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Nuovi orizzonti della Valutazione

Ambientale e Nuove Tecnologie


Leonardo Marotta

Temi rilevanti
Analisi, Valutazione, Pianificazione, Gestione,
Monitoraggio: vecchi e nuovi cicli di decisione
Modellazione matematica e GIS
Servizi ecosistemici, Principio di Precauzione e NT
Cumulative Impact Analysis
Metodi di costruzione di scenari
Partecipazione e ICGT
Design sistemico e blue economy
Resilienza dei sistemi socio-ecologici
Smart cities and smart landscapes

Introduzione

Modello concettuale: paesaggio


naturale e umano
Da Alberti, 2008

Modello concettuale:
esempio
Introduzione

Da Alberti, 2008

Introduzione

Modello concettuale

Approccio

Descrittivo/Modellistico
Economico
Analisi
Valutazione
Politica &
Pianificazione
Gestione
azioni

Normativo

Sociale/culturale

Monitoraggio

Azioni correttive

Command and Control of


coastal systems

Complex socio-ecological
Systems

Planning and Management


cycle

Assumes coastal system


stable and controllable

Accept disturbance as
creator of diversity

Analysis (landscape and


seascape)

Assumes coastal system


predictable

Expect the unexpected


(attention to black swans)

Sustainable yield
management of coastal
resources

Manage for diversity

Assessment (ecosystem
approach, scale and
thresholds) / Scenarios

Technological fixes always


possible

Harness human diversity in


adaptive co-management

Society & nature separate

Social-ecological coevolution

Policy (objectives),
Strategic Planning (actions
and instruments)
Actions
Monitoring
Feedback

(Adapted from Folke, 2003)


Type-1 distributions

Type-2 distributions

Decision making

These situations are, unfortunately,


more common in laboratories and
games than in real life. It is rarely
observed this case in payoffs in
environmental decision making

Simple decisions, under type-2


distributions: there is little harm in
being wrongthe tails do not impact
the payoffs.

Simple binary decisions

Statistical methods may work


satisfactorily, though there are some
risks. True, thin- tails may not be a
panacea, owing to pre-asymptotic, lack
of independence, and model error.

It is where the problem resides: Black


swans area,. the prediction of remote
payoffs though not necessarily
ordinary ones. Payoffs from remote
parts of the distribution are more
difficult to predict than closer parts.

Complex decisions

(Adapted from Taleb, 2009)

Coastal indices and indicators


Identification of
a. Identity
b. State
c. Behaviour /thresholds
Feedback

Smart Socio-ecological System


nformation and communication in real time
Coastal actors participation
Alert in (almost)-real time
Coastal socio-ecosystem resilience improvement

ICZM and MSP


ICZM and MSP
Information Communication
Planning and Management geo-technologies cycle
Indices and indicators
cycle
Data and Metadata,
Analysis
Assessment (scale and
thresholds) and Scenarios
Policy (objectives),
Planning (strategy and
instruments)
Actions
Monitoring (metadata,
ontology)

Coastal DPMS
Scheme

Feedback

Citizens and
Stakeholders
Informative
Needs
Geodatabase for
Answer to
Information
Needs
Shared
knowledge
framework for
DPMS

Indicators
Indices and indicators
(thresholds and health of
coastal systems)
Performances and
Effectiveness indices
(objectives/instruments)

Actions (Impact
assessment/following
indices)
Monitoring
Coastal
Information flux

Information &
Communication
ICZM dataset

economiaambiente Ambiente, economia e

Introduzione

societ sono indipendenti


e trattati come sistemi
chiusi senza interrelazioni

societ
economia

ambiente

societ

I tre comparti, sono


differenti e indipendenti
ma esistono relazioni e
legami tra loro

Leconomia un
sottoinsieme della
societ ed entrambi lo
sono dei sistemi
ambientali. Lambiente
comprende tutto.

economia
societ
ambiente

Sostenibilit

Introduzione

dal mondo vuoto al mondo pieno

Come gestire le decisioni in campo di urgenza,


incertezza, necessit?
Introduzione

Si possono applicare alcuni principi:


Luso dellapproccio di sistema,
La scienza post normale, ove di grande importanza divengono la comunicazione della
necessit di agire, delle incertezze, degli scenari possibili, quindi la partecipazione dei cittadini alle
decisioni anche inerenti la ricerca ambientale, i rischi, la qualit e limportanza relativa dei fatti.

Utilizzare gli errori del passato.

Introduzione

Il campo di azione della Scienza post-normale

Riferimenti: S. O. Funtowicz and J. R. Ravetz, 1992, Three Types of Risk Assessment and the Emergence of Post-Normal Science,
in Krimsky S. and Golding D. (eds) Social Theories of Risk , Westport (CN), Praeger, pp. 251-273,
S. O. Funtowicz, J.R. Ravetz, 1993. Science for the post-normal age, Futures , 25: 739-55.
S. O. Funtowicz, J.R. Ravetz, 1994. The worth of a songbird - ecological economics as a post-normal science, Ecological Economics 10: 197-207.

Gestione dellincertezza: 12 lezioni

Introduzione

(European Scientific Technology Observatory (ESTO)

Key issues that emerged from the case studies could be addressed by 12 late lessons:

1. Acknowledge and respond to ignorance,as well as uncertainty and risk, in technology appraisal and public policymaking.

2. Provide adequate long-term environmental and health monitoring and research into early warnings.

3. Identify and work to reduce blind spots and gaps in scientific knowledge.

4. Identify and reduce interdisciplinary obstacles to learning.

5. Ensure that real world conditions are adequately accounted for in regulatory appraisal.

6. Systematically scrutinise the claimed justifications and benefits alongside the potential risks.

7. Evaluate a range of alternative options for meeting needs alongside the option under appraisal, and promote more
robust, diverse and adaptable technologies so as to minimise the costs of surprises and maximise the benefits of
innovation.

8. Ensure use of lay and local knowledge, as well as relevant specialist expertise in the appraisal.

9. Take full account of the assumptions and values of different social groups.

10. Maintain the regulatory independence of interested parties while retaining an inclusive approach to information and
opinion gathering.

11. Identify and reduce institutional obstacles to learning and action.

12. Avoid paralysis by analysis by acting to reduce potential harm when there are reasonable grounds for concern.

Introduzione

Sostenibile /insostenibile, ad esempio:


I cambiamenti climatici rappresentano una minaccia globale che sta gi provocando
tragiche conseguenze sia economiche che in termini di vite umane. La causa
riconosciuta dagli scienziati quella del surriscaldamento del pianeta per via
dellaumento dei gas serra, le cui fonti di emissione provengono principalmente dalle
attivit umane. In particolare le emissioni dipendono da come e quanta energia
si produce e si consuma. Il continuo flusso energetico, oggi garantito
principalmente dalle fonti fossili petrolio, gas e carbone, infatti essenziale per
garantire la ripetizione delle attivit umane.

Con il Protocollo di Kyoto quasi tutti i Paesi si sono impegnati a ridurre le emissioni;
lItalia si impegnata a ridurle del 6,5% rispetto a quelle del 1991 nellarco
temporale 2008-2012.

