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Problemi di Meccanica Quantistica

Carlo Alabiso Alessandro Chiesa


Dipartimento di Fisica Universit` di Parma a carlo.alabiso@s.unipr.it

INDICE: Problemi/Soluzioni/Svolgimenti

Capp.

1/12/23

EQUAZIONE DI SCHRODINGER IN UNA DIMENSIONE EQUAZIONE DI SCHRODINGER IN DUE E TRE DIMENSIONE OSCILLATORE ARMONICO DELTA DI DIRAC PERTURBAZIONI INDIPENDENTI DAL TEMPO CALCOLO VARIAZIONALE EVOLUZIONE TEMPORALE PERTURBAZIONI DIPENDENTI DAL TEMPO MOMENTO ANGOLARE E SPIN MOLTE PARTICELLE ARGOMENTI VARI

Pgg. 1 / 71 / 109

Capp.

2/13/24

Pgg. 9 / 75 / 135 Pgg. 15 / 79 / 159 Pgg. 19 / 81 / 173.

Capp. Capp. Capp.

3/14/25 4/15/26 5/16/27

Pgg. 23 / 83 / 189 Pgg. 35 / 89 / 241 Pgg. 39 / 91 / 253

Capp. Capp. Capp.

6/17/28 7/18/29 8/19/30

Pgg. 49 / 95 / 291 Pgg. 53 / 97 / 301 Pgg. 59 / 101 / 345 Pgg. 63 / 105 / 349

Capp.

9/20/31

Capp. 10/21/32 Capp. 11/22/33

Cap. 34 APPENDICI A1 - Evoluzione libera della Gaussiana, 377. A2 - Oscillatore Armonico e polinomi di Hermite, 378. A3 - Potenziali Centrali e Coordinate Polari, 379. A4 - Armoniche Sferiche e Polinomi di Legendre, 380. A5 - Particella Libera in tre Dimensioni e Funzioni di Bessel, 382. A6 - Potenziale Idrogenoide e Polinomi di Laguerre, 384. A7 - Polinomi Ortogonali, 387. A8 - Equazioni Dierenziali Fuchsiane, 389. A9 - Funzioni Ipergeometriche, 389. A10 - Funzioni Ipergeometriche Conuenti, 391. A11- Delta di Dirac, 393. A12- Integrali Gaussiani, 394. A13- Integrali per Atomi a pi` Elettroni, 394. u A14- Rappresentazione dei Momenti Angolari, 397. A15- Composizione Momenti Angolari, 399. A16- Lo spettro degli Operatori Autoaggiunti, 402. A17- Autofunzioni Improprie e Funzionali Lineari Limitati, 405. A18- Costanti, 409.

Pg. 377

CAPITOLO 1

Equazione di Schrdinger in una dimensione. Problemi. o

1.1) Una particella monodimensionale si muove in un potenziale nullo per a < x < a e innito altrove. La sua funzione donda a un certo istante ` data da: e = (5a)1/2 cos x x + 2(5a)1/2 sin . 2a a

Quali sono i possibili risultati di una misura dellenergia e quali le relative probabilit`? a a 0 a Quale ` la forma della funzione donda e immediatamente dopo una tale misura? Se lenergia ` immediatamente rimisurata, quali sono le probabilit` relative ai possibili e a risultati? 1.2) Una particella si muove in una dimensione soggetta al potenziale: x0 V = 0 0<x<a V > 0 a < x . 0

Trovare lequazione trascendente cui deve soddisfare lenergia degli stati legati.
0 a

1.3) Sia data una particella in una buca monodimensionale pari, del tipo disegnato in gura. Supposto che esistano almeno tre stati legati, disegnare qualitativamente le funzioni donda dello stato fondamentale, dei primi due stati eccitati e di un generico stato del continuo.

1. EQUAZIONE DI SCHRODINGER IN UNA DIMENSIONE. PROBLEMI.

1.4) Per una barriera di potenziale V (x) sono note le ampiezze di riessione e di trasmissione {(k), (k)}. Discutere leetto tunnel nel caso di due barriere V (x) poste a distanza L .

V(x) L

V(x)

0 a a+b dove tutte le costanti V0 , V1 , a, b sono positive. V0 i) Descrivere qualitativamente lo spettro dellHamiltoniana H = p2 /2 + V (x). Discutere il caso limite V1 . ii) Risolvere lequazione di Schrdinger agli stati stazionari e ricavare una equazione trasceno dente cui soddisfano gli autovalori dellenergia. iii) Attraverso considerazioni semiclassiche (WKB) ottenere una condizione approssimata per lesistenza di almeno uno stato legato per a = 1.0 e = 0.511MeV/c2 . (Si A rammenti che c 197MeVf m ).

1.5) Si consideri a tratti): V 0 V = V1 0

il seguente potenziale (costante

x0 0<x<a a < x < a+b a+b<x ,

V1

Determinare autovalori e autofunzioni con il metodo dello sviluppo in serie. Posto k = 2W / , x0 = 2 /() , b = 1/(kx0 ), = 2kx , sviluppare in serie la funzione u(a) denita da (x) = Ae/2 u() , con A costante di normalizzazione. 1.7) Discutere sia qualitativamente che quantitativamente lo spettro discreto del potenziale: V (x) = V0 e|x|/a , con V0 e a costanti reali positive. (Cfr. il 1.8).

1.6) Sia data una particella monodimensionale di massa immersa nel potenziale: x0 V = 0<x. x

1. EQUAZIONE DI SCHRODINGER IN UNA DIMENSIONE. PROBLEMI.

1.8) Trovare lenergia e la funzione donda dello stato fondamentale di una particella monodimensionale immersa nel campo: V (x) = V0 e|x|/a Studiare in particolare il caso di una buca con a2 V0 / 2 1, sfruttando la relazione: J () 1 (/2)1 (/2)+1 2( + 1) ( + 2) 1.

(Cfr. A-S 9.1.7 e 9.1.27).

1.9) Determinare (implicitamente) autovalori e autofunzioni di una particella soggetta al potenziale: V = x 1/2 2 x2 x0 0x.

1.10) Una particella si muove in una dimensione sotto lazione di forze aventi energia potenziale: V1 V = V0 0

V1

|x| < a a < |x| < b b < |x| ,

b a

con a, b, V0 , V1 costanti positive. Si discutano le propriet` qualitative dello spettro di enera gia. Si trovi lequazione che determina lo spettro per gli stati a parit` 1, cio` tali che la a e relativa autofunzione soddis (x) = (x). 1.11) Una particella di massa = 0.5 MeV/c2 V0 con energia W = 1 eV incide su una barriera di W potenziale di altezza V0 = 2 eV. Quanto deve 0 a essere larga la barriera anch` la probabilit` di e a trasmissione sia pari a 103 ? Per ottenere una probabilit` cos` piccola, la barriera a deve essere molto larga, e dunque si pu` considerare una riessione quasi totale al primo o gradino, seguita da un ordinario fenomeno di riessione e trasmissione al secondo.

1. EQUAZIONE DI SCHRODINGER IN UNA DIMENSIONE. PROBLEMI.

1.12) Consideriamo il seguente potenziale semiperiodico, cio` periodico a destra con barriera innita e allorigine: x0 V = 0 2nL < x < (2n + 1)L V (2n + 1)L < x < (2n + 2)L 0

con L e V0 costanti positive, e n = 0, 1, 2, ... . Dimostrare che esistono stati legati con 0 L 2L 3L 4L 5L energia W per la particella quantistica in corrispondenza alle soluzioni dellequazione: k cot(kL) = coth(L) , dove k = 2W / e = 2(V0 W )/ . Discutere il problema degli autovalori dellenergia nel caso in cui le barriere di potenziale V0 siano in numero nito, ossia V (x) = 0 per x > 2N L , per qualche N intero positivo. [Per il primo quesito, provare a imporre la condizione (2L) = 0 ; giusticare questa ulteriore condizione sulla funzione donda in base alla teoria dei potenziali periodici.]

1.13) Determinare il coeciente di trasmissione di una barriera di potenziale della forma: x<0 0 V = V (1 x ) 0 < x , 0 a con V0 > 0 e a > 0 .

V0

[ Operare la sostituzione: y = ( 2V0 /(a 2 ) )1/3 ( x a + a W /V0 ) ] . 1.14) Una particella si muove in una dimensione sotto lazione di forze aventi energia potenziale: V0 |x| < a V = 0 a < |x| < b + b |x| ,

con a, b, V0 costanti positive. Si trovi lequazione che determina lo spettro, tenendo conto della simmetria del potenziale. b a 0 a b Assumendo che la funzione donda iniziale sia: 0 (x) = (b x)(x a) per a < x < b , e 0 = 0 altrove, si discuta qualitativamente levoluzione temporale della funzione donda.

1. EQUAZIONE DI SCHRODINGER IN UNA DIMENSIONE. PROBLEMI.

1.15) Una pallina di massa soggetta solo al proprio peso rimbalza sul pavimento in modo perfettamente elastico. V (z) = g z . Trascurando le oscillazioni sul piano xy , calcolare lenergia dello stato fondamentale quantistico.

1.16) Si valuti la probabilit` | (k)|2 di a trasmissione di una barriera di potenziale denita da: V = (x2 a2 )2 0 |x| a a |x| ,
a 0 a

nellapprossimazione di Born, cio` per || e sucientemente piccolo. Si discuta quale sia la scala di riferimento per , cio` cosa signica piccolo. e 1.17) Una particella si muove in una dimensione sotto lazione del potenziale: + V 1 V = 0 + x0 0<x<a a<x<b bx,

con a, b, V1 costanti positive. Si trovi lequazione che determina lo spettro di energia. Assumendo che la funzione donda iniziale sia: 0 (x) = (b x)(x a) per a < x < b e 0 = 0 altrove, si discuta qualitativamente levoluzione temporale della funzione donda. Se la particella si trova nello stato fondamentale, e si conosce lespressione esatta del suo autovalore, si trovi una formula per la probabilit` di trovarla nellintervallo 0 < x < a . a

1. EQUAZIONE DI SCHRODINGER IN UNA DIMENSIONE. PROBLEMI.

1.18) Per un certo sistema, lEquazione di Schrdinger o in una dimensione ha la forma: ( d2 2 sech2 x) = W , dx2 = 1, = 1 . 2

- Provare che: = exp[ikx] (tanh x + c) ` soluzione per e un particolare valore della costante. - Utilizzare questa soluzione per calcolare i coecienti di riessione e trasmissione e la matrice S per questo problema. - Anche la funzione donda = sech x soddisfa tale equazione. Calcolare lenergia del corrispondente stato legato, e dare a semplice argomento per ipotizzare che questo sia lo stato fondamentale. - Come si poteva procedere per valutare lenergia dello stato fondamentale nel caso non si conoscesse lautofunzione? 1.19) Calcolare livelli energetici ed autofunzioni di una particella di massa in moto nel potenziale V (x) = V0 (a/x x/a)2 . Che legame esiste tra lo spettro di questo sistema e quello di un oscillatore armonico bidimensionale isotropo?

a 0 a

1.20) Sia data una particella monodimensionale immersa in un potenziale di Morse: V (x) = V0 { exp(2x/a) 2 exp(x/a) } . Determinare autovalori e autofunzioni. Introdurre la nuova variabile y = 2 2a2 V0 / exp(x/a) , e isolare i comportamenti asintotici, operando la sostituzione: = exp(y/2) y (y) , con = 2a2 W / , e W lautovalore. 1.21) Un fascio di particelle di massa ed energia W ` immerso in un potenziale a e gradino di altezza V0 < W , e proviene da sinistra. a) Valutare la frazione di particelle riessa. b) Mostrare che la somma dei ussi delle particelle riesse e trasmesse ` uguale al usso delle e particelle incidenti.
W V
0

1. EQUAZIONE DI SCHRODINGER IN UNA DIMENSIONE. PROBLEMI.

1.22) Determinare i coecienti di trasmissione e riessione per un potenziale della forma: V (x) = V0 /[1 + exp(x/a)] , V0 > 0 , a > 0 . [Operare le sostituzioni di variabile e funzione: (z) = z ik1 a w(z) , z = exp[x/a] , k1 = 2(W V0 )/ 2 .] 1.23) Una particella si muove in una dimensione V (x) = 0 V > 0 0

V0

x 0

soggetta al potenziale: x<0 0xa x>a.

a) Data lequazione trascendente cui deve soddisfare lenergia degli stati legati (vedi 1.2)), discutere i valori possibili dellenergia, e determinare le autofunzioni normalizzate. b) Per una particella proveniente da destra con energia W > V0 , determinare lo sfasamento tra londa entrante da destra e quella uscente. 1.24) Determinare il coeciente di trasmissione attraverso la barriera: V (x) = 0 V0 x<0, x>a 0<x<a.
W V0

In particolare, discutere i casi: i) W V0 ; ii) (V0 W ) a2 / 2 1. iii) W 0 , ovvero W a2 V02 / 2 e W iv) a2 V02 / 2 1 e a2 W 2 / 2 1.

V0 .

1.25) Data una buca quadrata, con V = 0 per |x| > b e V = V0 per |x| < b , valutare interamente, a meno della normalizzazione, la funzione donda pari dello spettro continuo. Mostrare che allinterno della buca le frequenze di oscillazione sono maggiori, mentre i valori massimi sono inferiori.

CAPITOLO 2

Equazione di Schrdinger in due e tre dimensioni. Problemi. o

2.1) Sia data la buca sferica, ovvero una particella tridimensionale soggetta al potenziale: V = V0 0 0r<a a<r.

Scrivere lequazione trascendente che determina gli autovalori dellenergia, in particolare per l = 0 e per l = 1 . In questi due casi, individuare le condizioni che determinano lesistenza di n stati legati. 2.2) Una particella bidimensionale si muove libera entro un cerchio, soggetta cio` a un potenziale e bidimensionale a uguale a zero per < a e innito altrove. Il laplaciano in coordinate polari ` e dato da:
2

r 0 a V0

1 2 . 2 2

i) Ricavare lequazione per la funzione radiale R(r) con r = 2W/


2

ii) Nel caso di autovalore zero per loperatore angolare, mostrare che R = ck r k k=0 2 con ck = 0 se k ` dispari e ck+2 = ck /(k + 2) se k ` pari. e e iii) Dato che il primo zero della funzione R(r) si trova a r = 2.405 , trovare una espressione per lenergia dello stato fondamentale del sistema. 2.3) Si consideri un atomo di idrogeno in due dimensioni immerso in un campo magnetico trasversale B. Adottando coordinate polari nel piano (r, ) con momenti coniugati (pr , p ) , determinare i livelli energetici con il metodo di Bohr-Sommerfeld nel limite di campo debole, trascurando cio` il termine quadratico in B . e

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2. EQUAZIONE DI SCHRODINGER IN DUE E TRE DIMENSIONI. PROBLEMI.

2.4) Una particella di massa pu` ruotare in un o piano attorno a un punto sso, collegata a questo tramite unasta senza massa di lunghezza . Valutare autovalori e autofunzioni del sistema. 2.5) Trovare i livelli energetici dello stato s di una particella tridimensionale nel campo:

V (r) = V0 e

r/a

Valutare la condizione di esistenza di almeno uno stato legato. Valutare il numero di altri stati legati in onda s in funzione di V0 . In particolare, per V0 1. [ Suggerimento: operare il cambio di variabile = er/2a , con un opportuno.] 2.6) Una particella di massa e carica elettrica e ` soggetta a un potenziale e V = 0 + a < x2 + y 2 < b

V0

altrove .

a Solo nel cilindro pi` interno agisce un campo u b magnetico uniforme e costante nel tempo di intensit` B e direzione z . Scrivere lequazione di a Schrdinger in coordinate cilindriche e separare le variabili. Dimostrare che esiste un valore o tale che per B = nB , n = 1, 2, ..., il campo B non altera lo spettro della particella. B (Vedi Olariu S. e Popescu I.I.: Rev. Mod. Phys. 57, 339(1985).)

2.7) Calcolare lo spettro di energia di un atomo di idrogeno perturbato con una interazione V = r 2 , con costante positiva.
0

2. EQUAZIONE DI SCHRODINGER IN DUE E TRE DIMENSIONI. PROBLEMI.

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2.8) Una particella di massa = 1024 gr in una buca a simmetria sferica di profondit` a 13 V0 e raggio a = 1.29 10 cm , si trova in uno stato legato di momento angolare l = 0 ed energia W = 1.M ev . Calcolare V0 e dire se lo stato legato ` lunico allinterno della e buca. (Sviluppare in serie al primo ordine le funzioni circolari.) 2.9) Una particella ` descritta dalla Hamiltoniana H = p p + 1/2 K q q con e , K costanti positive. Discutere la dinamica del sistema secondo la meccanica classica. Impostare il problema in meccanica quantistica, e valutare esplicitamente lo stato fondamentale, sia esattamente che applicando una conveniente approssimazione allequazione iterata. (Nel primo caso, quantizzare {qk , pk } nel modo opposto allusuale.) 2.10) Determinare i livelli energetici discreti di una particella bidimensionale nel potenziale centrale V () = / . Determinare la loro degenerazione e confrontarla con quella del caso Coulombiano. 2.11) Data una particella tridimensionale nella buca sferica: V (x) = V0 0 0<r<a a<r.

determinare qualitativamente le condizioni sucienti sotto le quali non esistono stati legati di momento angolare l . 2.12) Determinare autovalori e autofunzioni di una particella tridimensionale di massa immersa nel pozzo sferico: V (x) = 0 0<r<a a<r.

Calcolare il valore numerico approssimato per i due autovalori pi` bassi nel caso di a = 108 cm . u 2.13) Un elettrone ` connato in una regione ciline drica di lunghezza c e raggio di base b . Il campo elettrico interno al cilindro ` nullo; ` pree e sente invece un campo magnetico di cui si conosce il potenziale: A= x2 F x F y , 2 , 0 2 +y x + y2 ,

A
c b

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2. EQUAZIONE DI SCHRODINGER IN DUE E TRE DIMENSIONI. PROBLEMI.

dove F ` una costante. Determinare le dimensioni siche di F . Scrivere lHamiltoniana e dellelettrone e discutere la natura dello spettro. 2.14) Una particella di massa e carica e si trova immersa in un campo elettromagnetico i cui potenziali vettore e scalare sono espressi in coordinate cartesiane da: A= ax by ay + bx , ,0 x2 + y 2 x2 + y 2 1 2 V (x, y, z) = 2 (x2 + y 2 + z 2 ) + 2 . 2 x + y2

Si determini la Lagrangiana e la Hamiltoniana della particella secondo la meccanica classica. Si cerchi la forma pi` conveniente di entrambe le funzioni attraverso unappropriata u trasformazione di gauge. Valutare lo spettro di energia sulla base della quantizzazione alla Bohr-Sommerfeld, e dellEquazione di Schrdinger. o 2.15) Una particella di massa si muove su un piano sotto lazione di una forza avente energia potenziale (con V0 , a costanti reali positive): 0 V (r, ) = V0 /r 2 0 < r < a , || < /2 0 < r < a, /2 < || a<r Discutere lo spettro dellenergia con lequazione di Schrdinger, oppure o con la quantizzazione di Bohr.

V0

/2 0 /2 0

2.16) Determinare gli stati stazionari di una particella bidimensionale immersa in un pozzo circolare (vedi g. 2.2). Valutare esplicitamente i primi due autovalori dellenergia. V (x) = 0 0<<a a< .

2.17) Un atomo di idrogeno ` sottoposto a una perturbazione dovuta a un campo magnetico e statico avente potenziale vettore: y 1 x 2 A = B r0 2 , 2 , 0 , r = x2 + y 2 + z 2 , 2 r r essendo B ` una costante che caratterizza lintensit` del campo magnetico e r 0 il raggio e a 2 di Bohr. Trascurando i termini in B , valutare autovalori e autofunzioni.

2. EQUAZIONE DI SCHRODINGER IN DUE E TRE DIMENSIONI. PROBLEMI.

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2.18) Un elettrone si muove al di sopra di un conduttore innito impenetrabile. Esso ` e attratto dalla sua carica immagine, per cui classicamente rimbalza elasticamente sul piano. Scrivere lequazione di Schrdinger per lelettrone e valutarne autovalori e autofunzioni, o trascurando gli eetti inerziali della carica immagine.

y e (x,y,z) z 0 x

x
e (x,y,z)

2.19) Trovare autovalori e autofunzioni di una particella carica senza spin, immersa in un campo magnetico uniforme B . 2.20) Una particella di massa si muove libera tra due sfere rigide concentriche di raggi r = a e r = b . Trovare autovalore e autovettore normalizzati relativi allo stato fondamentale. 2.21) Si consideri una particella carica vincolata a muoversi senza attrito su di una sfera di raggio R e immersa in un campo magnetico uniforme e costante B. Si determini lespressione dellenergia in funzione delle variabili di azione J e J e quindi si trovi lo spettro di energia della particella secondo le regole di quantizzazione di Bohr-Sommerfeld. Si trascurino termini quadratici nel campo B. Quale ` il valore caratteristico del campo e per cui lapprossimazione si pu` considerare valida? o 2.22) Si consideri lHamiltoniana dellatomo di idrogeno cui si ` aggiunta un potenziale e 2 inversamente proporzionale a sin :
2 2 e2 p2 + . 2 sin2 2e r 2e r Si determini lo spettro dellenergia in approssimazione semiclassica, e mediante lEquazione di Schrdinger. o

H=

2.23) Nel modello di Yukawa due nucleoni di massa M = 940 M ev/c2 si attraggono tramite lo scambio di un mesone virtuale di massa m = 140 M ev/c2 , simulato dal potenziale non relativistico: g2 . V (r) = er/d con d = d m c

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2. EQUAZIONE DI SCHRODINGER IN DUE E TRE DIMENSIONI. PROBLEMI.

Mediante il cambio di variabile x = er e una scelta opportuna dei parametri e , mostrare che lequazione radiale di Schrdinger con l = 0 si riduce a una equazione o di Bessel. Supponendo che questo sistema abbia un solo stato legato di energia 2.2 M ev , determinare gracamente g 2 / c tramite le curve accluse delle 11 funzioni di Bessel J (x) per = 0, 0.1, 0.2, ..., 0.9, 1 . Quale deve essere il valore minimo di g 2 / c per avere due stati legati a l = 0 ? Utilizzare il graco seguente.

J(x)

=0

=1

0
| | | | | | | | | | |

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11

2.24) Una particella ` connata in una scatola rigida di lunghezza a . i) Scrivere lautoe funzione corrispondente allo stato di minima energia. ii) Dare un valore approssimato del numero N di stati aventi energia minore di un valore W ssato, nellipotesi di N 1. [ Sfruttare unanalogia geometrica. ] 2.25) Trovare le condizioni di esistenza di almeno uno stato legato per una particella tridimensionale soggetta al potenziale: V (r) = /r n r<a ra ,

n>2.

0 a /r3

Si tratta di un potenziale realistico, con una parte attrattiva a corto raggio al di fuori di un core repulsivo rigido. [Operare le sostituzioni: y(r) = rR(r) , = 1/(n2) , = 2 2/ 2 , = r 1/2 , y() = w() .]

2. EQUAZIONE DI SCHRODINGER IN DUE E TRE DIMENSIONI. PROBLEMI.

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2.26) Un oscillatore bidimensionale isotropo si trova nello stato 11 (x, y) relativo allautovalore dellenergia W2 = 3 . Trovare i possibili valori di una misura del momento angolare M = i / , e relative probabilit` . (Cfr. 2.4)). a

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2. EQUAZIONE DI SCHRODINGER IN DUE E TRE DIMENSIONI. PROBLEMI.

CAPITOLO 3

Oscillatore Armonico. Problemi.

3.1) Data lHamiltoniana delloscillatore lineare armonico, loperatore a : i x+ p, 2 2 e il suo aggiunto a , lHamiltoniana si pu` riscrivere H = (N + 1/2) , con N = a a . o Indichiamo con | n (n = 0, 1, 2, ...) gli autostati ortonormali di N e H per i quali N | n = n | n , H | n = (n + 1/2) | n . i) Vericare la regola di commutazione [, a ] = 1. a ii) Vericare che a e a sono degli operatori di distruzione e di creazione con a | n = n | n 1 e a | n = n + 1 |n + 1 . iii) Vericare che lo stato (detto stato coerente) H= 1 2 ( + 2 2 x2 ) p 2 a= 1 n |n , | = exp[ ||2 ] 2 n! n=0 con costante complessa, ` normalizzato ed ` autostato di a con autovalore . e e iv) Calcolare | , osservando che i due autostati non sono ortogonali. v) Sullo stato | calcolare il valore di aspettazione dellenergia e gli scarti quadratici medi x e p di posizione e momento, vericando che lo stato | ` a indeterminazione e minima. vi) Mostrare che, nella rappresentazione delle x , lo stato ` una gaussiana. e 3.2) Determinare i livelli energetici dellHamiltoniana: H = ( a1 + a a2 ) + ( a2 + a a1 ) . a1 2 a1 2 Cosa si deve imporre a anch` H abbia solo autovalori positivi. e 3.3) Due oscillatori armonici monodimensionali di massa = 1 e frequenza 1 e 2 sono accoppiati tramite il potenziale V = gx1 x2 . Calcolare lo spettro del sistema. 3.4) Sia data una particella monodimensionale di carica e e massa soggetta a un potenziale V (x) = 1/2 Kx2 e a un campo elettrico E diretto nel verso positivo x. Determinare autovalori e autovettori dellHamiltoniana e i valori medi x n , x2 n , p n , p2 valutati sugli autovettori.
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3. OSCILLATORE ARMONICO. PROBLEMI.

3.5) A un oscillatore armonico monodimensionale ` sovrapposto un potenziale continuo, lineare e nellintervallo (a, a) e costante altrove: H = p2 /2 + k/2 x2 + V (x) F a x < a V (x) = F x |x| < a F a x>a
_

Fa 0
|

F costante .

a
_

Fa

Si valuti la variazione degli autovalori dellenergia rispetto allo spettro delloscillatore puro, prendendo in esame eventualmente qualche caso limite dei parametri a e F . 3.6) Risolvere loscillatore armonico tridimensionale isotropo in coordinate cartesiane, cilindriche e sferiche, controllando che le degenerazioni coincidano. 3.7) Un oscillatore armonico bidimensionale isotropo ` soggetto a una perturbazione rappe resentata dalloperatore: V = (1 a2 + a2 a1 ) . Se lo stato del sistema al tempo t = 0 ` a e dato da | 1, 0 , calcolare lo stato al tempo t > 0 . (Si intende con | m, n la base degli autostati dellHamiltoniana imperturbata.) 3.8) Trovare i primi autovalori delloperatore: H = a a1 + 2 a a2 + a2 a2 + a a2 1 2 1 2 1 3.9) Si discuta il problema agli autovalori per lHamiltoniana: H = a a1 + a a2 + a2 a2 + a2 a2 1 2 1 2 2 1 3.10) Si determini lo spettro dellHamiltoniana: H = a a 1 + a a 2 + a a 3 + A + A 1 2 3 , A = a a2 + a a3 + a a1 , 2 3 1 .

con a1 , a2 , a3 commutanti tra loro. Si pu` utilizzare la teoria delle perturbazioni o (degeneri), che per` fornisce la soluzione esatta, ottenibile da nuovi operatori diagonali. o 3.11) Una particella tridimensionale di massa e carica elettrica e ` soggetta a un e 2 potenziale di oscillatore armonico isotropo, V = 1/2 k r . Quali sono i livelli energetici e le loro degenerazioni? Vedi il 3.6 . Se si applica un campo elettrico uniforme, quali sono i nuovi livelli energetici e quali le loro degenerazioni? Se si applica un campo magnetico uniforme, quali sono i nuovi livelli energetici e quali le loro degenerazioni? In questo caso, non trascurare il termine quadratico e utilizzare coordinate cilindriche. Vedi il 2.6 .

3. OSCILLATORE ARMONICO. PROBLEMI.

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3.12) Trovare gli autovalori dellenergia di una particella di massa soggetta al potenziale: V = A x2 + y 2 + 2xy + B z 2 + 2z A, B > 0 || < 1 qualsiasi . Passare alle nuove variabili: = (x + y)/ 2 , = (x y)/ 2 , z = z . 3.13) Una particella monodimensionale di massa ` soggetta a un potenziale V (x) , e si e trova in un autostato dellenergia (x) = 2 /
1/4

exp [ 1 2 x2 ] 2

W =

2 2

/2 .

Valutare le seguenti quantit`: a) il valor medio della posizione, b) il valor medio del moa mento, c) il potenziale V (x) , d) la probabilit` P (p)dp che il momento della particella a sia compreso tra p e p + dp . 3.14) LHamiltoniana di un oscillatore armonico in unit` adimensionali ( = = = 1) ` a e il seguente: H = a a + 1/2 con a = 1/2 ( i) , a = 1/2 ( + i) . Controllare x p x p 3 2 esplicitamente che la funzione = (2x 3x) exp[x /2] , ` una sua autofunzione non e normalizzata, valutandone contemporaneamente lautovalore relativo. Tramite gli operatori di creazione e distruzione, trovare lespressione esplicita dei due autostati, non normalizzati, con gli autovalori pi` vicini a quello appena calcolato. u 3.15) Una particella monodimensionale di massa ` immersa in un potenziale armonico e 2 2 V = 1/2 x . Scrivere la pi` generale soluzione dellequazione di Schrdinger dipendente u o dal tempo (x, t) , in termini degli autostati delloscillatore armonico n (x) . Usando lespressione precedente, mostrare che il valore di aspettazione x di x , come funzione del tempo, pu` essere scritto come A+ cos t + A sin t , con A costanti. o [Utilizzare la relazione / x n = (n + 1)/2 n+1 + n/2 n1 ]

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3. OSCILLATORE ARMONICO. PROBLEMI.

CAPITOLO 4

Delta di Dirac. Problemi.


4.1) Discutere lo spettro di una particella in una buca quadrata di semiampiezza b e profondit` V0 nel a limite in cui V0 , b 0 con V0 b = /2 ssato. Ricavare anche le condizioni al contorno cui soddisfa la funzione donda nel solo limite b 0.

V0

4.2) Dato il potenziale V (x) = (x), integrare lequazione di Schrdinger ottenendo le condizioni cui deve soddisfare la o funzione donda in x = 0. a) Dimostrare che queste condizioni deniscono una derivata seconda autoaggiunta. b) Trovare lo spettro applicando le condizioni di raccordo ottenute. c) Ritrovare lo stesso risultato operando la trasformata di Fourier dellequazione, e quindi la antitrasformata.
x x

4.3) Si consideri una particella di massa in una dimensione soggetta al potenziale V (x) = + (x xo ) (x + xo ) , con + , , xo costanti positive assegnate. Determinare gli stati legati della particella e in particolare valutare la dierenza tra i primi due livelli energetici nel limite xo nel caso + = e nel caso + = .

4.4) Considerare un oscillatore armonico monodimensionale cui ` sovrapposto un potenziale e costante nellintervallo (d, d) e zero altrove: H= p2 2 2 + x + K( |x| < d ) . 2 2

Si discuta lo spettro dellenergia nei due limiti: i) d + , K qualunque;


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22

4. DELTA DI DIRAC. PROBLEMI.

ii) d 0 con Kd = /2 ssato (perturbazione (x) ). Nel primo caso si dica rispetto a quale scala di lunghezze si deve intendere il limite.

Nel secondo caso, con opportune sostituzioni ci si riduce allequazione + 2 () = 0 . Per le soluzioni del potenziale quadratico, vedere il problema 1.9). Per applicare le condizioni di discontinuit` della derivata, confrontare A-S 13.4.21 e A-S 13.5.10. a

4.5) Determinare i coecienti di trasmissione e di riessione per una particella monodimensionale soggetta al potenziale V (x) = (x). Studiare il caso limite W e W 0 .

4.6) Discutere il problema agli autovalori, per una particella di massa in un grado di libert` soggetta al potenziale a V = (x) + |x| < a |x| a ,
a a

dove (x) ` la distribuzione di Dirac, e a, sono e costanti positive. Discutere inoltre il limite . 4.7) Dato il potenziale: V (x) = [(x) + (x a)] > 0,

determinare per quale valore dellenergia le particelle non si riettono sulla barriera.
0 a

4. DELTA DI DIRAC. PROBLEMI.

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4.8) Discutere leventuale eetto tunnel da una parte allaltra dellorigine per il potenziale: V = (x) + |x| < a |x| a vedi g. 4 .6).

4.9) Una particella tridimensionale di massa interagisce con un potenziale centrale: V (r) = (r a) con a , > 0 . Trovare il minimo di per cui esiste uno stato legato.

4.10) Determinare i livelli energetici di una particella tridimensionale soggetta al potenziale: V (r) = (r a) . Trovare la condizione di esistenza di stati legati di momento l . [ Utilizzare il wronskiano Km (x)Im (x) Km (x)Im (x) = 1/x ]. 4.11) Sia data lequazione di Schrdinger per o una particella di massa soggetta al potenziale: V (x) = /2 [(x a) 2(x) + (x + a)] , con > 0 . Determinare lo spettro dellenergia e le ampiezze di riessione e trasmissione. 4.12) Una particella monodimensionale di massa si muove nel potenziale periodico: V (x) =
n=

0 a a

(x na).

Trovare la diseguaglianza trascendente cui soddisfa lo spettro a bande. Nel caso a/ 2 = 1, risolvere gracamente lo spettro, indicando in modo approssimato il primo autovalore dellenergia.

3a 2a a 0

2a 3a

24

4. DELTA DI DIRAC. PROBLEMI.

4.13) Discutere il problema agli autovalori, inclusa la loro esistenza, per una particella di massa in un grado di libert` soggetta al potenziale a V = , x<0 (x a), 0 < x ,
a 0

dove (x) ` la distribuzione di Dirac, e a, sono e costanti positive.

4.14) Una particella monodimensionale di massa ` soggetta al potenziale V = (x) e con 0 < (vedi g. 4.2) ), e si trova in uno stato legato. Trovare il valore di x0 tale che la probabilit` di trovare la particella in |x| < x0 sia uguale a 1/2 . a 4.15) Una particella monodimensionale di massa ` e immersa nel potenziale V = x < a (x) a < x ,

con a, > 0 costanti, e al tempo t = 0 si trova completamente connata nella regione a 0 a < x < 0 , con una funzione donda uguale allautofunzione della buca innita a energia minima. Determinare le autofunzioni normalizzate dellHamiltoniana, proprie e/o improprie. Determinare i coecienti dello sviluppo del vettore iniziale su queste autofunzioni. Esprimere la funzione donda al tempo t > 0 , e descrivere qualitativamente il comportamento della particella a tempi grandi.

4. DELTA DI DIRAC. PROBLEMI.

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4. DELTA DI DIRAC. PROBLEMI.

CAPITOLO 5

Perturbazioni indipendenti dal tempo. Problemi.


5.1) Al primo ordine perturbativo, calcolare lenergia dei primi tre stati di una buca quadrata innita di larghezza a , cui sia stato asportato il piccolo triangolo OAB .
B

5.2) Sia data lhamiltoniana di un sistema quantistico: H= W1 0 a 0 W2 b a b W3

con | a | , | b | | Wi Wj |, per i = j . Calcolare autovalori e autofunzioni al primo ordine della teoria delle perturbazioni.

5.3) Calcolare esplicitamente la separazione del livello 2p dellatomo di idrogeno dovuto allaccoppiamento spin-orbita (al primo ordine) e mostrare che in unit` a 4 2 dellenergia imperturbata vale e /(2 c) .

