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STORIA DELLE TEORIE E DELLE PRATICHE EDUCATIVE:

DALLANTICHITA AL MEDIOEVO

Storia della Pedagogia


Scienze delleducazione
A.A. 2017-18
Prof.ssa Livia Romano
LIDENTITA DELLA STORIA DELLA PEDAGOGIA
I TERMINI

EDUCAZIONE
Fenomeno umano universale che ha come scopo quello di assicurare la
continuit tra le generazioni, per introdurre le nuove generazioni a una
cultura, attivando un processo di FORMAZIONE o di UMANIZZAZIONE

STORIA DELLA PEDAGOGIA


PEDAGOGIA E la storia di ci che stato pensato, nel
Scienza teorica a base corso dei secoli, affinch lazione educativa
empirica che si occupa del si realizzasse nel modo migliore
fenomeno dellEDUCAZIONE
STORIA DELLEDUCAZIONE E
Riflessione critica
sullazione educativa DELLA SCUOLA
Sono storie di esperienze o pratiche
educative
DI COSA DEVE TENERE CONTO UNO STUDIO
DELLA STORIA DELLA PEDAGOGIA?

1
Conoscenza del
pensiero filosofico
e pedagogico per
ricostruire lidea 2
di educazione di Conoscenza della
ogni epoca STORIA e della
metodologia
storiografica
LA STORIA UN ANTIDOTO AL PRESENTISMO
DEL NOSTRO TEMPO

PRESENTISMO
PRESENTE FUGACE
PERDITA DI
MEMORIA
PRECARIET
EFFIMERO
LA STORIA DELLA
DISINTERESSE PER PEDAGOGIA
IL PASSATO D IL GIUSTO VALORE
FORMATIVO ALLA
MEMORIA STORICA
Modelli e Paradigmi nel 900
MODELLO
TEORETICISTICO PARADIGMA CRITICO
La Pedagogia : La Pedagogia :
Filosofia (Gentile) Scienza autonoma
Ideologia Sapere critico e utopico
Metafisica Studio delle esperienze
La Storia della Pedagogia : educative (Dewey)
Studio acritico delle teorie La Storia della Pedagogia :
sulleducazione e Storia delle teorie, delle
sullistruzione pratiche e delle istituzioni
Ingessa la realt educativa educative
Le tre rivoluzioni del 900

1
storiografica

2 3
filosofica pedagogica
La rivoluzione storiografica
Nel 1929 nasce in Francia la rivista Annales

LA NUOVA STORIA NON STUDIA


GLI AVVENIMENTI BREVI MA I
FENOMENI DI LUNGA DURATA Nuova metodologia
NON SOLO POLITICA MA (ottica ermeneutica)
ANCHE SOCIALE E RISCOPRE I Nuove fonti (cambia
MARGINALI, I DIMENTICATI, IL
lidea di documento)
QUOTIDIANO, I FATTORI DI
MENTALIT, LIMMAGINARIO
La rivoluzione storiografica del 900

1952

Past and Present una rivista britannica di storia generale, fondata da


E.J.E. Hobsbawm e da M. Morris, che si poneva l'obiettivo del superamento
della storiografia idealistica. Di orientamento marxista, attenuatosi nel corso
degli anni, ha promosso il dibattito storiografico e ha orientato in
prevalenza i suoi interessi verso le tematiche economiche e sociali, in stretto
dialogo con la storiografia francese delle "Annales". Essa ha creato attorno a
s un nucleo di discussione che si concretizzato nella Past and Present
Society, attiva organizzatrice di seminari e dibattiti e della loro eventuale
pubblicazione.
La rivoluzione filosofica del
900

DALLA FILOSOFIA DELLIDENTIT (Hegel) ALLA FILOSOFIA DELLA DIFFERENZA


LA RIVOLUZIONE PEDAGOGICA nel
900
1929 - La Pedagogia deve costituirsi
come scienza autonoma, andando
oltre il riduzionismo filosofico. Essa
riflessione critica dellesperienza
educativa.

