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adozione
Marco Cocceio Nerva (96 98 d.C)
Marco Ulpio Nerva Traino (98 117 d.C.)
Publio Elio Traiano Adriano (117 138 d.C.)
Tito Aurelio Antonino Pio (138 161 d.C.)
Marco Aurelio Antonino (161 180 d.C.)
Lucio Marco Aurelio Commodo Antonino (180 192 d.C.)
Da Domiziano a Nerva
La congiura contro Domiziano port al
vertice dellImpero un vecchio senatore di
origine italica, Cocceio Nerva.
Nerva, proclamato, pater patriae; dovette
far fronte ad una situazione difficile perch
il Senato premeva per vendicarsi di quanti
avevano appoggiato Domiziano (del quale
veniva decretata la damnatio memoriae),
mentre il popolo e i soldati reclamavano la
punizione dei congiurati.
Le fonti storiche
Nerva e la politica
successoria
Con abile scelta politica Nerva decise di
adottare come successore allimpero un
energico generale, Marco Ulpio Traiano,
comandante delle truppe in Germania.
Con questo gesto Nerva tranquillizza il
Senato, cui Traiano dava garanzie per la
nobilt della sua origine, ma al tempo
stesso veniva incontro ai desideri del popolo
e dei soldati che avevano simpatia per un
imperatore proveniente dai ranghi militari.
Nerva e la politica
successoria
Ladozione di Traiano segn linizio di
un lungo periodo (quasi un secolo) in
cui per la successione allImpero si
scelse il principio della scelta del
migliore.
Era un principio, molto caro agli
ambienti senatori. Durante il periodo
degli imperatori adottivi migliora il
rapporto tra princeps e Senato.
La situazione dellItalia
A tutti i senatori venne richiesto di investire
almeno un terzo delle proprie sostanze nei
terreni italici. In questo modo si legava,
ulteriormente, le aristocrazie provinciali allItalia
e si cerca di risollevare le sorti delleconomia
dellItalia (soprattutto lagricoltura).
LItalia, infatti, faticava ormai a reggere il
confronto con lo sviluppo sempre pi florido
delleconomia delle province.
LItalia sempre pi povera e si assiste ad una
grave crisi demografica.
Le istitutiones alimentariae
Questi problemi vennero affrontati da Traiano con un
programma di opere assistenziali (istitutiones
alimentariae) basato su un meccanismo finanziario.
Lo Stato offriva in prestito denaro pubblico a tasso di
interesse agevolato a quei proprietari che avessero
sufficienti terreni da offrire in garanzia; gli interessi
percepiti venivano a costituire un fondo destinato a
sostenere i giovani orfani o le famiglie povere di
quelle regioni in cui il prestito era stato contratto.
Con una polita sociale cos costosa, Traiano
costretto ad una politica estera aggressiva.
Le guerre in Dacia
Nel 101 Traiano intraprese in Dacia
una campagna militare che nel corso
di alcuni anni port alloccupazione
dellintera regione.
La nuova provincia estendeva per la
prima volta i confini dellimpero molto
al di l del Danubio, a contatto con la
pianura sarmatica.
Lamministrazione dellItalia: Le
fonti
Lamministrazione dellItalia
LItalia fu divisa in 11 regiones durante il periodo augusteo,
probabilmente
per
migliorarne
i
livelli
defficienza
dellamministrazione finanziaria. Quindi colonie e municipi
avevano ancora una certa autonomia dal potere centrale (da
Roma)
Col passare dei decenni, la tendenza del princeps a deprime le
autonomie locali port ad una progressiva devoluzione di
competenze a funzionari nominati dal governo centrale.
Cos, ad esempio, osserviamo che per le giurisdizione penale
sempre pi peso hanno il praefectus urbi e il praefectus del
praetorio. Per la giurisdizione civile, constatiamo, che da Adriano,
viene affidata a quattro consulares
I consulares, fortemente malvisti dal Senato, furono aboliti da
Antonino Pio e reintrodotti da Marco Aurelio con il nome di iuridici
er italiam , questa volta avente rango pretorio.