5.4) Latomo idrogenoide ` usualmente trattato e assumendo il nucleo a carica puntiforme. Nellipotesi che la carica nucleare sia invece distribuita su una supercie sferica di raggio r0 (raggio di Bohr), calcolare la variazione di energia dello stato fondamantale al primo ordine della teoria delle perturbazioni. Per latomo di idrogeno e per = 1013 cm , valutare il risultato rispetto alle energie imperturbate. (Ricordarsi che il potenziale creato da una distribuzione superciale di cariche ` continuo). e

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28

5. PERTURBAZIONI INDIPENDENTI DAL TEMPO. PROBLEMI.

5.5) Siano date lhamiltoniana H e losservabile A di un certo sistema. 1 i 0 W i 0 i A = i 0 i H = i W . 0 i 1 0 i 3W i) Valutare gli autovalori di H esattamente e, supposto piccolo, con la teoria delle perturbazioni al secondo ordine. Confrontare i risultati. ii) Al tempo t = 0 una misura di A fornisce come risultato il valore 1 . Calcolare al tempo t > 0 la probabilit di trovare il valore W in una misura dellenergia. a 5.6) Studiare lo spettro dellHamiltoniana: H = a a + ( a2 a + a a2 ) + a2 a2 con [ a, a ] = 1

al secondo ordine in teoria delle perturbazioni nel parametro . Dimostrare inoltre (con un calcolo esatto) che nel caso = 1 lo stato fondamentale ` degenere. e 5.7) Valutare le correzioni agli stati 1s e 2p dellatomo di idrogeno, supponendo la carica distribuita uniformemente in un volume di raggio rp 1013 cm . Discutere quale sarebbe leetto, se al posto dellelettrone ci fosse un muone di massa 210 volte superiore. 5.8) Una particella si muove in una dimensione soggetta al potenziale V0 cos x 2a |x|<a

V =

a<|x| ,

con V0 piccolo. Al primo ordine perturbativo in V0 trovare le correzioni alle energie degli stati legati.
a 0 a

5.9) Una particella di massa pu` ruotare in un piano attorno a un punto sso, collegata o a questo tramite unasta senza massa di lunghezza . [Vedi 2.4)] i) Valutare autovalori e autofunzioni del sistema. ii) Introdotta una perturbazione V0 cos 2 , con V0 piccolo, calcolare al primo ordine della teoria delle perturbazioni le variazioni ai tre livelli inferiori di energia. Valutare al secondo ordine perturbativo la correzione al livello fondamentale.

5. PERTURBAZIONI INDIPENDENTI DAL TEMPO. PROBLEMI.

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5.10) Le dierenze 1 e 2 tra le energie dei primi due livelli eccitati e lenergia del livello fondamentale di una molecola di massa stanno nel rapporto 2 /1 = 1.96 . Questo valore ` interpretabile entro il 2% schematizzando il moto vibrazionale della molecola e come quello di un oscillatore armonico semplice. Si aggiunga al potenziale armonico V = 1/2 K x2 un potenziale piccolo V = ax3 +bx4 . Trattando V al primo ordine perturbativo, si determinino, in funzione di 1 e 2 , le costanti k, a , b , in modo da rendere esatto laccordo con il valore sperimentale. 5.11) Due particelle identiche di massa e spin 1/2 si muovono in una scatola cubica di lato 2l . Calcolare i primi due autovalori dellenergia. Al primo ordine perturbativo dire se e come viene risolta la degenerazione del secondo livello in presenza del potenziale V = 3 (x1 x2 ) , con > 0 . [Vedi g. 4.6). ] 5.12) Per un potenziale di Morse: V (x) = V0 { exp[2(x x0 )/a] 2 exp[(x x0 )/a] } relativo a una particella di massa , si possono studiare le piccole oscillazioni attorno al punto di equilibrio x0 , riducendo il potenziale a quello di un oscillatore armonico di opportuna frequenza. Dire se e per quali stati legati tale approssimazione pu` essere valida o per un sistema caratterizzato dai seguenti valori: V0 = 102 ev , = 1023 gr , a = 5.108 cm . [Cfr. 1.20)] 5.13) LHamiltoniana di un sistema sia: 2 i 0 H = 2 +i i Trovare autovalori e autofunzioni del sistema per livelli energetici, al primo ordine perturbativo in . i . 0 = 0 e le correzioni da apportare ai

5.14) Si consideri una particella di spin 1/2 sottoposta a un campo magnetico Hx = B , Hy = 0 , Hz = A , e si supponga B A. Calcolare i livelli energetici al primo e secondo ordine della teoria delle perturbazioni. 5.15) Si cosideri una particella su un segmento di lunghezza a con condizioni periodiche al contorno. Si determinino le autofunzioni dellenergia e i corrispondenti autovalori. Introdotta la perturbazione V = V0 exp[x] , calcolare al primo ordine perturbativo in V0 le correzioni al primo livello eccitato, nellipotesi 1/a .

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5. PERTURBAZIONI INDIPENDENTI DAL TEMPO. PROBLEMI.

5.16) Calcolare al primo ordine perturbativo le correzioni ai primi due livelli di energia di un atomo di idrogeno dovuti al momento di dipolo elettrico del nucleo. 5.17) Sia H0 = p2 /2 + /2 2 q 2 lHamiltoniana di un oscillatore armonico a un grado di libert`. Sia V = a2 a2 una perturbazione, essendo a loperatore di annichilazione a a = (p iq) / 2 . i) Trovare la dipendenza funzionale di un generico livello di energia dellHamiltoniano H = H0 + V , cio` Wn = (, , , ) , con semplici considerazioni dimensionali. e ii) Calcolare la correzione al secondo ordine in teoria delle perturbazioni per lautovalore e per lautovettore dello stato fondamentale. 5.18) Calcolare al primo ordine la correzione al livello n = 2 di un atomo di idrogeno dovuta al potenziale: V = cos /r , con 0 < e 0 < 2 . (Vedi il 5.16).) 5.19) Sia data H0 = p2 /2 + /2 2 q 2 , Hamiltoniana di un oscillatore armonico ad un grado di libert`. Sia inoltre V = 1 q 3 + 2 q 4 una perturbazione piccola. a Con semplici considerazioni dimensionali, trovare la dipendenza funzionale di un generico livello di energia dellHamiltoniano H = H0 + V , cio` Wn = (, , , i ) . e Calcolare inoltre, al primo ordine perturbativo, la correzione agli autovalori dellenergia. 5.20) Calcolare la perturbazione al primo ordine dello stato fondamentale dellatomo di idrogeno dovuta alla correzione relativistica p4 /83 c2 . 5.21) LHamiltoniana di un sistema quantomeccanico a un grado di libert` ` data da ae H = p2 /2 + /2 2 q 2 + q 4 dove {q, p} sono gli operatori canonici, e , , sono costanti positive. Dimostrare, attraverso considerazioni dimensionali, che ogni livello discreto di energia ` e rappresentabile con lespressione Wn = n () , dove n ` unopportuna funzione e di = /2 3 . Assumendo nota la funzione n , calcolare i valori di aspettazione n | q 2 | n , n | p2 | n , n | q 4 | n , essendo | n lautostato dellenergia 0 appartenente a Wn . Determinare n () al 2 ordine in teoria delle perturbazioni e applicare il risultato al calcolo dei valori daspettazione ottenuti in precedenza. 5.22) Calcolare perturbativamente lo spettro delloperatore H = a a + | | , con | vettore normalizzato e { , a} gli ordinari operatori di creazione e distruzione. a n Considerare in particolare | = N , con | n autovettori di n=0 ( /n!) | n H0 = a a . Cosa si pu` dire per ? o

5. PERTURBAZIONI INDIPENDENTI DAL TEMPO. PROBLEMI.

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5.23) Una particella si muove in una dimensione soggetta al potenziale V = V0 cos2 x a 0<x<a altrove ,

Al primo e al secondo ordine perturbativo in V0 trovare le correzioni alle energie degli stati legati. Indicare le condizioni di validit` del procedimento. a

5.24) Valutare al primo ordine perturbativo le correzioni al secondo stato legato (n=2) dellatomo di idrogeno, dovute a un campo elettrico e un campo magnetico uniformi, costanti e parelleli tra di loro. 5.25) Una particella senza spin di massa si muove in un campo centrale della forma: V (r) = V0 er/a 1 2 = a V0 1. 2

Al primo ordine perturbativo in 1/a , calcolare le correzioni ai livelli energetici del potenziale coulombiano V (r) = V0 a/r . Notare la risoluzione della degenerazione accidentale. [Sviluppare il potenziale in serie di r/a , giusticando il procedimento per i valori assegnati dei parametri. Ricordare che (unlm , r unlm ) = 1/2 [ 3n2 l(l + 1) ] r0 con r0 raggio di Bohr. ] 5.26) Si consideri un oscillatore armonico perturbato in due gradi di libert`: a
2 2 2 2 2 2 H0 = p2 /21 + p2 /22 + 1 /2 1 q1 + 2 /2 2 q2 + q1 q2 1 2

Determinare la correzione allenergia dello stato fondamentale al secondo ordine in . Discutere il calcolo perturbativo dei livelli eccitati. 5.27) Consideriamo un oscillatore armonico isotropo perturbato: H = a a1 + a a2 + a a3 + a a2 + a a1 . 1 2 3 1 2 Calcolare la correzione ai primi tre autovalori imperturbati WN = N , {N = 0, 1, 2} , sia mediante lo sviluppo perturbativo che in forma chiusa mediante un calcolo esatto.
(0)

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5. PERTURBAZIONI INDIPENDENTI DAL TEMPO. PROBLEMI.

5.28) Una particella di massa e carica e0 ` attirata nellorigine da una forza elastica e di intensit` K/2 r . Il sistema ` immerso in un campo magnetico uniforme e costante a e di modulo B diretto lungo lasse z . i) Con un opportuno potenziale vettore, scrivere lHamiltoniana del sistema. ii) Se B ` molto piccolo, calcolare i primi autovalori dellenergia. e 5.29) Un oscillatore armonico isotropo in due gradi di libert` ` soggetto ad una pertura e 2 2 2 2 bazione rappresentata dalloperatore V = a1 a2 + a2 a1 . Posta uguale a uno la frequenza delloscillatore e la costante di Planck , si determini la correzione dei primi livelli energetici, W 5 , al primo ordine in teoria delle perturbazioni. 5.30) Sia dato un atomo idrogenoide di carica Z nello stato fondamentale. Valutare i valori di aspettazione dellenergia cinetica e potenziale. Con la tecnica perturbativa al primo ordine, valutare la variazione di energia quando la carica del nucleo passa da Z a Z + 1 , e confrontare con il dato esatto. 5.31) Si consideri un sistema quantistico caratterizzato dalloperatore Hamiltoniano H = a a1 + a a2 + a2 a2 + a2 a2 1 2 1 2 2 1 .

Trovare gli autovalori di H che per piccolo tendono a W (0) = 0, 1, 2, 3 . 5.32) Considerare il seguente potenziale isotropo tridimensionale: 1 2 x2 a < | x | 2 V = V |x| <a, 0

Si valuti la correzione ai primi due livelli energetici, al primo ordine in V0 e nel limite di a molto piccolo rispetto alla scala di lunghezza tipica delloscillatore. 5.33) Una particella tridimensionale di massa soggetta al potenziale di Yukawa: V (r) = e
r/

V0 a 0 a

` e
r

Valutare al primo ordine perturbativo le correzioni ai livelli energetici dellatomo di idrogeno. Giusticare lapprossimazione nel caso che i parametri soddisno la relazione / 2 1.

5. PERTURBAZIONI INDIPENDENTI DAL TEMPO. PROBLEMI.

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5.34) Una particella ` immersa in una buca di potenziale innita di larghezza a ( 0 < x < a ). e Al primo ordine perturbativo valutare come si modicano i livelli energetici se si aggiungono le perturbazioni del tipo: 0 0<x<b V0 V1 = ( a | 2x a | ) V2 = V0 b < x < a b a 0 ab <x<a .
V
1

b ab a

5.35) Un rotatore piano di momento di inerzia I e di momento elettrico di dipolo d ` e immerso in un campo elettrico omogeneo E giacente nel piano di rotazione. Mediante un calcolo perturbativo, determinare le correzioni ai livelli energetici dello stato fondamentale, del primo stato eccitato e di quelli successivi. 5.36) Consideriamo lHamiltoniana: p2 1 + 2 q 2 + p4 . 2 2 Al secondo ordine in , valutare le correzioni agli autovalori delloscillatore armonico. H= 5.37) Una particella di massa si muove su una circonferenza di raggio r ed ` soggetta e al potenziale: V = sin cos , dove individua la posizione angolare della particella. Al secondo ordine della teoria delle perturbazioni, valutare i primi tre livelli energetici. 5.38) Un elettrone ` connato in una scatoe la cubica di lato a orientata con le facce parallele agli assi x, y, z , e ha energia pari a W = 3h2 /4a2 . Ad un certo istante si accende un campo elettrico E costante e uniforme, parallelo allasse z. i) Calcolare al primo ordine perturbativo come si modica lautovalore dellenergia. ii) Ripetere il calcolo con la perturbazione H = eExy .

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5. PERTURBAZIONI INDIPENDENTI DAL TEMPO. PROBLEMI.

5.39) Un atomo di idrogeno ` sottoposto a una perturbazione dovuta a un campo magnetico e statico avente potenziale vettore: 1 2 y x A = Br0 2 , 2 , 0 , r = x2 + y 2 + z 2 , 2 r r essendo B ` una costante che caratterizza lintensit` del campo magnetico e r 0 il raggio e a di Bohr. Determinare le correzioni perturbative ai livelli energetici al primo ordine in B , e discutere la validit` dellapprossimazione. Confrontare il risultato con lo sviluppo in serie a dei valori esatti trovati nel 2.17) . 5.40) Risolto esattamente lesercizio precedente al primo ordine in B , valutare al primo ordine perturbativo le correzioni dovute al termine in B 2 . 5.41) Sia dato il potenziale 1 K x2 + y 2 + z 2 + xy , 2 e una particella massiva immersa in esso. Nellipotesi di piccolo, valutare: i) al secondo ordine in le correzioni allenergia dello stato fondamentale; ii) al primo ordine in le correzioni allenergia del primo stato eccitato. V (x, y, z) = 5.42) Con = 1 , sia H0 = a a lHamiltoniana di un oscillatore armonico traslato. Trovare lo spettro delloperatore: H = H0 + (2 a + a a2 ) in teoria delle perturbazioni a 3 allordine . [Poich` loperatore di parit` P soddisfa alle relazioni P H0 = H0 P e e a P a = P , si dimostra che gli autovalori di H dipendono solo da 2 , e quindi...] a 5.43) Una distribuzione continua di carica elettrica genera un campo centrale E che 1 corrisponde a un potenziale: V (x) = 2 K x2 . i) Scrivere lHamiltoniana quantistica per una particella di carica e e spin /2 , tenendo conto anche della interazione spin-orbita. ii) Determinare lo spettro di energia. iii) Se la carica ` distribuita su un volume nito (una e sfera di raggio R), come si modica lo spettro? 5.44) Un atomo di idrogeno ` sottoposto allazione del campo esterno E di componenti e xz yz x2 + y 2 , 3 , }, r3 r r3 con costante positiva. Determinare se esiste un potenziale V tale che E = V , e individuare le costanti del moto in presenza del campo esterno. Determinare al secondo ordine in la correzione allo stato fondamentale e al primo ordine quella per il primo livello eccitato, esprimendo formalmente il risultato in termini degli integrali: E={

cn,l =
0

dr unl u10

dn,l =
0

dr unl un

l+1

dove Rnl = unl /r ` la parte radiale delle autofunzioni dellatomo didrogeno. e

5. PERTURBAZIONI INDIPENDENTI DAL TEMPO. PROBLEMI.

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[Si faccia uso della formula soddisfatta dalle armoniche sferiche: cos Ylm (, ) = (l + 1 m)(l + 1 + m)/[(2l + 1)(2l + 3)] Yl+1,m +

+ (l m)(l + m)/[(2l 1)(2l + 1)] Yl1,m . ] 5.45) Una particella di massa si muove in un potenziale di oscillatore armonico isotropo perturbato: 1 2 2 2 2 V = 2 x2 + y 2 + z 2 + xyz + x y z , 2 con costante, il medesimo in entrambi i termini. Calcolare le correzioni allenergia dello stato fondamentale al secondo ordine in . 5.46) Si consideri lHamiltoniana 1 p2 + 2 q 2 + V0 cos ( / q) H= 2 2 dove p e q sono gli operatori canonici, , , e V0 sono costanti positive. Si studi lo spettro di energia nel limite V0 utilizzando la teoria delle perturbazioni. Si discutano anche i limiti e 0 . 5.47) Sia dato lHamiltoniana: p2 + K ( 1 cos (q) ) , H= 2 con , K, costanti positive. Si discutano le condizioni sui parametri anch` sia possibile e 2 2 considerare corretta lapprossimazione quadratica 1 cos (q) 1/2 q . 5.48) Si determini lo spettro dellHamiltoniana p2 1 + 2 q 2 + F q + Gq 2 2 2 in teoria delle perturbazioni, considerando F e G costanti piccole con F 2 G . H= 5.49) Si determini lo spettro di bassa energia dellHamiltoniana: H = a a1 + a a2 + ( a 2 a2 + a a2 ) , 1 2 1 2 1 in teoria delle perturbazioni, e limitatamente ai primi quattro livelli. 5.50) Consideriamo loscillatore bidimensionale isotropo perturbato: 1 1 1 H = (p2 + p2 ) + (x2 + y 2 ) + xy (x2 + y 2 ) . x y 2 2 2 Al primo ordine perturbativo, valutare le correzioni ai primi due autovalori delloscillatore armonico imperturbato. Dare una stima del valore di per cui lapprossimazione ` valida. e

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5. PERTURBAZIONI INDIPENDENTI DAL TEMPO. PROBLEMI.

5.51) Una particella monodimensionale carica ` soggetta a un potenziale di oscillatore e armonico, ed ` immersa in un campo elettrico E uniforme e costante. In teoria delle e perturbazioni no allordine E 2 valutare le correzioni alle energie degli stati legati. 5.52) Consideriamo lHamiltoniana: H= d2 + x2 + x3 . dx2

Valutare la prima correzione perturbativa diversa da zero allo stato fondamentale delloscillatore armonico. 5.53) Una massa ` collegata a un perno P da una barra e senza massa di lunghezza a . i) Nella prima approssimazione di piccoli angoli, trovare i livelli di energia quantistica del sistema. ii) Trovare la prima correzione allo stato fondamentale per lapprossimazione successiva.

5.54) Un oscillatore armonico monodimensionale ` e soggetto a una piccola perturbazione del tipo: V = . x2 + a 2

/a

Calcolare la correzione allo stato fondamentale al primo ordine perturbativo, nel caso che: / , ii) a / . i) a 5.55) Una particella monodimensionale di carica e e massa ` immersa nel potenziale : e K x>0 V (x) = x x0,

V x

con K costante positiva. Calcolare lenergia dello stato fondamentale. Nel caso venisse applicato un piccolo campo elettrico in direzione x , valutare leetto Stark al primo ordine perturbativo. 5.56) Una particella di massa pu` ruotare in un piano attorno a un punto sso, collegata o a questo tramite unasta senza massa di lunghezza . i) Valutare autovalori e autofunzioni

5. PERTURBAZIONI INDIPENDENTI DAL TEMPO. PROBLEMI.

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del sistema. ii) Introdotto il potenziale V0 cos 2 , calcolare al primo ordine in V0 della teoria delle perturbazioni le variazioni agli autovalori e alle autofunzioni. 5.57) Consideriamo un atomo di Elio con 2 elettroni a spin zero. i) Trascurando la repulsione Coulombiana, scrivere lo stato fondamentale dellenergia e il suo autovalore. ii) Con la teoria delle perturbazioni al primo ordine, valutare la correzione dovuta alla repulsione tra gli elettroni. ii) Con questo risultato, stimare lenergia di ionizzazione dellElio. [ Utilizzare la relazione: d3 r1 d3 r2 exp{a (r1 + r2 )} / |r1 r2 | = 20 2 /a5 .] 5.58) Sia dato un oscillatore harmonico tridimensionale isotropo, di frequenza e massa , perturbato da un potenziale V = xy , con costante. Al primo ordine, trovare le correzioni allautovalore del primo stato eccitato imperturbato, e i relativi autostati. 5.59) Al primo ordine perturbativo, calcolare le correzioni al primo livello eccitato di un oscillatore armonico bidimensionale isotropo soggetto alla perturbazione V = xy . Determinare le funzioni corrette allordine zero ( 0). Confrontare con la soluzione esatta per = 0 . 5.60) Al primo ordine perturbativo, calcolare le correzioni allenergia del secondo livello eccitato di un oscillatore armonico bidimensionale isotropo soggetto alla perturbazione V = xy . Determinare le funzioni corrette allordine zero ( 0 ). Confrontare con la soluzione esatta per = 0 . (Vedi 5.59)) 5.61) Una buca innita in 0 < x < a ` soggetta anche a V (x) = (x a/2) . e Considerando questo termine come una perturbazione, calcolare i contributi allo spettro al primo e al secondo ordine. Indicare le condizioni di applicabilit` del risultato ottenuto. a 2 2 1 1 [ Sfruttare la relazione: [(2k + 1) (2p + 1) ] = [4(2k + 1)] [(p + k + 1)1 (p k)1 ] .] 5.62) Un atomo mesico di numero atomico Z ` costituito da un ordinario atomo nel e quale un mesone ha sostituito uno degli elettroni. Inizialmente il muone ` catturato e su unorbita eccitata simile a quella dellelettrone espulso, per poi scendere rapidamente ai livelli pi` bassi per emissione a cascata di raggi X , o di altri elettroni per eetto Auger. u A causa della sua massa elevata, m 206me , il suo raggio di Bohr ` molto pi` piccolo e u di quello degli elettroni, ovvero le sue orbite sono molto pi` vicine al nucleo di quelle di u tutti gli elettroni, e quindi risente in modo accentuato della distribuzione di volume della carica nucleare, e molto poco della carica elettronica, per lo pi` esterna allorbita . u Dunque, il potenziale di Coulomb eettivo sul muone interno pu` essere approssimato da: o V (r) = Ze2 (3/2 r 2 /2 2 ) per r < , e V (r) = Ze2 /r per r > . Vedi 5.7). a) Valutare lenergia dei livelli 1s , 2s e 2p dellatomo mesico al primo ordine delle perturbazioni per r0 , dove r0 ` il raggio di Bohr del mesone. e

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5. PERTURBAZIONI INDIPENDENTI DAL TEMPO. PROBLEMI.


(1) (1)

Ricordare che le prime funzioni donda dellatomo mesico idrogenoide ( Z = 1 ) sono le 3/2 3/2 seguenti: 1s = 2 N0 eY00 , 2s = 1/ 2 N0 (1 /2) e/2 Y00 , 3/2 2p = 1/2 6 N0 e/2 Y1m , dove N0 = 1/r0 , = r/r0 , e le Y le armoniche sferiche. 5.63) Un atomo di idrogeno ` perturbato da un campo non centrale V = f (r)xy , con f (r) e non specicata ma ovunque regolare. Al primo ordine perturbativo, valutare le correzioni del livello con n = 2 e le loro eventuali degenerazioni residue, in funzione di un parametro incognito legato ai valori di aspettazione della funzione f (r) .

b) Posto che per Z = 5 si trovi W2s W2p 2 102 eV , ricavare una stima di .

CAPITOLO 6

Calcolo Variazionale. Problemi.

6.1) Volendo utilizzare il principio variazionale di Riesz per la valutazione approssimata dello stato fondamentale di una buca innita con 0 x a, dire quali dei due polinomi seguenti pu` essere utilizzato come funzione di prova e perch`: o e 1 = x(l x) essendo l un parametro variazionale. 6.2) Calcolare il valore approssimato dellenergia dello stato fondamentale di un oscillatore armonico con il metodo variazionale, utilizzando le funzioni di prova: x2 x2 a) 1 (x) = A(1 + 2 )1 b) 2 (x) = B(1 + 2 )2 , a a essendo a il parametro variazionale. Dire per quali valori dei parametri a e b la funzione di prova: x2 2 (x) = C(1 + 2 )b a riproduce meglio landamento della autofunzione esatta dello stato fondamentale, e valutare lerrore minimo sullautovalore. [ Per la prima e per la seconda domanda, rispettivamente, utilizzare le formule: dx 1 d x dx = , ex = lim (1 + ) .] 2 )n+1 2 )n n db (b + x (b + x 6.3) Una pallina di massa soggetta solo al proprio peso rimbalza sul pavimento in modo perfettamente elastico. Trascurando le oscillazioni sul piano xy, valutare lenergia dello stato fondamentale con il metodo variazionale, utilizzando come funzioni di prova: 1 (z) = Azez 2 (z) = Bzez
2 /2

2 = x(l x)(x a) ,

Confrontare con il valore esatto dellesercizio 1.15). 6.4) Mediante il metodo variazionale ricavare il valore approssimato dellenergia dello stato 2p di una particella in campo coulombiano, utilizzando le funzioni di prova: (r) = a r exp[2 r 2 ] , con a vettore costante e parametro variazionale. Confrontare con il valore esatto e giusticare la scelta delle funzioni di prova.
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6. CALCOLO VARIAZIONALE. PROBLEMI.

6.5) Calcolare il valore approssimato dellenergia dello stato fondamentale di un oscillatore armonico bidimensionale, utilizzando il metodo variazionale con le funzioni di prova: () = C exp() , con parametro variazionale. 6.6) Con il principio variazionale di Riesz, stimare il primo stato eccitato delloscillatore armonico, usando come funzioni di prova una delle due seguenti: 1 (x) = A x e|x| , 2 (x) = A x2 e|x| , con parametro variazionale. Giusticare la scelta. 6.7) Applicare il principio variazionale di Riesz alloscillatore armonico tridimensionale isotropo, usando come funzioni di prova: (r) = a r exp[r] , con a vettore costante e parametro variazionale. Dire di quale autostato questa pu` o essere ritenuta una buona approssimazione, e calcolare gli autovalori approssimati. 6.8) Sia data lHamiltoniana: H = p2 /2 + x2k , con k intero positivo. i) Con la semplice analisi dimensionale, dimostrare che per , E0 1/k+1 . ii) Applicando il metodo variazionale con funzioni di prova gaussiane, dare una stima approssimata dello stato fondamentale, autofunzione e autovalore. 6.9) Un elettrone senza spin si muove nel potenziale a simmetria sferica V = r , con > 0 . Con il metodo variazionale e una funzione di prova esponenziale, trovare un valore approssimato per lenergia dello stato fondamentale. 6.10) - Mediante il metodo variazionale ricavare il valore approssimato dellenergia dello stato fondamentale di una particella immersa in un campo coulombiano, utilizzando come funzioni di prova: i (r) = A e
2 r2

x2 + y 2 ,

ii (r) =

A ( r) r 0 r,

con parametro variazionale. -Le funzioni di prova sono entrambe accettabili? -Ignorando il valore esatto, quale dei due valori rappresenta una migliore approssimazione? -Era questo prevedibile dalla forma delle funzioni di prova? 6.11) Una particella tridimensionale si muove nel potenziale: V (r) = /r 3/2 . Per valutare un limite superiore dellenergia dello stato fondamentale, utilizzare il calcolo variazionale con una funzione idrogenoide quale funzione di prova.

6. CALCOLO VARIAZIONALE. PROBLEMI.

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6.12) Una particella si trova in una buca innita nellintervallo 0 < x < a . Assumere come approssimazione allo stato fondamentale una delle seguenti funzioni: 1) 1 (x) = A x(xa) , 2) 2 (x) = B sin2 (x/a) , 3) 3 (x) = C (a/2 |x a/2|) , e valutare il relativo valore di aspettazione dellenergia. Confrontare con il valore esatto. Sulla base del principio variazionale di Riesz, dire se tutte le funzioni di prova rappresentano una scelta opportuna, e spiegare perch` la prima fornisce un risultato migliore. e 6.13) Calcolare il valore approssimato dellenergia dello stato fondamentale di una particella nel campo V (x) = (x) , utilizzando a come parametro variazionale nelle funzioni di prova: 1) 1 (x) = A(1 + x2 /a2 )1 2) 2 (x) = B(1 + x2 /a2 )2 . Confrontare con il risultato esatto. 6.14) Data una buca innita per a < x < a , trovare il polinomio di grado minimo adatto ad approssimare il primo stato eccitato. Confrontare la corrispondente energia approssimata con il risultato esatto. 6.15) Sia dato il potenziale del problema 4.13). Mediante il metodo di Riesz, dare una stima dei parametri del potenziale per i quali ` garantita lesistenza dello stato legato. Utilizzare e le seguenti funzioni di prova, con parametro variabile: 1 (x) = A x exp(x), 2 (x) = B x exp(x2 /2) . Confrontare con il valore esatto trovato nel 4.13). (Notare le 2 diseguaglianze ey /y e , ey /y 2e .)

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6. CALCOLO VARIAZIONALE. PROBLEMI.

CAPITOLO 7

Evoluzione temporale. Problemi.

7.1) La funzione donda a t = 0 per un elettrone libero ` data da: e 0 (x) = (22 )1/4 ex
2 /42

con = 0.53 108 cm . Dopo quanto tempo xt = 1cm ? E se fosse = 103 gr ? 7.2) Sia data lhamiltoniana e altre tre osservabili di un sistema sico: H=w 0 1 1 0 A=a 1 1 1 1 B=b 1 0 0 1 C=c 1 0 . 0 0

i) Determinare quali delle osservabili sono costanti del moto. ii) Una misura di C al tempo t = 0 da per risultato il valore 0 . Quale sar` al tempo t > 0 il risultato di una misura a di A ? iii) Determinare almeno tre dierenti sistemi completi di osservabili. 7.3) Siano date le matrici matrice H relativa alla sua 0 i A=a i 0 0 0 A e B relative hamiltoniana: 1 0 0 B=b 0 0 1 a due osservabili per un certo sistema, e la 0 0 1 0 0 1 0 0 0 H=w 0 0 1 . 0 1 0

i) Vericare che le due grandezze sono compatibili. ii) Supposto di avere eseguito al tempo t = 0 una misura delle due grandezze e trovato il valore a per la prima e b per la seconda, calcolare la funzione donda al tempo t > 0 . 7.4) Un pacchetto donde associato a particelle neutre di spin 1/2 e momento magnetico intrinseco 0 , attraversa un campo magnetico B = 0, 0, B(z) . i) Scrivere lequazione di Schrdinger per la funzione o donda: (t) = 1 (t) . 2 (t)
1 B

ii) Per un dato iniziale del tipo 0 = (x ), con spinore arbitrario, e per x = i (t) | x | i (t) d/dz B(z) ovvero che 1 (t) e 2 (t) rappresentano due pacchetti donde i cui due baricentri
i,t

d/d z B( z ) , dimostrare che il fascio si separa,

(i = 1, 2) si muovono su traettorie divergenti.


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7. EVOLUZIONE TEMPORALE. PROBLEMI.

7.5) Un oscillatore lineare armonico di massa e frequenza ` descritto al tempo t = 0 e dalla funzione donda normalizzata: 1/4 2 /2 0 (x) = . =x e ( 2 3), 16 Trovare il valor medio della posizione e dellenergia in funzione del tempo. 7.6) Siano date le matrici A , B e C relative a tre osservabili per un certo sistema, e la matrice H relativa alla sua hamiltoniana: 0 1 0 A=a 1 0 1 0 1 0 1 0 0 B = b 0 0 1 0 1 0 2 0 0 C=c 0 3 0 0 0 3 0 iw1 0 0 , H = iw1 0 0 0 w2

con a, b, c > 0 . Osservato al tempo t = 0 il valore massimo di A , calcolare la probabilit` a di trovare al tempo t > 0 : i) il valore massimo di B ; ii) Contemporaneamente i valori massimi di B e C . 7.7) E data una particella di spin 1/2 e momento magnetico 0 , con matrici di Pauli. Al tempo t = 0 una misura della componente dello spin lungo lasse x d` come a risultato /2 . Per t > 0 su di essa agisce il campo magnetico B = 0, 0, B0 (1 et ) . Trovare i valori medi delle tre componenti dello spin in funzione del tempo e vericare che questi, nel limite t , sono funzioni periodiche del tempo. 7.8) Un elettrone si muove in un campo magnetico uniforme B0 diretto come lasse z . Dallistante t0 = 0 agisce su di esso un altro campo magnetico uniforme B1 diretto come lasse x . Supposto lo spin dellelettrone inizialmente orientato secondo la direzione positiva dellasse z , calcolare al tempo t la probabilit` di trovare lo spin capovolto. a 7.9) Una particella di spin 1 (di cui si considerano solo i gradi di libert` di spin) ` immersa a e in un campo magnetico statico diretto come lasse y , ovvero H = sy , con s operatore di spin. Se allistante t = 0 una misura di sx fornisce come risultato , quale ` la e probabilit` di ottenere a in una misura di sz al tempo t > 0 ? 7.10) Una particella di spin 1/2 e momento magnetico 0 = 1/2 g si trova immersa in un campo magnetico oscillante nel tempo e di direzione costante B = (0, 0, B sin(t)) . Se lo stato iniziale della particella ` autostato della componente x dello spin, calcolare la e distribuzione di probabilit` per tutte le componenti dello spin in funzione del tempo. a 7.11) Sia data una particella di spin s = 1/2 e momento magnetico , immersa in un campo magnetico omogeneo stazionario. Determinare loperatore vettoriale di spin (t) s in rappresentazione di Heisenberg, con due procedimenti:

7. EVOLUZIONE TEMPORALE. PROBLEMI.

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i) tramite la trasformazione unitaria che collega gli operatori delle osservabili in rappresentazione di Heisenberg e di Schrdinger, utilizzando il lemma di Baker-Hausdor: o exp(A)B exp(A) = B + [A, B] + 1 1 [A, [A, B]] + [A, [A, [A, B]]] + ...) ; 2! 3!

ii) risolvendo le equazioni del moto per gli operatori s in rappresentazione di Heisenberg. 7.12) Studiare il moto di un pacchetto donde gaussiano che evolve secondo lequazione di Schrdinger in un potenziale a una dimensione: o V (x) = 0 V0 x<0 x > 0,

dove V0 ` una costante positiva. Il pacchetto ` e e inizialmente localizzato a sinistra dellorigine ed ha un momento medio p0 > 0 . Descrivere qualitativamente levoluzione del pacchetto. Determinare le autofunzioni nei due casi W > V0 e W < V0 . Nellipotesi di pacchetto molto concentrato attorno a p0 applicare il metodo della fase stazionaria per studiare analiticamente il moto del pacchetto. 7.13) Sia data una particella monodimensionale immersa nel potenziale V (x) = x , >0.

Calcolare la dipendenza temporale della indeterminazione p dellimpulso. 7.14) Una particella a spin 1/2 e momento magnetico , ` immersa nel campo magnetico: e B = B0 +B1 cos t x B1 sin t y con {, y, } versori, e di essa consideriamo solo i gradi z x z di libert` di spin. Se al tempo t = 0 la particella ha spin sz = + /2 , qual` la probabilit` a e a di trovarla al tempo t > 0 con sz = /2 ? Discutere in particolare il caso |B1 /B0 | 1, stabilendo per quale valore di 0 questa probabilit` ha un comportamento risonante. a [Denito T (t) = |a(t) b(t)| , porre a(t) = (t) exp[ i0 t] e b(t) = (t) exp[i0 t] , con 0 = B0 / , e per le nuove incognite cercare una soluzione esponenziale .] 7.15) Come il 7.14), ponendo: a(t) = A(t) exp[ i/2 t] e b(t) = B(t) exp[i/2 t] Cos` facendo, ci si riconduce a unHamiltoniana indipendente dal tempo. 7.16) Come il 7.14), risolvendo in rappresentazione di interazione. 7.17) Un oscillatore armonico monodimensionale si trova a t = 0 nello stato

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7. EVOLUZIONE TEMPORALE. PROBLEMI.

