Vous êtes sur la page 1sur 18

IL POSITIVISMO

CARATTERI GENERALI E CONTESTO


STORICO

August Comte
(Montpellier 1798Parigi1857)

John Stuart Mill


(1806 LondraAvignone 1873)

Herbert Spencer
(Derby 1820 - Brighton,
1903)

Caratteri generali e contesto storico del positivismo


europeo

Il positivismo un movimento filosofico e culturale che nasce in Francia


nella prima met dellOttocento e che si diffonde nel resto
dEuropa nella seconda parte del secolo.
Si tratta di una corrente filosofica profondamente legata agli ideali della
borghesia industriale, che in quegli anni stava affermando il proprio
primato economico e politico in Europa e anche, grazie
allespansione coloniale, nel resto del mondo.
Il tratto fondamentale che caratterizza il positivismo la piena fiducia
nei risultati e nel metodo della scienza sperimentale, fondata
sullosservazione dei dati concretamente riscontrabili e finalizzata
a unapplicazione funzionale delle proprie scoperte. Per questa ragione
unico criterio di conoscenza dovr essere il fatto, prescindendo da
astrazioni e fantasie metafisiche.
Il metodo della scienza lunico valido e la metafisica priva di valore
(niente pi metafisica! il motto polemico del positivismo).
Il positivismo, allora, recupera il progetto illuministico di promuovere
lemancipazione sociale attraverso la diffusione della cultura scientifica .
Il metodo della scienza va esteso a tutti i campi, compresi quelli che
riguardano luomo e la societ.
Il progresso della scienza rappresenta la base del progresso umano
e lo strumento per una riorganizzazione globale della vita in societ.

Caratteri generali

La Filosofia, non avendo campi privilegiati dindagine sottratti alle


scienza, tende a coincidere con la totalit del pensiero positivo o, pi
specificatamente, con lenunciazione dei principi comuni alle varie
scienze. La funzione peculiare della Filosofia consiste nel riunire e
coordinare i risultati delle singole scienze, in modo da realizzare
una conoscenza unificata e generalissima. (Filosofia come studio
delle generalit scientifiche).
Se allinizio, inoltre, nellet della Restaurazione e nella prima met
dell800, il Positivismo, con Comte, si pone come proposta del
superamento di una crisi socio-politica e culturale (quella postilluministica e post-rivoluzionaria)nella seconda met del secolo il
positivismo si presenta come riflesso e stimolo di un progresso in
atto .
Cos mentre Comte tenta di uscire dalla crisi mediante un modello
politico organicistico e antiliberale, il Positivismo posteriore,
soprattutto in Inghilterra, identifica il progresso con il trionfo del
liberalismo (James Mill e John Stuart Mill).
Il decollo del sistema industriale, della scienza, della tecnica, degli
scambi e dellestensione della cultura su larga scala, laumento della
produzione e delle ricchezze, i progressi della medicina determinano in
questo periodo un clima generale di entusiastica fiducia nelle forze
delluomo e nelle potenzialit della scienza e della tecnica.
Questo OTTIMISMO si traduce in un vero e proprio culto per il
pensiero scientifico e tecnico.

Positivismo e illuminismo
Aspetti comuni Positivismo/ Illuminismo:
la fiducia nella ragione e nel sapere lesaltazione della scienza a scapito
della metafisica la visione tendenzialmente laica e immanentistica
della vita.
Differenze Positivismo/Illuminismo:
- Gli illuministi dovettero lottare contro forze sociale e culturali dominanti
che contrastavano lascesa della borghesia, mentre i positivisti agiscono
in un contesto in cui il potere della borghesia era gi consolidato.
- Minor carica polemica , filosofica e politica, dei positivisti;
- LIlluminismo si configurava come un riformismo tendenzialmente carico
di rivoluzionarismo, il Positivismo si configura come un riformismo
consapevolmente anti-rivoluzionario (contrario alle nuove forze
rivoluzionarie, rappresentate dal proletariato e dalle dottrine socialiste)
Gli illuministi appaiono indirizzati ad una fondazione gnoseologica e
critica della scienza (che culminer nel kantismo) mentre i positivisti
danno per scontata la validit del pensiero scientifico e ritengono
che il compito della filosofia sia quello di ordinare il quadro complessivo
delle scienze.
Se lIlluminismo lontano da una dogmatizzazione dei poteri della
scienza (che vengono confutati da Hume e delimitati da Kant) il
Positivismo, invece, finisce per assolutizzare la scienza stessa.

