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La Consulta propone le prime misure di attuazione del Piano della Logistica, con interventi per ridurre la burocrazia e favorire la mobilit delle merci
oca spesa e molta resa: bastano quattro azioni concrete per recuperare efcienza. Cos Mino Giachino, Presidente della Consulta generale per lautotrasporto e la logistica, ha denito le proposte (in sintesi nella pagina accanto) che lorganismo ha inviato al ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, perch siano immediatamente tramutate in norme di legge. Si tratta delle prime misure, a costo zero, di attuazione del Piano Nazionale della logistica, che possono da subito contribuire a recuperare quellinefcienza del sistema italiano che costa ogni anno oltre 4 miliardi di euro.
Un nuovo ruolo
Una vera e propria tassa sulleconomia, che ci colloca, secondo la Banca Mondiale, al 24 posto nella classica internazionale dellefcienza logistica. Per un esempio eclatante di questa situazione si veda larticolo pubblicato a pagina 66: a causa dei cronici problemi dei nostri porti oltre il 40% delle merci italiane esportate passano dai porti del Nord Europa, con perdita di trafci e fatturati per i nostri operatori. La Consulta, con le sue proposte, chiede proprio che si intervenga su queste storture, per fare in modo che la logistica italiana abbandoni il suo ruolo di eterna Cenerentola.
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Allineare gli orari di tutti gli organi che esercitano funzioni di controllo sulle merci, in particolare presso i punti di ingresso e uscita delle merci, accorpandoli in uno stesso luogo e creando centri polifunzionali di servizio; assicurare, come gi avviene nel resto della Ue, la piena operativit, 24 ore su 24, degli ufci doganali.
Ottimizzare la mobilit delle merci in ambito urbano, annullando i divieti generalizzati di circolazione dei veicoli commerciali di portata limitata e a basso impatto ambientale e prevedendo una viabilit dedicata alla distribuzione delle merci. In questo modo viene incentivato anche il ricambio del parco veicolare.
Per favorire al massimo il riempimento dei rimorchi e degli autocarri e ridurre i tempi di attesa al carico e allo scarico bisogna adottare strumenti in grado di instaurare forme di collaborazione fra autotrasportatori, operatori logistici e gestori di porti, ferrovie e interporti attraverso i rispettivi sistemi telematici.
Le imprese produttrici che, per il trasferimento allestero delle merci vendute, ricorrono alla clausola del franco destino anzich del franco fabbrica hanno diritto a un credito dimposta tra l1 e il 2% del valore delle merci trasportate, da utilizzare entro 60 giorni dalla data di consegna delle merci al destinatario nale.
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