(x) = N exp [ 2 (x x0 )2 /2 ] con e x0 costanti reali. Calcolare lindeterminazione di posizione e momento lineare a un tempo t > 0 qualunque. 7.18) Lo stato di una particella immersa in una buca di potenziale di profondit` innita a e larghezza a ( 0 < x < a ) , ` descritta allistante t = 0 dalla funzione donda: e 3 (x) = A sin (x/a) . Determinare la funzione donda a un istante t successivo, e valutare dopo quanto tempo la particella ripassa per lo stato iniziale. 7.19) Sia data lHamiltoniana che descrive una particella di massa soggetta a un campo di gravit` H = p2 /2 + gz . (Vedi 1.15). Sapendo che lo stato della particella ad un a certo istante t0 ` descritto dalla funzione donda e (x, y, z, t0 ) = N exp (x2 + y 2 + z 2 )/4 + iz con reale positiva, valutare lindeterminazione sulla posizione a un tempo t > t0 . 7.20) Una particella di massa ` connata in una regione monodimensionale 0 x a . e Al tempo t = 0 la sua funzione donda ` data da: e (x; t = 0) = 0 (x) = 8 5a 1 + cos x a sin x . a

a) Valutare la funzione donda a un tempo t > 0 . b) Valutare lenergia media del sistema al tempo t = 0 e al tempo t > 0 . c) Valutare la probabilit` che la particella possa essere a trovata nella prima met` della buca ( 0 x a/2 ) al tempo t > 0 . a 7.21) Sia data una particella di spin 1, soggetta allHamiltoniana H = A sx + B sy , con s operatore di spin e A e B costanti reali. Calcolare i livelli energetici del sistema. Calcolare il valore di aspettazione di sz al tempo t , nel caso che allistante iniziale il sistema sia in un autostato di sz con autovalore . 7.22) Una particella di massa si muove in una buca innita con 0 < x < a . Allistante t = 0 la funzione donda della particella ` data da: 0 (x) = N x(a x) per 0 < x < a , e e 0 (x) = 0 altrove. Esprimere la funzione donda (x, t) al tempo t sotto forma di serie, valutando esplicitamente i coecienti dello sviluppo. 7.23) Come il problema precedente, con : 0 (x) = N (a/2 | a/2 x | ) per 0 < x < a , e 0 (x) = 0 altrove. 7.24) Al tempo t = 0 la funzione donda di un atomo di idrogeno ` la seguente: e 1 (r, 0) = 10 2 100 + 210 + 2 211 + 3 211 ,

7. EVOLUZIONE TEMPORALE. PROBLEMI.

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con gli indici riferiti ai numeri quantici {n, l, m} . Calcolare: i) il valore di aspettazione dellenergia; ii) la probabilit` di trovare il sistema con l = 1 , m = 1 , in funzione del a tempo; iii) la probabilit` di trovare al tempo t = 0 lelettrone a distanza inferiore a 10 10 a cm. dal protone (valutazione approssimata); iv) levoluto temporale (r, t) . 7.25) Sia data lHamiltoniana: H = a a + (2 + a2 ) , reale . a Determinare lo spettro di H . Se al tempo t = 0 il sistema si trova nello stato fondamentale di H0 = a a , determinare lo stato al tempo t > 0 . 7.26) Un atomo di idrogeno ` immerso in un campo magnetico debole B , diretto come e lasse z . Se allistante t = 0 il sistema si trova nello stato 2p , ed ` autostato di Lx con e autovalore , determinare il valore di aspettazione dello stesso operatore Lx al tempo t > 0 . (Operare in rappresentazione di Schrdinger). o 7.27) Un fascio di atomi di idrogeno eccitati nello stato 2s attraversa la zona compresa tra i piatti di un z condensatore, ove esiste un debole campo elettrico v E uniforme E su di una lunghezza a . Gli atomi di x idrogeno hanno velocit` v lungo lasse x e il campo a a 0 E ` diretto come z . Se gli atomi nello stato 2s e entrano tra i piatti allistante t = 0 , determinare la funzione donda al tempo t < a/v . Determinare inoltre la distribuzione di probabilit` dei vari stati, al tempo t > a/v . a 7.28) Sia dato un oscillatore armonico classico, inizialmente a riposo nel punto di equilibrio stabile, soggetto alla forza esterna: 0 t F (t) = F0 F 0 t<0 0<t< < t,
0
t

con reale positivo. a) Determinare la legge oraria nale. Discutere il caso in cui ` e molto minore del periodo naturale di oscillazione, e quello opposto in cui ` molto e maggiore del periodo. [Passare allincognita z(t) = dx(t)/dt + ix(t) ]. b)Nel corrispondente problema quantistico, determinare la probabilit` che il sistema, ina izialmente nello stato fondamentale, si trovi nel nuovo stato fondamentale a tempi t > . Discutere i due casi limite come nelle considerazioni classiche. [Si utilizzi la descrizione di Heisenberg per loperatore di annichilazione e si sfrutti lidea degli stati coerenti].

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7. EVOLUZIONE TEMPORALE. PROBLEMI.

7.29) Come il 7.27). Un atomo di idrogeno si trova nello stato 2p con mx = . Al tempo t = 0 si accende un campo magnetico diretto come z . Assumendo di poter trascurare gli eetti dello spin dellelettrone e i termini quadratici nel campo, calcolare la dipendenza temporale del valore di aspettazione di Lx . (Operare in rappresentazione di Heisenberg). Quanto deve essere lintensit` del campo magnetico anch` linterazione spin-orbita sia a e eettivamente trascurabile. Esprimere la risposta in gauss. 7.30) Un fascio di neutroni viaggia con velocit` v a dalla regione I , ove ` completamente polarizzato e nella direzione +z , alla regione II dove ` e acceso un campo magnetico B = B ex . i) Assumendo che una data particella passa dalla regione I alla regione II al tempo t = 0 , quale ` la funzione donda di spin di quella particella e a t > 0 ? ii) In funzione del tempo, quale ` la e polarizzazione del fascio nella regione II nelle direzioni +x , +y e +z ?

I
s v B

II

7.31) Sia dato un oscillatore armonico forzato, descritto dallHamiltoniana: H = H0 + H1 (t) = p2 1 + 2 x2 x f (t) . 2 2

Al tempo t = 0 il sistema si trovi in un autostato | n dellHamiltoniana imperturbata H0 . In rappresentazione di interazione, trovare la probabilit` di trovare il sistema in un a altro autovettore | m di H0 , con m = n . 7.32) Siano date lhamiltoniana H e losservabile A di un certo sistema: 1 0 0 A= 0 0 0 0 0 1 0 1 0 w H= 1 0 1 . 2 0 1 0

Se al tempo t = 0 lo stato del sistema ` autostato di A con autovalore , si determini la e probabilit` che la misura di A al tempo t > 0 dia ancora il valore A = . Si determini a la probabilit` dello stesso evento nel caso in cui si sia eettuata la misura dellenergia in a un tempo intermedio 0 < < t . 7.33) LHamiltoniano di un oscillatore con frequenza variabile nel tempo dato da: H = (t) a a + (t) ( + a ) a (0) = 1 , (0) = 0 .

Si consideri lo stato iniziale dato da | (0) = | z essendo | z autostato di a con autovalore z . Si determini al tempo t > 0 : i) il valore medio di x = ( + a )/ 2 , ii) il a valore medio dellenergia H(t) . [Utilizzare la descrizione di Heisenberg].

7. EVOLUZIONE TEMPORALE. PROBLEMI.

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7.34) Una particella di massa si trova in una buca innita di larghezza L . Assumendo che la particella sia nello stato fondamentale e che al tempo t = 0 la buca venga trasformata in modo innitamente rapido in una nuova buca di ampiezza 2L , calcolare: i) la probabilit` a che la particella si trovi nello stato fondamentale della nuova buca di potenziale, ii) il valor medio dellenergia allistante t > 0. Discutere come cambierebbero le risposte alle domande i) e ii) nel caso che la transizione L 2L avvenga in modo adiabatico, cio` in un tempo e molto lungo rispetto alla scala di tempi caratteristici della dinamica del sistema. 7.35) Un elettrone con lo spin diretto lungo lasse z positivo attraversa un campo magnetico B diretto come lasse x . Dopo un tempo si misura nuovamente il suo spin. Quale ` e la probabilit` di trovare lo spin capovolto? Questa probabilit` pu` essere uguale a 1 ? a a o 7.36) Una particella di massa ` soggetta al potenziale V = 1/2 2 x2 , e al tempo e t = 0 ` descritta dalla funzione donda: e n 1 (x, 0) = N n (x) , 2 n essendo n gli autostati dellenergia relativi agli autovalori Wn = (n+1/2) . Calcolare la costante di normalizzazione N . Trovare il valore daspettazione dellenergia a t = 0 . Trovare una espressione di (x, t) per t > 0 . Mostrare che | (x, t) | 2 ` una funzione e periodica del tempo, e valutarne il periodo. 7.37) Un elettrone si trova con lo spin diretto verso lasse z negativo. Allistante t = 0 , si accende un campo magnetico B omogeneo e costante, diretto come lasse x . Determinare al tempo > 0 le probabilit` relative a due misure dello spin lungo z e lungo lasse x . a 7.38) Il vettore di stato al tempo t = 0 di una particella immersa in un potenziale di oscillatore armonico V = 1/2 kx2 ` dato da: e (x, 0) = N e
2 x2 /2

N e sono costanti reali, 2 =

k/ , e i polinomi di Hermite sono cos` normalizzati: n 2 2 2 n! . dx e x | Hn (x) | 2 =

sin cos H0 (x) + H2 (x) 2 2

i) Scrivere una espressione per (x, t) . ii) Quali sono i possibili risultati di una misura dellenergia al tempo t , e quali sono le relative probabilit`? iii) Quanto vale < x > al a tempo t ? 7.39) Una particella monodimensionale si muove in una buca innita, nulla per 0 x a e innita altrove. La sua funzione donda allistante iniziale ` data da: e (x, t = 0) = x 8 x 1 + cos( ) sin( ) . 5a a a

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7. EVOLUZIONE TEMPORALE. PROBLEMI.

a) Valutare la funzione donda al tempo t0 > 0 . b) Valutare lenergia media del sistema al tempo t = 0 e al tempo t > 0 . c) Valutare la probabilit` che al tempo t > 0 la a particella si trovi nella met` sinistra della buca, cio` con 0 x a/2 . a e 7.40) Siano date due particelle distinguibili di spin /2 . Valutare le probabilit` che una a 2 misura del quadrato dello spin totale S = S1 + S2 dia come risultato 2 nei casi in cui gli spin delle due particelle puntano: i) entrambi nella direzione +z ; ii) quello della 1 nella direzione +z e quello della 2 nella direzione z ; iii) quello della 1 nella direzione +x e quello della 2 nella direzione +z . Le due particelle interagiscono tramite lHamiltoniana: H = / S1 S2 . Allistante t = 0 , lo spin della particella 1 punta nella direzione +z e quello della particella 2 nella direzione z . A un generico istante t > 0 , valutare : i) lo stato del sistema; ii) la probabilit` di a trovare z1 = + , cio` la prima particella con lo spin in su; iii) il valore di aspettazione della e componente z dello spin della particella 1. 7.41) Sia dato un oscillatore tridimensionale isotropo: H = p2 /2 + 1/2 2 r2 . a) Trovare i primi tre livelli dellenergia, W0 , W1 , W2 . b) Se il sistema viene perturbato con un campo magnetico B uniforme costante, valutare come viene perturbato il terzo livello W2 . c) Nel caso che a t = 0 venga accesa la perturbazione H = A x cos t , determinare tra quali stati del punto a) possono avvenire transizioni. d) Con riferimento al punto c), se lo stato iniziale imperturbato ` quello fondamentale, valutare la probabilit` di e a transizione verso W1 al tempo t . e) Per valori di e molto grandi rispetto alle altre grandezze in gioco, dire per quali valori di queste la probabilit` ` sensibilmente diversa da ae zero. Valutarla in questo caso, e nel caso che anche t sia grande.

7.42) Una particella di spin 1/2 ` immersa in un campo magnetico diretto lungo z . A e partire dallistante t = 0 si eseguono a intervalli regolari di tempo misure ripetute dello spin nella direzione x . Dopo N misure oltre la prima, determinare: 1) la probabilit` delle a dierenti congurazioni e come queste si caratterizzano; 2) quali condizioni determinano lesistenza di congurazioni deterministiche. 7.43) Determinare la variazione nel tempo della funzione donda di un rotatore piano che allistante iniziale si trova nello stato: (; t = 0) = N sin 2 () . Trovare il periodo del rotatore. 7.44) Determinare la variazione nel tempo della funzione donda di un rotatore tridimensionale che allistante iniziale si trova nello stato: (, ; t = 0) = N cos 2 () . Trovare il periodo del rotatore.

7. EVOLUZIONE TEMPORALE. PROBLEMI.

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7. EVOLUZIONE TEMPORALE. PROBLEMI.

CAPITOLO 8

Perturbazioni dipendenti dal tempo. Problemi.

8.1) Una particella, inizialmente in un autostato dellenergia di una buca quadrata innita, ` soggetta a una perturbazione della forma e V0 x cos(t) . Mostrare quali transizioni tra autostati um e un sono possibili.

xVo 0 t

8.2) Ricavare le regole di selezione per le transizioni di dipolo elettrico in un oscillatore armonico monodimensionale. 8.3) E dato un oscillatore armonico lineare di frequenza . Al tempo t = 0 si trova nel suo stato fondamentale e, a partire da questo istante, ` soggetto alla forza F = F 0 cos(2t) e con = . Trovare al tempo t la probabilit` di transizione verso uno stato eccitato. a 8.4) Sia dato un oscillatore armonico inizialmente nello stato fondamentale descritto in opportune unit` di misura da H0 = 1/2 (p2 + q 2 ) . Allistante t = 0 loscillatore ` a e sottoposto alla perturbazione HI = q sin t . a) Si determini quale la probabilit` a P (W, t) di misurare unenergia W = n + 1/2 ad un qualsiasi istante t > 0 . b) Al tempo = 2/ la perturbazione viene spenta. Dire se la probabilit` P (W, t) dipende a dal tempo per t > . c) Confrontare con il risultato esatto del 7.32). 8.5) Discutere loscillatore armonico quantistico avente massa e frequenza soggetto a una perturbazione esterna che ne modica la frequenza in modo tale da avere (t) = + t<0 0<t<T T <t.

Se loscillatore si trova nello stato fondamentale per t < 0 , quale sar` la probabilit` di a a misurare unenergia pari a (n + 1/2) a un tempo maggiore di T ? 8.6) Una particella tridimensionale di massa e carica q ` soggetta al potenziale armonico e isotropo: V (x) = K/2 (x2 + y 2 + z 2 ) . Allistante t = loscillatore ` nel suo stato e fondamentale e viene perturbato dal un campo elettrico: E(t) = A exp[(t/ )2 ] , con z z
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8. PERTURBAZIONI DIPENDENTI DAL TEMPO. PROBLEMI.

versore dellasse z , A e costanti e A 1 . Al primo ordine perturbativo, calcolare la probabilit` che a t = + loscillatore si trovi in uno stato eccitato . a 8.7) Un atomo di idrogeno si trova nel suo stato fondamentale. Al tempo t = 0 viene acceso un campo elettrico spazialmente uniforme dato da: E(t) = E0 exp[t/ ]. Determinare lo stato dellatomo ad un tempo t , valutando esplicitamente il primo coeciente non nullo in teoria delle perturbazioni dipendenti dal tempo. 8.8) Supponendo che lHamiltoniana H0 abbia spettro discreto, determinare la probabilit` a di transizione dal livello n al livello k imperturbati, per un sistema sotto leetto delle seguenti perturbazioni. i) Accensione istantanea: V (t) = V0 (t) , con (t) gradino di Heaviside ( d(t)/dt = (t) ), e V0 indipendente dal tempo. ii) Impulso istantaneo: V (t) = V0 (t) , con V0 indipendente dal tempo. Quali sono le condizioni di applicabilit` a delle formule ottenute nel caso che i) oppure ii) si instaurino in un tempo nito ? 8.9) Una particella di massa = 0.511M eV si trova in [0, a] nello stato fondamentale di una buca innita di larghezza a = 1 . Al tempo t = 0 si attiva istantaneamente A un potenziale a buca quadrata, centrato in x = a/2 di profondit` V0 = 104 eV e a 12 18 larghezza 2b = 10 cm , che viene rimosso al tempo = 510 sec . Dopo la rimozione della perturbazione, quale ` la probalit` di trovare il sistema in ciascuno dei primi tre stati e a eccitati della buca innita? 8.10) Una particella monodimensionale a carica negativa e ` immersa in una buca e di potenziale innita per a/2 < x < a/2 e si trova nel primo autostato dellenergia. Allistante iniziale viene applicato un campo elettrico E diretto nel verso positivo delle x , che viene poi rimosso al tempo > 0 . i) Con la teoria delle perturbazioni dipendenti dal tempo, valutare le probabilit` P2 e P3 che la particella si trovi al tempo t > a negli autostati della buca innita con n = 2 e n = 3 , rispettivamente. ii) Dire se ci si attende che queste probabilit` dipendono da t . iii) Specicare le condizioni sui parametri a che giusticano lapprossimazione perturbativa. 8.11) Un elettrone ` connato in una scatola cubica di lato 2a . Da t = 0 in poi al sistema e si applica il campo elettrico uniforme: E = E0 e t , con > 0 e E0 perpendicolare a una delle facce della scatola. Al primo ordine in E0 valutare la probabilit` di transizione a dallo stato fondamentale a t = 0 al primo stato eccitato al tempo t = . 8.12) Un atomo di idrogeno ` immerso nel campo elettrico omogeneo di intensit` : e a 2 2 E(t) = (E/e) /(t + ) , con E e costanti. Se a t = latomo si trova nello stato fondamentale, quale ` la probabilit` di trovarlo nello stato 2p a t = ? e a

8. PERTURBAZIONI DIPENDENTI DAL TEMPO. PROBLEMI.

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8.13) Una particella si trova al tempo t nello stato fondamentale di una buca innita di larghezza a . Su di essa si esercita anche un potenziale variabile nel tempo, che pu` assumere una delle seguenti forme: a) H1 (x, t) = xV0 exp[t2 / 2 ] ; o b) H1 (x, t) = xV0 exp[|t|/ ] ; c) H1 (x, t) = xV0 /[1 + (t/ )2 ] . Al primo ordine delle perturbazioni, calcolare le diverse probabilit` di transizione della particella a stati eccitati a per t + . Indicare anche le condizioni di applicabilit` dellapprossimazione. a 8.14) Un rotatore piano di momento bipolare d , vedi 2.4), si trova nel suo stato fondamentale ntanto che non agisce un debole campo elettrico omogeneo di intensit` E(t) = E(t) n , a situato nel piano di rotazione e con: E(t) = 0 t<0 E0 exp[t/ ] t > 0 .

Per t e al secondo ordine della teoria delle perturbazioni dipendenti dal tempo, calcolare le probabilit` di transizione proibite al primo ordine. Paragonarle con queste, e indicare a le condizioni di applicabilit` dellapprossimazione. [ V = d E(t) = d E(t) cos .] a

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8. PERTURBAZIONI DIPENDENTI DAL TEMPO. PROBLEMI.

CAPITOLO 9

Momento angolare e spin. Problemi.

9.1) Considerare una particella nello stato descritto da = N ( x + y + 2z ) er , con N costante di normalizzazione. Indicare quali sono i possibili risultati di una misura della terza componenete del momento angolare Lz , e quali le rispettive probabilit`. a 9.2) Sia dato un sistema descritto dallHamiltoniana: H = p2 + a (x2 + y 2 ) + b z 2 . i) Se eseguo una misura di H e immediatamente dopo una misura di L2 e dopo ancora nuovamente di H , ritrovo necessariamente lo stesso valore dellenergia? ii) Come sopra nel caso a = b . iii) Nel caso a = b , dopo una misura solo di L2 il vettore di stato si trova necessariamente in un autostato dellenergia? 9.3) Al tempo t = 0 la funzione donda di una particella ha la forma = N xyer , dove r = x2 + y 2 + z 2 e N ` una costante di normalizzazione. i) Quali sono i possibili e risultati di una misura del momento angolare L2 e di Lz e quali le loro probabilit`? ii) a Se la particella si trova in un potenziale centrale, come variano tali probabilit` nel tempo? a 9.4) LHamiltoniana di un sistema di due spin ` data da: e H = S1 S2 + (S1z + S2z ) Calcolare lo spettro dellenergia per gli spin uguali a: i) {1/2, 1/2} , ii) {1/2, 3/2} . 9.5) Un sistema costituito da due particelle di spin 1/2 ` descritto dalla funzione di spin e (1, 2) = + (1) (2), dove (i) , i = 1, 2 sono autofunzioni della componente lungo z dello spin della particella i-esima. i) Se si esegue una misura di (S1 + S2 )2 , quali risultati si possono ottenere e con quali probabilit`? ii) Quale ` il valor medio della componenente a e lungo lasse z dello spin totale del sistema? 9.6) Mostrare che la funzione = N z exp[ (x2 + y 2 + z 2 ) ] , con N costante di normalizzazione, ` autostato di L2 e di Lz . Ricavare le altre autofunzioni di Lz e appartenenti alla stessa rappresentazione irriducibile dellalgebra {Lx , Ly , Lz } .
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9. MOMENTO ANGOLARE E SPIN. PROBLEMI.

9.7) Una particella di spin 1/2 , inizialmente in un autostato di Sz con autovalore /2 , entra dalla direzione y in un apparato di Stern-Gerlach orientato per misurare il momento angolare in una direzione sul piano x z individuata dallangolo . Calcolare le probabilit` di ottenere i valori /2 . a

9.8) La funzione donda di una particella ` della forma = f (r, ) cos . Cosa si pu` e o predire circa il risultato di una misura della componente z del suo momento angolare? 9.9) Una particella di spin 1, si trova in un autostato di Sz . Valutare i valori di aspettazione 2 2 per Sx , Sy , Sx , Sy in corrispondenza ai diversi autovalori. 9.10) Una particella sulla sfera, descritta dalla Hamiltoniana H = L2 /2I + a Lz , con I e a costanti numeriche, ` caratterizzata dallo stato iniziale: (0) = A sin 2 sin , con A e costante di normalizzazione. Dimostrare che al generico istante t lo stato della particella ` e dato da: (t) = A exp[i3 t/I] sin 2 sin( at) . 9.11) Senza fare ricorso alla teoria generale delladdizione di momenti angolari, determinare autostati e autovalori relativi agli operatori S2 e Sz , essendo S = s1 + s2 , in termini degli autostati | 1/2 ; 1/2 i degli operatori s2 e szi (i=1,2). i 9.12) Per una particella di spin 1/2 si ` osservata la proiezione dello spin sullasse z , e si e ` trovato il valore /2 . Calcolare: a) la probabilit` di trovare lo stesso valore immediae a tamente dopo la prima misura per la proiezione di S sugli assi x , y e sullasse r di coseni direttori l, m, n ( l2 + m2 + n2 = 1 ); b) i valori medi delle proiezioni di S sugli stessi assi x, y e r ; c) gli scarti quadratici medi delle proiezioni di S sugli assi x e y . d) Se la seconda misura viene eseguita dopo un certo intervallo di tempo dalla prima e la particella ` libera, dire se sono variate le probabilit` e i valori medi sopra considerati. e a 9.13) La funzione di spin di un sistema di N particelle a spin 1/2 ` della forma: e = 1 0 1 1 ... 02 0 0 1 0 1 ...
n+2

n+1

0 1

.
N

Valutare il valor medio del quadrato dello spin totale del sistema. 9.14) Dati N spinori ( s = 1/2 ) diversi tra di loro, calcolare quanti stati linearmente indipendenti corrispondono allautovalore Sz della terza componente dello spin totale.

9. MOMENTO ANGOLARE E SPIN. PROBLEMI.

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9.15) Determinare lo stato a spin totale 0 , in funzione di due vettori di stato a spin 1 . 9.16) Sia data la funzione donda di due particelle di momento angolare j della forma: = (2j + 1)1/2
j sj mj =j ()

| j, mj

| j, mj

con sj = mj per j intero e sj = mj + 1/2 per j semintero. Dimostrare che tale stato ha momento angolare totale zero. 9.17) Sia dato un sistema di due particelle (distinguibili) di spin 1 . Senza fare uso dei coecienti di Clebsch-Gordan, ricavare le autofunzioni dello spin totale e della sua terza componente in funzione degli autostati di particella singola. 9.18) Due particelle di spin j1 e j2 si trovano nello stato jtot = mtot = j1 + j2 1 . Determinare la probabilit` di misurare m1 = j1 . a 9.19) Una particella di spin 1/2 si trova nello stato = | sin i cos |T . Calcolare la probabilit` che la misura di n s con n = {n, m, l} dia il valore 1/2 . Vedi 9.12). a 9.20) Due particelle, di spin 1 e 1/2 , si trovano in uno stato a spin totale | 1/2, 1/2 T . Detti S1 e S2 gli operatori di spin 1 e 1/2 , rispettivamennte, valutare le probabilit` a di misurare i valori possibili di S2z , S2y . Se in una prima misura di S2y si ` trovato il e valore 1/2 , valutare le probabilit` legate a successive misure di S1y . a 9.21) Un oscillatore armonico tridimensionale isotropo ` descritto allinstante t = 0 da: e (x, y) = N Z(z) exp[(x x0 )2 (y y0 )2 + ik1 x + ik2 y ] , con Z(z) arbitrario normalizzato. Determinare il valore di aspettazione della componente z del momento angolare a un tempo qualunque t > 0 . 9.22) Sia dato un sistema descritto dallHamiltoniana H = (L+ L )2 e dalla funzione donda allistante iniziale (0) = A sin sin . Determinare levoluzione temporale della funzione donda e valutare a quale tempo essa diventa (t) = A sin cos . 9.23) Una particella di massa senza spin si trova allistante t = 0 nello stato: (x, y, z) = N z d r dr sin kr kr ,

con r = x2 + y 2 + z 2 . Si determinino i valori di aspettazione per la componente z del momento angolare Lz , per il suo quadrato L2 e per lenergia cinetica p2 /2 .

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9. MOMENTO ANGOLARE E SPIN. PROBLEMI.

9.24) Si consideri il sistema composto da due particelle con spin /2 e momento magnetico dato rispettivamente da e e e p p . Lhamiltoniano ` dato da: e H = H0 + (e ez + p pz )B + C e p , dove B rappresenta un campo magnetico esterno costante diretto come lasse z , C ` una e costante positiva e H0 rappresenta la parte di hamiltoniano che non dipende dallo spin. Quali sono gli autovalori dellenergia e quali le autofunzioni, limitatamente alla dipendenza dallo spin? [ Separare le variabili e omettere H0 . ] 9.25) Un sistema di tre particelle di spin 1/2 possiede otto stati di spin linearmente indipendenti. Determinare quali sono autostati degli operatori di spin totale S 2 e Sz . 9.26) Nello spazio di spin le rotazioni di un angolo attorno allasse y sono date dalloperatore: Ry () = exp[iSy ] . Trovarne la rappresentazione matriciale nel caso di s = 1/2 e s = 1 , con lo sviluppo in serie, e con lo sviluppo spettrale. 9.27) Dati due momenti angolari uguali l1 = l2 = l , determinare lo stato a momento angolare totale L = 0 nella rappresentazione prodotto diretto | l, m1 | l, m2 . [Utilizzare loperatore innalzatore L+ .] 9.28) Si consideri una particella in campo centrale, la cui funzione ` data da: e (r, , ) = N f (r) cosn , con n intero e N costante di normalizzazione. Dimostrare che nel limite n lindeterminazione sulle componenti x, y del momento angolare tende allinnito, mentre la posizione angolare della particella risulta sempre meglio collimata lungo lasse z . [Utilizzare lespressione degli operatori: L = ei / + i cot / .] 9.29) Dati due momenti angolari uguali j1 = j2 = j , mostrare che gli autostati del momento angolare totale J 2 e Jz con J = J 1 + J 2 , in termini del prodotto diretto dei singoli momenti angolari, sono a simmetria denita nello scambio m1 m2 . Dire quali sono pari e quali dispari. 9.30) Una particella si trova in uno stato descritto dalla funzione donda:

(x) = A cos + sin (1 + 2 cos ) sin g(r) ,


0 2

dr r 2 | g(r) |2 = 1 .

Quali sono i possibili risultati di una misura di Lz e di L ? Quali sono le probabilit` a 2 relative? Quali soni i valori di aspettazione di Lz e di L ?

9. MOMENTO ANGOLARE E SPIN. PROBLEMI.

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9.31) Due elettroni sono strettamente legati in due siti dierenti in un solido e possono pertanto essere trattati come distinguibili. Essi interagiscono con lHamiltoniana: H = 1x 2x +1y 2y , con costante. i) Quanti livelli di energia possiede il sistema? Quali sono le loro energie e le degenerazioni? ii) Se si aggiunge un campo magnetico B nella direzione z , quali diventano i nuovi livelli di energia? 9.32) Tre particelle di spin /2 si trovano in equilibrio ai vertici di un triangolo equilatero. Linterazione tra gli spin determina lHamiltoniana: H = (s1 s2 + s2 s3 + s3 s1 ) dove ` una costante. Si determini lo spettro di energia e se ne discuta la degenerazione. Se si e accende un campo magnetico uniforme B ortogonale al piano che contiene le particelle, trovare il valore minimo del campo per il quale esiste un livello di energia pari a zero. 9.33) Si consideri lenergia di accoppiamento di quattro spin s1 , s2 , s3 , s4 posti ai vertici di un tetraedro H = i,j si sj . Calcolare lo spettro dellenergia nel caso in cui ciascuno spin abbia valore /2. 9.34) Sia data una coppia {e , e+ } nello stato di puro spin | = 1/ 2 ( |+ |+ ). Calcolare il valore di aspettazione di (n1 s1 )(n2 s2 ) , con n1 e n2 versori arbitrari. 9.35) Una particella senza spin ` rappresentata dalla funzione donda (vedi 9.1)): e r = N (x + y + 2z) e , con r 2 = x2 + y 2 + z 2 , e reale. Trovare il valore di aspettazione del momento angolare totale e della sua terza componente. Calcolare la probabilit` di trovare la particella nellangolo solido d individuato dagli angoli e . a 9.36) Una particella ` immersa in un potenziale centrale, e ha numeri quantici di momento e angolare orbitale l = 2 e di spin s = 1 . Trovare i livelli di energia e le degenerazioni associate a una interazione spin-orbita della forma Hso = L S con costante reale. 9.37) Due particelle di spin 1/2 si trovano una nello stato con sz = 1/2 e laltra con (2) e a sx = 1/2 . Quale ` la probabilit` di trovare il valore S = 0 per lo spin totale? 9.38) Consideriamo una particella a spin 1/2 . Essendo sy e sz gli operatori di momento angolare s = /2 , e A e B due costanti reali, quali sono gli autovalori e gli autovettori normalizzati delloperatore S = Asy + Bsz ? Se il sistema si trova nello stato corrispondente allautovalore superiore di S , quale ` la probabilit` che una misura di sy e a dia come risultato /2 ? 9.39) Sia data una particella con momento angolare orbitale l e spin 1/2 . In funzione degli stati prodotto diretto | l, ml ; s, ms , determinare gli stati di momento angolare
(1)

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9. MOMENTO ANGOLARE E SPIN. PROBLEMI.

totale | j / m con m = l 1/2 , utilizzando esplicitamente gli operatori di creazione e distruzione J | j / m = [ j(j + 1) m(m 1) ]1/2 | j / m 1 , ( = 1 ) . 9.40) Un atomo di idrogeno si trova nello stato 2 P1/2 ( n = 2, l = 1, j = 1/2 ). i) Quale ` la probabilit` che lo spin si trovi in direzione opposta a quella del momento angolare e a totale? Vedi 9.20). ii) Calcolare la densit` di probabilit` P (, ) che lelettrone si trovi a a nellangolo solido , , indipendentemente dalla distanza radiale e dallo spin. 9.41) Si consideri lo stato | l, m > , autostato degli operatori L2 e Lz , con: L2 | l, m >= l(l + 1)
2

| l, m > ,

Lz | l, m >= m | l, m > .

Su questi stati, calcolare i valori di aspettazione < Lx > e < L2 > . x 9.42) Un iperone (3/2, +) , (spin, parit` intrinseca), pu` decadere via interazioni a o deboli in un iperone (1/2, +) e in un mesone K (0, ) : + K . i) Supponendo il decadimento a riposo, determinare la forma pi` generale della distriu buzione angolare del mesone K relativa alla direzione z lungo la quale la ha componente massima dello spin, assumendo cio` come stato iniziale | e 3/2,3/2 > . ii) Quale sarebbe invece la distribuzione se la parit` venisse conservata? a 9.43) Consideriamo le reazioni: a) + p + p , b) p p , c) p 0 n . Queste reazioni possono avvenire per interazioni forti che conservano lo spin isotopico, e possono formare una risonanza a spin isotopico I = 3/2 oppure una N a spin isotopico I = 1/2 . Tenendo conto che allenergia di una risonanza si pu` trascurare il o contributo dellaltro canale, valutare il rapporto delle tre sezioni durto per i due casi. 9.44) Un fascio di particelle con momento angolare l = 1 si muove lungo una direzione che indicheremo come asse y e attraversa un magnete Stern-Gerlach avente campo magnetico in una direzione giacente nel piano ortogonale al movimento, e che chiameremo asse x . Il fascio emergente risulta separato in tre componenti, corrispondenti a m = 1, 0, 1 , e la componente m = 1 viene fatta passare attraverso un altro Stern-Gerlach con campo magnetico lungo lasse z. a) In quanti fasci si separa ulteriormente il fascio con m = 1 , e qual` il loro numero relativo di atomi? b) Stesse domande per le altre due componenti e m = 0, 1 del fascio originario. c) Se consideriamo il fascio uscente con m = 1 dal secondo Stern-Gerlach, possiamo aermare che le componenti x e z del suo momemto angolare sono uguali a ? Giusticare la risposta.

9. MOMENTO ANGOLARE E SPIN. PROBLEMI.

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9. MOMENTO ANGOLARE E SPIN. PROBLEMI.

CAPITOLO 10

Molte particelle. Problemi.

10.1) Sia dato un atomo di elio in cui uno degli elettroni ` stato sostituito da un muone e (stessa carica, massa 207 volte superiore). Si trovi un valore approssimato per lo spettro dello stato fondamentale trascurando linterazione e , e si discutano le dierenze dal caso di due elettroni. Si determini unapprossimazione migliore tenendo conto delleetto di schermo che il muone esercita sul nucleo; si spieghi inne per quale motivo gli stati con numero quantico principale del muone n > 1 sono instabili per ionizzazione. 10.2) Due particelle monodimensionali di massa 1 e 2 si muovono nel potenziale: 0 |x12 | a x12 = x1 x2 . |x12 | > a Trovare autovalori e autofunzioni di questo sistema nel caso di momento totale P , nella ipotesi che le due particelle siano bosoni indistinguibili o fermioni indistinguibili ( 1 = 2 ). V =

10.3) Due fermioni identici di spin 1/2 interagiscono mediante il potenziale armonico: ove x1 , x2 , s1 , s2 , indicano gli operatori di posizione e di spin delle due particelle. Determinare autovalori e autofunzioni del sistema. 10.4) Per latomo di Elio, valutando la repulsione coulombiana al primo ordine perturbativo, calcolare le energie di legame e i potenziali di ionizzazione dello stato fondamentale e dei primi stati eccitati, singoletto e tripletto, 2 1S e 2 3S . [ Per gli integrali diretti e lintegrale di scambio utilizzare i valori (vedi lAppendice): J1,0,0;1,0,0 = 5/4 Zw0 , J1,0,0;2,0,0 = 34/81 Zw0 , K1,0,0;2,0,0 = 32/729 Zw0 . ] 10.5) Un atomo di tre elettroni si trova nello stato fondamentale imperturbato (1s) 2 2s . i) Scrivere la funzione donda dello stato sotto forma di determinante di Slater. ii) Esprimere le correzioni allenergia dovute alla repulsione coulombiana tra gli elettroni, al primo ordine perturbativo e tramite le sole funzioni donda orbitali u100 (ri ) e u200 (ri ) (i = 1, 2) .
65

V = K/2 (x1 x2 )2 + V0 s1 s2 ,

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10. MOLTE PARTICELLE. PROBLEMI.

10.6) Due particelle identiche di massa e spin 1/2 si trovano in una scatola cubica di lato 2a . i) Determinare lo stato fondamentale e trovare la probabilit` di trovare una particella in un volume a dx attorno al punto x . ii) Se si aggiunge una interazione della forma V = A 1 2 , determinare come viene modicata lenergia dello stato fondamentale. 10.7) Tre particelle identiche di massa = 10.8 1028 gr e spin 1/2 si muovono libere in una scatola cubica di lato 2l = 2 108 cm . Calcolare le energie necessarie per passare dallo stato fondamentale al primo eccitato, e da questo al secondo. 10.8) Scrivere la forma pi` generale dello stato fondamentale di un atomo di boro (numero u atomico 5), trascurando la repulsione coulombiana tra gli elettroni. 10.9) Tre bosoni identici con s = 1 sono descritti dalla funzione donda = (x1 )(x2 )(x3 )(1 , 2 , 3 ) , con (x) funzione data, e {1 , 2 , 3 } terze componenti dello spin di ciascuna particella. Determinare il numero degli stati indipendenti. Da tale numero e da semplici considerazioni di simmetria, determinare i valori possibili per lo spin totale. Scrivere esplicitamente gli autostati dello spin totale e della sua terza componente in funzione degli autostati dello spin delle singole particelle. E per tre spinori identici con s = 1/2 ? 10.10) Calcolare lenergia dello stato fondamentale dellatomo di Litio, al primo ordine spe perturbativo nella repulsione Coulombiana, e confrontare con il valore sperimentale WLi 203.4 ev . (Vedi 10.5) e 10.4) per gli integrali.) 10.11) Calcolare lenergia dello stato fondamentale dellatomo di Litio, repulsione Coulombiana inclusa, mediante il metodo variazionale, utilizzando come funzioni di prova: = u (r1 ) u (r2 ) u (r3 ) , 1 1 2 dove ` la funzione di spin e u (r) sono le due prime autofunzioni di un atoe 1,2 mo idrogenoide a numero atomico inteso quale parametro variazionale. Confrontare con i risultati perturbativi dellesercizio 10.10). [Notare che luso di funzioni donda non simmetrizzate non implica avere trascurato completamente lidentit` delle particelle: il a principio di esclusione di Pauli ` infatti implicito nella scelta delle funzioni di prova.] e 10.12) Come il problema precedente, ma con funzioni di prova antisimmetrizzate.

