolgerti al curioso
Jimmy la Troia, vai al 38

30
Ti lasci tentare dall'Invisibile liscio: come primo cocktail
non vorresti esagerare, e quel liquido anonimo in un mi-
nuscolo bicchierino ti sembra del tutto innocuo. Lo man-
di giù tutto d'un fiato con un sorrisetto sprezzante, cer-
cando di darti arie da grande bevitore. Inizialmente sem-
bra non accadere nulla, ma con la coda dell'occhio noti
che il barista ridacchia e richiama gente: si sta formando
un cerchio intorno a te, l'intero locale ti sta guardando.
Cominci improvvisamente a sudare e decidi di dirigerti
con indifferenza verso il bagno. Scendi dallo sgabello e le
gambe non ti reggono: ruzzoli rovinosamente a terra.
Cerchi disperatamente di rialzarti ma i tuoi arti non ri-
spondono ad alcuna sollecitazione: con crescente terrore
noti che tutte le ragazze del locale ti stanno indicando e
ridono di te. Strisci per un paio di metri prima di rigetta-
re l'intero cocktail e tutto quello che hai mangiato sul li-
noleum che ricopre il pavimento del locale.
Vedendoti sporcare il suo prezioso bar, Aldinozz, il gesto-
re, si precipita fuori dal suo lussurioso privé, impugna una
pala tirata fuori da chissà dove e con un ruggito ti è ad-
dosso. In preda ad un furore irrefrenabile comincia a pic-
chiarti ferocemente, e a nulla valgono i tentativi dei suoi
buttafuori di fermarlo. L'ultima cosa che senti prima di
perdere i sensi è la litania incessante che esce dalla bocca
dell'energumeno, che mentre ti percuote ripete senza so-
sta la parola "Muori!".
Ti risvegli dopo 48 ore all'Ospedale maggiore: sei riuscito
a sopravvivere ma la tua carriera di latin lover si è triste-
mente conclusa. Terrorizzato dall'idea di entrare in qual-
siasi locale ti iscrivi ad un corso di uncinetto, e invecchi
serenamente senza avvicinare più una donna per il resto
della vita.
La tua missione finisce qui.

31
"Cazzo guardi nano di merda!?"... Non è certo delle mi-
gliori l'accoglienza che ti riserva quello che con tutta pro-
babilità deve essere Eclisse. Ti trovi di fronte, giusto al-
l'ingresso del locale, un energumeno di 2 metri e 20, e
forse più largo che alto, un incrocio mal riuscito tra un
gorilla del Borneo e Andrè the Giant.
Terrorizzato da questo essere sovrumano, sussurri con vo-
ce tremante la parola d'ordine che ti ha svelato il barista:
"Stai Maurizio e apri l'occhio chicco neffa sbrano". Il gi-
gante appare spaesato, ma subito si scioglie e ti stritola in
un affettuoso quanto dolorosissimo abbraccio, che mette
a rischio l'integrità delle tua fragile gabbia toracica. "Pote-
vi dirlo prima - ridacchia - che sei amico di Maurizio. Ci
sta troppo dentro Maurizio vero? È l'autentico braccio
destro di Aldinozz, il padrone del locale. Chiedimi pure,
di cosa hai bisogno?".
Se vuoi approfondire la sua conoscenza e chiedergli se ha
qualche droga da venderti vai al 45
Se ti dichiari onorato della sua amicizia e gli dai appun-
tamento a più tardi, puoi andare a cercare Jimmy la Troia
al 38, oppure andare in pista a ballare al 18
In alternativa, se hai con te un biglietto somma il numero
sul biglietto a quello di questo paragrafo per sapere a qua-
le paragrafo devi andare.

32
Sei ancora completamente frastornato da questa situazio-
ne, la sostanza sta facendo il suo dovere e ti rendi conto
che ti permette di distinguere gli umani da quelli che po-
trebbero veramente essere demoni dell'altro mondo. Ov-
viamente il fatto che possa essere tutta un'allucinazione
non ti trapassa nemmeno le poche cellule cerebrali integre
che ti rimangono solitarie nella scatola cranica.
Tu ora sai che lì sta accadendo qualcosa di brutto.
Tu sei nel giusto e puoi salvare la situazione.
Tu puoi essere un eroe.
E dopo la battaglia, gli eroi, quelli sì, quelli si sa. Gli eroi
scopano come conigli imbottiti di Viagra!
Mentre pensi al da farsi ti accorgi che qualcuno, forse lo
stesso barista, ti ha infilato in tasca un foglio di carta. Lo
apri e ci vedi un simbolo composto da due cerchi che si
sovrappongono, quello chiaro sotto e quello scuro sopra,
sotto di questi un numero, 5.
La tua mente di eroe è pronta a risolvere questioni di ogni
genere e figuriamoci se non capisci cos'è quel simbolo che
in fin dei conti è il tuo unico indizio. È perfettamente lo-
gico. Inutile nemmeno pensarci troppo, questi enigmi li
risolvevi a cinque anni.
Decidi per essere sicuro di rivolgerti ad un esperto e chie-
di una mano al ragazzino brufoloso, andando al 15

33
Tenti il tutto per tutto: fingendoti arrazzato come un toro
in calore abbracci Chantal e le infili la mano sotto la gon-
na. A dispetto dell'iniziale foga ti muovi con una lentezza
ed una precisione chirurgiche, favorito anche dall'atteg-
giamento della "donna", che si è improvvisamente irrigi-
dita... Perlustri la zona genitale del trans: con un dito sfio-
ri qualcosa di viscido ed enorme che ti fa gelare il sangue
nelle vene.
Resisti alla tentazione di fuggire urlando e sollevi legger-
mente la mano: improvvisamente trovi quello che cerchi!
Un vezzoso ciuffetto di peli che la tua curiosa controparte
ha risparmiato dalla depilazione totale! Veloce come un
ghepardo strappi un pelo dal boschetto che stai maneg-
giando e ti divincoli da Chantal, che ti osserva impietrita.
Prima che possa reagire ti sei già dileguato, nascondendoti
tra la folla.
Cosa conti di fare ora?
Chiedi informazioni sull'identità di Eclisse? Vai al 25
Te ne torni a fare il cazzone nel bel mezzo della sala? Vai
al 51

34
A questo punto puoi fare varie cose con le tue rinnovate
conoscenze.
Ti dirigi al cesso, in cerca di uno spazzolone? Vai al 39
Ti avvicini ad una enorme "ragazza" nera alta due metri
che ti sorride da un divanetto? Vai al 6
Cerchi un modo per far soldi? Vai al 10
Raggiungi in quattro salti la pista da ballo? Vai al 18
Se invece hai raccolto tutti gli ingredienti per il Cucador e
100 euro vai al 53

35
Irrompi nel bagno degli uomini con il piglio sicuro di
John Wayne quando scende da cavallo. Il cesso è ridotto
in condizioni pietose: una patina di urina ricopre comple-
tamente il pavimento, le porte sono tutte sfondate o man-
canti, e un unico lavandino getta acqua in continuazione.
Di fronte ai tuoi occhi si presenta una scena ributtante.
Se hai già incontrato Jimmy la Troia vai al 42
Se invece non sai chi sia vai al 5
36
Consegni il biglietto ad Eclisse che lo guarda con aria stu-
pita. "Bene - ti dice mentre annuisce - sei uno di quelli
che sanno allora. La feccia qua dentro è composta da due
gruppi, uomini di merda e demoni di merda, tu appartie-
ni probabilmente al primo gruppo, visto che il cocktail
non ti ha ancora ucciso. Ascoltami bene. In segno di fra-
tellanza ti consegno questa patente; non è la mia vera pa-
tente, figuriamoci, ma il barman capirà che siamo d'ac-
cordo. Quando avrai tutto potrai avere l'elisir della Sbor-
nia eroica, detto El Cucador da noi che lavoriamo in que-
sto ambiente".
Eclisse ha un'espressione vuota e parla come fosse un pro-
feta biblico, per cui cominci a dubitare delle sue parole,
ma il bestione non ha ancora finito. "Aldinozz, il capo
qua - continua - è il peggiore del gruppo dei demoni, e
stanotte ha deciso di eseguire il suo rituale di nutrimento.
Noi che lavoriamo per lui siamo vincolati da un patto sa-
cro ma abbiamo deciso che se esiste qualcuno capace di
ottenere El Cucador e gestirne gli effetti collaterali, costui
sarà il nostro Sommo Eroe, l'unico capace di uccidere Al-
dinozz prima che si nutra di tutti gli uomini di merda di
questo luogo schifoso".
"Ah ecco, ora tutto mi è chiaro", mormori sempre più
confuso, e fai per andartene chiedendoti mentalmente che
cazzo si è calato questo ciarlatano. Ma Eclisse non ha an-
cora finito. "Ordunque - insiste - sii valoroso e continua
nella tua ricerca, ottieni tutti gli ingredienti e portali al
barista, che è per noi una sorta di Panoramix alcolico, sì
proprio quello di Asterix. Se mi capisci e assurgi al pros-
simo livello di consapevolezza potrai sconfiggere Aldinozz
della Dimensione Infernale delle Naiadi Ninfomani, Al-
dinozz il Senza Fondo, Aldinozz il Supremo Orgiasta di
Vomitarkg, Aldinozz il Vomitatore di Anime!! MUA-
HAHAHAHAHAHHA".
Mentre Eclisse si perde nelle sue risate folli ti chiedi varie
cose, tra cui perché cazzo sei in quel posto, perché non te
ne vai, perché ti guarda come se sperasse di farti fare una
cosa assolutamente stupida. Poi ripensi alla storia dell'eroe
che scopa come un coniglio imbottito di viagra fino ai ca-
pelli e tutto riprende senso. Nel senso che non c'hai capi-
to un cazzo!
Torni nel locale al 34.

37
Insisti. Continui con lo sguardo. Lo carichi di ogni tua
possibile capacità interpretativa, per far si che tra voi scor-
ra la comunicazione senza che i possibili avventori possa-
no accorgersene. Insisti ancora. E stai ancora insistendo
quando lui accompagna le parole "brutto frocio di mer-
da" con un gesto troppo plateale perfino per il barman. E
mentre il pesantissimo boccale di birra in ghisa con fondo
chiodato ti sfonda il cranio, ti rendi conto che quello
sguardo non è per tutti, ma solo per gli eletti e lui, evi-
dentemente non lo era.
La tua avventura e la tua vita finiscono per fortuna qui.
38
Ti rechi speranzoso alla cassa numero 9, in cerca del fan-
tomatico Jimmy la Troia che forse potrà aiutarti a trovare,
seppur a pagamento, qualche sciagurata disposta a divide-
re il letto o la macchina con te.
Arrivato alla cassa però... Non vedi nessuno!
Vai al 40

39
Entri nei bagni che sono stranamente vuoti: oltre all'odo-
re di piscio e di detersivo da quattro soldi una cosa ti col-
pisce. Dal bagno delle donne senti provenire una sorta di
gemito prolungato. Il rumore ti incuriosisce e sei talmente
stordito che l'idea di entrare ti sembra irresistibile...
Cosa fai?
Cedi alla tentazione e ti infili nel bagno femminile? Vai al
14
Opti per il più classico cesso degli uomini? Vai al 35

40
Probabilmente Jimmy ha già staccato, o forse è impegna-
to in bagno con qualche polla, fatto sta che inizi a impre-
care maledicendo la tua malasorte... All'improvviso senti
la ragazza alla cassa numero 8 che urla: "Jimmy, hai il
cambio di 10 euro in moneta?".
Sbigottito e disorientato, ti sporgi per vedere meglio e...
Sorpresa! Dietro la cassa vedi il minuscolo profilo di un
nano, altro poco più di un metro, con folti baffetti e una
inusuale poderosa lingua.
La tua mente vola a quando avevi 14 anni e ti eccitavi col
film porno prestato da un tuo amico dal titolo "Nella bot-
te piccola c'è lo sperma buono": il protagonista è identico
a quello che deve essere Jimmy la Troia!!!
Se vuoi chiedergli se davvero era lui il protagonista di quel
mitico film, vai al 47
Se hai conociuto il barista Sauro Settebellezze detto Mau-
rizio e vuoi mormorargli la parola d'ordine, vai al 49
Se sei stato prima dal buttafuori Johnny Settestrati detto
Eclisse, vai al 52

41
Prima ancora di finire la frase un terrificante manrovescio
si abbatte sul tuo cranio con la stessa violenza della bom-
ba atomica su Nagasaki.
Perdi immediatamente i sensi. Al tuo risveglio, ti ritrovi
in un anfratto scuro, probabilmente nei sotterranei del
locale, legato con delle manette di piombo ad un lettino
da chirurgo. Improvvisamente capisci che non è buio... È
semplicemente il gigantesco buttafuori che con la sua
immensa mole sta oscurando la lampada da dentista sopra
di te e con essa tutta la stanza.
Si avvicina minaccioso,con un ghigno da psicopatico
stampato sulla faccia ed un flessibile acceso nella mano...
"Amico mio - erutta - non hai voluto vendere la droga per
me... Ora sarò io a vendere te... Sotto forma di droga!".
Un dolore lancinante ti perfora il cervello, quando il fles-
sibile penetra nelle tue straziate e martoriate carni.
Le tue polveri saranno utillizate, insieme ad anfetamine,
lidocaina e mannite, per tagliare la cocaina di Eclisse.
La tua avventura, e la tua vita, finiscono impietosamente
qui, in maniera alquanto stupefacente.

