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Microonde

Prof. Marco Farina


Dipartimento di Elettromagnetismo e Bioingegneria
Modalit Esami
Prova scritta
Prova orale
Esame di medio termine o Parziale
Testi consigliati
Microwave Engineering, David M. Pozar, Wiley &
Sons;
Ramo-Whinnery-Van Duzer: Campi e Onde
nellelettronica delle Telecomunicazioni
Microwave Solid State Circuit Design, Inder Bahl e
Prakash Bhartia, Wiley & Sons
Equazioni di Maxwell

=
S
ds
t
d n B l E
T
T T T
B E
T T
t

= - \
p = \ D
T
Q ds
S
= = 1

n D D
T
T T

+ =
S
ds
t
I d n D l H
T
T T T
0 = = 1

S
ds n B B
T
T T
0 = \ B
T
D J H
T T T
t

+ = - \
B v E F
T
T
T T
- + = q
+
Propagazione guidata
Le linee ne sono un caso particolare
z
Superficie arbitraria uniforme in z,
in grado di vincolare le onde in tale
direzione
Guide metalliche: es. guide donda,
guide planari (microstriscia, complanare ecc)
Guide dielettriche: es. fibre ottiche
Limitando al regime sinusoidale permanente (fasori) cercheremo
soluzioni del tipo

z
z
z
z
t
e y x E e y x z y x u E E
K K
+ = , , , ,
componente campo trasversale
(piano XY)
componente campo longitudinale
(direzione di propagazione)
La costante di propagazione K sar generalmente complessa
K=+j
0 0 = = p J
Cosa si pu dedurre dalle equazioni di Maxwell? Mettiamoci in
condizioni di assenza di sorgenti
Ed esplicitiamo la legge di Faraday
H E [Q j = - \

,
|
=

z
x
y
y
z x
x
y
z
H j
y
E
x
E
H j
x
E
z
E
H j
z
E
y
E
[Q
[Q
[Q
Chiaramente ora
K =

,
|
=


= +

z
x
y
y
z
x
x y
z
H j
y
E
x
E
H j
x
E
E
H j E
y
E
[Q
[Q K
[Q K
Analogamente dalla legge di
Ampre/Maxwell
E H [I j = - \

,
|
=


= +

z
x
y
y
z
x
x y
z
E j
y
H
x
H
E j
x
H
H
E j H
y
H
[I
[I K
[I K

,
|
=


= +

z
x
y
y
z
x
x y
z
H j
y
E
x
E
H j
x
E
E
H j E
y
E
[Q
[Q K
[Q K
z y y x
H
j
H
j
E + =
[I [I
K 1

=
z x z y y y
E H
j
H
j j
H
[I
K
[I
K
[Q
2
1
2 2
k j j = = QI [ [I [Q

+
[Q
K K
j
E
H
k k
H
z x
z y y
2 2
2
1

z x z y y
E j H
k
H +
+
= [I K
K
2 2
1

+
[Q
K K
j
E
H
k k
k
H
z x
z y y
2 2
2 2
Notate che Hy dipende solo
da Hz ed Ez




z x z y y
z y z x x
z x z y y
z y z x x
E j H
k
H
E j H
k
H
H j E
k
E
H j E
k
E
+
+
=
+
+
=
+
+
=
+
+
=
[I K
K
[I K
K
[Q K
K
[Q K
K
2 2
2 2
2 2
2 2
1
1
1
1
In modo analogo si ottengono le relazioni
Cio: le componenti
trasversali del campo,
nellipotesi di onde
guidate, sono funzione
delle componenti
longitudinali




z x z y y
z y z x x
z x z y y
z y z x x
E j H
k
H
E j H
k
H
H j E
k
E
H j E
k
E
+

=
+

=
+

=
+

=
[I K

[I K

[Q K

[Q K

2 2
2 2
2 2
2 2
1
1
1
1
Ora, qualora vi fosse solo propagazione
senza attenuazione
Notate che se k= i campi trasversali divergono a meno che
Ez ed Hz non siano simultaneamente nulle: solo le onde con
Ez=Hz=0, definiti modi TEM, trasverso-elettromagnetici,
possono avere costante di propagazione - e quindi velocit
di fase- coincidenti con quelle della luce
2 2
K K = = j
cos che a denominatore delle relazioni compare k
2
-
2
Cosa succede allequazione di Helmhotlz
nellipotesi di onda guidata ?
0
2 2
= + \ E E k

z
e y x z y x
K
= , , , E E
Conviene isolare nelloperatore laplaciano la derivata in z,
cio scrivere
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
z z y x
t