Le regiones augustee
Politica istituzionale
Il potere politico, nel periodo adrianeo, si
concentr maggiormente nelle mani del
principe e del suo consilium principis, un organo
di consulenza costituito dagli amici (tra cui
grandi giuristi) dellimperatore e in pratica assai
pi autorevole del Senato.
La costruzione di uno Stato monarchico ebbe
dunque con Adriano un impulso decisivo,
testimoniato anche dallappellativo di Olimpio
(stesso epiteto di Giove) che egli assunse
ufficialmente nel 129.
Opere architettoniche
Negli anni di Adriano le citt dellImpero si
abbellirono di monumenti e opere pubbliche, di
cui restano ancor oggi imponenti tracce
archeologiche.
Non lontano da Roma limperatore fece edificare
per il suo diletto una grande villa (Villa Adriana a
Tivoli), con elementi architettonici di chiara
ispirazione greca.
Per le sue ceneri, come Augusto e come i sovrani
ellenistici, edific un mausoleo monumentale
sulle rive del Tevere (mole Adriana).
L o s t a d i u m d i P u t e o l i ,
i l s e p u l c h r u m d i A d r i a n o i n
v i l l a C i c e r o n i a na
Debolezza dellimpero
Limpegno dellimperatore sul fronte militare
indeboliva la situazione in politica interna.
In diverse parti dellimpero ci furono rivolte
causate della crisi economica e sociale.
Ovunque la repressione fu molto severa.
In un clima di incertezza Marco dovette
nuovamente accorrere sul confine danubiano,
non ancora pacificato. A Vindobona (odierna
Vienna), la morte lo colse nel 180.
Il regno di Commodo
Il giovane Commodo chiuse rapidamente, a caro prezzo,
la pace con le trib barbare oltre il limes danubiano.
La rinuncia a proseguire le guerre non fu accompagnata
da un interessamento per le sorti dello Stato e delle sue
popolazioni.
Al contrario rientrato a Roma, Commodo, si cur di creare
attorno a s una corte disposta ad adoralo come Ercole e
a tollerare che la stessa Roma venisse ribattezzata con il
nome di Colonia Commodiana.
Commodo si comport in maniera autocratica come prima
di lui avevano fatto Domiziano, Nerone e Caligola.
Dopo alcuni tentativi falliti, nel 192 una congiura di
palazzo riusciva ad eliminare lodiato sovrano.
Crisi complessiva
dellimpero
Luccisione di Commodo non poteva certo risolvere i
problemi dello Stato romano.
Let doro dellimpero volgeva alla fine, travolta da una
crisi economica, sociale e morale.
Per troppi anni la popolazione era stata impegnata nelle
guerre, lasciando i campi incolti e le officine vuote.
La peste imperversando nelle citt e nelle campagne aveva
contribuito ad abbassare le
capacit produttive
delleconomia. Tra le conseguenze si calcolavano un forte
aumento dei prezzi e una grande inflazione monetaria.
La povert e la fame spingevano al brigantaggio nelle
campagne, al ribellismo nelle citt perfino a Roma, nel 189
la popolazione si sollev, spinta dalla miseria. La crisi aveva
raggiunto il cuore dellimpero.
Possibili domande
Ascesa al trono di Nerva, la pratica delladozione
(motivazioni), testimonianze di Plinio il giovane e Tacito,
origine di Traiano, rapporti con le province e curatores,
situazione socio economica dellItalia sotto Traiano,
istitutiones alimentariae, guerra in Dacia, opere pubbliche
del periodo traianeo, le conquiste in Oriente, Ascesa al
potere di Adriano, politica estera di Adriano, Adriano e le
province, lamministrazione dellItalia (provvedimenti
adrianei e di Marco Aurelio), politica istituzionale di
Adriano, opere architettoniche del periodo adrianeo,
sepoltura di Adriano, regno di Antonino Pio, ascesa al trono
di Marco Aurelio, la figura di Lucio Vero e la campagna in
Oriente, La peste bubbonica, le campagne contro Quadi e
Marcomanni, gli ultimi anni di Marco Aurelio, Ascesa al
trono di Commodo, politica di Commodo, crisi dellImpero.