10. MOLTE PARTICELLE. PROBLEMI.

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10.13) Quale pu` essere lo spin totale S di due bosoni identici di spin s, in uno stato a o momento orbitale relativo L? 10.14) Due bosoni identici a spin zero sono descritti dalla funzione donda (r1 , r2 ). Determinare la probabilit` di trovare una particella in un intorno innitesimo del punto r1 e a laltra in un intorno innitesimo del punto r2 . Controllare la coerenza di questo valore con la condizione di normalizzazione della funzione donda. Determinare la probabilit` che le a due particelle si trovino allinterno dello stesso volume V . Determinare la probabilit` che a le due particelle si trovino una allinterno e laltra allesterno del volume V . 10.15) Siano date due particelle identiche interagenti tramite il potenziale: V (x) = K/2 (r1 r2 )2 . Qual` la degenerazione rispettivamente dello stato fondamentale e e del primo stato eccitato nei casi di particelle di spin 0 , 1/2 , 1 ? Dire come cambia 2 2 la risposta se le particelle fossero invece sottoposte al potenziale: V (x) = K/2 (r 1 + r2 ) . Dire inoltre in entrambi i casi se e come viene risolta la degenerazione con lintroduzione di un campo magnetico costante lungo lasse z . [Per loscillatore tridimensionale, vedi 3.6).] 10.16) Due particelle di massa in una scatola rettangolare di lati a > b > c interagiscono tra di loro tramite il potenziale V = A 3 (r1 r2 ) , e si trovano nello stato di minima energia. Al primo ordine perturbativo, calcolare lenergia del sistema nelle seguenti condizioni: i) particelle non identiche; ii) particelle identiche a spin zero; iii) particelle identiche a spin 1/2 , con gli spin paralleli. 10.17) Tre particelle monodimensionali di massa sono legate luna allaltra da forze armoniche, date dal potenziale: V = k/2 [ (x1 x2 )2 + (x2 x3 )2 + (x3 x1 )2 ] . Utilizzando le coordinate del centro di massa: y1 = x1 x2 , y2 = (x1 + x2 )/2 x3 , y3 = (x1 + x2 + x3 )/3 , risolvere il problema agli autovalori in modo esatto. 10.18) Utilizzando il risultato precedente, trovare lenergia dello stato fondamentale nel caso di tre bosoni identici a spin zero. Analogamente nel caso di tre fermioni identici di spin 1/2 . 10.19) 1) Due particelle identiche, non interagenti tra di loro, sono immerse in un potenziale armonico isotropo (vedi 3.6)). Calcolare le degenerazioni dei primi tre livelli dellenergia nei seguenti casi: a) le due particelle hanno spin 1/2 ; b) le due particelle hanno spin 1 . 10.20) Calcolare le degenerazioni delle due congurazioni elettroniche: a) 2s2p , b) 2p3p . Per ciascuna di queste elencare i valori possibili di L2S+1 , e vericare che il numero degli j stati in questa rappresentazione ` uguale alle degenerazioni viste prima. e

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10. MOLTE PARTICELLE. PROBLEMI.

10.21) Due particelle sono immerse in un potenziale nullo per 0 < x < 2a e innito altrove. a) Quali sono i valori dei primi quattro valori dellenergia? b) Quali sono le degenerazioni di queste energie nel caso che le due particelle siano: i) identiche, con spin 1/2 ; ii) non identiche, entrambe con spin 1/2 ; iii) identiche, con spin 1 .

CAPITOLO 11

Argomenti vari. Problemi.

11.1) Consideriamo le seguenti aermazioni. i) I polinomi di Laguerre costituiscono un insieme completo in L2 [ 0, ) sulla misura opportuna. ii) Le autofunzioni dellatomo di idrogeno relative agli stati legati non costituiscono un insieme completo in L2 [ 0, ) . Sono esse contradditorie? Si, No, Perch`. e 11.2) Una particella di massa vincolata sul segmento [ 0, a ] dellasse x si trova in un autostato dellenergia. Calcolare x e x . 11.3) Costruire due matrici 3 3 tali che nessuna delle due costituisca un set completo di osservabili, ma che lo sia linsieme delle due. 11.4) Di un sistema sico siano dati il vettore di stato al tempo t e losservabile A : 0 1 A=a 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 i i 0 | 1 1 1 = . 2 1 1 e le relative probabilit`. a

Determinare i risultati di una misura di A sullo stato | 11.5) La costante elastica k di un oscillatore armonico unidimensionale nel suo stato fondamentale improvvisamente si raddoppia. Immediatamente dopo questo evento, quale ` la probabilit` che una e a misura di energia sul nuovo oscillatore lo trovi: i) nello stato fondamentale; ii) nel primo stato eccitato; iii) nel secondo stato eccitato.

11.6) Una particella di massa ` soggetta a un potenziale armonico di frequenza . Ad e un certo istante essa ` descritta dalla funzione donda: e (x) = N x2 exp[x2 /2 ] . Calcolare il valore medio dellenergia a tale istante.

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70

11. ARGOMENTI VARI. PROBLEMI.

11.7) Dire se sullo stato o (x) = vale la uguaglianza p2 a/ exp a2 /2 (x x0 )2 + i/ p0 (x x0 ) = p


2

, essendo p loperatore momento.

11.8) Per una particella senza spin in tre dimensioni, considerare le osservabili , angolo equatoriale, e Mz , terza componente del momento angolare. Determinare per esse un principio di indeterminazione, e vericarlo sugli stati um () = 1/ 2 exp(im) . 11.9) Lelettrone di un atomo di idrogeno si trova nel suo stato fondamentale. Calcolare la distribuzione di probabilit` per il momento. a 11.10) Dato un pacchetto donde nel potenziale V = k x2 /2 + ax3 , si dimostri che i valori medi x e p non soddisfano le equazioni classiche del moto, se non nel caso a = 0 . 11.11) Sia data la funzione donda di una particella libera in una dimensione: 1 (x) = 2 / 1 i p2 dp exp 2 (p p0 )2 + (px t) . 2 2

Calcolare la densit di probabilit che al tempo t , fatta una misura di energia, si trovi un a a valore compreso tra W e W + dW . 11.12) Sia H lhamiltoniano di un sistema, X unosservabile commutante con H , e Y unaltra osservabile soddisfacente a [H, Y ] = iX . i) Dimostrare che anche Z = i[X, Y ] ` costante del moto. ii) Fornire un esempio concreto dei tre operatori H, X, Y . e 11.13) Un sistema di due particelle a spin zero si trova nello stato (x1 , x2 ) = N exp /2 x2 /2 x2 + x1 x2 1 2 Si calcoli il valore di aspettazione del momento lineare e delle componenti del momento angolare delle due particelle. 11.14) In uno scattering elettrone-protone, scrivere la pi` generale funzione donda iniziale u dellelettrone in campo coulombiano, tale che questo in nessun istante successivo possa essere catturato in uno stato legato. 11.15) Determinare la parit` intrinseca del dalla reazione forte + d 2n , a supponendo che questa avvenga dopo formazione dellatomo mesico d in onda S .

11. ARGOMENTI VARI. PROBLEMI.

71

Ricordare che: loperatore di parit` ` denito da P (x, ) = (x, ), con =1 ae detta parit` intrinseca della particella ; le interazioni forti conservano la parit`; il a a + + ha spin zero; il deutone e il neutrone hanno spin-parit` 1 e 1/2 , rispettivamente. a 11.16) Siano Wn = Wn (, , , ) gli autovalori dellHamiltoniana p2 1 1 + 2 q 2 + q 4 , 2 2 4 Dimostrare che vale la relazione: H= Wn (, , , ) = 2
1/3

[ q, p ] = i .

W n ( 3 2 / ) .

[Utilizzare una semplice trasformazione canonica oppure considerazioni dimensionali.] 11.17) Sia data lHamiltoniano per una particella tridimensionale di massa : p2 + V (q2 ) , V (q2 ) = k | q | 2 , k > 0 , 2 e un operatore autoaggiunto A soddisfacente le regole di commutazione: [ A, pk ] = i pk , [ A, qk ] = i qk . Ricavare da queste le relazioni: H= W | essendo H | W p2 1 |W = W , W | V (q2 ) | W = W , 2 1+ 1+ = W | W . Ricavare inoltre una espressione esplicita per A .

11.18) Risolvere il problema agli autovalori per loperatore 1 K = ( p4 + q 4 ) 2 essendo p, q operatori canonici. Adottare una approssimazione che consista nel proiettare 4 le autofunzioni nel sottospazio generato da gli autostati n=0 cn | n , essendo | n delloscillatore armonico. 11.19) Il principio di Heisenberg aerma che una particella connata in un recipiente di volume nito non pu` avere energia cinetica zero. Spiegare perch`, e valutare la pressione o e esercitata dalla particella nello stato fondamentale. 11.20) Dati tre operatori hermitiani N-dimensionali A, B e C , soddisfacenti le regole di commutazione: [A, C] = [B, C] = 0 , [A, B] = 0 , dire se pu` esistere una base nella o quale loperatore C ammette la rappresentazione: Cik = ik k con k = 1, 2, ..., N . 11.21) Una particella immersa nel potenziale U (x) si trova in uno stato stazionario. Mostrare che la forza media che si esercita su di essa ` nulla, cio` che F = dU/dx ha e e valore di aspettazione nullo sugli stati stazionari.

72

11. ARGOMENTI VARI. PROBLEMI.

11.22) Sia data una particella quantistica in un solo grado di libert` soggetta a un potenziale a V = V0 0 |x| < a a < |x| ,
a a

con V0 e a costanti reali positive. Se la particella si trova inizialmente nello stato rappresentato da un pacchetto donde gaussiano (x, t = 0) = A exp[ (x x0 )2 ik0 x] 4

con A, k0 , x0 e costanti reali positive, valutare la probabilit` che a t > 0 lenergia a sia quella dello stato fondamentale. Si approssimino le formule ottenute nel caso in cui x0 a . La probabilit` richiesta dipende dal tempo t > 0 a cui si eettua la misura? a 11.23) Una particella senza spin ` immersa in un potenziale V (x) , e ha spettro puramente e discreto. Sfruttando il doppio commutatore [ [ H, exp{ix k} ] , exp{ix k} ] , calcolare: S=
m (Wn

essendo k un vettore costante e Wn gli autovalori di H . 11.24) Un fascio di elettroni monocromatici passa attraverso due fenditure distanti 2a = 1mm , formando frange di interferenza su uno schermo posto a distanza L = 1m . La distanza fra le frange nella regione centrale ` di d = 0.15 . Qual` lordine di grandezza e e dellenergia degli elettroni?

Wm ) |

n | exp{ix k} | m

|2 ,

2a

11.25) Un rotatore piano di momento di inerzia I e momento di dipolo elettrico dE ` e immerso in un debole campo elettrico omogeneo E0 diretto lungo il piano del rotatore. Valutare la prima correzione non nulla allenergia. In questa approssimazione valutare la polarizzabilit` pE = dE /E0 del rotatore nello stato. a 11.26) Stimare le dimensioni dellatomo a Z 1 elettroni, con il modello di Bohr, il principio di esclusione di Pauli senza repulsione coulombiana, e nellipotesi di livelli pieni. 11.27) Un oscillatore armonico di carica q si trova nello stato fondamentale. A un certo istante si accende un campo elettrico uniforme diretto lungo il semiasse positivo della coordinata x. Determinare la probabilit` di transizione verso gli stati eccitati del nuovo a sistema. [Vedi 3.4). Utilizzare la forma dierenziale dei polinomi di Hermite.]

11. ARGOMENTI VARI. PROBLEMI.

73

11.28) La sica di bassa energia di un sistema quantistico ` descritto dalla matrice e H= W0 0 0 W0 0 0 W0 0 0 W0 ,

con reale. i) Dimostrare attraverso un calcolo esplicito che, qualunque sia il valore di , gli autovalori di H si presentano sempre a coppie di valori, opposti in segno, cio` e W1 = W3 , W2 = W4 . Stabilire se questo ` vero anche in generale per una qualunque e W0 1 V , dove 1 ` la matrice unit` di dimensione n , e e a matrice del tipo H = V W0 1 V ` una matrice ndimensionale arbitraria. e 11.29) La funzione donda di una particella immersa in una buca di potenziale di profondit` innita e larghezza a (0 < x < a), ` data da: 1) 1 (x) = N1 x(x a) , a e 2 2) 2 (x) = N2 sin (x/a) . Calcolare le distribuzioni di probabilit` dellenergia, valutando a numericamente i primi due coecienti non nulli. Valutare inoltre il valor medio dellenergia 4 e il suo scarto quadratico medio. [ (2k + 1)2 = 2 /8 , = 4 /96 .] k=0 k=0 (2k + 1) 11.30) A due osservabili e corrispondono gli operatori A e B , con due autovalori distinti non degeneri ciascuno, {a1 , a2 } e {b1 , b2 } , e due autovettori { | a1 , | a2 } e { | b1 , | b2 } , rispettivamente. Valgono le relazioni | a1 = c1 | b1 + c2 | b2 e | a2 = c2 | b1 c1 | b2 dove c1 = 2/ 13 e c2 = 3/ 13 . i) Dire se e sono compatibili, ovvero se i corrispondenti operatori commutano. ii) Se si misura ottenendo il valore a1 e immediatamente dopo si esegue una misura di seguita da unulteriore misura di , dire qual` la probabilit` di ottenere ancora a1 per questultima misura. e a 11.31) La funzione 0 = N (x2 + a2 )1 ` autofunzione, conautovalore zero, di: e 1 d2 3x2 a2 + 2 2 dx2 (x + a2 )2 Dimostrare che non esistono stati a energia negativa. [Si pu` procedere in vari modi: ad es. o dimostrando che H = D D per qualche operatore D da determinare; oppure tenendo presente una propriet` degli zeri delle autofunzioni dellequazione di Schrdinger.] a o H= 11.32) Determinare lo spettro di una particella monodimensionale in un potenziale di ampiezza 2b e profondit` V0 : V = V0 (b |x|) nel limite in cui V0 , b 0 , a con 2V0 b = ssato. Se la particella si trova inizialmente nello stato rappresentato da un pacchetto donde gaussiano: 0 = (x; t = 0) = A exp [(x x0 )2 /4 + ik0 x] , con 2 A, k0 , x0 e costanti reali positive, e 4 / , valutare la probabilit` che un misura a dellenergia allistante t > 0 dia come risultato lenergia del primo stato legato.

74

11. ARGOMENTI VARI. PROBLEMI.

11.33) Un atomo di Trizio (Z = 1, A = 3) si trova nel suo stato fondamentale. A un certo istante nel nucleo avviene un decadimento radioattivo con emissione di un elettrone e formazione di un nucleo di Elio. La transizione avviene in un tempo molto breve sulla scala dei tempi atomici. Trovare le probabilit` che lo ione di Elio He+ si trovi nello stato a fondamentale, nello stato eccitato 2s , o in quello 2p . 11.34) Un sistema quantomeccanico possiede solo due autostati dellenergia, | 1 e | 2 . Si conoscono altre tre osservabili, oltre lenergia, A , B , C . Gli stati | 1 e |2 sono normalizzati e non sono necessariamente autostati di A , B , C . Determinare gli autostati e gli autovalori di A , B , C , a partire dai tre seguenti risultati sperimentali, sapendo per` che uno di questi ` sbagliato: o e i) iii) 1 | A | 1 = 1/2 , 1|C |1 =1 , 1 | A2 | 1 = 1/4 ; ii) 1 | C 2 | 1 = 5/4 , 1 | C 3 | 1 = 7/4 . 1 | B | 1 = 1/2 , 1 | B 2 | 1 = 1/6 ;

11.35) Si consideri una particella di massa , soggetta a un potenziale di tipo buca innita, con 0 < x < a . La funzione donda iniziale ` data da e (x; t = 0) = N [ 1 cos(2x/a) ] essendo N una costante di normalizzazione. Si calcoli il valore medio dellenergia della particella a un tempo t qualunque. Qual` la probabilit` di misurare unenergia pari a e a quella dello stato fondamentale e a quella del primo stato eccitato? 11.36) Per un atomo a Z elettroni, valutare il raggio medio in funzione di Z , nel modello a shells piene e nei due casi tipici, metalli alcalini o schermaggio parziale. (Vedi 11.26).) 11.37) Una particella monodimensionale di massa ` connata in una scatola di larghezza e 10 a = 10 m , e si trova nel suo stato fondamentale con energia pari a 38 eV . Quale forza esercita sulle pareti della scatola? Quale sar` la sua energia nel primo stato eccitato? a 11.38) Un sistema quantistico nito dimensionale ` soggetto allHamiltoniana: e
N N

H = H0 + W 1 A + A

= W0
n=1

|n

n | + W1

n=1

(|n

n+1 | + | n+1

n|)

con | N + 1 = | 1 . Dimostrare che AA = A A = I . Dimostrare inoltre che [H0 , A] = [H0 , A ] = 0 . Valutare autovalori e autofunzioni dellHamiltoniana totale. 11.39) Un oscillatore armonico si trova nello stato fondamentale. Quale ` la probabilit` di e a trovarlo allesterno della regione classica? Dare la stima numerica, utilizzando i valori della funzione derrore (vedi A-S 7.).

11. ARGOMENTI VARI. PROBLEMI.

75

11.40) Dato un oscillatore lineare armonico e dette 0 e 1 le autofunzioni reali normalizzate relative allo stato fondamentale e al primo stato eccitato. Sia = a 0 + b1 la funzione donda delloscillatore a un certo istante. i) Mostrare che il valor medio di x ` in generale diverso da zero. ii) Quali valori di a rendono massimo e x , e quali lo rendono minimo? 11.41) Una particella monodimensionale si trova inizialmente nello stato fondamentale di una buca quadrata innita con 0 x a . Improvvisamente (!) la parete destra della buca viene spostata in x = 2a . a) Calcolare la probabilit` che la particella possa venire a trovata nello stato fondamentale della buca espansa. b) Trovare lo stato della buca espansa che ha maggior probabilit` di essere occupato. a Supponiamo invece che la buca originale con 0 x a improvvisamente (!) si dissolva. c) Se, come prima, la particella si trova nello stato fondamentale, quale sar` la distribuzione a di probabilit` del momento della particella liberata? a 11.42) Consideriamo la funzione donda monodimensionale (x) = N (x/x0 )j ex/xo , con N , j , x0 costanti positive, con j = 1, 2, 3, ... a) Usando lequazione di Schrdinger, o trovare il potenziale V (x) e lenergia W per i quali questa funzione donda ` unautofune zione, nellipotesi che V (x) 0 per x . b) Illustrare la dierenza tra il potenziale trovato e quello radiale ecace per uno stato idrogenoide di momento angolare l . 11.43) Una particella monodimensionale di massa ` immersa in un potenziale V (x) , e e la sua funzione donda ` data da: (x; t) = N x exp[x + it/ ] per x > 0 , e zero e altrove, con N , , costanti positive. a) La particella ` legata? Perch` ? b) Trovare il e e potenziale V (x) e valutare il suo spettro. c) Per lo stato assegnato, valutare le probabilit` a relative allenergia. 11.44) Sia dato un oscillatore armonico di massa e frequenza nello stato iniziale: (0) = 1/ 2s N +s s | n . i) Nel caso N s 1 , mostrare che il valore di n=N aspettazione dellosservabile x ha comportamento sinusoidale nel tempo con ampiezza 2 N/ . ii) Confrontare con il comportamento delloscillatore classico di pari energia. 11.45) La parte angolare della funzione donda di una particella tridimensionale ` data da: e = A exp[2i] . Qual` la probabilit` di trovare il valore l in una misura del momento e a angolare totale? [ Suggerimento. Utilizzare le relazioni: (1 2 )Pl = 2 Pl l(l + 1)Pl , e Pl (1) = ()l Pl (1) = 1 , dove i Pl () sono i polinomi ortogonali di Legendre.] 11.46) La funzione (x) = a/ exp a2 /2 (xx0 )2 descrive lo stato di una particella monodimensionale. a) Controllare che la funzione sia correttamente normalizzata.

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11. ARGOMENTI VARI. PROBLEMI.

b) Valutare la probabilit` che il momento lineare sia compreso tra p e p + dp . c) Valutare a per questa il principio di indeterminazione, cio` il valore del prodotto x p tra le radici e quadrate degli scarti quadratici di posizione e momento.

CAPITOLO 12

Equazione di Schrdinger in una dimensione. Soluzioni. o


[Soluzioni] e (Suggerimenti) 1.1) W1 = ( 2 2 )/(8a2 ), W2 = ( 2 2 )/(2a2 ); P1 = 1/5, P2 = 4/5; 0 e 1. 1.2) k cot ka = k , con k = 2(V0 W )/
2

e k=

2W/

1.3) Segnare bene i punti di esso. 1.4) 2 = [( eikL + eikL )/( ||2 eikL + eikL )] , 2 = [| |2 /( ||2 eikL + eikL )]. Utilizzando onde piane, porre II = M I , con M matrice di trasferimento dalla regione (I) a sinistra alla regione (II) a destra della prima barriera . Con una seconda barriera, III = M T M I , con T matrice di traslazione: T11 = eikL , T 22 = eikL , T 12 = T 21 = 0 . 1.5) i) Per W < V0 , V0 < W < 0, 0 < W < V1 , V1 < W , si ha: nessuna soluzione, stati legati, stati metastabili, continuo. ii) Posto k = 2W / , k0 = 2(W + V0 ) / , k1 = 2(V1 W ) / , , si trova: k0 cot (k0 a) = k1 [k1 sinh (k1 b) + k cosh (k1 b)]/[k1 cosh (k1 b) + k sinh (k1 b)] . ka = n. iii) Con WKB la compatibilit` in x < a + b e a + b < x , posto k0 = k0 a /4 diventa: a [cos k0 exp(bk1 )1/2 sin k0 exp(bk1 )]/[cos k0 exp(bk1 )+1/2 sin k0 exp(bk1 )] = k/k1 . V0 9/16 ( 2 2 )/(2a2 ) 21.5ev , V0 >ex 1/4 ( 2 2 )/(2a2 ) 9.4 ev . 1.6) (x) = A exp[x/N x0 ] N ()n {(N 1)!/[(N n)!n!(n 1)!] } 2x/N x0 n=1 cn+1 /cn 1/n per n 1, u() exp[], a meno che b = N intero.
n

1.7) J () = 0 , J () = 0 , (autofunzioni dispari e pari), con = 8a2 |W |/ = 8a2 V0 / 2 . Valgono le propriet`: j,1 < j+1,1 < j,2 < j+1,2 < j,3 < ... e a j,1 < j,1 < j,2 < j,2 < j,3 < ...

1.8) u(x) J (ex/2a ), con = 2ak = 2a 2|W |/ 2 , = 8a2 V0 / 2 , con J () = 0. Per 1, W = 4a2 V02 / 2 e u0 (x) k0 ek0 |x| . Stato fondamentale pari . 1.9) + (x) = A e x /2 U [(1)/4, 1/2; 2 x2 ] . Con U funzioni ipergeometriche conuenti di seconda specie, = / , = 2W/ ; (x) = B Ai 1/3 (x + W/) , con Ai funzioni di Airy (vedi 1.15)) e = 2a/ 2 . La normalizzazione e le condizion di raccordo,
71
2 2

72

12. EQUAZIONE DI SCHRODINGER IN UNA DIMENSIONE. SOLUZIONI.

+ (0) = (0) e + (0) = (0), ssano le costanti A e B, e quantizzano lenergia W . e 1.10) Posto k1 = 2(V1 W )/ , k0 = 2(V0 + W )/ , = 2W / /k0 = tan c , gli autovalori si ottengono da: k1 coth (k1 a) = k0 tan{k0 [(b a) c]} . 1.11) T 16W (V0 W )/V02 e2k a , k = 2(V0 W ) / , a 8.1 108 cm . Come suggerito nel testo, oppure partire dalla soluzione generale della barriera, e trovare una semplice condizione anch` il coeciente di trasmissione sia molto piccolo. e 1.12) i) Con k = 2 W / e = 2 (V0 W ) / , (x) = A sin k x per 0 < x < L , e (x) = B sinh (2 L x) per L < x < 2 ; autovalori da cot k L = /k coth L , con = cos k L/cosh L e | | < 1 sempre, quindi sempre autofunzioni proprie. ii) Porre =i nelle formule precedenti: | | < 1 solo a bande. iii) Stati liberi ed eetto tunnel. Partire dalla soluzione periodica, e imporre W (0) = W (2 L) = 0 . 2n , con I2L integrale su un periodo. ||W (x)||2 = I2L n | | 1.13) Posto k = 2W / , = (2V0 /a 2 )1/3 , y0 = a(W/V0 1) : Ctr = 3/ | |2 /k , 1 (1) 3/2 (1) 3/2 (1) (1) con = 2ik y0 H2/3 (2/3 y0 ) + i k y0 H1/3 (2/3 y0 ) . Le funzioni H1/3 e H2/3

sono Bessel di ordine frazionario (A-S 10.4) . Poich` le soluzioni non sono semplici e esponenziali, per avere il coeciente di trasmissione occorre fare riferimento al usso J = ( /2i) [ d/dx d /dx] , sia incidente che trasmesso. Questi sono dati da Jin = k/ e Jtr 3 / | |2 / , e Ctr = Jtr /Jin .

1.14) Posto k = (2W/ 2 )1/2 , e k = (2 | W V0 | / 2 )1/2 , gli autovalori sono dati da: per V0 < W , k tan ka = k cot[k(b a)] (soluzione pari) e da k cot ka = k cot[k(b a)] (soluzione dispari), e per 0 < W < V0 , k tanh ka = k cot[k(b a)] (soluzione pari) e da k coth ka = k cot[k(b a)] (soluzione dispari). Con il tempo, il pacchetto si sparpaglia in tutto lintervallo. 1.15) W0 = 2.34 (g 2 2 /2)1/3 . Funzioni di Airy. Sfruttare lo

1.16) (k) ia6 /( 2 (ka)6 ) (3ka cos(2ka) + (2(ka)2 3/2) sin(2ka)) sviluppo di Born: (k) = i/( 2 k) dx e2ikx V (x) + . . .

1.17) i) k/k1 = tan k(b a)/ tan k1 a , con k1 = 2(W V1 ) / e k = 2W / ; 0 0 iii) P0 (0 < x < a) = I1 /(I1 + |B/A|2 I2 ) , con I1 = 1/4|k1 | sinh(2|k1 |a) a/2 , 0 0 I2 = 1/4k 0 sin[2k 0 (b a))] + (b a)/2 , B/A = sinh(|k1 |a)/sin[k 0 (b a)] , e k1 e k 0 , i parametri corrispondenti a W0 . ii) Notare che la funzione data non appartiene al dominio di H

12. EQUAZIONE DI SCHRODINGER IN UNA DIMENSIONE. SOLUZIONI.

73

1.18) c = ik, W = k 2 . R = 0, T = 1; S12 = S21 = (1 ik)/(1 + ik), S11 = S22 = 0. W = 1. Funzione senza nodi. Con il metodo variazionale. 1.19) Wn = V0 /2a2 4n + 2 + (8V0 a2 )/
2

V0 a2 = 2 /2 (m2 1/4) , m = 0, 1, 2, ..., oppure V0 a2 = 2 /2 l(l + 1) , l = 0, 1, 2, ..., si ottiene loscillatore isotropo bidimensionale oppure tridimensionale. 1.20) Con k = 2W/ e k = 2(W + V0 )/ , I = A cos(kx) B sin(kx) , II = cos kx, III = A cos(kx) + B sin(kx), nelle tre regioni con x < b , |x| < b , b < x ; A = cos(kb) cos(kb) + k/k sin(kb) sin(kb) , B = cos(kb) sin(kb) k/k cos(kb) sin(kb) . III = A2 + B 2 sin(kx + ) , con = arcsin A/(A2 + B 2 )1/2 . max |II |2 = 1 e max |III |2 = A2 + B 2 = cos2 (kb) + (k/k)2 sin2 (kb) > 1 , dato che k > k : dentro la buca sono maggiori le frequenze e minori le ampiezze. 1.21) Wn = V0 1 (n + 1/2) / 2a2 V0
2

+ 1 2V0 . Con 2V0 /a2 = K e

, n = 0, 1, 2, ..., N < (W V0 )/W .

2a2 V0 / 1/2 .

1.22) 2 = [(1 )/(1 + )]2 , con = F = ( /2i) ( grad grad ) .

Il usso ` denito da: e

1.23) T = f lussotras /f lussoinc = k1 /k |()( )/[ ()( ) ]|2 . T 1 se W e T 0 se W V0 Risolvere per x e prolungare la soluzione a x , con il cambio di variabile z 1/z . Vedi App 9. 1.24) Con k = 2W/ , k = 2(V0 W )/ , k = 2(W V0 )/ : 1 e B 2 = exp(2kx) sin2 (ka) A2 . A2 = 2 sin2 (ka)/k + a sin(2ka)/2k = 2 arccot k/k cot(ka) 2ka. Per V0 < W e a < x , porre u(x) = B sin(kx + ). 1.25) T (W ) = i) 1 V02 /4W 2 sin2 ( sinh( 2V0 a2 /
2

2W a2 /

2 2

ii) 16W (V0 W )/V02 exp 2 iii) 4W /V0

2(V0 W )a2 /
2

)1,

1,
2

1 , iv) 1/(1 + a2 V02 /2W

).

CAPITOLO 13

Equazione di Schrdinger in due e tre dimensioni. Soluzioni. o


[Soluzioni] e (Suggerimenti) 2.1) Per l = 0 : { cot = , 2 + 2 = 2V0 a2 / 2 }; lesistenza di n stati legati ` e 2 2 2 2 2 data da: (2n 1)/2 /2 < V0 a < (2n + 1)/2 /2 . 2 2 2 2 Per l = 1 : { cot / 1/ = 1/ + 1/ ; + = 2V0 a2 / 2 }; lesistenza di n stati 2 2 2 2 legati ` data da: n e /2 < V0 a2 < (n + 1) /2 . 2.2) d2 R/dr 2 + 1/r dR/dr + (1 m2 /r 2 )R = 0; poich` R(a) = 0 , W = 2.4052 e 2.3) W = (e4 /2 2 n2 ) + (eB /c) nr , n = nr + n . H = 1/2 (p2 + p2 /r 2 ) e2 /r + (eB/c) p . Gold. cap. 9-7. r 2.4) Wn = ( 2 /22 ) n2 ; n = 1/ 2 exp[in] , n = 0, 1, 2, ... H = ( 2 /22 ) d2 /d2 . Vedi es. 2.2) con r = cost = . 2.5) J () = 0, = 8a2 |W |/ 2 , = 8a2 V0 / 2 . Detto j0,n ln-esimo zero di J0 (x), 2 e j0,1 2.405 , c` uno stato legato se V0 j0,1 2 /8a2 .72 2 /a2 . e Vi sono n stati legati in onda s se j0,n < 8a2 V0 / 2 < j0,n+1 e quindi, per V0 , n stati legati per n 1/4 < 8a2 V0 / 2 2 < n + 3/4 . Sfruttare le propriet` degli zeri delle funzioni di Bessel, A-S 9.5.2. a 2.6) In coordinate cilindriche: u(z, , ) = N eipz eim R() e, con k 2 = 2W/ 2 p2 , r = k e F = eB0 2 /(2 c) : R + (1/r)R [1 (m F )2 /r 2 ]R = 0 , {R(a) = R(b) = 0}. a Se F ` intero, lo spettro non cambia. e A>a = 1/2 B0 (2 /) , A<a = 1/2 B0 . a 2.7) Wnr l = (e4 /2 2 ) nr + 1/2 + 1/2 (2l + 1)2 + 8/
2 2 2

/2a2 .

2.8) V0 61M ev, un solo stato legato, con l = 0.

Sviluppare la cot(/2 + ) .

2/3 2/3 Airy Osc . W0 2, 08 K . In 2.9) pk = Kpk /|p|. W0 1, 86 K MC, il moto ` piano, soggetto alla dinamica lungo una direzione e inerziale lungo laltra. e Invertendo la quantizzazione di q e p, si ottiene lequazione di Airy. Con quella ordinaria, iterando lequazione e trascurando i termini di grado 4, si ottiene loscillatore armonico.

75

76

13. EQUAZIONE DI SCHRODINGER IN DUE E TRE DIMENSIONI. SOLUZIONI.

2.10) WN = (2 /2 2 )(N 1/2)2 , con N = nr + |m| + 1 . La degenerazione ` 2N 1, e da confrontare con n2 dellidrogeno. 2.11) V0 a2 < l(l + 1)
2

/2.

gli zeri delle Bessel sferiche.

2.12) W0,1 3, 81 j 2 ,1 eV 37, 7 eV , W1,1 3, 81 j 2 ,1 eV 76, 8 eV , essendo jl+ 1 ,s 3 1


2 2 2

2.13) [F ] = [M 1/2 L3/2 T 1 ] . Posto = m eF / c : l,,s (x) = Zl (z) m () R,s () , Wl,,s = 2 /2 [(j,s /a )2 + (l/c)2 ] , con j,s gli zeri delle funzioni di Bessel. Cfr. il 2.6 . H = 2 /2 2 /z 2 + 1/ / ( /) + 1/2 (/ ieF / c)2 .
1 2.14) L(x, x) = 2 x2 e/c x A V (x) ; H(x, p) = 1/2 (p e/c A )2 + V (x); con

A = Aa=0 . WBS = nz + 2n + WQM = nz + 2n +

(n eb/ c)2 + 2/
2

2 .

(m eb/ c)2 + 2/

2 + 3/2

Con una trasformazione di gauge si pu` porre a zero la componente radiale del potenziale, o A , cio` a = 0. Altrettanto non si pu` fare con la componentem tangenziale A , in quanto e o ` non irrotazionale. Vedi 2.6) e 2.13) . E un ordinario oscillatore armonico tridimensionale con n sostituito dallespressione sotto radice. Notare che il calcolo di J si riduce facilmente a quello di Jr del problema di Keplero. 2.15) Le autofunzioni sono date da = A J|m| (k), con k 2 = 2W/ 2 . W0,1 2.402 W1,1 3.832 2 /2a2 Vedi 2.2) e 2.10) . 2.16) Wnr ,,m = w0 /(nr + + 1)2 con w0 = e4 /2 e = eB/2c , detta frequenza di Larmor.
2 2

/2a2 ,

2 e ( + 1) = l(l + 1) m 2r0 / ,

2.17) (x) = N y Rn0 (y) exp [i/ (px x + pz z)] , Wn,px ,pz = Wn +

1 p2 + p 2 , z 2 x 4 2 2 2 Wn = e /32 1/n . V (y) = e /4y , che si ottiene tenendo conto che sulla carica immagine non si esercita lavoro quando laltra viene portata allinnito. Le condizioni al contorno sono di annullamento in y = 0, per cui le soluzioni sono quelle dellatomo di idrogeno.

1 2.18) n (x) = 1/2 exp [ i(xkx + zkz )] Nn exp 2 2 (y y0 )2 Hn (y y0 )2 , 1 2 Wn = kz 2 /2 + (n + 2 ) |e|B/ c , con = (|e|B/ c)1/2 e y0 = c kx /eB .

2.19) W1 =

2 2

/[2(b a)2 ] , (r) = (1/4)1/2 (2/(b a))1/2 1/r sin[(r a)/(b a)] .

