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Gestione degli applicativi e delle periferiche
La Banca con architettura terminal server dovrà provvedere alla creazione sul proprio ambiente,
delle sessioni correttamente nomenclate secondo lo standard riportato in Appendice A. Ciò
significa creare i profili con i nomi delle macchine di disastro, contenenti le sessioni 5250 e 3270.
Tipicamente ciò viene eseguito tramite script presenti c/o la Banca.
Sarà inoltre necessario da parte della Banca richiedere a Phoenix la creazione delle medesime
sessioni lato AS400, tramite apposita richiesta di assistenza. Essendo i diritti applicativi legati
all’utente, non sarà necessario nessun tipo di configurazione preventiva su tali sessioni.
Per la sessione di stampa 3270 sarà necessario, da parte della BCC, identificare nel range di
sessioni fornito da Phoenix, una o piu’ sessioni 3270 disponibilii per il disastro. Tali sessioni
possono essere anche utilizzate giornalmente presso la sede e, in caso di test o disastro,
saranno“girate” sulla filiale di emergenza. Ricordiamo che l’associazione dei profili di stampa lato
3270 avviene a livello utente. Tale configurazione potrà essere effettuata solo quando si conoscerà
l’effettivo nome dell’utente che utilizzerà il PDL.
I dettagli di configurazione (stampante predefinita, print host transform) possono essere eseguiti da
parte del personale Cesve all’atto della creazione delle sessioni standard.
Per l’architettura tradizionale la Banca deve compilare l’apposito modulo presente in Appendice
B. Ciò permetterà a Cesve di configurare preventivamente le macchine virtuali con la corretta
nomenclatura delle sessioni 5250.
Sarà inoltre necessario da parte della Banca richiedere a Phoenix la creazione delle medesime
sessioni lato AS400, tramite apposita richiesta di assistenza.
Per le sessioni di stampa 3270 vale lo stesso discorso fatto per la sessione terminal server.
I dettagli di configurazione (stampante predefinita, print host transform) saranno eseguiti da parte
del personale Cesve all’atto della creazione delle sessioni standard.
Il funzionamento del software Lotus Notes in ambiente terminal server non prevede nessun tipo di
configurazione da parte del personale CESVE. Dato che l’ambiente della Banca viene ricreato
specularmente presso il datacenter DeltaDator, il collegamento alla sessione terminal server può
avvenire senza implicazioni sul funzionamento del software Lotus Notes; ciò indipendentemente
dal fatto che i file ID di identificazione degli utenti siano posti in una cartella comune condivisa
che nel profilo locale dell’utente. Qualunque utente utilizzi il PDL, infatti, accederà tramite il
proprio utente Windows direttamente al proprio profilo, comprendente la propria configurazione
di Lotus Notes.
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Lotus Notes – Architettura tradizionale
La configurazione del software Lotus Notes in caso di Banca con architettura tradizionale e’ legata
al nome dell’utente che utilizzerà la postazione; è cioè necessario avere a disposizione il file ID
che l’utente utilizza abitualmente per il collegamento. Per questo motivo:
- il software Lotus Notes e’ caricato sui PDL virtuali ma non configurato; la configurazione
potrà avvenire solo nel momento in cui si verrà a conoscenza dell’identità dell’utilizzatore.
- La Banca dovrà provvedere a centralizzare tutti gli ID Notes del proprio personale in una
cartella condivisa sul server. Ciò permetterà di raggiungere, in maniera certa, il file ID
dell’utente in caso di disastro.
Sui PDL virtuali forniti da CESVE e’ installato Microsoft Office 2003 Standard in modalità
completa. Ciò garantisce l’utilizzo degli applicati Word, Excel e Powerpoint. Eventuale possibilità
di utilizzo di componenti aggiunti (Access,….) va concordata con CESVE.
Stampanti
Indipendentemente dall’architettura della Banca, sul PDL fisico saranno installate le stampanti
locali (su LPT1):
- Generica (con driver “Generica/Solo Testo”)
- IBM Proprinter (con driver “IBM Proprinter”)
- Laser (con driver “HPLaserJet 4”)
In caso di ambiente tradizionale le printer locali verranno redirette sull’ambiente virtuale. Per
evitare inconvenienti legati ai nomi dei driver in fase di redirezione, si consiglia, sui PDL fisici,
l’utilizzo di driver nativi Microsoft.
