lesterno da giunzioni ohmiche. Il lato p del diodo detto anodo, mentre quello n detto catodo. La figura mostra la simbologia che si adotta per questo dispositivo. Appunti Elettronica (DIODO) L. Mollica Ver.0.0 Caratteristica del Diodo
La caratteristica saliente del diodo , in prima approssimazione, data dalla propriet di permettere il passaggio di corrente in una direzione ma non nella direzione opposta. Tale caratteristica viene detta capacit raddrizzante del diodo. Appunti Elettronica (DIODO) L. Mollica Ver.0.0 Funzionamento del Diodo Ogni qualvolta un cristallo puro di materiale semiconduttore viene contaminato per una met di sostanze pentavalenti e per laltra da sostanze tetravalenti, si realizza una giunzione N-P, cio un diodo Appunti Elettronica (DIODO) L. Mollica Ver.0.0 Il diodo a semiconduttore In pratica un diodo si realizza mediante la diffusione di drogante n attraverso una finestra nell ossido di silicio accresciuto sulla superficie di un cristallo di silicio drogato p.La superficie che delimita la zona p detta giunzione.Due contatti in alluminio sulle superfici delle regioni p ed n realizzano i contatti ohmici di anodo e catodo rispettivamente. La caratteristica i-v del diodo viene misurata applicando una tensione a questi morsetti e registrando la relativa corrente
Appunti Elettronica (DIODO) L. Mollica Ver.0.0 DIODO IDEALE Caratteristica di un diodo ideale Appunti Elettronica (DIODO) L. Mollica Ver.0.0 Caratteristica i-v del diodo ideale Come si pu vedere dalla caratteristica riportata nella figura, precedente, questo bipolo ha una caratteristica i-v non lineare (lineare a tratti). A seconda della tensione applicata ai morsetti si comporta infatti come un circuito aperto per v<0 o come un cortocircuito per i>0. Inserito su un ramo di un circuito, il diodo si oppone al fluire di corrente nel verso che lo percorre dal catodo all anodo. Se quindi lo si polarizza con una tensione anodo-catodo negativa si comporta come un circuito aperto. Il diodo si dice polarizzato in regione inversa. Viceversa la corrente nel ramo pu fluire liberamente dall anodo al catodo. In questo caso il diodo si comporta come un cortocircuito. Il diodo polarizzato in regione diretta. Appunti Elettronica (DIODO) L. Mollica Ver.0.0 Un semplice esempio
Appunti Elettronica (DIODO) L. Mollica Ver.0.0 Un generatore di tensione sinusoidale a valor medio nullo applicato alla serie di un diodo e di una resistenza Per analizzare il circuito dobbiamo distinguere due casi: Primo caso : v I >0 in queste condizioni la corrente nella maglia fluisce nel verso che va dall anodo al catodo del diodo. Il diodo si comporta quindi come cortocircuito e la tensione v D ai suoi capi nulla per qualsiasi valore della corrente. La tensione in uscita, che coincide con la tensione ai capi della resistenza sar quindi: v O =v I v D quindi, visto che v D =0 , v O =v I
Appunti Elettronica (DIODO) L. Mollica Ver.0.0 Secondo caso: v I <0 quando la tensione in ingresso negativa, la corrente fluirebbe dal catodo verso l anodo. Il diodo si comporta come un circuito aperto annullando quindi la corrente nella maglia. v I cade quindi interamente sul diodo, dovendo risultare i=v O /R= 0. La tensione in uscita quindi nulla. Appunti Elettronica (DIODO) L. Mollica Ver.0.0 Diodo reale Nella realt, infatti, il diodo ha un comportamento che si discosta da quanto detto per il diodo ideale: a) Permette il passaggio di una debolissima corrente anche se polarizzato inversamente, b) Lentit di questa corrente, fino ache la tensione applicata non raggiunge il valore di breakdown, dellordine dei A per il germanio e dellordine dei nA per il silicio. Appunti Elettronica (DIODO) L. Mollica Ver.0.0 Caratteristiche elettriche del diodo Caratteristica I-V Appunti Elettronica (DIODO) L. Mollica Ver.0.0 Esaminiamo ora la caratteristica i-v di un diodo a semiconduttore. Come si vede dalla figura, la caratteristica diversa rispetto al caso ideale.Si nota per esempio che le regioni di funzionamento sono tre: diretta, inversa e breakdown. Inoltre la curva non una spezzata, ma una curva complessa. Regioni diretta ed inversa (v >- V ZK ) In entrambe queste regioni il diodo ha una relazione i-v del tipo:
dove: IS 10 -15 A =corrente di saturazione V T 25 mV a 20C =tensione termica ed pari a KT/q con k=costante di Boltzmann e q=carica dellelettrone. Appunti Elettronica (DIODO) L. Mollica Ver.0.0 Regione diretta
Trattandosi di un esponenziale, facile verificare che in regione diretta (v>0) la corrente sul diodo praticamente nulla fino a v 0.5V. Oltre questo valore, la corrente aumenta esponenzialmente ed in pratica per qualsiasi valore di corrente compatibile col componente, la tensione in diretta compresa fra 0.65 e 0.75 V. Appunti Elettronica (DIODO) L. Mollica Ver.0.0 Regione inversa In regione inversa (v<0), la corrente si pu assumere pari a I S indipendentemente da v (l esponenziale risulta infatti trascurabile rispetto al termine -1), i = -I s
Appunti Elettronica (DIODO) L. Mollica Ver.0.0 Regione di Breakdown
Si definisce BREAKDOWN o rottura, il fenomeno per cui in zona inversa, quando si raggiunge un certo valore di tensione,la corrente aumenta in modo brusco raggiungendo valori molto alti. Nonostante il nome, il fenomeno di Breakdown reversibile e non distruttivo ed di natura puramente elettrica. Ci ovviamente non significa che non possa mai avvenire la rottura fisica di una giunzione In breakdown il modello precedente viene meno. Il diodo ha una caratteristica quasi verticale e la tensione sul diodo di circa -V ZK. Appunti Elettronica (DIODO) L. Mollica Ver.0.0 Modello di diodo ideale (diodo come interruttore o modello ON/OFF) Per una analisi di prima approssimazione si pu considerare :
Confrontando la caratteristica del modello ideale con la caratteristica reale , si nota come questo modello trascuri sia la tensione di soglia che l'andamento esponenziale della caratteristica stessa.
Appunti Elettronica (DIODO) L. Mollica Ver.0.0 In questo caso il comportamento del diodo viene cos descritto: in polarizzazione inversa o per tensioni dirette inferiori alla tensione di soglia il diodo non conduce eviene assimilato ad un circuito aperto; in polarizzazione diretta il diodo conduce e la caduta di tensione ai suoi capi viene assunta costante e pari alla tensione di soglia V. In altre parole, il diodo polarizzato direttamente viene assimilato ad una batteria di valore V con i terminali positivo e negativo corrispondenti rispettivamente all'anodo e al catodo; Appunti Elettronica (DIODO) L. Mollica Ver.0.0 Modello di diodo con circuito resistivo Questo modello quello che meglio approssima il comportamento del diodo reale, in quanto permette di considerare anche la variazione di tensione ai capi del diodo all'aumentare della corrente di conduzione. In questo modello:
Appunti Elettronica (DIODO) L. Mollica Ver.0.0 come nel modello precedente, il diodo polarizzato inversamente o con tensioni dirette inferiori alla tensione di soglia non conduce e viene assimilato ad un circuito aperto; il diodo polarizzato direttamente viene assimilato ad una batteria di valore V collegata in serie ad una resistenza rd di piccolo valore. La caratteristica diretta viene quindi descritta dall'equazione: V=V+ rd I ; dove, come detto, si tiene conto del fatto che all'aumentare di I anche Vaumenta, anche se l'andamento esponenziale della caratteristica reale viene approssimato con una curva lineare. Appunti Elettronica (DIODO) L. Mollica Ver.0.0 Parametri dei diodi reali