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Camillo Boito

(Roma, 30 ottobre 1836 Milano, 28 giugno


1914) stato un architetto e scrittore italiano.

Camillo Boito
I RESTAURI IN ARCHITETTURA
(Dialogo Primo)

in Questioni Pratiche di Belle Arti


<< E questi precetti glieli replico in versi, se vuole, come
gli antichi Greci facevano delle leggi; che il banditore
cantava; ma prometta di non canzonarmi:
Serbare io devo ai vecchi monumenti
Laspetto venerando e pittoresco;
E se a scansare aggiunte o compimenti
Con tutto il buon volere non riesco,
Fare devo cos che ognun discerna
2
Esser lopera mia tutta Moderna.>>

Camillo Boito
1836 -1914
- collocazione storica:
1) Quali sono gli eventi caratterizzanti
la seconda met dellOttocento in Italia
ed in Europa?
2) Quali sono gli eventi caratterizzanti i
primi anni del Novecento (sino al 1914)
in Italia ed in Europa?
3) Quali sono gli indirizzi
dellarchitettura e dellurbanistica?
4) Qual lidea di MONUMENTO?
3

Camillo Boito
4) Qual lidea di MONUMENTO ?
oggetto privilegiato dal criterio selettivo
del metodo storicistico.
F. Bocchino

Camillo Boito
clima culturale
- ambiente familiare
- formazione europea
- Padova e Venezia
- B. allievo di Pietro Selvatico.
- per contrasti con il governo austriaco B. si
allontana da Venezia: dal 1856 al 1859 ripara in
Toscana, poi raggiunge il fratello a Milano.
- il fratello Arrigo (fondatore della Scapigliatura e
successivamente librettista di Giuseppe Verdi)
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Camillo Boito

* la concezione architettonica

- atteggiamento critico nei confronti dellEclettismo (che rifiuta come mera imitazione e come
atteggiamento indifferente rispetto a qualsiasi stile del passato)

- insegnamento dellarchitettura
/ = forma: il disegno pre-rappresenta ledificio ricalcando le conoscenze del passato
- distinzione

\ ingegneria = tecnica

/ 1) razionalit = corrispondenza fra forma / funzione; forma / materiali (Lodoli)


- - 2) decoro nazionale

\ 3) genio artistico

/ statico
organismo:
-

\ distributivo
/ geometrico: armonia e ordine

\ simbolo = aspetto formale


\ ornamentale : imitazione della natura

Lo stile: il modo dessere dellarchitettura nella storia


- Neomediovalismo
- La funzione della filologia: metodo conoscitivo per recuperare il passato: percettivamente

(cfr. Impressionismo, Scapigliatura)


- rapporto fra architettura e restauro

Camillo Boito
progettista

Prassi architettonica in Veneto:


intervento nell'area medievale del
Palazzo della Ragione di Padova, con la
progettazione del Palazzo delle Debite;
sistemazione del convento antoniano a sede
del Museo Civico;
ampliamento del camposanto e gli interventi
sulla Basilica di Sant'Antonio a Padova;
scuole elementari della Reggia Carrarese in
Padova (1880)
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Camillo Boito
progettista

Prassi architettonica in Lombardia:


scuole elementari in via Galvani a Milano
1889;
progetto per la Casa di riposo per Musicisti
Giuseppe Verdi a Milano;
progetto della facciata della chiesa di Santa
Maria Assunta e dell'ospedale di Gallarate in
provincia di Varese.
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Camillo Boito
RESTAURO FILOLOGICO
il restauro filologico
la filologia e il restauro
Teoria :
- Critica sia Viollet-le-Duc sia Ruskin.
- La concezione del restauro filologico.
- I sette punti del restauro.
- Confronto con A. Riegl.
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La Cultura del restauro. Teorie e fondatori,


Saggi Marsilio, Venezia, 1996, a cura di Stella Casiello, pp. 145- 164

Francesco Bocchino,
Camillo Boito

Viollet-le-Duc \

Il suo contributo (come docente, architetto, critico militante) ruota intorno alla
questione dello <Stile futuro dellarchitettura italiana>.

