Vous êtes sur la page 1sur 23

1

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI


FEDERICO FEDERICO FEDERICO FEDERICO II II II II




DIMENSIONAMENTO
DI LINEE ELETTRICHE
IN MEDIA E BASSA
TENSIONE

Roberto Covino







Anno Accademico 2011-2012


2

Indice

1. Generalit 3

1.1 Linee elettriche

1.2 Dimensionamento


2. Problematica generale sul dimensionamento 5

2.1 Criteri di dimensionamento


3. Criterio elettrico 6

3.1 Generalit

3.2 Studio nello specifico di diversi casi di alimentazione di linee
e reti in corrente continua o con carichi puramente resistivi

3.2.1 Linea a sbalzo
3.2.2 Linea a sbalzo con carichi uniformemente
distribuiti
3.2.3 Linea alimentata alle due estremit
con tensioni uguali
3.2.4 Linea alimentata alle due estremit
con tensioni diverse
3.2.5 Rete diramata alimentata da una estremit
3.2.6 Reti magliate


4. Criterio termico 19


5. Criterio economico 22


Riferimenti bibliografici 23

3

}
Membrature
1. GENERALITA


1.1 LINEE ELETTRICHE

Le linee elettriche vengono impiegate, nei sistemi elettrici di potenza, per la trasmissione e
la distribuzione dellenergia elettrica. Tali linee si suddividono, in base al tipo di conduttore
utilizzato, in due gruppi:
- linee con conduttori nudi;
- linee in cavo.

La differenza sta nel tipo dimpiego, infatti quelle con conduttori nudi si utilizzano nel caso
di linee aeree, mentre nel caso di linee sotterranee o sottomarine si utilizzano quelle in
cavo.

Questi conduttori sono muniti di un sistema isolante.
Il sistema isolante:
- per i conduttori nudi laria;
- per i conduttori in cavo pu essere costituito da dielettrici solidi o estrusi, scelti in
base alla modalit dimpiego.

Linsieme dei conduttori, nudi o in cavo, ed il rispettivo sistema isolante, ci determinano
una linea elettrica, detta anche membratura.

Se alle membrature si aggiungono i sistemi di supporto e protezione (i quali possono
essere le catene di isolatori, sostegni di vario tipo, guaine dielettriche o metalliche,
strutture di contenimento come tubi, canali, passerelle e mensole), si determina la
conduttura elettrica.

Dove la conduttura elettrica il collegamento tra un sistema assegnato e un carico.

Gli elementi base della conduttura elettrica sono quindi:
- Conduttore;
- Sistema isolante;
- Sistemi di supporto e protezione.

Il carico svolge un ruolo importante per determinare la corrente nominale per cui saranno
dimensionate le linee elettriche.

4

Si viene a conoscenza del carico, mediante alcuni parametri noti, quali:
- Sistema di alimentazione, cio corrente continua c.c., corrente alternata c.a.
monofase, c.a. trifase;
- Tensione nominale Vn;
- Potenza nominale Pn;
- Fattore di potenza cos (in caso di c.a.);
- Situazione ambientale: temperatura, umidit, ventilazione, ecc;
- Fattori di utilizzazione e contemporaneit.

Questa conoscenza, quindi, ci permette di entrare nellambito del dimensionamento delle
linee elettriche.


1.2 DIMENSIONAMENTO

Il dimensionamento delle linee elettriche verr fatto nellipotesi di linee a costanti
concentrate.
A tal proposito, in questa trattazione verranno considerate solo le linee elettriche in media
e bassa tensione e non le linee in AT, poich, per tale tensione, gli effetti delle ammettenze
trasversali non possono essere trascurati rispetto alle impedenze longitudinali.

Il dimensionamento delle linee elettriche consiste nel determinare le sezioni dei
conduttori, in modo tale che risultino soddisfatte alcune precise condizioni (calcolo
preliminare) o che siano verificate queste ultime una volta assegnate le relative sezioni dei
conduttori (calcolo di verifica).




5

2. PROBLEMATICA GENERALE SUL DIMENSIONAMENTO

Le problematiche che si verificano nel dimensionamento delle linee elettriche sono di tre
tipi.
E sono:
- Sicurezza, in condizioni di normale funzionamento o in condizione anomale;
- Qualit, con la verifica delle massime escursioni di tensione, la riduzione di eventuali
componenti armoniche, ecc;
- Economia, con la verifica di rendimenti e costi.

