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Mimnermo Fr.

1 distici elegiaci Zeus concesse a Titano di avere un amel infinito, la vecchiaia che pi terribile della dolorosa morte ma la giovinezza di breve durata come un sogno Fr. 7 distici elegiaci (sinizesi v.1, v4, v8) Quel la vita, quale la gioia senza la dorata Afrodite? Che io possa essere morto quando non mi importino pi queste cose, furtivi amori, dolci doni, gioie, questi sono i fiori della giovane et, mirabili per luomo e per la donna; poi quando sopraggiunge la vecchiaia squallida, grave affanno opprime sempre il misero mortale e non lo allieta il raggio del sole, oggetto di disprezzo alle donne, odioso anche ai fanciulli: talmente penosa e vergognosa resero i numi alluomo la vecchiaia. Fr. 8 distici elegiaci (sinizesi v.2) Noi come le foglie che fa nascere la fiorita stagione della primavera quando crescono svelte ai raggi del sole, simili a quelle godiamo per il tempo lungo un cubito non conoscendo n il male n il bene da parte degli dei. Ma le nere Kere ci sovrastano, luna tenendo la fine dellodiosa vecchiaia, laltra della morte; e dura per breve tempo il fiore della giovinezza, tanto quanto il sole si diffonde sulla terra. Ma quando sar trascorso questo termine della stagione meglio essere morto subito piuttosto che la vita; infatti molti mali nascono nellanimo; altre volte la casa va in rovina e ne conseguono gli effetti della povert; un altro a sua volta soffre la mancanza dei figli e desiderando questi massimamente va sotto terra nellAde; un altro ha una malattia mortale e non c qualcuno tra i mortali a cui Zeus non infligga molti mali.

Archiloco Fr. 1 distici elegiaci (sinizesi v.2) Sono io lo scudiero del signor Enualio *epit. Ares+ e conosco lamabile dono delle muse. Fr. 2 distico elegiaco Sul bancone della nave c la focaccia impastata per me, sulla lancia c il vino dIsmaro *Tracia+ e bevo appoggiato sul bancone. Fr. 5 distici elegiaci Uno dei Sai [pop. Tracia] si gloria dello scudo che ho lasciato non volendo presso un cespuglio, arma perfetta. Ma ho savato me stesso. Cosa mi importa dello scudo? Alla malora; me ne procurer uno non peggiore. Fr. 114 tetrametri trocaici catalettici (sinizesi v.1) Non mi piace il generale possente che sta a gambe larghe ne fiero dei suoi riccioli n ben rasato, ma per me sia anche un piccoletto e sule gambe storto a vedersi, ben saldo sui piedi, pieno di coraggio. [Del Canale/Paluano: che cammina a gambe divaricate; Snell: che scappa.. no!] Fr. 128 tetrametri trocaici catalettici (sinizesi v.2) Cuore, cuore agitato da affanni irrimediabili, sorgi e difenditi dai nemici opponendo loro il petto negli scontri avversari piantandoti saldo vicino a essi; e se vinci non farne un vanto apertamente, e se sei vinto non piangere gettandoti per terra in casa, ma delle gioie gioisci e dei mali soffri senza eccesso, apprendi quale alterna vicenda governi luomo.

