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La membrana cellulare

Proteine di membrana assorbite


Doppio strato lipoide
sulla superficie del doppio strato
privo di proteine

Modello a mosaico fluido: Insieme di domini lipidici in equilibrio


le proteine penetrano la membrana tra loro. Le diverse proprieta’ chimico-fisiche
e sono libere di muoversi influenzano la localizzazione e la funzionalita’
delle proteine. Modello “tettonica a placche”
Parte polare (idrofila)

Parte apolare (idrofoba)


Interazione lipidi-proteina

Proteine estrinseche che interagiscono solo con le teste polari dei lipidi mediante
forze elettrostatiche.

Proteine estrinseche che possiedono porzioni apolari: possono inserirsi parzialmente


nel doppio strato.

Proteine intrinseche che si inseriscono attraverso la membrana e immobilizzano uno


strato di fosfolipidi contigui, detto anulus
Diffusione laterale dei fosfolipidi nel doppio strato.

Il moto di diffusione laterale del fosfolipide sulla superficie


del doppio strato e’ simile al moto browniano di una molecola
in un liquido.

Formula di Einstein:

D = coefficiente di diffusione
d = distanza percorsa nel tempo t
J (x)

∆x 1 ∆x ∆x 2 [ c( x + ∆x) − c( x )]
J ( x + ) ⋅ ∆t = − [ c( x + ∆x) − c( x)] ⋅ ∆x J (x + ) = −
2 2 2 2 ⋅ ∆t ∆x

∆x 2
Definendo il coefficiente di diffusione D = si ottiene la legge di Fick:
2 ⋅ ∆t

dc( x )
J ( x) = − D
dx
Relazione di Einstein: D = kBT/γ

Dalla legge di Stokes: D = kBT/(6πηr)

Uno ione di sodio a 25°C ha un coefficiente di diffusione di


1.33·10-9 m2/s.
Con η = 1 mPa·s e kBT = 4.12·10-21J deriva r = 0.16 nm.

Una regola approssimata è che D = 10-9 m2/s corrisponde a


1 µm2/ms, così un piccolo ione diffonde ca 1 µm in 1 ms.
d = di ⋅ N = di ⋅ t / τ i

di=distanza media percorsa tra due urti: libero cammino medio

τi=tempo medio tra due urti


Diffusione laterale delle proteine nella membrana.

Es.: per la rodopsina nelle membrane cellulari dei bastoncelli


nella retina, D = 4 10-9 cm2/s

La rodopsina ha un diametro di ca. 4.4 nm e la distanza tra


molecole è ca. 7 nm centro-centro. Qual è il tempo medio tra
due collisioni?
Problemi di diffusione molecolare: quali forze agiscono su un dato composto
chimico?

Su un composto chimico agisce una forza conservativa dovuta al gradiente


~
di un potenziale, detto potenziale elettrochimico µ

Definito come il lavoro che si deve compiere a temperatura e pressione


costanti per portare una mole di un composto da distanza infinita fino
all’interno di una fase di composizione chimica costante

In tale lavoro si possono distinguere una parte chimica dovuta al gradiente


di concentrazione e da una parte elettrica che agisce se il composto e’
carico

µ~ = µ~0 + RT ln X + zFE
µ~0 costante X frazione molare z valenza del composto

F costante di Faraday (96485 C/mole) E potenziale elettrico della fase


Per scopi pratici conviene esprimere il potenziale chimico in funzione della
concentrazione molare

Nel caso di una soluzione diluita di volume V contenente nw moli di acqua


e n moli di soluto:

X = n ( n + n w ) ≈ n nw n n X
[c ] = ≈ =
V nw v w v w

X = [c]vw

RT ln X = RT ln vw + RT ln[c]
Per portare una mole di un composto da una fase 1 a una fase 2 si compie
un lavoro dato da:

~ ~ X1
µ1 − µ 2 = RT ln + zF ( E1 − E2 )
X2

All’equilibrio il potenziale elettrochimico delle due fasi deve essere uguale


per cui:

RT X 1
( E1 − E2 ) = − ln
zF X 2
La forza F che agisce su un composto chimico lungo una direzione x e’:

dµ~ 1 d [c ] dE
Fx = − = − RT − zF
dx [c] dx dx

Cioe’ la forza e’ la somma delle forze dovute ai gradienti di concentrazione


ed elettrico
DIFFUSIONE SEMPLICE

Flusso J: numero di moli che attraversano l’unità di superficie nell’unità di


tempo.

Come e’ legato il flusso ai parametri precedenti?

Esempio di flusso di una specie molecolare attraverso una soluzione

Un cilindro di liquido di base S e di altezza x=v t contiene un numero di


moli pari a:

n = [c] V = [c] S x = [c] S v t

Quindi per S=1cm2 e t=1s: J=[c] v


Si puo’ dimostrare che la velocita’ e’ proporzionale alla forza:

v = kF

Con la costante k data da D/RT dove D e’ il coefficiente di diffusione

Allora il flusso puo’ essere espresso come:

D D dµ~ d [c ] zF dE
J = [c ] F = −[c] = −D − D[c]
RT RT dx dx RT dx

Equazione di Nernst-Planck
Nel caso in cui non ci sia potenziale elettrico oppure la specie che diffonde
sia neutra, il flusso si esprime come:

d [c ]
J = −D
dx

Equazione di Fick
Diffusione di molecole neutre attraverso la
membrana
2 x0 [ c ]2 m
1
D
J ∫ dx = − D ∫ d [c] ⇒ J = ([c]1m − [c]2 m )
E1 E1m E2m E2 0 [ c ]1 m
x0

Quale relazione lega [c]im a [c]is?

[c]1s [c]1m [c]2m [c]2s

All’equilibrio i potenziali chimici ai lati


0 X0 della membrana devono essere uguali:

[ c ]m µ 0 s − µ 0 m
µ 0 s + RT ln[c]s = µ 0 m + RT ln[c]m ⇒ ln =
[c ]s RT
Definendo:

µ0s − µ0m
k = exp ⇒ [ c ]m = k [ c ] s
RT

E si può scrivere:

J = P([c]1 − [c]2 )

Avendo definito il coefficiente di permeabilità:

D
P=k
x0

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