26/02/2011

I gruppi di Ferro: Storia del Mondiale,

I gruppi di Ferro: Storia del Mondiale, 1958-1970

Seconda tappa della rivisitazione dei gruppi di ferro. Con la sesta edizione dei Mondiali si apre un era di grandi rivoluzioni. Si gioca in Svezia e, come gi in Svizzera quattro anni prima, ci furono tante assenze importanti che finirono per favorire la squadra che risult effettivamente essere quella migliore. LItalia, dopo le deludenti prestazioni in Brasile e Svizzera, non riusci a qualificarsi dopo aver perso la sfida decisiva contro lIrlanda del Nord a Belfast per 2-1, ripetizione di una partita precedente finita sul 2-2 (risultato che avrebbe qualificato gli italiani), non fu attribuito carattere ufficiale su richiesta della stessa FIGC che non approv il fatto che ad arbitrare il match non fosse stato il direttore di gara designato dalla FIFA. Anche lUruguay fu eliminato dal Paraguay mentre lUngheria, nonostante fosse tra le qualificate, fu irrimediabilmente provara dalla Rivoluzione del 1956. In Svezia approdarono 16 squadre, 4 americane e dodici europee. Per la prima volta partecip lURSS, che divenne in seguito una delle pi forti squadre a livello europeo, insieme con Galles che con Irlanda del Nord, Scozia e Inghilterra, comppletava il lotto delle squadre britanniche. La prima conquista del mondiale per il Brasile fu anche la pi semplice. Il suo girone di ferro era formato da Inghilterra, URSS e Austria. I padroni di casa riuscirono ad arrivare in finale proprio contro i brasiliani che per avevano dalla loro il pi forte trio dattacco di tutti i tempi DidVav-Pel, allepoca esordiente e appena diciassettenne, che sommersero i giallobl con 5 gol. Il capocannoniere di quelledizione fu il franco-marocchino Just Fontaine con 13 gol in tutto il torneo, record ancora imbattuto. Dodici anni dopo il Mondiale del 1950 in Uruguay, la FIFA decise di far ritornare la competizione internazionale in terra sudamericana. Grande fu lo scalpore: in primo luogo dellArgentina, che era la favorita ad ospitare una manifestazione a cui ambiva da tempo, e poi dei paesi europei, compresa lItalia: gli articoli di molti giornalisti fecero sensazione poich si chiedevano come un paese sottosviluppato potesse organizzare una manifestazione tanto importante. La scelta fu condizionata dallappoggio decisivo del Brasile, potenza nascente del calcio mondiale, che non avrebbe visto di buon
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occhio la partecipazione ad un Mondiale argentino. Il terremoto disastroso del 1960 complic ulteriormente le cose, ma lorgoglio nazionale della popolazione cilena fece s che non ci furono problemi di carattere organizzativo. Agli esordi della Bulgaria e della Colombia fecero da contraltare le eliminazioni di Francia, Scozia e Svezia, seconda al mondiali dia quattro anni prima. Con il senno di poi le critiche dei nostri giornalisti si ritorsero contro la nostra nazionale che venne inserita nel girone pi duro insieme a Germania Ovest, Svizzera e i padroni di casa del Cile. Proprio nella partita contro i sudamericani, che fu ricordata come la Battaglia di Santiago, i giocatori cileni vendicarono quello che fu scritto sui giornali giocando con una violenza inaudita. Con due espulsi e un infortunato grave mantenuto in gioco, gli italiani riuscirono comunque a resistere per buona parte dellincontro capitolando poi di fronte alla scorrettezza del gioco cileno. Il Cile poi riusci ad arrivare in semifinale contro il Brasile che, nonostante linfortunio di Pel, riusci ad aggiudicarsi il secondo Mondiale consecutivo battendo una sorprendente Cecoslovacchia. Dopo pi di trenta anni dalla prima edizione, la Coppa Rimet approda per la prima ed unica volta nella patria del calcio. Fu lInghilterra appunto, nel 1966, ad ospitare lottava edizione della manifestazione. Le novit per questo Mondiale furono moltissime. La prima il furto della coppa dopo lesposizione in pubblico, ritrovata grazie allaiuto di un cane, il bastardino Pickles, ladozione di una mascotte da parte degli organizzatori, il leone Willie, e la creazione di un logo per fini commerciali. Il Brasile, forte dei due mondiali consecutivi vinti, si presentava come la favorita per la vittoria finale. Tra le altre favorite vi erano di certo la Germania Ovest, lUruguay e lItalia. Il girone pi difficile dic erto lo ottennero i padroni di casa che furono inseriti nel gruppo 1 insieme a Uruguay, Messico e Francia. Il girone fu caratterizzato, come tutta la manifestazione del resto, da una scarsa vena realizzativa, solo 4 i gol dellInghilterra al termine della fase a gironi. LItalia inserita in un girone abbastanza semplice, con URSS, ancora con il Cile, e la soprendente Corea del Nord, che agli ottavi dette del filo da torcere anche al Portogallo del grande Eusebio, ancora una volta non riusc a superare i gironi. Il Mondiale ricordiamo tutti come finito. LInghilterra di Charlton e Banks riusc ad avere la meglio, grazie anche allaiuto del direttore di gara Bakhramov, sulla compagine tedesca di Schnellinger e Beckenbauer. Ledizione del 1970 fu lultima a chiamarsi Coppa del mondo Jules Rimet e si gioc in Messico. Fu ledizione nella quale il Brasile e lItalia si contesero la conquista definitiva della coppa, che sar poi sostituita da quella attuale, e fu ricordata per partite memorabili, quellItalia-Germania 4-3 che fece la storia del calcio moderno. Come disse Luigi Riva molti anni dopo, quelledizione del campionato del mondo non si distinse per novit tecniche, ma vedeva uno scontro tra le scuole calcistiche la cui tradizione si era cristallizata nel tempo: il difensivismo dellUruguay, lestro, il ritmo del samba e la tecnica del Brasile, latletismo degli inglesi e dei tedeschi e la tattica del gioco allitaliana. Gli azzurri arrivavano alla competizione internazionale con ritrovato entusiasmo e vivide speranze, molti dei suoi giocatori si stavano facendo conoscere con le proprie squadre di cluba in giro per leuropa e per il mondo, Gianni Rivera, Luigi Riva, Sandro Mazzola, Angelo Domenghini, Giacinto Facchetti. Il girone di ferro di quellanno fu ancora una volta quello dellInghilterra, che trovava il Brasile, la Romania e la Cecoslovacchia. Oltre a quel girone gli incroci che seguirono videro le squadre campioni del mondo scontrarsi tra di loro. I quarti tra Inghilterra e Germania Ovest, le due semifinali tra Brasile e Uruguay e Italia e Germania, videro per la prima volta nella storia tutti le squadre che avevano vinto almeno un titolo, esclusa lInghilterra, giocarsi un posto per la finale, tre delle quali con la concreta possibilit di portarsi a casa lambito trofeo definitivamente. Pubblicato il 04 giugno 2010 - da Giuseppe Ammirati.
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