13. EQUAZIONE DI SCHRODINGER IN DUE E TRE DIMENSIONI. SOLUZIONI.

77

2.20) W = (n + n )2 2 /(2R2 ) |e|B/cn . 2.21) W BS = e4 /2 W Sch = [e4 /2 2 ]


2

(/2) d (2 2 2 2 )1/2 = 1.
2

nr + n +

n2 + 2

, nr + n = 1, 2, 3, ..., 0 n nr + n . , nr , n = 0, 1, 2, ... , |m| n .

nr + n +

m2 + 2 + 1

Risultati analoghi ma con diverse degenerazioni.

2.22) u111 = (2/a)3/2 sin(x/a) sin(y/a) sin(z/a) , W111 = 3 2 2 /2a2 . Volume del 3 primo quadrante della sfera di raggio RW = W (2a2 / 2 2 ) : N 1/8 4/3 RW . 2.23) Posto l = 0 e W = 0 , energia limite per avere uno stato legato, lequazione da risolvere rispetto a ` : J ( a1/2 ) = 0 , con J () funzioni di Bessel di prima specie. e Per n = 3 , 1.83 (a 2 /2) , essendo j1,1 = 3.83 il primo zero di J1 () . 2.24) g 2 / c 0.41 e 1.62 Vedi 2.5). = g/ 2M/ 3.3 e 6.6

2.25) m = 2 , P = 1/2 . 2.26) (x, y, z) = unx (x)uny (y)unz (z) , con unx (x) = ax cos nx x/2ax per nx dispari, 1/2 e unx (x) = ax sin nx x/2ax per nx pari. Wtot = Wnx + Wny + Wnz , con Wnx = ( 2 2 /8a2 ) n2 . Ntot = nx + ny + nz pari o dispari, dispari o pari, x x rispettivamente. Ntot = 3 , d = 1 ; Ntot = 4 , d = 3
1/2

CAPITOLO 14

Oscillatore Armonico. Soluzioni.


[Soluzioni] e (Suggerimenti) 3.1) | = exp[(||2 + ||2 )/2] exp[ ] . | H | = (||2 + 1/2) . (x)2 = /2; (p)2 = /2. xp = /2 . Posto = (/ )1/2 , x0 = 2 Re()/ , 1/2 p0 = 2 2 Im()/ : x | = (/ ) exp {2 /2 [(x x0 )2 + ip0 (x0 /2 x)]} . 3.2) WN,m = N + 2m , N 2m N . < J(J + 1) = J 2 . Oppure diagonalizzare lHamiltoniana. 3.3) =
1 2 2 2 (1 + 2 ) 2 2 (1 2 )2 + 4g 2 : W =

H = 2 J + 2Jx , con

1 (n1 + 1 ) + + (n2 + 2 ) , 2

se > 0 . Se < 0 , si ha un oscillatore armonico e una barriera repulsiva. K/ (n+1/2)K2 /2 , oscillatore armonico in = x. 3.4) Con = eE/K: Wn = x n = , p n = 0, x2 n = / K (n + 1/2) + 2 , p2 n = K (n + 1/2). 3.5) Risolvere nelle tre regioni e saldare soluzioni e derivate, espresse tramite ipergeometriche conuenti. Solo per F = 0 oppure a = 0 , cio` oscillatore armonico: e Wn = (n + 1/2) , con n intero. 3.6) WN = (N + 3/2) . Ncart = n1 + n2 + n3 con n1 , n2 , n3 = 0, 1, 2, ... ; Ncil = nz + 2n + |m| con nz , n = 0, 1, 2, ... , m = 0, 1, 2, ... ; Npol = 2n + l con n, l = 0, 1, 2, ... . In tutti i casi la degenerazione ` pari a (N + 1)(N + 2)/2 . e 3.7) (t) = exp[i 2 t] [ cos(t/ ) | 1, 0 i sin(t/ ) | 0, 1 ] .

3.8) { | 0, 0 , | 1, 0 } W0 , W1 inalterati; { | 0, 1 , | 2, 0 } = W2 = 2 2|| ; { | 1, 1 , | 3, 0 } = W3 = 3 6|| . Il primo ordine perturbativo fornisce la soluzione esatta, dato che la perturbazione commuta con lHamiltoniana libera. 3.9) Vedi 5.29). Il secondo termine commuta con il primo.

3.10) W = n1 + n2 + n3 + (2n3 n1 n2 ) . Trovare nuovi oscillatori [m , ] = ml , b bl con l = l1 a1 + l2 a2 + l3 a3 , soddisfacenti [H, l ] = wl l . b b b


79

80

14. OSCILLATORE ARMONICO. SOLUZIONI.

3.11) WN = (N + 3/2) e2 E 2 /2K, dN = (N + 1)(N + 2)/2 . Con = |e|B/2c , 2 2 = K/ , = + 2 e gli indici n , nz , m relativi alle variabili cilindriche: B WN = (2n + |m| + 1) + (nz + 1/2) m , senza degenerazione residua. 3.12) W = (n + 1/2) +(n + 1/2) +(nz + 1/2) z B 2 , = = 2A(1 )/ , z = 2B/ . 3.13) x = p = 0 ; V (x) = ( 2 4 /2) x2 ; (p) = ( 2 2 ) V (x) = W + 1 ( 2 /2) d2 /dx2 . 3.14) 2 (2x2 1) ex /2 ; 4 (4x4 12x2 + 3) ex nella forma a = (x + d/dx) e a = (x d/dx) . 3.15) Dato (x, t) = A = /
m cm n cn n (x)e iWn t/
2 2 /2

2A(1 + )/ ,

1/4 p2 /2

2 2

Applicare gli operatori

= A+ cos t + iA sin t , con , A+ reale e A immaginario.

cm1

m/2 cm+1

(m + 1)/2

3.16) Per il punto d): a ` un operatore dispari. e

CAPITOLO 15

Delta di Dirac. Soluzioni.


[Soluzioni] e (Suggerimenti) 4.1) Uno stato legato con W = 2 /2 2 . 4.2) Uno stato legato con W = 2 /2 2 . Confronta con il 4.2). Confronta con il 4.1).
2

4.3) exp[4kx0 ] = (k + )(k )/(+ ) , k = 2W / , = / Una o due soluzioni a seconda che sia x0 (+ + )/(4+ ) . Per x0 , k ; per + = , k+ = k . 4.4) i) Wn = (n + 1/2) + ; d ln con ln = (1 + 2n) / . ii) d / , posto = 2W/ : (3 )/4 / (1 )/4 = dK 4.5) = /( + ik 2 ) , = ik 2 /( + ik 2 ). Vedi 4.2).

4.6) Le soluzioni dispari sono quelle della buca semplice: Wn = n2 2 2 /2a2 , indipendenti da . Per le pari: k = (/ 2 ) tan(ka), k = 2W / . Se , = tan(ka) = 0 , e le pari, un seno in ogni semi intervallo uno dei quali ribaltato rispetto allasse x , degenerano con le dispari. Sulle soluzioni dispari la non agisce, perch` (x)d (x) = 0 . e 4.7) tan ka = k 2 /, con k = 2W/ 2 . Partire dalla soluzione: exp[ikx], A sin kx + B cos kx, C exp[ik(x a)], nelle tre zone. Oppure utilizzare la matrice di trasferimento. 4.8) Diusione uniforme in tutto lintervallo. 4.9) > 2 /2a . Al minimo di corrisponde il minimo dellenergia; valutare lequazione trascendente nel limite dellargomento che va a zero. 4.10) Il+ 1 (ka)Kl+ 1 (ka) = 2 /2a . l + 1 < a/ 2 . 2 2 2 decrescente con massimo in zero e Im (0)Km (0) = 1/(2m) . La funzione Im (x)Km (x) ` e

81

82

15. DELTA DI DIRAC. SOLUZIONI.

4.11) Per W < 0 si ha un autovalore, dato da e2ka = ( + k)/[( k)( + 2k)], con = / 2 . Per W > 0 : 3 = / , 3 = 1/ con = 6 e2ika ( + i)2 ( 2i) 4( + i) + e2ika ( + 2i) = 2k 2 / . = i 6 e2ika ( + i)( 2i) 2(2 + 2 ) + e2ika ( i)( + 2i) Per W < 0 sfruttare la parit`, per W > 0 usare la matrice di trasferimento. a 4.12) Detta la traslazione, cio` k (x + a) = eia k (x) , gli autovalori sono dati da: e cos k a + (/k 2 ) sin ka = cos a . Per a/ 2 = 1 , posto y = ka, lo spettro a bande si ottiene dalla diseguaglianza: (1 + cos y) sin y/y 1 cos y . 4.13) e2ka = 1k 2 / . Una soluzione se le pendenze delle due curve. 4.14) x0 = ( 2 /2) log 2 .
+ 4.15) k (x) = Nk [sin k(x + a) + /k sin ka sin kx] e k (x) = Nk sin k(x + a) , con = 2/ 2 , e gli apici a seconda che sia x > 0 o x < 0 . A tempi grandi, la particella invade lintero semiasse. La funzione f (k) sulla quale sviluppare il dato iniziale ` data e da: f (k) = Nk /a 2/a sin ka/ (k 2 (/a)2 ) . 2

/2 < a , altrimenti nessuna.

Confrontare

CAPITOLO 16

Perturbazioni indipendenti dal tempo. Soluzioni.


[Soluzioni] e (Suggerimenti) 5.1) W1
(1)

= W2

(1)

= W3
(1)

(1)

= ab/2 . u2 = { 0 , 1 , b /(W2 W3 ) } ,
(1)

5.2) Wi = 0 , u1 = { 1 , 0 , a /(W1 W3 ) } , (1) u3 = { a/(W3 W1 ) , b/(W3 W2 ) , 1 } .


3 5.3) W2,1 = 3 2 e2 /(962 c2 r0 ); W2,1 /W2 (1) (1) (0) (1) (1) (0)

(1)

= (e2 /2 c)2 .

3 5.4) W1 = 2Z 4 e2 2 /3r0 ; W1 /W1 4.76 1010 . H = H0 + H , con H = Ze2 (1/r 1/) ( r) , e exp(2Zr/r0 ) 1 per 0 r .

5.5) | H W | 1 inalterato,
(1)

|2 = 2 /(2W 2 + 2 ) ;

W = W

4W 2 + 22 , W0 = W

5.6) Wn = 0 , Wn = 2 (4n3 n2 n)/(1 4n2 ); u0,1 = | 0 , u0,2 = | , stato coerente con = 1, vedi 3.1). H0 = N 2 , H=1 = ( + a2 )( + a2 ) = T T . a a 5.7) W1s /(W0 W1 ) = 16/15 (rp /r0 )2 , W2p /(W1 W2 ) = 9/1120 (rp /r0 )4 . Nel caso del , il primo va moltiplicato per 2102 e il secondo per 2104 . Confronta con il 2 2 5.4), con H = (rp r) e /2rp [(r/rp ) + 2rp /r 3] . 5.8) Wn = (2V0 /) [1 + (1)n+1 /(4n2 1)] . 5.9) W0
(1) (1) (1) (0) (0) (1) (0) (0)

(2)

= 0, W1

(1)

= V0 /2 , W0

(2)

= 2 V02 /4

Vedi 2.4).

5.10) a non contribuisce, b = 2 1, 042 (0, 04/3 4 ) 3 , k = (1, 042 / 2 ) 2 . 1 1 2 I livelli corretti al primi ordine sono: W0 = h/2 + 3b /4k ; W1 = 3h/2 + 15b 2 /4k ; W2 = 5h/2 + 39b 2 /4k . 5.11) W0 = W1,1,1 + W1,1,1 = 6 ; W1 = W1,1,1 + W2,1,1 = 9 ; d0 = 1 , d1 = 9 . La (0) perturbazione (x1 x2 ) non modica W0 , non risolve la degenerazione di W2,1,1 , non altera lenergia degli stati a spin 1, e separa in due quelli a spin zero .
83
(0) (0)

84

16. PERTURBAZIONI INDIPENDENTI DAL TEMPO. SOLUZIONI.

5.12) n 5.13) W0
(1)

2a 2V0 / 54.
(1)

Vedi 1.20) .

= /2, W2 = 3 /4 .
(2)

5.14) W = 0 , W = 5.15) W1
(1)

(1)

B B 2 /4A . B = e /2c .

H0 = B Asz e H = B Bsx .

= V0 /a 1 (1 + 16 2 /a2 2 )1/2 .
(1)

5.16) W1 = 0, W2 = 0. V = e r/r 2 . Tutti nulli gli integrali sugli angoli, per ortogonalit` o per parit`, tranne 200 |V |210 che ` nullo per integrazione su r. a a e 5.17) Wn = F ( /) + G( /) ; F e G funzioni arbitrarie. W1 = W1 = 0. Esatto: V = a2 a2 = (a a)2 a a , diagonale sugli autostati di H0 , con V |0 = 0. 5.18) W2 = A , A = (2 ) (4 )/24 , sugli stati 2l0 con l = 0, 1 . La correzione ` nulla sugli stati 21 . e Come il 5.16) tranne che per 200 |V |210 = A. 5.19) Wn = F (I1 , I2 ), dove F ` una qualsiasi funzione dei due numeri puri e (1) 1/2 3/2 5/2 I1 = 1 , I2 = 2 2 3 . Wn = 2 ( /2)2 (6n2 + 6n + 3). Utilizzare gli {, a } , oppure le ricorrenze tra polinomi di Hermite. a 5.20) W1
(1) (1) (1) (2)

(1)

= 5e4 /8c2 a2 . 0

Notare che p2 /2 = H0 + e2 /r .

5.21) Con = /2 3 , q 2 n = / (n 3 n /) , q 4 n = ( /)2 n / , p2 n = (n + n /) . n () = n + 1/2 + 3/4 (2n2 + n + 1) 1/8 (34n3 + 51n2 + 59n + 21) 2 + ... 5.22) Wn = n + |cn |2 + 2 |cn |2 m=n |cm |2 /(n m) + ..., cn = n | . Per , H0 = | | e a a perturbazione. Oppure studiare lequazione integrale | = (Hosc W )1 | | = 1 = n | | n |2 /(W n) . 5.23) Wn = (2 n1 ) V0 /4 , Wn = (V02 a2 /8 2 2 ) {1/8, n = 1 ; 1/12, n = 2 ; 1/(2(n2 1)), n > 2} . V0 n 2 2 /a2 . 5.24) W2
(2) (1) (2)

= eB /2c per u211 (+) e u211 (), e W2

(2)

= 3eEr0 per {u200 , u210 }.

Nello sviluppo del potenziale si 5.25) Wnlm = V0 {1/2 (r0 /24a) [3n2 l(l + 1)] }. 2 2 possono trascurare i termini O(r /a ) , in quanto gli integrali si valutano entro i raggi di Bohr, cio` r < rn = (n + 1)2 r0 e a , per n limitato.

(1)

16. PERTURBAZIONI INDIPENDENTI DAL TEMPO. SOLUZIONI.

85

5.26) W0 = + 12 2 / [ 1/1 + 1/2 + 2/(1 + 2 ) ] + ..., con 12 = 2 /41 2 1 2 . 12 Se 1 /2 = razionale , alcuni stati eccitati sono degeneri. 5.27) W = (n1 + n2 + n3 ) + (n1 n2 ). 5.28) WN,m = Confronta con il 3.2). H = P2 /2 + 1 Kr 2 + e0 BLz /2c . 2

K/ (N + 3/2) + e0 Bm /2c.

5.29) W0 = 0 ; W1 = 0 ; W2 = 0, ; W3 = 2 3 , entrambi degeneri due volte ; W4 = 0, 4 3 , 6 , non degeneri.


pert esatto 5.30) W0 = Z 2 /2 Z ; W0 = Z 2 /2 Z 1/2 . Per Z grande, la correzione ` e 2 2 piccola. U = Z , T = Z /2 .

5.31) Come il 5.29 salvo il fattore 1 =

1 2

1 2

delloscillatore armonico.

(1) 5.32) Posto = / : W0 = 4(a)3 / (V0 /3 (a)2 /10) , (1) W1 = 8(a)5 /(3 ) (V0 /5 (a)2 /14) . La degenerazione non viene risolta . 5.33) Wn = /2rn + (/) (/42 ) r0 [3n2 l(l + 1)] + ...

Per n 1 , r0 / 1 garantisce che si possa applicare la teoria delle perturbazioni al primo ordine, e che il potenziale possa essere sviluppato al primo ordine.
I 0 5.34) Wn = Wn + V0 1 2

+ 1 + ()n / 2 (n + 1)2

+ ... + ... ; V0
0 Wn .

II 0 Wn = Wn + V0 1 2b/a + 1/ 2 (n + 1) sin (n + 1)2b/a

5.35) W0 = d2 W 2 I/(2 2 ) ; W1 = d2 W 2 I/(6 2 ) , 5d2 W 2 I/(6 2 ) ; Wn = d2 W 2 I/[ 2 (4n2 1) , |n| > 1]. Le correzioni al primo ordine sono nulle. Lo stato fondamentale ` non degenere mentre quelli con n, |n| 1 lo sono tra di loro e occorre e diagonalizzare la correzione del secondo ordine. Notare che per |n| > 1 la degenerazione non viene risolta. 5.36) Come il 5.21 con = 2 per ragioni dimensionali. 5.37) W0 = 0 , W0 = (2 r 2 /16 2 ) ; W1 = /4 , 1 (2) 2 2 2 W1 = ( /16) (8 /2 ) /4 r 2 r 2 /64 2 . Confronta il 2.4). Applicare il secondo ordine agli stati non degeneri individuati dalla perturbazione al primo ordine.
(1) (2) (1)

86

16. PERTURBAZIONI INDIPENDENTI DAL TEMPO. SOLUZIONI.


(1)

5.38) Con H z , W211 = eEa/2 e il livello rimane tre volte degenere. Con H xy , W211 = eEa2 /4 e W211
(1) (1);0 (1);

= eEa2 /4 1 4 16/9 2

1 2 5.39) Wnr lm = nr lm | r0 Lz /r 2 | nr lm = m [(l + 2 )n3 ]1 . Lapprossimazione ` valida per (e/c) B e 2 , con B = Ba2 , usso magnetico. Per i valori di aspettazione applicare il Teorema di Feynman-Helmann. (1) 1

2 5.40) Con come in 2.17): Wnr m = 2 r0 /2 [ ( + 1/2) (nr + + 1)3 ] (1) (1)

f (l, m) .

5.41) W0 = 3/2 2 /32... ; W1 = 5/2 + W1 + ... , con W1 5.42) Wn = n + (3n2 + n) 2 + O(4 ) .

= 0, /4 .

5.43) i) H = Hosc +H1 , con H1 = (eK/22 c2 ) SL . ii) Con e > 0 , Wn,l,j = 2n+l+ 3/2 +(eK/42 c2 ) j(j + 1) l(l + 1) 3/4 , con n = 0, 1, 2..., l = 0, 1, 2, ..., j = l 1/2 . 1 iii) V (r) = 1 eKr 2 + H1 + , per 0 < r < R, e V (r) = 2 eKR2 /r H1 /r 2 , per R < r , con 2 tale da rendere il potenziale continuo in r = R. In questo caso si ha in generale spettro continuo a meno che .... 5.44) V = z/r+cost . W1
(2)

= 1/3 2

n2

c2 (1 1/n2 )1 , W2 n,1

(1)

= 0,

1/3 d2,0 .

5.45) W0 = 3/2 + 1/12 ( 2 /3 4 ) k 2 + O(k 4 ) .


1 5.46) Wn + (n + 2 ) 1 /

5.47)

/ K

32

Confrontare con la correzione al quarto ordine.

5.48) Wn = (n + 1/2) + (1/2) [ (2n + 1) G F 2 / ] + ... 5.49) W0 = 0 , W1 = {0, 2} 2 , W2 = {2, 6, 4} 2 , W3 = {6, 8, 12, 6} 2 Correzioni nulle al primo ordine. Al secondo ordine diagonalizzare la matrice di perturbazione. 5.50) W0
(1) (2) (2) (2) (2)

= 0 , W1

(1)

= 3 /4 ,

1.

5.51) Wn = q 2 E 2 /2 2 . 5.52) W0
(2)

(2)

= 11/16 2 . g/l ; W0
(1)

5.53) Wn = (n + 1/2)

(0)

= 2 /(64l2 ) .

16. PERTURBAZIONI INDIPENDENTI DAL TEMPO. SOLUZIONI.

87

5.54) Posto x0 = 5.55) W0


(0)

/ : W0 (a
(1)

(1)

x0 )

/(a x0 ) , W0 (x0

(1)

a) /a2

= K 2 /(2 2 ) . W0

= 3eE 2 /(2K) .

(0) 5.56) Vedi 2.4) e 5.9). Posto w0 = 2 /(22 ) , n = ein / 2 , Wn=1 = w0 n2 +0+ ... , (0) (0) (0) n=1 = n (V0 /8w0 )[ 1/(n + 1) n+2 + 1/(1 n) n2 ] + ... ; W1 = w0 V0 /2 + ..., +1 = 1/ [cos (V0 /16w0 ) cos 3+ ...] , 1 = 1/ [sin (V0 /16w0 ) sin 3+ ...] . Nei sottospazi di degenerazione n la perturbazione ` nulla fuorch` per n = 1 . In e e questo caso occorre prima diagonalizzare la perturbazione, mentre in tutti gli altri si pu` o applicare la teoria per stati non degeneri. 5.57) W0 = 11e2 /4r0 + ... . WI = 3e2 /4r0 . 5.58) W1, = 5/2 /(2) , 1, = 1/ 2 ( | 100 | 010 ) ; W1,0 = 5/2 , 1,0 = | 001 . (1) (0) 5.59) Con = 1 : W1, = 2 /2 , = 1/ 2 ( | 1 0 | 0 1 ) . ex W00 = /2 ( 2 + + 2 ) , W10 = 3 /2 2 + + /2 2 2 + /2 , W01 = /2 2 + + 3 /2 2 2 /2 Vedi 3.3). 5.60) I valori corretti al primordine sono: W2,0 = 3 + ... , W2, = 3 / + ... , (0) con relative autofunzioni di ordine zero 2,0 = 1/ 2 ( | 2 0 | 0 2 ) e (0) 2,1 = 1/2 ( | 2 0 2 | 1 1 ) . Per quelli esatti si procede come nel 5.59). 5.61) Wn = {2/a , 0} , Wn = {(22 / 2 2 n2 ) , 0} , per n ={dispari , pari}, rispettivamente. Il procedimento ` valido per: a e ( 2 2 /) n , sia al primo che al secondo ordine. Nella somma al secondo ordine, notare che tutti i contributi si cancellano a due a due tranne uno: 1/(p k) per p = 3k + 1 . 5.62) W2s W2p W2s = 1013 cm Vedi il 5.7).
(1) (2)

5.63) Tre livelli, con correzioni: w = 0 degenere 2 volte, w = A non degeneri, con 2 A = 1/5 dr R2 (r)r 4 f (r) . 5.64) W0 = W0 + W0 + W0 + ... = W0 = d2 E 2 I/3
(0) 2

5.65) W0 = 1/2 + 1/4 /K 1/16 (/K)2 + ... to sviluppato in serie.

Calcolo perturbativo, oppure esat-

88

16. PERTURBAZIONI INDIPENDENTI DAL TEMPO. SOLUZIONI.


2 2/3 Z 3 2 /r0 (0) H

5.66)
(1)

Z=1

2.5 x 1010 . Nel secondo caso, W1 /W1

(1)

(0) P b

W1 /W1

calcolo perturbativo non ` accettabile. e V = (Z + ) e2 /r = V + V , e si considera V come una perturbazione, oppure si risolve esattamente V e poi si sviluppa in serie.

A2/3 (m /me )2 822 5 x 1010 2082/3 (82 x 207)2 = O(1) , e quindi il

CAPITOLO 17

Calcolo Variazionale. Soluzioni.


[Soluzioni] e (Suggerimenti) 6.1) 2 ; 1 non appartiene al dominio di autoaggiuntezza dellhamiltoniana. 6.2) / 2; ( 7/5) ; a2 = 2b2 /2 con b2 , Errmin = 0. dx/(b + x2 )n+1 = (2n 1)!!/(2n n!bn+1/2 ) ; A2 = 2/(a), T1 (a) = V1 (a) = k/2 a2 ; B 2 = 16/(5a), T2 (a) = (7 2 /10a2 ) , V2 (a) = ka2 /10.

/(4a2 ),

6.3) W 1 = 2.476 w0 , W 2 = 2.345 w0 , con w0 = (g 2 2 /2)1/3 . A2 = 43 , T1 = 2 2 /2 , V1 = 3g/2 ; B 2 = 4 3/2 / 1/2 , T2 = 3 2 /4 , V2 = 2g/ . 6.4) W 2p,var = 0.113 e4 / 2 . Corretto comportamento al contorno r l ; W2p,ex = 0.125 e4 / 2 . 6.5) W = 6.6) W = 6.7) W = 6.8) 3/2 1.22 . Wex = . 3 1.73 , Wex = 1.5 . T = 2 2 /2 , U = 3k/22 , k = 2 . T = 2 2 /2 , V = 15 2 /42 .

15/2 2.74 , Wex = 2.5 .


k 1/(k+1)

[W ] = ( 2 /2)
k

. Posto (x) = (2)1/4 exp{x2 /4} ,


1/(k+1)

W ( ) = ( 2 /2)

1/(k+1)

< | H | >= a/ + b k , con a = 1/4 6.9) W = 3/2 (92 2 /4)


1/3

(2k 1)!!/(4k)k

(k + 1) .

/2 , b = (2k 1)!! .

Vedi il 6.3) .

6.10) W i = 4e4 /3 2 0.85 w0 ; W ii = 5e4 /16 2 0.62 w0 , Wex = w0 = e4 /2 2 . La prima, perch` il valore esatto ` un estremo inferiore. La prima, per il e e 2 2 T i = 3 /2 , V i = 8/ e2 ; T ii = 5 2 /2 , comportamento asintotico. V ii = 5e2 /2 . 6.11) W = 27 2 4 3 /128 6 . con = ( 3 /8)1/2 exp[r/2] , 1/2 = 3 /2
89
2

90

17. CALCOLO VARIAZIONALE. SOLUZIONI.

6.12) W 1 = 10/ 2 w0 , W 2 = 4/3 w0 , W 3 = 12/ 2 w0 . 2 = O(x2 ) , 3 ha derivata discontinua. 6.13) W 0 = (4 2 / 2 2 ) 0, 81 w0 , W 0 = (256 2 /70 2 2 ) 0, 74 w0 . I rapporti sono minori di uno perch` i valori sono negativi. Vedi anche 6.2) e 4.2) e 6.14) (x) = A x(x + a)(x a) ; W 1 = (21 2 /4a2 ) . W 1 /W1,ex = (42/4 2 ) 1, 06 . La scelta di una funzione di prova dispari, ortogonale allo stato fondamentale pari, garantisce lapprossimazione per eccesso. 6.15) H < 0 ` condizione suciente. a1 > 1.36 aex e a2 > 1.55 aex . La 1 ha il e corretto comportamento all . 6.16) WN = (nx + ny + 1) = (N + 1) , dWN = N + 1 . min W = T = 2 /22 , V = 3/4 k/2 3/2 1.22 .
(1) (2)

CAPITOLO 18

Evoluzione temporale. Soluzioni.


[Soluzioni] e (Suggerimenti) 7.1) tel 0.9 108 sec ; t103 g 1016 sec et` delluniverso. a a 7.2) Solo H; a 2, con probabilit` P = [1 2( 2 1) cos2 (wt/ )]/[2 2( 2 1)]. Ogni osservabile H, A, B, C, individua un sistema completo. 7.3) (0) = 1/ 2 |i, 1, 0|T ; (t) = 1/ 2 |i, cos(wt/ ), i sin(wt/ )|T . (T = trasposto) 7.4) LEquazione di Schrdinger si disaccoppia: [H0 0 B(z)]i (t) = i i (t)/t , o i = 1, 2 e {1, +} , {2, } . Dal teorema di Ehrenfest: d2 z i /dt2 0 / B( z i )/ z i , ed essendo i dati iniziali uguali, le traettorie sono divergenti. / cos t ; W = 3/4 . 7.5) x t = 3/8 1 0 = 2 {u1 () 3u0 ()} , con un autostati delloscillatore armonico.
1 7.6) Pb = 1 Pb = 1 8 1 + R2 + 2R cos(w2 t/ ) . Pb,3c = R = 2 cos(w1 t/ ) sin(w1 t/ ) max = 1/2 |1, 2, 1|T . 1 8

1 + R2 2R cos(w2 t/ ) .

7.7) 7.8) 7.9)

sx = /2 cos (t), sy = /2 sin (t), sz = 0; (t) = (20 B0 / )(t + et 1).


2 2 2 2 2 P+ = B1 /(B0 + B1 ) sin2 ( B0 + B1 0 t/ ) .

P (t) = 1/4 1 2 sin t + sin2 t .

7.10) Posto (t) = (1 cos t)gB/ e P{x,y} (t) , le probabilit` della permanenza del a segno (P+ ) o della inversione del segno (P ) per le osservabili x o y sono: Px+ (t) = cos2 [(t)/2] , Px (t) = sin2 [(t)/2] , Py = 1/2 [1 sin (t)] . 7.11) sx (t) = sx cos 2t + sy sin 2t , sy (t) = sy cos 2t sx sin 2t , sz (t) = sz .

2 7.12) x = / p0 t per x < 0 , e x = / p2 k0 t per x > 0 . 0 Per il principio della fase stazionaria: ( d/dk(kx k 2 t/2) ) k=p0 = 0 .

91

92

18. EVOLUZIONE TEMPORALE. SOLUZIONI.

7.13)

p(t) = cost.

Teorema di Ehrenfest.

2 7.14) P (t) = (1 /1 )2 sin2 (1 t) , 1 = (0 + /2)2 + 1 0 = B0 / 1 = B1 / . Per |B1 /B0 | 1 e 0 ovvero 1 0 = | 1 /1 | |B1 /B0 | , 2 2 P (B1 /B0 ) sin (0 t) 1 . Per 20 risonante, anche con |B1 /B0 | 1 , cio` e 2 1 = 1 : P sin (1 t) .

7.15) Vedi 7.15) 7.16) Vedi 7.15) 7.17) Posto = / : xt = 1/ 2 cos2 t + ( 4 /4 ) sin2 t , pt = / 2 sin2 t + ( 4 /4 ) cos2 t . Rappresentazione di Heisenberg, ed evoluzione del pacchetto libero in Appendice. 7.18) 7.19) (x, t) = 1/10 eiW0 t/ 30 ei8W0 t/ 2 . s = (a2 /2 ) s , s = 1, 2, ...
3/2 2

xt yt zt = 1 + ( 2 t2 /4 2 2 )

In x e y il moto ` libero. Lungo z, z(t) = gt /2 + pz t/ + z . e 7.20) a) (x, t) = 8/5a sin(x/a) exp(it 2 /2a2 ) + exp(it2 2 /a2 ) cos(x/a) . b) H = (4 2 2 /5a2 ) . c) P (0 x a/2; t) = 1/2 + (16/15) cos[(3 2 /2a2 )t] . 7.21) Con C = A iB , W0 = 0 , W = |C| ; 0 = 1/ 2 C/|C| , 0 , C /|C| = 1/2 C/|C| , 2 , C /|C| . sz t = cos |C|t . (t) = 1/2 C/|C|(cos |C|t + 1) , i 2 sin |C|t , C /|C|(cos |C|t 1) 7.22) (x, t) = (8 30/ 3 a) 2 exp[(i /2) (2m + 1)/a t ] .
m=0 (2m

+ 1)3 sin (2m + 1) x/a Integrali valutati nel 11.29) .

7.23) (x, t) = (8 3/ 2 a) ()m (2m + 1)2 sin (2m + 1) x/a m=0 2 exp[(i /2) (2m + 1)/a t ] . 7.24) i) W 0.55 W1 7.47 eV ; ii) Pl=1,m=1 = 1/5; iii) P (r < 1010 cm) 3.6 106 ; iv) (r, t) = 1/ 10 2 ei/ W1 t 100 + ei/ W2 t 210 + 2211 + 3211 . Nel punto iii), sviluppare in serie gli esponenziali. 7.25) Posto = (1 42 )1/2 , Wn = (n + 1/2) 1/2. |0 (t) >= N
n 1/2 n c2n (t)
H

c2n (t) = D(t)/C(t) (2n 1)!!/(2n)!! , C(t) = cos t (i/) sin t, D(t) = (2i/) sin t Diagonalizzare lHamiltoniana, o passare alle {x, p}. In rappresentazione di Heisenberg: a|0 =H (t)|0 (t) = [C(t) + D(t) ] |0 (t) = 0 . a a a

| 2n >, con

18. EVOLUZIONE TEMPORALE. SOLUZIONI.

93

7.26)

< (t) | Lx | (t) >= cos t , con = eB/2c .

7.27) Per t < a/v , (t) = cos(W+ t)u200 + i sin(W t)u210 , con W = e2 /4r0 3eEr0 . Per t > a/v , P200 = cos2 (3eEr0 a/ v) , P210 = sin2 (3eEr0 a/ v) . 7.28) x(t) = F0 / 2 (1cos t) per 0 , e x(t) = F0 /( 2 )+O(1/) , per . 2 Pn (t) 1 , per , e Pn (t) 1/n! (F0 /)2n e(F0 /) per 0 . 7.29) (t) | Lx | (t) = 0 | Lx cos t+Ly sin t | 0 = cos t , con = eB/2c . B 105 Gauss. Vedi 7.27). 7.30) 7.31) (t) = | cos t, i sin t|T ; P = sin 2t ey + cos 2t ez . Posto K(t) =
2

1/2
2m

ds f (s) exp[i s] , si ottiene:


2

Pnm (t) = exp[|K(t)|2 ]

P0m (t) = exp[|K(t)| ] |K(t)|

m | exp[iK(t) a ] exp[iK (t) a] | n /m! , e

, e in particolare:

P1m (t) = exp[|K(t)|2 ] |K(t)|2(m1) /(m 1)! 1 |K(t)|2 /m


A

7.32) P (t; A = ) = cos4 (t/2 ) . P (t = ; |


t

|
H t

) = 3/8 .

7.33) Posto (t) = exp{i 0 d ( ) } , e c(t) = i 0 d ( ) ( ) , si ha: z| a(t) + a (t) |z = 2Re{(t)(z + c(t))} , e z| a (t)a(t) |z = |z + c(t)|2 .
L 7.34) PL2L = 64/9 2 ; W = W0 = ( 2 2 /2L2 ) .

7.35) Posto = |e|B/4c , P (s = /2 ; t = ) = sin2 ; P =1 = (2n + 1) 2/ . 7.36) N = 1/ 2 ; = 2/ . H = 3/2 ; (x, t) =


n=0

1/ 2

n+1 i(n+1/2)t

n (x) ;

7.37) Posto = |e|B/4c , P (z = 1; t = ) = sin2 , P (x = 1; t = ) =

1 2

7.38) (x, t) = cos exp(iW0 t/ ) u0 (x) + sin exp(iW2 t/ ) u2 (x) , Wn e un (x) sono autovalori e autovettori delloscillatore armonico. < x >= 0 ad ogni tempo. 7.39) (x, t) = 2/ 5 exp (iwt/ ) 1 (x)+1/ 5 exp (4iwt/ ) 2 (x) , dove w e n (x) sono il primo autovalore e ln-esima autofunzione della buca innita. W = 4 2 2 /5a2 . P (0 x a/2) = 1/2 + 16/15 cos 3wt/ .

94

18. EVOLUZIONE TEMPORALE. SOLUZIONI.

7.40) Pz ;z (2 2 ) = 1 , Pz ;z (2 2 ) = 1/2 , Px ;z (2 2 ) = 3/4 ; < S1z >= /2 cos(t/4), P (s1z = ; t) = cos2 (t/2). 7.41) a) W0 = 3/2 , W1 = 5/2 , W2 = 7/2 . (1) (1) (1) (1) b) Con B = eB/2c : W100 = 0 , W022 = 2B , W022 = 2B , W020 = 0 , (1) (1) W021 = B , W021 = B . c) nx = 1 , ny = nz = 0 . 2 d) P01 = A2 2 /8 2 (ei(+) t) 1)/( + ) + (ei() t) 1)/( ) . t e) P01 A2 2 /8 2 sin2 [( )t/2]/[( )t/2]2 . P01 (A2 2 /4 2 ) t ( ) . 7.42) Pn = cos2n ( ) sin2(N n) ( ), con n permanenze e = (e/4mc)B; = r (solo permanenze) e = (r 1/2) (solo inversioni), r = 1, 2, ... 7.43) 7.44) (; t) = N/2 [1 exp (i2 t/2 ) cos 2] . = 2 / . (, ; t) = N/3 [ 1 + exp (i3 t/2 ) (3 cos2 1) ] . = 22 /3 .
(0) (0) (0)

7.45) (x; t) = (/2 )1/4 exp [2 /x2 /2 + A2 2 x2 /2] exp [A2 e2it + 2x A eit it/2 ] . 0 |(x; t)|2 = (/2 )1/2 exp 2 (x x0 cos t p0 / sin t)2 . x(t) = x0 cos t + p0 / sin t ; p(t) = p0 cos t x0 sin t . 2 x(t) = 2 /2 , 2 p(t) = 2 /22 , x(t) p(t) = /2 .