42
Jimmy la Troia è lì, accovacciato davanti a te con un'e-
spressione beata. Non capisci subito in quale attività sia
impegnato, ma girandogli un po' attorno ti accorgi che si
sta infilando qualcosa nel culo. Ti avvicini ancora un pas-
so e riconosci l'oggetto: è uno scopettone da cesso!
"A furia di essere sodomizzato nei porno che ho girato -
rantola l'orrendo nano - oramai ci ho preso gusto! Non
c'è niente di meglio di uno scopettone da cesso bello duro
su per l'ano... Vuoi provare amico mio?". E così dicendo
si sfila l'attrezzo dallo sfintere e te lo porge. È leggermente
deformato e coperto di macchioline marroni...
Ti interessa prendere lo scopettone? Vai al 3
In caso contrario puoi sempre recarti nel bagno delle
donne, se non ci sei già stato, andando al 14
Oppure tornartene nel locale a cercare di movimentare un
po' la tua serata, andando al 51

43
"Io ti sfondo buffone, tu e tutta la tua razza nippo-
cingalese!" urli inferocito, senza sapere nemmeno tu dove
hai trovato il coraggio di aggredire l'energumeno in que-
sto modo. Il gigante orientale ti guarda per un secondo
con occhi assassini, poi sembra improvvisamente calmarsi;
ti pare di intravedere addirittura l'accenno di un sorriso.
"Sembri un pippone - ti senti rispondere - invece sei co-
raggioso caro sfigato. Vieni, accomodati qui, forse sei la
persona adatta per giocare al mio passatempo". L'orienta-
le ti fa cenno con una mano di accomodarti davanti a lui.
Sei un po' dubbioso, ma l'offerta ti sembra sincera:
Accetti e ti accomodi al 44
Oppure ti congedi frettolosamente e cerchi un altro modo
per tirare su un po' di soldi, arrovellandoti al 10

44
"Le regole - attacca l'uomo senza darti tempo di rifiatare-
sono molto semplici. Si tratta di un gioco che ho inventa-
to io... Prendi questo zippo in mano e accendilo 10 volte
di seguito. Se ce la fai ti darò 100 euro, 10 per ogni tenta-
tivo riuscito. Ma se fallisci anche solo una volta, allora
non avrai i soldi e per di più mi prenderò qualcosa di tu-
o". "Il dito mignolo!" urli, ricordando di aver già visto
qualcosa del genere in una vecchia puntata di Alfred Hi-
tchcock presenta... "No caro amico sfigato - risponde pa-
catamente lui - è troppo scontato. Ti reciderò con un col-
po netto del mio machete entrambi i coglioni" e così di-
cendo l'orientale estrae un coltello enorme e comincia a
leccarne il filo con una lingua lunga e rossissima.
Devi decidere cosa fare: se vuoi dare retta a questo pazzo
procurati un dado a 6 facce e lancialo 10 volte di seguito.
Ogni volta che riuscirai a totalizzare un punteggio com-
preso da 1 a 5 lo zippo si accenderà. Ma se disgraziata-
mente esce un 6, girerai la rotellina a vuoto, senza riuscire
a far apparire la fiamma.
Se riesci ad accendere lo zippo 10 volte in sequenza, vai al
57
Se anche solo una volta tirando i dadi ti esce un 6, vai al
61
Se invece cerchi all'ultimo momento di tirarti indietro
balbettando qualche scusa, vai al 58

45
"Tutto quello che vuoi amico mio! - sussurra a bassa voce
l'incommensurabile gigante - Coca, paste, hashish, fun-
ghetti allucinogeni, ketamina, acidi, anestetici per caval-
li... Sono un piccolo chimico io, ho tutto, non hai che da
chiedere, e la prima volta come mio cliente è gratis!".
Sorpreso ma contentissimo della tua nuova amicizia, opti
per un bel pezzo abbondante di cocaina, l'ideale per tirarti
su a metà serata!
Vai al 50

46
Il tuo gesto sembra suscitare apprezzamento, quando una
gigantesca ombra oscura improvvisamente il sole. Ti volti
e ti trovi davanti un energumeno alto 1,96 con muscoli
da palestrato che ti sta guardando in cagnesco... L'ultima
cosa che vedi prima che una macina si abbatta sulla tua
faccia è un flash di tua madre che a 7 anni ti rimproverava
perché certe cose non si fanno.
La tua avventura finisce tragicamente qui.

47
"Certamente - replica il nano con aria infastidita - ho par-
tecipato a quel film, ero proprio io. Tu l'hai visto tutto?".
Rispondi che no, non hai mai avuto l'opportunità di ve-
dere la pellicola completa ma che ti sarebbe piaciuto infi-
nitamente.
"Ah - ribatte Jimmy - allora non hai mai visto la parte in
cui ero costretto a essere posseduto analmente da Saetta
Eretta, uno stallone purosangue nero vincitore di tre edi-
zioni di fila del Palio di Siena? Dopo quel film non sono
più stato in grado di andare di corpo comodamente sedu-
to come tutte le persone normali. Grazie mille per avermi
fatto ricordare quegli indimenticabili momenti. Chantal
puoi venire qua un secondo per favore?".
Ti giri e vedi un enorme donnone nero vestito di pelle,
lattice e borchie... Il sangue ti si ghiaccia nelle vene: hai
visto bene...quella massa informe al di sotto dell'ombelico
è un pacco enorme, peserà almeno 3 chili! Con un ghigno
crudele, il nano si rivolge al bestioide: "Questo stronzo mi
sta annoiando, puoi sistemarlo per favore?".
Vai al 24
48
L'estrema volgarità di cui sei capace dalla nascita affascina
il barman e lo spinge a risponderti a tono, facendoti capi-
re che non devi uscire ad aspettare chissà quali eclissi, ma,
se riesci a capire bene quello che dice, devi invece cercare
qualcuno che si chiama Eclisse.
Ottenuta l'informazione fondamentale cosa decidi di fare?
Se ti dirigi verso il bagno alla ricerca dello spazzolone, vai
al 39
Se ti avvicini ad un'enorme "ragazza" nera alta due metri
che ti sorride da un divanetto, vai al 6
Se cerchi di ottenere più informazioni su Eclisse, vai al 25
Se provi a procurarti qualche soldo extra vai al 10
Se invece decidi che ti sei stufato di tutta questa storia e
che è ora di fare quattro salti in pista, vai al 18

49
"Stai Maurizio e apri l'occhio chicco neffa sbrano": ormai
la celeberrima parola d'ordine apre più porte della mitica
"Apriti Sesamo!" di Ali Babà e i 40 ladroni! Jimmy la
Troia inizia a tremare come in preda a una crisi epilettica,
gli occhi gli si gonfiano e la sua schifosissima lingua de-
forme va avanti e indietro come il Pendolino sulla tratta
Roma-Milano.
Dopo un po' si placa e si premura di scusarsi con te: "Sai
- ti dice sorridente - il solo pensiero di Maurizio il barista
mi eccita gli ormoni, ovviamente non quelli della crescita,
dei quali sono dotato sono nelle parti basse!" e detto cio'
scoppia in un'orrida risata che a momenti non ti provoca
conati di vomito.
"Comunque - continua quell'essere disgraziato - bando
alle ciance! Se conosci il bellissimo Maurizio sicuramente
ti avrà parlato del Cucador e se non l'ha già fatto lo farò
io ora. El Cucador è un filtro, un cocktail miracoloso che
serviamo solo qui e solo a chi dimostri di avere le palle per
procurarselo, l'autentica chiave di volta per una sicura
scopata, ma necessita di alcuni ingredienti fondamentali,
da consegnare al nostro amico barman: 100 euro cash, la
patente di Eclisse, un pelo pubico di transessuale, uno
scopone del cesso. Mmmmhhhh, uno scopone del cesso,
aaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhh...".
Jimmy inizia improvvisamente a sbavare una strana
schiumetta verde dalla bocca, come un cane rabbioso, do-
podiché, sudatissimo, si lancia in direzione dei bagni del
locale. Incuriosito da questo buffo ed immondo essere,
decidi di seguirlo.
Vai al 42

50
"Ecco qua zio - esclama Eclisse - Purissima, direttamente
dala Colombia, importata tramite ovuli ingeriti da desa-
parecidos messicani schiavizzati e inoculati dentro ovetti
Kinder. Stratagemma geniale: passando per la Svizzera,
patria europea del cioccolato, si riescono a bypassare i
controlli sugli ovetti, che godono di immunità a livello
doganale. Ovviamente gli amici di Maurizio sono anche
miei amici, e la prima volta come mio cliente permettimi
che offra tutto io, anche il pippotto". E dicendo così ti
porge la sua patente, che potrai utilizzare per sniffare la
droga (segnala sul registro).
"Ora - continua il mastodontico individuo - torno al la-
voro. Sembra ci sia una rissa ai bagni, sarà di nuovo quel
coglione di Lapo Elkann, che tutto impizzato non perde
mai occasione per battibeccare uno dei suoi amanti travo-
ni. A presto!". Detto questo, Eclisse si congeda.
Sei decisamente perplesso dai metodi alquanto bizzarri
utilizzati per contrabbandare la cocaina, ma sei tutto
sommato felice dell'incontro con questo simpatico perso-
naggio. La droga eccitante ce l'hai... Ora non ti resta che
trovare una bella mignotta da possedere!
Decidi che è ora di passare a conoscere Jimmy la Troia?
Vai al 38
In alternativa, puoi tornare al centro del locale. Vai al 51

51
Sei fermo in piedi al centro del locale come uno sfigato
qualsiasi, e devi rapidamente decidere che cosa fare...
Vuoi assaggiare le delizie del bar? Vai all'11
Vuoi escogitare un modo per fare soldi alla svelta? Vai al
10
Vuoi espletare i tuoi bisogni fisiologici? Vai ai bagni al 39
Desideri sciorinare le tue esotiche abilità di ballerino? Vai
al 18
Tenti di abbordare una bella ragazza mora che ti saluta da
un divanetto? Vai al 6
Se invece hai in mano tutti gli ingredienti che servono per
il Cucador e 100 Euro vai a riscuotere il tuo premio al bar
andando al 53

52
"Quel vecchio impizzato di Eclisse - mormora Jimmy con
espressione gaudente - grosso com'è chissà che mega-
tarello si deve ritrovare in mezzo alle cosce! Così sei amico
suo? Ottimo, è una delle persone migliori che lavorano in
questo osceno locale. Tra l'altro è il possessore di uno de-
gli elementi chiave del leggendario Cucador, il mitico co-
cktail capace di piegare al tuo volere anche la più strafiga
delle gnocche in circolazione... Pensa che è grazie al Cu-
cador che mio padre Gianni Lumagnaccia e mia madre
Jessica La Putta si sono conosciuti. E tutto questo grazie a
Eclisse e alla sua patente! Ora devo scappare - dice estra-
endo il cellulare e fingendo chiaramente una chiamata fa-
sulla - quella vecchia troia di mia madre mi sta chiaman-
do... Sarà di nuovo rimasta incinta!". E detto ciò, lascian-
doti basito per le sue pittoresche farneticazioni, si dilegua,
cellulare alla mano, in direzione dei bagni...
Vai al 51

53
Ti dirigi al bar con fare risoluto, avvertendo l'eccitazione
dell'azione eroica che ti trapassa da parte a parte come
una dose di cocaina tagliata con l'acido urico. Il bancone
è a una decina di passi da te quando vedi una ragazza
muoversi dal lato opposto della sala e puntare decisa nella
tua direzione, probabilmente attratta dal tuo fascino ma-
schio.
Puoi attendere e vedere cosa vuole da un uomo come te al
72 oppure tirare diritto verso il bancone, andando al 73.

54
"Domanda banale amico, domanda banale... Regola nu-
mero 7 in questo locale: mai chiedere il nome in modo
così irritante!". L'individuo si alza e si siede prepotente-
mente sulle tue gambe. 'tacci sua come è agile, pensi tra te
e te, ma non puoi fare altro: nel giro di mezzo secondo ti
è sopra, a schiacciarti con tutto il suo peso. Come in un
gruppo criminale organizzato, i suoi due compari escono
allo scoperto e ti bloccano da dietro: ora sei completa-
mente alla loro mercè.
"Vediamo se sei in grado di farmi un pompino come si
deve, bello", sibila l'individuo, ed estrae fiero il suo mem-
bro: un cazzo biomeccanico, modificato chirurgicamente.
"Senti qua - grida snocciolando le sue caratteristiche - 6
coglioni, allungabile fino a 52 centimetri, doppio pistone,
rinforzo in silicone, e una quantità di sperma tale da an-
naffiare l'intera Pianura Padana. Sei pronto?".
Senza attendere risposta te lo infila in bocca ed inizia la
sua performance. L'epilogo (ahimè) è a dir poco disastro-
so: una valanga di sperma si riversa nella tua bocca per
almeno 3 minuti e mezzo... I 210 secondi più tremendi
della tua vita! Ti ritrovano nel parcheggio del locale in
tarda notte, in condizioni tali da non poter neanche essere
descritte. La tua avventura termina qui.