Elementi di base

Strategie di relazione uomo e


stato dellambiente
La strategia dinterazione con
lambiente diventa sempre
pi difficile e la speranza
del successo dellossimoro
Sviluppo sostenibile sempre
pi remota, con buona pace
degli economisti che
credono in un ambientalismo
liberale, in attesa che la
curva ambientale di Kuznets
diventi realt, ovvero che
la relazione tra degrado
dellambiente e reddito pro
capite sarebbe una U
rovesciata, il che
significherebbe che, dopo
un periodo di inquinamento
crescente, con lo sviluppo
economico si
intensificherebbe la tutela
ambientale, data la maggior
disponibilit di risorse e

Impatti

Sviluppo
economico

Elementi di base

Modelli di integrazione ecosistemica


tra sistema sociale ed ecosistema

Il modello di integrazione degli ecosistemi umano e naturale (modello introdotto in


urbanistica da Geddes e Munford, in pianificazione da McHarg, in lecologia del
paesaggio da Naveh e Farina, in lecologia urbana da Bettini, Alberti)

Metodologie: geoinformation and


communication tecnology

Introduzione

La lettura dellambiente
Dalle spedizione geografiche agli atlanti
Le banche dati
I sistemi informativi come integrazione
dati e atlanti
I modelli di miglioramento continuo: geowicky
Le informazioni dei cittadini integrate:
eye on earth

Introduzione

Lo spazioLa geografia

Jan Vermeer, Il geografo (1668)

Introduzione

Metodi della geografia

Alexander Von Humboldt (1769-1859)

Introduzione

(von) Humboldt
Nellopera Kosmos Humboldt afferma che vi sono tre stadi distinti della relazione conoscitiva tra luomo
e lambiente. Ora conoscendo anche soltanto in parte la sua vita, fin troppo chiaro che questi
possono essere mobilitati attraverso il paesaggio. Questi tre stadi di conoscenza, dice H., sono validi
sia individualmente (per lontogenesi) sia collettivamente, per le societ (filogenesi).
1. Il primo stadio quello dellimpressione o della suggestione (Eindruck), quello della manifestazione
originaria che sorge nellanimo umano come sentimento al cospetto della bellezza della natura: il
mondo appare allora come una totalit estetico-sentimentale e la sua forma conoscitiva quella
dellimmagine del paesaggio;
2. Il secondo stadio quello del confronto razionale di ci che visibile (Einsicht), ovvero, non
propriamente del paesaggio, ma lesame approfondito delle singole parti che lo compongono. E
questo lo stadio dellanalisi scientifica, della misura dei fenomeni;
3. Il terzo stadio stabilisce i legami, o la sintesi (Zusammenhang), il mettere assieme tutti gli elementi in
precedenza analizzati. Si tratta del punto di arrivo del processo conoscitivo. La conoscenza, per
Alexander Von Humboldt data dalla traduzione in termini scientifici di una impressione
sentimentale, che viene espressa dal paesaggio, impressione che non scientifica, ma senza la
quale lapproccio scientifico non sarebbe impossibile.

Farinelli mette in relazione che questi tre conoscenza di Humboldt da un lato e il triangolo semiotico di
Peirce dallaltro. Il rapporto tra segno e oggetto viene risolto con il segno significante
(rappresentante) e il segno significato (detto interpretante, non interprete) che svela il nesso tra la
cosa (loggetto) e il segno che lo rappresenta.

Introduzione

(von) Humboldt
Impressione
Analisi scientifica

Sintesi

Evoluzione del pensiero


Introduzione

Carl Sauer (1925) "The Morphology of Landscape."


University of California Publications in Geography 2, 19-53.
W L Thomas (ed.) 1956 Man's Role in Changing the Face of
the Earth. Chicago: Chicago University Press 1236 p.
Gilbert F White (1973) "Natural Hazards Research in R J
Chorley (ed.), Directions in Geography. London: Methuen.
D Gregory (1989) "Areal Differentiation and Post-Modern
Human Geography." In D Gregory and R Walford (eds.),
Horizons in Human Geography. Totowa NJ: Barnes and
Noble Books.
The spatial-quantitative revolution (SQR) defines a sharp
change in the way spatial relations are studied.

Introduzione

Evoluzione del pensiero


William Bunge Quantitive geography: cartografare
lincartografabile William Bunge (1966) Theoretical
Geography. Lund: Lund Studies in Geography.

Ian McHarg, 1969: Design with Nature: uso di strati


informativi
Kevin Lynch e William Bunge: citt e percezione

Scienze del paesaggio

Introduzione

La citt come ecosistema/paesaggio


umano
La citt e gli ambienti ad alta antropizzazione sono divenuti
sempre pi il modello di vita delluomo sul pianeta.
Gli ecosistemi urbani differiscono dagli altri in modi molti: sono
ecosistemi eterotrofici, altamente dipendenti da sorgenti e
flussi esterni di energia e con una vasta capacit di
assorbire e produrre rifiuti (solidi, liquidi e gassosi), (Odum,
1963; Alberti, 2008).
Flusso di energia
(minimo) KJ m-2
anno-1

Flusso di energia
(massimo) KJ m-2
anno-1

Ecosistemi naturali

4000

40.000

Ecosistemi agrari

20.000

40.000

Ecosistemi urbani

400.000

1.200.000

Sostenibilit e resilienza

Modelli: dati necessari, come costruire il sist

Resilience: The Concept

Derived from latin word resilio, meaning


to jump back
Multiple usage from various disciplines
Physics
Psychology and Psychiatry
Ecology: engineering resilience vs. ecological
reslience

Holling 1973
systems

Resilience and stability of ecological

Resilience Alliance, since 1999


www.resilience.org

The Stockholm Resilience Center

Sostenibilit e resilienza

Modelli: dati necessari, come costruire il sist

Resilience of the SESs (socioecological systems)

The capacity of linked social-ecological systems to absorb recurrent disturbances such


as hurricanes or floods so as to retain essential structures, processes and feedbacks
(Holling, 1973; Walker et al., 2004).

the degree to which a complex adaptive system is capable of self-organisation and the
degree to which the system can build capacity for learning and adaptation
(Carpenter et al., 2004; Folke et al., 2002).

The capacity of a system, community or society potentially exposed to hazards to


adapt, by resisting or changing in order to reach and maintain an acceptable level of
functioning and structure This is determined by the degree to which the social system is
capable of organising itself to increase this capacity for learning from past disasters for
better future protection and to improve risk reduction measures.
(UN/ISDR. 2004).

The amount of stress;


The degree of self-organization; and
The capacity for learning and adaptation.

Sostenibilit e resilienza

Modelli: dati necessari, come costruire il sistema

Resilience, Vulnerability and


Adaptability

There are all central concepts for understanding and


coping with, and adapt to change and dealing with
stresses.
They however have a different focus or entry point in
framing the research questions. In turn, it has different
policy implications.
RESILIENCE is more concerned with the state of
being, therefore the key question for them is when
the state will change regime shift, tipping points,
feedback loops .
VULNERABILITY is about the potential to be harmed
so the central question is what if something happens
(not limited to the state shift and who and where
will be more affected
ADAPATBILITY is central for building resilience and
reducing vulnerability.

Sostenibilit e resilienza

Giustizia ambientale

Sostenibilit e resilienza

Giustizia ambientale

Sostenibilit e resilienza

Geodatabase: Giustizia ambientale

Sostenibilit e resilienza

Geodatabase: Giustizia ambientale

Sostenibilit e resilienza
M. Janssen, et al. (2006), Scholarly networks on
resilience, vulnerability and adaptation within the
human dimensions of global environmental change,
Global Environmental Change 16(3): 240-252

Sostenibilit e resilienza
M. Janssen, et al. (2006), Scholarly networks on
resilience, vulnerability and adaptation within the
human dimensions of global environmental change,
Global Environmental Change 16(3): 240-252

Sostenibilit e resilienza

STIMA DEGLI IMPATTI


SORGENTE
Interferenza
Diretta
Sistema
Ambientale

Azione
Elementare
BersaglioAmbientalePrimario

Sostenibilit e resilienza

STIMA DEGLI IMPATTI


Interferenza
Indiretta
SORGENTE

Azione
Elementare

BersaglioAmbientaleindiretto
Impatto
cumulativo

SORGENTE

BersaglioAmbientaleindiretto

Sistema
Ambientale

Sostenibilit e resilienza

STIMA DEI RISCHI


Gruppodiazioni
CAMBIAMENTI
DEGLI
ELEMENTI
STRUUTURE

Cambiamento
della
vulnerabilit

Cambionellacomponente
Azione
CAMBIAMENTI
Elementare
NELLE
FUNZIONI

Sistema
Ambientale
Cambiamento
nellafrequenza
e/omagnitudo

Cambiodellostatodellacomponentee
dellesuerelazioniconlealtrestrutture

Sostenibilit e resilienza

Modelli: dati necessari, come costruire il sist

Geographical space
Identification of
correct space area

Example a
Highway
Impact
Risks (pollution in
ecosystems
geomorphology)
Source: EC DG XI Environment, Nuclear Safety & Civil Protection, 1999.
Guidelines for the Assessment of Indirect and Cumulative Impacts as well as Impact Interactions, European Communities, Brussels.