Tra i diodi utilizzati con funzione raddrizzante, esistono diverse categorie di componenti: diodi per uso generale (general purpose diode o small signal diode) adatti per applicazioni generiche e con segnali di limitata entit; diodi per commutazione (switching diode) utilizzati quando richiesta una veloce commutazione tra gli stati ON e OFF; diodi raddrizzatori (rectifier diode) adatti per il raddrizzamento di tensioni anche di elevata entit. Appunti Elettronica (DIODO) L. Mollica Ver.0.0 Classificazione dei diodi Diodi di segnale usati come rettificatori, rivelatori, demodulatori ecc. Sono componenti destinati a trattare piccole potenze. Diodi di potenza usati come raddrizzatori per alimentatori, per la conversione di energia da corrente alternata in continua. Diodi tunnel un tipo di diodo semiconduttore che e' in grado di operare molto velocemente anche nella gamma delle microonde, utilizzando effetti della meccanica quantistica., costituito da livelli di doping sono molto elevati. Diodi varactor. Polarizzando un diodo inversamente, si ha a disposizione un dispositivo che si comporta come un condensatore (capacit di transizione) pilotabile con la tensione applicata. I diodi costruiti per questo scopo si chiamano diodi varactor: sono praticamente dei condensatori nei quali il valore della capacit viene controllato in tensione e trovano applicazione negli apparati di radiocomunicazione. Appunti Elettronica (DIODO) L. Mollica Ver.0.0 Diodi Shottky. Il contatto metallo - semiconduttore ( ad esempio Alluminio, Silicio n) pu formare una barriera rettificante. I diodi che utilizzano un contatto metallo semiconduttore si chiamano Diodi Shottky. La loro tensione di accensione pi bassa di quella dei diodi al Silicio e per questo motivo trovano applicazione per esempio nelle logiche veloci non saturanti. Fotodiodi. Un fotodiodo un particolare tipo di diodo che funziona come sensore ottico in grado di riconoscere una determinata lunghezza d'onda e di trasformare questo evento in un segnale elettrico di corrente. Diodi luminescenti (LED). Il termine "LED" un acronimo che sta per "Light Emitting Diode", ovvero "diodo che emette luce". Diodi Laser. LASER un acronimo della lingua inglese che, tradotto, sta per Emissione Controllata di una Radiazione di Luce. Il diodo laser un laser in cui il componente attivo un semiconduttore simile a quelli impiegati nella produzione di LED. Accoppiatori ottici. Insieme di fotodiodi e LED.
Appunti Elettronica (DIODO) L. Mollica Ver.0.0 SIGLE DEI COMPONENTI A SEMICONDUTTORE Una delle esigenze pratiche maggiormente sentite quella di riconoscere una sigla, ovvero di individuare, sulla base della sigla che compare su di un componente, almeno la famiglia a cui il componente appartiene e gli aspetti pi generali della sua funzionalit. pertanto opportuno riportare un quadro orientativo relativo ai componenti e alle sigle pi diffuse senza con ci pretendere di dare una classificazione assoluta e di risolvere tutti i dubbi che possono nascere. Appunti Elettronica (DIODO) L. Mollica Ver.0.0 TIPI DI SIGLE Secondo lo standard JEDEC (Comitato tecnico per i componenti, dipendente dallAssociazione delle Industrie Elettroniche Americane: EIA): 1Nseguitoda24cifrecontraddistingueundiodo(es.1N4004 ,1N914). 2Nseguitoda24 cifre contraddistingue un transistore. A volte il numero seguito dalla lettera A per indicare un miglioramento in qualche parametro rispetto al tipo base. Appunti Elettronica (DIODO) L. Mollica Ver.0.0 Come scegliere i diodi Unaltra esigenza fondamentale nellambito applicativo quella di scegliere, fra i vari diodi in commercio prodotti per le pi svariate applicazioni, quelli che pi si addicono allapplicazione specifica. Appunti Elettronica (DIODO) L. Mollica Ver.0.0