55
"Ehi amico - bofonchi - io scherzavo, lo sai no? A me pia-
ce essere guardato, se mi guardi significa che ti piaccio...
Cioè, non che tu sia ricchione, intendiamoci, voglio dire,
stavo solo scherzando...". Le tue farneticanti scuse hanno
solo ottenuto l'effetto di far incazzare notevolmente lo
sconosciuto. Di scatto si alza dal tavolo e prima che tu te
ne renda conto ti è addosso: i suoi occhi assassini ti indu-
cono a tentare la fuga.
Vai al 61

56
"Ma si può sapere cosa cazzo hai da guardarmi in quel
modo?". La frase ti esce quasi spontaneamente. Altrettan-
to spontaneamente, quello che sembrava un personaggio
candido e tranquillo si alza dal divanetto e ti si piazza da-
vanti. Non sai perché, ma ora la sua posa sembra vaga-
mente minacciosa... Forse sarà la sua corporatura, simile
ad un grizzly estremamente incazzato... Forse sarà il gru-
gnito abominevole che sta iniziando ad emettere... Forse
sarà per l'altrettanto gentile frase che ti rivolge: "Senti bel-
lo, io guardo quello che cazzo mi pare! Ci metto poco a
sbatterti al muro e violentarti a sangue davanti a tutti!"...
Quale che sia il motivo, le gambe ti iniziano a tremare
con la stessa intensità di un terremoto di 13° grado della
scala Richter. Devi decidere alla svelta...
Puoi continuare a fronteggiare il personaggio con tono
minaccioso, andando al 43, oppure cercare di salvare il
salvabile buttandola sullo scherzo, al 55, o infine chiedere
umilmente scusa, andando al 58

57
Dopo aver visto la fiamma accendersi per la decima volta,
sollevato ti volti ghignante verso l'orientale. "Pare che io
abbia vinto" gli dici mellifluo. L'uomo ti guarda come se
volesse incenerirti e per alcuni secondi lo vedi tremare
dalla rabbia. "Hai vinto infatti, maledetto sfigato rottoin-
culo, hai vinto ma rimani sempre uno sfigato".
Le gambe ti tremano mentre guardi l'uomo avvicinarsi:
sei convinto che ti ucciderà facendoti patire le pene del-
l'inferno. Invece, dopo aver appoggiato la sua fronte con-
tro la tua e averti alitato in faccia stordendoti con il suo
fiato (intriso di curry, zafferano e qualcosa di vagamente
simile alla merda), l'individuo infila una mano tra le pie-
ghe del suo vestito e estrae da chissà dove una banconota,
che poi accartoccia e getta a terra.
"Ecco i tuoi fottuti soldi sfigato - ti insulta - Ora sparisci e
non avvicinarti più a quest'angolo del locale". Senza farte-
lo ripetere due volte ti pieghi, raccatti la banconota da
100 euro (segnala sul registro) e ti precipiti verso il centro
della pista.
Vai al 51

58
"Scusa, scusa - balbetti - non voglio offenderti in nessun
modo. Anzi credo che sia ora che me ne vada...".
"Eh no caro sfigato - ribatte lui - è troppo tardi per cerca-
re di andarsene... Non fuggire e calati le brache, devo la-
sciarti un ricordino". L'orientale si avvicina a te con
sguardo assassino e allunga una mano pronta ad afferrar-
ti...
Vai al 61

59
"Se mi concedi il tuo culo - ti dice - posso pagarti profu-
matamente... Quanto vuoi per una prestazione simile?
100 euro possono bastare?". Ascolti quell'essere con titu-
banza. "Dai - continua - che ti piacerà, io non sono come
tutti gli altri... Un'operazione chirurgica mi ha trasforma-
to in una macchina da sesso: 6 coglioni, pisello allungabi-
le fino a 52 centimetri, doppio pistone, rinforzo in silico-
ne. Allora bello, che ne dici?".
Se cedi alla proposta pur di avere in cambio i 100 euro,
mettiti a pecora e vai al 97
Se rifiuti e ti metti alla ricerca di un'altra soluzione per
reperire il denaro, vai al 10
60
"Amico mio - grugnisce il mastodontico individuo - forse
ti posso aiutare. Come avrai avuto modo di notare, questo
locale è pieno di fattoni, mignotte, drogati e alcoolizzati...
La domanda di droga, il cui traffico viene gestito dal sot-
toscritto, è spesso superiore all'offerta che posso avanzare.
Avrei decisamente bisogno di una mano per soddisfare
tutti questi tossici del cazzo... Stavo pensando che potresti
vendere un po' di roba per me, in cambio di una cospicua
percentuale. Ci stai?"
Se l'offerta di Eclisse ti alletta, vai al 63
Se invece ti dici onorato di questa illegale e rischiosa pro-
posta, ma preferisci gentilmente declinare, vai al 70

61
"È venuto il momento di pagare il conto!", urla l'uomo di
fronte a te. Cerchi con un balzo di allontanarti, ma lui è
più rapido. Ti afferra per i pantaloni e con una velocità e
una violenza inaudite ti spoglia di fronte agli occhi inor-
riditi dell'intero locale. Poi, con abilità degna di un chi-
rurgo, armeggiando con il suo enorme machete, in due
colpi provvede ad evirarti. Rimani a terra semisvenuto in
una pozza di sangue, riuscendo a percepire solo la risata
dell'orientale. Lo vedi per un'ultima volta mentre si allon-
tana intascando i tuoi gioielli di famiglia, poi perdi i sensi.
Passano dieci minuti prima che qualcuno ti soccorra, e
arrivati all'ospedale c'è poco da fare: resterai un eunuco
per tutta la vita.
Privo dell'impulso predatore che da sempre il bisogno di
espellere il tuo sperma ti aveva regalato, finisci per ingras-
sare come un porco e perdere tutti i capelli. Ogni tanto ti
concedi qualche sabato sera movimentato, caricando sulla
tua mitica Panda, ormai semidistrutta, un paio di travoni
che provvedono a spegnerti gli ardori violando senza ri-
guardo il tuo culo flaccido.
La tua avventura finisce miseramente qui.

62
Ti avvicini lentamente, quasi facendo finta di niente, fino
ad arrivare nei pressi del divanetto. Ti siedi con mossa
fluida, atteggiandoti come un vero duro per far colpo sul-
la tua preda, che tuttavia ti osserva con aria decisamente
indifferente. Dopo qualche secondo, ti volti per rivolgere
la parola al misterioso personaggio, ma l'aria di superiori-
tà con cui ti sta osservando è a dir poco odiosa. Stai per
perdere il controllo di te stesso, quindi decidi di emettere
qualche suono: a questo punto anche un colpo di tosse
dei più catarrosi può essere buono per rompere il ghiac-
cio.
Se gli chiedi come si chiama, vai al 54
Se invece usi tutta la tua sfacciataggine e gli chiedi sem-
plicemente se può prestarti 10 euro, vai al 59
Se invece questo testa di cazzo ti ha rotto proprio le palle
e lo affronti con un "Ma cosa cazzo hai da guardarmi in
quel modo?", vai al 56
63
Dopo qualche secondo di tentennamento accetti, seppur
con qualche dubbio. Sul volto del gigantesco omaccione
compare un sorriso inaspettato, ed in segno di ringrazia-
mento per il tuo aiuto ti butta una pacca su una spalla.
L'impatto è violento: la tua debole struttura si piega su un
lato, vacilla: neanche un martello caduto da 15 metri a-
vrebbe potuto avere conseguenze così devastanti sulla tua
spalla. Con qualche osso incrinato, ricambi il suo gesto
con un tiepido sorriso, anche se nella tua mente riecheg-
gia la frase "Ma li mortacci tua!".
Vuoi informarti sulla percentuale? Vai al 64
Oppure lo solleciti a fare presto perchè non hai tempo da
perdere? In tal caso vai al 66

64
"Ti do il 10%".
Se ci trovi da ridire e vuoi farlo gentilmente notare al tuo
interlocutore, vai al 41.
Altrimenti preparati ad una lunga nottata del cazzo, per-
ché per alzare 100 sacchi dovrai vendere 1.000 euro di
roba, e per piazzare quell'oscena poltiglia che Eclisse (con
autentica, ingenua sincerità!) ritiene sia cocaina dovrai a-
vere più coglioni e meno scrupoli di Wanna Marchi e del
fido mago Do Naiscimiento (o come cazzo si chiama lui).
Fai un bel respiro e vai all'84.
65
Ti avvicini osservando incuriosito questo vecchietto dal-
l'aria annoiata. Lui non fa una piega e continua, da vero
pappone quale pensi tu sia, ad osservare quelle piccole
troiette forse appena maggiorenni che si dimenano davan-
ti a lui.
"Buonasera - ti rivolgi a lui in tono cordiale ma diretto, e
decidi di affrontare da subito temi affaristici - Secondo lei
non sarebbe possibile stabilire un redditizio business fa-
cendo prostituire tutte queste puttanelle? Non so, voglio
dire, sono tutte molto giovani, carine e soprattutto zocco-
le... Come me lei non vede per loro un futuro radioso in
mezzo alla strada, a battere di notte sui marciapiedi da-
vanti a un accogliente e caldo fuoco acceso nel bidone
della spazzatura?".
Soddisfatto ed entusiasta della tua idea imprenditoriale e
del modo in cui l'hai formulata allo sconosciuto, vai al 67

66
"Senti amico - gli intimi - stanotte non ho ancora sfiorato
uno straccio di clitoride, il tempo corre e domani dovrò
essere di nuovo in parrocchia ad aiutare quelle nonnette
di merda. Mi servono 100 sacchi, e alla svelta. Mi dai
questa cazzo di coca da vendere oppure devo romperti il
culo e andarmi a cercare la grana da un’altra parte?".
Una bella frase ad effetto, non c’è che dire. Ma quale ef-
fetto avrà avuto sul bestione Eclisse? Dalla sua faccia atto-
nita riesci a capire ben poco... Ma tranquillo, solo pochi
istanti e saprai se sei condannato a vivere o morire. E a
deciderlo, ragazzo mio, sarà solo il culo, o se preferisci, la
sorte. Come ti chiami? Il tuo nome ha un numero di let-
tere pari o dispari?
Pari? Vai all'82
Dispari? Vai all'83

67
"La tua idea - esordisce il distinto vecchietto - non mi
sembra affatto male. Mi presento: mi chiamo Saccarosio
Partenopeo. Ho qualche precedente penale, non ho fissa
dimora né occupazione, e godo di ottima salute eccetto
una rara forma di fungo spengiforme alla pianta dei pie-
di".
Capendo al volo che losco personaggio hai di fronte, im-
mediatamente gli proponi un accordo: non avendo una
casa, Saccarosio potrebbe venire a vivere a casa tua insie-
me alle puledre più belle del locale, che una volta circuite
con l'inganno e torturate con acqua fredda, corrente elet-
trica e sigarette spente sui seni, potrebbero rappresentare
una facile e lucrosa fonte di guadagno.
Saccarosio ti sorride: "Sei brillante, amico, e pieno d'ini-
ziativa, avrai successo nella vita!". Rifletti se detto da que-
sto fallito sia un complimento o un'offesa, ma lui conti-
nua. "Mi piacerebbe diventare tuo socio in affari! Ma,
purtroppo, il 90% del mio tempo è già occupato da un'al-
tra... Per così dire... Attività...".
Se sei interessato alla presunta occupazione di Saccarosio,
vai al 68
Se questo rifiuto della società ti ha rotto il cazzo, e non
vuoi avere nulla a che fare con lui, puoi tornare al 10, cer-
cando un'altra soluzione per reperire del denaro.

