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DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA

REPUBBLICA
1 agosto 2011 , n. 151

• Regolamento recante semplificazione


della disciplina dei procedimenti
relativi alla prevenzione degli incendi
PREVENZIONE INCENDI

FONTI NORMATIVE

D.Lgs. 139/06 DPR 151/11

D.Lgs. 81/08 All. IV (p. 4)


Art. 14. - D.Lgs. 139/06
Competenze e attività
• 1. La prevenzione incendi e' affidata alla competenza esclusiva del Ministero dell'interno, che
esercita le relative attività attraverso il Dipartimento e il Corpo nazionale.
• 2. Le attività di prevenzione incendi di cui al comma 1 sono in particolare:
a) l'elaborazione di norme di prevenzione incendi;
b) il rilascio del certificato di prevenzione incendi, di atti di autorizzazione, di
benestare tecnico, di collaudo e di certificazione, comunque denominati, attestanti la
conformità alla normativa di prevenzione incendi di attività e costruzioni civili, industriali, artigianali
e commerciali e di impianti, prodotti, apparecchiature e simili;
c) il rilascio a professionisti, enti, laboratori e organismi di atti di abilitazione, iscrizione e
autorizzazione comunque denominati, attestanti la sussistenza dei requisiti necessari o l'idoneità a
svolgere attività di certificazione, ispezione e prova nell'ambito di procedimenti inerenti alla
prevenzione incendi;
f) la partecipazione alle attività di organismi collegiali, istituiti presso le pubbliche
amministrazioni, l'Unione europea o le organizzazioni internazionali, deputati, in base a disposizioni
di legge o regolamentari, a trattare questioni connesse con la prevenzione incendi, fermo restando
quanto previsto in materia di organizzazione amministrativa di organi dello Stato;
g) le attività di formazione, di addestramento e le relative attestazioni di idoneità;
h) l'informazione, la consulenza e l'assistenza;
i) i servizi di vigilanza antincendio nei locali di pubblico spettacolo ed intrattenimento e nelle
strutture caratterizzate da notevole presenza di pubblico;
l) la vigilanza sull'applicazione delle norme di prevenzione incendi di cui alla lettera a).
Art. 16. - D.Lgs. 139/06
Certificato di prevenzione incendi

1. Il certificato di prevenzione incendi attesta il rispetto


delle prescrizioni previste dalla normativa di
prevenzione incendi e la sussistenza dei requisiti di
sicurezza antincendio nei locali, attività, depositi,
impianti ed industrie pericolose, individuati, ….. , con
decreto del Presidente della Repubblica, da emanare a
norma dell'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto
1988, n. 400, …..
Con lo stesso decreto e' fissato il periodo di validità del
certificato per le attività ivi individuate.
Art. 16. - D.Lgs. 139/06
Certificato di prevenzione incendi
5. Qualora l'esito del procedimento rilevi la mancanza dei requisiti
previsti dalle norme tecniche di prevenzione incendi, il Comando
provinciale non provvede al rilascio del certificato, dandone
comunicazione all'interessato, al sindaco, al prefetto e alle altre
autorità competenti ai fini dei provvedimenti da adottare nei rispettivi
ambiti. Le determinazioni assunte dal Comando provinciale sono atti
definitivi.
7. Con decreto del Presidente della Repubblica emanato a norma
dell'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su
proposta del Ministro dell'interno, sono dettate le disposizioni
attuative relative al procedimento per il rilascio del certificato di
prevenzione incendi. Esso disciplina inoltre: il procedimento per il
rinnovo del certificato medesimo; il procedimento per il rilascio del
provvedimento di deroga all'osservanza della normativa di
prevenzione incendi, in relazione agli insediamenti, agli impianti e alle
attività in essi svolte che presentino caratteristiche tali da non
consentire l'integrale osservanza della normativa medesima; gli
obblighi a carico dei soggetti responsabili delle attività.
Art. 19. - D.Lgs. 139/06
Vigilanza
1. Il Corpo nazionale esercita, con i poteri di polizia amministrativa e
giudiziaria, la vigilanza sull'applicazione della normativa di
prevenzione incendi in relazione alle attività, costruzioni, impianti,
apparecchiature e prodotti ad essa assoggettati. La vigilanza si realizza
attraverso visite tecniche, verifiche e controlli disposti di iniziativa dello stesso
Corpo, anche con metodo a campione o in base a programmi settoriali per
categorie di attività o prodotti, ovvero nelle ipotesi di situazioni di potenziale
pericolo segnalate o comunque rilevate. Nell'esercizio dell'attività di vigilanza,
il Corpo nazionale può avvalersi di amministrazioni, enti, istituti, laboratori e
organismi aventi specifica competenza.
2. Al personale incaricato delle visite tecniche, delle verifiche e dei controlli e'
consentito: l'accesso alle attività, costruzioni ed impianti interessati, anche
durante l'esercizio; l'accesso ai luoghi di fabbricazione, immagazzinamento e
uso di apparecchiature e prodotti; l'acquisizione delle informazioni e dei
documenti necessari; il prelievo di campioni per l'esecuzione di esami e prove
e ogni altra attività necessaria all'esercizio della vigilanza.
3. Qualora nell'esercizio dell'attività di vigilanza siano rilevate condizioni di rischio,
l'inosservanza della normativa di prevenzione incendi ovvero l'inadempimento
di prescrizioni e obblighi a carico dei soggetti responsabili delle attività, il
Corpo nazionale adotta, attraverso i propri organi, i provvedimenti di
urgenza per la messa in sicurezza delle opere e dà comunicazione
dell'esito degli accertamenti effettuati ai soggetti interessati, al sindaco, al
prefetto e alle altre autorità competenti, ai fini degli atti e delle determinazioni
da assumere nei rispettivi ambiti di competenza.
Art. 20.- D.Lgs. 139/06
Sanzioni penali e sospensione dell'attività