Positivismo e Romanticismo

Il Positivismo si rivela come una sorta di Romanticismo della


scienza, ossia come esaltazione del sapere positivo,
assunto ad unica verit e guida della vita umana, in tutti i campi. I
positivisti tendono ad attribuire alla scienza una portata assoluta
e di tipo religioso.
I positivisti, come gli idealisti , tendono a concepire ci che esiste
mediante la medesima categoria di base della totalit
processuale necessaria.
Gli Idealisti (con la nozione speculativa di dialettica ) ed i
positivisti (con la nozione di evoluzione) tendono, cio, a far uso
delle nozioni di sviluppo necessario e divenire ascendente e
ad interpretare il loro oggetto di studio a guisa di un processo
ascensionale e cumulativo, in cui ogni evento il risultato di un
progresso rispetto al passato e la condizione di un
miglioramento futuro.

Le varie forme di Positivismo

Positivismo sociale (Prima


met 800)
Mira a costruire un sistema delle
scienze, per farne la base di una
nuova societ, retta su leggi
scientifiche.

Saint Simon (Parigi 1760- Parigi


1825)
August Comte
(Montpellier 1798-Parigi 1857)

Positivismo metodologico
Approfondisce gli aspetti logici e
metodologici dei processi
conoscitivi; posizioni liberali e
anti-assolutistiche

John Stuart Mill


(1806 Londra- Avignone 1873)

Positivismo evoluzionistico
Filosofia dellevoluzione che
fornisce , sulla base di questo
concetto, una spiegazione

Herbert Spencer
(Derby 1820 - Brighton, 1903)

I diversi significati del termine positivo


Considerata anzitutto nella sua accezione pi antica e pi comune, la parola positivo
designa il reale, in opposizione al chimerico: da questo punto di vista, essa conviene
pienamente al nuovo spirito filosofico, cosi caratterizzato dalla sua costante consacrazione
alle ricerche veramente accessibili alla nostra intelligenza, con l'esclusione permanente
degli impenetrabili misteri di cui si occupava soprattutto la sua infanzia.
In un secondo senso, molto vicino al precedente, ma tuttavia distinto, questo termine
fondamentale indica il contrasto dell'utile con l'inutile: allora ricorda, in filosofia, la
destinazione necessaria di tutte le nostre sane speculazioni al miglioramento
continuo della nostra vera condizione, individuale e collettiva, invece che alla vana
soddisfazione di una sterile curiosit.
Secondo un terzo significato in uso, questa felice espressione frequentemente usata per
qualificare l'opposizione tra la certezza e l'indecisione: essa indica cos l'attitudine
caratteristica di una tale filosofia a costituire spontaneamente l'armonia logica
nell'individuo e la comunione spirituale nell'intera specie, invece di quei dubbi
indefiniti e di quelle discussioni interminabili che doveva suscitare l'antico regime
mentale.
Una quarta ordinaria accezione, troppo spesso confusa con la precedente, consiste
nell'opporre il preciso al vago: questo senso richiama la tendenza costante del vero spirito
filosofico ad ottenere dappertutto il grado di precisione compatibile con la natura dei
fenomeni e conforme all'esigenza dei nostri veri bisogni; mentre l'antico modo di filosofare
conduceva necessariamente ad opinioni vaghe, non comportando una indispensabile
disciplina che dopo una permanente soffocazione, appoggiata ad una autorit
soprannaturale.
Bisogna infine notare in particolare un quinto significato, meno usato dagli altri, anche se del
resto ugualmente universale, quando si usa la parola positivo come il contrario di
negativo. Sotto questo aspetto, indica una delle pi eminenti propriet della vera filosofia
moderna, mostrandola destinata, soprattutto, per sua natura, non a distruggere, ma ad
organizzare. I quattro caratteri generali ricordati la distinguono contemporaneamente da
tutti i modi possibili, sia teologici che metafisici, propri della filosofia iniziale. Quest'ultimo
significato, indicando d'altronde una tendenza continua del nuovo spirito filosofico, ha oggi
una particolare importanza nel caratterizzare direttamente una delle sue principali differenze,
non pi con lo spirito teologico, che fu per un pezzo organico, ma con lo spirito metafisico
propriamente detto, che non ha mai potuto essere che critico.
(A. Comte, Discorso sullo spirito positivo, 1844)