68
"Il mondo della prostituzione - ti confida - mi ha sempre
intrigato, ma fin dall'infanzia ho preferito campare attra-
verso scommesse, truffe e bische clandestine. Il mio curri-
culum è invidiabile: sono arrivato secondo al campionato
regionale di truffa del telefonino, ovvero cercare di vende-
re, nei parcheggi degli autogrill, un cellulare nuovo con
garanzia confezionato e imballato, salvo poi all'ultimo
momento sostituire la scatola originale con una fasulla
contenente un mattone di terracotta". Non notando per
fortuna l'espressione del tuo viso che esprime profondo
disprezzo, questa merda di farabutto continua: "Attual-
mente per conto del clan dei Sarcinieddu, esponenti di
spicco dell'Anonima Sarda, gestisco incontri clandestini
di galli cedroni. A tal proposito, ho un accordo da pro-
porti...".
Vai al 75

69
La scopata tanto attesa è a portata di mano. "Accetto, ac-
cetto", rispondi senza pensarci due volte. Saccarosio guar-
da l'animale con un'espressione amorevole: "Giuseppe ca-
ro, è giunta ormai l'ora di separarsi per sempre...". Allun-
ghi le mani per afferrare il gallinaccio, ma Saccarosio ti
ammonisce: "Cazzo, non lo vedrò più, dammi almeno il
tempo per un ultimo saluto come si deve...".
Recitando nella tua testa le bestemmie più infernali per la
perdita di tempo, lasci a Saccarosio il tempo per un ulti-
mo, affettuoso gesto. Tuttavia, l'uomo sembra esagerare,
ed approfitta della tua pazienza per un saluto alla sua ma-
niera: con una mano afferra Giuseppe per il collo, in ma-
niera energica, con l'altra si sbottona i pantaloni. Il gallo
sembra soffocare: "E che cazzo - gridi infuriato - fai pia-
no, così lo ammazzi!". "Non devi scassare la minchia - ri-
sponde infoiato come non mai - Se vuoi i 100 euro devi
lasciarmi fare: qui c'è una tradizione da rispettare!". Detto
ciò, afferra il suo cazzo fra le mani e lo infila prepotente-
mente nel culo di Giuseppe davanti ai tuoi occhi. L'orro-
re: gli occhi di Giuseppe cambiano espressione. Sembra di
guardare un condannato a morte pochi secondi prima
della fucilazione. L'animale inizia a divincolarsi, ma la
presa di Saccarosio è troppo forte: la penetrazione anale
alla quale stai assistendo è qualcosa di mostruoso. "Gallo
ruspante... Fai il bravo...", sono le parole che Saccarosio
pronuncia a denti stretti, in un evidente stato di barbara
eccitazione. "Ma siamo sicuri che gli piaccia?", azzardi e-
sterrefatto. Dopo qualche secondo il trucido rapporto
termina con un urlo straziante di entrambi (di dolore a-
troce, per il povero Giuseppe, di godimento per il perver-
tito).
L'animale sembra svenuto per il dolore: inizi ad avere
qualche dubbio sulla sua dipendenza dal sesso anale.
Saccarosio comunque ti allunga i 100 euro promessi (se-
gnali nel tuo registro), e poi si dilegua in mezzo alla folla
del locale. 89.

70
"Amico mio - ti dice complessivo Eclisse - Vorrei ricor-
darti che sono alto 2 metri e 20 e peso all'incirca 240 chi-
li. Sei ASSOLUTAMENTE sicuro che non possiamo
trovare un accordo per darci una mano reciprocamente?".
Se alla fine decidi di accettare, vai al 63
Se Eclisse ti ha rotto il cazzo con le sue proposte, e vuoi
mandare a fare in culo quell'abnorme ammasso di grasso,
vai al 41

71
"Buco piccio, godi come un riccio? - gridi disgustato - Al-
lora infilacelo tu il cazzo lì dentro, perché preferirei farmi
cacare in bocca da un ippopotamo sotto effetto di potenti
lassativi!". Saccarosio ti guarda allibito, la rabbia si sta im-
possessando di lui. Giuseppe invece ti guarda con occhi
languidi, sembra quasi che ti stia pregando di liberarlo da
quella tortura giornaliera basata su violenze anali. "Ho
ancora tutta la vita davant - continui - non voglio rovina-
re la mia carriera sessuale per colpa delle pustole gialle an-
nidate nel buco del culo di un gallinaccio che mi dovrei
inculare una volta al giorno!!".
Di fronte a queste parole, Giuseppe è colpito da un infar-
to e crepa davanti ai vostri occhi: il suo cuore non ha retto
al tuo rifiuto. Ti viene da pensare "E sti grancazzi, tanto
gli mancavano pochi giorni di vita...", quindi saluti Sacca-
rosio e ti volti. Madornale errore: in preda ad un raptus di
follia Saccarosio si avventa su di te e ti abbassa i pantalo-
ni, accompagnando il suo gesto da parole che risuonano
come una minaccia mortale: "Maledetto bastardo impeni-
tente - urla - Non hai voluto trapanare il culo del mio gal-
lo? E allora subirai una dolorosissima e lancinante pene-
trazione anale, l'ultima vendetta del pluricampione Giu-
seppe!!".
Detto ciò, afferra il becco dell'ormai defunto Giuseppe e
te lo infila nel culo. Rimani senza fiato: la tenera carne
che circonda il tuo sfintere anale si slabbra inesorabilmen-
te. La punta aguzza del becco raggiunge in pochi secondi
il tuo intestino, spinta a forza da Saccarosio, che in preda
a un furore demoniaco continua a ripetere: "Più su! Più
su! Così! Aaaah, che bella penetrazione...". Le forze ti ab-
bandonano: il tuo culo è ormai stato massacrato da quel
becco infernale... Perdi conoscenza: ti risvegli all'ospedale
(almeno così ti sembra), con una pompa idraulica infilata
nel culo. Sarà quello ormai l'unico modo per espellere
fuori dal tuo corpo i tuoi rifiuti organici.
La tua avventura, e la tua carriera di camaleontico scureg-
giatore (passatempo con il quale ti dilettavi insieme ai
tuoi amici), terminano inesorabilmente qui.
72
Sei di fronte alla donna che ti cercava e guardandola non
capisci per quale stramaledetto motivo ti è venuto il dub-
bio se scappare o attenderla. In fin dei conti, a parte gli
occhi completamente gialli e forse strane sottili linee sotto
al collo che potrebbero far pensare a branchie rudimenta-
li, è davvero affascinante. Avrà attorno ai vent'anni, lun-
ghissimi capelli neri che le accarezzano un culo scolpito
nella carne e un ragguardevole davanzale sudato dal suo
ballare. Mentre osservi le goccioline di sudore scorrere dal
collo fino all'incavo oscuro tra quelle tette mozzafiato sen-
ti la sua mano che arriva ai tuoi pantaloni e capisci che
dopo questo nulla sarà come prima.
La tua mente urla che stavi facendo qualcosa, qualcosa di
importante, ma sei in mezzo alla folla mentre una donna
spaventosamente bella con gli occhi gialli ti sta sbotto-
nando i pantaloni ed afferrando la tua Beretta 45 nella sua
mano liscia e Dio non voglia che qualche pensiero su cosa
dovresti fare t'interrompesse mentre... Oddio ma te l'ha
davvero preso in bocca li davanti a tutti e tu l'hai lasciata
fare? Osservi il tuo membro entrare ed uscire dalle sue
labbra che lasciano tracce di umida saliva, mentre le ener-
gie iniziano a venirti meno. Qualcuno dei pochi neuroni
affogati nel mare di sperma che ormai domina il tuo cer-
vello ti avverte che quello che ti sta succhiando fuori non
è il solito schizzetto biancastro, ma qualcosa che ti ci po-
trebbe far restare secco.
La domanda a questo punto è: lasci finire il lavoretto alla
svinfera, le lasci il privilegio di lucidarti la pistola, di
smandrapparti quel tuo pitone, di inginocchiarsi giusta-
mente ai piedi del suo unico signore e padrone mentre già
pensi a quando la sculaccerai perché è stata cattiva? In tal
caso vai al 76. Oppure ti rialzi risoluto, sfili il tuo cazzo di
bocca alla troia, rischiando di perderlo in quel risucchio
sovrumano, e continui per la tua strada? Vai al 74

73
Acceleri il passo ma a quanto pare non ti eri accorto di
quanta gente ci fosse nel locale. Uomini e donne sembra-
no convergere davanti a te a formare un compatto ed im-
penetrabile muro di carne.
Spingi e ti strusci contro corpi sudati e maleodoranti, ma
la tua speranza di raggiungere il barista sparisce quando
senti una mano afferrare il tuo braccio e costringerti a gi-
rarti al 72

74
La spingi via con forza, sai che è la cosa giusta da fare, ma
mentre il tuo membro abbandona quelle labbra come
l'Enterprise un ampio spazioporto, ti vien da pensare che
se di cazzate ne hai fatte tante probabilmente per questa
rinuncia ti potranno dare senz'altro un premio.
Ma stoicamente continui, la spingi ancora a terra, ti riab-
bottoni i pantaloni e prosegui al 79, facendo finta di non
sentire le sue urla che ti inseguono, infarcite di espressioni
come "Coglione!", "Frocio di merda!" e "Non hai capito
un cazzo!".

75
Detto ciò, apre il bavero della sua malconcia e puzzolente
giacca e... Sorpresa! Vedi un vero gallo cedrone accovac-
ciato accanto al suo padrone/sfruttatore! Tralasciando
commenti sugli escrementi organici del volatile sui vestiti
di Saccarosio, ascolti con attenzione la proposta di quello
straccione: "Questo - ti spiega - è Giuseppe, campionis-
simo dei campionissimi, imbattuto per 9 anni di fila negli
incontri clandestini della famiglia Sarcinieddu!". Lo dice
con enfasi, quasi gridando.
Onorato della conoscenza vieni però a sapere che Giusep-
pe è ormai vecchio e decrepito, e non ce la fa più a com-
battere. Caiazzo Sarcinieddu, boss del clan, ne ha ordina-
to l'uccisione e lo scuoiamento ma Saccarosio, mosso da
pietà verso quell'animale che tanti soldi gli ha fruttato, ha
deciso di adottarlo e badare a lui. "Ora però - continua il
balordo - non riesco più a starci dietro. Perciò ti propon-
go quest'affare: 100 euro in cambio dell'impegno vitalizio
a prenderti cura del mio fedele amico gallo, indimenticato
campione".
Se l'idea non ti sembra male (in fondo al vecchio gallo
non sembra avanzare molto da vivere) e accetti, vai all'86
Se Saccarosio, Giuseppe e Caiazzo Sarcinieddu ti hanno
fracassato la minchia, manda a fare in culo questo pezzen-
te e il suo gallo cedrone di merda e torna al 10
76
Da vero uomo, decidi di non mollare e di lasciarla finire
quello che sta facendo così bene. Le sue labbra scorrono il
tuo cazzo mentre la sua mano lo tiene afferrato come te-
messe di poterlo perdere. La gente sembra inebetita e non
nota nemmeno quello che sta succedendo, o almeno que-
sto è quello che sembra a te. Senti l'energia che ti viene
meno di nuovo: la troia ti sta succhiando via qualcosa an-
cora una volta, ma il basso ventre è in fiamme e l'orgasmo
imminente.
Rimani e combatti al 77 o le dai una spinta e vai final-
mente al bar, andando al 74?

77
Ormai è più giusto che lei finisca, e che vada come deve
andare. La senti succhiare e succhiare, la mano che si
muove mentre usa lingua e denti per farti fremere fino
alla corteccia cerebrale. Ad un certo punto ti sembra che
se ne andrà pure la tua anima da quel cazzo e forse sarà
proprio così. Il calore si fa più intenso e mentre le afferri i
capelli la costringi ad ingoiare ogni singola goccia di tutto
quell'amore che avevi tanta voglia di donare. E dai e dai e
ti sembra d'impazzire nel vortice dell'orgasmo, finché ti
accasci a terra, privo di forze.
Vai all'81
78
"Hai risolto il mio merdoso enigma" dice il nano e si met-
tere a ridere in maniera sguaiata, scoprendo una lunga fila
di denti gialli e pieni di carie. "Si vede - continua - che il
bisogno di stimolazione anale stimola l'ingegno! L'avevo
capito subito, guardandoti, che sei una vecchia checca.
Ecco il tuo premio!", e così dicendo ti porge lo scopetto-
ne. Lo ringrazi balbettando, spiazzato dalle sue parole, e
lo saluti cercando di ripulire al meglio l'orrido cimelio
con un po' di carta igienica. Segna lo scopettone nel regi-
stro. Osservi disgustato il nano abbandonare il bagno can-
tando in modo abominevole "My way" in un patetico
tentativo di imitare Sinatra; nel frattempo ti domandi
quale sarà la tua prossima mossa.
Puoi visitare, se non l'hai già fatto, il bagno femminile, al
14. Oppure ritornare nel locale, andando al 51

