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CONSIGLIO

DELLA

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO _________

Gruppo Consiliare Lega Nord Trentino

Trento, 12 GIUGNO 2012

ILL. MO BRUNO DORIGATTI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE PALAZZO TRENTINI

PROPOSTA DI MOZIONE N.

CHIAREZZA DI OBIETTIVI IN MERITO ALLA CRISI PRODUTTIVA E OCCUPAZIONALE DELLA VALLAGARINA!

Premesso che, il territorio della Vallagarina ha conosciuto, in epoche remote, un grande avvicendamento di dominazioni di popoli e di culture diverse, traendo da ognuna di queste risorse e qualit molto importanti. La Serenissima vi port lallevamento del baco da seta che in seguito origin lindustria serica, che fino a met del XX secolo ebbe un ruolo di fondamentale importanza nelleconomia della citt e dellintera vallata. Lindustria serica port, infatti, tanta ricchezza, tale da consentire la trasformazione della tradizionale economia agricola in quella industriale e commerciale e la promozione di quelle iniziative culturali che richiamarono in citt i nomi pi in vista della cultura e dellarte del tempo. In quel periodo il borgo roveretano venne ad acquisire una diversa dimensione e un differente aspetto in virt dimponenti realizzazioni edilizie. Con la nuova dimensione Rovereto nei primi anni del 900 assunse anche la funzione di pilota nel settore delle attivit economiche e culturali dellintera provincia. Questo ruolo economico e culturale piuttosto dinamico e intraprendente fu poi mantenuto fino alla prima met degli anni 80 del XX secolo.

38100 Trento - Via delle Orne, 32

Considerato che, Rovereto, nel periodo della dominazione imperiale asburgica, pretese e ottenne di godere delle condizioni di particolare autonomia che ne caratterizzavano lo status sotto la dominazione veneziana, adottando quindi un regime amministrativo diverso da quello vigente negli altri territori trentini dell'Impero. Durante la lunga dominazione austriaca, che ha lasciato alla citt numerosi edifici scolastici e produttivi, tra i quali la Manifattura Tabacchi, Rovereto assunse una diversa fisionomia e una grande prosperit.

Valutato che, il comprensorio della Vallagarina rappresenta, assieme a quello della Valle dellAdige, il principale polo produttivo del Trentino e si colloca, o forse si collocava, addirittura al primo posto considerando il rapporto tra addetti nel settore industriale e numero di abitanti. Gli anni 80 sono stati il periodo nel quale il polo industriale lagarino ha conosciuto un grande fiorire di opifici nei settori pi vari delleconomia, grazie ai vantaggi che il sistema di contribuzione pubblica trentino garantiva alle imprese che qui sinsediavano e senza porre nello stesso tempo grandi vincoli alla fuga. Successivamente, e fino ad oggi, Rovereto e con lei tutta la valle, ha vissuto un periodo, molto lungo, di progressivo e inarrestabile declino economico culminato nelle crisi di grandi gruppi industriali come Marangoni, Dana Italia e Arcese Trasporti. Dato che, stando ai dati della rilevazione effettuata dalla Camera di commercio del giugno 2010 (Lindustria in Provincia di Trento), riferita alle aziende con pi di 10 dipendenti, si evidenzia un ulteriore assestamento rispetto allanno precedente, sia in termini di unit locali sia di persone occupate. A livello provinciale la dinamica delle imprese inserite nellindagine ha visto lingresso di 84 unit locali e luscita di altre 109. Sotto il profilo occupazionale questa variazione ha significato rispettivamente 2.656 dipendenti in entrata e 3.087 in uscita, pari a un saldo negativo di 431 unit lavorative. Lindagine inoltre segnala che 37 sono le unit produttive uscite per raggiungimento di classe dimensionale inferiore agli 11 dipendenti (-507 dipendenti), 10 passate al settore artigiano, il fallimento di 19 unit con 634 dipendenti, la cessazione definitiva di 8 imprese con 405 dipendenti, la rimozione di 6 aziende (283 dipendenti) per motivi vari (fusione, trasformazione, stato di incompleta inattivit, ecc.) oltre a 29 uscite per cambio settore (-955 dipendenti). A livello territoriale tutti i comprensori hanno presentato un decremento occupazionale, con punte pi marcate per la Vallagarina (-279). Sullultimo lembo trentino attraversato dallAdige, al giugno 2010, risultavano insediate 94 industrie manifatturiere con 5.651 dipendenti, 30 imprese di costruzione con 897 addetti, 3 industrie elettriche, acqua e gas con 922 dipendenti e 3 aziende di vendita e riparazione veicoli con 93 dipendenti. In totale 130 aziende di media o grande dimensione con ben 7.563 dipendenti. Un primato provinciale. Tuttavia il primato provinciale si evidenzia anche negativamente. La Vallagarina ha perso rispetto allo stesso periodo del 2009 ben 7 (-5,1%) aziende e ben 279 (-