CAPITOLO 19

Perturbazioni dipendenti dal tempo. Soluzioni.


[Soluzioni] e (Suggerimenti) 8.1) Al primo ordine perturbativo sono possibili solo le transizioni tra stati un di parit` opposta. a Nota che con una perturbazione pari, tipo V0 x2 cos(t) , sono permesse transizioni solo tra stati con uguale parit` a ogni ordine. a 8.2) m = 1 . Ricorrenza dei polinomi di Hermite.

8.3) ck0 (t) = k1 (iF0 /2 2 ) exp(i+ ) sin(+ )/+ + exp(i ) sin( )/ , con = , = t ; P1 (t) = |c1 (t)|2 . 8.4) P01 (t) = 2 /8 sin2 t/ + sin2 + t/ + 2 cos t sin + t sin t/ + 2 2
2

con = (1 )/2 . P01 ( ) = 22 [ /(1 2 )] sin2 (/ ) . P01 (t) |K(t)|2 . P02 (t T ) 1/2(1 + /2)2 (/)2 sin2 T . P+ = (qA2 2 )/(2 2 m)e
2 2 /4

8.5) 8.6)

8.7) c210,100 (t) = ieE0 / (27 2/35 ) r0 /(1 i Wk0 / ) .


(0) (0) 8.8) i) |ckn (t)|2 = 2(1cos kn t) |Vkn / kn |2 : Vkn = k | V0 | n , kn = (Wk Wn )/ . ii) |ckn (t)|2 = |Vkn / kn |2 . Formule valide anche per tempi niti, se kn 1.

8.9) Pn = (2[H1 ]n1 / n1 ) sin(n1 /2)

[H1 ]n1 (4V0 b/a) sin(n/2) . P2 = P4 = 0 ; P3 1.47 104 .


3 2

0 0 , con n1 = (Wn W1 )/ ,

8.10) i) P2 = (16a2 /9 2 ) [ (eE/ 2 ) sin ((3 2 /4a2 ) ) ] [(16eEa/9 2 ) ] , P3 = 0 ; ii) non dipende da t ; iii) perturbazione piccola, piccolo. 8.11) P = (32aeE0 /9 2 ) /(2
2 2

+ (W )2 ) .

2 8.12) P102p = 215 /310 (E 2 r0 / 2 ) e2 .

95

96

19. PERTURBAZIONI DIPENDENTI DAL TEMPO. SOLUZIONI.

8.13) k pari, P = 0 . k dispari P0k = [ 64a2 (k + 1)2 V02 ] / [ 4 k 4 (k + 2)4 2 ] Fi2 ( ) , 2 2 con F1 = exp[k0 2 /4 ] , F2 = 2 (1 + k0 2 )1 , F3 = exp[k0 ] . Condizioni di validit` : V / 0 a 1 , 0 1. Vedi F1 in 8.6).
2 2 8.14) Pnn1 = (d2 E0 /4 2 ) { 2 /(1 + 0 2 ) } . (2) (1)

4 2 2 P02 = (d4 E0 /64 4 ) { 4 /[ (1+90 2 )(1+40 2 ) ] } . P02 = P01

(2)

(1)

2 [ 1/4 + O( 2 0 ) ] .

CAPITOLO 20

Momento angolare e spin. Soluzioni.


[Soluzioni] e (Suggerimenti) 9.1) m = 0, 1; P0 = 2/3, P1 = 1/6 . 9.2) No. Si. No. 9.3) L2 = 2(2 + 1) Notare: [ H , L2 ] = (b a) [ z 2 , L2 ] .
2

, con probabilit` 1 . Lz = 2 a

con probabilit` 1/2 ciascuno. a

9.4) Se {s1 , s2 } = {1/2, 1/2} : W0,0 = 3 2 /4 ; W1sz = 2 /4 + sz , sz = 1, 0, 1 ; Se {s1 , s2 } = {1/2, 3/2} : W1sz = 5 2 /4 + sz , sz = 1, 0, 1 ; W2sz = 3 2 /4 + sz , sz = 2, 1, 0, 1, 2 . 9.5) P0,0 = P1,0 = 1/2 ; sz = 0. 9.6) Applicare a gli operatori L2 e Lz in coordinate polari. Vedi Appendice sui potenziali centrali. Applicare a gli operatori L . 9.7) P+ = cos2 (/2) , P = sin2 (/2) . 9.8) , con probabilit` 1/2. a 9.9) Sx = Sy
2 = 0 ; Sx m 2 = Sy m

S = Sz cos + Sx sin .

= (2 m2 )

/2 .

9.10) Valutarne levoluzione sviluppando (0) sulla base delle autofunzioni di H .


2 9.11) Applicare gli operatori Sz = s1z + s2z e S2 = Sz + (S+ S + S S+ )/2 , con S = s1 + s2 , agli stati prodotto diretto e a loro combinazioni lineari.

9.12) a) P+ (x) = P+ (y) = 1/2 , P+ (r) = (1 + n)/2 . b) sx 0 = sr 0 = n /2 . c) 2 (sx ) = 2 (sy ) = 2 /4 . d) Spin costante del moto. 0 0 Sr = lSx + mSy + nSz . Oppure ruotare lo stato: |1/2 r = R R |1/2 z . 9.13) S2 T =
2

sy

= 0 ,

/4 (N 2n)2 + 2N .

S2 = S2 + S2 n + 2Sn SN n . N n T
97

98

20. MOMENTO ANGOLARE E SPIN. SOLUZIONI.

9.14)

N sz +N/2

. J e ortogonalit`. a

9.15) |0, 0 = 1/ 3 ( |1, 1 |1, 1 + |1, 1 |1, 1 |1, 0 |1, 0 )

9.16) Avendo terza componente nulla, basta mostrare una delle due: J |0, 0 = 0 . 9.17) Dallo stato di peso massimo |2, 2 , con abbassatori e propriet` di ortogonalit`. a a 9.18) Pm1 =j1 = j1 /(j1 + j2 ) . 9.19) P =
1 2

(1 n) sin2 + (1

n) cos2 m sin 2

; l, m, n = coseni direttori.

9.20) Ps2z =1/2 = 1/3 ; Ps2y =1/2 = 1/2 ; Ps1y =1 = Ps1y =0 = Ps1y =1 = 1/3 9.21) 9.22) 9.23) Lz = (x0 k2 y0 k1 )). t = /4
3

.
2

Lz = 0 ; L 2 = 2

p2 /2 =

2 2

k /2 .

Stato di particella libera.

9.24) Con e,p = e,pB , A = (e p )2 + 4C 2 : W1 = e + p + C , 1 = | 1 0 0 0 |T , 2C/(A (p e )) 0 |T , W = C A , = C/A | 0 (A (p e ))/2C W4 = e p + C , 1 = | 0 0 0 1 |T . 9.25) | 3/2, 3/2 = | , | 3/2, 1/2 = 1/ 3 | + | + | ; | | ; | 1/2, 1/2 1 = 1/ 6 2| | 1/2, 1/2 2 = 1/ 2 | + | + . Le due 1/2 non sono univocamente

determinate, e si ottengono per ortogonalit` tra di loro e con gli stati | 3/2, 1/2 . a 9.26) Posto c2 = cos /2 e s2 = sin /2 : R1i = { c2 , s2 } , R2i (1) Posto c = cos e s = sin : R1i = 1 { 1 + c , 2 s , 1 c } , 2 (1) (1) 1 1 R2i = 2 { 2 s , 2c , 2 s } , R3i = 2 { 1 c , 2 s , 1 + c } . 9.27) 9.28) | 0, 0 = (2l + 1) 2
1

(1/2)

(1/2)

= { s2 , c2 } .

m=l,+l

()m | l, m ; l, m .

2 Lx = 2 Ly = 1/2 n2 (2n + 1)/(2n 1) , 2 sin = 1 (2n + 3)/(2n + 1) . [P12 , Ji,k ] = 0 , con P1,2 operatore di scambio.

9.29) Se J = 2j p la parit` ` ()p . ae

20. MOMENTO ANGOLARE E SPIN. SOLUZIONI.

99

9.30) m = 0, 1 , l = 1, 2 ; Pm=0 = 5/14, Pm=1 = 9/28, Pl=1 = 5/7, Pl=2 = 2/7, < | Lz | >= 0 , < | L2 | >= 22/7 2 . 9.31) W11 = 0 , W10 = 2 , W11 = 0 , W00 = 2 . W11 = (eB/c) W11 = (eB/c) , W00 = 2 . Degenerazione risolta. , W10 = 2 ,

9.32) W = 3/4 2 , degeneri 4 volte. W1/2, = 3/4 2 1/2 g L , degeneri 2 volte, W3/2,3/2 = 3/4 2 3/2 g L , W3/2,1/2 = 3/4 2 1/2 g L . B = ( c/|e|Bg) . 9.33) 9.34) 9.35) W = 2 l(l + 1) , l = 0, 1, 2 . < (n1 s1 )(n2 s2 ) > = (l1 + l2 ) L2 = 2
2 2

/4 .

Vedi 9.12) .

; Lz = 0 ; P (, ; d) = (1/8)(sin cos +sin sin +2 cos )2 d .

j=3 j=2 j=1 9.36) Wso = 2 2 , d = 7 ; Wso = 2 , d = 5 ; Wso = 3 2 , d = 3 .

9.37) Posto | = | +

1z

1/2 { | +

2z +

2z

} , si ottiene: | | 0

T|

= 1/4 .

9.38) Posto = A2 + B 2 s = /2 ; = ( a b )T con a /b = iA/(B ) = (B )/iA . P+ = (B A)2 /{ 2 [A2 + (B )2 ] }. 9.39) | l + 1/2, l 1/2 = A | l, l 1; 1/2, 1/2 + B | l, l; 1/2, 1/2 , A = 2l/(2l + 1) , B = 1/ 2l + 1 ; | l 1/2, l 1/2 = B | l, l 1; 1/2, 1/2 + A | l, l; 1/2, 1/2 . 9.40) P = 2/3 . P (, ) = 1/4 .
2

9.41) < Lx >= 0 ; < L2 >= 1/2

[l(l + 1) m2 ] .

9.42) | f | 2 = (3/8) sin2 1 2Re (c cd ) cos , con cp , cd coecienti arbitrari p dellonda p e dellonda d , con |cp |2 + |cd |2 = 1 . Se si conserva la parit`, il contributo ` a e 2 solo quello dellonda p , e vale | f | = (3/8) sin2 .
N N N 9.43) a : b : c = 9 : 1 : 2 ; a : b : c = 0 : 4 : 2

9.44) a) 1/4, 1/2, 1/4 ; b) 1/2, 1/2 ; c) No.

CAPITOLO 21

Molte particelle. Soluzioni.


[Soluzioni] e (Suggerimenti) 10.1) Wne =1,n =1 (2e4 / 2 )(me + mr ) , con 1/mr = 1/m + 1/mN . Non c` degee nerazione di scambio. Il muone ` molto vicino al nucleo e scherma in parte la carica del e 4 nucleo, per cui: Wschermato (e /2 2 )(me + 4mr ) . W,1 < W1,2 , con W,1 = energia di ionizzazione dellelettrone, e W1,2 = primo stato eccitato del muone. 10.2) Separate le equazioni nelle variabili X del centro di massa x = x1 x2 , (x1 , x2 ) = 1/2 exp(iP X/ ) un (x) , con gli un coseni e seni del 1.1); Wn = P 2 /2M + (n2 2 2 )/(8a2 ), M = m1 + m2 , = (m1 m2 )/(m1 + m2 ). Poich` 1 2 e comporta x x, per bosoni solo n dispari, per fermioni solo n pari. 10.3) = (X) unx (x)uny (y)unz (z)s () , con s = 0, 1 per N = nx + ny + nz pari o dispari; W = P 2 /2M + (N + 3/2) + {3V0 2 /4 , V0 2 /4} , per N pari o dispari. 10.4) W2 1S 4.07 w0 , W2 3S 4.25w0 ; I2 1S 0.073 w0 , I2 3S 0.25 w0 . 10.5) Il livello ` degenere 2 volte: = 1/3! det|i (j)| , con j = 1, 2, 3 e con e 1 = {n1 , l1 , m1 , s1 } = {1, 0, 0, 1/2} , 2 = {1, 0, 0, 1/2} , 3 = {2, 0, 0, 1/2} . Posto ui (j) = ui00 (rj ) (i, j = 1, 2) , si trova: (+ , V + ) = ( , V ) = = e2 dr1 dr2 (|r1 r2 |)1 {u2 (1)u2 (2)+u2 (2)u2 (1)+u2 (1)u2 (2)u1 (1)u2 (2)u1 (2)u2 (1)} . 1 2 1 2 1 1 La repulsione coulombiana ` diagonale sugli spin e quindi sugli . e V = V12 +V23 +V23 e (+ , V + ) = 3(+ , V12 + ) . V12 ` diagonale sulle i (3) , e conviene e sviluppare il determinante lungo questa riga. I prodotti scalari sia tra queste funzioni, sia tra le funzioni di spin, danno delle ii . 10.6) 0 = u111 (x1 )u111 (x2 )Stot =0 ; P (x)dx = |u111 (x)|2 dx; W0 = (3 2 2 /4a2 ) 3/4 A 2 . Vedi 5.11) . 10.7) W10 = 3/8 1010 erg , W21 = 1/4 1010 erg . Vedi 10.6) . Per il principio di esclusione, W0 = 2W111 + W112 , W1 = W111 + 2W112 e W2 = 2W111 + W113 . 10.8) B =
(0) (0) 6 i=1 ci Bi (1, 2, 3, 4, 5)

, Bi =
101

(0)

1 (1)2 (2)3 (3)4 (4)5i (5) ;

102

21. MOLTE PARTICELLE. SOLUZIONI.

1 1 = {1, 0, 0; 2 } ; 2 = {1, 0, 0; 1 } ; 3 = {2, 0, 0; + 1 } ; 4 = {2, 0, 0; 1 } ; 2 2 2 1 5i = {2, 1, {1, 0, 1}, 2 } , i = 1 6 .

10.9) 10 stati; S = 1, 3 . Detto ijk il prodotto simmetrizzato delle funzioni donda di singolo spin 1 , 2 e 3 : |3/3 = 333 , |3/2 = 332 , |3/1 = 2322 + 331 / 5 , |3/0 = 2222 +123 / 5 , |3/1 = 2122 +311 / 5 , |3/2 = 112 , |3/3 = 111 . |1/1 = 322 2331 / 5 , |1/0 = 222 2123 / 5 , |1/ 1 = 122 2311 / 5. La funzione data non ` accettabile per s = 1/2 . e 10.10) WLi = {9/4 Z 2 + 5965/2916 Z}w0 + ... = 14.11 w0 + ... = 191.90 ev + .... 10.11) Wvar 14.47w0 = 196.75 ev . 10.12) Wvar 14.58w0 = 198.26 ev . 10.13) {L pari, S pari} , {L dispari, S dispari} . Vedi 9.29).

10.14) P (r1 , r2 ) = 2|(r1 , r2 )|2 dr1 dr2 ; P (r, r) = |(r, r)|2drdr ; P (V, V ) = V dr1 V dr2 |(r1 , r2 )|2 ; P (V, CV ) = 2 V dr1 CV dr2 |(r1 , r2 )|2 , con CV =spazio complementare di V . La funzione donda di particelle identiche ` simmee trica, ma linterpretazione probabilistica ` la stessa del caso di particelle distinguibili. e 10.15) La degenerazione di,n degli stati | s = i, W = Wn ` data da : e I potenziale: d0,0 = 1 , d1/2,0 = 1 , d1,0 = 6 , d0,1 = 0 , d1/2,1 = 9 , d1,1 = 9 , d0,2 = 6 . II potenziale: d0,0 = 1 , d1/2,0 = 1 , d1,0 = 6 , d0,1 = 3 , d1/2,1 = 12 , d1,1 = 27 . I livelli vengono corretti dal termine 0 B (Lz + 2Sz ) . Risolvere il primo potenziale nella coordinata relativa, e poi in coordinate polari; il secondo nelle coordinate di singola particella e poi in coordinate cartesiane, moltiplicando e simmetrizzando le funzioni. Nel secondo caso, nx + ny + nz = 1 corrisponde unicamente a l = 1 in coordinate polari. 10.16) W0 = (1/a2 + 1/b2 + 1/c2 ) 2 2 / + (27A/8abc) + ..., sia per particelle non identiche che per bosoni. W0 = (5/2a2 + 1/b2 + 1/c2 ) 2 2 / + ... per fermioni, con correzione nulla al primo ordine. 10.17) W = W3 + (N + 1) , = 3k/ , N = n1 + n2 = 0, 1, 2, ... ; particella libera in y3 e due oscillatori armonici in y1 e y2 con la stessa frequenza.
1/4 2 2 10.18) Stato fondamentale Y0 (y1 , y2 , y3 ) = (1/3 2 ) exp [2 /2 (y1 /2 + 2y2 /3)] Y3 (y3 ) . Questo stato ` simmetrico nelle {xi } e quindi ` ammissibile per bosoni identici. Per e e fermioni a spin 1/2 invece, la funzione donda totale deve essere antisimmetrica, ma tale

21. MOLTE PARTICELLE. SOLUZIONI.

103

non pu` essere la parte di spin, in quanto di tre variabili ma con soli due valori. Bisogna o allora considerare stati spaziali eccitati e nuove variabili y1 = x2 x3 e y2 = x3 x1 . 10.19) dN =0 = 1, dN =1 = 12, dN =2 = 39, d1 =0 = 6, d1 =1 = 27, d1 =2 = 99 . N N N (100)(010) = (100)(100) , mentre (110)(000) ` uno solo. e
1/2 1/2 1/2

Notare che

10.20) d2s2p = 12 , d2p3p = 36 . Si pu` sempre simmetrizzare e antisimmetrizzare: o nelprimo caso l1 = l2 , nel secondo n1 = n2 . 10.21) Detta dn la degenerazione dellenergia in unit` n = W/w0 : d2 = d8 = 1, 4, 6 ; a d5 = d10 = 4, 8, 9 . Le degenerazioni si distinguono a seconda che sia n1 = n2 , oppure n1 = n2 , con n1 , n2 relativi alla singola particella.

CAPITOLO 22

Argomenti vari. Soluzioni.


[Soluzioni] e (Suggerimenti) 11.1) No. Si hanno misure diverse: e nel caso dei polinomi generalizzati di Laguerre, e e2kn r , una per polinomio, nel caso degli stati legati dellatomo di idrogeno. 11.2) x
k

= a/2 ; k x = a

1/12 1/2k 2 2 .

11.3) Le due matrici diagonali A e B con a11 = a22 = a33 = 1 , b11 = b22 = b33 = 1 , e tutti gli altri elementi nulli. 11.4) = a , ciascuno degenere due volte. Pa = 3/4 , Pa = 1/4 . 11.5) P0 = 25/4 /(1 + 2) ; P1 = 0 ; P2 = 21/4 /(1 + 5 2) . Attenzione alle norme!

11.6) (, H) = 11h/6 . 11.7) p2 p


2

= 2 p = 0 .
um

11.8) [sin , Mz ] = i cos ; um sin um Mz = 0 = cos 11.9) P (p, p + dp) = |(p)|2 4 p2 dp , con (p) = ( 11.10) Teorema di Ehrenfest. 11.11) P (W )dW = |c( 2W )|2 + |c( 2W )|2 c(p) = / exp 2 /2 (p p0 )2 .

.
2 2 + r 0 p 2 )2 .

3 23 5 r0 /)/(

/2W dW ,

11.12) H = 1/2 p2 , X = p, Y = x ; H = 1/2 x2 , X = x, Y = p . 11.13) Tutti i valori di aspettazione di p e di L sono nulli. Funzioni reali di variabile reale danno valori di aspettazione nulli per operatori autoaggiunti complessi.

105

106

22. ARGOMENTI VARI. SOLUZIONI.

l 11.14) (r, , ) = m=l 0 dk clm (k)Rkl (r)Ylm (, ), essendo Rkl (r) le autofunl=0 zioni generalizzate del continuo esprimibili tramite ipergeometriche conuenti.

11.15) = 1. 11.16)

2n = l=1 (x)s=1 .
2

q = Q, p = P, = , 2 =

1/3

11.17) A = (qp+pq)/2 . W |[A, H]|W = 0 , [A, p2 ] = i 2p2 , [A, q2 ] = i 2q2 , [A, f (q2 )] = i 2q2 df (q2 )/dq2 , per f analitica . 11.18) 1 = 15/4 , 2 = 39/4 , 3 = 75/4 , 4,5 = 63 3993 /4 .

11.19) P = ( 2 2 /12V ) (1/a2 + 1/a2 + 1/a2 ) . La pressione classica `: e 1 2 3 P = v 2 /3V = 2T /3V , con V volume e v e T velocit` ed energia cinetica media . a 11.20) No. C ` non degenere. e

11.21) Teorema di Ehrenfest. 11.22) Px0


a 2 = A2 E 2 4 exp[2(k 2 k0 ) 2kx0 ] , con ux>a (x) = E exp[kx].

11.23) S = 2 /2k 2 11.24) W 67 ev .

Le autofunzioni possono essere scelte reali.

2 11.25) W0 = d2 E0 I/ E (1/E0 ) H /E0 .

(2)

; pE = 2d2 I/ E

dE /E0 = (1/E0 ) H/E0

11.26) rN = r0 N 2 /Z (3/2)2/3 r0 Z 1/3 .

N (3/2 Z )1/3 .

11.27) P0n = ()2n /2n n! exp[2 2 /2] , con = (k/ 2 )1/4 , = eE/k . 11.28) In entrambi i casi lincognita ` W 2 2 . e 11.29) 1) c1,n = (n , 1 ) = 240/ 3 [1 + ()n ]/(n + 1)3 , |c1,0 |2 0.999 , |c1,2 |2 0.001 . 2 2 W 1 = 10/ 2 w0 , W1 = 120/ 4 w0 , W1 = 20/ 2 w0 , w0 = 2 2 /2a2 . 2) c2,n = (n , 2 ) = (1+()n ) 8/ 3(n+1)[(n+1)2 4] , |c2,0 |2 0.961 , |c2,2 |2 0.038 . 2 2 W 2 = 4/3 w0 , W2 = 16/3 w0 , W2 = 4 2/3 w0 .

22. ARGOMENTI VARI. SOLUZIONI.

107

11.30)

Pa1 a1 = 97/169 . 2 x/(x2 + a2 ) . 0 non ha nodi ed ` lo stato fondamentale. e

11.31) D = 1/2 d/dx 11.32) W = 2 /2


2

2 2 (vedi 4.1 e 4.2)); PW = 2 2/ ex0 /2 k 3 /(k 2 + k0 )2 .

11.33) P1s = 29 /36 , P2s = 1/4 , P2p = 0 . 11.34) Per A gli autovettori sono | 1 e | 2 , il primo con autovalore 1 = 1/2 , e il secondo non determinabile dai dati. Le misure su B sono incompatibili. Per C abbiamo: = 1 1/2 , con | = 1/ 2 | 1 | 2 . 11.35) |H| = 2 2 /3a2 . Pn=1 = 256/27 2 , Pn=2 = 0 . r Z 2/3 r0 ; schermaggio

11.36) Shells piene: r Z 1/3 r0 ; metalli alcalini: parziale: r Z 2/3 r0 , > 1 . 11.37) F = 7.6 109 eV /cm ; W2 = 4 W1 = 152 eV .

Teorema di Feynman-Helmann. j = 2j/N ;

11.38) Wj = W0 + 2W1 cos j ; | j |k = exp[ikj ]/ N , k = 1, 2, ..., N j = 0, 1, 2, ..., N 1 . 11.39) Pext = 1 Pint 16% . 11.40) Massimo e minimo per a = b = 1/2 e a = b =

1/2 , rispettivamente.

11.41) P1 = 32/9 2 ; P2 = 1/2 = Pmax ; Pp = [ 2 3 a/( 2 2 p2 a2 )2 ] [1 + cos(pa/ )] . 11.42) V (x) =


2

/2 [j(j 1)/x2 2j/xx0 ] . Anche il coeciente di x1 dipende da j.

11.43) Legato perch` a norma nita. V (x) = + 2 /2 (2 2/x) per 0 x . e Wn = + 2 2 /2(1 1/n2 ) . P (W ) = 1, 0 per W = , = . 11.44) x(t) = X cos t , Wcl = 2 X 2 /2 , X = 2 N/ .
2

n s N. =
l=2

11.45) | Cl |2 = (2l + 1) (l 2)!/(l + 2)! 1 + ()l con Yl2 (, ) = (2)1 e2i Nl2 (1 2 ) d2 /d 2 Pl () . 11.46) b) P (p) dp = 1/ a exp [1/a2
2

l2.

Cl Yl2 (, ) ,

p2 ] dp . c) x = 1/a 2 ,

p = a / 2

108

22. ARGOMENTI VARI. SOLUZIONI.

11.47) a) W n = p2 /2 + k/2 x2 = n n /2 = W0 . b) Principio di Riesz

k/ p2 x2 = n n

k/ 2 x 2 p /2 n n

k/ =

11.48) a) N = 3 / ; b) = Z/r0 ; c) W0 = Z 2 e2 /2r0 ; d) < V >0 = W0 , < T >0 = W0 ; e) < r >= 3/2 2 /Ze2 ; f) r = r0 /Z . 11.49) 1 = 3 , 2 = 3 , 3 = 7 ; v1 = 1/ 5 { 0 2 1 } , v2 = 1/ 65 { 6 2 5 } , v3 = 1/(3 5) { 4 2 5 }

CAPITOLO 34

Appendici.

1. EVOLUZIONE LIBERA DELLA GAUSSIANA Sia data la funzione donda iniziale costituita da una gaussiana modulata: 1 i 1/4 0 (x) = 2 2 exp 2 (x x0 )2 + p0 (x x0 ) . 4 Nella rappresentazione dei momenti, essa ` data dalla trasformata di Fourier che ` ancora e e una gaussiana modulata: 1 i 0 (p) = dx exp px 0 (x) = 2 2 2 i = exp 2 (p p0 )2 px0 . 2 2 Di questa si pu` valutare levoluzione temporale, e poi lantitrasformata di Fourier per o tornare alle coordinate: p2 1 i t 0 (p) = px dp exp (x, t) = 2 2 [ x x (p /) t ]2 p2 1 i 0 0 0 = p0 (x x0 ) exp + t . 2 4 2 1 + i 2 1 + i t t 2 2 2 2 Per valutare lintegrale precedente si pu` completare il quadrato allesponente arrivando o cos` a un integrale gaussiano. Valutiamo ora probabilit` e varianze. Per lo stato iniziale ` immediato perch` si tratta a e e di gaussiane modulate, sia nelle coordinate che negli impulsi, i quadrati delle quali sono gaussiane, con varianze che si leggono direttamente. Esse sono: , x0 p0 = . 2 2 Come ` noto, il principio di indeterminazione di Heisenberg ` soddisfatto al suo minimo e e solo nel caso di gaussiane. Al tempo t , la distribuzione di probabilit` non cambia per limpulso, essendo costante del a moto, e quindi anche la sua varianza non cambia. Per le coordinate invece si trova: [ x x (p /) t ]2 1 0 0 , exp |(x, t)|2 = 2 2 2 2 2 1 + 2 2 1 + 4 2 t t 4 4 4 2 x0 = , p0 =
377
1/4

378

34. APPENDICI.

cio` ancora una gaussiana, ma con varianza dipendente dal tempo. Si ha inne: e
2 2

xt =

1+

4 4 2

t2

pt =

xt pt =

1+

4 4 2

t2

Il pacchetto iniziale si sparpaglia nelle coordinate, ma non nel momento, e il principio di Heisenberg ` soddisfatto al minimo solo allistante iniziale. e 2. OSCILLATORE ARMONICO E POLINOMI DI HERMITE LHamiltoniana delloscillatore lineare armonico ` data da: e 2 1 d2 H= + k x2 . 2 2 dx 2 Introdotte le variabili adimensionali: = k , = k
2 1/4

, =

2W

, inoltre:

= x ,

lequazione delloscillatore armonico diventa: u () + ( 2 )u() = 0 . Conviene isolare il comportamento asintotico a : u() = e
2 /2

H()

H () 2H () + ( 1)H() = 0 .

2 Lequazione ` nota come equazione di Hermite. La condizione u L(,+) impone la e struttura polinomiale delle funzioni H() . Si ottengono gli autovalori e le autofunzioni:

n = 2n + 1

un () = Nn e

2 /2

Hn () ,

dove Hn sono i classici polinomi ortogonali di Hermite (vedi A.7), pari o dispari a seconda 2 dellindice n , ortogonali tra 0 e sulla misura e . Essi sono deniti da: Hn () = (1)n e oppure dalla funzione generatrice:

d2 2 , e d 2

eu

2 +2u

=
n=0

un Hn () . n!

Valgono le seguenti regole di ricorrenza: d Hn = 2nHn1 , d I primi cinque sono i seguenti:

Hn+1 = 2Hn 2nHn1 .

H0 () = 1 , H1 () = 2 , H2 () = 4 2 2, H3 () = 8 3 12 , H4 () = 16 4 48 2 +12 . Tornando al problema delloscillatore armonico, gli autovalori dellenergia, la normalizzazione delle autofunzioni e le prime tre autofunzioni normalizzate sono date da: 1 Wn = (n + ) , Nn = n , 2 n! 2

3.

POTENZIALI CENTRALI E COORDINATE POLARI

379

u0 (x) =

1 2 2 e x /2 , u1 (x) = u0 (x) 2 (x) , u2 (x) = u0 (x) (22 x2 1). 2

Notiamo che lequazione di Hermite ` unequazione dierenziale con coecienti senza sine golarit` al nito, e pertanto le soluzioni sono funzioni intere, sviluppabili in serie di potenze; a inoltre, poich` lequazione ` pari, in corrispondenza allo stesso esistono soluzioni pari e e e dispari, con soluzione generale data dalla combinazione lineare delle due. Quando imponiamo le condizioni al contorno, lo spettro risulta puramente discreto e non degenere, e quindi le soluzioni sono o pari o dispari; inoltre le serie si troncano a polinomi. Se avviene che il termine x2 sia solo un tratto dellintero potenziale, allora occorre partire dalla soluzione generale accennata prima, e poi operare le saldature. Oppure ridursi ad altre equazioni note e classicate, ad esempi con un altro cambio di variabili: = 2 = 2 x2 , u() = e/2 F () con = a = (1 )/4 .

F () + (b ) F () a F () = 0 ,

b = 1/2 ,

Questa ` una equazione ipergeometrica conuente (vedi A.10), pi` generale di quella precee u dente, e che contiene una diramazione allorigine dovuta alla relazione = . Imponendo le condizioni del nostro problema, si riottengono le soluzioni gi` viste. a

3. POTENZIALI CENTRALI E COORDINATE POLARI In presenza di un potenziale centrale, grazie alla analoga simmetria del termine cinetico, conviene esprimere il laplaciano in coordinate polari:
2

+ U (r)

u(r) = W u(r)

con

1 L2 Pr2 + 2 2 r

Pr = i

1 r, r r .

Lx = i

sin

+cot cos

, Ly = i ,

cos

+cot sin
2

, Lz = i +

L = Lx iLy = ei

+ i cot

L2 =

1 sin

sin

1 2 sin2 2

Cerchiamo soluzioni fattorizzate ponendo: u(r, , ) = R(r)Y (, ) , Y (, ) = ()() .

Con separazione delle variabili, si ottengono le tre equazioni: 2 d () + () = 0 2 d 1 d d sin () + () = 0 sin d d sin2 2 1 d2 r + 2 + U (r) R(r) = W R(r) , 2 2 r dr r

380

34. APPENDICI.

Le soluzioni devono soddisfare la condizione di normalizzazione della funzione donda tridimensionale u(r, , ) L 2 (R3 ) , e si possono assumere normalizzate singolarmente:
2 0

dr r 2 |R(r)|2 = 1

,
0

d |()|2 = 1

,
0

d sin |()|2 = 1 ,

Grazie allautoaggiuntezza dei singoli operatori coinvolti, questo metodo fornisce la soluzione completa.

4. ARMONICHE SFERICHE E POLINOMI DI LEGENDRE Le equazioni debbono essere risolte in sequenza, in , in , in r . Le autofunzioni in devono soddisfare condizioni di periodicit`, e sono date da: a 1 eim , = m2 , m = 0, 1, 2 . m () = 2
2 Grazie allautoaggiuntezza delloperatore derivata seconda nello spazio L[0,2] con condizioni periodiche al contorno, per esse vale la condizione di ortonormalit`: a 2 0

d ()m () = m,m . m

Nellequazione in , poniamo = m2 e, con la sostituzione = cos , otteniamo: d2 2 d + 2 d 1 2 d m2 1 2 (1 )2 (1 + )2 =0.

Come nel caso dellequazione in loperatore autoaggiunto:

, anche questa ` unequazione agli autovalori per e d d m2 (1 2 ) + , d d 1 2

m =

2 nello spazio L[1,1] ( d = sin d ), con condizioni di regolarit` agli estremi. a Per la soluzione, isoliamo il comportamento agli estremi, in = 1 , ponendo:

() = (1 2 ) m /2 F () . Notiamo che il fattore (1 2 ) m /2 , che darebbe una diramazione in = 1 , in realt` ` ae m un termine regolare sin . Per la nuova funzione incognita F () , otteniamo: (1 2 ) d d2 F () 2( m +1) F () + [ m ( m +1) ] F () = 0 , 2 d d

che ` manifestamente unequazione ipergeometrica (vedi A.9), con singolarit` fuchsiane in e a = 1 . Per eliminarle, occorre troncare la soluzione in serie a un polinomio. Si ottiene: = l(l + 1) , l = m , m +1, ... , lm () = Nl m (1)m (1 2 ) m /2 Fl m () , dl (1 2 )l . 2l l! d l 1 con Fl m () polinomi di grado l m Fl m () = dm Pl () d m , Pl () = (1)l

4. ARMONICHE SFERICHE E POLINOMI DI LEGENDRE

381

I Pl () sono i polinomi di Legendre di grado l , deniti anche dalla funzione generatrice: 1 2h + h


2 1/2

=
l=0

hl Pl () .

I coecienti di normalizzazione sono uguali a: Nl m = cosicch` : e


1 1 1

2l + 1 (l m )! , 2 (l+ m )!

d lm ()lm () =

d (1 2 ) m Fl m () Fl m () = l,l ,

mentre per m = m in generale il prodotto scalare non sar` uguale a zero, in quanto le a due funzioni sono autofunzioni di due operatori diversi, m e m . A m ssato, gli Fl m () sono polinomi ortogonali sulla misura (1 2 ) m , proporzionali ai polinomi ultrasferici di Gegenbauer (vedi A-S 15.4., A-S 22. e A.7) secondo la relazione: Fl m () = (2 m + 1) 2
m

( m +1)

Cl m

m +1/2

() .