1. Chiunque, in qualità di titolare di una delle attività


soggette al rilascio del certificato di prevenzione
incendi, ometta di richiedere il rilascio o il rinnovo del
certificato medesimo e' punito con l'arresto sino ad un
anno o con l'ammenda da 258 euro a 2.582 euro,
quando si tratta di attività ………., da individuare con il
decreto del Presidente della Repubblica. previsto
dall'articolo 16, comma 1.
Art. 20.- D.Lgs. 139/06
Sanzioni penali e sospensione dell'attività

2. Chiunque, nelle certificazioni e dichiarazioni rese ai fini


del rilascio o del rinnovo del certificato di prevenzione
incendi, attesti fatti non rispondenti al vero e'
punito con la reclusione da tre mesi a tre anni e
con la multa da 103 euro a 516 euro. La stessa
pena si applica a chi falsifica o altera le certificazioni e
dichiarazioni medesime.
Art. 20.- D.Lgs. 139/06
Sanzioni penali e sospensione dell'attività

3. ………, il prefetto può disporre la sospensione


dell'attività nelle ipotesi in cui i soggetti responsabili
omettano di richiedere:
- il rilascio ovvero il rinnovo del certificato di
prevenzione incendi;
- i servizi di vigilanza nei locali di pubblico spettacolo
ed intrattenimento e nelle strutture ………… per i quali i
servizi medesimi sono obbligatori.
La sospensione e' disposta fino all'adempimento
dell'obbligo.
DPR 151/11
• VALUTAZIONE DEI PROGETTI (ART.3)
DEVE ESSERE RICHIESTA PER I NUOVI IMPIANTI O COSTRUZIONI E
PER LE MODIFICHE DI QUELLI ESISTENTI (che comportano un
aggravio delle preesistenti condizioni di sicurezza)

PRESENTAZIONE

EVENTUALE RICHIESTA DI DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA (30 gg.)

VALUTAZIONE DEL PROGETTO (60 gg.)