3,6%) contratti di lavoro. Una contrazione che rappresenta ormai un trend consolidato per il territorio roveretano e lintera valle e che preoccupa enormemente i cittadini, oltre che i lavoratori che sempre pi spesso si trovano espulsi dalle aziende. A livello di valle la maggior parte delle imprese manifatturiere risiede nel roveretano (48 con 3.986 dipendenti), seguito da Ala (15 con 726 dipendenti), Volano (6 con 244), mentre gli altri territori presentano una densit assai minore di attivit di medio grande livello. Osservato che, come precedentemente osservato, la grande crescita del polo industriale di Rovereto ha avuto luogo negli anni 80 del novecento. Levoluzione pienamente confermata dai numeri della stessa ricerca. Le aziende industriali nate prima del 1960 sono 14 e occupano 1.323 dipendenti, quelle costituite tra il 1960 e il 1969 10 con 829 occupati, 15 aziende e 414 dipendenti tra il 1970 e 1979, 35 aziende con 1.419 dipendenti tra 1980 e 1989, 31 unit e 2.174 addetti tra il 1990 e 1999 e 25 aziende con 1.404 dipendenti dopo il 1999. E evidente il grande sviluppo industriale giunto con il boom degli anni ruggenti delleconomia, i begli anni 80, ricchi di speranze, idee e contributi dalla Provincia. Nonostante ci molte delle aziende nate o trasferite repentinamente nel basso trentino oggi non esistono pi, e la loro dipartita, il pi delle volte, avvenuta nel corso degli stessi anni del boom, o subito dopo. Abbiamo assistito a numerosi atti di brigantaggio imprenditoriale, al mordi e fuggi che sfruttava risorse economiche trentine, territorio e persone in modo spregiudicato e inarrestabile. Anni di strepitosi fallimenti e di ridicole rincorse ai denari ormai spariti nel nulla. Stabilito che, la ricerca condotta ha evidenziato 38 imprese in crescita tra 2009 e 2010 nel territorio lagarino, con 2.332 occupati (+292 unit lavorative), mentre 53 aziende hanno perduto ben 559 occupati, portando il loro livello a 3.841. Il saldo negativo riassume la perdita netta di 15 imprese e ben 267 addetti ! Va nuovamente precisato che la ricerca, condotta dalla nostra Camera di Commercio, ha preso in considerazione solo imprese di tipo industriale con pi di 10 dipendenti. Tale tipologia, seppur significativa allinterno della Vallagarina, cozza con un microcosmo di imprese di piccole o piccolissime dimensioni che fino a non molti anni fa, tra mille difficolt, hanno tenuto sul mercato, contribuendo a costruire quella rete di economia diffusa e capillare che ha caratterizzato per molto tempo lintero nord est italiano. In realt sul territorio lagarino operano pi di 3.000 aziende. Circa 400 operano nel settore manifatturiero e altrettante nel settore immobiliare e delle costruzioni. Per tutte la crisi si sente ed assolutamente pesante. Valutato che, abbiamo avuto molti esempi degli effetti della devastante crisi economica. Il settore dellauto ha rallentato bruscamente la sua corsa e immediatamente il settore degli pneumatici ha avvertito il duro contraccolpo, con Marangoni soffocata di grandi investimenti divenuti scarsamente fruttiferi alle attuali condizioni di mercato. Il settore automotive in generale ha impattato con il pesante calo degli