Una linea deve essere in grado di assicurare il loro corretto funzionamento .

Per andare a dimensionare le linee elettriche, e quindi a calcolare le sezioni dei conduttori
di tali linee, si utilizzano i cosiddetti criteri di dimensionamento.

2.1 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO.

I criteri di dimensionamento generalmente adottati per il calcolo delle sezioni dei
conduttori, sono tre e sono il criterio:
- della massima caduta di tensione nellimpianto di distribuzione (criterio elettrico);
- della massima sovratemperatura dei conduttori (criterio termico);
- del massimo tornaconto economico (criterio economico).

Il criterio elettrico vincolante nelle reti di distribuzione dove necessario che al
passaggio da condizioni di carico minimo a condizioni di carico massimo, le sezioni dei
conduttori siano tali, che le cadute di tensione siano contenute entro limiti piuttosto
ristretti.
Il motivo di questa limitazione sta nel fatto che molti utilizzatori sono sensibili alle suddette
variazioni, come ad esempio avviene per le lampade e i motori.
Per quanto riguarda il criterio termico, noto che la densit di corrente nei conduttori
non deve superare certi limiti, in quanto leventuale sovra riscaldamento potrebbe alterare
la bont di trasmissione. Generalmente il soddisfacimento del criterio elettrico implica
anche quello termico, tranne in alcuni casi, come ad esempio per le linee aeree molto
corte o per elementi di collegamento (sbarre), perch pur soddisfacendo il vincolo della
massima c.d.t., possono presentare sovratemperature superiori al limite prefissato; quindi
la verifica del riscaldamento vincolante per queste eccezioni.
Dove sono disponibili maggiori possibilit di regolazione della tensione, come per le
linee in MT, il criterio elettrico pu non essere vincolante e pertanto, si pu procedere al
calcolo della sezione dei conduttori seguendo il criterio di massimo tornaconto economico.
chiaro che il criterio elettrico verr utilizzato come criterio di verifica.
6

3. CRITERIO ELETTRICO


3.1 GENERALITA

Fissati i carichi, la loro ubicazione e la tensione nominale dellimpianto, si tratta di
dimensionare le sezioni dei conduttori in modo che la massima caduta di tensione V
nellimpianto non superi un preassegnato valore, detto caduta di tensione massima
ammissibile *.

Nel seguito vengono ricavate le relazioni necessarie per il dimensionamento considerando,
per semplicit di esposizione, il caso in cui lalimentazione sia in corrente continua o i
carichi risultino puramente resistivi (cos = 1).

Si opera sulla c.c. perch per la corrente alternata il discorso analogo.
In questultimo caso per, la massima c.d.t. composta anche da componente reattiva:
V = RI cos + XI sen

Dalla figura 1, caratteristica sezioneimpedenza,
si nota che la reattanza al variare della sezione
varia molto lentamente, a differenza della
resistenza, che presenta un andamento
iperbolico decrescente che si ha al crescere della
sezione.
A tal proposito la reattanza pu essere
trascurata rispetto alla resistenza per linee in
cavo e aeree di sezione modesta (25mm
2
e
10mm
2
rispettivamente) e tensione inferiore
a 20kV. Il calcolo verr effettuato preassegnando il valore della reattanza X, prima ancora
che sia calcolata la sezione. Fatto ci si procede nel calcolo della sezione S con le sole
componenti ohmiche, con successiva verifica per giustificare i valori della reattanza
prefissati.
V = RI cos + cost
La sezione sar:
=
cos




Figura 1
7

3.2 STUDIO NELLO SPECIFICO DI DIVERSI CASI DI ALIMENTAZIONE DI LINEE IN
CORRENTE CONTINUA O CON CARICHI PURAMENTE RESISTIVI


3.2.1 Linea a sbalzo

Tale linea alimenta da un solo estremo, uno o pi carchi. I carichi in questione vengono
modellizzati con delle pure resistenze.

