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RITO
Argomenti
Il metodo fenomenologico
Fenomenologia del corpo
Fenomenologia dellintersoggettivit
Lesperienza del rito
La corporeit nellesperienza rituale
Possibilit e rischi dellesperienza
rituale
Bibliografia
SCIENZA DELLESPERIENZA
ESPERIENZA
(Husserl)
FENOMENOLOGIA
STILE DI PENSIERO
ATTEGGIAMENTO
METODO DI RICERCA
Fenomenologia un esercizio, esercizio
che ognuno deve rifare da s in prima
persona, se vuole davvero comprendere.
Loperazione fenomenologica ognuno
deve riattivarla per proprio conto, in carne
e ossa, se vuole incontrare la cosa stessa.
La fenomenologia una prassi teorica,
non una serie di enunciati scritti su un
libro e ripetuti a memoria.
Chi si ferma agli enunciati non ha
compreso lo spirito del metodo
fenomenologico, il quale ha nellevidenza
vivente di ognuno il suo banco di prova e
la sua via.
(Sini)
FENOMENOLOGIA
La fenomenologia
non accessibile se
non a un metodo
fenomenologico
(Merleau-Ponty)
Che cosa serve
)
Insoddisfazione
Radicalismo
Ironia
Inter-esse
Rigore
Insoddisfazione:
Critica alle scienze naturali
"Le scienze naturali non ci hanno fatto
decifrare in alcun punto la realt in cui
viviamo, ci muoviamo ed esistiamo.
La comune credenza che la loro
funzione stia nel produrre proprio una
tale spiegazione e che esse non siano
perci ancora abbastanza progredite,
l'opinione che esse possano tanto per
principio, si rivelata a chi abbia
riflettuto seriamente come una
superstizione" (Husserl)
Questa scienza non ha
niente da dirci. Essa
esclude di principio quei
problemi che sono i pi
scottanti per luomo,() i
)
problemi del senso e del
non senso dellesistenza
umana nel suo
complesso. (Husserl)
Il principio che fonda le scienze
esatte lastrazione da
qualsiasi soggetto ,
pregiudizio di una realt
indipendente da chi la conosce,
pregiudizio talmente resistente
S/O
da trasformarsi in
unovviet.
(Husserl)
Insoddisfazione:
Critica alla psicologia
(Husserl)
Radicalismo
La scienza di ci che radicale deve
essere radicale anche nel suo
metodo, e sotto ogni riguardo;
"Qui bisogna rifiutare ogni tentativo
di conciliazione(...), non c'
possibilit di compromesso nella
scienza
(Husserl)
Ironia
Consapevolezza
dellulteriorit
di senso
Inter-esse
(Bohr , 1987)
La scienza non pu
trascendere
lorizzonte della
nostra esperienza
(von Glasersfeld)
La scienza deve tornare al mondo-della-vita
sfondo
preteoretico
che avvolge la
nostra
esperienza
Il mondo-della-vita
fatto di percezioni, di
modi di sentire e di
sentirci, di atti concreti di
valutazione e di decisione,
di movimenti reali,
immaginati o sognati, di
vissuti personali e di
significati condivisi.
Il mondo-della-vita
fatto di presenze che con
noi hanno a che fare, che
sono a portata di mano o
assenti, gradevoli o
sgradevoli, al centro del
nostro sguardo o alla sua
periferia, collocate
comunque in un campo
fenomenico che il dominio
concreto dellesperienza.
Il mondo della vita non mai stato
tema scientifico
La dimensione del
sentire originariamente
umana come
sentimento di esistere
(Varela).
Sentire
la
piacevolezza
o il suo contrario
si percepiscono
come qualcosa di
gi dato
Sentire
La carezza non
nutre il bambino, non
gli fornisce sostanze
ma vitale a livello
psichico
Sentire
Cos percepiamo
la bellezza di un volto,
leleganza di
unandatura,
sentiamo lorrore di un
gesto brutale,
gustiamo la dolcezza
di un paesaggio o
della cioccolata
Ma questo sentire
che appartiene al
De Monticelli
mondo della vita non compreso
nel mondo della scienza
Intuizione
Lospregio con cui tutto ci che
"meramente soggettivo-
relativo" viene trattato dagli
scienziati moderni al servizio
di un ideale di obiettivit non
cambia assolutamente nulla al
suo modo d'essere, come del
resto non cambia nulla il fatto
che agli scienziati stessi
questo elemento deve essere
di comodo, visto che vi
ricorrono tanto spesso e
inevitabilmente
(Husserl, K, p.154).