Sostenibilit e resilienza

Modelli: dati necessari, come costruire il sist

Networks

Spatial Analysis and


Network Analysis of
Ecosystem
Interactions

Method Stages used for


Spatial and Network
Analysis of Ecosystem

Sostenibilit e resilienza

Modelli: dati necessari, come costruire il sist

Map overlay
Identification of
correct space
area

Example: road and


aquatic
ecosystem

Source: EC DG XI Environment, Nuclear Safety & Civil Protection, 1999.


Guidelines for the Assessment of Indirect and Cumulative Impacts as well as Impact Interactions, European Communities, Brussels.

Sostenibilit e resilienza

Modelli: dati necessari, come costruire il sist

Impact chain / Risk

Identification of relationships

Source: EC DG XI Environment, Nuclear Safety & Civil Protection, 1999.


Guidelines for the Assessment of Indirect and Cumulative Impacts as well as Impact Interactions, European Communities, Brussels.

Sostenibilit e resilienza

Modelli: dati necessari, come costruire il sist

Impatti, rischio e decisioni (da Ricci,


2010)
Decisioni soggettive e sociali

Sostenibilit e resilienza

Modelli: dati necessari, come costruire il sist

Impatti, rischio e decisioni (da Ricci,


2010)
Paradosso: pi levento importante pi si rischia la
paralisi

Sostenibilit e resilienza

Modelli: dati necessari, come costruire il sist

Impatti, rischio e decisioni (da Ricci,


2010)
Paradosso: gli individui tengono conto della percezione
degli impatti pi che della reale quantificazione

Introduzione

La geografia

Jan Vermeer, Il geografo (1668)

Introduzione

Metodi della geografia

Alexander Von Humboldt (1769-1859)

Introduzione

(von) Humboldt
Nellopera Kosmos Humboldt afferma che vi sono tre stadi distinti della relazione conoscitiva tra luomo
e lambiente. Ora conoscendo anche soltanto in parte la sua vita, fin troppo chiaro che questi
possono essere mobilitati attraverso il paesaggio. Questi tre stadi di conoscenza, dice H., sono validi
sia individualmente (per lontogenesi) sia collettivamente, per le societ (filogenesi).
1. Il primo stadio quello dellimpressione o della suggestione (Eindruck), quello della manifestazione
originaria che sorge nellanimo umano come sentimento al cospetto della bellezza della natura: il
mondo appare allora come una totalit estetico-sentimentale e la sua forma conoscitiva quella
dellimmagine del paesaggio;
2. Il secondo stadio quello del confronto razionale di ci che visibile (Einsicht), ovvero, non
propriamente del paesaggio, ma lesame approfondito delle singole parti che lo compongono. E
questo lo stadio dellanalisi scientifica, della misura dei fenomeni;
3. Il terzo stadio stabilisce i legami, o la sintesi (Zusammenhang), il mettere assieme tutti gli elementi in
precedenza analizzati. Si tratta del punto di arrivo del processo conoscitivo. La conoscenza, per
Alexander Von Humboldt data dalla traduzione in termini scientifici di una impressione
sentimentale, che viene espressa dal paesaggio, impressione che non scientifica, ma senza la
quale lapproccio scientifico non sarebbe impossibile.

Farinelli mette in relazione che questi tre conoscenza di Humboldt da un lato e il triangolo semiotico di
Peirce dallaltro. Il rapporto tra segno e oggetto viene risolto con il segno significante
(rappresentante) e il segno significato (detto interpretante, non interprete) che svela il nesso tra la
cosa (loggetto) e il segno che lo rappresenta.

Introduzione

(von) Humboldt
Impressione
Analisi scientifica

Sintesi

Evoluzione del pensiero


Introduzione

Carl Sauer (1925) "The Morphology of Landscape."


University of California Publications in Geography 2, 19-53.
W L Thomas (ed.) 1956 Man's Role in Changing the Face of
the Earth. Chicago: Chicago University Press 1236 p.
Gilbert F White (1973) "Natural Hazards Research in R J
Chorley (ed.), Directions in Geography. London: Methuen.
D Gregory (1989) "Areal Differentiation and Post-Modern
Human Geography." In D Gregory and R Walford (eds.),
Horizons in Human Geography. Totowa NJ: Barnes and
Noble Books.
The spatial-quantitative revolution (SQR) defines a sharp
change in the way spatial relations are studied.

Introduzione

Evoluzione del pensiero


William Bunge Quantitive geography: cartografare
lincartografabile William Bunge (1966) Theoretical
Geography. Lund: Lund Studies in Geography.

Ian McHarg, 1969: Design with Nature: uso di strati


informativi
Kevin Lynch e William Bunge: citt e percezione

Scienze del paesaggio

Introduzione

La citt come ecosistema/paesaggio


umano
La citt e gli ambienti ad alta antropizzazione sono divenuti
sempre pi il modello di vita delluomo sul pianeta.
Gli ecosistemi urbani differiscono dagli altri in modi molti: sono
ecosistemi eterotrofici, altamente dipendenti da sorgenti e
flussi esterni di energia e con una vasta capacit di
assorbire e produrre rifiuti (solidi, liquidi e gassosi), (Odum,
1963; Alberti, 2008).
Flusso di energia
(minimo) KJ m-2
anno-1

Flusso di energia
(massimo) KJ m-2
anno-1

Ecosistemi naturali

4000

40.000

Ecosistemi agrari

20.000

40.000

Ecosistemi urbani

400.000

1.200.000

Introduzione

Livelli di Sostenibilit sui sistemi


marini (seascapes)

Fonte: Alpern et al., 2008

Introduzione

Integrazione tra dati e percezione: il


progetto eye on earth

On Earth Citizen observatory on air and bathing water quality,


p://www.eea.europa.eu/data-and-maps/explore-interactive-maps/eye-on

Introduzione

Integrazione tra dati e percezione: il


progetto eye on earth

On Earth Citizen observatory on air and bathing water quality,


p://www.eea.europa.eu/data-and-maps/explore-interactive-maps/eye-on

Introduzione

I dati ambientali
I dati ambientali e al loro gestione:

Dati rilevati, qualitativi (descrittivi), quantitativi


(numerici)

Analisi e valutazione di dati (statistica e pulizia)


Il dato medio, le variazioni e limportanza del rumore

Integrazione di dati e modellizzazione (modelli


riduzionistici)

Integrazione di dati e modellizzazione (modelli di


complessit)

Modified from Barrow, 1995

Simple laws

Complex consequences

Observation and measures

Introduzione

Elements and structures


Focus on Description/
Classification

Symmetry

Focus on Laws
Out of time

Physical Geography
Analytic, inorganic chemistry
Systematic in biology
Classical geology
Urban and regional geography

Particle physics
Classical physical
chemistry
Geophysics
/geochmistry
Molecular biology
Reductionist biology
Economy (classic)

Broken of Symmetry

Focus on effects of laws


Time effect - history
Meteorology
Non equilibrium physical chemistry
Geology
Biology (part of)
Economy (systemic)

Enlightenment tradition
Alexander (von) Humbolt Plato tradition
Man included
in law and studies

Decision making support


cost benefit

Aristotle tradition

Decision making support


(multicriteria / PSN)

Modified from Barrow, 1995

Simple laws

Complex consequences

Observation and measures

Introduzione

Elements and structures


Focus on Description/
Classification
Physical Geography
Analytic, inorganic chemistry
Systematic in biology
Classical geology
Urban and regional geography

Symmetry

Focus on Laws
Out of time

Broken of Symmetry

Focus on effects of laws


Time effect - history

Classical focus on science


New approaches of science
Economy (classic)
Economy

Enlightenment tradition Plato tradition


Alexander Humbolt
Man included
in law and studiesComplexity

(systemic)

Aristotle tradition
New

Complexity
model
(reductionist)
(holistic)
science
Decision making
Decision making cost benefit
(multicriteria /

of
PNS)

Introduzione

Lagoonscape diversity (H
Shannon)

