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NAZIONALE
D=
C+S=C+I
S (deflusso)
pu essere
tenuto come fondo liquido
ESEMPIO
Produzione (Y) = 1000
Reddito lavoratori (W) = 500
Reddito imprenditori (Pr) =500
CL =400
SL= 100
80
(mercato dei
capitali)
20
fondo
liquido
50 (mercato dei
Y> D
DUE ORIENTAMENTI
CONTRAPPOSTI SULLA TEORIA DEL
REDDITO NAZIONALE
DUE ORIENTAMENTI
CONTRAPPOSTI SULLA TEORIA DEL
REDDITO NAZIONALE
2. Keynes
il reddito che si realizza effettivamente
dipende dalla domanda
Yp non sempre coincide con Ye
si determina uno squilibrio tra reddito
prodotto e domanda effettiva (superato
con un travagliato processo di
aggiustamento in cui il reddito si aggiusta
rispetto alla domanda e non viceversa )
ECONOMISTI CLASSICI
La legge di Say
Lofferta aggregata crea da s la propria
domanda
Un eccesso di offerta viene eliminato
da una diminuzione del prezzo
necessario che i prezzi siano flessibili
e quindi che i mercati siano in
concorrenza perfetta
PRODUZIONE
BENI DI
CONSUMO
(OFFERTA)
PRODUZIONE BENI
DI INVESTIMENTO
(OFFERTA)
DISTRIBUZIONE DEL
REDDITO AI DIVERSI
OPERATORI ECONOMICI
(SALARI, PROFITTI,
RENDITE, INTERESSI)
CONSUMI
BENI DI
CONSUMO
(DOMANDA)
RISPARMI
BENI DI
INVESTIMENTO
(DOMANDA)
TEORIA NEOCLASSICA
Il meccanismo di mercato realizza
luguaglianza tra domanda ed offerta
tramite le variazioni dei prezzi
Q1(D=O
)
C
E
D
O
OC
(RISPAR
MI)
DC
(INVESTIME
NTI)
QC1
(DC=O
C)
DC -OC
S=I
PR
i
IMPRESE
CONSU
MI
S
MERCATO
DEI CAPITALI
W
O
E
W1
D
QL1
Q1
(DL=O
L)
DL- OL
EQUILI
BRIO
MACR
OECO
NOMIC
O
NEOCL
ASSIC
O
PIENA
OCCUP
AZIONE
DEL
LAVORO
DEI
CAPITAL
I
MASSI
MA
PRODU
ZIONE
REDDITO
DISTRIBUIT
O
CONSUMI
RISPARMI
DOMANDA
AGGREGATA
INVESTIMENTI
LA TEORIA
NEOCLASSICA DEL
RN DOMINA FINO
AI PRIMI ANNI DEL
900
SI VERIFICA UN
EVENTO DI
PROPORZIONI
ECCEZIONALI
I CONTENUTI DELLA
RIVOLUZIONE
KEYNESIANA
Keynes:
adotta un approccio macroeconomico, trattando le variabili
economiche a livello aggregato;
distingue le variabili reali dalle variabili monetarie. Le prime si
riferiscono ai beni e ai servizi concretamente prodotti e
distribuiti nel mercato; le secondo riguardano i diversi
compensi monetari derivanti dalla produzione. Egli, tuttavia,
pone in stretta connessione queste variabili, analizzandone le
complesse interrelazioni e le reciproche influenze;
attribuisce un peso considerevole alla domanda aggregata
(C+I): secondo K. la domanda che condiziona lofferta e non
il contrario (come sostenevano i neoclassici)
considera la situazione di pieno impiego delle risorse come
leccezione, mentre la regola sarebbe rappresentata dalla
sottoccupazione delle risorse
attribuisce allo Stato un ruolo di primo piano per contrastare
gli squilibri e prevenire le crisi connaturate al sistema
economico
Le famiglie decidono il
volume dei loro acquisti
sulla base di altri
presupposti (reddito,
mode, gusti, prezzo dei
beni, ecc..)
Yp Ye
Limpresa decide
lammontare della
sua produzione sulla
base di determinati
presupposti (costi,
situazione del
mercato ecc.)
La condizione di totale
assorbimento
dellofferta da parte
della domanda pu
avvenire anche ad un
livello di
sottoccupazione delle
risorse
LA COINCIDENZA FRA
LA DOMANDA DI
CAPITALE DA PARTE
DEGLLE IMPRESE E
LOFFERTA DEGLI
STESSI DA PARTE DEI
RISPARMIATORI E
PURAMENTE
CASUALE
PRODOTTO NAZIONALE
POTENZIALE
E la quantit di beni e servizi
finali che si ottiene occupando
tutte le risorse produttive a
disposizione di un Paese
PRODOTTO NAZIONALE
EFFETTIVO
E costituito dallinsieme dei beni e
servizi finali effettivamente prodotti
da un sistema economico in un
determinato periodo di tempo.
