Académique Documents
Professionnel Documents
Culture Documents
,
comprendeva
4
±
C arles Darwin (1809-1882)
&
#'(
%
ð ð C¶E¶ AðC A C ðEð I EMPI DI DIVEEðA. MEðE IL PI¶
!|"* +*|, -| |, - . / ECEðI M DELLI AIICI DI
PEEVAI ðE DELLE PECIE (avaré et al., 2002) EIC ð CHE
L¶LIM AðEðA C MðE DI PIMAI IA VI 0 /, ðA DAA CHE I
ACC DA MELI C ð IL EMP IðIIALE DI DIVEEðA IðEI DAI DAI
M LEC LAI
,1|-,!2, -,|1, -| +*||
Le specie più strettamente legate agli uomini e agli scimpanzé
sono note come 4 Le caratteristic e prese in esame nei
fossili sono:
Capacità cranica: dimensioni e posizione del cranio sulla colonna
vertebrale
Denti: strato di smalto e dimensione dei canini e degli incisivi più
piccoli negli ominidi
Arti inferiori più lung i, piedi e pelvi adattate alla deambulazione
eretta
viluppo lento e prolungamento dell¶età infantile
Mani adattate alla raccolta, con dita più lung e e opponibilità del
pollice
L¶andatura bipede è testimoniata anc e da tracce rinvenute su
materiale lavico
-
'
3
In ciascuna specie, sia animale sia vegetale, i cromosomi sono costanti per
numero e morfologia, cosicc é il loro assetto complessivo o a
grande interesse tassonomico ed evolutivo
ebbene non sia possibile studiare i cariotipi degli antenati delle specie
attualmente viventi, per mezzo dello studio dei cromosomi è possibile
ricostruire le tappe attraverso le quali i cariotipi sono passati durante la loro
evoluzione.
A causa della loro stabilità i confronti cariotipici tra i primati più evoluti
possono fornire una informazione robusta circa l¶ordine delle branc e
dell¶albero, ma a causa dell¶assenza di un ³orologio citogenetico´ non
danno informazioni circa i tempi entro la filogenia.
AL AD DI IMILAIA¶
A LE QA PECIE
Cariotipi dell¶omo e delle Antropomorfe; è evidente la notevole affinità
morfologica delle varie specie.
La differenza più appariscente fra il cariotipo dell¶omo e quello delle
Antropomorfe sta nel numero dei cromosomi. L¶omo a 23 paia di cromosomi, le
Antropomorfe 24.
L¶ipotesi più verosimile per spiegare queste differenze nel numero dei
cromosomi è quella di una
7
8
c e potrebbe essere avvenuta in un µpreominide ancestrale¶
producendo un¶importante distinzione fra il cariotipo delle Antropomorfe e
quello dell¶omo.
Questo nuovo approccio allo studio del genoma a portato alla luce fenomeni
imprevedibili, alcuni dei quali danno una spiegazione esauriente a problematic e e
fenomeni irrisolti.
Esempio:
#$0% altamente plastica
' vuol dire variabilita', nella popolazione, di regioni talmente grandi c e e'
possibile apprezzarne le differenze a livello citogenetico.
Alcuni autori anno inoltre riportato c e in questa stessa regione si formano dei
'
Inoltre, e' come se la memoria di essere stata una regione centromerica sia
ancora presente, giustificando cosi' l'insorgere occasionale di neocentromeri.
Questa regione sembra essere un vulcano spento c e, dopo circa 25 milioni di
anni dalla sua inattivazione, a ancora un¶ attivita' residua.
$
<: < :
'
4
In particolare aric e Wilson (1967) anno utilizzato una sola frazione proteica
del siero: le albumine.
Essi affermano c e tale molecola è relativamente stabile in tutte le specie e c e
le variazioni nella sequenza degli amminoacidi, esistente in specie diverse, è un
indice delle distanze filogenetic e esistenti fra le specie stesse.
Essi anno misurato l¶omogeneità e calcolato l¶indice di eterogeneità di questa
frazione di siero in parecc ie specie di Primati usando la tecnica della fissazione
microcomplementare (MC) su siero antialbumina, ottenuto immunizzando
conigli con albumine purificate di questi Primati.
viluppando questa ricerca aric e Wilson anno potuto inoltre dimostrare c e
la differenziazione degli amminoacidi nelle molecole di albumina varia, nei diversi
organismi, in misura costante nel tempo.
<
$
'
$
5
3
< '
$
AB/
' *>
5
IDÕ Immunological distance
1. Il tasso di
mutazione deve
essere costante
1. Le mutazioni
devono essere
selettivamente
neutrali
ali dati portavano quindi ad escludere c e abbia potuto esister una linea evolutiva
ominide già nel corso del Miocene.
ðuovi ritrovamenti fossili e nuovi dati molecolari anno stabilito c e il
? non era affatto un minide, ma la forma femminile del ,
una specie con forte dimorfismo sessuale da porre nella diretta ascendenza
dell¶orango.