August Comte
(Montpellier 1798-Parigi1857)

A. Comte viene considerato il padre del Positivismo francese, nonostante il termine


positivo fosse gi stato utilizzato da Saint Simon, di cui Comte fu, per alcuni anni,
amico e discepolo.
Comte racconta di aver avvertito gi allet di 14 anni lesigenza di rinnovare
profondamente i concetti religiosi e politici della societ moderna ed a tale ideale decise
di dedicare la vita.
1814: entra all cole polytechnique di Parigi, dove le idee di Saint Simon si erano gi
diffuse;
In seguito vive dando lezioni private di matematica e conosce Saint-Simon, che per
aiutarlo lo assume come segretario;
1822 Comte rompe con Saint-Simon quando pubblica lo scritto Piano dei lavori
scientifici necessari per riorganizzare la societ, opera in cui enuncia lintento di
pervenire ad una filosofia positiva
1826-27: crisi nervosa che conduce Comte in manicomio
1830- 1842: esce in sei volumi il Corso di filosofia positiva (opera principale di
Comte)
La carriera accademica di C. risulta infelice in quanto la natura stessa delle sue ricerche,
a met strada tra filosofia e scienza, gli alienano la simpatia di filosofi e scienziati
accademici.
1851-1854: Sistema di politica positiva o trattato di sociologia che istituisce la
religione dellumanit (4 volumi)
1852: Catechismo positivista (Comte si presenta come profeta di una nuova religione )

LEGGE DEI TRE STADI


STADIO

FACOLT

OGGETTI
METODO DI
DINDAGINE SPIEGAZIO
NE

ORGANIZZA
ZIONE
POLITICOSOCIALE

Teologico o
fittizio

Immaginazio
ne

Natura degli
esseri, cause
prime e finali

Agenti divini
(animismo,
politeismo,
monoteismo)

Monarchia
teocratica e
militare
(Medioevo)

Metafisico o
astratto

Ragione
speculativa

Natura degli
esseri, cause
prime e finali

Forze
astratte
(essenze,
Idee,
monadi, ecc.)

Sovranit
popolare
(spirito
critico)
(et moderna
fino alla
rivoluzione
francese)

Positivo o
scientifico

Ragione
scientifica

I fatti e le
loro relazioni

Leggi
invariabili

Regolamenta
zione della
societ
industriale

LEGGE DEI TRE STADI

Stadio teologico
Stadio metafisico
Stadio positivo

Lo sviluppo sempre graduale, non possibile un salto dal primo al


terzo stadio.