Secondo 900 - La Pedagogia una


scienza plurale, utopica, critica. (F.
Cambi, F. Frabboni, F. Pinto Minerva)

Oggi Pedagogia Fondamentale: una scienza teorica a base


empirica che studia i fondamenti del fenomeno educativo.
Metodo fenomenologico-ermeneutico (A. Bellingreri)
Dentro la rivoluzione storiografica

Fenomenologia Pluralit di
Ottica tempi Dal dato a
Breve durata
ermeneutica molteplici
Lunga durata, documenti
Comprensione e
permanenze Fonti
non spiegazione profonde iconografiche e
letterarie (dipinti,
sculture, foto,
documentari,
diari privati,
Documenti
epistolari,
Metodologi Temporalit
romanzi, film
a etc.)
La storia delleducazione nel 900
Anni 80
ROTTURA EPISTEMOLOGICA

La ricerca storico-
STORIA SOCIALE educativa si allarga,
DELLEDUCAZIONE si articola e si
Antonio Santoni Rugiu, T. Tomasi, D. specializza.
Ragazzini, Egle Becchi , D. Julia (Storia Attenzione per la
storia del
dellinfanzia, Storia delleducazione)
quotidiano,
1981 dellemarginazione,
Nascita del CIRSE (Centro italiano per della societ nei
la ricerca storico-educativa) suoi aspetti pi
minuti.
Anni 90

Il paradigma della storia sociale Santoni Rugiu, Becchi, Pancera,


entra pi intimamente nella ricerca Genovesi, Pazzaglia,
storico-educativa. Scopo: far Giallongo, Ulivieri, Covato,
emergere la ricchezza e la variet Bellatalla, Bonetta, Frasca
delleducativo, per coglierlo nella etc
sua complessit. Avviano ricerche atte a
valorizzare leducazione
nelle sue molteplici forme,
luoghi e pratiche. Es.
Linfanzia, leditoria, le
Dare voce ai donne, gli artigiani, gli
SILENZI DELLA STORIA:
affreschi, i diari, le figure
portare in luce il sommerso
educativo, tutte quelle pratiche educative (maestre e
che fanno, anche maestri, padre e madre)
inconsapevolmente, formazione
Le ricerche di storia delleducazione oggi
Crescita della ricerca storico-educativa
Carattere autonomo
Maggiore rigore: controllo delloggetto formale della ricerca, delle
metodologie e delle fonti

Articolazione in diverse
SPECIALIZZAZIONI e AREE
DI RICERCA
Tendenza alla INTERNAZIONALIZZAZIONE
MICROSTORIA (Edoardo
Grendi, La storia locale
Carlo Ginsburg, Paradigma
indiziario)
TEMI
SCUOLA, FAMIGLIA,
ASSOCIAZIONI, IMMAGINARIO,
COSTUME, LAVORO
LHistory manifesto e le nuove tendenze della
storiografia
2014 - Pamphlet contro lossessione della breve
(spesso brevissima) durata e degli studi dedicati a
microstorie.
Denuncia della scomparsa di idee originali capaci di
trovare nella storia la risposta ai problemi del
presente.
Critica alle ricerche settoriali come i cultural e i gender
studies, che hanno ridotto la ricerca ad ambiti ancora
pi ristretti, favorendo la scomparsa delle analisi di
lunga durata.

Controrivoluzione: recuperare la lunga durata per la


comprensione approfondita di un periodo storico, anche
quando si studiano argomenti limitati nel tempo, come spesso
accade nelle ricerche di storia delle istituzioni scolastiche
LEDUCAZIONE NELLANTICHITA
Scuola
Paideia Istituzione
Formazione educativa,
integrale statale o privata,
dellindividuo inizialmente
attraverso una destinata ai figli
cultura delle classi
prevalentemente dirigenti e
umanistica medie, con lo
scopo di fornire
unistruzione di
base

Pedagogo
Colui che guida, accompagnandolo, il bambino nelle sue attivit.
Il maestro di verit (Socrate)
LEDUCAZIONE NELLANTICHITA

Omero educ la Grecia e lo fece attraverso un modello educativo prevalentemente


pratico (Platone)
Sparta e ad Atene
SPARTA
ATENE
La nascita della Paideia
I Sofisti e Socrate
Platone
La paideia ellenistica
LEPICUREISMO

EPICURO (Samo 342 a.C.