Intuizione
Intuizione
proprio caratteristica
occidentale celare il
proprio cuore sotto il
mantello
dellintelligenza
scientifica
Jung
La dimensione del sentire nel
Rito
Terrin, 1997, 57
Fenomenologia
Scienza intersoggettiva
Le parole-chiave
della
fenomenologia
TORNARE ALLE
COSE STESSE
EPOCH
INTENZIONALIT
ESSENZE
(invarianti
strutturali)
Tornare alle cose stesse
mettere in
parentesi scoperta del
fenomeno
la conoscenza
ovvia
Epoch
Il risultato:
Riconoscere e
Il dato rivela la
annullare i sua realt
pre-giudizi
Epoch
Lepoch non un artificio La fatica quella di
intellettuale n
un'illuminazione mistica, ma liberarsi dai vincoli pi forti
unoperazione metodica un e pi universali e perci pi
esercizio faticoso occulti
la difficolt pi grossa
senza ricadere nei vecchi
atteggiamenti, imparare a
consiste nel neutralizzare
vedere e a descrivere ci che il complesso delle abitudini
sta dinanzi agli occhi esige mentali dominanti
studi speciali e faticosi.
Jaspers
Epoch
Piuttosto che allontanarci dal mondo, ce lo restituisce nella
sua forma originaria rivelando il pregiudizio delle precedenti
costruzioni.
Di Petta , 2010
vertigine della libert
(Kierkegaard)
Il tutto
associato ad una
dimensione
emozionale di
forte
partecipazione.
paura, ma,
insieme,
allegria della
mente
Il Rito e lepoch
Lazione rituale crea una sortita dal
mondo quotidiano, dal banale,
dallovvio.
Ascolto
Apertura
Abbondanza di possibilit
GRATUITA
Il Rito e lepoch
SOSPENSIONE :
interruzione dellagire ordinario
Confine e passaggio
ll rito sottrae luoghi, oggetti, persone e gesti della
quotidianit alla consuetudine e alla banalit e
li soffonde di una particolare tonalit emotiva;
tramuta esperienze ordinarie in eventi densi di
significato;
dischiude all'individuo l'accesso a dimensioni che
lo sovrastano, a esperienze universali e
transpersonali.
(Terrin, 2010, 8)
Intenzionalit
Correlazione essenziale
tra soggetto e oggetto
S O
Intenzionalit
(Bonaccorso)
Essenze
Fenomeno non
semplicemente
lapparenza della
cosa.
E anche la
manifestazione
della sua identit
specifica, del tipo di
cosa di cui si tratta.
Essenze
I fenomeni manifestano
fenomeni manifestano (parzialmente)
(parzialmente) propriet
propriet essenziali, essenziali,
o invarianti
o invarianti
strutturali, chestrutturali, che
caratterizzano il loro Tipo
caratterizzano il loro Tipo
Visione eidetica
il fenomeno
manifesta
essenzialmente
la sua identit
specifica
Visione eidetica
(Husserl)
Visione eidetica
La intuizione dessenza non
offre difficolt o segreti
mistici pi che la
percezione.
Quando noi nellintuizione
portiamo il colore a piena
chiarezza e a piena datit, il
dato allora una essenza.
(Husserl)
La paura
In verit, tutti vedono, per cos dire,
ininterrottamente idee o essenze,
operano con esse nel pensare e compiono
dei giudizi essenziali -soltanto, le
negano dal loro punto di vista
gnoseologico
(Husserl, Id I, p.48).
Visione eidetica
Chi non ha pregiudizi ammetter
naturalmente che le essenze
colte nellintuizione si possono
fissare in saldi concetti, almeno
entro un limite abbastanza largo,
di modo che si danno possibilit
per enunciazioni stabili e, nel
loro genere oggettivamente
valide.
Husserl, FSR, pp.47-48
la matematica e la geometria sono
antiche discipline eidetiche
Ma si possono
rigorosamente studiare
le invarianti strutturali
che attraversano le
singole esperienze.
FENOMENOLOGIA
Sensazione
acustica prodotta
- ludovico einaudi, le onde.mp3
dalla voce umana,
da strumenti
musicali o da altre
fonti sonore.
Non dobbiamo chiederci
se percepiamo
veramente il mondo,
dobbiamo invece dire:
il mondo ci che
percepiamo
Merleau-Ponty
Qual la realt del
fenomeno?