PRONUNCIA SULLA CONFORMITA’


DPR 151/11
• PROCEDIMENTO DI DEROGA (ART. 7)
QUALORA GLI INSEDIAMENTI O GLI IMPIANTI PRESENTINO
CARATTERISTICHE TALI DA NON CONSENTIRE L’INTEGRALE
OSSERVANZA DELLA NORMATIVA VIGENTE, GLI INTERESSATI
POSSONO PRESENTARE AL COMANDO DOMANDA MOTIVATA PER
LA DEROGA AL RISPETTO DELLE CONDIZIONI PRESCRITTE

PRESENTAZIONE

30 GG PER L’ESAME E TRASMISSIONE DELLA DEROGA

60 GG. PER LA PRONUNCIA DELLA DIREZIONE REG.LE VV.F.


DPR 151/11
• CONTROLI DI PREVENZIONE INCENDI (ART. 4)
PRIMA DELL’ESERCIZIO DELL’ATTIVITA’ DEVE ESSERE PRESENTATA LA
SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA’ (SCIA)

PRESENTAZIONE

60 GG. PER EFFETTUARE IL SOPRALLUOGO

ESISTO POSITIVO RILASCIO CPI (PER CAT. C)

ESITO NEGATIVO PRESCRIZIONI


COMUNICAZIONE AUTORITA’

In caso di accertata carenza dei requisiti e dei presupposti per l'esercizio


delle attività previsti dalla normativa di prevenzione incendi, il Comando
adotta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell'attività e di
rimozione degli eventuali effetti dannosi dalla stessa prodotti, ad eccezione
che, ove sia possibile, l'interessato provveda a conformare alla normativa
antincendio e ai criteri tecnici di prevenzione incendi detta attività entro un
termine di quarantacinque giorni
DPR 151/11
• CONTROLI DI PREVENZIONE INCENDI (ART. 4)

6. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 3 del


presente decreto in caso di modifiche che comportano
un aggravio delle preesistenti condizioni di sicurezza
antincendio, l'obbligo per l'interessato di avviare
nuovamente le procedure previste dal presente articolo
ricorre quando vi sono modifiche di lavorazione o di
strutture, nei casi di nuova destinazione dei locali o di
variazioni qualitative e quantitative delle sostanze
pericolose esistenti negli stabilimenti o depositi e ogni
qualvolta sopraggiunga una modifica delle condizioni di
sicurezza precedentemente accertate
DPR 151/11

• ATTESTAZIONE DI RINNOVO PERIODICO (ART. 5)

OGNI 5 ANNI, DEVE ESSERE PRESENTATA, DA PARTE DEL TITOLARE


DELL’ATTIVITA’, DICHIARAZIONE ATTESTANTE L’ASSENZA DI
VARIAZIONI ALLE CONDIZIONI DI SICUREZZA ANTINCENDI

Per le attività di cui ai numeri 6, 7, 8, 64, 71, 72 e


77 dell'Allegato I, la cadenza quinquennale è
elevata a dieci anni.
6) Reti di trasporto e di distribuzione di gas infiammabili, compresi quelli di origine
petrolifera o chimica, con esclusione delle reti di distribuzione e dei relativi impianti
con pressione di esercizio non superiore a 0,5 MPa

7) Centrali di produzione di idrocarburi liquidi e gassosi e di stoccaggio sotterraneo di


gas naturale, piattaforme fisse e strutture fisse assimilabili, di perforazione e/o
produzione di idrocarburi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24
maggio 1979, n. 886 ed al decreto legislativo 25 novembre 1996, n. 624

8) Oleodotti con diametro superiore a 100 mm

64) Centri informatici di elaborazione e/o archiviazione dati con oltre 25 addetti

71) Aziende ed uffici con oltre 300 persone presenti

72) Edifici sottoposti a tutela ai sensi del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, aperti al
pubblico, destinati a contenere biblioteche ed archivi, musei, gallerie, esposizioni e
mostre, nonché qualsiasi altra attività contenuta nel presente Allegato

77) Edifici destinati ad uso civile con altezza antincendio superiore a 24 m


DPR 151/11

• NULLA OSTA DI FATTIBILITA’ (ART. 8)

Gli enti e i privati responsabili delle attività di cui


all'Allegato I del regolamento, categorie B e C, possono
richiedere al Comando l'esame preliminare della fattibilità
dei progetti di particolare complessità, ai fini del rilascio
del nulla osta di fattibilità.
DPR 151/11

• VERIFICHE IN CORSO D’OPERA (ART. 9)

Gli enti e i privati responsabili delle attività di cui


all'Allegato I del presente regolamento,
possono richiedere al Comando l'effettuazione
di visite tecniche, da effettuarsi nel corso di
realizzazione dell'opera.
DPR 151/11