79
Ormai sei davanti al barista che ti guarda fisso negli occhi.
Senza battere ciglio estrai una sigaretta da un pacchetto
sgualcito che avevi nei pantaloni e te l'infili tra le labbra
facendo scorrere qualche secondo, pregustando la tua giu-
sta vittoria. Dopo un paio di tiri appoggi uno alla volta,
lentamente, gli oggetti che ti aveva chiesto davanti al bari-
sta. Prosegui all'80.
80
Disponi gli oggetti come un giocatore di poker mostra
tronfio una scala reale all'asso. Prima il pelo, poi la paten-
te, quindi lo spazzolone da cesso e infine i 100 sacchi fru-
scianti. Il barista ti guarda con l'occhio sbarrato e intasca
rapido come una faina la banconota. Tu lo guardi con
l'occhio sbarrato e sbatti il pugno sul bancone. Il barista
comincia a urlare emettendo suoni inarticolati. Tu fai lo
stesso. Improvvisamente vi abbracciate e accennate qual-
che passo di tango. Nessuno dei clienti sembra essersi ac-
corto di nulla o vi ha degnato della minima attenzione.
Maurizio torna dietro al bancone e comincia ad armeggia-
re con liquori e alcolici vari, fino ad estrarre un'enorme
coppa piena di un liquido denso e fumante, color merda.
"E ora gli ingredienti finali!", lo senti dire. "Prima - elen-
ca - la patente di Eclisse: è talmente intrisa di sostanze
stupefacenti, visto che lui la usa sistematicamente per ta-
gliare le varie droghe, da riuscire a donare al cocktail quel-
le caratteristiche energetiche necessarie per rimorchiare.
Vedrai, grazie a questo elemento nessun tipo di vergogna
o imbarazzo ti fermerà sul più bello!". Lo guardi entusia-
sta, affascinato dalle sue parole farneticanti e dalle sue
mosse del tutto sconclusionate. "Ora - continua - è la vol-
ta dello scopettone da cesso: sai, Jimmy se lo infila siste-
maticamente nel culo. Le sostanze organiche del nano so-
no simili a un potente acido: una volta ingerite, al prezzo
di un sapore non esattamente apprezzabile, in compenso
elimineranno ogni impurità dal tuo corpo, rendendolo
più fresco, attraente e desiderabile: nessuna gallina potrà
resisterti!". Lo guardi mentre intinge l'attrezzo nel bic-
chiere come si trattasse di un filtro da tè. Quando lo e-
strae le macchioline marroni che prima ricoprivano la pla-
stica sono scomparse. "E per finire - conclude Maurizio -
il pelo di Chantal: non ha proprietà vere e proprie, serve
solo per migliorare il gusto della bevanda!".
Spiazzato da quest'ultima osservazione, guardi l'uomo far
scomparire nel liquido l'ultimo ingrediente e mescolare il
tutto con il manico dello scopettone. Il cocktail è lì da-
vanti a te: ha un colore inquietante, ribolle, ma soprattut-
to emana un odore nauseabondo. "Beve, beve amiche
mie" ti dice il barman, sfoggiando un improvviso accento
meridionale. Non sai mica se fidarti.
Te ne freghi dell'aspetto del bibitone, dopo tanti sforzi
non puoi tirarti indietro e decidi di ingurgitare il tutto?
Vai al 107
Oppure decidi che non te la senti di rischiare e dici a
brutto muso al barista che quello schifo se lo può mettere
nel culo! Allora vai al 108
In alternativa, se il gallo Giuseppe è con te, puoi utilizzar-
lo come assaggiatore e costringerlo a bere al posto tuo. In
questo caso val al 109

81
Ti risvegli ancora per terra, la succhiatrice esperta è sparita
con un pezzo di te e non ti rimane che abbottonarti e
proseguire al bar al 79.
82
Mi sa che la tua alzata di capo non ha fatto molto piacere
ad Eclisse. Pensi questo mentre l'abnorme individuo cala
una pesante manata di taglio giusto a mezza via tra la tua
spalla ed il collo. È un colpo micidiale, che ti piega sulle
ginocchia in un'agonia senza fine.
Adesso l’orrendo buttafuori ha tutta l'intenzione di occu-
parsi di te, e lo farà al 41. Prova a chiedergli di rispar-
miarti!
Tuttavia, se in precedenza te l'eri fatto amico e ti aveva
consegnato la sua patente, ha piuttosto pietà di te e invece
di ucciderti ti solleva tipo Ultimate Warrior e ti scaraven-
ta lontano, facendoti attraversare mezza sala. Dove prefe-
risci cadere? Il protagonista sei tu! Massì, chi cazzo se ne
frega! Scegli tu!
Vuoi cadere giusto giusto nelle vicinanze dell'ottava di
tette di quella bionda mozzafiato seduta ai divanetti (un
airbag niente male per un atterraggio morbido, dopotut-
to)? In tal caso subito dopo l'atterraggio ti alzi, ti risistemi
i vestiti e di botto infili le tue manone vogliose dentro il
vestitino attillato e pulsa con cupidigia abominevole quel-
le sferiche meraviglie della natura. Vai al 46
Oppure, deviato dai contorti meandri di questa mefitica
avventura, hai cambiato gusti sessuali (o forse li hai man-
tenuti...) e preferiresti concludere il volo tra i nodosi e
metallici muscoli di quella/quello che a prima vista sem-
brerebbe essere un osceno travestito negroide (si chiama
Chantal, se la cosa ti interessa)? Padronissimo di farlo! In
tal caso, vai al 24
Quale che sia la scelta, tanti saluti!

83
Eclisse sembra pronto a farti passare un orribile quarto
d’ora e temi di sentire a breve l'odore acre dei tuoi fluidi
corporei emessi impietosamente per via del terrore assolu-
to che ti attanaglia l'anima, quando ad un certo punto lo
vedi invece rasserenarsi in viso ed alzare la manona, con
cui ti assesta una nuova e devastante pacca (sono sicuro
che qualcosa di osseo si sia rotto stavolta, domani ti con-
siglio un check up dal medico), con chiaro (?) intento a-
michevole.
"Okay okay ragazzino - borbotta - Lo so che sei un duro,
ma ora non farti prendere dal panico eh? La roba è qui e
cominceremo testè a venderla, così faremo fuori questa
maledetta partita guasta che mi ha spedito quel camorrista
di Frolloscevano, il mio fornitore dal Paese dei Balocchi".
L'hai scampata! Incredibile! A questo punto prima di co-
minciare a spacciare, la cosa più naturale che ti viene in
mente è chiedere la percentuale che riceverai per il servi-
gio. L'immane e putrescente montagna di muscoli sembra
pensarci su.
Vai al 64

84
Solo una macchia circolare sull'acciaio segna il posto dove
il Signore delle Tenebre Gnaag ha incontrato la morte.
Nell'osservare il metallo contorto dalle fiamme capisci e-
sultando che sei finalmente riuscito a sconfiggere per
sempre il tuo più acerrimo nemico. Ma devi ancora com-
pletare la tua missione. Tiri fuori in fretta il Cristallo E-
splosivo dallo Zaino e ti avvicini al Trasfusore.
CAZZO!
La roba che ti ha dato Eclisse (giusto un assaggino, a sug-
gellare il vostro accordo commerciale) è pesantuccia vero?
Una nuova, affettuosa ma devastante manata del gigante
ti desta dal sogno deveriano che facevi, mentre a bordo
della sua Torpedo blu stavate raggiungendo il luogo dove
è previsto lo spaccio. "Non è il momento di dormire, na-
nerottolo - grugnisce Eclisse - Dobbiamo incontrare due
prostitute d'alto bordo, sì insomma due troiacce, che la-
vorano per conto di un boss della Yakuza, tale Dragan,
che acquisterà tutto il quantitativo di roba che ho. Fanno
1.000 sacchi precisi precisi, e 100 sono per te".
Splendido! Che culata! Proprio quello che ti ci voleva!
Sorridi soddisfatto mentre raggiungete il luogo dell'incon-
tro. Solo che la droga sta ancora facendo effetto... non ri-
cordi dove cazzo hai dimenticato la Spada del Sole.
Bello stronzo, su eBay potevi farci una fortuna. Amen.
Vai all'85

85
Non hai mai visto due troie più oscene di queste. Anzi, ti
chiedi perché facciano questo nobile mestiere, infangan-
dolo, invece di diplomarsi ed intraprendere una modesta
carriera da contabili. Anche i nomi fanno schifo: Dirka e
Ombromanta. Bah. Rimpiangi i bei tempi in cui la perpe-
tua di don Sezze, giù in parrocchia, ti fece il primo pom-
pino, prima di essere arrestata per crimini di guerra. Che
nome romantico aveva. Giuseppa.
Ma non è tempo di darsi ai ricordi, c’è una transazione da
concludere: mentre quello stronzo di Eclisse palpeggia a-
vidamente la più lurida delle due donnacce, quella che si è
presentata come Dirka, tu hai consegnato la sacca con la
coca all’altra, ricevendo in cambio una valigetta. Fulmi-
neo la apri e dai un’occhiata alla grana che le due pattu-
miere vi hanno portato: "Cazzo! - esclami - Ma questi so-
no soldi del Monopoli!".
Queste troiazze volevano ingannarvi! Lesto dai un calcio
nella figa di Ombromanta, quella che ti ha pagato, met-
tendola al tappeto. La frughi frettolosamente ed esultando
estrai il suo portafoglio. Trovi un totale di 100 sacchi in
contanti, che nel dubbio incameri (segnali sul registro,
sempre che tu ne abbia uno...) non visto da Eclisse, anco-
ra tranquillamente intento a massaggiare le orride carni
dell’altra, che tiene serrata tra le sue gambe d’acciaio. Poi
prelevi rapidamente Bancomat, Visa, Carta Coop e Ame-
rican Express che l’immonda baldracca aveva con sè. Una
rapida puntatina allo sportello del Banco di Santander ti
permette di racimolare 880 euro complessivamente, pro-
sciugando il conto di Ombromanta.
“Dammi 20 dei tuoi, altrimenti l’affare salta!”, mormora
minaccioso Eclisse quando, tornato sul posto, lo metti al
corrente della situazione. Ti guardi intorno esterrefatto:
dove sono finite le due bagasce? Poi le vedi, entrambe nu-
de e legate, nella loro auto. Comunque non è un proble-
ma tuo. Ora piuttosto si tratta di scegliere: vuoi sacrificare
20 euro per ammansire il buttafuori dalla somma che ti
serve a tutti i costi? Oppure sfidi le ire di Eclisse, man-
dandolo affanculo?
Paghi. Vai all’87
Sfidi. Vai all’88

86
"Grazie mille amico - esclama - Giuseppe per me è come
un fratello! Anzi di più! Vedi le pustole giallastre vicino al
suo ano? Non le hai già viste da qualche parte?". Un co-
nato di vomito ti scuote l'esofago, quel buco di culo ani-
male ripieno di pus e vermi è veramente ripugnante! "E-
satto - continua - sono le stesse pustole presenti sotto la
pianta dei miei malridotti piedi! Come ho fatto a trasmet-
tergli il fungo? Beh, a Giuseppe, come a me del resto, pia-
ce ricevere penetrazione anale estrema. Dovendo io bada-
re al vecchio gallo, perché non approfittarne per sodomiz-
zarlo brutalmente? Un buon rapporto zoofilo è l'ideale
per cementare l'amicizia animale-padrone e basare la futu-
ra convivenza sulla reciproca fiducia! Pensa a cosa succe-
deva in Calabria quando gestivo incontri clandestini con
dobermann, rottweiler e schnauzer giganti...".
Ascolti disgustato le follie sessuali di questo maniaco,
quando un sorrisetto malefico compare sul suo volto...
"Giuseppe - continua - è completamente dipendente dal
sesso anale: senza farsi trapanare il culo quotidianamente,
preferibilmente all'alba come tutti i galli che si rispettino,
il suo cuore si spezzerebbe. Ora tu sei il suo nuovo padro-
ne, e ora sarai tu che dovrai infilare il tuo cazzettino ran-
cido e ammuffito nel buco del culo di Giuseppe". Così
dicendo ti addita quel minuscolo anfratto giallognolo ri-
coperto di pus, bubboni verdastri, pustole marroni e ver-
mi sguscianti. "Non ti preoccupare - conclude poi - l'ano
di Giuseppe forse non sarà il massimo da un punto di vi-
sta igienico, ma stretto com'è non potrà non piacerti! Ri-
cordati: nel buco piccio, godi come un riccio!".
Se a malincuore accetti l'offerta di Saccarosio e ti impegni
a prenderti cura di Giuseppe, anche da un punto di vista
anale, vai al 69
Se viceversa a infilare il cazzo in quello schifo non ci pensi
neanche, vai al 71

87
Con aria sottomessa consegni la banconota da 20 sacchi a
quel lurido ma ahimè pericoloso pezzo di merda. “Siamo
pari, ragazzo - ti dice soddisfatto intascando i soldi men-
tre ti guarda negli occhi - Prendi la mia auto e torna al
locale. Parcheggiala al solito posto. Io vado a parlare un
po’ della situazione con questo Dragan, perché chi mi
frega e poi non mi ammazza non ha capito niente di E-
clisse, mhuamhuamhua!, Niente! Forse un giorno ci rive-
dremo”.
Col cazzo! Mentre quello sgomma via sull’auto delle mi-
gnotte, il tuo saluto si trasforma in un vaffanculo con tan-
to di gesto dell’ombrello. Eclisse è un vero idiota... non ha
visto che gli hai dato i soldi del Monopoli come differen-
za, oppure è talmente stronzo che l’ha visto e non se n’è
accorto. Quando se ne accorgerà sarai già lontano, magari
con un po’ di fortuna i terribili Sardaukar di Dragan lo
faranno fuori prima che possa tornare a cercarti per spap-
polarti. Sei un califfo del cazzo, lo sai? Torni al locale con
la grana.
Vai al 51

88
“Senti stronzo, io ti sfi..”.
Vai al 41

89
Al settimo cielo per aver raccattato i soldi, vieni bloccato
da qualcosa che va oltre i tuoi poteri, qualcosa di... Molto
grosso. "La cacarella! NOOO!". Invece sì. Un attacco im-
provviso e letale di diarrea sta per condizionare la tua sera-
ta. La senti muoversi nel tuo ventre... La senti cercare una
via d'uscita... E ti accorgi che sta per trovarla! Ma non è il
solito attacco: questo è qualcosa di abnorme, al cui con-
fronto la bomba atomica di Hiroshima assume le sem-
bianze di una timida miccetta.
Devi decidere cosa fare: corri in bagno per espellere l'im-
mondo fluido al 91 o tenti con tutte le tue forze di resi-
stere al sanguinario stimolo al 93?