Atene, 270 a.C)
LA STOA
LA FILOSOFIA STOICA
LO SCETTICISMO
LEDUCAZIONE ELLENISTICA
LA CURA DI SE
LA CURA DI SE
LENKYKLIOS PAIDEIA

CICLO DI
FORMAZIONE
COMPLETA CHE
UNIVA
LASPETTO
MORALE CON
CARATTERI
LIBRESCHI E
SCOLASTICI
Leducazione a Roma

Attraverso il contatto con la cultura greca Roma entr nellorbita


dellEllenismo, accogliendo il greco come lingua colta. Quella dei Romani
una pedagogia che coincide con la nozione di humanitas rivolta alla
formazione di un soggetto nuovo, portatore di unumanit universale legata
al mos maiorum e al civis romanus; una paideia che ha il compito di
riflettere razionalmente sulleducazione. Le pedagogie romane (sapere
enciclopedico in Varrone, ruolo formativo a scuola della retorica in
Quintiliano, autoeducazione etica in Seneca, Epitteto, Marco Aurelio)
riprendono ampiamente temi e aspetti della cultura greco-ellenistica,
rielaborandoli e aggiungendovi una forte coscienza pratica e una maggiore
attenzione alla formazione individuale. La paideia romana ha quindi una
doppia natura: da un lato ha un carattere cosmopolitico e universale
caratteristico del concetto di humanitas, dallaltro interessata
alleducazione individuale e personale.
MOS MAIORUM E
HUMANITAS
LA SCUOLA ROMANA
Roma organizz delle scuole, inizialmente sul modello greco (II secolo a.C.), poi
pi propriamente latine e interessate alla retorica. Grazie allo spirito pratico che
contraddistingueva i romani, fu avviata una sistematica organizzazione delle
scuole, corredate di strumenti didattici specifici (i manuali) e divise per gradi:
1) elementari rivolte allalfabetizzazione primaria affidata a un magister;
2) secondarie o di grammatica in cui si apprendeva la cultura nelle sue diverse
forme;
3) scuole di retorica, dove si coltivava lo studio dei testi letterari in relazione allo
stile. Questa attenzione alle scuole fu costante anche durante lImpero. Bisogna
inoltre ricordare che, accanto alle scuole di retorica, i romani crearono anche
scuole tecniche e professionali (che in Grecia mancavano poich il lavoro
manuale era disprezzato), legate ai mestieri. Fu infatti istituito il pedagogium, la
prima vera scuola professionale, un luogo dove si formavano i servi, gli artigiani
e i liberti (schiavi liberati). Vi erano poi scuole organizzate dalla casta sacerdotale
e dallesercito.
QUINTILIANO
QUINTILIANO
LINSTITUTIO ORATORIA
LO STOICISMO ROMANO
IL MANUALE DI EPITTETO
EPITTETO
LUCIO ANNEO SENECA
4 a.c.- 65 d.C.
SENECA
Marco Aurelio Antonino Augusto
121-180 d. C.
Marco Aurelio
Il Cristianesimo come
rivoluzione educativa
LE NOVITA PEDAGOGICHE DEL
CRISTIANESIMO

Ges simboleggia il Maestro profeta ha


I primi luoghi in cui si radunano i cristiani
limportante compito educativo di
hanno struttura comunitaria, in cui gli
risvegliare gli uomini dal loro stato di
apostoli e i discepoli vivono un rapporto
inconsapevolezza e di attivare in essi un
pedagogico, fondato sullamore (agpe),
processo di rigenerazione interiore
sullunit conviviale e sulla dedizione
LE NOVITA PEDAGOGICHE DEL
CRISTIANESIMO

Dualismo corpo-anima
Si radicalizza il contrasto, gi posto nel
platonismo, tra lo spirito e la materia,
lanima viene separata dal corpo e
questultimo viene condannato, insieme
allattaccamento alle cose terrene e ai
piaceri.

Il disciplinarismo e le pratiche di cura


Si diffonde una nuova visione in cui prevale la trascendenza sullimmanenza e la
cura di s viene promossa come categoria educativa in vista della realizzazione di un
uomo nuovo degno di Dio, che ha come modello Cristo, un uomo spirituale,
sofferente, in lotta per la giustizia, che nella sofferenza realizza il messaggio
cristiano.
LE NOVITA PEDAGOGICHE DEL
CRISTIANESIMO
Il millenarismo
Si diffonde lidea che entro lanno
Mille ci sar la fine del mondo,
esattamente come qualche anno fa
si era diffusa lidea che il 21
dicembre del 2012 anche per noi
sarebbe stata la fine. lidea
cristiana di una fine necessaria che
per preclude alla rinascita
delluomo