Le correnti i
1
, i
2
,, i
n
sono quelle assorbite dai carichi, dove si ipotizza simultaneamente la
massima potenza assorbita.
Dato che incerta la valutazione delle singole potenze P
r
, si calcola la i
r
con la seguente
formula:
i

=
!
"
#
$
(r=1,2,3,)
Per il calcolo della caduta di tensione, e successiva stima della sezione, non conveniente
adottare conduttori di sezioni diverse per i vari tronchi l
1
, l
2
,, sia per natura economica,
sia per ovvi motivi di praticit di costruzione.
Il criterio generalmente pi utilizzato quello denominato a sezione costante.
E si opera in tal modo:
La caduta di tensione V
r
che si ha fra gli estremi del tronco r, su un solo conduttore,
data da:

%
=
p

S
I



8

Sostituendo le correnti:
AI

=
p

S
(i

+ i
+1
+. . . + i
n
)
La caduta di tensione complessiva
AI =
I
A
I
B
2

Quella che intercorre su uno dei due conduttori sar quindi:
AI = AI

=
n
=1

p
S

=
n
=1
p
S
|
1
(i
1
+. . . + i
n
) +
2
(i
2
+. . . +i
n
)+. . . +
n
(i
n
)]
Riordinando il tutto e facendo i prodotti si ha:
AI =
p
S
|i
1

1
+ i
2
(
1
+
2
) + + i
n
(
1
+
2
+. . . +
n
)]
Introducendo la distanza progressiva:

r
= (
1
+
2
+. . . +

)
del generico carico r dallalimentazione A, si pu quindi esprimere la V con la:
AI =
p
S
z

n
=1

oppure in forma sintetica:
AI =
p
S
z i
Sapendo che solitamente la caduta di tensione massima ammissibile * data sotto forma
di percentuale rispetto alla tensione nominale, con riferimento a tutto il sistema, cio di
andata e di ritorno da A a B, la caduta di tensione massima ammissibile su un solo
conduttore sar:
AI

=
e
1uu

I
n
2

La sezione di dimensionamento della linea immediatamente ricavabile, osservando che
V v*
quinui:
AI =
p
S
z i AI


Da cui:
S
p
AI

z i |mm
2
]
Una volta calcolata la sezione S teorica, si dovr scegliere tra le sezioni unificate disponibili
quella immediatamente superiore, ci per ovvi motivi cautelativi.
9

3.2.2 Linea a sbalzo con carichi uniformemente distribuiti

Di solito questa configurazione si usa per gli impianti di illuminazione pubblica, ma pi
delle volte puramente teorica.

Se i la corrente assorbita sullunit di lunghezza della linea, la corrente assorbita dal
tratto dx posto a distanza x dalla sorgente di alimentazione A, sar idx. La caduta di
tensione sar quindi:
AI =
p
S
_ x i Jx

0

fissando v*, la sezione sai:
S
p
AI

_ x i Jx

0

potendo portare i [A/m] fuori dallintegrale perch costante si risolve il tutto e si ha:
S
p
AI



2
i
2


10

3.2.3 Linea alimentata alle due estremit con tensioni uguali

E il caso in cui la linea alimentata da entrambe le estremit, da tensioni con lo stesso
potenziale ovvero V
A
=V
B
. Le correnti dei carichi sono calcolate mediante le tensioni
nominali:
i

=
P

I
n

Nella figura sottostante, i punti A e B rappresentano le cabine elettriche di alimentazione.
Tali cabine erogano rispettivamente le correnti I
A
e I
B
.


Ci sar un certo carico, nel nostro caso il secondo, alimentato da entrambi le sorgenti, su
cui si esauriscono sia la corrente proveniente da A che quella da B.
A tal proposito ci sar un determinato punto t in cui possiamo immaginare di tagliare la
linea in due tronchi, senza variare landamento delle correnti. Quindi vengono calcolate le
due correnti I
A
e I
B
separatamente.

11



Si opera su un tronco alla volta.
Fissata la caduta massima relativa ammessa * che si ha nel punto di taglio, la c.d.t.
massima ammissibile per il tronco a sbalzo alimentato da A sar:
AI

=
p
S
z
A
i

ti
=1

Dove
Ar
la distanza da A del punto t del carico r-esimo.