Introduzione

Fractal dimension

Introduzione

Emergy

Introduzione

Trends in fishing: exergy

Angela Granzotto, Fabio Pranovi,Simone Libralato, Patrizia Torricelli and Danilo Mainardi , 2004. Comparison between Artisanal Fishery and Manila Clam Harvesting in the Venice
Lagoon by Using Ecosystem Indicators: An Ecological Economics Perspective
NOTA DI LAVORO 108.2004, JULY 2004, SIEV Sustainability Indicators and Environmental Valuation, 32 p.
Fondazione Eni Enrico Mattei Note di Lavoro Series http://www.feem.it/Feem/Pub/Publications/WPapers/default.htm

Pianifcazione e sostenibilit

Analisi
dellantro
pizzazione
del
paesaggio
: processi
e strutture

Da Alberti, 2008

Pianifcazione e sostenibilit

Modelli di flussi di energia


La produzione primaria > della respirazione
(nella maggior parte degli ecosistemi
naturali),
La produzione primaria < della respirazione
(negli ecosistemi urbani tradizionali, agrari e
in alcuni ecosistemi naturali)
La produzione primaria << della respirazione
(negli ecosistemi urbani attuali)
Lenergia che fluisce (solare, vento, maree) in
generale e utilizzata al massimo dagli
ecosistemi, che la usano per chiudere quasi
i cicli di materia
In un ecosistema urbano lenergia importata
massimamente fossile e lenergia esportata
data da respirazione + combustione

Pianifcazione e sostenibilit

Impatti sui flussi di energia

Gli impatti sui flussi di energia sono stati studiati per primi dagli
ecologi Eugene P. e Howard T. Odum

Global / macro and top down dynamic


Sustainability?
(peak oil)

High growth
(hyper-tech)
Family,
private enterprises
/economic values

Public / social
and environmental
values
Fragmentation
(green enclaves)

Self reliance
(extreme water)

Regional / local and bottom up dynamic


Ravetz, J. And M. Rounsevell, 2008. Scenarios crystal balls for the urban fringe, Plurel Newsletter n.3,
April 2008, 1- 3.

Ravetz, J. And M. Rounsevell, 2008. Scenarios crystal balls for the urban fringe, Plurel Newsletter n.3,
April 2008, 1- 3.

Ravetz, J. And M. Rounsevell, 2008. Scenarios crystal balls for the urban fringe, Plurel Newsletter n.3,
April 2008, 1- 3.

Rauws, W., G. de Roo, and W. Timmermands, 2009. Peri-urban transition processes, Plurel Newsletter
n.3, April 2008, 1- 3.

Pianifcazione e sostenibilit

Bell, B., and F. Mller,, 2009. Indicators of land use change over rural-urban gradients, Plurel
Newsletter n.3, April 2008, 4.

Pianifcazione e sostenibilit

Ristimki, M., V. Helminen and P. Kontio, 2008. Commuting patterns in Rural-Urban Regions, Plurel
Newsletter n.4, September 2008, 4-5.

Pianifcazione e sostenibilit

Ristimki, M., V. Helminen and P. Kontio, 2008. Commuting patterns in Rural-Urban Regions, Plurel
Newsletter n.4, September 2008, 4-5.

Pianifcazione e sostenibilit

Bilancio Geobiofisico ed Economico Ecologico:


scegliere il livello ottimale

Mitigazione
Riduzione emissioni
Riduzione subsidenza

Compensazione

CO
Energia
CO22eq
eq
Energia/ /
emissioni
emissioni Emergia
Emergia

Rimboschimento

Adattamento
Difesa della linea di costa
Arretramento degli abitati

Impronta
Impronta
Ecologica
Ecologica/ /
Biocapacit
Biocapacit

Effetti
Effetti
Effetti
Effetti
sulleconomia
sulleconomia sulla societ
sulla societ
(Costi
(Costieeee (benessere,
(benessere,
Benefici
Benefici
equit)
equit)
monetari)
monetari)

scienze dellambiente e
paesaggio
Elementi di base di

La base scientifica
Elementi
Processi
Forme
Storia e dinamica
Sistema e relazioni, Flussi
Gerarchie
Percezione
Risorse

Stato,
Impatti, rischi, gestione
Baseline knowledge

scienze dellambiente e
paesaggio
Elementi di base di

La base scientifica: geo-eco-tassonomia


Ecotope/ecotone
Idrologia
Clima
Suolo
Geomorfologia
Correnti e onde
Frane ed erosione
Dinamiche di scala geologica
Cicli biogeochimici

scienze dellambiente e
paesaggio

Scale spaziali e temporali


TEMPO
Dinamiche di
lungo periodo
(cambio climatico,
innalzamento livello
mare)

Dinamiche di
medio periodo:

Elementi di base di

urbanizzazione, prelievo
risorse, inquinamento

Attivit umane
Dinamiche
delle comunit
biotiche
Confine fisico

SPAZIO
Livello
Regionale

Biosfera

scienze dellambiente e
paesaggio
Elementi di base di

Le scale dal luogo al pianeta


Zone climatiche e Biomi
Regioni climatiche, regioni
geologiche ed ecologiche
Macrochore
Microchore
Mesochore
Ecotope (ecotopo)
Patch (macchia o tessera del
paesaggio)

scienze dellambiente e
paesaggio
Elementi di base di

Energia degli ecosistemi

http://www.gerrymarten.com/human-ecology/chapter08.html

Human use of renewable resources and return to the ecosystem as waste

scienze dellambiente e
paesaggio
Elementi di base di

Energia degli ecosistemi

http://www.gerrymarten.com/human-ecology/chapter08.html

Human use of renewable resources and return to the ecosystem as waste

scienze dellambiente e
paesaggio
Elementi di base di

Energia degli ecosistemi

http://www.gerrymarten.com/human-ecology/chapter08.html

Flow of energy through an ecosystem food web

scienze dellambiente e
paesaggio
Elementi di base di

Energia degli ecosistemi

http://www.gerrymarten.com/human-ecology/chapter08.html

Energy flow from one step of a food chain to another

Integrazione di dati ambientali

Uso di Indici ed Indicatori


Gli indici ed indicatori devono:
fornire una valutazione della struttura del sistema /territorio
/dellorganizzazione;
essere comprensibili e privi di ambiguit;
permettere un confronto da un anno allaltro al fine della valutazione
dellandamento delle prestazioni ambientali sistema /territorio
/dellorganizzazione;
garantire confronti con risultati di riferimento a livello settoriale,
nazionale o regionale permettere eventuali confronti con requisiti
normativi.

Integrazione di dati ambientali

Definizione di Indice ed Indicatore


Gli indici ed indicatori devono:

Indicatore
parametro che individua un fenomeno o una caratteristica
ambientale, in genere espresso in unit di misura fisiche.

es: Ossigeno disciolto in acqua (g/kg), diversit del macrobentos, temperatura in C,


concentrazione di nitrati in mg/l, COV in g/m3 , volume di traffico in veicoli/h

Indice
unaggregazione razionale o empirica di pi parametri o
indicatori, di solito espresso in unit di misura convenzionali
(es: fra 0 e 1).

es: Chemical Index, Shannon Index, EBI, IBI, Dashbord of Sustainability, ecc

Integrazione
sistemica

Perdita di informazione

Informazione
ambientale
Indici

Indicatori

Azioni di raccolta e
organizzazione
dellinformazione

Calcolo di funzioni
Selezione

Dati analizzati

Analisi & Statistica

Dati primari

Strategia di
monitoraggio
Raccolta dei dati

Integrazione di dati ambientali

Indici ed Indicatori ambientali


Indicatori di Prestazione Ambientale
valori quantitativi e qualitativi che permettono di valutare lefficacia e
lefficienza nelluso della risorsa ambiente da parte del territorio,
della citt, dellimpresa.
es. indice di emissione di gas serra (kg di CO 2 equivalente/anno),
indicatori relativi al consumo di materie prime, energia ecc
Indicatori di Impatto Ambientale
valutano limpatto delle attivit presente o future di un terriroio, di
unattivit, di impresa sullambiente naturale / antropico a livello
locale e globale. Possono essere fisici o monetari.
NB: con Impatto Ambientale si intende qualsiasi modifica dellambiente, positiva o negativa, derivante
in tutto o in parte delle attivit, dai prodotti o dai servizi di unorganizzazione ( definizione EMAS).