La redenzione. Dopo la fine del


mondo terreno, lessere umano ha la
possibilit di redimersi, di attivare
una vera rigenerazione spirituale
attraverso unopera educativa e
auto-formativa
LE NOVITA PEDAGOGICHE DEL
CRISTIANESIMO
La Chiesa primitiva
Negli Atti degli apostoli lotta contro le
si trova al centro persecuzioni e contro
lazione educativa delle le eresie, si delinea
primissime comunit come una comunit in
cristiane. I valori-chiave autodifesa che si
sono la cementa attraverso la
carit/solidariet, testimonianza dei
lagpe, la propri valori (Martiri),
rigenerazione interiore, come una comunit di
la radicale uguaglianza magistero che insegna
che stanno alla base e diffonde il
delleducazione e dei messaggio cristiano, lo
riti di iniziazione porta a contatto con i
(battesimo, messa, vari popoli e le diverse
preghiera). culture, senza
disperderne il
messaggio originario
La Patristica
S. AGOSTINO
Il De Magistro di S. Agostino
(354-430)

Laspetto pi interessante dal punto di vista pedagogico la comunicazione intesa


come ricerca, come gi in Socrate e in alcuni maestri orientali: il soggetto non riceve
passivamente un sapere dallesterno, ma lo costruisce da s. Intorno alle cose che
comprendiamo non consultiamo (per giudicarne il valore di verit) la voce di chi parla
che risuona fuori di noi (maestro), ma la verit che dentro di noi presiede alla stessa
mente, sollecitati forse dalle parole a consultarla. Linnatismo platonico delle idee
diviene cos dottrina dellilluminazione divina del pensiero.
IL MEDIOEVO
ALTO MEDIOEVO
IL FEUDALESIMO
Mette in atto una chiusura difensiva. Tutto
avviene allinterno del feudo, o del
monastero, anche leducazione si svolge
secondo due direzioni: una rivolta
allaristocrazia, prevalentemente letteraria e
raffinata (si pensi ai trovatori e allo stilnovo),
laltra rivolta al popolo e che una cultura
meno raffinata, pi mondana, legata al
corpo, al comico e ad una esemplificazione
del messaggio cristiano, affidato ai
predicatori, nuovi educatori. Lalto medioevo
ci consegna un modello statico di
educazione, che si svolge tutta intorno alla
fede cristiana e alla Chiesa, unica
depositaria della paideia cristiana.
BASSO MEDIOEVO

Avviene una rivoluzione culturale, oltre che economica e sociale. La vita si sposta dalle
campagne alle citt e nasce una nuova classe mercantile, la futura borghesia.
unet pi complessa e dinamica, in cui leducazione si va lentamente trasformando
in educazione borghese, poich inizia a laicizzarsi, dando vita alluniversitas studiorum,
luogo di docenti e studenti che si specializzano in diversi settori in vista della
trasformazione della societ. Maggiore importanza si d poi alla famiglia e alla societ
come luoghi educativi. comunque un processo di lunghissima durata, che vede
sviluppare leducazione in direzione borghese e che avr il suo apice nella modernit.
Infatti lUniversit, le Coorporazioni, la formazione professionale, la famiglia, lo Stato-
nazione, sono tutti elementi che confluiranno nellet moderna, ma nel basso
medioevo prevale sempre, sullo sfondo, la Chiesa, vero e proprio collante di
questepoca cos in movimento.
I monasteri come centri di
cultura
LA SCOLASTICA E SAN TOMMASO
DAQUINO (1224-1274)

Leducazione ha lo scopo di disciplinare le naturali tendenze


comportamentali delluomo, confermando le buone disposizioni ed
eliminando progressivamente le cattive. dunque la disciplina a essere vista
come base per ogni forma educativa.
IL DE MAGISTRO
Come gi in S. Agostino, centrale il rapporto tra il Maestro e il
discepolo: il primo agente ministerialis, poich ha il compito di
prestare il suo servizio guidando e sollecitando il discepolo a scoprire in
s e a seguire la via della ragione, il discepolo invece agente principale,
colui che impara avendo capacit di intendere, poich egli capax dei.
Il maestro colui che causa la conoscenza, perch illumina la mente,
non infondendo il lume alla ragione, ma semplicemente aiutando il
lume della ragione ad acquistare la perfezione della scienza mediante
quelle cose che suggerisce dallesterno. Egli possiede in atto ci che il
discepolo ha in potenza come luce interiore data da Dio, il vero Maestro
sa quindi quali strumenti adoperare per condurre il discepolo alla
conoscenza, per favorire il passaggio dalle conoscenze universali alle
cose particolari, seguendo il metodo deduttivo aristotelico, dai principi
alle conclusioni, che guida luomo verso il proprio perfezionamento
(entelecheia). Nella pedagogia tomista la ricerca della verit guidata da
Dio resta quindi sempre la strada maestra della formazione.
grazie per lattenzione!

livia.romano@unipa.it

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