La tela?
I colori usati?
Le molecole?
Luomo?
Limpressione
soggettiva
prodotta?
..
Il fenomeno qualcosa che
si manifesta secondo il suo
stile, ma non interamente
C sempre di pi di ci
che provvisoriamente
risulta
quello sconfinare delle cose
verso il loro significato
(Merleau-Ponty)
Il rito e il mondo-della-
vita
Il rito esperienza vissuta
del sacro
Lesperienza del rito
Il rito e la persona
Il rito non pu trovare una spiegazione
esaustiva solo sulla base di un ordine
razionale,
ma investe lintera presenza umana.
Situazione
Vissuto (aggettivi, espressioni)
Percezione della propria
corporeit
Lesperienza del rito
Temporalit
Spazialit
Coesistenza
Lesperienza del rito
Differenza con altre situazioni vissute
Sottoposto a leggi di
funzionamento
Krper
Il corpo-oggetto, non
individuo ma forma
tautologica,
imprigionato dalle
attese e dagli standard
sociali
Krper
II corpooggetto di
trasformazioni e
manipolazioni
Leib
Il corpo esprime
lesistenza totale, non
perch esso ne sia
laccompagnamento
esteriore, ma perch
essa si realizza in lui.
Questo senso incarnato
il fenomeno centrale
in cui corpo e spirito,
segno e significato sono
dei momenti astratti.
(Merleau-Ponty)
Leib
La coincidenza di
corpo ed esistenza
crea uno stato di
ben-essere
Husserl (Idee II): la soggettivit
strettamente connessa con la corporeit
(Leib).
*
Aretusa 149
Certamente, nel corpo proprio trovo
localizzato lo strato delle sensazioni, entro
questo strato il dolore e il piacere dei sensi;
ma ci indica semplicemente come questo
strato non rientri nellambito di ci che
propriamente egologico; come il corpo
proprio in generale, tutto ci che non-
io e che costituisce il medesimo come
oggetto sta di fronte allio, e inerisce allio
solo nella modalit del di fronte, appunto
in quanto oggetto delle sue esperienze
(ID-II 212, 607)
Aretusa 150
Certo, il corpo proprio ha certe particolari
virt rispetto al le altre cose: soggettivo
in un senso ben distinto, cio in quanto
latore di campi sensoriali, in quanto organo
di liberi movimenti, e quindi in quanto
organo della volont, in quanto latore del
centro e delle direzioni fondamentali
dellorientamento spaziale; ma tutte queste
cose sono egoit [Ichlichkeiten] per grazia
delle egoit originarie
(ID-II 212-13, 608).
Aretusa 151
MERLEAU-PONTY
Intanto io ho un corpo e in quanto agisco nel
mondo attraverso questo corpo, lo spazio e il
tempo non sono per me una somma di punti
giustapposti, n daltra parte una infinit di
relazioni di cui la mia coscienza effettuerebbe la
sintesi e nella quale essa implicherebbe il mio
corpo ; io non sono nello spazio e nel tempo, non
penso lo spazio e il tempo: inerisco allo spazio e
al tempo, il mio corpo si applica ad essi e li
abbraccia
(PP 164, 195).
Aretusa 152
Noi siamo al mondo in virt del
nostro corpo, in quanto percepiamo il
mondo con il nostro corpo. Ma
riprendendo cos contatto con il corpo
e con il mondo, ritroveremo anche noi
stessi, giacch, se si percepisce con il
proprio corpo, il corpo un io naturale
e come il soggetto della percezione
Aretusa 156
Lintenzionalit motoria permette al mio corpo di
comprendere il mondo senza dover passare attraverso
rappresentazioni senza subordinarsi a una funzione
simbolica od oggettivante.
