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SCHEDA LIBRO

INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE

AUTORE Robert Luis Stevenson

TITOLO Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde


CASA EDITRICE Guido Enaudi Editore S.P.A.-Torino
ANNO DI PUBBLICAZIONE 1983
ANALISI PERSONALE DEL LIBRO

“Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde” è un romanzo piacevole ricco di
elementi d’avventura, d’investigazione e di mistero.
In esso, infatti, è ben spiegata la questione dello sdoppiamento fisico e mentale della
personalità, quella di Jekyll e quella di Hyde, due anime antitetiche: allo stesso tempo
si odiano e si sentono attratte l’una dall’altra.
Il lato horror del romanzo spicca nelle imprese e nella descrizione di un mostro
umano, mister Hyde.
“La vicenda narrata si svolge ad Edimburgo” e il romanzo è stato scritto da
R.L.Stevenson nel 1885 perciò, non essendo esplicito il periodo d’ambientazione del
racconto, si può dedurre da altri elementi che la vicenda si svolga alla fine del 1800,
contemporaneamente alla stesura del testo.
Si è certi però di essere in un freddo e cupo inverno.
Credo che questo tipo di letteratura non potrebbe essere stato ambientato in
primavera o in estate, poiché non avrebbe trasmesso le sensazioni di mistero e di
paura.
Il romanzo si apre con la descrizione di due personaggi: il signor Utterson e il signor
Enfield.
Il primo è un avvocato dalla fisionomia burbera e dai tratti marcati che, nonostante
questo suo aspetto, è un uomo assolutamente tollerante, rispettoso e ricco d’amici.
A parte questo è un personaggio che emana un senso di solitudine, di nostalgia e
vecchiaia.
Il signor Utterson mi è apparso, fin dall’inizio un uomo triste e poco soddisfatto della
sua vita.
Enfield invece, parente alla lunga di Utterson, era un ben noto uomo di mondo che
ogni domenica andava a passeggiare con l’amico avvocato; questi è uno dei pochi
privilegiati che ha avuto “l’onore” di incontrare Mister Hyde.
Altro personaggio del racconto è il famoso dottor Lanyon, amico di Utterson e Jekyll.
Egli era un uomo vivace, cordiale, pieno di salute, con una testa arruffata e incanutita
e un modo di fare estroverso.
Nel momento in cui assiste alla trasformazione di Jekyll in Hyde, diventa
protagonista di un incubo dal quale non uscirà vivo.
Gli altri “due” personaggi, o meglio protagonisti della storia, sono il dottor Jekyll e il
signor Hyde.
In realtà essi sono la stessa persona, la cui personalità si sdoppia in due
completamente diverse fra loro: “sotto la pelle di un uomo in pratica, ce ne sono
due”.
L’autore rileva nel suo racconto il tormentato rapporto tra le due parti, che ha inizio
molti anni prima dell’assunzione della “pozione magica” che trasforma il dottore-
scienziato in un mostro maligno.
Per troppo tempo, Jekyll è stato capace di reprimere Hyde finché, grazie alle sue
ricerche, non ha trovato la liberazione degli istinti repressi. Jekyll, è la parte razionale
dell’uomo, mentre Hyde ne rappresenta il lato animalesco; è l’incarnazione del male.
Lui è goffo nel camminare e incute paura a tutti.

TRAMA

Per quanto riguarda la trama, Stevenson racconta la vicenda del dottor Jekyll, stimato
medico londinese, che soffre profondamente per il conflitto interiore tra le forze del
bene e del male.
Dopo lunghi studi ottiene una pozione che libera e potenzia periodicamente la sua
personalità maligna trasformandolo in un essere crudele e dall’aspetto anche
fisicamente ripugnante: il signor Hyde.
Nessuno sospetta che Jekyll e Hyde siano la stessa persona finché Hyde non
commette un assassinio.
Rimasto privo della pozione necessaria per riprendere l’aspetto del dottor, Jekyll, si
uccide.
Intanto gli amici del dottore, il signor Utterson e Lanyon, indagano sull’assassinio
finché Utterson mobilitato da Pool il maggiordomo di Jekyll sfondò la porta dello
studio del dottore e si trova davanti al corpo di Hyde. Utterson trova due lettere e in
esse viene a conoscere tutta la triste vicenda cioè, Hyde non era altro che il dottor
Jekyll.

COMMENTO FINALE

Questo è stato una dei libri che ho apprezzato maggiormente, soprattutto per la
semplicità con cui l’autore tratta un argomento tanto complesso qual è lo
sdoppiamento della personalità. Il linguaggio in primo luogo è incisivo adatto alla
situazione, semplice e fluido, capace grazie ad alcune particolarità di attirare
l’attenzione su alcuni elementi chiave della vicenda.
Per me lo scrittore, è stato bravo nel servirsi di alcuni elementi misteriosi che
facevano tenere spesso il fiato sospeso, soprattutto con bellissime e “ terrificanti “
descrizioni di personaggi e luoghi.
Il libro mi ha insegnato che il male non si vince con una pozione chimica ma con un
atto morale della volontà che abbraccia il bene in modo irreversibile.

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