90
Ti guardi intorno e non trovi nulla con cui pulirti il tuo
disastrato buco del culo... Fanculo! Insomma, da quanto
hai potuto vedere il locale è pieno zeppo di drogati, alco-
lizzati, travoni, puttane e chi più ne ha più ne metta...
Non sarà certo un povero sfigato come te rimasto in mu-
tande ad attirare l'attenzione...
Ti sfili così i tuoi sgualciti pantaloni, e stando bene atten-
to ad evitare un contatto con la zip, gaudiosamente inco-
minci a scrostare il tuo nero anfratto, come un restaurato-
re riporterebbe all'antico splendore consunti mosaici ba-
bilonesi. Rilassato e felice per la colossale cagata, getti in
un angolo gli ormai inservibili pantaloni e, senza il mini-
mo pudore, ti avvii smutandato verso il centro del loca-
le...
Ma il tuo singolare abbigliamento attira l'attenzione di
due donne sulle quarantina che, con fare furtivo, ti si av-
vicinano e ti sussurrano all'orecchio: "Ciao maschione, la
tua spudoratezza e faccia tosta ci hanno colpito... Voglio
dire, vai in giro in mutande (sgommate, tra l'altro) e te ne
fotti del giudizio della gente! Vieni con noi, daai! Voglia-
mo conoscerti meglio!".
Se accetti la proposta delle due donne, incuriosito dal loro
singolare abbigliamento in lattice rosso, borchie e stivali
di cuoio, vai al 100
Se invece non ti fidi e declini l'invito delle due vacche, vai
al 102

91
Un missile terra-aria non potrebbe essere veloce come te
in questo frangente: schizzi in bagno alla velocità della lu-
ce ed entri in uno dei cessi disastrati. Si aprono le porte
dell'inferno: una viscida colata di merda ti inizia a defluire
dal culo, con tuo sommo piacere. Se solo il water avesse la
facoltà della parola, rimarrebbe schifato di fronte all'or-
renda sorte alla quale sta andando incontro! Passano in-
terminabili secondi e ti ritrovi ancora lì, sudatissimo, ad
espellere merda a più non posso. Ma quanta ne avevi den-
tro? Una domanda a cui è meglio non rispondere... Ter-
minato lo scempio, ti accorgi del disastro: il cesso è com-
pletamente intasato, ribolle addirittura di merda. Un feto-
re incontrollabile avvolge il gabinetto degli uomini, che
probabilmente sarà dichiarato inagibile per il prossimo
quinquennio. Ma ora il tuo atroce problema è un altro:
come cazzo farai a pulirti?
Puoi tolettarti con i pantaloni, e tornare nel locale in mu-
tande al 90 o provare a lavarti utilizzando uno dei lavan-
dini scassati, al 92.
Se in precedenza hai scelto di prenderti cura di Giuseppe,
potresti utilizzare lui per pulirti. In tal caso vai al 94.
92
Altissima! Purissima! Cazzutissima! Ma certo.. Come hai
fatto a non pensarci prima? La forza purificatrice
dell’acqua è la sola cosa che possa mondare il residuame
di schifo escrementizio in varie tonalità di marrone che
affligge ormai da qualche minuto le tue disastrate chiap-
pe. Ti guardi intorno famelico, alla ricerca di una qualsia-
si cristallina sorgente della miracolosa essenza. E la trovi.
Oddio. Non userei quello che hai davanti agli occhi per
illustrare il concetto di “cristallina sorgente”. Una specie
di sozzo lavabo pieno di funghi, spore, muffe assortite e
piante rampicanti probabilmente cannibali. Insomma un
vero e proprio “gabinetto” di scienze naturali! Imprechi
malamente contro la tua sorte dannata quando ti accorgi
che oltretutto manca la maniglia al rubinetto. Qualche
testa di cazzo deve averla tolta o rotta, ed ora c’è il solo
perno esagonale dove andrebbe infilata la manopola. Caz-
zo! Questa merda sembra praticamente inutilizzabile! A
meno che...
Vuoi ingegnarti per trovare un modo di usare l’orrido la-
vandino? Vai al 104
Preferisci farti i cazzi tuoi e trovare un altro modo per pu-
lirti il tuo culo ammorbato (che ora comincia anche a
marcire...)? Torna al 91 e fai un’altra scelta.

93
Tenti di resistere, ma sei preda di dolori tipo parto: le pas-
sate si susseguono sempre più lancinanti. Ti siedi su un
divanetto, sei pallido e sudato, il dolore che provi è indi-
cibile. La tua lotta interiore è eroica, scivoli in uno stato
catatonico, l'unico pensiero fisso che hai è respingere il
"Generale Merda", metterlo in fuga, vincere la tua batta-
glia personale.
Esaltato da questa idea ritrovi energie: i muscoli del tuo
culo sembrano più forti che mai, riesci a serrare l'ano, a
resistere, a imporre agli escrementi il tuo volere, a metterli
in fuga. Ormai padrone della situazione, riduci gli spasmi
al minimo: la merda non preme più con la stessa intensità
sulle tue terga, e piano piano le passate scompaiono: ce
l'hai fatta! Ti alzi di scatto dal divanetto, fiero della tua
grande forza di volontà. Ma una scarica imprevista, vio-
lentissima e improvvisa, ti coglie completamente di sor-
presa e spazza via le tue difese.
Una marea di liquame marrone ti riempie i pantaloni, co-
la sulle gambe, impiastriccia le tue natiche e il fondo della
tua schiena; in parte cola addirittura sul pavimento: in
poche parole, ti sei cacato addosso di fronte tutto il locale.
Rosso dalla vergogna, in lacrime, fuggi via dalla discoteca:
da queste parti non potrai più farti vedere per dieci anni e
ogni tua velleità di rimorchiare è distrutta per sempre.
La tua avventura termina merdosamente qui.

94
Provi a infilare il becco del gallo nel culo, nel tentativo di
smuovere almeno parzialmente la montagna di merda che
hai espulso. Appena lo avvicini al tuo ano, disgustato dal-
l'immondo odore che i tuoi escrementi emanano l'anima-
le comincia ad agitarsi sbattendo le ali ed emettendo versi
striduli e disperati. Cerchi di calmarlo ma non c'è niente
da fare: dopo una colluttazione breve ma violentissima ti
rendi conto che l'unico modo che hai per chetare il volati-
le è allontanarlo dal tuo posteriore.
Sei sporco quanto prima, non hai risolto il tuo problema:
torna al 91 e fai un'altra scelta.

95
Provi ad alzarti ma le gambe non ti reggono: crolli a terra
come un sacco vuoto. Quel maledetto nippo-cinese ti ha
rotto il culo, non riesci più a muoverti! Cerchi di strisciare
verso il divanetto ma riesci a guadagnare solo di pochi
centimetri.
Ti guardi intorno disperato in cerca d'aiuto, ma nessuno
sembra badare a te!
Urli per attirare l'attenzione senza ottenere risposte: ormai
rassegnato stai per abbandonare ogni speranza quando
una mano sudata si posa sulle tue spalle. "Amico!" senti
proferire da una sgradevole voce stridula...
Vai al 98

96
A quanto pare, gambe, culo e fianchi stanno tornando
lentamente alle loro condizioni originarie... Dopo un paio
di minuti riesci a muoverti senza alcun problema.
Chiedendoti quale chirurgo può avere il sangue freddo e
la ferocia di impiantare in un essere umano un'arma ses-
suale di tale portata, corri all'89

97
"Ok - borbotti forse incautamente - 100 euro vanno be-
ne: fai di me ciò che vuoi". L'individuo col kimono ti
prende alle spalle, e per te inizia una terrificante via cru-
cis. I 52 centrimenti del suo membro biomeccanico sono
quanto di più terrificante tu abbia mai provato nella tua
vita. Lentamente tutto si dissolve... Ti svegli grazie alla
valanga di decibel che sbomballano la tua testa: sei ancora
sul divanetto.
L'individuo con il kimono è scomparso e ti ha lasciato i
100 euro promessi (segnali nel registro), ma in compenso
è comparsa una spaventosa e sconosciuta forma di dolore:
il tuo apparato motorio è completamente bloccato, culo e
fianchi sono totalmente atrofizzati a causa del raccapric-
ciante rapporto anale al quale sei stato sottoposto. In que-
ste condizioni non andrai lontano...
Tira un dado per verificare il tuo stato di salute.
Se esce un 5 o un 6 vai al 95
In tutti gli altri casi, vai al 96

98
Ti giri a fatica e ti trovi davanti l'orrido ghigno di Jimmy
la Troia, il nano che lavora nel locale. "Che cazzo ti è suc-
cesso - esclama - lurida checca? Ti hanno sfondato il culo
per bene? Sei ridotto peggio di un cesso dopo il passaggio
di uno con un attacco di dissenteria!". Balbettando confu-
samente gli spieghi per sommi capi la tua triste avventura.
Il nano ride sguaiatamente senza rendersi conto della tua
tragedia interiore. "Lo vedi che succede - ti rimprovera -
ad essere troppo ingordi? Ci si fa male! Dovresti frenare i
tuoi istinti da impenitente rottoinculo! Per fortuna c'è il
tuo amico Jimmy qui, pronto ad aiutarti: appoggiati a
me, qua vicino per tua fortuna c'è un cocainomane put-
taniere che di giorno ogni tanto si ricorda di essere medi-
co; ti porto da lui, saprà senz'altro aiutarti".
L'offerta sembra invitante, ma l'orrido individuo che hai
di fronte ha già dimostrato in passato di essere più bastar-
do di un serpente a sonagli, senza un briciolo d'umanità.
Puoi fidarti di un simile pezzo di merda?
Se decidi di seguire la Troia vai al 99
Se invece preferisci rimanere per terra ed aspettare spe-
rando che il passare del tempo ti restituisca l'uso delle
gambe vai al 96

99
Jimmy ti sorregge con sorprendente forza e con passo de-
ciso ti conduce al piano di sotto: superate le casse e vi ad-
dentrate negli uffici privati della discoteca. "Entra un
momento qui - ti dice Jimmy - è un salottino dove a que-
st'ora non c'è mai nessuno, ti faccio accomodare e poi
chiamo il dottore". Ti lasci docilmente condurre dentro la
stanza che è completamente buia. Nonostante la mancan-
za di luce, il nano si muove senza esitazioni e ti conduce
verso un lettino. "Stenditi checcaccia - aggiunge - ti con-
viene farlo sulla pancia vista la condizione in cui hai ri-
dotto il tuo deretano". Senza protestare ubbidisci e ti ap-
poggi prono sul comodo giaciglio. "Aspetta un minuto -
conclude - torno presto col mio amico". La Troia scom-
pare in un lampo lasciandoti solo nella stanza buia. Avevi
sbagliato a giudicarlo, è stato davvero gentile! Compiaciu-
to, facendo queste considerazioni, scivoli in un leggero
sonno.
Ti svegli di soprassalto dopo pochi minuti, disturbato dal-
la solita stridula risata che conosci così bene. Provi a girar-
ti, ma ti accorgi che polsi e caviglie sono saldamente im-
mobilizzate da robuste corde. Inoltre senti un certo spiffe-
ro all'altezza del culo: ti rendi conto che qualcuno ti ha
sfilato i pantaloni.
"Sai amico - è ancora il nano a parlare - mi sono dimenti-
cato di dirti che oltre a lavorare nel locale sono ancora nel
mondo del porno... Solo che ho fatto il grande salto, da
attore sono diventato regista... Un regista specializzato in
un sottogenere ben preciso, per palati fini". La frase del
nano viene interrotta da un possente nitrito. "Ti voglio
presentare un amico - continua con tono torbido - sarà il
tuo partner nella scena che gireremo tra poco".
Le luci della stanza si accendono all'improvviso e ti accor-
gi di essere nel bel mezzo di un autentico set cinematogra-
fico perfettamente attrezzato. Dietro di te, con la coda
dell'occhio, riesci a riconoscere una possente figura equi-
na. "Io ho cambiato ruolo - ti spiega il nano ridacchiando
- ma ci sono attori che inossidabili resistono nonostante il
passare degli anni. Ti presento una grande star del porno,
Saetta Eretta: sarà lui a farti il culo nella scena che girere-
mo stasera!". Atterrito cerchi di lanciare un grido, ma non
hai più forze per fare nulla: l'ultima cosa che riesci a vede-
re, prima di perdere i sensi, è il profilo di un enorme
membro cavallino, lungo almeno 80 centimetri.
La tua avventura finisce dolorosamente qui.