2 I polinomi di Legendre sono classici polinomi ortogonali (vedi A.7) in L[1,1] sulla misura unitaria; quelli di ordine pi` basso sono dati da: u

P0 () = 1 , P1 () = , P2 () = (3 2 1)/2 , P3 () = (5 3 3)/2 , P4 () = (35 4 30 2 1 + 3)/8 , P5 () = (63 5 70 3 + 15)/8 . Le funzioni lm () , normalizzazione a parte, sono dette funzioni associate di Legendre. Per riassumere, le autofunzioni angolari, dette armoniche sferiche: Ylm (, ) = m () lm (cos ) , soddisfano le equazioni agli autovalori: L2 Ylm (, ) =
2

l(l + 1) Ylm (, ) Lz = i / ,

Lz Ylm = m Ylm (, )

con loperatore Lz che ha le stesse autofunzioni del suo quadrato, cio` delloperatore e 2 2 / , grazie alle condizioni di periodicit`. Questo non ` vero con condizioni di a e annullamento, tipo buca innita, dove limpulso i d/dx non ` neppure autoaggiunto. e Le armoniche sferiche soddisfano le relazioni di ortogonalit`: a
2

d
0 0

d sin Ylm (, ) Yl m (, ) = l,l m,m

grazie a quella tra le m () e, di conseguenza, tra le lm () a m ssato. Inne, ricordando che 1/ 2 deriva dalle m , le prime armoniche sferiche sono:

382

34. APPENDICI.

1 Y00 (, ) = 2 5 Y20 (, ) = 4

Y10 (, ) =

3 cos 4 , 1 4

Y11 (, ) =

3 sin ei ; 8

1 3 cos2 2 2 Y22 (, ) =

Y21 (, ) = 15 sin2 e2i ; 2 Y31 (, ) = , 1 4

15 sin cos ei , 8

Y30 (, ) = Y32 (, ) =

7 4 1 4

5 3 cos3 cos 2 2 105 sin2 cos e2i 2

21 sin (5 cos2 1) ei 4 1 4 35 sin3 e3i . 4

Y33 (, ) =

Notiamo inne che, come richiesto, le funzioni associate di Legendre sono dei polinomi in cos e sin , cio` sono analitiche regolari. e 5. PARTICELLA LIBERA IN TRE DIMENSIONI E FUNZIONI DI BESSEL Lequazione radiale per la particella libera, cio` con U (r) = 0 , ` data da: e e
2 d2 R(r) 2 dR(r) 2 l(l + 1) + + 2 W R(r) = 0 , 2 dr r dr 2 r 2

oppure :

2W l(l + 1) d2 y(r) + y(r) = 0 con y(r) = rR(r) . 2 2 dr r2 Trattiamo la prima forma con variabile adimensionale, riconducibile a espressioni note: = kr = con 2 = 2W/
2

d2 R() 2 dR() l(l + 1) + + 1 R() = 0 . 2 d d 2 Soluzioni particolari, linearmente indipendenti, sono le funzioni di Bessel sferiche del primo e del secondo tipo (vedi A-S 10.): jl (z) =
(1)

/2z Jl+1/2 (z)


(1)

yl (z) =
(2)

/2z Yl+1/2 (z) ,


(2)

oppure le funzioni di Bessel sferiche del terzo tipo: hl (z) = jl (z) + iyl (z) = /2z Hl+1/2 (z) hl (z) = jl (z) iyl (z) = /2z Hl+1/2 (z) ,

dove (vedi A-S 9.) le J e le Y sono dette funzioni di Bessel cilindriche del primo e (1) (2) del secondo tipo, rispettivamente, oppure funzioni di Weber, e le H , H sono dette funzioni di Bessel cilindriche del terzo tipo, oppure funzioni di Hankel. Le Bessel cilindriche soddisfano lequazione: d2 w(z) 1 dw(z) 2 + + 1 2 w(z) = 0 . dz 2 z dz z sono linearmente indipendenti, salvo che per intero, e sono legate alle Y da: Y = J (z) cos J (z) . sin

Le J

5. PARTICELLA LIBERA IN TRE DIMENSIONI E FUNZIONI DI BESSEL

383

{J , Y } , e anche {H , H } , sono linearmente indipendenti per ogni . Vale la pena riportare le equazioni di Lommel: dw(z) d2 w(z) + (2 2 + 1) z + [ 2 2 z 2 + ( 2) ] w(z) = 0 , 2 dz dz avente come soluzione: z2 w(z) = z C (z ) , essendo , , delle costanti, e C funzioni di Bessel cilindriche (vedi Watson pg. 97). Torniamo ora al problema sico della particella libera. Il caso l = 0 ` risolubile elementarmente, e ammette come soluzioni sin kr e cos kr , ma e solo la prima soddisfa la condizione di annullamento allorigine, per cui: p yp0 (r) = 2/ sin r , (yp 0 , yp0 ) = (p p) p= k. ` E unautofunzione impropria, con autovalore continuo, normalizzata alla delta di Dirac. Per l = 0 , la soluzione generale ` data, ad esempio, dalla combinazione lineare di jl (kr) e e yl (kr) , con comportamento allorigine dato da: jl (z) zl z0 (2l + 1)!! yl (z) p (2l 1)!! , z0 z l+1

(1)

(2)

per cui ` accettabile solo la prima: e Rl (r) = 2/ jl ( r) ,

dove per completezza abbiamo riportato anche il comportamento delle Y . Riportiamo le prime funzioni di Bessel sferiche, del primo e del secondo tipo: j0 (z) = sin z , z cos z y0 (z) = , z sin z cos z , z2 z cos z sin z y1 (z) = 2 , z z j1 (z) = j2 (z) = y2 (z) = 3 1 3 sin z 2 cos z ; 3 z z z 3 3 1 cos z 2 sin z . 3 z z z

normalizzate alla delta di Dirac a partire dai comportamenti asintotici: J (z) 2/z cos (z /2 /4) |z| |arg z| < , Y (z) 2/z sin (z /2 /4)
|z|

Accanto alle funzioni sferiche appena trattate, ` bene ricordare anche le funzioni sferiche e modicate, vedi A-S 10.2, soluzioni dellequazione dierenziale: n(n + 1) d2 w(z) 2 dw(z) w(z) = 0 . 1+ + 2 dz z dz z2 Funzioni di Bessel sferiche modicate del primo tipo: /2z In+1/2 (z) = eni/2 jn (z ei/2 ) = e3ni/2 jn (z e3i/2 ) ( < arg z /2) (/2 < arg z ) .

384

34. APPENDICI.

Funzioni di Bessel sferiche modicate del secondo tipo: /2z In1/2 (z) = e3(n+1)i/2 yn (z ei/2 ) =e
(n+1)i/2

yn (z e

3i/2

( < arg z /2) ) (/2 < arg z ) .

Funzioni di Bessel sferiche modicate del terzo tipo: /2z Kn+1/2 (z) = /2 (1)n+1

/2z [ In+1/2 (z) In1/2 (z) ] .

Le coppie { In+1/2 (z) , In1/2 (z) } e { In+1/2 (z) , Kn+1/2 (z) } sono linearmente indipendenti per ogni n . Ricordiamo inne che anche le funzioni di Airy Ai(z) e Bi(z) , soluzioni dellequazione dierenziale: w z w =0 , sono riconducibile a funzioni di Bessel. Vedi A-S 10.4 .

6. POTENZIALE IDROGENOIDE E POLINOMI DI LAGUERRE Nellequazione radiale conviene operare il cambio di funzione:

y(r) = r R(r) soddisfacente lequazione:

=
0

dr |y(r)|2 = 1

y(0) = 0

regolare ,

(Nellanalogo problema bidimensionale, si ottiene 0 dr |y(r)|2 = 1 da y(r) = r R(r) .) 2 Si tratta di una equazione di Schrdinger monodimensionale in L[0,) , con un potenziale o ecace contenente la barriera centrifuga. Le condizioni di annullamento agli estremi rendono autoaggiunta la derivata seconda ma, per una vasta classe di potenziali U (r) , anche lintera Hamiltoniana ` autoaggiunta (o essenzialmente autoaggiunta). e Latomo idrogenoide soddisfa lequazione: d2 y(r) 2 + 2 dr 2 W+ Ze0 r l(l + 1) y(r) = 0 . 2 r2 Z kr0
2

2 d2 l(l + 1) + + U (r) 2 2 dr 2 r2 2

y(r) = W y(r) .

Conviene introdurre le variabili adimensionali: 2 2|W | k= , r0 = 2 , e0

= 2kr .

- W < 0 . In questo caso lequazione assume la forma: d2 y() 1 l(l + 1) + + y() = 0 . 2 d 4 2 Isolando i comportamenti asintotici in 0 e , con la sostituzione: yl () = l+1 e/2 vl () = = d d2 vl () + (2l + 2 ) vl () (l + 1 ) vl () = 0. d2 d

6. POTENZIALE IDROGENOIDE E POLINOMI DI LAGUERRE

385

Si tratta di una equazione ipergeometrica conuente (vedi A.10), con una singolarit` fucha siana allorigine, e una essenziale allinnito. Imponendo le condizioni di regolarit` richieste, a la serie si riduce a un polinomio di grado nr , e si ottengono autovalori e autofunzioni: l 1 = nr = 0, 1, 2, ... vnr l () = M (nr ; 2l + 2; ) .

Questi polinomi sono semplicemente legati ai polinomi generalizzati di Laguerre di grado n k , tramite la seguente relazione: Lk () = ()k n! n n M (n + k; 1 + k; ) k = M (nr ; 2l + 2; ) L2l+1 () . nr +2l+1

Raccogliendo ora tutte le precedenti denizioni, gli autovalori e le autofunzioni dellequazione radiale dellatomo idrogenoide sono date da: Wlnr = Z 2 e2 1 0 2r0 (nr + l + 1)2 = Wn = Z 2 e2 1 0 , 2r0 n2 kn = 1 Z , n r0

n = nr + l + 1 = 1, 2, ... con Nnl = Vale ovviamente la ortonormalit`: a


0

nr + 2l + 1 = n + l

ynl (r) = Nnl (2kn r)l+1 ekn r L2l+1 (2kn r) , n+l (n l 1)! . 2n[(n + l)!]3

(2kn )3

dr ynl (r)yn l (r) = nn .

Notare che la dipendenza dello spettro Wn da un solo numero intero, dipende dal particolare potenziale che, oltre alla simmetria centrale, ne possiede anche una addizionale, detta simmetria accidentale. In termini algebrici, questa fa s` che i due parametri e l , legati al potenziale 1/ e alla barriera centrifuga 1/2 rispettivamente, vanno semplicemente a sommarsi nellequazione per vl () . I polinomi Lk () sono deniti da: n Lk () = n dn dk e n (n e ) dk d et/(1t) (t) = (1 t)1+k
k

n = 0, 1, 2, ...,

k = 0, 1, 2, ...,

oppure mediante la funzione generatrice: tn k L () n! n |t| < 1 ,

n=k

e soddisfano lequazione ipergeometrica: d2 k d k Ln () + (n k)Lk () = 0 , Ln () + (k + 1 ) n 2 d d Lespressione esplicita ` la seguente: e Lk () n (1)n = n! (1)m n + k (m!) n m m=0
n

m .

Per k = 0 sono detti polinomi di Laguerre, e si indicano con: Ln () = L0 () . n

386

34. APPENDICI.

2 Le ynl (r) , a l ssato e al variare di n , non formano un set completo in L[0,) (r) , in quanto manca tutto lo spettro continuo, con W > 0 , che trattiamo pi` avanti. Ci` non ` u o e in contraddizione con la completezza dei polinomi generalizzati di Laguerre (vedi A.7): nel caso attuale infatti, la variabile eettiva delle ynl (r) ` 2kn r , una per funzione, e quindi e i teoremi sulla completezza non sono applicabili. Ricordiamo comunque che le funzioni:

k (x) = xk/2 ex/2 Lk (x) , n n


2 per ogni ssato k , formano un set ortogonale completo in L[0,) (x) , sul peso unitario. Esse sono soluzioni dellequazione:

d d x k + 1 k2 x + k (x) = nk (x) + n n dx dx 4 2 4x Loperatore che compare alla sinistra ` autoaggiunto, con spettro puramente discreto, da e cui, appunto la completezza delle k (x) . n Con i nuovi parametri k = 2l + 1 e = (n + 2l + 1)/2 , lequazione diventa:
1 (l + 2 )2 d2 1 d 1 (x) = 0 . (x) + (x) + + dx2 x dx 4 x x2

Come si vede, ben diversa dallequazione per le y() . Tornando al problema sico, le soluzioni radiali di indice pi` basso sono le seguenti: u posto R10 = 2 Z0
3/2

Z0 = Z/r0

= Z r/r0

R31

1 /2 1 3/2 3/2 e , R20 = Z0 1 e , R21 = Z0 e/2 , 2 2 2 6 2 2 2 2 /3 3/2 R30 = Z0 1 + e , 3 27 3 3 8 4 3/2 3/2 = Z0 1 e/3 , R32 = Z0 2 e/3 , 6 27 6 81 30

Raccogliendo le precedenti espressioni, le autofunzioni proprie normalizzate dellHamiltoniana dellatomo idrogenoide, autofunzioni anche del quadrato del momento angolare e della sua terza componente, sono: unlm (, , ) = Rnl Ylm = 2 Z0 n
3

(n l 1)! /n e 3 2n[(n + l)!]

2 n

L2l+1 (2/n) Ylm () , n+l

con n = 1, 2, 3, ...; l = 0, 1, 2, ..., n 1 ; m = l, , l + 1, ..., l 1, l . Espressioni esplicite si ottengono dalle Rnl e dalle Ylm sopra riportate. Dalla forma generale invece, si possono ricavare i valori di aspettazione di r p su qualsiasi autofunzione, cio` per {n, l} arbitrari: e rp Inl =
(p) nl p = Z0 Inl , 0 (p)

np1 (n l 1)! 2p+1 [(n + l)!]3

d 2l+2+p e L2l+1 () n+l

7. POLINOMI ORTOGONALI

387

Alcuni di questi sono riportati qui di seguito: Inl =


(2)

n2 2
(0)

5n2 + 1 3l(l + 1) , Inl


(1)

, 1 n2 ,

Inl = Inl
(2)

(1)

1 2 =

3n2 l(l + 1) 2 . (2l + 1)n3

Inl = 1

- 0 < W . Si ottengono le equazioni e le relative soluzioni, sostituendo allinizio k con ik . Delle due soluzioni generali, quella soddisfacente la condizione di annullamento e regolarit` a allorigine, ` data da: e yl (r) = Nl (2r)(l+1) eir M (l + 1 + iZ0 /; 2l + 2; 2ir) , con M (a; c; r) ipergeometrica conuente. Dalle propriet` asintotiche di questa, posto a l () = arg (l + 1 + iZ0 /) , si ricava il comportamento asintotico della soluzione: yl (r)
r

2 Z0 cos r + log (2r) (l + 1) l () 2

Si tratta di autofunzioni improprie, oscillanti, non normalizzabili. Su di queste non si pongono condizioni aggiuntive, tutti gli autovalori impropri 2 /2 2 sono accettabili, e lenergia non si quantizza. Linsieme delle autofunzioni proprie e improprie, {ynl , yl } , 2 formano un insieme ortonormale completo generalizzato in L[0,) (vedi A.16 e A.17). La normalizzazione dello spettro continuo ` quella standard: e
0 dr yl (r)y l (r) = (W W ) .

7. POLINOMI ORTOGONALI Rimandando a A-S 22. per una trattazione pi` estesa, accenniamo a qualche esempio, u rilevante nel nostro contesto. Un insieme di polinomi di grado n :
n

Pn (x) =
i=0

pn,i xi ,

` detto ortogonale sulla misura (x) 0 , nellintervallo [a, b] , non necessariamente nito, e se vale la relazione:
b

(Pn , Pm ) =
a

dx (x) Pn (x) Pm (x) = 0

n=m

n, m = 0, 1, 2, ...

Con opportune ipotesi di regolarit` sulla misura (x) , lintegrale precedente denisce un a 2 prodotto scalare nello spazio di Hilbert L (a, b) , e giustica cos` il termine ortogonale.

388

34. APPENDICI.

Fissata la misura (x) , i coecienti dei polinomi sono determinati a meno di una costante moltiplicativa che solitamente viene ssata per motivi di standardizzazione:
b a 2 dx (x) Pn (x) = hn

n = 0, 1, 2, ...

Per mostrare lasserto, seguiamo il cosiddetto processo di ortogonalizzazione di Schmidt, di natura iterativa. Siano allora {Pn } , n = 0, 1, ..., N 1 , i primi N polinomi di grado n ortogonali tra di loro. Quello successivo si pu` esprimere nel modo seguente: o
N 1

PN (x) = x +
n=0

cN,n Pn ,

dove abbiamo ssato arbitrariamente lultimo coeciente pN,N = 1 . Imponiamo ora lortogonalit` di PN (x) con tutti quelli precedenti: a (PN , Pn ) = 0 , n = 0, 1, ..., N 1 .

La soluzione PN (x) ` una e una sola. Infatti, se lunico polinomio di grado N ortogonale e agli N precedenti fosse il vettore nullo, vorrebbe dire che PN (x) ` linearmente dipendente e dai N Pn (x) , ma questo ` impossibile per la presenza del termine xN . Inoltre, di e polinomi di grado N linearmente indipendenti e ortogonali agli altri Pn ce n ` uno e solo, dato che lo spazio complessivo ` (N + 1)-dimensionale. Tutto ci` vale in particolare e o per N = 2, 3 , e quindi vale per ogni N . Riportiamo alcune importanti propriet` soddisfatte da alcuni polinomi. I Pn (x) sono a quelli di Legendre; i polinomi di Laguerre Ln (x) si ottengono da quelli generalizzati L (x) n ponendo = 0 ; inoltre, tra questi e quelli di Hermite Hn (x) , valgono le relazioni:
1/2 Ln (x) =

(1)n H2n ( x ) , n! 22n

L1/2 (x) = n

(1)n H2n+1 ( x ) . n! 22n+1 x

- Formula di Rodriguez e ortogonalit` a Pn = 1 dn {(x)[g(x)]n } an (x) dxn an g(x) a -1 b 1 (x) 1


x

Ortogonalit` a

Pn

Standard Pn (1) = 1
n

hn 2/(2n + 1)

L (x) n

Pn (x) ()n 2n n! 1 x2 n! ()n x 1

Hn (x)

0 e x 2 ex

pn,n = () /n! ( + n + 1)/n! an = (1)n 2n n!

- Equazioni dierenziali e relazioni di ricorrenza: g2 (x) Pn + g1 (x) Pn + g0 (x) Pn = 0 a1n Pn+1 = (a2n + a3n x) Pn a4n Pn1

9.

FUNZIONI IPERGEOMETRICHE

389

Pn

g2 (x)

g1 (x) 2x

g0 (x) n(n + 1) n 2n

a1n n+1 1

a2n 0 0

a3n 2n + 1 1 2

a4n n n+ 2n

L (x) n

Pn (x) 1 x2 x 1

Hn (x)

+1x 2x

n + 1 2n + + 1

8. EQUAZIONI DIFFERENZIALI FUCHSIANE Consideriamo lequazione dierenziale lineare omogenea: w + p(z)w + q(z)w = 0 . Se p(z) e q(z) sono analitiche nellintorno di un punto z = z , anche le sue soluzioni lo sono, e sono dunque esprimibili in serie di potenze di (z z ) con raggio di convergenza non nullo. Se invece p(z) e q(z) hanno singolarit` al pi` polari del primo e del secondo a u ordine, rispettivamente: p(z) = con A(z) e B(z) regolari:

A(z) (z z )
n

q(z) =

B(z) , (z z )2

A(z) =
0

an (z z )

B(z) =
0

bn (z z )n ,

il punto z si dice punto singolare regolare, o fuchsiano, e le soluzioni sono della forma: w (z) (z z )
i i 0

ci,n (z z )n

i = 1, 2

ci,0 = 0 ,

dove la i sono le soluzioni dellequazione determinante: [ ( 1) + a0 + b0 ] = 0 . Se per` 1 = 2 + n , con n = 0, 1, 2, ... , esiste solo una soluzione che si annulla a potenza o come (z z )i , mentre laltra ` logaritmica, ovvero: e

w2 (z) w1 (z) log(z) + (z z )

2 0

dn (z z )n .

9. FUNZIONI IPERGEOMETRICHE Un esempio di equazione totalmente fuchsiana ` lequazione ipergeometrica: e dw(z) d2 w(z) + [c (a + b + 1)z] ab w(z) = 0 , 2 dz dz con tre punti singolari regolari in z = 0, 1, , e relative radici delle equazioni determinanti: z (1 z) 1,2 (0) = 0, 1 c 1,2 (1) = 0, c a b 1,2 () = a, b .

390

34. APPENDICI.

La casistica dipende dallessere interi tutti o alcuni dei parametri c , c a b , a b , e la si pu` trovare in A-S 15.5. Qui riportiamo solo il caso di tutti i parametri non interi. o w1 (z) = F (a, b; c; z)
(1) (0)

w2 (z) = z 1c F (a c + 1, b c + 1; 2 c; z) ;
(1) ()

(0)

w1 (z) = F (a, b; 1+a+bc; 1z) , w2 (z) = (1z)cab F (cb, ca; 1+cab; 1z) ; w1 (z) = z a F (a, 1+ac; 1+ab; z 1 ) , w2 (z) = z b F (b, 1+bc; 1+ba; z 1 ) . Vale il prolungamento analitico: (c)(b a) (z)a F ( a, 1 + a c; 1 + a b; z 1 )+ F ( a, b; c; z) = (b)(c a) +
()

(c)(a b) (z)b F ( a, 1 + b c; 1 + b a; z 1 ) . (a)(c b) La funzione F (a, b; c; z) ` detta funzione ipergeometrica, rappresentabile con uno e sviluppo in serie convergente nel cerchio unitario |z| = 1 :

F (a, b; c; z) =
n=0

(a)n (b)n z n (c)n n!

(a)n = a(a + 1)...(a + n 1) ,

(a)0 = 1 .

Un altro importante esempio ` dato dallequazione associata di Legendre (vedi A-S 8): e d2 w(z) dw(z) 2 2 z ( + 1) w(z) = 0 , dz 2 dz 1 z2 con e costanti complesse, con tre punti singolari ordinari, in z = 1 , . Si riduce a una ipergeometrica con un cambio di funzione, e soluzioni di questa sono le Funzioni Associate di Legendre di primo e secondo tipo (vedi A.4): 1 z2 |1 z| < 2 |z| > 1
P (z)

1 = (1 )

Q (z) = ei 21 1/2 F

( + + 1) 1 2 z (z 1)/2 ( + 3/2) 1 3 1 1+ + , + + ; + ; 2 . 2 2 2 2 2 2 z
(0,1)

z+1 z1

/2

, + 1; 1 ;

1z 2

che nel caso di = l intero coincidono con le funzioni associate di Legendre lm (z) introdotte nella A.4, e i polinomi di Legendre legati alle funzioni ipergeometriche: 1z Pl0 (z) = Pl (z) = F l, l + 1; 1; , 2

Le seconde soluzioni linearmente indipendenti possono essere scelte come sopra le w2 (z) . Se per` = m intero non negativo, allora le soluzioni si usano scegliere nel modo seguente: o ( + m + 1) 1z m , P (z) = (1)m m (1 z 2 )m/2 F m , m + + 1; 1 + m; 2 m! ( m + 1) 2

Il caso = m intero non negativo rientra nel caso eccezionale dei coecenti determinantali dierenti per lintero m , e la seconda soluzione si sceglie del tipo: P (z) cos P (z) dm Q (z) , Q (z) = . Qm (z) = (1)m (1 z 2 )m/2 m dx 2 sin

10.

FUNZIONI IPERGEOMETRICHE CONFLUENTI

391

In particolare, per = l intero si ha: 1+z 1 Rl1 (z) , Ql (z) = Pl (z) log 2 1z con: l 1 Pn1 (z) Pln (z) , R1 (z) = 0 . Rl1 (z) = n n=1 10. FUNZIONI IPERGEOMETRICHE CONFLUENTI Se, con opportuni limiti, nellequazione ipergeometrica si fa conuire la singolarit` a z = 1 a con quella all, si ottiene lequazione ipergeometrica conuente, detta anche di Kummer: d2 w(z) dw(z) + (b z) a w(z) = 0 . 2 dz dz Essa ha una singolarit` regolare, o fuchsiana, in z = 0 , e una irregolare per z . a Due soluzioni linearmente indipendenti, di cui la prima, detta funzione ipergeometrica conuente, ` intera, sono: e z

w1 (z) = M (a, b; z) =
n=0

(a)n z n (b)n n!

w2 (z) = (z)1b M (1 + a b, 2 b; z) ,

oppure: U (a, b; z) = sin b M (1 + a b, 2 b; z) M (a, b; z) z 1b (1 + a b)(b) (a)(2 b) .

Se per` b ` intero positivo, la seconda soluzione deve avere comportamento logaritmico, o e come gi` avevamo visto nel caso dellipergeometrica. Rimandiamo, ad esempio, a A-S 13. a la casistica completa, e riportiamo qui solo alcuni comportamenti asintotici interessanti. Per |z| 0 : M (a, b; 0) = 1 ; (b 1) 1b z + O( |z|R b2 ) , (a) (b 1) 1b U (a, b; z) = z + O(| log z|) , (a) 1 (a) U (a, b; z) = log z + + O( |z log z| ) , (a) (a) (1 b) z + O( |z|1R b ) , U (a, b; z) = (1 + a b) Per |z| : U (a, b; z) = M (a, b; z) = R b2, b=2; b=2; b=1 0 < Rb < 1 .

(b) z ab e z [1 + O(|z|1 )] , Rz > 0 , (a) (b) (z)a [1 + O(|z|1 )] , Rz < 0 . M (a, b; z) = (b a) U (a, b; z) = (z)a [1 + O(|z|1 )] .

392

34. APPENDICI.

E importante notare che molte funzioni speciali note, gi` trattate precedentemente, sono a riconducibili a ipergeometriche conuenti per particolari valori dei parametri. Tra queste: Bessel, Laguerre, Hermite, delle quali riportiamo le relazioni, rimandando a A-S 13.6 per una casistica pi` completa: u

M( a , b ; z ) a + 1/2 b 2 + 1 z 2iz 2iz 2z 2iz 2iz 2z x x2 x2 x2 Relazione (1 + ) eiz (z/2) J (z) [cos J (z) sin Y (z)] (1 + ) ez (z/2) I (z) (3/2 + n) eiz (z/2)n1/2 Jn+1/2 (z) (3/2 + n)/2 ez (z/2)n1/2 In+1/2 (z) n!/( + 1)n L (x) n ()n n!/(2n)! H2n ()n n!/(2n + 1)! H2n+1 /2x erf (x) (1/2 n) eiz (z/2)n+1/2 Jn1/2 (z) (1 ) eiz (z/2) Funzione Bessel Bessel Bessel Modicate Bessel Sferiche Bessel Sferiche Bessel Sferiche Laguerre Hermite Hermite Funzione degli errori

+ 1/2 2 + 1 + 1/2 n+1 n n+1 n n 1/2 n 2 + 1 2n + 2 2n 2n + 2 +1 1/2 3/2 3/2

U( a , b ; z ) a + 1/2 + 1/2 + 1/2 n+1 5/6 (1 n)/2 1/2 n b 2 + 1 2 + 1 2 + 1 2n + 2 5/3 +1 3/2 1/2 z 2z 2iz 2iz 2z x x2 x2 Relazione 1/2 ez (2z) K (z) 1/2 /2 ei(+1/2z) (2z) H (z) 1/2 /2 ei(+1/2z) (2z) H (z) 1/2 ez (2z)n1/2 Kn+1/2 (z) (1)n n! L (x) n 2n Hn exp (x2 ) erf c(x)
(2) (1)

Funzione Bessel Modicate Hankel Hankel Bessel Sferiche Airy Laguerre Hermite Funzione degli errori

4/3 z 3/2 1/2 z 1 exp[2/3 z 3/2 ] 22/3 35/6 Ai(z)

La funzione degli errori e la sua complementare ammettono la rappresentazione integrale: z 2 2 2 2 dt et , erf c (z) = dt et = 1 erf (z) . erf (z) = 0 z

11. DELTA DI DIRAC

393

11. DELTA di DIRAC La successione di funzioni: Dn (x) = n/ enx


2

n = 1, 2, ...

ha un limite puntuale molto irregolare: Dn (x) x=0 0 x=0,


n

mentre, come funzione di L 2 (R) , sarebbe uguale alla funzione identicamente nulla. Se per` consideriamo una funzione f (x) sucientemente regolare, esiste il limite: o

dx Dn (x) f (x) f (0) ,


n

dove i singoli integrali esistono per ogni n . Si introduce allora la denizione: dx (x) f (x) = lim
n

dx Dn (x) f (x) = f (0) = F0 (f ) .

La delta di Dirac ` pertanto il funzionale (lineare) F0 che valuta nellorigine funzioni ivi e regolari. E l analogo continuo della delta di Kroneker ij sul discreto. Unaltra rappresentazione della delta di Dirac si ottiene dalle propriet` delle trasformate a 2 F (f ) e antitrasformate F (f ) di Fourier, denite per ogni f L (R) : 1 1 F F (f ) = f = dk eikx dx eikx f (x) = 2 2 1 dk eik(xx ) f (x) = f (x ) . = dx 2 E da qui inne: 1 dk eik(xx ) = (x x ) . 2 Altre denizioni della delta sono le seguenti: x2 1 ix2 / sin x 1 sin2 x e = lim e = lim = lim , x 0+ i x2 dove si intende il limite del funzionale generato dallintegrale sulle funzioni. Inoltre: (x) = lim (x) = d(x) dx con (x) = 1 x>0 0 x<0 , , (x) = 1 1 2i = lim 2 . + x + 2 x i0 x + i0 0

Inne, alcune propriet` della delta: a (x) f (x) = f (0) (x xi ) |dy/dx|x=xi (x y)(y a) = (x a) ,

da intendersi naturalmente sotto il segno di integrale, mentre non esiste 2 (x) ; inoltre: (y(x)) =
i=1

dx (n) (x) f (x) = ()n f (n) (0)

dove x1 , x2 , ... sono le radici di y(x) = 0 , e (n) e f (n) sono le derivate nesime della delta e della funzione f , regolare nellorigine insieme a tutte le derivate sino allordine n .

394

34. APPENDICI.

12. INTEGRALI GAUSSIANI

dx xn ex =
0

n! n+1

(2n 1)!! n! 2 dx x2n+1 ex = n+1 . n 2(2) 2 0 0 Il primo integrale del secondo tipo si valuta con un classico artizio:

dx x2n ex =
0

dx ex =

1 2

dx dy e
2 1/2

(x2 +y 2 )

1/2

2 1 d e d = 2 0 0 Gli altri si valutano per parti e per induzione.

1 2

` 13. INTEGRALI PER ATOMI A PIU ELETTRONI Per valutare le correzioni dovute alla repulsione coulombiana agli stati imperturbati degli atomi a due e tre elettroni, stato fondamentale e primo stato eccitato, dobbiamo considerare due classi di integrali: 1 J100;nlm = e2 dx1 dx2 |u100 (x1 )|2 |unlm (x2 )|2 |x1 x2 | 1 u (x1 ) u (x2 ) u100 (x2 ) unlm (x1 ). K100;nlm = e2 dx1 dx2 nlm |x1 x2 | 100 I due integrali, J e K , sono detti integrali diretti e di scambio, rispettivamente. Sfruttiamo due relazioni notevoli. La prima: 1 = |x1 x2 | 1/r1 1/r2 1 1 2 + 2
l=0 l=0

(r1 /r2 )l Pl (cos ) r1 > r2 (r2 /r1 )l Pl (cos ) r2 > r1 ,

legata alla denizione della funzione generatrice dei polinomi di Legendre (vedi A-S 22.9): =
l=0

l Pl () , || < 1 .

La seconda, costituita dalla regola somma (vedi Bateman ): Pl (cos ) = 4 2l + 1


l

Ylm (1 , 1 ) Ylm (2 , 2 ) ,
m=l

dove ` langolo compreso tra x1 e x2 . Inserendo la prima funzione donda: e 1 3/2 unlm (x) = unl (r) Ylm () = u100 (x1 ) = Z0 2eZ0 r1 , Z0 = Z/r0 : 2 J100;nlm =
3 Z0

e2

d1 d2
l =0 r1 0

4 2l + 1

m =l

Yl m (1 , 1 ) Yl m (2 , 2 ) [ Ylm (2 , 2 ) ]2 r2 r1
l

2 dr1 r1 e2Z0 r1

2 dr2 r2 |unl (r2 )|2

1 r1

+
r1

2 dr2 r2 |unl (r2 )|2

1 r2

r1 r2

` 13. INTEGRALI PER ATOMI A PIU ELETTRONI

395

Integrando su 1 , per ortogonalit` con Y00 (1 , 1 ) = 1/(2 ) , otteniamo 2 0l 0m . a Sommando quindi su l e m , sopravvive il solo termine Y00 (2 , 2 ) = 1/(2 ) . Lintegrale su 2 da come risultato 1 per la normalizzazione delle Ylm , e inne si ottiene: e2 3 1 r1 2 2 J100;nlm = dr2 r2 [unl (r2 )]2 + dr1 r1 er1 dr2 r2 [unl (r2 )]2 = 2 r1 0 0 r1 = con e2 3 2
0 2 dr1 r1 er1

1 r1

r1 0 2 dr2 r2 en r2 [Pnl (r2 )]2 +

dr2 r2 en r2 [Pnl (r2 )]2


r1

= 2Z0 ,

n = /n ,

Pnl (r) = n 3/2 ,

(n l 1)! (n r)l L2l+1 (n r) , n+l 2n[(n + l)!]3

e con Ls polinomi di Laguerre. Le espressioni pi` semplici sono: u r P10 (r) = 3/2 21/2 L1 (r) 1 L1 () = 1 1 e2 4
r1

P20 (r) = 3/2 24 L1 (r/2) , 2 , L3 () = 3! . 3

P21 (r) = 5/2 25 33/2 r L3 (r/2) , 3 , L1 () = 4 2 2

Con analogo procedimento, per gli integrali di scambio si trova:

K100;nlm =

d1 d2
0

2 dr1 r1 u (r1 ) unl (r1 ) Ylm (1 , 1 ) Ylm (2 , 2 ) 10 l

l =0

4 2l + 1

Ylm (1 , 1 ) Ylm (2 , 2 )
m =l l

2 dr2 r2 u (r2 ) u10 (r2 ) nl

1 r2 r1 r1 2 3 e 1 = 2 2l + 1

+
r1

2 dr2 r2 u (r2 ) u10 (r2 ) nl

1 r1 r2 r2

2 dr1 r1 er1 Pnl (r1 ) r1 1l dr2 r2 er2 Pnl (r2 ) ,

1
1+l r1 0

r1 2+l l dr2 r2 er2 Pnl (r2 ) + r1

con = = ( + n )/2 = [(n + 1)/2n] . Data la forma polinomiale dei Pnl , tutti gli integrali, diretti e di scambio, sono momenti h k r1 er1 e r2 er2 di ordine superiore rispetto a quelli fondamentali, dipendenti da l : r1 1 (l) l 2 2 dr2 r2 er2 + r1 dr2 r2 er2 . I00 (, ) = dr1 r1 er1 1+l r1 0 r1 0 Pertanto, si possono ottenere tutti da questi derivandoli rispetto a e a . In realt` , a (0) tutti quelli diretti derivano dal solo I00 , e noi valuteremo qui un solo integrale ottenibile (1) per derivazione da I00 , cio` lintegrale di scambio K100;21m . Ma questo lo valuteremo e direttamente. Pertanto, tralasciando lapice (l) : Ikn (, ) = ()k+n

k+n I00 (, ) , k n

I00 (, ) =
0

2 dr1 r1 er1

1 r1

r1 0 2 dr2 r2 er2 +

dr2 r2 er2 = 2
r1

2 + 3 + 2 , 2 2 ( + )3

396

34. APPENDICI.

I01 (, ) = 2

2 3 + 8 2 + 12 2 + 3 3 , 2 3 ( + )4

6 4 + 30 3 + 60 2 2 + 60 3 + 12 4 I02 (, ) = 2 , 2 4 ( + )5 6 4 + 30 3 + 60 2 2 + 30 3 + 6 4 . 3 3 ( + )5 Ovviamente, per k = n , Ikn (, ) = Ink (, ) . Con lopportuno coeciente e = = = 2Z/r0 , otteniamo il primo risultato: I11 (, ) = 2 5 2 5 e2 6 I00 (, )|= , = = e = Zw0 34.0 ev 4 44 4 Calcoliamo ora quelli successivi, svolgendo il primo per esteso. J100;100 = J100;200 1 r1
r1 0 2 dr2 r2 er2 16 162 r2 + 4(2 r2 )2 + = , 2 =

(Z = 2) .

e2 6 29
r1

0 2 dr1 r1 er1

dr2 r2 er2 16 162 r2 + 4(2 r2 )2

e2 6 4 I00 42 I01 + 2 2 I02 . 27 Reinserendo i corretti valori = , = 2 = /2 = Z/r0 , si ottiene: = J100;200 = e2 27 26 11 26 25 26 59 34 2 34 + = e = Zw0 11.42 ev 3 3 4 3 3 3 81 4 81 (Z = 2) .