Ordine teologico-feudale
Ordine moderno
Ordine positivo
(sociocrazia,

infanzia dellindividuo e dellumanit


giovinezza dellindividuo e dellumanit
maturit dellindividuo e dellumanit

stadio organico *
interregno anarchico
stadio organico
regime fondato sulla

sociologia)

Secondo Saint Simon (1760-1825) la storia retta da una legge generale che determina la
successione di epoche organiche e di epoche critiche. Lepoca organica quella che riposa su
credenze ben stabilite , si sviluppa in conformit di esse e progredisce nei limiti da queste
stabiliti. Quando questo progresso fa mutare lidea centrale su cui lepoca organica era imperniata
inizia unepoca critica. Il progresso scientifico ha distrutto le dottrine teologiche e metafisiche
togliendo cos il suo fondamento allorganizzazione sociale del Medioevo. Ci sar, dunque,
unepoca in cui la nuova filosofia positiva sar il fondamento di un nuovo sistema di religione,
di politica, di morale e distruzione pubblica. Il nuovo potere spirituale sar in mano agli
scienziati e il nuovo potere temporale sar affidato agli industriali.

CLASSIFICAZIONE DELLE SCIENZE

Albero dicotomico
fisica celeste
(astronomia)
fisica inorganica
fisica
terrestre
scienze astratte

(fisica e

chimica)
teoria

(fenomeni generali)
fisica organica

fisiologia
(biologia)

Attivit umane
pratica

scienze concrete
(fenomeni particolari)

fisica sociale
(sociologia)

Le diverse scienze sono come rami di un unico tronco


unit del sapere
Lordine logico (dal semplice al complesso e dal generale al particolare) coincide con lordine
storico del loro sviluppo e con lordine pedagogico del loro apprendimento.

LA SOCIOLOGIA

La sociologia la scienza a cui tutte le altre sono subordinate,


come al loro fine ultimo. Compito della sociologia: percepire
nettamente il sistema generale delle operazioni successive,
filosofiche e politiche, che devono liberare la societ dalla sua
fatale tendenza alla dissoluzione imminente e condurla
direttamente ad una nuova organizzazione, pi progressiva e pi
salda di quella che riposava sulla filosofia teologica.
I fenomeni sociali vanno considerati come soggetti a leggi
naturali che ne rendano possibile la previsione.

STATICA
La SOCIOLOGIA
divisa
in:
SOCIALE O FISICA SOCIALE
Studia le
condizioni
di
esistenza di una societ
(socievolezza degli uomini, il
nucleo familiare, la divisione
del lavoro, ecc.)
DINAMICA SOCIALE

Studia le leggi di sviluppo , di


progresso della societ; la
legge fondamentale del
progresso sociale quella dei
tre stadi.

DOTTRINA DELLA SCIENZA

I momenti della
scienza

Momento
Osservazione dei fatti
teorico
(studio della
Formulazione delle
leggi
natura)
Momento pratico
Previsione
(dominio
delluomo sulla
Azione
natura)

UTILITARISMO DI JEREMJ BENTHAM (Londra 1748-1832)

Opera principale: Introduzione ai principi della morale e della legislazione


(1789)

UTILITARISMO di Bentham: il fine di ogni attivit morale e di ogni


organizzazione sociale deve consistere nella maggiore felicit
possibile del maggiore numero possibile di persone
Unazione, allora, sar buona quando risulter utile, contribuendo alla
felicit comune, procurando un piacere o evitando un dolore.
Bisogna poter calcolare il piacere complessivo che i vari corsi di azione
possibili promettono di offrirci, considerando intensit, durata , prossimit,
fecondit, estensione del piacere che ci aspettiamo di conseguire.
Bentham e James Mill (1773-1836, esponente del liberalismo inglese),
vogliono, come Comte, che morale, politica, diritto, ovvero le
discipline che riguardano luomo divengano una scienza positiva ,
simile a quella che concerne il mondo naturale. Le finalit politiche che
si crede, per, di conseguire in questo modo sono liberali e
democratiche , a differenza di quanto avveniva nella concezione di
Comte che sfociava in un regime antiliberale e
antidemocratico(sociocrazia).