Per B sar:
AI

=
p
S
z
B
i

n
=tii
=
p
S
( z
A
) i

n
=tii

Da cui si scrive tale uguaglianza:
z
A
i

= i

n
=tii
n
=1


In definitiva osservando che
i

n
=tii
= I
B

si ha:
I
B
=
z
A
i

n
=1


In modo analogo si calcola:
I
A
=
z
B
i

n
=1


La somma delle due correnti ci dar:
I
A
+I
B
= i

n
=1

12

Conoscendo le due correnti I
A
e I
B
, dato che si conoscono le correnti dei carichi i
1
, i
2
,,i
n
, si
determina il punto di taglio, cio il punto t dove si esauriscono I
A
e I
B
e si scompone la linea
in due linee a sbalzo virtuali.
Da ci si determinano le sezioni per ciascuno dei due tronchi, che dovranno essere uguali
per lipotesi di sezione costante.
La sezione sar:
S =
p
AI

z
A
i

ti
=1

S =
p
AI

z
B
i

n
=tii

Si prender in considerazione il valore di sezione maggiore tra le due calcolate, per ovvi
motivi.





13

3.2.4 Linea alimentata alle due estremit con tensioni diverse

Si suppone di avere due tensioni agli estremi diverse, con V
A
> VB, ma entrambi poco
distanti dal valore della tensione nominale. Tale sistema equivalente a quello
riportato in figura.
Per risolvere tale sistema si usa il metodo
della sovrapposizione degli effetti,
determinando le correnti che si hanno nel
penultimo e ultimo schema, cio la IA, IB e IC.
Le correnti IA e IB sono ricavabili
immediatamente, perch lo schema 3
equivalente a quello visto prima, quindi:

.
=
]
^
_

/
=
6
.
'


Osservando invece lultimo schema si nota che
le correnti assorbite dai carichi sono
trascurabili per la presenza del cortocircuito
su uno dei due estremi della linea.

La corrente I
C
quindi si chiuder quasi totalmente sui conduttori della linea:

.

/
b
./

dove RAB la resistenza della linea completa, cio conduttore di andata e ritorno.

Facendo la sovrapposizione degli effetti, si ottengono le due correnti che ci
interessano:

.
=
.
+
`

/
=
/

`

Per lunica grana che non si pu calcolare direttamente la IC senza conoscere la
sezione dei conduttori.

C un metodo che riesce a deviare questo problema. Si va a calcolare dapprima la IA e
la IB supponendo le tensioni alle estremit uguali, con valore uguale al valor medio
(VA+VB)/2.
Determinando il punto di taglio si spezza il circuito in due parti, si calcolano
separatamente le correnti e si calcola la relativa sezione. Dato che per ipotesi la
sezione costante, si potr cos trovare la IC.
14

3.2.5 Rete diramata alimentata ad una estremit

In tale modalit, la sezione sar costante
per ciascuna tratta, cio AB, BB, BC, CD,
CE, CF; la sezione maggiore si avr in
prossimit della sorgente.
Si suppone di conoscere lintensit di
corrente dei carichi e che nelle estremit
B, D, E, F si verifichi il valore di caduta di
tensione massima V* accettabile.
Andiamo a calcolare tutte le cadute di
tensione massime per ogni tratta.
La c.d.t. V
B
, che si ha nellestremo B del
tronco a, sar:

AI
B
=
p
S
u
(H
u
+ H
u
)
Con:
- S
u
= sezione della tratta a;
- H
u
= z
A
i
A
il momento risultante rispetto ad A dovuto alle correnti dei carchi
posti sulla tratta a;
- H
u
= o I
B
il momento dovuto alla corrente I
B
, la quale pari alla sommatoria di
tutte le correnti erogate dai carichi a valle di B;
- o = lunghezza di tale tratta.

La c.d.t. massima nellambito della tratta b, dato che V
B
corrisponde proprio con V*,
sar:
AI

AI
B
=
p
S
b
H
b
con: H
b
= z
B
i
b

Per la tratta c:
AI
C
AI
B
=
p
S
c
(H
c
+ H
c
)
Con: H
c
= z
B
i
c
, H
c
= c I
C
, c lunghezza della tratta c , I
C
sommatoria di tutte le
correnti erogate dai carichi a valle di C.





15

Con analoghe notazioni, si troveranno le c.d.t. massime per le tratte d, e, f :
AI

AI
C
=
p
S
d
H
d

AI

AI
C
=
p
S
c
H
c

AI

AI
C
=
p
S
]
H
]

Per la risoluzione del sistema con otto incognite ci servirebbero altre due equazioni.

Esistono due metodi per risolverlo.

Il primo fa a meno di altre equazioni supplementari e si impongono i valori V
B
e V
C
con
V
B
< V
C
; per questo metodo implica una buona esperienza in materia di progettazione.