Lintegrale successivo J 100;21m si ottiene da quello appena trovato sostituendo il polinomio P20 con P21 , entrambi a quadrato, normalizzazione inclusa. Quindi: 1 1 2 2 L1 (2 r2 ) = [4 22 r2 ]2 = (2 r2 ) L3 (2 r2 ) = (3!)2 (2 r2 )2 . = ; 2 3 3 3 4(2!) 4(3!) Complessivamente, occorre considerare solo il terzo addendo in J100;200 , quello derivante dalla derivata seconda, moltiplicato per (1/33 ) [(3!)2 /4] = 1/3 e valutato per gli stessi parametri = , = 2 = /2 = Z/r0 . Pertanto: J100;21m = e2 27 1 2 28 59 2 59 = 2 Zw0 0.37 ev 4 3 3 243 (Z = 2) .

In modo analogo, calcoliamo gli integrali K , entrambi per = = ( + 2 )/2 = 3/4 . Notare che ora i P2l non compaiono al quadrato, ma ce n` uno in 2 r1 e uno in 2 r2 : e K100;200 = = = e2 27 1 r1
2 r1 0 6 2 dr2 r2 er2 P20 (r2 ) +

e2 3 2

0 2 dr1 r1 er1 P20 (r1 )

dr2 r2 er2 P20 (r2 ) =


r1

e 4 I00 22 I01 22 I10 + 2 2 I11 ==3/4 = 27 5 210 25 210 11 210 32 + = Zw0 1.19 ev (Z = 2) . 5 6 6 3 3 3 729

14. RAPPRESENTAZIONE DEI MOMENTI ANGOLARI

397

Lultimo, K100;21m , lo calcoliamo direttamente: K100;21m = e2 3 23


0 2 dr1 r1 er1 P21 (r1 ) 0 3 dr1 r1 er1

1 2 r1

r1 0 3 dr2 r2 er2 P21 (r2 ) + r1 r1 0 4 dr2 r2 er2 + r1

dr2 er2 P21 (r2 ) =


r1

e2 3 5 10 3 2 3 (3!)2 23 = e2 8 29 32

1 2 r1

dr2 r2 er2 =
r1

4! 3! 2! 1 24 1 3 12 24 24 = 2 3 4 5 5 2 5 4 3 ( + ) ( + ) ( + ) ( + )2 =

e2 8 212 7 25 7 = 8 Zw0 0.93ev (Z = 2) . 29 32 7 36 3 Con i termini in l = 1 si possono valutare le perturbazioni agli stati 21 P e 23 P , cui si fa cenno nel 10.4).

14. RAPPRESENTAZIONE DEI MOMENTI ANGOLARI In uno spazio di Hilbert separabile, un operatore autoaggiunto compatto A , con spettro completo discreto, ammette una rappresentazione diagonale; ovvero, i valori di aspettazione tra i suoi autovettori deniscono una matrice diagonale, cio` : e i|A|j = j ij , A|j = j | j , i, j = 1, 2, ...

Due operatori A, B , autoaggiunti, compatti, commutanti, hanno un sistema ortonormale completo in comune, e vale ancora: i|A|j A|j = j ij , i|B|j B|j = j ij , .

= j | j

= j | j

Sulla base degli autovettori comuni, A e B sono rappresentati da due matrici diagonali, eventualmente dimensionali. Se gli operatori non commutano, non esiste alcuna base sulla quale si possano rappresentare tutti con matrici diagonali. Se per` gli operatori autoaggiunti sono tre, e soddisfano le regole o di commutazione: [Ji , Jj ] = i ijk Jk , i, j, k = 1, 2, 3 ,

allora lintero spazio di Hilbert si decompone nella somma diretta di sottospazi ortogonali, invarianti rispetto ai tre operatori. Ovvero, consideriamo gli operatori commutanti J2 , J3 , e un ulteriore operatore autoaggiunto A , commutante con i primi due, denito appositamente per risolvere leventuale degenerazione residua. Essi deniscono una base ortonormale completa di autostati non degeneri: | j, m; n J3 | j, m; n = m , J2 | j, m; n = j(j + 1) | j, m; n ,
2

| j, m; n

, .

A | j, m; n = n | j, m; n

398

34. APPENDICI.

Su questa base, lo spazio H si decompone nei sottospazi Hjn invarianti e irriducibili:


dj

H =
n=1 j

Hjn ,

con le matrici rappresentative e un vettore, ad esempio, 3n H3n dati da: j, m; n | Ji | j , m ; n = Ji (j; m, m ; n) jj nn = 0 0 . . . 0 0 0 0 . . . 0 0 0 . . .

..

..

3n =

..

con valori nulli fuori dai blocchi. Questa dunque ` la rappresentazione di uno qualsiasi e degli operatori soddisfacenti le regole di commutazione date. Non ` una matrice diagonale e o, perlomeno, lo ` solo per uno dei Ji , nel nostro caso J3 . E per` una matrice diagonale a e o blocchi, cio` ovunque nulla tranne che in blocchi quadrati attorno alla diagonale principale. e Con la tecnica degli operatori di innalzamento e di abbassamento J+ e J , si ricavano i singoli blocchi, che risultano non dipendere da n ma solo dalle dimensioni (2j + 1) : j, m | J1 | j, m j, m | J2 | j, m = = 2 2i (j m)(j + m + 1) m ,m+1 + (j m)(j + m + 1) m ,m+1 j, m | J3 | j, m = m 2 2i (j + m)(j m + 1) m ,m1 , (j + m)(j m + 1) m ,m1 ,

m ,m .

Ricordiamo che tutto ci` si ottiene dalle sole relazioni algebriche di commutazione, e da due o semplici richieste: realt` delle rappresentazioni e normalizzazione degli stati. Allinterno a del singolo Hjn le fasi relative tra gli stati risultano determinate, e rimane arbitraria unicamente una fase comune a tutti, ad esempio la fase dello stato di peso massimo. La dipendenza della rappresentazione dalla sola dimensionalit` (a meno di trasformazioni a unitarie) dipende dal fatto che lalgebra dei tre momenti ` la pi` semplice non banale della e u sua categoria, cio` quella delle algebre generatrici dei gruppi unitari unimodulari, detti e SU (n) . Gi` lalgebra dei generatori di SU (3) ha due tipi di rappresentazioni con la stessa a dimensionalit` . a

15. COMPOSIZIONE MOMENTI ANGOLARI

399

15. COMPOSIZIONE MOMENTI ANGOLARI In uno spazio di Hilbert H siano dati due operatori vettoriali di momento angolare J1 e J2 , commutanti tra di loro. Introduciamo, per costruzione, un ulteriore operatore autoaggiunto A , commutante con i precedenti e tale da rendere completo il sistema di operatori {J2 , J1,z , J2 , J2,z , A } , tale cio` che i loro autovettori | j1 , m1 ; j2 , m2 n , e 1 2 con A | n = n | n , formino una base completa in H , senza degenerazioni residue. Deniamo il momento angolare totale, J = J1 I2 + J2 I1 J1 + J2 e cerchiamo, nel sottospazio Hn relativo allautovalore n , le combinazioni lineari degli stati prodotto diretto | m1 ; m2 che siano autostati | j / m dei momenti totali J2 e Jz . Per questi ultimi abbiamo introdotto il nuovo separatore / tra gli autovalori, e per entrambi abbiamo omesso gli indici comuni j1 , j2 ed n . Notare che, trattandosi di prodotti diretti, lordine ` rilee vante. Cerchiamo quindi lo sviluppo: | j / m = m1 ,m2 | m1 ; m2 m1 ; m2 | j / m , dove m 1 ; m2 | j / m sono detti coecienti di Clebsch-Gordan, e si ricavano con tecnica iterativa standard. Qui per` illustriamo un approccio costruttivo, nellintento di o chiarire la struttura delle due diverse basi di autovettori. Consideriamo quindi la seguente tabella con j2 j1 . Le righe sono ordinate per valori decrescenti della terza componente di momento angolare totale m = m1 + m2 , riportati nellultima colonna; su ciascuna riga appaiono i vettori | m1 ; m2 > , in ordine di m1 decrescente (e m2 crescente). Gli stati sono tutti presenti, e lo sono una volta sola. | | | . . . . . . . | | . . . j1 ; j2 j1 ; j2 1 j1 ; j2 2 j1 ; j2 j1 1 ; j2 j1 + j 2 j1 + j 2 1 j1 + j 2 2 . . . . . . . j1 j 2 j1 j 2 1 . . . 0 . . . j 1 + j2 + 1 j 1 + j2 . . . . . . . j 1 j2 + 2 j 1 j2 + 1 j 1 j2

| j1 1 ; j2 | j1 1 ; j2 1 . . . . . . . | j1 1 ; j2 + 1 | j1 2 ; j2 + 1 . . . | j2 1 ; j2 + 1 . . .

| j1 2 ; j2 . . . . . . . ...... | j1 2j2 ; j2 ...... | j1 2j2 1 ; j2 . . . ...... | j 2 ; j2 . . .

| j2 ; j2 . . . | | . . . . . . . | | | j1 + 2j2 + 1 ; j2 j1 + 2j2 ; j2 j1 + 2 ; j2 j1 + 1 ; j2 j1 ; j2

| j1 + 2j2 ; j2 + 1 ..... | j1 + 1 ; j2 | j1 + 2j2 1 ; j2 + 1 ..... | j1 ; j2 . . . . . . . . . . . . . . | j1 + 1 ; j2 + 1 | j1 ; j2 + 2 | j1 ; j2 + 1

La prima riga contiene un singolo vettore con m1 + m2 = j1 + j2 ; in quelle successive il numero di vettori cresce di ununit` per volta, no a quella con m1 + m2 = j1 j2 , che a

400

34. APPENDICI.

ne contiene 2j2 + 1 , in corrispondenza a m2 = j2 , j2 + 1, ... , j2 1, j2 . Da questa, il numero di vettori per riga non cambia no a quella con m1 + m2 = j1 + j2 , e le righe sono in tutto (j1 + j2 ) (j1 + j2 ) + 1 = 2(j1 j2 ) + 1 . Notare che se fosse stato j1 j2 avremmo avuto un cambio di segno, per cui, in generale, le righe centrali sono 2|j1 j2 | + 1 . Le righe successive hanno un numero di vettori decrescenti sino a m1 + m2 = j1 j2 , che ne contiene uno solo. La struttura ` speculare rispetto alla riga e intermedia con m = 0 che, nel caso particolare j1 = j2 ` lunica di lunghezza massima. e Notare che |j1 +2j2 ; j2 = |j1 2(j1 j2 ) ; j2 , e che |j2 ; j2 = | j1 (j1 j2 ) ; j2 . Vediamo ora come passare concretamente ai momenti totali. Nella prima riga lo stato ` unico, non degenere, e dovendo essere autostato anche di J 2 e non pu` essere altro che | j1 ; j2 >= | j1 +j2 / j1 +j2 >= | J / J > , cio` dello stato di peso o e massimo relativo al momento totale massimo J = j1 + j2 . A partire da questo, e tramite J , si trovano tutti gli stati | J / m > con m = J, J 1, ..., J + 1, J , che si ottengo come combinazioni lineari degli stati delle righe sottostanti ad m totale decrescente. Tutti gli stati con questo J massimo sono simmetrici nello scambio 12 perch` ottenuti da e uno stato di peso massimo simmetrico con un abbassatore pure simmetrico. Nella seconda riga sono contenuti lo stato | J / J 1 > e quello ortogonale a questo, da identicarsi necessariamente con lo stato | J 1 / J 1 > . Avendo due compobenti, ed essendo il primo simmetrico, il secondo ` antisimmetrico. Nella terza riga si possono e trovare | J / J 2 > e | J 1 / J 2 > , entrambi ottenuti da quelli precedenti tramite abbassatori, e inoltre | J 2 / J 2 > , che si valuta per ortogonalit` con i due precedenti. a Scriviamo esplicitamente gli stati a spin totale contenuti nelle prime tre righe. | J / J >= | j1 ; j2 > | J / J 1 >= J 1/2 J = j 1 + j2 j1 | j1 1 ; j 2 > + j2 | j1 ; j2 1 >

| J 1 / J 1 >= J 1/2

j2 | j1 1 ; j 2 > + j1 | j1 ; j2 1 > j1 (2j1 1) | j1 2 ; j2 > + j2 (2j2 1) | j1 ; j2 2 >

| J / J 2 >= [J (2J 1)]1/2

+ 2 j1 j2 | j1 1 ; j 2 1 > +

| J 1 / J 2 >= [J (J 1)]1/2

j2 (2j1 1) | j1 2 ; j2 > + j1 (2j2 1) | j1 ; j2 2 >

+ (j1 j2 ) | j1 1 ; j2 1 > + | J 2 / J 2 >= [(J 1) (2J 1)]1/2

j2 (2j2 1) | j1 2 ; j2 > j1 (2j1 1) | j1 ; j2 2 >

(2j1 1) (2j2 1) | j1 1 ; j2 1 > +

Come si vede, lultima rappresentazione ` nuovamente simmetrica. e

15. COMPOSIZIONE MOMENTI ANGOLARI

401

Torniamo ora alla prima tabella dove, scendendo o salendo, la lunghezza delle righe prima aumenta progressivamente, poi rimane costante, e poi cala nuovamente sino a tornare a un solo vettore. Come detto prima, una riga pi` lunga di ununit` contiene un ulteriore u a momento angolare totale, ridotto parimenti di ununit` . Quindi, tutte le righe a lunghezza a costante contengono tutti gli stessi momenti totali, dal massimo al minimo. Gli stati di momento totale minimo sono per` contenuti solo in queste, uno stato per riga, e pertanto o le righe a lunghezza costante sono in numero pari alla dimensionalit` del momento totale a minimo. Essendo il numero di tali righe uguale a 2|j1 j2 |+1 , come gi` calcolato, |j1 j2 | a risulta essere il momento angolare totale minimo. Dunque: j = j1 + j2 , j1 + j2 1 , ... , |j1 j2 | + 1 , |j1 j2 | . Tutti i momenti totali sono presenti, e lo sono una volta sola, uno per riga . Inoltre, in relazione al singolo j , anche gli autovalori m = j, j +1, ..., j 1, j compaiomo tutti e una volta sola. Quindi, la dimensionalit` complessiva di questa nuova base costituita dagli a | j / m ` data da: e
j1 +j2

dj/m =
j=|j1 j2 |

(2j + 1) = (2j1 + 1)(2j2 + 1) = dm1 ;m2 .

Ne segue che nel sottospazio { j1 , j2 ; n } i due operatori J2 e Jz formano un insieme completo di osservabili, come avveniva per gli operatori J1,z e J2,z . Ovvero, loperatore A , che risolve leventuale degenerazione degli stati | j1 , m1 ; j2 , m2 , risolve anche quella degli stati | j1 , j2 ; j / m . Con terminologia algebrica, la decomposizione del prodotto diretto di due momenti angolari j1 e j2 in rappresentazioni invarianti irriducibili del momento totale, ` data dalla formula: e j1 j 2 = | j 1 j 2 | | j 1 j 2 + 1 | j 1 + j 2 1 j 1 + j 2 . Inne, introduciamo loperatore di scambio P12 che scambia le coordinate 12 . Questo commuta col momento angolare totale, che ` somma di quelli singoli: e P12 , Jz = P12 , J 2 = 0 . Questi tre operatori commutanti hanno un sistema ortonormale completo in comune che, non essendoci degenerazione, ` dato dagli stessi stati | j / m . Pertanto, questi stati sono e anche autostati di P12 , ovvero hanno simmetria pari o dispari. Simmetria comune a tutti gli stati della stessa rappresentazione, in particolare a quella degli stati di peso massimo o minimo, in quanto gli abbassatori e gli innalzatori sono simmetrici e non cambiano la simmetria della rappresentazione. Dimostriamo ora che le simmetrie si alternano, a partire dalla prima, quella con j = J , simmetrica. Per fare ci` , possiamo sfruttare una ben nota propriet` dei coecienti di o a Clebsch-Gordan: j2 , m2 ; j1 , m1 | j / m = (1)j1 +j2 j j1 , m1 ; j2 , m2 | j / m ,

402

34. APPENDICI.

applicandola allo sviluppo gi` introdotto (con j1 , j2 , n sottintesi): a |j/m =


m1 ,m2

| m1 ; m2

m 1 ; m2 | j / m

Nello scambio 12 gli stati si scambiano tra di loro, mentre i coecienti acquistano un segno (1)j1 +j2 j , uguale per tutti gli m . Dunque, tutti gli stati | j / m della rappresentazione j , per 12 cambiano o non cambiano segno a seconda che j1 + j2 j sia dispari o pari. Dunque, la prima, quella con j = jmax = j1 + j2 , ` simmetrica, e le e altre hanno simmetrie alternate. 16. LO SPETTRO DEGLI OPERATORI AUTOAGGIUNTI Sia dato un operatore autoaggiunto A = A in uno spazio di Hilbert H separabile, cio` e con almeno una base numerabile, e consideriamo il problema agli autovalori: A = , con H . Se esistono soluzioni, valgono le seguenti propriet. a - Gli autovalori sono reali: R . - Ad autovalori diversi, corrispondono autovettori ortogonali, o meglio autospazi H ortogonali, nel senso che, per = , H e H , vale ( , ) = 0 . Trovato H , si possono cercare gli autovalori di A nel suo complemento ortogonale H , - Gli autovalori sono numerabili e, grazie alla separabilit` dei sottospazi propri dello spazio a H separabile, allinterno di ogni H si pu` scegliere una base separabile. Quindi, anche o tutti gli autovettori possono essere scelti numerabili. Per questi, si parla di spettro discreto. - i Hi = Hd H . Hd potrebbe essere vuoto. Il complemento ortogonale di Hd rispetto ad H , indicato con Hd , essendo un sottospazio proprio, possiede anchesso almeno una base numerabile, ovviamente non contenente alcun autovettore di A . - Se H ` nito dimensionale, o se loperatore ` compatto, allora Hd H . e e Consideriamo ora un altro approccio al problema, e cio` lanalisi spettrale. Sappiamo che e lo spettro di unoperatore autoaggiunto ha le seguenti caratteristiche. - Spettro discreto, (d) , fatto da valori R , in corrispondenza ai quali non esiste il risolvente (i A)1 , ed esiste pertanto almeno un vettore i tale che (i A)i = 0 ; gli i dello spettro discreto sono gli autovalori e gli i gli autovettori. - Spettro continuo, (c) : R , ( A)1 esiste ma non ` limitato, e R( A) = H , e ove R ` il range delloperatore. e - Spettro residuo, (r) : ( A)1 esiste e R( A) = H . Per gli operatori autoaggiunti ` uninsieme vuoto. e - Loperatore autoaggiunto A ammette la risoluzione spettrale

A=
R

dE

= (1 , A 2 ) =

d (1 , E 2 ) ,

1 H , 2 D(A) .

E E((, ]) ` una famiglia di proiettori, detta famiglia spettrale associata. e

16.

LO SPETTRO DEGLI OPERATORI AUTOAGGIUNTI

403

- Valgono le seguenti decomposizioni: I=


R

dE

Hd =
(d)

dE

Hc =
(c)

dE .

La seconda deriva dallaver identicato precedentemente lo spettro discreto con linsieme degli autovalori; lo spazio Hc ` il complemento ortogonale di Hd rispetto a H , e non e contiene autovettori. Ovviamente, se Hd / , allora Hc H . 0 Dunque, nel passaggio da spazi nito a innito dimensionali, oppure da operatori autoaggiunti compatti ad autoaggiunti generali, si pu` passare da un insieme completo di o autovettori, alla mancanza totale di autovettori. Tutto questo strettamente allinterno dello spazio di Hilbert H , nel qual caso si parla di autovalori e autovettori propri. Tuttavia, lequazione agli autovalori A = pu` o essere arontata in modo pi` generale. Ad esempio, nel pi` semplice caso sico, quello di u u particella libera (monodimensionale), gli operatori di momento lineare e di energia: p = i d dx e H0 = d2 , 2 dx2
2

2 sono autoaggiunti, non hanno autovettori propri in L(,) , ma le equazioni dierenziali da essi generate hanno soluzioni puntuali: d 1 pf =k f : i f (x) = k f (x) = fk (x) = eik/ x . dx 2

H0 f = w f = fw (x) = 2

d2 f (x) = w f (x) 2 dx2


2 1/2

= w=

k2 0. 2 Le autofunzioni, improprie o generalizzate, sono le stesse nei due casi, ma gli autovalori (impropri) w sono degeneri. Le funzioni sono analitiche su tutta la retta, ma non sono a quadrato sommabili. La normalizzazione ` alla delta di Dirac, in k nel primo caso e in e w nel secondo (vedi A.11, e pi` avanti): u 1 f k | fk = dx ei(kk )/ x = (k k ) , dx fk (x) fk (x) ) = 2 2w/ eik/
x

f w | fw =

dx fw (x) fw (x) ) = 2

2w/

dx ei(kk )/

= (w w ) .

Abbiamo utilizzato il bra-ket di Dirac | , inteso come estensione del prodotto scalare ( , ) a vettori anche al di fuori dello spazio di Hilbert. Per recuperare queste soluzioni allinterno degli spazi di Hilbert, si possono arontare le equazioni agli autovalori in senso debole, cio` sotto il segno di integrale. Esaminiamo il e caso di p , essendo H0 del tutto equivalente: d dx f (x) g(x) = dx [i f (x)] g(x) ) = k pf |g = kf |g = dx

dx [if (x) kf (x) ] g(x) ) = 0 .

404

34. APPENDICI.

Essendo f e k le incognite, la relazione deve valere per tutte le g di un sottoinsieme, possibilmente denso, di H . Questo comporta nuovamente if (x) kf (x) = 0 , e quindi le stesse onde piane di prima, ma ora con lunica condizione che abbiano senso gli integrali, che sono del tipo: 1 g (k) = dx eik/ x g(x) . 2
2 Questa ` ovviamente la trasformata di Fourier della funzione g , che esiste g L(,) , e con ||||2 = ||g||2 . g Passando ora dalla trasformata di Fourier alla antitrasformata, si ottiene:

1 g(x) = 2

dk e

ik/

g (k) =

dk g (k) fk (x) ,

che si pu` leggere ovviamente come lo sviluppo della funzione g(x) sulla base delle o autofunzioni generalizzate di p , le fk (x) viste prima, e dei relativi coecienti g (k). Alternativamente, a k sso la trasformata di Fourier pu` essere vista anche come funzionale o Fk , con dominio sulle funzioni regolari. Inne, linsieme delle trasformate per tutti i k 2 denisce un operatore unitario F da g a g denito su tutto L(,) .
2 Considerazioni identiche valgono per lenergia H0 in L(,) . 2 Per completezza, ricordiamo che gli stessi operatori p0 e H0 con dominio in L[a,a] , la

buca innita, hanno caratteristiche ben dierenti: p0 non ` autoaggiunto, e H0 ha un e set completo di autofunzioni proprie, date da: 1 fn (x) = ein/a 2a
x

Essendo a quadrato sommabili, la normalizzazione ` posta uguale a 1. e Consideriamo ora un altro importante caso: loperatore posizione x , che ` autoaggiunto e 2 in L(,) ma non ha autofunzioni proprie. Infatti, il suo problema agli autovalori: x f (x) x f (x) = f (x) ammette la soluzione puntuale: f (x) = any value x = 0 x= . = (x ) f (x) = 0 ,

2 Essa ` fortemente discontinua in un punto, ma soprattutto ` la funzione nulla in L(,) , e e soluzione valida per tutti gli operatori lineari, ma per questo banale. Anche in questo caso il problema agli autovalori si risolve in senso debole:

xf |g

dx [ f ] (x) g(x) = x

dx f (x) g(x)

dx [(x ) f (x)] g(x) ) = 0 ,

17. AUTOFUNZIONI IMPROPRIE E FUNZIONALI LINEARI LIMITATI

405

che ha per soluzione il funzionale F (h) = f | h = h() , con h(x) = (x )g(x) e la funzione g continua in . Cio` la delta di Dirac: e
dx f (x) h(x) =

dx (x ) h(x) = h() .

Come nel caso di p , questa espressione si presenta formalmente come lo sviluppo della funzione h() sulla base delle autofunzioni improprie f (x) (x ) delloperatore autoaggiunto x , con i relativi coecienti h(x) . Diversamente per` da p , le cui autofunzioni improprie sono funzioni ordinarie, bench` o e 2 non di L(,) , quelle di x sono interpretabili solo come funzionali su funzioni regolari, oppure come loperatore unit` in tutto lo spazio di Hilbert. a

17. AUTOFUNZIONI IMPROPRIE E FUNZIONALI LINEARI LIMITATI Lappendice precedente ha mostrato come sia necessario uscire dallo spazio di Hilbert per dare senso ad autofunzioni formali di alcuni operatori autoaggiunti, molto importanti da un punto di vista sico. Si suggeriva di interpretarle come funzionali, invece che come funzioni ordinarie, e largomento trova la sua completa composizione nella teoria delle distribuzioni. Si tratta di materia piuttosto complessa matematicamente, e noi ci limiteremo a dare solo alcune linee interpretative, e ad enunciare alcuni risultati per noi importanti. Iniziamo con alcuni concetti generali sui funzionali. - Denizione 1. Dati due spazi lineari R1 e R2 (eventualmente con R1 R2 R ), si considerino in essi due sottoinsiemi DA R1 e RA R2 . Una qualsiasi legge di b b composizione che associa ad ogni f DA uno e un solo elemento f RA denisce un b b operatore A da R1 in R2 . Gli insiemi DA e RA si dicono dominio e codominio (o b b range) di A e la legge si scrive f = Af . Se R2 coincide con un campo numerico (usualmente R dei reali o C dei complessi), allora A si dice funzionale e si indica con F . Se anche gli f R1 sono numeri, allora si parla di funzioni. La totalit` dei funzionali F , con (F + G)(f ) = F (f ) + G(f ) e (F )(f ) = F (f ) , si a dice spazio coniugato e si indica con R1 . - Denizione 2. Dati due spazi normati N1 e N2 e un operatore A che trasforma N1 in N2 , A si dice operatore limitato se esiste un numero reale positivo K tale che f DA b si ha Af K f . - Teorema 1. In particolare, lo spazio N dei funzionali F lineari e limitati in uno spazio normato N , con lusuale norma indotta F = sup f 1 |F (f )| costituisce uno spazio di Banach, normato e completo. - Teorema 2. (Di Riesz.) Sia dato un funzionale lineare limitato F denito in uno spazio di Hilbert H . Allora esiste un vettore g H che realizza F tramite il prodotto scalare con se stesso: g H : Fg (f ) = (g , f ) f H , con ||Fg || = ||g|| .

406

34. APPENDICI.

Ovvero, il prodotto scalare in uno spazio di Hilbert ` il pi` generale funzionale lineare e u limitato su H : H e il suo coniugato H sono isometrici. In realt` ci sono due modi a per denire H , a seconda di come si denisce il prodotto per il corpo dei complessi: (Fg )(f ) = Fg (f ) oppure (Fg )(f ) = Fg (f ) = Fg (f ) .

Nel secondo caso lo spazio generato si dice antilineare, antiisometrico ad H , e talvolta si indica con H . Dora innanzi useremo il termine lineare per entrambi i casi, dato che la sostanza non cambia, e utilizzeremo la notazione H . Dunque, uno spazio di Hilbert si pu` anche considerare come uno spazio di Banach B o nel quale il prodotto scalare non introduce unulteriore struttura dello spazio, ma rappresenta limplementazione di tutti i possibili funzionali lineari limitati su di esso. Questi, a loro volta, deniscono uno spazio di Banach B isometrico con quello di partenza. Qui comunque si continuer` a parlare di spazio di Hilbert. a Possiamo ora arontare il problema di una possibile estensione di H , spazio metrico chiuso e quindi, come tale, non estendibile, almeno in modo non banale. Ma H , come abbiamo visto, ` anche isometrico allo spazio dei funzionali lineari limitati su di esso, e e questo si che pu` essere esteso, semplicemente riducendo il dominio dei funzionali, da tutto o H a un suo sottoinsieme , proprio e denso. Infatti, oltre ai funzionali deniti ovunque e appartenenti, come visto prima, a H , con la riduzione del dominio altri ancora sono possibili, e quindi: H H : = (f ) = | f =c D = .

Il braket di Dirac si riduce al prodotto scalare ordinario nel caso H (vedi A.16). Il primo contenimento ` tra spazi vettoriali, il secondo tra funzionali. Notiamo che non e ` stato univocamente denito, e si intende usualmente dotato della norma indotta da e quella di , ed ` dunque normato e completo,come visto in precedenza. Larbitrariet` e a o di si pu` risolvere in modo semplice considerando la sua chiusura , che per` , cos` o facendo, va a invadere tutto H , con la simultanea contrazione di ad H , per il teorema di Riesz. E quindi lampliamento di H a o rimane arbitrario, oppure si riduce nuovamente ad H . Questa dicolt` pu` essere superata se si trova una nuova metrica in , non necessariaa o mente una norma, tale che, sia la sua chiusura sia quella di secondo la metrica indotta, preservino il contenimento stretto di partenza: d H d . Una siatta tripletta di spazi si dice tripletta di Gelfand, oppure spazio di Hilbert attrezzato (rigged Hilbert space). Vedi Gelfand-Vilenkin, vol. 4. Ad esempio, questa tripletta ` realizzabile se il sottospazio ` strutturabile come Spazio e e Numerabilmente Normato, che ora andremo brevemente a descrivere. - Denizione 3. Due norme || ||1 e || ||2 , denite in uno spazio lineare R , si dicono compatibili se ogni successione {fn } in R fondamentale rispetto a entrambe le norme

17. AUTOFUNZIONI IMPROPRIE E FUNZIONALI LINEARI LIMITATI

407

e convergente allelemento nullo in una delle due norme, ` convergente allelemento nullo e anche nellaltra norma. Per la continuit` della traslazione questa propriet` vale ovviamente a a in ogni punto. - Denizione 4. Uno spazio lineare R dotato di una successione di norme compatibili e della ulteriore quasinorma e distanza

d(f, y) = d(f y)

i=1

1 ||f y||i 2i 1 + ||f y||i

si denisce Spazio Numerabilmente Normato, inteso come spazio topologico con la topologia derivata da questa metrica nel modo solito. Osservazione. Nel Teorema 1. era stato aermato che lo spazio coniugato di uno spazio normato si pu` strutturare a spazio di Banach se si adotta la usuale norma indotta. Se o invece lo spazio di partenza ha una topologia pi` complessa, anche la topologia indotta u sullo spazio coniugato risulta in genere pi` complessa. Senza entrare nei dettagli delle varie u topologie indotte, si pu` enunciare il seguente: o - Teorema 3. Lo spazio coniugato di uno spazio numerabilmente normato ` completo e relativamente alla topologia indotta. Questo rappresenta una caratteristica molto importante che accomuna queste complesse strutture ai pi` semplici spazi normati: una sorta di stabilit` rispetto alloperazione di u a completamento. In sostanza, il completamento di uno spazio numerabilmente normato non amplia ulteriormente lo spazio dei funzionali lineri limitati su di esso deniti. Questa procedura ha una soluzione standard nel caso di H L 2 (R) : il sottoinsieme S ` costituito da funzioni dotate di tutte le derivate, tutte a decrescita rapida, e strutturato con linsieme numerabile di norme: ||f (t)||j = dk ti k f (t) , sup dt t i, k < j

e con la convergenza implicata da tutte queste, nel senso che in S si ha convergenza se e solo se si ha convergenza in ognuna delle norme || ||j . Ad esempio tramite la distanza della Denizione 4 . Questo spazio ` noto come spazio delle funzioni di prova e, sulla base e del Teorema 3, il suo spazio coniugato S , detto spazio delle distribuzioni temperate, ` e uno spazio chiuso: S L2 S . Abbiamo cos` esteso lo spazio L 2 a quello dei funzionali lineari sulle funzioni di prova, limitati secondo la metrica indotta dallinsieme numerabile di norme denito su S . ********************************* L 2 ` denso in S ? E, in questo caso, S ` la chiusura di L 2 con la metrica nuova? e e Credo di si, perch` si puo ottenere un funzionale come successione di funzioni, intese come e generatrici di funzionali.

408

34. APPENDICI.

********************************* Sulla base di quanto sviluppato sopra, dato un operatore A autoaggiunto nello spazio di Hilbert H , allarghiamo la ricerca delle autofunzioni a quella degli autofunzionali F . Anzitutto, deniamo lazione di un operatore su un funzionale: F (f ) = [AF ](f ) F (Af ) = F (f ) . Cio` , la legge di trasformazione che denisce loperatore A induce una legge di trasfore mazione nello spazio dei funzionali: f f
e A

F F .
e A

Se A e F sono lineari, anche F ` lineare. e Possiamo ora esplicitare lequazione agli autofunzionali: A F = F = F ( (A )f ) = 0 f D ,

con D denso in H . Se A possiede un insieme completo di autofunzioni proprie fn , Afn = n fn , possiamo sviluppare su queste lincognita f = n cn fn , e ottenere: F(
n

cn (n )fn ) = 0 .

Le soluzioni di questa equazione sono immediate: = n Fn (fn ) = 1 , Fn (fn= ) = 0 n = Fn (f ) = cn .

Cio` gli autovalori sono gli stessi delloperatore, e gli autofunzionali sono pienamente deniti e dalla loro azione sullinsieme completo {fn } . Anche la realizzazione pratica del funzionale Fn ` immediata, tramite il prodotto scalare per lo stato fn : e Fn (f ) (fn , f ) = cn . Infatti: In conclusione, nel caso di spettro proprio completo, gli autofunzionali di A sono quelli generati dalle sue autofunzioni, con gli stessi autovalori. Sappiamo per` che vi sono anche operatori autoaggiunti che non possiedono neppure un o autovettore proprio, come ad esempio posizione e momento della particella libera in Meccanica Quantistica. Tuttavia, nella precedente Appendice abbiamo visto come questi due operatori possiedano autofunzioni formali, non appartenenti a L 2 , che possono essere interpretate come generatori di autofunzionali, e rappresentare un insieme completo, in senso generalizzato. Chiaramente, ci si chiede se questo fatto abbia valenza generale, e la risposta ` aermativa, nel senso espresso dal seguente: e - Teorema 4. Un operatore autoaggiunto in uno spazio di Hilbert rigato ha un sistema completo di autofunzionali, corrispondenti ad autovalori generalizzati reali. (Gelfand. vol 4. pag 126). (A Fn )(f ) (fn , A f ) = (A fn , f ) = n (fn , f ) = n Fn (f ) .

18.

COSTANTI

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18. COSTANTI

Numero di Avogadro Costante di Boltzmann Caloria Elettronvolt Velocit` della luce nel vuoto a Costante di Planck (CdP) CdP per velocit` della luce a CdP ridotta Carica elettrica elementare Unit` di massa a Massa dellelettrone Massa del protone Unit` di massa a Unit` di energia per area a Raggio di Bohr Costante di Rydberg Unit` di energia atomica a Costante di struttura na Magnetone di Bohr = 3, 141 592 653 589 793 238
2

k = 1, 3807 1016 erg K1 = 8, 6174 105 eV K1

NA = 6, 0220 1023 mole1

c = 2, 9979 1010 cm sec1

1 eV = 1, 6022 1012 erg

1 cal = 4, 1855 107 erg

h = 6, 6262 1027 erg sec

hc = 1, 9865 1016 erg cm = 1, 0546 1027 erg sec

= 4, 1357 1015 eV sec

= 1, 2399 104 eV cm

1 eV /c2 = 1, 7827 1033 gr = 0, 51099 MeV/c2

= 1, 6022 1019 coulomb

e0 = 4, 8032 1010 u.e.s.

= 6, 5821 1016 eV sec

me = 9, 1094 1028 g

mp = 1836, 2 me = 1, 6726 1024 g = 938, 27 MeV/c2 1 eV /c2 = 1, 7827 1033 gr = 3, 8104 1016 eV cm2

/2m = 6, 1044 1028 erg cm2


2

r0 =

w0 = Rhc = me e4 /2 0

R = me e4 /4 3 c = 1, 0974 106 cm1 0


2

/me e2 = 5, 2918 109 cm 0 = 1, 3606 10 eV

= e2 / c = 1/137, 04 0 B = e0 /2me c = 5, 7884 109 eV gauss1 e = 2, 718 281 828 459 045 235

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