Saffo Fr. 1 (strofe saffica struttura inno cletico, invoca Afrodite) Immortale Afrodite dal trono adorno tessitrice di astuzie figlia di Zeus ti prego non fiaccarmi nellanimo con ansie, n con tormenti, o dea, ma vieni qui se mai altra volta udendo la mia voce d lontano mi porgesti ascolto e lasciata la casa aurea del padre venisti dopo aver aggiogato il carro, e ti conducevano i passeri belli e veloci sopra la terra nera roteando le ali fitte dal cielo attraverso letere; e subito giunsero; e tuo o beata sorridendo col viso immortale chiedevi che cosa di nuovo ho sofferto perch ancora ti chiamo e che cosa sommamente desidero che avvenga nel mio animo folle; chi debbo persuadere cos da condurla allamore per te? Chi o Saffo ti fa torto? Ebbene se fugge presto inseguir se non accett doni, anzi far doni e se non ama presto amer anche se non vuole. Vieni a me anche ora e liberami dagli angosciosi affanni e realizza tutto ci che il mio animo desidera compiere per me e tu stessa sii a me alleata. Fr. 16 (strofe saffica) Alcuni dicono che la cosa pi bella sualla terra nera sia unarmata di cavalieri, altri di fanti, altri di navi, io quel che uno ama. davvero semplice rendere questo comprensibile a ognuno: infatti colei che di gran lunga in bellezza super le creature umane, Elena, avendo abbandonato lottimo marito se ne and per mare a Troia e dimentico del tutto la figlia e i cari genitori ma Cipride la travolse innamorata. ed ora mi fa ricordare Anattoria che non qui, e vorrei vedere il suo amabile incedere e il raggiante splendore del (suo) volto pi che i carri dei Lidi e i fanti che combattono in armi. Fr. 31 (strofe saffica) Mi sembra che sia uguale agli dei quelluomo che di fronte a te siede e (standoti) vicino ascolta (te) che parli dolcemente e amabilmente ridi, e questo davvero mi fa balzare il cuore nel petto, come infatti io ti vedo, subito non mi pi possibile dire nulla, ma la lingua si spezza, sottile un fuoco subito mi scorre sotto la pelle, non vedo nulla con gli occhi, ronzano le orecchie, un freddo sudore mi avvolge, un tremito (mi) prende tutta, e pi verde dellerba (io) sono, e poco lontana dallesser morta sembro a me stessa. Ma tutto si pu sopportare, poich.

Alceo Fr. 332 (strofe alcaica, 2 piedi giambici + due dattili) Ora bisogna ubriacarsi e ognuno beva oltremisura poich certamente morto Mirsilo. Fr. 338 (strofe alcaica, 2 piedi giambici + due dattili) Zeus fa piovere dal cielo una grande tempesta, sono gelate le correnti delle acque di l, rigetta il freddo, aggiungi fuoco versando vino dolce come il miele senza risparmio e inoltre (circonda) intorno alla tempia morbida lana. Fr. 346 (asclepiadei maggiori) Beviamo: perch aspettiamo le lucerne? Un dito il giorno; ragazzo mio, tira gi grandi coppe decorate: il vino, infatti, il figlio di Semele e Zeus, oblio dei mali, don agli uomini. Mesci mescolando una misura dacqua e due di vino, colme fino allorlo, e luna laltra coppa scacci. Fr. 347 (asclepiadei maggiori) Bagna i polmoni con il vino, infatti lastro sta compiendo il suo giro, la stagione insopportabile, ogni cosa ha sete per larsura, la cicala dalle foglie risuona dolcemente fiorisce il cardo, ora sono pi lacive le donne e gli uomini senza forza, poich Sirio brucia le testa e le ginocchia.

Anacreonte Fr. 78 (tetrametri trocaici) Puledra di Tracia, perch di traverso con gli occhi mi guardi e spietata mi fuggi? Credi dunque che in nulla io sia abile? Sappilo allora: io potrei bene metterti il morso e, reggendo le briglie, guidarti saprei nella corsa, rasente alla meta. Ora ti pasci nei prati, or saltellando leggera tu giochi: non hai un cavaliere che esperto ti monti.

Ipponatte Fr. 42 Deg.(coliambi) O Ermes, caro Ermes, cucciolo di Maia, nativo del monte Cillene, ti prego ho molto freddo, ho stramaledettamente freddo e batto i denti d un mantello a Ipponatte e una tunichetta e dei sandali e babbucce e voglio 60 stateri doro sullaltro piatto della bilancia. Fr. 43 Deg. Infatti a me non hai ancora dato n un mantello spesso in inverno come rimedio contro il freddo, n con spesse babbucce mi hai coperto i piedi, che non mi si spezzino i geloni. Fr. 44 Deg. (coliambi) Plutone- infatti troppo cieco- non mi ha mai detto venendo nella mia casetta: O Ipponatte, ti do 30 mine dargento e molte altre cose; infatti vile nellanimo. Frr. 121+122 Deg. (tetrametri trocaici catalettici scazonti) Tenetemi il mantello, voglio tirare un pugno nellocchio a Bupalo; infatti sono ambidestro e non manco il colpo. Fr. 126 Deg. (esametri dattilici) Cantami o Musa della prole di Eurimedonte quella oceanica voragine, quel ventre trituratore, che divora senza misura, perch perisca di mala morte con voto funesto, per volont popolare, presso la riva del mare infecondo.

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