Il secondo metodo, ma anche il pi usato, quello di introdurre sulle sezioni i seguenti
vincoli:
S
u
= S
b
+ S
c

S
c
= S
d
+ S
c
+ S
]


Ricavandosi le sezioni delle tratte b, d, e, f dalle formule inverse delle c.d.t. massime.

Quindi:
S
c
=
p
AI

AI
C
(H
d
+ H
c
+ H
]
)

Sommando la c.d.t. massima sulla tratta c e quella delle tre tratte d, e, f , e sostituendo
nella formula sopra elencata, la sezione della tratta c sar:

S
c
=
p
AI

AI
B
(H
c
+ H
c
+ H
d
+ H
c
+ H
]
)

La sezione per la tratta b sar:
S
b
=
p
AI

AI
B
H
b


Sostituendo:
S
u
=
p
AI

AI
B
(H
b
+ H
c
+ H
c
+ H
d
+ H
c
+ H
]
)

16

Si fa la stessa cosa di S
C
, per prendendo la c.d.t. massima sulla tratta a e sommandola alla
c.d.t. massima ricavata dalla formula soprastante, si ha che:

S
u
=
p
AI

(H
u
+ H
u
+ H
b
+ H
c
+ H
c
+ H
d
+ H
c
+ H
]
)

Ricordando il significato di H
u
e H
c
si constata subito che la somma dei momenti nella
parentesi, pari alla sommatoria:
z
A
i

n
=1

In cui z
A
la distanza che tra A e il carico r-esimo, che assorbe la corrente i

.

Una volta calcolata la sezione teorica S
u
si sceglie la S
u
commerciale immediatamente
superiore; poi il valore di AI
B
, che permette di definire il valore di S
b
e di S
c
.

In egual modo si procede per i calcoli successivi.

17

3.2.6 Reti magliate.
Si consideri una rete magliata comunque complessa, in cui vi siano alcuni nodi alimentati.
Dati i carichi, le tensioni di
alimentazione, la caduta di tensione
massima tollerabile, si devono
determinare le sezioni delle varie
tratte.

Il metodo che si usa quello di
Coltri, cio si suddivide la rete in
tante linee elementari, per le quali
si vanno a calcolare singolarmente
le sezioni con le formule gi
ricavate.

La suddivisione di tali linee si fa mediante tagli a tentativo, laddove si ritiene che la c.d.t.
possa essere massima. Nel nostro esempio il taglio fittizio, qualora il taglio avvenuto su
un'unica tratta, e quindi si calcoleranno le sezioni S
a
e S
a
e si prender in esame la
maggiore delle due. Con tale sezione si va a verificare che la c.d.t. massima stia entro i
limiti consentiti.

Per determinare tutte le c.d.t. dei vari nodi, si utilizza il metodo delle linee alimentate alle
due estremit con tensioni diverse.

Prendiamo in esame questaltra rete.
Per determinare i potenziali dei
vari nodi si applica il 1
principio di Kirchhoff. Per il
nodo E, si pu scrivere:
I
LB
+ I
L
+ I
LA
+ I
L
= u

dove:
I
LB
=
z
B
i
LB

LB
+
I
L
I
B
R
LB


Con I
L
la corrente assorbita da
un carico posto in E,
LB
la
distanza fra E e B, I
L
e I
B
le tensioni nei nodi E e B rispettivamente, R
EB
la resistenza totale
della tratta bifilare EB, z
B
la distanza da B di ciascun carico i
LB
;
18



I
L
=
z

i
L

L
+
I
L
I

R
L

I
LA
=
z
A
i
LA

LA
+
I
L
I
A
R
LA

Sostituendo tali espressioni, nel nodo E avremo:

z
B
i
LB

LB
+
z

i
L

L
+
z
A
i
LA

LA
+
I
L
I
B
R
LB
+
I
L
I

R
L
+
I
L
I
A
R
LA
+ I
L
= u

Con procedimento analogo si potranno scrivere tante equazioni quanti sono i nodi non
alimentati; quindi nel nostro caso si dovranno trovare anche nel nodo D e nel nodo C.

z
A
i
A

A
+
z
L
i
L

L
+
z
B
i
B

B
+
I

I
A
R
A
+
I

I
L
R
L
+
I

I
B
R
B
+ I

= u


z
A
i
CA

CA
+
z

i
C

C
+
z
B
i
CB

CB
+
I
C
I
A
R
CA
+
I
C
I

R
C
+
I
C
I
B
R
CB
+ I
C
= u

Risolto il sistema di equazioni nelle incognite I
C
, I

e I
L
si hanno a disposizione le tensioni
di tutti i nodi. A tal proposito alcuna tratta della rete si pu considerare una linea
alimentata alle due estremit da tensioni diverse.