Aretusa 158
Ecco perch Husserl distingue lintenzionalit
datto, che quella dei nostri giudizi e delle nostre
prese di posizione volontarie, la sola di cui La Critica
della ragion pura abbia parlato, e lintenzionalit
fungente (oprante), quella che costituisce lunit
naturale e antepredicativa del mondo e della nostra
vita, che appare nei nostri desideri, nelle nostre
valutazioni, nel nostro paesaggio pi chiaramente che
nella conoscenza oggettiva, e che fornisce il testo di
cui le nostre conoscenze cercano di essere la
traduzione in
linguaggio esatto
Aretusa 159
Il corpo il
veicolo dellessere
al mondo
Aretusa 160
AMBIGUITA del CORPO
Koerper Liebe
Corpo oggetto Corpo proprio
Fenomenologia del corpo
Fin dallepoca neolitica luomo aveva
grande considerazione del corpo
Omero
il cadavere
corporatura,
aspetto
pelle
membra
Le mani e la torsione del busto sono
la collera
Ettore sente con il cuore e il plesso
solare (frenes) che Troia cadr
Platone
Squalificazione del corpo
rispetto allanima
Corpo come prigione, come
tomba dellanima
La parte razionale deve
dominare quella sensibile
Aristotele
Unit corpo-anima
Lanima la forma del
corpo
Lintelletto domina su
anima e corpo
Il Vecchio Testamento
Il corpo il corpo vivente e il linguaggio
che lo esprime non dualistico
Nefes 755v tr anima, respiro Gola sede
dellindigenza
Res cogitans
avere un corpo
l'essere corpo
Aretusa 171
Il Rito e il Corpo
Coloro che prendono
parte a una performance
rituale danno vita
allordine che stanno
compiendo con la
propria energia fisica
(Rappaport, 2004)
Il Rito e il Corpo
La dimensione corporea della
liturgia non ha altro motivo se
non la struttura stessa delluomo,
per il quale la corporeit figura
come una dimensione essenziale
del suo essere.
Bonaccorso
Temporalit
(Rappaport, 2004)
Temporalit
La celebrazione liturgica,
pur collocandosi nel tempo
storico, provoca una rottura
di questo tempo per
collocarsi nel tempo sacro,
nel tempo archetipico, nell
illud tempus
Si diventa contemporanei
delle origini
(Ries)
Temporalit
Lemozione attuale tuttuno
con levento significante
Lemozione trova una
originale e originaria
connessione col tempo
secondo una trama
narrativa che la inserisce
direttamente nel sacro
(Bonaccorso, 2006,p.239)
Spazialit
Lo spazio sacro si apre
verso lalto
Il luogo sacro a un
tempo limmagine del
mondo
e il mondo santificato
dalla presenza
dellEssere Supremo
(M.Eliade)
Spazialit
Il sacramento gioca il triangolo interiorit-
esteriorit-alterit..
Ges non contenuto nel sacramento come in un
luogo che lo delimita, cos come non indicato dal
sacramento come una realt del tutto diversa dal
sacramento stesso. La presenza sacramentale
coniugazione del contenere e del rimandare,
dellesser dentro e dellessere fuori, dellinteriore
e dellesteriore
Il rito un comportamento
intersoggettivo e sociale
Bonaccorso
FENOMENOLOGIA
DELLINTERSOGGETTIVITA
MA UNA PERSONA?
Stando alla nostra esperienza vissuta, ci
rendiamo subito conto che il fenomeno
di un individuo psicofisico
decisamente diverso da quello di un
oggetto fisico.
Lindividuo psicofisico non si d soltanto
come un corpo fisico, ma anche come un
corpo-proprio di un Io, capace di avere
delle sensazioni, di pensare, di sentire e
volere.
Tale corpo-proprio inoltre non fa parte
solo del mio mondo fenomenico ma , a
sua volta, centro di orientamento di tale
mondo fenomenico, di fronte al quale si
trova e con il quale io pure sono in
rapporto reciproco.
(Stein)
Lanalisi di Husserl
Scritti (1905-1935): secondo libro di Idee, Fenomenologia
dellintersoggettivit, e Quinta Meditazione Cartesiana
Lambiguit dellessere al
mondo si manifesta con
quella del corpo, e
questultima si comprende
mediante quella del tempo
(Merleau-Ponty).
Lambiguit del corpo proprio
appartenenza
estranea
trascendenza
immanente.
Lambiguit del corpo proprio
alterit "mia propria"
DUALITA VISSUTA (Varela)
Possiamo partire dal sentire corporeo
dellorganismo, la base naturale per lo
studio degli eventi vissuti.
Il sentire, in questo senso ha un doppio
valore, o una doppia valenza: naturale e
fenomenica.
(Husserl, M.C.,211).
"L'esperienza dell'altro
presuppone che gi
nella veduta che io ho
di me stesso sia
abbozzata la mia
qualit di altro
possibile e che nella
veduta che io assumo
dell'altro sia implicita
la sua qualit di ego
(Merleau-Ponty)
Posso "mettermi nei panni dell'altro" perch la struttura della mia
presenza essenzialmente analoga alla sua.