100
Scopri che le due fanciulle, o sarebbe meglio dire baldrac-
che, si chiamano Priscilla e Natasha, sono ucraine ed en-
trambe assiduamente votate all'amore saffico ed al sesso
sadomaso estremo. Così, quando ti invitano nel guarda-
roba del locale, non ci pensi minimamente a rifiutare...
Ancora una volta, il tuo destino sarà deciso dalla tua es-
senza reale nella vita reale.
Sei un povero verginello? non hai mai fatto sesso con
donna, uomo, animale, pianta o con qualsiasi cosa abbia
un'elica di dna? Non hai mai pucciato il tuo imberbe affa-
re nel caldo e accogliente sugo femminile? In pratica sei
uno sfigato segaiolo bimane? Vai al 102
Sei un novello Franco Califano? Sei un guru dell'ars ama-
toria? Ti senti perennemente come un animale intrappo-
lato da quella tagliola fatale che le donne nascondono in
mezzo alle cosce? Vai al 103
101
Di umiliazioni nella vita ne hai subite tante: una pisciata
in faccia, le fottute prese per il culo in classe durante le
interrogazioni, uno scoreggione tipo eruzione vulcanica
nel bel mezzo di una messa... Ma questa... Questa non
puoi proprio accettarla. El Cucador è a portata di mano,
la scopata anche, quindi decidi di dare alle due zoccole la
lezione che si meritano (nonostante Natasha finora si sia
comportata più che bene).
Con uno strattone al cuoio capelluto stacchi la bagascia
dal tuo membro, con estrema difficoltà in effetti: per apri-
re quella mandibola vogliosa di cazzo probabilmente ser-
virebbe un crick... No, invece: un pugno in pieno volto è
sufficiente. Natasha molla la presa, volente o nolente, e
vola per la stanza.
"Cazzo, Tyson mi fa una pippa!", pensi tra te e te. Ed ora
l'altra fanciull...ehm, bagascia: una breve rincorsa, ed un
calcio stile Chuck Norris si abbatte sul fianco di Priscilla.
Crack. Cosa è stato? Forse una vaso che è cascato? Ma
no... Dall'espressione di Priscilla è molto più probabile si
tratti di una costola rotta. Lasci le due ragazze agonizzanti
a terra, ti rimetti le mutande ed esci per tornare nel locale.
Complimenti, sei un vero duro! Vai al 51.

102
Le due moderne Catwoman ti bloccano all'istante, senza
lasciarti possibilità di replica. Ammaliato e stordito da
quelle curve procaci e inebriato dal fragrante aroma del
latex, non opponi la minima resistenza, e in men che non
si dica ti ritrovi nello scuro guardaroba della discoteca...
Le due troiacce iniziano a dimenarsi come ossesse, limo-
nandosi e toccandosi senza interruzione... I tuoi nervi
cominciano a vacillare, e la tua eccitazione tocca l'apice
quando cominciano a giocare con palle cinesi, vibratori in
caucciù e frustini in pelle di dromedario.
Dopo un'ora, al termine del paradisiaco spettacolo, con la
bava alla bocca e con lo sguardo perso nel vuoto, vieni
riaccompagnato dalle due ninfe al centro del locale, e vie-
ni da loro salutato con un bacio contemporaneo a tre...
Dopo mezz'ora di estasi assoluta, riprendi faticosamente
conoscenza...
Ti rialzi, felice e inebriato di amore... Quando improvvi-
samente, come un fulmine a ciel sereno, capisci il perché
di tutta quella strana avventura! Quelle due puttane ti
hanno derubato di tutti i soldi (segna la perdita sul regi-
stro)! Sei proprio un minchia!
Sentendoti, e a ragione, un vero coglione, vai al 51

103
Totalmente inebriato all'idea di vedere quelle due troiacce
all'opera, prendi l'iniziativa: stringi i polsi delle ragazze e
le trascini nel guardaroba. La tua azione sembra essere ap-
prezzata: "Ehi maschio, ma quanta voglia hai?", cinguet-
tano stupefatte. "Zitte e seguitemi - le ammonisci - tra
poco la vostra bocca sarà indaffarata a fare altro e non a-
vrete più la possibilità di parlare". Ti accorgi di essere ve-
ramente arrapato.
Ecco, ora siete nel guardaroba: le sole mutande non rie-
scono più a contenere la fiera possenza del tuo cazzo, che
si fa strada per trovare un varco proprio come un corag-
gioso pezzo di merda si fa strada per riuscire a schizzare
fuori dal buco del culo. Le tue mutande stanno cedendo
di fronte a questa crescita incontrollata, l'elastico ormai ti
ha mandato affanculo almeno quaranta volte e si sta slab-
brando del tutto. "Vieni qua, ci penso io", subentra Nata-
sha, e ti abbassa le mutande famelica: neanche il tempo di
deglutire, che te l'ha già preso in bocca, con tuo sommo
piacere e godimento.
Chiudi gli occhi, sicuro di entrare in uno stato di trance
totale, quando un terribile colpo ti travolge in pieno viso.
"Brutta bagascia figlia di puttana!", esplodi pieno di rab-
bia. Chi cazzo è stato ad interrompere lo stato di estrema
eccitazione in cui ti trovavi? Focalizzi lo sguardo su Pri-
scilla: la troiaccia ha ancora in mano una frusta in pelle,
l'arma del misfatto. Ora però ti trovi in una posizione
scomoda: Natasha ha ancora in bocca il tuo cazzo, e non
sembra intenzionata a mollarlo.
Vuoi staccarla di forza per dare una lezione a Priscilla?
101
Oppure te ne freghi e continui a fartelo succhiare? 106

104
Con l’inferno nel colon, assumi la classica tua posa rifles-
siva con pollice ed indice a sorreggerti il mento. E cazzo!
Quarant’anni tra i lupetti t’avranno pure lasciato qualche
insegnamento! Per non parlare delle vhs di tutte le sette
stagioni di Mac Gyver, che hai visto e rivisto! Ormai sei
convinto: a costo di passare qui il resto della nottata, riu-
scirai ad aprire il rubinetto di quel lavandino orrendo ma
che pure può garantirti la pulizia dai tuoi stessi indescri-
vibili fetori.
Un primo tentativo è quello di contare sulla sola tua so-
vrumana forza. Il braccio destro, ben allenato da due
buoni decenni di pippe, fa al caso tuo. Provi a fare forza
sul perno ma l’unica cosa che riesci ad ottenere è di pro-
curarti una sgraffiatura alla mano.
Secondo tentativo. Ti frughi in tasca e trovi un pezzo di
spago e una graffetta. Ecco l’idea geniale! Fissi lo spago
allo stramaledetto perno che si contrappone tra te e
l’acqua sorgiva, lo arrotoli intorno ad esso e usi la graffetta
come fulcro: l’idea è quella di dare uno strattone secco
allo spago e far girare il perno come una trottola, provo-
cando così un getto d’acqua simile a quello che usò Eracle
per pulire da secoli di letame le stalle incrostate di merda
di tal Augia. Vai! Il colpo (con ottimo giuoco di polso) è
secco al punto giusto, però l’unico risultato che ottieni è
quello di far spezzare il filo, cadere all’indietro e mollare
una tremenda craniata sul bordo di un water, anzi del wa-
ter: proprio quello di cui hai decretato la fine col tuo inar-
restabile fiume di merda. Ti sei procurato una ferita alla
nuca, guaribile in due giorni, e sei più sporco di prima
(che schifo!).
Terzo tentativo. Incazzato come una iena, cominci a
prendere a calci il lavandino, bestemmiando immonda-
mente e gridando infuriato “APRITI! STRONZO!”.
Qualcosa ottieni: il lavandino si spacca letteralmente e ti
precipita dritto dritto sul piede destro, fratturandotelo e
rendendo certa la tua assenza alla finale di Coppa Malù in
programma questo giovedì. “Ahuu!” mugoli in preda al
dolore mentre ti massaggi il piede (o quel che ne resta)
con una delle mani più sporche di tutti i tempi, e non
parlo certo di poker.
La vita è dura. Ha vinto il lavandino. Dovrai escogitare
un altro modo per pulirti. Torna al 91 e pensa ad un altro
modo di sciacquarti il deretano (ora quasi sanguinolento),
ma se vuoi dare un ultimo calcio allo stramaledetto sani-
tario (ora inservibile) allora vai al 105

105
Possibile che fosse così semplice? Ecco l’acqua! Essì. Col
destro fuori uso per via della frattura, il tuo sinistro alla
Pessotto ha colpito ancora: un colpo preciso ed il rubinet-
to è saltato, facendo cominciare ad uscire un po’ d’acqua.
Ora è abbastanza acqua. Molta acqua. Tantissima acqua.
Cazzo! Stai allagando il locale! Provi a tamponare la falla
con una serie di goffi interventi simili a quelli
dell’idraulico di una vecchia pubblicità tv, ma proprio
come in tv se tappi il buco col dito l’acqua ti esce dalle
orecchie e perfino dal culo! Stanotte ne hai viste e vissute
troppe. Dopo una lotta disperata di qualche minuto, gor-
gogliando un’ultima bestemmia acquatica cadi stremato e
perdi i sensi.
Dopo un tempo imprecisato ti svegli e ti contempli. Yu-
huu! Sei pulito! Niente merda! Poi ti accorgi del resto:
niente scopettone, niente pelo, niente soldi... niente Cu-
cador! NIENTE SCOPATA! E non è finita. Ti guardi
intorno: niente lavandino, niente bagno, niente sala...
NIENTE NIGHT! Per risolvere i tuoi dubbi, ti dico che
hai provocato una tremenda inondazione seguita da u-
n'invasione di cavallette (sopraggiunte poco dopo), mie-
tendo vite umane e radendo al suolo il putrido localaccio
che aveva ospitato la tua triste serata. Certo, ora conosci la
maravillosa ricetta per preparare El Cucador, il cocktail
supremo capace di far rimorchiare perfino Leone Di Ler-
nia.
Peccato tu abbia spazzato via il locale... Sfuggirai
all’accusa di genocidio semplicemente accusando Dirk,
ex-socio in affari del padrone del pub (la classica vittima
sacrificale), ma per applicare le tue conoscenze arcane do-
vrai abbordare un altro pub. In poche parole, devi rico-
minciare daccapo!
Vai all’1

106
Subisci silenziosamente il colpo: forse per ora è meglio
non muoversi, visto anche il modo impeccabile con cui
Natasha sta muovendo la sua esperta lingua. Se tutte le
aspirapolveri del mondo aspirassero bene come sta facen-
do lei, la polvere sarebbe debellata per sempre dalla faccia
della terra. Ma Priscilla non demorde: in preda ai suoi i-
stinti animali, continua a frustare sia te che Natasha,
sempre più violentemente. Uno. Due. Tre. Quattro volte.
Alla quinta la tua rabbia esplode: con uno scatto ti allon-
tani da Natasha e ti avvicini alla seconda immonda mi-
gnotta, quella che ha disturbato la tua estasi, e le rendi
quello che le spetta secondo il democratico principio "oc-
chio per occhio, dente per dente". Mai questo principio
poteva essere più azzeccato: una pioggia di denti schizza
via dalla cavità orale di Priscilla dopo uno splendido uno-
due degno del migliore Mohammed Alì. La troia è al tap-
peto.
Ti infili le mutande ed approfitti dei suoi pantaloni in
pelle, ma mentre te li stai infilando qualcosa si abbatte sul
tuo cranio: è Natasha, accorsa in difesa dell'amica, che ti
ha colpito con un attrezzo voluminoso raccolto chissà do-
ve. La tua vista si annebbia... Ti risvegli dopo una decina
di minuti: sei sempre nel guardaroba, ma... Orrenda sco-
perta: le due troiacce ti hanno rubato i soldi che possedevi
(cancellali dal registro). Pirla!
Se vuoi provare a recuperare i soldi in qualche modo vai
al 10
Se invece vuoi procurarti uno degli altri oggetti necessari
per El Cucador vai al 51

107
L'orrido intruglio ha un sapore terribile...non passano 10
secondi e stai già sboccando tutto il tuo chilometrico inte-
stino tenue sul bancone del bar. Stai per scaraventarti ad-
dosso a quel coglione di Maurizio, pronto a massacrarlo
di legnate... 100 euro e tutti sti sbattimenti per questa
merda... Ma vaffanculo barista del cazzo ti faccio sparire
quel ghigno da gay su quella faccia di...
Improvvisamente ti blocchi!
Porca zozza, essì che di droghe e affini le hai provate quasi
tutte... Ma una roba così non l'avevi mai vista! I contorni
iniziano a sfocarsi, le tue percezioni sono totalmente alte-
rate! Neanche quando ti eri ingollato quel peyote ad Am-
sterdam e poi ti eri trombato quella cicciona lardosa nera
in vetrina! Sti cazzi, che botta! "Figata, eh? - sogghigna
tronfio il sudicio barman - Ora una semplice domanda
per te: hai fatto sesso nelle ultime 24 ore?". In questo li-
brogame... Come in tutti, del resto... Il protagonista sei
tu! Dunque rispondi a Maurizio in base alla tua reale e-
sperienza personale!
"Certo, mi sono scopato la più figa del quartiere, sono un
califfo io, sono il Diego Armando Maradona delle lenzuo-
la, il Michael Jordan delle sottane!". Vai al 110
"Ehmmmm Mauri... Mi vergogno un po'... Ma con te
sarò onesto... Ieri sera ho praticato sesso omosessuale, con
punte di zoofilia, pissing e coprofagia... Sai com'è, mi ec-
cito a farmi cagare addosso dalle persone e a mangiare la
loro merda". Vai al 111
"Ma sei fuori? Sesso? Ma se il mio cazzettino moscio è an-
cora incelophanato e in garanzia! Forse è difettoso, se lo
riporto indietro può essere che me lo cambiano... Al mas-
simo un gran bel segone di cazzo, sai, quelli che ti svegli al
mattino dopo con la cappella in fiamme!". Vai al 112