Sar allora possibile calcolare le effettive correnti assorbite da ciascun nodo, trovare il
punto di taglio, ivi determinare la c.d.t. per verificare la compatibilit fra correnti e sezioni.

19

4 CRITERIO TERMICO


I conduttori percorsi da corrente sono sede di dissipazioni di energia per effetto Joule.
Questo fenomeno comporta l'innalzamento della temperatura del conduttore, rispetto alla
temperatura ambiente. I conduttori risentono in maniera negativa dell'incremento della
loro temperatura. Il fenomeno si presenta tanto nelle linee aeree che in quelle in cavo, con
conseguenze che sono significativamente differenti.

Il valore di temperatura, che finito il transitorio termico, si instaura nel conduttore,
dipende, oltre che da parametri caratteristici del conduttore, anche dalla modalit con cui
avviene lo scambio termico tra conduttore ed ambiente. E' ovvio che nelle linee aeree ci
avviene essenzialmente per convezione, mentre nelle linee in cavo avviene per
conduzione, anche se nella posa si evitano contatti stretti con i diversi componenti.
Considerate anche le modalit di scambio termico nelle linee aeree il fenomeno della
sovratemperatura comporta problemi di entit contenuta, quale la ricottura dei materiali
con conseguente aumento della resistivit e peggioramento delle caratteristiche
meccaniche degli stessi.

Nelle linee in cavo il fenomeno pi complesso e l'entit delle conseguenze pi
serio.
Nel cavo, oltre al conduttore inevitabilmente presente, a contatto con lo stesso, il
materiale isolante la cui "vita utile", t, legata alla temperatura di esercizio, . Il
decadimento della vita utile di un cavo in funzione della temperatura di esercizio segue la
nota legge di Arrenhius:
t = A c
-b

,


con A e b costanti che dipendono dal tipo di materiale isolante.

E' opportuno sottolineare che la temperatura di esercizio dell'isolante va
considerata pari a quella del conduttore, essendo egli stesso a stretto contatto.

Fissato il tipo di materiale isolante e il valore minimo della durata utile dello stesso,
per ogni tipo di isolante, e di conseguenza per ogni tipo di cavo, rimane fissato un valore
max della temperatura di esercizio. A partire da questo dato, obiettivo del criterio termico
quello di individuare una sezione S del conduttore tale da garantire, per assegnate
condizioni di massimo carico a regime, il non superamento della massima temperatura di
esercizio.





20

Con riferimento alla situazione di regime si pu ipotizzare che tutta la potenza
generata nel conduttore per effetto Joule venga dissipata verso l'ambiente esterno. Per
l'analisi del funzionamento allora sufficiente imporre la seguente equazione di bilancio
termico:
R I = K S
e

M


Potenza dovuta alle perdite Potenza trasmessa allambiente

Dove:
R = resistenza del conduttore;
I = corrente max ammissibile;
K = fattore di trasmissione termica globale;
S
e
= superficie di scambio termico con lambiente.

Supposta:

M
=
M

0

Fissata
M
si pu calcolare la max corrente che a regime pu circolare nel cavo, detta
corrente la portata del cavo, I
Z
:
I
z
=

S
c
(

0
)
p
S



essa funzione di molti parametri quali la distanza, il tipo di posa, la presenza di altri
conduttori, la sezione del conduttore.

Se invece si parte dal presupposto che nota la corrente di massimo carico, la
stessa pu essere risolta rispetto ad S per effettuare il dimensionamento.
Un modo pi semplice di gestire la relazione appena considerata quella di
tabellare, fissato un valore convenzionale per la temperatura ambiente
(tipicamente
a
=30C), la portata dei cavi per sezioni commerciali, per tipo di materiale
conduttore e per tipo di isolante e per tipo di posa.

Si riporta qui di seguito un esempio qualitativo di come pu essere strutturata una tale
tabella; le portate riportate all'interno della tabella sono espresse in A.