Boito
Ruskin

I ) periodo: adesione alle posizioni di Viollet-le-Duc


II) periodo: 1883: IV Congresso nazionale degli ingegneri e architetti:
(...) propone una teoria del restauro fondata sulla legittimit dellistanza storica
e sulla necessit della salvaguardia della autenticit del monumento. (p.146)

B. preferisce <i restauri malfatti a quelli fatti bene> in I restauri in


architettura. Dialogo primo, tratto da Restaurare e conservare, in Questioni
pratiche di Belle Arti, Milano, 1893. (cfr. p.146, n.2)
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La Cultura del restauro. Teorie e fondatori,


Saggi Marsilio, Venezia, 1996, a cura di Stella Casiello, pp. 145- 164

Francesco Bocchino, Camillo Boito

B. riprende la massima di Didron (1839)


() meglio consolidati che riparati, piuttosto riparati che restaurati

importanza del valore storico e di quello estetico (anticiapando. Brandi!, p.148):


preminenza della qualit artistica del monumento sulle ragioni della storia
quando i due criteri sono incompatibili <caso per caso> :
<bellezza pu vincere vecchiaia> ( I restauri in architettura)

(...) tuttavia, essendo il campo del restauro, nella sua epoca,


esclusivamente quello dei monumenti - e cio oggetti privilegiati dal criteri
selettivo del metodo storicistico - la peculiare ragione dellazione di
conservazione la loro classificazione, il recupero del loro modello
architettonico. Peraltro, perseguito con un linguaggio, quello
delleclettismo storicistico, che trova ampie possibilit di pervenire a
credibili mediazioni fra coerenza architettonica e leggibilit delle aggiunte.
(pp.148-149).
Attenzione: distinguere Stile eclettico (mera imitazione dei linguaggi
architettonici) da Eclettismo Storicistico (possibilit di riprendere il linguaggio
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architettonico del passato).

La Cultura del restauro. Teorie e fondatori,


Saggi Marsilio, Venezia, 1996, a cura di Stella Casiello, pp. 145- 164

Francesco Bocchino, Camillo Boito

In Boito, dunque , la storia un dato prevalente, ma non la storia


che <comprende> bens che <classifica ... chiave di lettura, di
interpretazione ed azione> per larchitetto-restauratore, molto vicino,
in definitiva, al francese in quanto ne continua, scambiati i termini e i
riferimenti (la storia con lo stile, lindizio con larbitrio) <il momento
interpretativo> sul momento-documento (p149)
Il giudizio storico sullarchitettura era, nel suo caso, il giudizio
artistico sullarchitettura, momento di valutazione autonoma che
rivendica la propria assoluta prevalenza quando si tratti di
monumenti.
Ci che separa lo storicismo di Boito da quello di Viollet-le-Duc, e
attraverso la mediazione di questi si comprende come il discorso
valga anche per il restauro critico, non una divergenza di fondo,
ma una questione di limite operativo del metodo, di definizione
del suo campo di applicazione. Ruskin rappresenta lalternativa.
(p149; A. Bellini, Boito tra Viollet-le-Duc e Ruskin?, in A. Grimoldi,
Omaggio a Camillo Boito, Milano, 1991, pp.159-167)
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La Cultura del restauro. Teorie e fondatori, Saggi Marsilio, Venezia, 1996


a cura di Stella Casiello
Francesco Bocchino, Camillo Boito, pp. 145- 164

Nondimeno di Ruskin egli condivide lassoluta necessit della manutenzione e di


tutto quanto in linea preventiva si possa fare per assicurare al monumento una lunga
durata (p.149)
Boito non accetta la consunzione del monumento e sostiene la legittimit
dellintervento di restauro, pur se triste necessit civile, e questo sembra uno degli
spunti pi interessanti, il bisogno di non perdere la memoria storica, il diritto <a
tenere il monumento in piedi, assicurandogli una lunga vita con i rincalzi che la
scienza e la pratica suggeriscono> (Boito, I restauri in architettura; p.150, n.11) > la
teoria <pittoresca> :
Ora, se non bastano n gli accerchiamenti n le chiavi di metallo, bisogna
pure alle pietre, che non reggono pi, sostituirne delle nuove, Certo, un
peccato; certo una profanazione; ma, insomma, il palazzo si voleva in piedi o
si voleva in terra? (Boito, I restauri in architettura; p150, n.12)
In definitiva, lapprodo di tutto il suo percorso culturale, di tutta la sua attivit
professionale e di critico una scelta di piena adesione positivista al nesso di
reciprocit, ineluttabile e problematico, esistente fra teoria e prassi; scelta peraltro
determinata dalla pratica, e per sincera convinzione che alla fine il restauro rimane
una esperienza complicata dove <tra il dire e il fare> c un vasto territorio, pieno di
incertezze e spesso di irrisolvibili ambiguit, che pure bisogna attraversare (pp.150-151)
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La Cultura del restauro. Teorie e fondatori, Saggi Marsilio, Venezia, 1996


a cura di Stella Casiello
Francesco Bocchino, Camillo Boito

Allinterno di questa indeterminatezza teorica (...) ritroviamo le


anticipazioni dei concetti pi vicini alle moderne ragioni della
conservazione del monumento-documento. (p.151) Da qui le pi
significative evoluzioni disciplinari (p.151)
Effettivamente, lo spazio complessivo di tempo, di scritti e interventi
da lui dedicato espressamente al restauro pi modesto di quanto
ci si aspetti di trovare nella sua vasta e multiforme produzione, e
pure rimane da approfondire come e quanto egli abbia attinto dalla
cultura milanese pi vigile e sensibile e, in particolare, dalle idee di
altri protagonisti - meno noti ma altrettanto attivi - nella scena
cittadina come il Paravicini e il Mongeri. (p.151)
Difficolt per la critica a leggere il suo pensiero proprio a causa di
lunghi momenti di silenzio in campo di restauro e per le
contraddizioni. (pp.151-152).