Posso intenzionare il vissuto di unaltra persona, perch i modi con
cui lo rappresento sono gli stessi con cui rappresento me stesso in
termini di possibilit
(De Monticelli)
Relazione
Luomo relazione: non un
Io, ma un Io-Tu. Di qui
linvito:sii quel che sei per
avvicinarti a chi non sei.
Tieni presente che come tu
hai la tua identit (da
approfondire) devi
riconoscere allaltro la sua
propria identit.
Devi attraversare la tua
cornice ed entrare in quella
altrui. Altrimenti la
Buber, "Io e tu"
relazione Io-esso: con una
cosa o con un altro ridotto a
cosa.
Relazione
Il soggetto non pu essere
percepito e indagato come
cosa, perch il soggetto ,
nella misura che rimane
tale , non pu essere senza
voce. Ne segue che la
conoscenza pu essere solo
dialogica.
Rizzolatti Gallese
Fenomenologizzare le neuroscienze
(Umilt, 2001).
Comprensione implicita dello
scopo
Un particolare insieme di
neuroni specchio, sempre
appartenenti allarea premotoria
F5, si attiva non solo
durante lesecuzione e
losservazione di una determinata
azione, ma anche
quando il suono prodotto dal
realizzarsi della stessa azione
viene udito: lesistenza
di questi neuroni specchio audio-
visivi suggerisce la possibilit
che i neuroni
specchio rappresentino un livello
Il sistema mirror collegato al significato dellazione
Losservazione di un oggetto,
pur in un contesto che con
esso non prevede alcuna
interazione attiva, determina
lattivazione del programma
motorio che si
impiegherebbe se si volesse
interagire con loggetto.
Il sistema mirror collegato al significato
dellazione
(Varela,
1996)
Bisogna sapere che
c' tutta una nuova
generazione, che
prende la
fenomenologia come
uno strumento di
lavoro, per lo studio
di questioni cognitive
(Varela, 2001)
La dualit vissuta
Il paradosso della soggettivit umana che soggetto
per il mondo e insieme oggetto nel mondo
(Husserl, 1936,
53)
Questa ambiguit non una imperfezione della
dell'esistenza, ma ne la definizione
(Merleau-Ponty, 1945, 431),
Si tratta di capire che unentit pu avere sia le
propriet caratteristiche della materia, sia le
propriet caratteristiche del mentale, a dispetto
dellapparente eterogeneit tra di loro
(Roy, Petitot, Pachoud, Varela, 2000, 46)
La dualit vissuta
Noi riteniamo, con
Merleau-Ponty, che la
cultura scientifica
occidentale richiede
che noi vediamo i
nostri corpi tanto come
strutture fisiche quanto
come strutture
desperienza vissuta
in breve tanto
comeesterni che
interni, biologici e
Il sentire ha una doppia valenza: naturale e
fenomenica...
E tuttavia il fatto che lorganismo sia un agente
senziente e cognitivo possibile solo perch
siamo gi coscienti e abbiamo unintuizione
originaria della vita e delle sue manifestazioni
Dato che la tradizione scientifica ha identificato il
naturale con loggettivo, ha reso impossibile
vedere lunit... Nessun ponte pu pi
funzionare
Bisogna riconsiderare da capo le basi della scienza
moderna
Varela, 2001
: Crede forse di capire i volti altrui, per strada, nella sua famiglia, perch sa qualcosa che succede nel loro cervello ? (Changeux, Ricoeur, 1998, p.103).
(Bonaccorso, p.
217)
Il rito
Il corpo presente
come Leib annulla
la distinzione
soggetto/oggetto,
S/altro
La vita prevale
sulla ragione
L'altro ha fenomenologicamente luogo come
modificazione di me stesso
(M.C., 135)
non vuol dire che io costruisco
laltro attraverso unanalogia
logica, ma che io posso
riconoscerlo come una presenza
analoga alla mia, perch ho gi
in me la struttura intenzionale
dellalterit,
perch posso concepire anche per
me la possibilit di un
oggettivazione.
Duplice aspetto:
Autoreferenziale rappresenta
limmediato, il modo in cui gli
esecutori partecipano (vissuto
personale)
Dimensione teologica/ dimensione antropologica
Canonico:
Autoreferenziale:
Comporta una
trasformazione fisica e
psichica in chi lo compie
Ha unefficacia concreta
autoimplicazione
Coinvolge lalterit
Aspetto
trasformativo
del rito
(Turner)
Dimensione teologica/ dimensione antropologica
2. Il rito formale