Tabella 1

21

Per poter utilizzare le tabelle del tipo appena descritto in condizioni di temperatura
ambiente diverse da 30 C, i costruttori forniscono delle tabelle (come riportato, a titolo di
esempio, nel seguito) che contengono i fattori di correzione da introdurre nei calcoli.
Dal punto di vista pratico si procede come segue:
una volta calcolata la corrente di impiego, I
B
, del conduttore che deve operare alla
temperatura ambiente X C, per poterne scegliere la sezione con lausilio della tabella
precedente, occorre scalare la corrente in accordo alla seguente relazione:

I
B (30 C)
= I
B (X C)
/K
1


con K
1
, fattore di correzione, della portata con temperatura ambiente diversa da 30 C.


Tabella 2: correzione K
1
per diversi tipi di posa con
a
diversa da 30C per cavi in bT



C da osservare, infine, che laddove non fosse presente nella Tabella 2 che si
utilizza, il tipo di posa scelto, P2, possibile introdurre un ulteriore fattore di correzione,
K
2
, i cui valori tabellati sono generalmente forniti dal costruttore.
Anche in questo caso, occorre scalare la corrente in accordo alla seguente
relazione:
I
B (P1)
= I
B (P2)
/K
2


dove I
B(P1)
rappresenta la corrente di impiego per il tipo di posa P1 riportato nella Tabella 1.





Il criterio del massimo tornaconto economico consiste nel determina
rende minimo lonere totale annuo.
Lonere totale annuo C :
dove:
C
1
lonere patrimoniale, che consiste nei costi di acquisto e installazione della linea;
C
2
lonere di servizio, che inerente al costo dellenergia dissipata nellanno dovuta alle
perdite per effetto Joule in linea.

La legge che determina la risoluzi
legge di costo, la seguente:
dove d e b sono delle costanti e S la sezione.

La sezione di massimo tornaconto quella per la quale C minimo, cio quella per la quale
la derivata di C rispetto a S nulla e la derivata seconda positiva. Per tale sezione i
oneri C
1
e C
2
si eguagliano, quindi la sezione di massimo tornaconto
patrimoniale della linea pari allonere di servizio













Poich, tutto sommato, l'impostazione e la risoluzione di detto problema non banale, va
stimato all'inizio, insieme al Committente, se
conveniente, in relazione ai preventivabili risparmi economici che ne conseguirebbero


5 CRITERIO ECONOMICO


Il criterio del massimo tornaconto economico consiste nel determina
rende minimo lonere totale annuo.
C = C
1
+ C
2

lonere patrimoniale, che consiste nei costi di acquisto e installazione della linea;
lonere di servizio, che inerente al costo dellenergia dissipata nellanno dovuta alle
perdite per effetto Joule in linea.
che determina la risoluzione e la caratterizzazione dellonere totale annuo

C = d + b S
dove d e b sono delle costanti e S la sezione.
La sezione di massimo tornaconto quella per la quale C minimo, cio quella per la quale
la derivata di C rispetto a S nulla e la derivata seconda positiva. Per tale sezione i
si eguagliano, quindi la sezione di massimo tornaconto si ha quando lonere
pari allonere di servizio di tale.
Poich, tutto sommato, l'impostazione e la risoluzione di detto problema non banale, va
e al Committente, se laffrontare questo criterio
preventivabili risparmi economici che ne conseguirebbero
22
Il criterio del massimo tornaconto economico consiste nel determinare la sezione che
lonere patrimoniale, che consiste nei costi di acquisto e installazione della linea;
lonere di servizio, che inerente al costo dellenergia dissipata nellanno dovuta alle
one e la caratterizzazione dellonere totale annuo, detta
La sezione di massimo tornaconto quella per la quale C minimo, cio quella per la quale
la derivata di C rispetto a S nulla e la derivata seconda positiva. Per tale sezione i due
si ha quando lonere
Poich, tutto sommato, l'impostazione e la risoluzione di detto problema non banale, va
affrontare questo criterio si rivela
preventivabili risparmi economici che ne conseguirebbero.
23


RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI



[1] R. BENATO, L. FELLIN : IMPIANTI ELETTRICI


[2] G. CARPINELLI, V. MANGONI : SISTEMI ELETTRICI PER LENERGIA


[3] V. CATALIOTTI: IMPIANTI ELETTRICI ANALISI DEI SISTEMI DI DISTRIBUZIONE A
MEDIA E BASSA TENSIONE

Vous aimerez peut-être aussi