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Fattori generali
Fattori psicologici
Patologie sistemiche
ETÀ
Più frequente negli anziani. Tra le cause:
- Riduzione della motilità intestinale
- Debolezza della muscolatura addominale e pelvica
- Farmaci costipanti
NAZIONALITÀ
Negli USA la stipsi è 1,3 volte più frequente nei “non bianchi” che nei “bianchi”,
sebbene nelle popolazioni native dell’Africa e dell’India sia rara.
STIPSI
PATOGENESI
Fattori generali
DIETA
Inadeguata assunzione di fibre con la dieta.
Uno studio condotto in Europa, tra soggetti con stipsi grave e soggetti sani, non ha però
evidenziato una correlazione tra quantità di fibre introdotte e sintomi di stipsi.
ATTIVITÀ FISICA
Più frequente nei soggetti con lavoro sedentario, che non praticano attività fisica nel
tempo libero e in caso di allettamento prolungato o immobilità.
STIPSI
PATOGENESI
Fattori psicologici
La stipsi può essere un sintomo di alcuni disturbi psichiatri o l’effetto
collaterale dei farmaci utilizzati nel loro trattamento. Tra queste:
- Depressione
- Disturbi dell’alimentazione (anoressia e bulimia)
- Stimolo a defecare represso o ignorato
- Ossessione
STIPSI
PATOGENESI
Patologie sistemiche
Cause secondarie di stipsi
Endocrine
Malattia di Addison
Ipotiroidismo
Ipoparatiroidismo
Feocromocitoma
Gravidanza
Gastrointestinali
Neoplasie
Aganglionosi
(es. morbo di Hirschsprung)
Megaretto/megacolon
Miopatie
Endometriosi
Condizioni infiammatorie
Intestino irritabile
Disordini del pavimento pelvico
STIPSI
PATOGENESI
Patologie sistemiche
Cause secondarie di stipsi
Farmaci
Anticolinergici
Calcioantagonisti
Oppioidi
Antidepressivi
Dopaminagonisti
Storia clinica
Permette di escludere cause secondarie o sistemiche
Esame fisico
(ispezione del perineo, esplorazione rettale)
Permette di escludere cause anatomiche
Esami strumentali
(anoscopia, rettoscopia, clisma opaco a doppio contrasto, coloscopia, ecografia
trans-anale)
Permettono di escludere cause anatomiche
STIPSI
DIAGNOSI
Storia clinica, esame fisico,
esami di laboratorio
studio anatomico
(coloscopia/Codmc)
Defecazione ostruita
Rallentato transito Defecografia
Manometria anorettale
Test neurofisiologici
Lassativi, procinetici
Trattare i disordini
STIPSI
DIAGNOSI
Manometria anorettale
Consente di valutare:
- il tono sfinteriale di base (sfintere interno)
- risposta contrattile volontaria massimale (sfintere esterno e puborettale)
- risposta sfinteriale inibitoria (soglia oggettiva e soggettiva) alla distensione
del retto tramite palloncino
Dieta
Introito giornaliero di 30-50 g di fibre
Aumento dell’apporto idrico (1,5-2 L/die)
Composti polifenolici
(bisacodil, picosolfato)
Agiscono prevalentemente stimolando la motilità intestinale.
Il bisacodil agisce anche a livello del piccolo intestino dove viene idrolizzato.
STIPSI
TERAPIA
Composti antrachinonici
(senna, cascara, aloe e franguia)
Aumentano l’attività motoria propulsiva del colon efavoriscono la secrezione.
Nelle somministrazioni croniche i macrofagi del grosso intestino inglobano un
pigmento simile alla lipofuscina che provoca una colorazione nerastra della mucosa
indicata come “melanosis coli”.
Paraffina liquida
Olio minerale che non viene assorbito e quindi rende le feci più soffici.
Può provocare, in caso di reflusso gastro-esofageo, polmoniti ab ingestis o, in caso di
lesioni della mucosa rettale, granulomi da corpo estraneo.
Procinetici
(cisapride, farmaci SHT-4 agonisti)
STIPSI
TERAPIA
PEG
Olio di ricino
Marcato aumento della motilità del colon
Clismi e supposte
Stimolano l’evacuazione con due modalità:
provocano la distensione del retto e innescano il riflesso retto-anale
provocano una contrazione per un’azione stimolante diretta
Rendono inoltre le feci più soffici e lubrificate.
Training all’evacuazione
Può essere utile abituare l’intestino a evacuare sempre alla stessa ora,
sfruttando l’aumento della motilità provocata dal riflesso gastro-colico
indotto dall’assunzione di cibo o bevande calde (colazione).
Biofeedback
Indicazione elettiva nelle dissinergie del pavimento pelvico.
STIPSI
TERAPIA
Classificazione dei lassativi secondo il principale meccanismo d'azione
Megacolon-Megaretto
Malattie neurologiche
Meccanismo d'azione
Tutti facilitano l'evacuazione modificando la quantità di acqua nelle feci
(osmotici) e/o accelerando il transito intestinale (lassativi di contatto), spesso con
una sommazione di effetti
Tempo d'azione
• 2-6 giorni: osmotici non salini e gli emollienti somministrati per via orale
Prescrizione
Scegliere quello con minori effetti collaterali utilizzando la dose minima efficace
nel singolo paziente, assicurando un'evacuazione soddisfacente, non dolorosa
e costante nel tempo.
Precauzioni
Evitare la diarrea da lassativi per il pericolo di deplezione idro-salina.