• OBBLIGHI CONNESSI CON L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITA’ (ART. 6)

Gli enti e i privati responsabili delle attività di cui all'Allegato I del presente
regolamento, non soggette alla disciplina del D.Lgs. 81/08, hanno l’obbligo
di:
- mantenere in stato di efficienza i sistemi, i dispositivi, le attrezzature e le
altre misure di sicurezza antincendio e di effettuare verifiche di controllo ed
interventi di manutenzione secondo le cadenze temporali che sono indicate
dal Comando nel certificato di prevenzione incendi o all’atto del rilascio della
ricevuta della presentazione della SCIA
- assicurare una adeguata informazione sui rischi di incendio connessi con la
specifica attività

I controlli, le verifiche, gli interventi di manutenzione e l’informazione,


devono essere annotati in un apposito registro, a cura dei responsabili delle
attività, mantenuto aggiornato e reso disponibile ai fini dei controlli di
competenza dei VV.F.
DPR 151/11
• RACCORDO CON LE PROCEDURE SUAP (ART. 10)
• Per le attività di cui all’Allegato I si applica il DPR 160/10.
• Le attività di cui all’Allegato I, categoria A, ricadono nel procedimento
automatizzato di cui al Capo III del DPR 160/10, fatti salvi i casi n cui
si applica il procedimento ordinario di cui al Capo IV dello stesso DPR.
DPR 151/11
• DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI (ART. 11)
• Fino all'adozione del decreto ministeriale di cui al comma 7 dell'articolo 2, si
applicano le disposizioni del decreto del Ministro dell'interno in data 4 maggio
1998.
• Gli enti e i privati responsabili delle nuove attività introdotte all'Allegato I,
esistenti alla data di pubblicazione del regolamento, devono espletare i
prescritti adempimenti entro un anno dalla data di entrata in vigore del
regolamento.
• Gli enti e i privati responsabili delle attività di cui all'Allegato I, esistenti alla
data di entrata in vigore del presente regolamento ed in possesso del
Certificato di prevenzione incendi, alla scadenza del medesimo Certificato
devono espletare gli adempimenti prescritti all'articolo 5 del regolamento.
• Gli enti e i privati responsabili delle attività di cui all'Allegato I, che alla data di
entrata in vigore del regolamento hanno acquisito il parere di conformità di
cui all'articolo 2 del d.P.R. 12 gennaio 1998, n. 37, devono espletare gli
adempimenti di cui all'articolo 4 del regolamento.
DPR 151/11
• DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI (ART. 11)
Gli enti e i privati responsabili delle attività di cui al comma 2,
dell'articolo 5, presentano la prima attestazione di rinnovo periodico,
entro i seguenti termini:

a) entro sei anni dalla data di entrata in vigore del regolamento per
le attività con certificato di prevenzione incendi una tantum rilasciato
antecedentemente al 1° gennaio 1988;

b) entro otto anni dalla data di entrata in vigore del regolamento per
le attivita' con certificato di prevenzione incendi una tantum
rilasciato nel periodo compreso tra il 1° gennaio 1988 ed il 31
dicembre 1999;

c) entro dieci anni dalla data di entrata in vigore del regolamento per
le attivita' con certificato di prevenzione incendi una tantum
rilasciato nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e la data di
entrata in vigore del presente regolamento.
CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’
ATTIVITA’ NON PIU’ SOGGETTE

• 19) - Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono vernici,


inchiostri e lacche infiammabili e/o combustibili con quantitativi globali in ciclo e/o in
deposito superiori a 500 kg

• 20) - Depositi e/o rivendite di vernici, inchiostri e lacche infiammabili e/o combustibili
superiori a 500 kg

• 52) - Stabilimenti per lo sviluppo e la stampa delle pellicole cinematografiche

• 95) - Vani di ascensori e montacarichi in servizio privato, aventi corsa sopra il piano
terreno maggiore di 20 metri, installati in edifici civili aventi altezza in gronda
maggiore di 24 metri e quelli installati in edifici industriali di cui all’art.9 del D.P.R. 29
maggio 1963, n° 1497
NUOVE ATTIVITA’ SOGGETTE