Integrazione di dati ambientali

Indici ed Indicatori
di prestazione ambientale
Indicatori processo
Consumo di risorse
Emissioni in atmosfera, acque, produzione di rifiuti, ecc.
Indici di prestazione opportunamente normalizzati
Indicatori di gestione
Indicatori di conformit (o di non conformit)
Indicatori eco-finanziari
Spese ambientali

Spese per unit di prodotto/addetti/fatturato/ecc.

Integrazione di dati ambientali

Indici ed Indicatori di sostenibilit


(cosidetti indicatori integrati o indicatori unici)

Indici integrati con metodi comuni


Emergia (e indici derivati) ed exergia
Impronta ecologica
Bilancio dei Gas Serra
Zaino ecologico (Ecological Rucksack)
Metodi integrati di creazione di un indice integrati (ad esempio
sustainability dashboard)

Integrazione di dati ambientali

Indici ed Indicatori di sostenibilit


(cosidetti indicatori integrati o indicatori unici)

Per la gestione delle risorse ci sono due ovvi principi di sviluppo


sostenibile. Il primo che la velocit del prelievo dovrebbe essere pari alla
velocit di rigenerazione (rendimento sostenibile). Il secondo, che la
velocit di produzione dei rifiuti dovrebbe essere uguale alle capacit
naturali di assorbimento da parte degli ecosistemi in cui i rifiuti vengono
emessi (capacit di assorbimento). La capacit di rigenerazione e di
assorbimento debbono essere trattate come capitale naturale, e il
fallimento nel mantenere queste capacit deve essere considerato come
consumo di capitale e perci non sostenibile.
(Herman Daly, 1990)

Daly H.E. (1990) Toward some operational principles of sustainable development. Ecological Economics, 2, 1-6.

Integrazione di dati ambientali

Flusso di energia

Estratto da Farina, A., 2004. Lezioni di ecologia, UTET, 280 p.

Integrazione di dati ambientali

Energia negli ecosistemi

Estratto da Farina, A., 2004. Lezioni di ecologia, UTET, 280 p.

Integrazione di dati ambientali

Qualit dellenergia (emergy)

Estratto da Farina, A., 2004. Lezioni di ecologia, UTET, 280 p.

Integrazione di dati ambientali

Analisi EMergetica
Analizza sistemi non antropizzati e
antropizzati (economici, industriali) ed
ambientali da un comune punto di vista
energetico.
I sistemi naturali sono descritti come
interazioni dinamiche di flussi di energia e
di materia.
Dallanalisi del modo in cui questi flussi
vengono utilizzati si ottengono delle
informazioni utili a comprendere le leggi
che regolano levoluzione di questi sistemi.

Integrazione di dati ambientali

EMergy Accounting
Tutti i flussi di materia ed energia sono
espressi in ragione della loro eMergia che
viene definita come la quantit di exergia
che stata usata, direttamente o
indirettamente, per produrre un dato bene o
servizio, espressa in emJoule (Odum, 1996).
In un sistema complesso la somma
delleMergia di tutti i flussi entranti
costituisce lemergia che viene attribuita ai
prodotti.
Gode di unalgebra particolare.
Assegna ad ogni flusso un particolare
coefficiente che descrive la qualit del
flusso (Transformity).

Integrazione di dati ambientali

Tranformity
Em j dA

Tr j A

Ej

Definisce in termini eMergetici la


qualit del flusso di energia o
materia in esame (flusso j)
Per uno stesso prodotto descrive la
quantit di risorse richieste per il suo
ottenimento.
Descrive una gerarchia esistente tra
vari flussi di energia e materia.

Integrazione di dati ambientali

EMergy Accounting
Tutti i flussi di materia ed energia sono espressi in ragione della loro
eMergia che viene definita come la quantit di exergia che stata usata,
direttamente o indirettamente, per produrre un dato bene o servizio,
espressa in emJoule (Odum, 1996).
In un sistema complesso la somma delleMergia di tutti i flussi entranti
costituisce lemergia che viene attribuita ai prodotti.
Gode di unalgebra particolare.
Assegna ad ogni flusso un particolare coefficiente che descrive la qualit
del flusso (Transformity).

Integrazione di dati ambientali

Analisi Emergetica

Integrazione di dati ambientali

Paesaggio

Nodi, aree sorgente, aree pozzo,


legami
Connettivit
Biopotenzialit territoriale
Frammentazione
Analisi dei gap (gap analysis)

(sistema di
aree sorgente
o
Source area)

Area di ecotone naturale antropico

Biotopi ad elevata
naturalit
(aree sorgente - source)

P
P

Aree urbane a bassa naturalit

Integrazione di dati ambientali

Percolazione
La funzionalit di una rete ecologica stata verificata facendo
riferimento alla cosiddetta "teoria della percolazione" (Forman,
1995).
Per lanalisi la soglia critica del 59,28% al di sotto del quale il
sistema considerato non percolante. Gli elementi di naturalit
non sono quindi sufficienti ad assicurare gli spostamenti delle
comunit biotiche allinterno dellecomosaico.
I modelli di percolazione possono essere di due tipi:
semplificato attraverso luso di modelli neutri, che non
considerano un organismo specifico - con il suo ecofield e
la sua percezione dellambiente - ma solo dei tipi di
ecosistema con una certa potenzialit di sopravvivenza per
una specie caratteristica di un habitat;
specie-specifico, che considera i vari tipi di habitat di una
specie e la compatibilit e possibilit differente di essere
attraversate di ciascuna patch.

Integrazione di dati ambientali

Semplificazione di un paesaggio in patch percolanti


e non percolanti.

Definizione: la percolazione in ecologia del paesaggio


la capacit di una specie di attraversare un mosaico
paesistico composto da un gruppo di patch. Alcune
patch possono essere attraversate, altre no.

Integrazione di dati ambientali

Biopotenzialit territoriale

La Biopotenzialit territoriale (Btc), fornisce una misura delle soglie di


metastabilit di un sistema paesistico, dove per metastabilit si intende una
condizione soddisfacente di equilibrio dinamico tra i processi naturali e le
azioni umane a scarso impatto ambientale. Le trasformazioni di larga scala
sono difficili da misurare, anche in un paesaggio, ed in molti casi non
possibile valutare se il cambiamento sia positivo o meno. Pu tuttavia essere
possibile valutare se i cambiamenti in atto stiano, o meno, portando il
paesaggio ad un punto di instabilit, controllandone proprio la metastabilit.
Raggiungere una determinata soglia di metastabilit significa cambiare tipo di
paesaggio. Pertanto la biopotenzialit territoriale quantifica la dinamica del
paesaggio nel tempo, valutandone la metastabilit.
Per arrivare, infine, ad un dato territoriale complessivo, necessario misurare
la metastabilit di ogni elemento paesistico presente, in modo da considerare
la complementariet di ognuno rispetto allinsieme.

Integrazione di dati ambientali

In senso scientifico la Btc basata sui seguenti principi (Ingegnoli, 1993):


il concetto di stabilit resistente (resistance stability);
i principali tipi di ecosistemi della biosfera e loro dati metabolici, che sono: biomassa,
produzione primaria lorda, respirazione.
I valori indicativi di biopotenzialit sono stati calcolati sulla media degli elementi
paesistici tipici dellEuropa centro-meridionale, attraverso sperimentazioni e misurazioni
di laboratorio. Lunit di misura della Biopotenzialit territoriale (Btc), Mcal/(m2anno).
Lanalisi di struttura e dinamica del paesaggio avviene quindi, a diverse scale spaziotemporali, dalla scala pi grande alla pi piccola. Mettendo in relazione la biomassa
con le capacit omeostatiche degli ecosistemi, la Biopotenzialit territoriale contribuisce
a misurare il grado di metastabilit degli ecosistemi stessi, ovvero la loro capacit di
conservare e massimizzare limpiego di energia.