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Camillo Boito
RESTAURO FILOLOGICO

prassi
1) primi restauri Santa Maria e Donato a Murano;
Porta Ticinese a Milano
2) progetti di restauro e realizzazioni: (cfr. G. Carbonara, Avvicinamento al
restauro, Liguori, Napoli, 1997)
- ricomposizione dellaltare di Donatello nellSantAntonio di Padova 1895-98
3) consulenze:
- Porta Pila a Genova
- Santa Maria delle Carceri a Prato, con il completamento dellincrostazione
marmorea bianco-verde esterna, 1885
- San Domenico di Napoli
- San Pietro di Zuri
- San Giovanni in Conca a Milano
- San Nicol
- facciata di San Sebastiano a Verona
- San Pedro della Nave in Spagna.
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I RESTAURI IN ARCHITETTURA
(Dialogo Primo)

in Questioni Pratiche di Belle Arti

Vergogna ingannare i contemporanei;


vergogna anche maggiore ingannare i
posteri

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I RESTAURI IN ARCHITETTURA
(Dialogo Primo)

in Questioni Pratiche di Belle Arti


() io preferisco i restauri mal fatti ai
restauri fatti bene.
Mentre quelli, in grazia della benefica ignoranza, mi
lasciano chiaramente distinguere la parte antica dalla
parte moderna, questi con ammirabile scienza ed
astuzia facendo parere antico il nuovo, mi mettono in
una s fiera perplessit di giudizio, che il diletto di
contemplare il monumento sparisce, e lo studiarlo
diventa una fatica fastidiosissima.
Sublime restauratore il becchino
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Camillo Boito
1836 -1914

Boito : Viollet = Storia : Stile


=
Indizio filologico: Arbitrio logico-stilistico
-----------------------------------------------Metodo Storico Metodo Filologico
a) ricerca
Scienza
=>
b) applicazione
a) ricerca
=> RESTAURO
b) progetto dintervento
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I RESTAURI IN ARCHITETTURA
(Dialogo Primo)

in Questioni Pratiche di Belle Arti


E lecito distinguere larte del RESTAURO in
Archeologico (Antichit):
importanza archeologica

Pittorico (Medio Evo):


apparenza pittorica

Architettonico (Rinascimento,ecc):
bellezza architettonica
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I RESTAURI IN ARCHITETTURA
(Dialogo Primo)

in Questioni Pratiche di Belle Arti


Bellezza pu vincere vecchiaia
Qui davvero torna indispensabile la bilancia
dellorafo. Vale pi la roba vecchia
incompleta che la non meno vecchia
completa?.
Quali sono le pretensioni della storia in
paragone alle esigenze dellarte?.
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I RESTAURI IN ARCHITETTURA
(Dialogo Primo)

in Questioni Pratiche di Belle Arti


OTTO MODI DA SEGUIRE SECONDO LE CIRCOSTANZE
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)

DIFFERENZA di STILE FRA IL NUOVO E IL VECCHIO


DIFFERENZA di MATERIALI di FABBRICA
SOPPRESSIONE di SAGOME e di ORNATI
MOSTRA dei VECCHI PEZZI RIMOSSI, APERTA ACCANTO AL
MONUMENTO
INCISIONE in CIASCUN PEZZO RIMOSSO della DATA del RESTAURO
o di un SEGNO CONVENZIONALE
EPIGRAFE DESCRITTIVA INCISA sul MONUMENTO
DESCRIZIONE e FOTOGRAFIE dei DIVERSI PERIODI del LAVORO,
DEPOSTE nellEDIFICIO o in LUOGO PROSSIMO ad ESSO, oppure
DESCRIZIONE PUBBLICA per le STAMPE
NOTORIETA
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I RESTAURI IN ARCHITETTURA
(Dialogo Primo)

in Questioni Pratiche di Belle Arti

Critica allarte contemporanea:


Larte contemporanea, ella dice! Ma codesta arte dov?
Noi siamo poliglotti, anzi farlingotti: una lingua nostra
nativa e viva non la sappiamo parlare.
No allEclettismo