ordinativi. Cos linsediamento industriale di Dana Italia ha dovuto rallentare i propri cicli produttivi. Allo stesso tempo lenorme concorrenza internazionale, in parte fattore naturale e in parte autoprodotta con avventate e scriteriate delocalizzazioni, ha messo in ginocchio produzioni che un tempo erano fiore allocchiello dei nostri territori, come ad esempio la filiera alimentare, con unazienda come PAF di Borghetto di Avio messa alle strette da manager aziendali assillati dal taglio dei costi ad ogni costo. Ma Rovereto ha anche perso una fetta rilevante della propria economia nel settore dei tabacchi, un tempo lustro della citt. Considerato che, leconomia gira su gomma e su rotaia, e che tutti vorremmo ridurre il traffico di merci su strada passando a un sistema di trasporto intermodale che veda al centro il sistema ferroviario decisamente sicuro e meno inquinante, abbiamo necessit che i beni possano essere distribuiti in modo rapido e razionale. Nonostante i buonissimi propositi che sovente sono annunciati e, il pi o meno, condivisibile approccio verde al problema trasporti, ancora oggi, dopo tantissimi anni i cittadini e gli imprenditori della Vallagarina, prima ancora dei propri amministratori, del tutto inascoltati, denunciano la gravissima mancanza di attenzione da parte della Provincia. Provincia, che sarebbe sorda ai grandi disagi generati dalla cronica mancanza di vere arterie di comunicazione, di circonvallazioni razionali e scorrevoli e, in definitiva, di un progetto chiaro e condiviso per il sistema viabilistico di tutta la valle. Un cristallino esempio di come linerzia negli investimenti in opere viabilistiche strategiche abbia condotto a un progressivo isolamento economico, rendendo difficile e costoso il trasferimento delle merci da e per la Vallagarina. Una delle cause, assieme a motivi di concorrenza internazionale priva di regole, che ha condotto Arcese Trasporti a rivedere le proprie direttive di sviluppo e ripensare il proprio core business. Osservato che, Marsilli; Manzardo (per quanto concerne la parte trentina ma in collaborazione con le competenze sud-tirolesi); sono esempi di come spesso le situazioni sfuggano alla gestione politica, per lo sfilacciamento evidente tra territorio e gestione provinciale, soprattutto alla luce delle attuali inquietanti ombre di una crisi che, in modo particolare, sta facendo soffrire larea industriale, artigianale e commerciale della Vallagarina. . Stabilito che, quanto traspare nella realt dei fatti, sarebbe la mancanza di un progetto sostenibile e coincidente per storia e vocazione del territorio Lagarino e che tale mancanza, coniugata alla situazione generale delleconomia e allincapacit politica di riconvertire strutture, infrastrutture e risorse, a oggi supportate, in parte e in modo disordinato, con interventi di pronto soccorso finanziario, riservati a poche realt, non stanno portando i risultati sperati. Questo, anche per la mancanza di un coinvolgimento generale del molteplice mondo degli operatori economici e in assenza di linee guida condivise, che siano frutto della ricerca generata, elaborata e gestita dagli imprenditori, che possano trovare nel pubblico, una regia di sostegno seria e competente, senza che la politica diventi imprenditrice di se stessa.

Preso atto, che oggid, dopo innumerevole denuncie, anche le Forze sociali dichiarano pubblicamente, che in tema di interventi a sostegno e Cassa integrazione Ha fatto richiesta oltre la met delle aziende della Vallagarina, anche chi non aveva mai avuto problemi

Ci premesso, il Consiglio provinciale impegna la Giunta provinciale:

a riferire al Consiglio provinciale, la situazione di sofferenza cui versa tutta la situazione industriale e artigianale della Vallagarina, con particolare attenzione, ai progetti di riferimento, attraverso i quali, la Giunta provinciale intende affrontare la trasformazione in atto. di dare informazione al Consiglio provinciale, dei Lease back che sono stati accordati nelle due ultime legislature, in quali specifici settori, di come sono singolarmente onorati gli impegni e se tali interventi, mirati singolarmente, abbiano procurato una sorta di turbativa di mercato e di concorrenza sleale, allinterno dei settori specifici stessi. di illustrare al Consiglio provinciale, le strategie generali degli interventi nei confronti del mondo industriale, del mondo artigiano e nel settore commerciale, affinch tutti gli attori possano capire e individuare le vie sia le strategie generali, sia le strategie particolari, per capire la ratio degli interventi stessi,per averne benefici collettivi per le varie categorie e tipologie produttivi. di investire le Commissioni permanenti competenti in materia, con un tavolo permanente e osservatorio quasi giornaliero, sulla drammatica situazione imprenditoriale della Vallagarina, che implica conseguenze occupazionali altrettanto drammatiche, affinch gli interventi e delle scelte degli interventi economici,nel settore industriale,artigianale e commerciale,siano equilibrati e finalizzati a un effettivo piano di supporto ai settori, alleventuale riconversione e specializzazione degli stessi, cos evitando interventi speculativi di alcune situazioni rispetto alla generalit della crisi.

Lega Nord Trentino Cons. Claudio Civettini __________________________

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