• 55) - Attività di demolizioni di veicoli e simili con relativi depositi, di superficie


superiore a 3.000 m2

• 73) - Edifici e/o complessi edilizi a uso terziario e/o industriale caratterizzati da
promiscuità strutturale e/o dei sistemi delle vie di esodo e/o impiantistica con
presenza di persone superiore a 300 unità, ovvero di superficie complessiva superiore
a 5.000 m2, indipendentemente dal numero di attività costituenti e dalla relativa
diversa titolarità

• 78) - Aerostazioni, stazioni ferroviarie, stazioni marittime, con superficie coperta


accessibile al pubblico superiore a 5.000 m2; metropolitane in tutto o in parte
sotterranee

• 79) - Interporti con superficie superiore a 20.000 m2

• 80) - Gallerie stradali di lunghezza superiore a 500 m e ferroviarie superiori a 2000 m


D.Lgs. 81/08

Requisiti di salute e di sicurezza

Art. 46. – Prevenzione incendi


2. Nei luoghi di lavoro soggetti al decreto
legislativo devono essere adottate idonee
misure per prevenire gli incendi e per
tutelare l'incolumità dei lavoratori.
Art. 55 – comma 5 lettera c)
Il datore di lavoro e' punito:
con l'arresto da due a quattro mesi o con l'ammenda da 1.200 a 5.200 euro per la violazione
degli articoli …, 46, comma 2;
D.Lgs. 81/08

Requisiti di salute e di sicurezza


Art. 64. - Obblighi del datore di lavoro
1. Il datore di lavoro provvede affinché:
a) i luoghi di lavoro siano conformi ai requisiti di
cui all'articolo 63, commi 1, …..;
“I luoghi di lavoro devono essere conformi ai requisiti
indicati nell'allegato IV”

MISURE CONTRO L'INCENDIO E L'ESPLOSIONE


4.3 Le aziende e le lavorazioni nelle quali si producono, si impiegano, si sviluppano o si detengono prodotti
infiammabili, incendiabili o esplodenti o quelle che, per dimensioni, ubicazione ed altre ragioni presentano in
caso di incendio gravi pericoli per la incolumità dei lavoratori sono soggette, ai fini della prevenzione incendi,
al controllo del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco …… .
D.Lgs. 81/08

Requisiti di salute e di sicurezza


Art. 64. - Obblighi del datore di lavoro
1. Il datore di lavoro provvede affinché:
a) i luoghi di lavoro siano conformi ai requisiti di
cui all'articolo 63, commi 1, …..;
“I luoghi di lavoro devono essere conformi ai requisiti
indicati nell'allegato IV”
MISURE CONTRO L'INCENDIO E L'ESPLOSIONE
4.4.1 I progetti di nuovi impianti o costruzioni di cui al precedente punto o di modifiche di quelli esistenti alla
data di entrata in vigore del presente decreto, devono essere sottoposti al preventivo parere di conformità sui
progetti da parte del Comando provinciale dei vigili del fuoco, al quale dovrà essere richiesta la visita di
controllo ad impianto o costruzione ultimati, prima dell'inizio delle lavorazioni, secondo le procedure di cui
all’art. 16 del D.Lgs. 139/06.

Art. 68 – comma 1 lettera b)


Il datore di lavoro e' punito:
con l'arresto da due a quattro mesi o con l'ammenda da 1.000 a 4.800 euro per la violazione
degli articoli 64, comma 1, e ……;
D.Lgs. 81/08

Requisiti di salute e di sicurezza


Art. 64. - Obblighi del datore di lavoro
1. Il datore di lavoro provvede affinché:
a) i luoghi di lavoro siano conformi ai requisiti di
cui all'articolo 63, commi 1, …..;
“I luoghi di lavoro devono essere conformi ai requisiti
indicati nell'allegato IV”

MISURE CONTRO L'INCENDIO E L'ESPLOSIONE


4.4.2. Le aziende e lavorazioni soggette al controllo finalizzato al rilascio del certificato di
prevenzione incendi sono determinate con decreto del Presidente della Repubblica da emanarsi ai
sensi del comma 1 dell’art. 16 del menzionato decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139. Fino
all’emanazione del suddetto regolamento, resta in vigore il D.P.R. 26 maggio 1959, n. 689.

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