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RESTAURI IN ARCHITETTURA
(Dialogo Primo)

in Questioni Pratiche di Belle Arti


Carta del restauro del 1883
articolo 1:
I monumenti architettonici, quando sia
dimostrata incontrastabilmente la
necessit di porvi mano, devono piuttosto
venire consolidati che riparati, piuttosto
riparati che restaurati, evitando in essi con
ogni studio le aggiunte e le rinnovazioni.
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RESTAURI IN ARCHITETTURA
(Dialogo Primo)

in Questioni Pratiche di Belle Arti


Carta del restauro del 1883
articolo 2:
nel caso che dette aggiunte o rinnovazioni tornino
assolutamente indispensabili per la solidit o per
altre cause invincibili, e nel caso che riguardino
parti non mai esistite o non pi esistenti e per le
quali manchi la conoscenza sicura della forma
primitiva, le aggiunte o rinnovazioni si devono
compiere con carattere diverso da quello del
monumento, avvertendo che, possibilmente,
nellapparenza prospettica le nuove forme non
urtino troppo con il suo aspetto artistico.
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I RESTAURI IN ARCHITETTURA
(Dialogo Primo)

in Questioni Pratiche di Belle Arti


Carta del restauro del 1883, articolo 3:
Quando si tratti invece di compiere cose distrutte o non ultimate
in origine per fortuite cagioni, oppure di rifare parti tanto
deperite da non poter pi durare in opera, e quando nondimeno
rimanga il tipo vecchio da riprodurre con precisione, allora
converr in ogni modo che i pezzi aggiunti o rinnovati, pur
assumendo la forma primitiva, siano di materia evidentemente
diversa, o portino un segno inciso o meglio la data del
restauro, sicch neanche su ci possa lattento osservatore
venire tratto in inganno. Nei monumenti dellantichit o in altri,
ove sia notevole limportanza archeologica, le parti di
compimento, indispensabili alla solidit e alla conservazione,
devono essere lasciate coi soli piani semplici o con le sole
riquadrature geometriche dellabbozzo, anche quando non
appariscano altro che la continuazione od il sicuro riscontro di
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altre parti antiche sagomate ed ornate.

I RESTAURI IN ARCHITETTURA
(Dialogo Primo)

in Questioni Pratiche di Belle Arti


Carta del restauro del 1883
articolo 4:
Nei monumenti che traggono la bellezza, la
singolarit, la poesia del loro aspetto dalla
variet dei marmi, dei musaici, dei dipinti oppure
dal colore della loro vecchiezza, o dalle
circostanze pittoresche in cui si trovano, o
perfino dallo stato rovinoso in cui giacciono, le
opere di consolidamento, ridotte allo strettissimo
indispensabile, non dovranno scemare
possibilmente in nulla coteste ragioni intrinseche
ed estrinseche di allettamento artistico.
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I RESTAURI IN ARCHITETTURA
(Dialogo Primo)

in Questioni Pratiche di Belle Arti


Carta del restauro del 1883
Nellarticolo 5 teorizza il restauro
filologico:
Saranno considerate per monumenti e trattate come tali
quelle aggiunte o modificazioni, che in diversi tempi
fossero state introdotte nelledificio primitivo, salvo il
caso in cui, avendo unimportanza artistica e storica
manifestamente minore delledificio stesso e nello stesso
tempo svisando e smascherando alcune parti notevoli di
esso, sia da consigliarne la rimozione o la distruzione.
()
27

I RESTAURI IN ARCHITETTURA
(Dialogo Primo)

in Questioni Pratiche di Belle Arti


Carta del restauro del 1883
Articolo 6:
Dovranno eseguirsi, innanzi di por mano ad una opera anche
piccola di riparazione o di restauro, le fotografie del monumento,
poi di mano in mano le fotografie dei principali periodi di lavoro,
e finalmente le fotografie del lavoro compiuto. Questa serie di
fotografie sar trasmessa al Ministero della pubblica Istruzione
insieme coi disegni delle piante,degli alzati e dei dettagli, ed
occorrendo con gli acquerelli colorati, ove figurino con evidente
chiarezza tutte le opere conservate, consolidate,
rifatte,modificate, rimosse o distrutte. Un resoconto preciso e
metodico delle ragioni e del procedimento delle opere e delle
variazioni di ogni specie accompagner i disegni e le fotografie.
Una copia di tutti i documenti ora indicati dovr rimanere
depositata presso le fabbricerie delle chiese restaurate o presso
lufficio cui spetta la custodia del monumento.
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I RESTAURI IN ARCHITETTURA
(Dialogo Primo)

in Questioni Pratiche di Belle Arti

Carta del restauro del 1883


Articolo 7:
Una lapide da infiggersi
nelledificio ricorder le date e le
opere principali del restauro.

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Camillo Boito
Alcuni suoi principali restauri
Chiesa dei Santi Maria e Donato a
Murano, Venezia; 1858 (Solo progetto)
Porta Ticinese a Milano; 1861 - 1865

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Camillo Boito
RESTAURO FILOLOGICO
- La scuola di Boito:
- Avena
- Arata

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