In caso di struttura terminal la redirezione avverrà attraverso i server terminal.
Sarà inoltre presente una printer di rete. Sui Pdl fisici la stampante andrà configurata per stampare
direttamente su una porta IP. Per la redirezione e l’utilizzo nei vari ambienti valgono le stesse
considerazioni fatte per le printer locali.
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Considerazioni sui PDL
PDL Fisici
Sono i pc (laptop o desktop) o wbt presenti presso la filale di emergenza. Possono essere utilizzati
per connettere l’utente ad un server terminal server (struttura terminal) oppure ad una macchina
virtuale, il PDL virtuale (struttura tradizionale) che emula il pc presente presso la Banca.
La configurazione IP del PDL fisico viene impostata una sola volta e può rimanere invariata
indipendentemente dalla Banca che utilizza il PDL.
PDL Virtuali
Sono macchine virtuali con sistema operativo Windows XP, presenti sui server VMWare di
CESVE e che, preventivamente configurati, ricreano la macchina tipo presente presso la Banca in
struttura tradizionale.
La configurazione IP delle macchine virtuali può essere preimpostata con indirizzi IP del range
assegnato da CESVE alla singola Banca. All’interno del range, come standard, poniamo di
dedicare gli IP pari ai PDL fisici e gli IP dispari ai PDL virtuali. Ad esempio:
La configurazione IP dei PDL fisici deve seguire l’esempio delle pagine seguenti (gli IP riportati
costituiscono un esempio e vanno adeguati alla singola Banca):
tc = targa cassa
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Risorse di rete > Tasto Dx > Proprietà:
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Impostazione dei suffissi DNS
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Impostazione server WINS
I dati relativi a server DNS e WINS dovranno essere forniti dalla Banca nel modulo descritto
nell’Appendice B.
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Sui PDL virtuali va inoltre abilitata la possibilità di connessione remota.
Risorse del computer > Tasto Dx > Proprietà
Selezionare “Consenti agli utenti di connettersi in remoto al computer”.
Cliccare “Seleziona utenti remoti”
Cliccare “Aggiungi”
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Aggiungere il gruppo di utenti “Domain Users”
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Appendice A – Standard Nomenclature Sessioni e PDL
tcT95xy dove:
tc targa cassa
T lettera fissa che identifica il terminale video
95 cifra fissa che identifica la filiale 95
x lettera variabile da assegnare con la seguente logica:
tcP9501 dove:
tc targa cassa
P lettera fissa che identifica l’emulazione stampante
95 cifra fissa che identifica la filiale 95
01 numero variabile progressivo da 01 a 99.
- - 9501 dove:
-- i due caratteri --, sono stati scelti per non utilizzare caratteri alfabetici che potevano
risultare in conflitto con una targa cassa esistente.
Per BCC in struttura tradizionale non e’ necessario modificare questo nome pc.
Per BCC con struttura terminal server, i caratteri “—“ vanno sostituiti con l’effettiva targa
cassa. I nomi pc risultanti dovranno corrispondere a quelli creati dalla Banca all’interno
dell’infrastruttura terminal.
95 cifra fissa che identifica la filiale 95.
01 numero variabile progressivo da 01 a 99.
Il nome della macchina fisica andrà modificato di volta in volta in base alla Banca che effettuerà il
test di disastro o che si presenterà per il disastro.
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Standard nomi PDL virtuali
tc 9501 dove:
tc targa cassa
96 cifra fissa che identifica la filiale 95.
01 numero variabile progressivo da 01 a 99.
Possono essere create tante macchine virtuali quante sono le effettive macchine richieste da tutte le
Banche con struttura tradizionale tramite l’apposito modulo descritto in Appendice B. Verranno
avviate di volta in volta le macchine relative alla Banca che effettuerà il test di disastro o che si
presenterà per il disastro.
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Appendice B – Modulo caratteristiche PDL
Nella presente sezione si vuole definire un modulo standard da compilare a carico della Banca, al
fine di configurare preventivamente l’ambiente di disastro. Il modulo contiene le seguenti
informazioni:
- Nome PC
- Sessioni 5250 video e stampanti associate
- Sessioni stampante 3270 (ove utilizzata)
- Ruolo dell’utente che utilizzerà il PDL
Per il modulo completo si faccia riferimento al file “Modulo PDL DR.xls” allegato a questa
documentazione.
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