Integrazione di dati ambientali

Come si calcola la BTC

Integrazione di dati ambientali

Integrazione di dati ambientali

Integrazione di dati ambientali

Integrazione di dati ambientali

Area di studio: Torre Flavia

Variazione del mosaico ambientale e del paesaggio

Integrazione di dati ambientali

Area di studio: connettivit

Connettivit nel tempo: sono


identificate le possibili aree
sorgente (source) e pozzo (sink)
per le specie costiere e di aree
umide.

Variazione della percolazione. Gli spostamenti tra le patch di


un animale terrestre sono molto ridotto col cambiamento del mosaico

Variazione della biopotenzialit territoriale (Btc). Si sono ridotte sia


la resilienza che la produttivit primaria.

Integrazione di dati ambientali

1950
2005

Integrazione di dati ambientali

1950

2005

Habitat Umano
Media 2,57 mcal*m-2*anno-1

Media 2,51 mcal*m-2*anno-1

Habitat naturale
Media 2,02 mcal*m-2*anno-1

Media 2,02 mcal*m-2*anno-1

Area di studio: Impatti presenti

Integrazione di dati ambientali

Tempi di residenza, Flussi


Tempi di residenza
Stato stazionario o sistema non in equilibrio;
Flussi costanti e/o variabili;
Concetto di reservoir - comparto biogeochimico.

T=Q/F
seilcompartostazionario
Q

Integrazione di dati ambientali

Esempio: flussi di gas serra (CO2eq)

Integrazione di dati ambientali

Impronta ecologica: Definizione

Limpronta ecologica misura la porzione di territorio (sia essa terra o


acqua) di cui una popolazione necessita per produrre in maniera
sostenibile tutte le risorse che consuma e per assorbire i rifiuti. Viene
confrontata con la risorse che ha a disposizione una la stessa
popolazione nel territorio che occupa (e questo indice definito la
biocapacit). Entrambi gli indici (impronta ecologica, biocapacit)
sono misurati in ettari globali equivalenti per persona per anno.

Integrazione di dati ambientali

Impronta ecologica: Definizione

Limpronta ecologica misura la porzione di territorio (sia essa terra o


acqua) di cui una popolazione necessita per produrre in maniera
sostenibile tutte le risorse che consuma e per assorbire i rifiuti. Viene
confrontata con la risorse che ha a disposizione una la stessa
popolazione nel territorio che occupa (e questo indice definito la
biocapacit). Entrambi gli indici (impronta ecologica, biocapacit)
sono misurati in ettari globali equivalenti per persona per anno.

Integrazione di dati ambientali

Motivazione dellimpronta ecologica


Limpronta ecologica pu supportare la pianificazione
e la valutazione degli impatti ambientali

Valori dellimpronta ecologica


Limpronta ecologica che rappresenta i consumi ambientali e gli impatti
negativi si confronta con le risorse ambientali e la capacit di
assorbire gli impatti.
sostenibile

Integrazione di dati ambientali

Limpronta di Rimini
Limpronta del settore alimentare 2,56 ettari
globali.
Limpronta del settore abitazione 1,68 ettari
globali.

Limpronta viene moltiplicata per fattore incrementale di circa l 8%, che tiene conto del consumo
strutturale di territorio, secondo il modello di calcolo di Wackernagel del 2002.

Integrazione di dati ambientali

Limpronta di Rimini

Limpronta del settore trasporti pari a 1,29 ettari pro capite.


Limpronta risultante dei beni e servizi consumati pari a:
Beni: 0,33 ettari globali;
Limpronta viene moltiplicata per fattore incrementale di circa l8% tiene conto del consumo strutturale di
territorio, secondo il modello di calcolo di Wackernagel del 2002.

Servizi: 0,06 ettari globali.

Impronta Ecologica pro capite


di un abitante
della provincia di Rimini
7,40

Integrazione di dati ambientali

Limprontadeituristidi
5,8ettariperospiteperanno,
cheridistribuitineisolimesiestivipari
a17,4ettariperospitepermese
(contro7,4dellabitante).

Ecological Footprint (impronta ecologica)


7,4
Equivalent
hectares per
inhabitant
Dei quali

2
Equivalent
hectars per
inhabitant
Sono propri dei
turisti

Biocapacity (Materials and Energy carrying capacity)


0,4
Equivalent
hectars per
inhabitant

Ecological Deficit
-6
Equivalent
hectars per
inhabitant

From wich

2
Equivalent
hectars per
inhabitant
Are used by the
tourists

Integrazione di dati ambientali

Emergia nello spazio (LDI)

Integrazione di dati ambientali

Emergia nello spazio (LDI)

Integrazione di dati ambientali

Emergia nello spazio (LDI): studio di un caso


riqualificazione del lungomare a Rimini

Integrazione di dati ambientali

Emergia nello spazio (LDI): studio di un caso


riqualificazione del lungomare a Rimini
Stato di attuale

Integrazione di dati ambientali

Emergia nello spazio (LDI): studio di un caso


riqualificazione del lungomare a Rimini
Stato di progetto

Integrazione di dati ambientali

Emergia nello spazio (LDI): studio di un caso


riqualificazione del lungomare a Rimini

Integrazione di dati ambientali

Cosa pu rappresentare un insieme di


indici
bilancio
e indicatori?

Dashboard

Integrazione di dati ambientali

Cosa pu rappresentare un insieme di


indici
bilancio
e indicatori?

Dashboard

Valutazione ambientale

Valutazione Ambientale Strategica della


pianificazione
Valutazione della coerenza interna ed esterna degli
obiettivi
Valutazione della coerenza interna ed esterna degli
strumenti
Valutazione della realizzabilit
Valutazione degli scenari alternativi di piano
Valutazione degli impatti semplici e cumulativi degli
scenari di piano
Monitoraggio

Valutazione ambientale

Differenze tra VAS, VIA, Incidenza


VAS

VIA

Val Incidenza

Azione

Strategia

Costruzione

Protezione

Alternative

Equilibrio
spaziale delle
azioni

Localizzazione,
mitigazioni,
compensazioni

Percezione
Pubblica

Localizzazione,
progettazione,
costruzione,
operazione
Lungo termine, Breve termine,
nazionale o
Locale
regionale
Vaga
Reattiva
(Nimby)

Incertezza

alta

media

Scale

bassa

Mediolungo
termine,Locale
Reattiva(ass
Amb)

Valutazione ambientale

Generalit comuni

Gestione dellincertezza - principio di precauzione


Metodi di analisi
Metodi di valutazione e bilancio ambientale
Modelli, Indicatori, Scenari
Comunicazione e informazione
Partecipazione

Valutazione ambientale

Studio di Impatto, o strategico o incidenza


Valutazione delle opzioni: di siti, tecnologiche, di
processo, di scelta strategica
Identificazione degli impatti
Quantificazione degli impatti
Valutazione degli impatti, senza e con mitigazioni:
scelta della soluzione migliore, che pu essere
lopzione zero (do nothing)

Valutazione ambientale

Valutazione Paesaggistica

Approccio geografico
Approccio geomorfologico-pedologico-idrologico
Approccio ecologico
Approccio percettivo

Valutazione ambientale

Impatti cumulativi

Valutazione ambientale

Impatti cumulativi

Valutazione ambientale

7
5
2

Impatti cumulativi

Valutazione ambientale

Incertezza
Classificazione degli impatti
Metodi di previsione (modelli, analogo)
Incompletezza delle informazioni ambientali,
assenza di reali alternative, percezione della
popolazione, stima degli errori)

Valutazione ambientale

Fasi della VIA/VAS

Screening (Bisogna fare uno Studio?)


Scoping (Come si fa lo studio? A che scopo?)
Studio di impatto
Informazione/Consultazione del pubblico
Valutazione da parte di un ente/parere

Valutazione ambientale

Fasi della VAS

Valutazione della coerenza esterna


Valutazione della coerenza interna
Valutazione economica: analisi costi benefici (*)
Valutazione multicriteri (**)

Valutazione degli impatti cumulativi (?)


Valutazione di sostenibilit (??)
Valutazione di incidenza: impatti sulla biodiversit (????)