JOHN START MILL (Londra 1806, Avignone 1873)


Opere principali:
Sistema di logica deduttiva e induttiva (1843)
Saggio Sulla libert (1859)
Saggio Sulla servit delle donne (1873)
POSITIVISMO E UTILITARISMO
Mill riprende da Comte lidea della centralit della rivoluzione
scientifica e la necessit di trasformare la politica in una scienza
sperimentale.
Daltra parte Mill ritiene che Comte abbia concepito un sistema
dogmatico e non sufficientemente fondato sul piano empirico,
passando velocemente dai fatti alle leggi generali, a cui viene
riconosciuta una valenza assoluta, metafisica; dal punto di vista della
politica, inoltre, Comte approdato ad un regime antiliberale.
Mill recupera lutilitarismo di Bentham e del padre James, nonch
la tradizione anglosassone dellempirismo induttivo.

LA LOGICA

Sistema di logica induttiva e deduttiva (1843)

Scopo della logica di Stuart Mill: riportare ogni verit, principio o


dimostrazione alla validit delle sue basi empiriche.
Mill definisce la logica come la scienza della prova e dellevidenza; in
questo modo la metafisica immediatamente esclusa, in quanto cade fuori
dal dominio di questa scienza.
Eliminando la metafisica Mill elimina ogni fondamento metafisico o
trascendente o, comunque, non empirico delle verit e dei principi universali.
TUTTE LE VERITA SONO EMPIRICHE
I cosiddetti assiomi sono anchessi suggeriti dallosservazione: non
avremmo mai saputo che due linee rette non possono chiudere uno spazio, se
non avessimo mai veduto una linea retta. Lorigine degli assiomi, come
quella di ogni nostra conoscenza, lesperienza.
Persino il principio di non- contraddizione una generalizzazione
desperienza, in quanto, osservando il nostro spirito, ci accorgiamo che nella
stessa persona non possono coesistere due stati opposti come il
credere e il non credere, il volere e il non volere. A tale osservazione
possiamo poi aggiungere quelle che riguardano la natura e ci rivelano
lopposizione e la reciproca esclusione di luce e tenebre, suono e
silenzio, movimento e quiete

LA LOGICA

Mill critica, quindi, la logica classica e, in particolare, il sillogismo


(ragionamento deduttivo):
ESEMPIO: Tutti gli uomini sono mortali (premessa maggiore), Socrate
un uomo (premessa minore); Socrate mortale (conclusione)
Secondo Mill la premessa maggiore non consiste, come si sosteneva
nellambito della logica classica, in un assioma tanto evidente da non
dover essere dimostrato, ma laffermazione universale della
mortalit umana si basa sulla generalizzazione di un gran
numero di casi particolari osservati nellesperienza, ossia su
uninduzione.
Luomo pu imparare solo dallesperienza che ci offre solo e sempre
casi particolari.
Le presunte verit assiomatiche nascono da un processo mentale
di economia:
la mente fissa nella memoria una proposizione generale che riassume
molti
fatti particolari incontrati nellesperienza.
Ogni inferenza sempre da particolare a particolare e le proposizioni
generali sono sintesi di fatti osservati in passato valide per i
fatti simili che verranno osservati in futuro.

LA LOGICA

Non esistono scienze deduttive; tutte le scienze si fondano


sullinduzione perch non possibile valicare i limiti
dellesperienza.
Ci che ci permette di ritenere che ci che vero in un certo
momento sar vero in circostanze simili in ogni momento, ovvero
il fondamento dellinduzione il presupposto
delluniformit della natura .
Secondo Mill anche il principio delluniformit del corso della
natura non una verit evidente e ammessa a-priori, ma una
generalizzazione fondata su altre generalizzazioni precedenti:
E si fonda
losservazione di ununiformit in una molteplicit di casi
sul
dal generale al particolare
Bens
particolari ci permette di concludere
un
principio
generale
(deduzione)
dal
principio
di
uniformit.
particolar
Ogni
della
inferenza
empirica
e non
procede

e
al
dal particolare
al generale
particolar
(Induzione)
e

uniformi
t
della
Ogni inferenza da particolare a particolare: le proposizioninatura
generali
sono pure e semplici registrazioni di inferenze gi fatte, e formule
abbreviate per farne di pi

Vous aimerez peut-être aussi