IL REDDITO EFFETTIVO NON PUO MAI ESSERE
SUPERIORE A QUELLO POTENZIALE,
MENTRE, COME SPESSO ACCADE, PUO
ESSERE INFERIORE A QUELLO POTENZIALE.
Ye < o = Yp
LA DOMANDA AGGREGATA
Ipotizziamo per semplicit un sistema
economico chiuso agli scambi con
lestero.
In esso i beni e i servizi prodotti
ACQUISTANO
BENI
possono essere
acquistati
solo da tre
soggetti:
FAMIGLIE
IMPRESE
STATO
LA FUNZIONE DEL
CONSUMO
I beni di consumo (C) sono i
beni e i servizi finali acquistati
dalle famiglie per soddisfare i
loro bisogni (beni durevoli e
non durevoli, servizi, escluse
le abitazioni che sono
considerate investimenti)
Yd= Y - T
LA FUNZIONE DEL
RISPARMIO
Il risparmio quella parte del reddito
che non viene consumata, cio il
risparmio uguale al reddito
disponibile meno il consumo
S = Yd - C
REDDITO
DISPONIBILE
RISPARMIO
POSITIVO O
NEGATIVO
CONSUMO
5000
- 932
5932
10000
10000
15000
1339
13661
20000
2826
17174
25000
4520
20480
30000
6398
23602
35000
8438
26562
5.8
Consumo, C
C1
C0
Y2
Reddito disponibile, Yd
C
c1 = propensione marginale al consumo
Y
(inclinazione della retta)
5.9
Poich S = Yd C
La funzione del risparmio si ricava direttamente dalla funzione
del consumo
S = - c0 + (1- c1) Yd
S
0
1- c 1
Yd
-c
PROPENSIONE MEDIA AL
CONSUMO
Rappresenta ad ogni livello di reddito
la frazione di esso destinata al
consumo
PMC = C_
Y
Es. Y= 1700 C = 1200 PMC = 1200/1700= 0,91
(91%)
PROPENSIONE MARGINALE
AL CONSUMO
Misura ad ogni incremento del reddito, la
quota di questa variazione che viene
destinata al consumo
PMg C= C/ Y = (numero compreso tra 0
e 1)
Es: Y aumenta da 1200 a 1700
C aumenta da 1200 a 1600 :
1600 1200/1700- 1200 = 400/500 = 0,8
La PMg C funzione decrescente di Y
PROPENSIONE MEDIA AL
RISPARMIO
Rappresenta ad ogni livello di reddito
la frazione di esso destinata al
risparmio
PMS = S_
Y
Es. Y= 1700 S = 700 PMS = 700/1700= 0,41
(41%)
Essa crescente
PROPENSIONE MARGINALE
AL RISPARMIO
La PMg.S indica, al crescere del reddito,
quale frazione dellincremento del
reddito destinata al risparmio. Il suo
valore compreso tra 0 e 1
PMg.S = S PMg.S + PMg.C = 1
Y
La PMg.S crescente
INVESTIMENTI
Svolgono due ruoli in macroeconomia:
a)Sono una componente grande e volatile
della D.A. ( le variazioni brusche di I
hanno un effetto notevole sulla D.A.,
influenzando la produzione nel breve
periodo)
b)Determinano unaccumulazione di capitale
(edifici, attrezzature..), promuovendo la
crescita economica nel lungo periodo
INVESTIMENTI
Si suddividono in 3 categorie
Acquisti di strutture residenziali
Investimenti fissi in impianti e attrezzature
delle imprese
Aumento delle scorte (beni prodotti, ma non
ancora venduti, prodotti intermedi in attesa
di essere utilizzati nel processo produttivo)
Le scorte sono necessarie a fronteggiare
variazioni della domanda ( a volte sono
indesiderate)
LE DECISIONI
DINVESTIMENTO
Dipendono:
a)dalla domanda del prodotto ottenuto con il
nuovo investimento
b)Dai tassi dinteresse, dalle imposte e dai
sussidi che influenzano i costi
dellinvestimento (relazione inversa tra
tassi dinteresse ed investimenti)
c)Dalle aspettative delle imprese riguardo
allo stato del sistema economico
INVESTIMENTI E TASSI DI
INTERESSE
Le imprese confrontano i rendimenti
annui ottenuti dallinvestimento con
il costo annuo del capitale (tasso
dinteresse)
PROFITTO NETTO ANNUO =
RENDIMENTO ANNUO COSTO
ANNUO
POSITIVO
LINVESTIMENTO
PROCURA DENARO
NEGATIVO
LINVESTIMENTO
PROCURA PERDITE
MOLTIPLICATORE
KEYNESIANO
La teoria del moltiplicatore spiega come
viene determinata la produzione nel
breve periodo
Il nome moltiplicatore deriva dalla scoperta
che ogni variazione di un euro di certe
spese (es.: gli investimenti) determina
una variazione maggiore di 1 euro (ossia
una variazione moltiplicata) del PNL
DETERMINAZIONE DELLA
PRODUZIONE MEDIANTE
RISPARMIO ED INVESTIMENTI
5.1
Lequilibrio nel mercato dei beni pu essere rappresentato dal grafico che
illustra leguaglianza fra risparmio ed investimento: S = I. Lintersezione fra le
curve del risparmio e degli investimenti il livello dequilibrio del PNL verso cui
gravita il prodotto nazionale
S
I, S
E
I>S
S>I
I
1- c 1
Y
e
Yd
-c
Perch il punto E
un punto di
equilibrio?