Valutazione ambientale

Criterion /
Index

Units

Alternative 1

Alternative n

A1

An

c1

c11

cn1

c2

c12

cn2

cm

c1m

Matrice
Tavola delle
conseguenze

cmn
Compressa

Criterion /
Index
Environmental
state,

Environmental

impacts,

Economic
costs,

Socioeconomic
benefits,

Units

Alternative 1

Alternative n

S1

Sn

I1

In

C1

Cn

B1

Bn

Matrice di
analisi

Valutazione ambientale

Matrice di analisi delle


alternative

Criterion /
Index
Environmental
state,

Environmental

impacts,

Economic
costs,

Socioeconomic
benefits,

Units

Alternative 1

Valori limite

Alternative n

Threshold level
Sustainability Objective

S1

Sn

Sn

I1

In

In

C1

Cn

Cn

B1

Bn

Bn

Valutazione di sostenibilit

Progettare con la natura:


Valutazione ambientale

i Principi della scienza del Progetto secondo Gunter Pauli

Valutazione ambientale

Progettare
con la
natura:
i Principi della
delleconomia
secondo Gunter
Pauli

Valutazione ambientale

Valutazione integrata tra ecologia


ed economia: Landscape ecology
Nel libro Landscape Ecology Naveh and Lieberman (1994),
definiscono gli "hard" landscape values which provide
marketable goods or can be evaluated in money terms,
and "soft" values of economic non-richness values.
Gli autori concludono con la necessit di integrazione tra
valori e modelli di pensiero:
that there is an urgent need for a new, post-industrial
reconciliation, and even symbiosis between human
society and nature.

Valutazione ambientale

Lettura integrata di indicatori: PAT Venezia, BTC Reale

Valutazione ambientale

Lettura integrata di indicatori: PAT Venezia, BTC Potenziale

Valutazione ambientale

Lettura integrata di indicatori: PAT Venezia, BTC Reale

Valutazione ambientale

Lettura integrata di indicatori: PAT Venezia, BTC Potenziale

Valutazione ambientale

Lettura integrata di indicatori: PAT Venezia, percolazione

Valutazione ambientale

Lettura integrata di indicatori: PAT Venezia, percolazione

Valutazione ambientale

Lettura integrata di indicatori: PAT Venezia, Indice faunistico medio

Valutazione ambientale

Lettura integrata di indicatori: PAT Venezia, Indice faunistico medio

Valutazione ambientale

Lettura integrata di indicatori: PAT Venezia, LDI, Landscape Development Index

Valutazione ambientale

Lettura integrata di indicatori: PAT Venezia, LDI

Valutazione ambientale

Percolazione

Valutazione ambientale

Biopotenzialit territoriale
(BTC, reale, MJ per m2 per anno)

Valutazione ambientale

Biopotenzialit territoriale
(BTC, potenziale)

Valutazione ambientale

Biopotenzialit territoriale
(BTC, perdita %)

Valutazione ambientale

Assorbimento di anidride carbonica


(kg per ettaro per anno)

Valutazione ambientale

Assorbimento di anidride carbonica


(kg per ettaro per anno)

Valutazione ambientale

Landscape Development Index


(adimensionale)

Valutazione ambientale

Impronta ecologica
(ha per anno)

Valutazione ambientale

Biocapacit
(ha per anno)

Valutazione ambientale

Deficit e surplus, impronta ecologica


(ha per anno)

Valutazione ambientale

Disponibilit dellacqua, (metri cubi per abitante


per anno per anno)

Valutazione ambientale

Deficit e surplus, impronta dellacqua


(metri cubi per abitante per anno)

Valutazione ambientale

Lettura integrata di indicatori: Dashboard

Valutazione ambientale

Lettura integrata di indicatori: Dashboard

Valutazione ambientale

Lettura integrata di indicatori: Dashboard

Valutazione ambientale

Lettura integrata di indicatori: Dashboard

Valutazione ambientale

Conflitti tra usi

Valutazione ambientale

Impatti Cumulativi

Valutazione ambientale

Valutazione ambientale

Aree importanti
lavifauna

Pianifcazione e gestione

Teoria delle decisioni


Harris(1980) definisce la teoria delle decisioni come:
Decision making is the study of identifying and choosing
alternatives based on the values and preferences of the decision
maker. Making a decision implies that there are alternative
choices to be considered, and in such a case we want not only to
identify as many of these alternatives as possible but to choose
the one that best fits with our goals, objectives, desires, values,
and so on.

Harris, R. (1998) Introduction to Decision Making, VirtualSalt. Available at <http://www.virtualsalt.com/crebook5.htm>, last visited on
3 november 2007

Pianifcazione e gestione

Teoria delle decisioni


Secondo Baker e collaboratori (Baker et al, 2001) il processo di
decisione deve iniziare con l'identificazione dei decisori (policy
makers) e dei portatori di interesse (stakeholder(s)) nella
decisione, riducendo le possibili fonti di disaccordo sulla
definizione del problema, sui vincoli decisionali e le condizioni alle
quali le soluzioni devono sottostare (requirements), infine sugli
obiettivi e sui criteri decisionali.
Ogni processo decisionale quindi pu essere sudddiviso in 5 passi:
1. Definizione del problema;
2. Determinare vincoli e condizioni;
3. Stabilire gli obiettivi;
4. Identificare le alternative;
5. Definire i criteri decisionali.

Baker, D., Bridges, D., Hunter, R., Johnson, G., Krupa, J., Murphy, J. and Sorenson, K. (2002) Guidebook to Decision- Making
Methods, WSRC-IM-2002-00002, Department of Energy, USA. Available at <http://emi-web.inel.gov/Nissmg/Guidebook_2002.pdf>,
last visited on 3 november 2007

Pianifcazione e gestione

Definizione del problema


Ridurre le fonti di disaccordo: stabilire le condizioni su cui si decide, ovvero il
sistema e le sue relazioni con i decisori ed i portatori di interesse.
Il processo deve essere conciso, chiaro, privo di ambiguit e prodotto da un
accordo tra tutti i decisori i ed i portatori di interesse
Step 1. Define the problem
"This process must, as a minimum, identify root causes, limiting assumptions,
system and organizational boundaries and interfaces, and any stakeholder
issues. The goal is to express the issue in a clear, one-sentence problem
statement that describes both the initial conditions and the desired conditions."
(Baker et al, 2001).

Baker, D., Bridges, D., Hunter, R., Johnson, G., Krupa, J., Murphy, J. and Sorenson, K. (2002) Guidebook to Decision- Making
Methods, WSRC-IM-2002-00002, Department of Energy, USA. Available at <http://emi-web.inel.gov/Nissmg/Guidebook_2002.pdf>,
last visited on 3 november 2007

Pianifcazione e gestione

Definizione del problema


I vincoli e le condizioni descrivono linsieme dove le soluzioni sono possibili (in
senso matematico) o accettabili in senso biofisico e/o sociale e/o economico.
Anche se questi vincoli sono qualititativi, ad esempio dati da giudizi o dalle
preferenze dei decisori e/o portatori di interesse, devono essere esplicitati in
modo quantitativi e non ambiguo.
Step 2. Determine requirements
"Requirements are conditions that any acceptable solution to the problem must
meet. Requirements spell out what the solution to the problem must do."
(Baker et al, 2001).

Baker, D., Bridges, D., Hunter, R., Johnson, G., Krupa, J., Murphy, J. and Sorenson, K. (2002) Guidebook to Decision- Making
Methods, WSRC-IM-2002-00002, Department of Energy, USA. Available at <http://emi-web.inel.gov/Nissmg/Guidebook_2002.pdf>,
last visited on 3 november 2007

Pianifcazione e gestione

Definizione del problema


Gli obiettivi (goals) sono definiti dai decisori e dai portatori di interesse. Possono essere (ed
in genere lo sono) in conflitto tra loro. In senso matematico sono funzioni obiettivi al
contrario dei vincoli e delle condizioni che sono vincoli del sistema e condizioni al
contorno ed iniziali.
Step 3. Establish goals
"Goals are broad statements of intent and desirable programmatic values....Goals go
beyond the minimum essential must haves (i.e. requirements) to wants and desires."
(Baker et al, 2001).