+ \ =

= \
A
Il primo termine, che opera solo sulle coordinate x,y,
trasversali rispetto alla direzione di propagazione z, lo
chiamiamo brevemente laplaciano trasverso
Daltro canto la doppia derivazione in z, con la dipendenza
esponenziale che abbiamo assunto, diventa solo una
moltiplicazione per K
2
(meraviglie degli esponenziali!)
Lequazione donda diventa in tal caso
Che definiremo equazione donda per onde guidate;
analogamente per il campo magnetico
0
2 2 2
= + + \ E E K k
t
0
2 2 2
= + + \ H H K k
t
Ciascuna eq donda vettoriale rappresenta 3 equazioni
scalari
Tuttavia sappiamo che bastano Ez ed Hz per determinare
le altre componenti
Le equazioni di Maxwell sono lineari: potremo immaginare le
soluzioni generali come combinazioni lineari di soluzioni pi
semplici
Definiremo quindi:
modi TE (trasverso-elettrici) quelli per cui E
z
=0
modi TM (trasverso-magnetici) quelli per cui H
z
=0
modi TEM (trasverso-elettromagnetici) quelli per cui
simultaneamente E
z
=H
z
=0
Chiaramente, lequazione donda scalare in H
z
(+condizioni
al contorno) sar sufficiente per determinare i campi dei
modi TE
Viceversa per i TM sar sufficiente lavorare su E
z
Cosa succede con i TEM?
Abbiamo appena detto che nel caso particolare TEM
Per cui in tale caso specifico lequazione diventa
A tutti gli effetti, una coppia di equazioni di Laplace. Le onde
TEM hanno quindi la particolarit di avere distribuzioni di
campo nei piani trasversali (sia la componente elettrica che
magnetica: analoga equazione di otterrebbe per H), del tutto
simili alle distribuzioni di campo elettrostatico e
magnetostatico nella stessa struttura, con la differenza
fondamentale che si propagano in z con costante k
0
2
= \ E
t
0
2 2
= +K k
Particolarizziamo le equazioni che avevamo ricavato al
caso TEM

,
|
=
=
x y
x y
E j H
H j E
[I K
[Q K
L
QI [
[I
K
[I
/
x x x y
E E
j
j
E
j
H = = =
L /
y x
E H =
E u H - =
z
L
1
Relazioni simili alle onde piane (che ne sono un caso
particolare)
Si propagano per ogni frequenza, visto che in assenza di
perdite
jk s = K Sempre immaginario
Le soluzioni dipendono chiaramente dalle condizioni al
contorno, ma possono essere non banali solo se queste
costituiscono un dominio non semplicemente connesso
Pensate allelettrostatica: se non potete individuare due
punti a potenziale diverso, il gradiente del potenziale
(perci il campo elettrico) identicamente nullo
In generale, per n conduttori, otterremo n-1 soluzioni
indipendenti non banali: n-1 MODI TEM
Nellesempio di sopra abbiamo due strisce metalliche ed
un piano (o scatola) di massa: 2 modi
Si tratta di un caso particolare, ovvero SIMMETRICO, nel
qual caso di definisce PARI il caso in cui le componenti
tangenziali del campo magnetico si annullano sul piano di
simmetria, e DISPARI quelle in cui sono le componenti
tangenziali del campo elettrico ad annullarsi
+ +
J
z
Modo PARI
+ -
J
z
Modo DISPARI
Trattiamo il caso TM: in tal caso dovremo risolvere leq.
Definiamo in particolare
Dovremo imporre che le componenti tangenziali di E siano
nulle sulla guida metallica (se metallica ideale): questo
garantisce lunicit della soluzione
0
2 2 2
= + + \
z z t
E k E K
2 2 2
c
k k
A
= + K
z
E
t
Tuttavia, baster imporre che Ez sia
nulla sulla guida per assicurarsi che
tutte le componenti tangenti lo siano
Del resto possiamo ricavare una
relazione semplice per avere le
componenti tangenziali da E
Ovvero, vettorialmente


z x z y y
z y z x x
H j E
k
E
H j E
k
E
+
+
=
+
+
=
[Q K
K
[Q K
K
2 2
2 2
1
1
z y
c
y
z x
c
E
k
E
E
k
=
=
2
2
K
K
O
O
z t
c
t
E
k
\ =
2
K
O E
Vediamo le propriet della costante di propagazione:
ricaviamola dalla definizione di kc
2 2 2
c
k k
A
= + K
2 2 2
k k
c
= K
2 2
k k
c
s = K
Mentre k dipende dalla frequenza, kc dipende
fondamentalmente dalle condizioni al contorno
Per frequenze basse, il termine sotto radice positivo e la
costante di propagazione REALE: ATTENUAZIONE
Ridefiniamo kc
IQ [
c c
k =
Cos che la pulsazione [
c
costituisca la pulsazione a cui K =0
Posto su un grafico
2
1

= =
c
c
f
f
k K

f ( )
f
f
c
Invece per [>[
c
Posto su un grafico
2
1

= =
f
f
jk j
c
K

f ( )
k f ( )
f
f
c
k
Notate che per
frequenze alte, la
costante di
propagazione si
avvicina a quella
della luce
La velocit di fase , per definizione, il rapporto tra
pulsazione e costante di propagazione
Al taglio diviene infinita, e decresce per frequenze
maggiori
2
1
2
1
1
/

= =
f
f
v
c
p
QI
[
Quando la velocit di fase dipende dalla frequenza, il
modo si definisce dispersivo. In particolare la dipendenza
dalla frequenza decrescente si definisce dispersione
normale
La velocit di gruppo , per definizione, il rapporto tra le
variazioni di pulsazione e costante di propagazione
Essa rappresenta la velocit dellinviluppo di un pacchetto
di onde
2
1
2
1
1
/

= =
f
f
d d v
c
g
QI
[
Notiamo che il rapporto tra componenti ortogonali di
campo elettrico e magnetico
[I
K
j H
E
H
E
x
y
y
x
s = =
Quantit che definiamo
impedenza modale TM, cos da
poter scrivere
t z
TM
t
Z
E u H - =
0
1

vp f ( )
vg f ( )
c
f
f
c

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