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Un opale
CRISTALLI FOTONICI 1
I cristalli fotonici sono strutture in cui linterazione della luce con il materiale
avviene su una scala di poche lunghezze donda cos da permettere una riduzione
della dimensione dei componenti fino a 106 volte rispetto ai tradizionali componenti
ottici ed optoelettronici integrati.
I cristalli fotonici sono strutture dielettriche periodiche caratterizzate da un band
gap fotonico (PBG, Photonic Band Gap) tale che frequenze comprese entro un
determinato intervallo non possono propagarsi allinterno del mezzo.
Le loro propriet dipendono principalmente dalla regolarit della struttura e
dallelevato indice di rifrazione.
I cristalli fotonici possono assumere una configurazione monodimensionale (1-D),
bidimensionale (2-D) e tridimensionale (3-D).
Un cristallo 1-D si ottiene alternando strati di materiale ad alto indice di rifrazione
con altri con indice di rifrazione pi basso in modo da realizzare una struttura
periodica.
Una struttura 2-D si ottiene realizzando in un generico substrato dei forellini di
spessore e profondit determinati in maniera opportuna, tale da ottenere una
struttura periodica bidimensionale.
I cristalli 3-D sono ovviamente pi complessi poich richiedono una struttura
isotropa: tra le tecniche adottate si ha il cosiddetto impilamento (stacking) che
consiste nella costruzione del cristallo strato per strato.
CRISTALLI FOTONICI
La presenza di una periodicit determina interferenza costruttiva o
distruttiva e quindi il passaggio o meno della radiazione.
Questo determina la nascita di una Bandgap Ottica
E possibile individuare per i cristalli fotonici tre possibili bande: la
banda dielettrica, di cui fanno parte tutte le frequenze per le quali
londa maggiormente concentrata nel mezzo ad indice di rifrazione
maggiore, la banda daria, che costituita da tutte le frequenze per le
quali, invece, londa maggiormente concentrata
nel mezzo ad indice di rifrazione
minore, ed infine la banda proibita
(photonic band gap), ossia linsieme
di frequenze che non possono
transitare allinterno del cristallo
fotonico.
CRISTALLI FOTONICI 2
Le propriet dei cristalli fotonici permettono di realizzare guide donda fotoniche,
anche con curvature pi aspre rispetto a quelle ottenibili con fibre ottiche
standard, separatori di fascio ottico (beam splitter), led e laser molto efficienti dal
punto di vista della dissipazione termica, giunzioni a Y e filtri ad elevata selettivit.
CRISTALLI FOTONICI 3
I cristalli fotonici possono essere impiegati per realizzare guide donda ottiche:
esse possono essere costituite, ad esempio, da una singola linea di cilindri
mancanti allinterno della quale si propaga il segnale ottico (Fig.a).
Le propriet dei cristalli fotonici permettono la realizzazione di curvature secche,
di 60 oppure di 90, con bassissime perdite. Ci permette di costruire giunzioni a
Y, alla base di strutture interferometriche di tipo Mach-Zehnder.
Possono essere realizzati filtri ottici (Fig.b), ad esempio mediante la rimozione
selettiva di fori in una struttura 2-D. La possibilit di intervenire a livello strutturale
modificando la dimensione dei fori permette di sagomare la risposta del filtro,
ottenendo anche profili fortemente selettivi in lunghezza donda.
Unaltra fondamentale applicazione rappresentata dal laser a cristalli fotonici,
ottenibili introducendo nei microtubi materiali opportuni (come, ad esempio,
coloranti dye) per realizzare il mezzo attivo della sorgente laser. Nellesempio in
Fig.c, stato realizzato un cammino periodico di cilindri verticali in cui presente
un difetto rappresentato, in questo caso, da un anello privo di tali cilindri: la luce
forzata ad essere intrappolata allinterno dellarea difettata generando cos
loscillazione laser.
E possibile realizzare sorgenti laser che emettono orizzontalmente e verticalmente
e che possono essere strutturate in configurazioni a schiera (tunable array).
PhC 2 - D