108
"Questa merda te la bevi tu, barista del cazzo" gridi. Il
barman non si scompone, si limita ad afferrare il bicchiere
e farlo scomparire sotto il bancone. "Amiche mie - ti sus-
surra in un orecchio - non hai saputo distinguere il bene
dal male... Il bene dal male! Hai perso l'occasione della
tua vita: ora tornerai a casa e concluderai la serata facen-
doti la solita sega davanti a YouPorn e non saprai mai,
mai, cosa sarebbe potuto accadere se avessi avuto la forza
e il coraggio di bere El Cucador. Ma quel che è peggio,
questa esperienza ti segnerà tutta la vita, rimarrai per
sempre uno sfigato e l'unico sesso che farai da qui alla pa-
ce dei sensi sarà quello passivo! Ora esci, abbandona que-
sto locale di cui non sei degno".
Completamente plagiato dalle parole dell'uomo ti dirigi
come un automa verso l'uscita, verso l'auto, verso casa.
Prima di dormire, mentre ti smanetti di fronte al filmato
di un travone che si incula un cagnolino, non puoi fare a
meno di ripensare all'occasione buttata, all'ennesima
mancanza di fermezza e decisione che ti ha impedito di
spalancare le porte del paradiso. Ti chiedi se la profezia
del barista si avvererà, se davvero sarai destinato a non
scopare per tutto il resto della tua esistenza.
La tua avventura termina qui.
109
Con un'abile mossa, degna di un prestigiatore, estrai il
volatile da sotto la maglietta e senza complimenti gli infili
la testa dentro al bicchiere. Il gallo si dibatte, agita ali e
zampe, ma tu tieni duro e gli impedisci di sfuggirti. Dopo
pochi secondi Giuseppe smette di muoversi. Lo estrai dal
bicchiere, sembra esanime. Ti volti osservando il barista
con aria interrogativa. Lui non dice niente, si limita a
squadrarti con un risolino beffardo.
Intento in questo scambio di occhiate non ti avvedi che
Giuseppe si è improvvisamente riavuto: il gallo balza in
piedi e dritto sulle zampe si guarda fieramente intorno.
Improvvisamente scatta, e si dirige rapido al centro della
pista dopo aver emesso due poderosi "chicchirichì". Lo
guardi ballare con due stangone chilometriche e dopo
qualche minuto ti accorgi basito che le ha portate su un
divanetto e se le sta inculando.
Il cocktail funziona, persino un vecchio culattone impeni-
tente come il gallo Giuseppe è riuscito a rimediare una
sbarba!
Felice di aver raggiunto finalmente il tuo obiettivo ingolli
El Cucador senza ulteriori indugi e vai al 107

110
"Falso - tuona Maurizio inviperito - Falso come Giuda
Iscariota quando ha baciato Gesù prima che Ponzio Pilato
lo facesse arrestare! La più figa del quartiere? Ma guardati,
rifiuto della società, relitto umano fatiscente del cazzo.
Ieri sera ti sei chiavato una stragnocca... E oggi saresti in
questo lurido pub a berti un cocktail con cocaina raffer-
ma, peli di travoni e escrementi di merda di un nano ric-
chione? Solo per avere la minima speranza di parlare con
un qualsivoglia esponente del sesso femminile!". Il barista
ora ti pare decisamente incazzato.
"E tu - prosegue - Tu! Giocatore della mia minchia! Ieri
avresti, a tuo dire, scopato come un demonio e adesso sei
qua a leggerti questo schifo di librogame come uno sfigato
del cazzo, invece di rinchiuderti in casa con quella troia
superfiga e sodomizzarla ancora senza pietà? Falsi! Falsi!
Falsiiiiii!". Maurizio ha perso completamente il senno! È
impazzito del tutto! Orrida bava verde cola dagli angoli
della sua bocca, i suoi occhi sono grandi come palle da
bowling, il suo cuore batte come una troia da strada sul
marciapiede...
Ancora frastornato per questa repentina trasformazione,
non ti accorgi che alle tue spalle due ombre nere stanno
oscurando la scena... Quattro enormi e possenti braccia ti
afferrano a tenaglia, e mentre i tuoi arti straziati da questa
orribile morsa ti lancinano dal dolore, fai appena in tem-
po a sentire le ultime parole di quel bastardo di barista...
"E così tu ti scoperesti le fighe? Bene! Benissimo! Vedia-
mo ora come te la cavi in un trenino anale con la nostra
amica Chantal e col fidato Eclisse... Buona fortuna, fanno
6 chili e 84 centimetri di cazzo in due!".
La tua avventura finisce orribilmente qui, ad un passo dal
traguardo, con il culo rotto e lo sfintere devastato dalle
nerchie insaziabili di Chantal ed Eclisse.

111
"Ottimo! - esclama il barman - Apprezzo la tua sincerità,
caro lettore. In un periodo in cui le discriminazioni ses-
suali sono all'ordine del giorno, hai avuto molto coraggio
a fare outing! La tua onestà deve essere premiata... Certo,
non mi aspettavo gusti così particolari... Ma non è assolu-
tamente un problema! Ho quello che fa apposta per te,
amico mio!". Prima di poter proferire parola, senti un
suono che ti fa gelare il sangue il vene...
No... Non può essere... Quella insopportabile vocina stri-
dula da checca paranoica.. NOOOOOOO! Ti giri e vedi
quell'immondo nano deforme di Jimmy la Troia caracol-
lare laidamente verso di te!
"Caro protagonista, caro lettore - vi dice deliziato - che
piacere trovare non uno ma ben due amanti del sesso so-
domita... Ma non solo! Se ho ben capito, e sono certo di
sì, vi piace anche essere inculati violentemente da animali,
mentre qualcuno, e quel qualcuno sarei io, vi piscia e vi
caga in bocca riempiendo di escrementi il vostro bel visi-
no...".
Stai per opporti a quell'abominio della natura, quando
con la coda dell'occhio vedi un enorme zoccolo nero ab-
battersi sulla tua tempia... Le ultime parole che riesci a
sentire, prima di perdere conoscenza, sono eruttate ancora
dal sudicio e coprofago nano... "Certo - dice rivolgendosi
all'animale - Saetta Eretta, amico mio, non sia mai che
anche tu non possa pisciare e cagare in faccia ai nostri due
nuovi amici!"
La tua avventura, e quella del lettore che ti fa le veci (e le
feci) finisce inesorabilmente qui, in una mare di merda
equina.

112
“Elementare, amico mio - esclama Maurizio con lo stesso
tono saccente con cui Sherlock Holmes riprenderebbe il
dottor Watson - E secondo te avrei mai potuto credere
nelle tue doti di latin lover? Tu, che nella seppur minima
speranza di trombarti qualche polla in questo lurido loca-
le ti sei bevuto un fangoso liquame composto da cocaina,
peli di trans e merda di nano? No, no amico mio... Tu sei
uno sfigato del cazzo, sei il classico bamboccio brufoloso
che alle scuole medie i bulletti della classe schiavizzavano
e umiliavano davanti a tutti: in pratica sei una merdaccia,
e sai di esserlo!”.
“E invece tu - chiosa l’arrogante barman, proseguendo
nella sua arringa che farebbe impallidire Perry Mason -
Proprio tu! Caro lettore! Saresti qua a leggere questa mer-
da di librogame, tra l’altro scritto da un gruppo di perfetti
coglioni, dopo aver scopato la sera prima? Impossibile.
Del resto si sa, i grandi chiavatori della storia mica gioca-
no ai librogame, quella è roba per autentici sfigati! Ci vedi
forse George Best a giocare a Lupo Solitario? O Franco
Califano che si intrippa con Realtà & Fantasia? Potrebbe
mai Hugh Hefner perdere tempo con Blood Sword? O
Rocco Siffredi trastullarsi con le amene avventure di Sim-
bad il Marinaio? Oppure ce lo vedi il più grande di tutti,
Aldo Rovagnati, che si diverte a leggere i preziosi librigio-
co di Squilibrio (che tra parentesi considero la serie più
orripilante di tutti i tempi), quando fuori da casa sua ci
sono migliaia di sbarbate umidicce d’eccitazione, pronte a
soddisfare ogni piacere orale del loro indiscusso ed indi-
scutibile idolo?”
Decisamente indispettito dalla superbia e dalla maleduca-
zione di Maurizio, stai per mettergli la mani addosso,
quando, improvvisamente, cominci a sentirti poco bene...
Che El Cucador stia facendo effetto? In effetti, a pensarci
bene, la merda di nano non la trovi in nessuna dieta con-
sigliata da Rosanna Lambertucci, che leggi sempre... Non
dev’essere propriamente un alimento facilmente digeribi-
le... Il mondo intorno a te si sfuoca, i tuoi sensi sono alte-
rati, la salivazione azzerata, la lingua felpatissima, le mani
due spugne... Cazzo, diciamo che sei proprio fatto di be-
stia! Vai al 113

113
“Ma, amico mio - continua il barman - non sia mai che il
prode Maurizio non accorra in aiuto di un cazzone di tal
fatta! Come ti ho spiegato, El Cucador non fallisce mai!
Ti avevo promesso un qualcosa di speciale, e dunque pre-
parati, perché stai per farti la più grande scopata della tua
vita! La più figa del locale sarà tua!”. E così facendo con
un gesto teatrale ti indica uno sgabello dove si trova sedu-
to qualcuno.
Una visione celestiale ti appare come in un sogno. L’hai
trovata! È pura poesia! Pura Utopia! Bellissima... Biondis-
sima... Una visione talmente angelica... Neanche parago-
nabile alla Madonna apparsa a Fatima alle tre sorelline
future suore... La guardi e non ti sembra vero. Capelli co-
lor grano... Occhi grandi... Labbra carnose... Due tette
immani che potrebbero esplodere da un momento
all’altro in una miriade di colori... Cosce sode e lunghis-
sime che mettono a dura prova la resistenza del tessuto di
un abitino nero troppo stretto, troppo risicato per conte-
nere tutto quel ben di Dio... In poche parole... PER-
FETTA! La donna perfetta!
Sei infoiato come un cammello, eppure al tempo stesso
stranamente calmo. Brilli di luce naturale, tale è il tuo
stupore e tanta la tua meraviglia, e colpito da un senso di
pace a dir poco religiosa, cominci a favellare in un idioma
antico e cortese. “Io sono Michelangelo Buonarroti - pro-
clami levando in alto le mani - e la mia Cappella Sistina è
a tua completa disposizione, madonna. Prendi il mio San-
to Graal, bevi dalla fonte dell’eterna giovinezza!” sono le
uniche parole che riesci a biascicare con espressione soave
prima di infilare il tuo enorme cazzo pulsante in bocca
alla donna e fartelo ciucciare a soffocone davanti a tutti
per un tempo che ti pare interminabile. In un lampo spa-
risce Maurizio, sparisce il locale con tutta la sua merda,
sparisce il ricordo delle orrende peripezie che hai passato
in questa memorabile nottata, e che a tale principesca me-
ta ti hanno portato, e precipiti nell’oblìo più assoluto.
Quando torni cosciente, non sai bene come ci sei arrivato
ma ti ritrovi in un posto che non conosci. Certo non sei
in camera tua: non vedi il familiare poster dei Finley, che
adori, ma lo sguardo ti cade un attimo su una gigantesca
effigie di Gigi D’Alessio. Boh. Si direbbe tu sia in una
camera d’albergo, chissà. Sti cazzi. Sei in un letto ed è
come se fosse il tuo letto. Un talamo troppo a lungo im-
pestato dalla polvere di una solitudine senza fine e da una
sete sessuale insoddisfatta solo dai periodici maniconi da
competizione che sei solito farti. Che eri solito farti. Fino
a stanotte.
La straordinaria femmina che ti è capitata tra le mani,
non ricordi quando te l’ha detto ma ora sai che si chiama
Enza, ti sovrasta e ti sta cavalcando a briglia sciolta manco
fosse a Tor di Valle alla guida di Varenne. Il tuo ineffabile
pisello, finalmente libero di scatenarsi, risponde alla stre-
gua di un vero purosangue. Lo affondi nella sua pagnotta
sugosa come una lama calda penetra nel burro, e la danza
del sesso estremo continua con straordinarie e caleidsco-
piche coreografie per ore, ed ore, ed ore, fino a quando
sfinito, stremato ed esausto, svuotato di ogni cosa, al pri-
mo albeggiare ti addormenti accanto alla tua dea del ses-
so.
Il tuo trionfo è completo, Cucador. Il mattino dopo, con
il cazzo rossastro e infiammato e chiuso per ferie, e con il
cranio spaccato e crepato, ti risvegli accanto a lei. Osser-
vandola un attimo con la vista ancora mezza sfocata, ti
avvicini, la baci teneramente sulle toniche spalle nude e...
E...
E...
E appuntamento col secondo episodio di Squilibrio, dal
titolo LOVE BOAT
 
 

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