Baker, D., Bridges, D., Hunter, R., Johnson, G., Krupa, J., Murphy, J. and Sorenson, K. (2002) Guidebook to Decision- Making Methods, WSRC-IM-200200002, Department of Energy, USA. Available at <http://emi-web.inel.gov/Nissmg/Guidebook_2002.pdf>, last visited on 3 november 2007

Pianifcazione e gestione

Definizione del problema


Le alternative debono rispodere ai requisiti di base (vincoli e condizioni). Se sono in numero
finito sar possibile esplorarle tutte. In ogni caso el alternative impossibili vanno scartato
e va fatta una lista delle alternative possibili. Nel caso le alternative siano infinite
saranno definite dal sottoinsieme che soddisfa i vincoli (e definito dallinsieme di
condizioni iniziali e al contorno).

Step 4. Identify alternatives


"Alternatives offer different approaches for changing the initial condition into the
desiredcondition." (Baker et al, 2001).

Baker, D., Bridges, D., Hunter, R., Johnson, G., Krupa, J., Murphy, J. and Sorenson, K. (2002) Guidebook to Decision- Making Methods, WSRC-IM-200200002, Department of Energy, USA. Available at <http://emi-web.inel.gov/Nissmg/Guidebook_2002.pdf>, last visited on 3 november 2007

Pianifcazione e gestione

Definizione del problema


La definizione dei criteri di scelta deve essere capace di: discernere tra alternative differenti;
deve essre completa in modo da compredere tutti gli obiettivi; operativa e sensata (deve
rispondere a condizioni reali); non ridondante (ad esempio questo pu significare
indipendenza dei criteri, vedi ad es. Keeney and Raiffa, 1976); deve produrre cirtieri di
scelta in un numero limitato.
Step 5. Define decision criteria
"Decision criteria, which will discriminate among alternatives, must be based on the goals. It
is necessary to define discriminating criteria as objective measures of the goals to
measure how well each alternative achieves the goals." (Baker et al, 2001).

Baker, D., Bridges, D., Hunter, R., Johnson, G., Krupa, J., Murphy, J. and Sorenson, K. (2002) Guidebook to Decision- Making Methods, WSRC-IM-200200002, Department of Energy, USA. Available at <http://emi-web.inel.gov/Nissmg/Guidebook_2002.pdf>, last visited on 3 november 2007
Keeney, R.L. and Raiffa, H. (1976) Decisions with Multiple Objectives: Performances and Value Trade-Offs, Wiley, New York.

Pianifcazione e gestione

Definizione del problema: criteri aggiuntivi


La definizione dei criteri di scelta deve inoltre (Flp, 2004.; Forg et al., 2005):
Selezionare un modello decisionale;
Valutare le alternativi rispetto ai criteri.
Step 6. Select a decision making tool

There are several tools for solving a decision problem. The selection of an appropriate tool is not an easy task
and depends on the concrete decision problem, as well as on the objectives of the decision makers. Sometimes
"the simpler the method, the better" but complex decision problems may require complex methods, as well.
Step 7. Evaluate alternatives against criteria

Every correct method for decision making needs, as input data, the evaluation of the alternatives against the
criteria. Depending on the criterion, the assessment may be objective (factual), with respect to some commonly
shared and understood scale of measurement (e.g. money) or can be subjective (judgmental), reflecting the
subjective assessment of the evaluator. After the evaluations the selected decision making tool can be applied to
rank the alternatives or to choose a subset of the most promising alternatives.

Flp J. (2004). Introduction to Decision Making Methods. Available at <http://academic.evergreen.edu/projects/bdei/documents/decisionmakingmethods.pdf>


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Forg, F., J. Fulop, M. Prill (2005). Game theoretic models for climate change negotiations. European Journal of Operational Research, 160, 1, January 2005,
252-267

Pianifcazione e gestione

Metodi di valutazione ad attributi multipli


(Multi-attribute decision making methods)

Si basano su una tavola delle decisioni (decision table)


Definita da m criteri C1,..Cm, e n alternative A1,..An
Dove:
aij il punteggio dellalternativa
Aj rispetto all criterio Ci
(performance of alternative Aj against criterion Ci)
w1,...,wm il vettore pesi
(weights assigned to the criteria)
Rappresenta limportanza relativa
del criterio.
x1,..., xn il vettore di ordinamento
(final ranking values of the alternatives)
Rappresenta limportanza finale
dellordinamento delle alternative
(in generale maggiore quanto
maggiore la prestazione (performance)
dellalternativa rispetto alle altre.

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Pianifcazione e gestione

Metodi di valutazione ad attributi multipli


(Multi-attribute decision making methods)
Metodi possibili:
Analisi costi benefici (Cost-benefit analysis, CBA). Si basa su una valutazione monetaria dei costi e benefici. Sonos
tati sviluppati vari metodi per tenere conto degli impatti, facendo una analisi costi benefici su base ambientale (ad
esempio si veda (UK DTLR(2001)).
Metodi semplificati:
Analisi dei pro e contro (Pros and cons analysis) valutazione qualitativa dei pro e contro di ogni alternativa. Pu essere
raffinato, ad esempio, e sviluppato come analisi swat semplificata, dove vengono identificati per ogni alterantiva i
punti di forza (strenghts), debolezza (weaknesses) propri del contesto di analisi e sulle opportunit (opportunities)
e minacce (threats) che derivano dal contesto esterno);
Analisi dei metodi Maximin e Maximax, Il primo basato su strategie che cancellano la peggiore performance,
massimizzando il criterio di prestazione minima; il secondo amssimizza la migliore prestazione. Entrambi hanno
come limitazione qualla che tutti ic ritri devono essere misurati sulla stessa scala.
Metodi di concordanza e discordanza (Conjunctive and disjunctive methods)
Metodi MAUT Multi-attribute Utility Theory (MAUT)

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Pianifcazione e gestione

Metodi di valutazione ad attributi multipli


(Multi-attribute decision making methods)
Metodi possibili:
Analisi costi benefici (Cost-benefit analysis, CBA). Si basa su una valutazione monetaria dei costi e benefici. Sonos
tati sviluppati vari metodi per tenere conto degli impatti, facendo una analisi costi benefici su base ambientale (ad
esempio si veda (UK DTLR(2001)).
Metodi semplificati:
Analisi dei pro e contro (Pros and cons analysis) valutazione qualitativa dei pro e contro di ogni alternativa. Pu essere
raffinato, ad esempio, e sviluppato come analisi swat semplificata, dove vengono identificati per ogni alterantiva i
punti di forza (strenghts), debolezza (weaknesses) propri del contesto di analisi e sulle opportunit (opportunities)
e minacce (threats) che derivano dal contesto esterno);
Analisi dei metodi Maximin e Maximax, Il primo basato su strategie che cancellano la peggiore performance,
massimizzando il criterio di prestazione minima; il secondo amssimizza la migliore prestazione. Entrambi hanno
come limitazione qualla che tutti ic ritri devono essere misurati sulla stessa scala.
Metodi di concordanza e discordanza (Conjunctive and disjunctive methods)
Metodi MAUT Multi-attribute Utility Theory (MAUT)
Metodi Electre / Promethee

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Pianifcazione e gestione

Analisi Swot
Viene condotta sui punti di forza (strenghts), debolezza (weaknesses) propri del contesto di analisi e
sulle opportunit (opportunities) e minacce (threats) che derivano dal contesto esterno cui sono
esposte le specifiche realt settoriali o territoriali analizzate.

punti di forza interni (Strenght);


punti di debolezza interni (Weakness);
opportunit esterne (Opportunities);
minacce esterne (Threats).

Pianifcazione e gestione

Decidere: esempio conflitti tra usi in


Laguna di Venezia

Diversit: indice di Shannon (crescente)


Indice normalizzato di conflitto (crescente)

Pianifcazione e gestione

Decidere: esempio conflitti tra usi in


Laguna di Venezia, scenario di Conservazione

Pianifcazione e gestione

Decidere: esempio conflitti tra usi in


Laguna di Venezia, scenario di sviluppo industriale e portuale

Pianifcazione e gestione

Decidere: esempio conflitti tra usi in


Laguna di Venezia, una possibile scelta

Pesi delle scelte:


politici o
consultazione pubblica?

Conclusioni

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