Quando il risparmio
desiderato dalla famiglie e gli
investimenti programmati
dalle imprese non sono
uguali, la produzione tende a
mutare, aumentando o
diminuendo
In qualsiasi
livello di
reddito diverso
da quello di
equilibrio SI.
Tale
discrepanza
indurr le
imprese a
variare i livelli
di produzione e
di occupazione,
facendo
ritornare il
sistema verso il
METODO: CONSUMO-PIUINVESTIMENTI
(C+I)
COME FUNZIONA IL
METODO C+I
C
I
Y = C+S
EQUILIBRIO DI
SOTTOCCUPAZIONE
Y = C+I
E
Y=C
I
Ye = PIL
Yp
Lequilibrio grafico
Y=D
D=C+I
E
DC+I
45
Y*
Lezione 3
Reddito
66
5.15
Domanda (D), Produzione (Y)
D<Y
D=C+I
Domanda
D>Y
Spesa
autonoma
45
Reddito, Y
Meccanismo di aggiustamento
attraverso variazioni della
produzione (quantit)
69
Esempio: C=10+0,7Yd
Y I C+I Scorte(Y-AD)
30 20 31+20
-21
50 20 45+20
-15
100 20 80+20
0
140 20 108+20 12
Con reddito di 30 c un decumulo non
desiderato di scorte e le imprese
aumentano la produzione
Con un reddito di 140 c un accumulo
non desiderato di scorte e le imprese
desiderano ridurre la produzione
IL RAGGIUNGIMENTO DELLEQUILIBRIO DI
PIENA OCCUPAZIONE
Y = C+S
EQUILIBRIO DI
SOTTOCCUPAZIONE
Y = C+I
E
Y=C
I
Ye = PIL
Yp
IL RAGGIUNGIMENTO DELLEQUILIBRIO
DI PIENA OCCUPAZIONE
La situazione rappresentata di
equilibrio, ma non detto che tale
equilibrio sia di piena occupazione.
Se infatti il reddito che assicura la
completa utilizzazione delle risorse
disponibili (cio Yp) fosse 0Yp>0Ye, ci
troveremmo in una situazione di
sottoccupazione, esattamente pari a
YpYe
Come colmare
questo gap?
.teoricament
e stimolando
la domanda
globale
privata (C e I)
Keynes non ritiene sufficiente
operare solo sulle variabili
della domanda privata
Occorrerauno stimolo esterno, una domanda
aggiuntiva esogena al sistema di mercato: la spesa
della P.A.
C+I+G
E
C+I
D
C
Ye
Yp
IL MOLTIPLICATORE DEGLI
INVESTIMENTI
Quanta domanda aggiuntiva necessario
esercitare nel mercato affinch si ripristini la
piena occupazione?
Tutto dipender, per Keynes, dalla propensione al
consumo della collettivit.
I o G sono in grado di produrre effetti moltiplicativi,
tanto pi estesi quanto pi accentuata la
tendenza della collettivit a tradurre il proprio
reddito in consumo, e quindi quanto minore la
tendenza contraria, a lasciare, cio, il proprio
reddito sotto forma di risparmio
C (c=0,8)
S (s=0,2)
INVESTIMEN
TO INIZIALE
1000
800
200
800
INVESTIMEN
TI
800
640
160
640
INDOTTI
640
510
190
510
510
410
100
410
..