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RISK MANAGEMENT

Dott. Giuseppe Sole

RISK MANAGEMENT Linsieme coordinato delle attivit che una organizzazione svolge in modo sistematico per identificare, prevenire, tenere sotto controllo i rischi e per ridurre al minimo il verificarsi di errori e incidenti

RISCHIO Condizione o evento potenziale, intrinseco o estrinseco al processo, che pu modificare lesito atteso del processo. E misurato in termini di probabilit e di conseguenze, come prodotto tra la probabilit che accada uno specifico evento(P) e la gravit del danno che ne consegue(D); nel calcolo del rischio si considera anche la capacit del fattore umano di individuare in anticipo e contenere le conseguenze dellevento potenzialmente dannoso(fattore K).

PERCORSO METODOLOGICO PER LO STUDIO DEI RISCHI SANITARI IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI Verifiche professionali (audits), reclami, lamentele, eventi sentinella ANALISI DEI RISCHI Accertamento della gravit, analisi delle cause remote (root cause analysis) VALUTAZIONE DEI RISCHI Registri dei rischi, piani di azione TRATTAMENTO DEI RISCHI Eliminazione o riduzione dei rischi MONITORAGGIO CONTINUO Controllo della efficacia delle indagini e delle azioni COMUNICAZIONE DEI RISCHI Comunicazione dei rischi e degli esiti delle indagini

Art 2, lett.h: il medico competente la figura che, in possesso di uno dei titoli di cui allart.38, collabora, secondo quanto previsto dallart.29 comma 1, con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente decreto.

Cassazione penale Sez III Sentenza 26539 del 2 luglio 2008 Il legislatore, richiedendo che la figura del medico competente sia individuata sulla base di specifici parametri e nel richiedere contestualmente anche una comprovata esperienza professionale del medico designato, ha inteso evidentemente individuare la figura di un medico di qualificata professionalit, in grado di diventare il collaboratore del datore di lavoro e del RSPP aziendale

Cassazione penale Sez III Sentenza n 5037 del 6 febbraio 2001 Il compito del medico competente non soltanto quello di procedere alle visite obbligatorie nellinteresse del lavoratore, ma anche quello di essere il consulente del datore di lavoro/dirigente in materia sanitaria, di essere lalter ego in questa materia, con funzioni, quindi, di consiglio e di stimolo Il modello astratto di responsabile della direzione sanitaria si sintonizza con la ricerca scientifica, anche mondiale, del settore, oltre che con la ricerca della comunit scientifica della realt produttiva italiana

Cassazione penale Sez. III Sentenza n 1728 del 21 gennaio 2005 Il legislatore vuole garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori durante il lavoro; e a tal fine prescrive che gli obblighi di prevenzione e protezione gravanti sul datore di lavoro siano assolti, per determinate lavorazioni a rischio, con la collaborazione professionale qualificata di un medico aziendale, il quale dovr accertare in via preventiva e periodica lo stato di salute dei lavoratori, istituire e aggiornare le cartelle sanitarie e di rischio per ogni lavoratore, visitare periodicamente gli ambienti di lavoro insieme al RSPP, etc. Il medico quindi incaricato stabilmente dal datore di lavoro sulla base di un rapporto fiduciario. Se da una parte scelto e pagato dal datore di lavoro, perch deve coadiuvare questultimo nellesercizio dei suoi obblighi prevenzionali, dallaltra egli deve svolgere il suo servizio professionale solo nellinteresse della salute e della sicurezza dei lavoratori, tanto che incorre in sanzioni penali in caso di inosservanza

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Il medico competente titolare di una duplice funzione: quale consulente del datore di lavoro in materia di salute dei lavoratori linea operativa in quanto chiamato a prestare la sua opera di medico, titolare di conoscenze scientifiche, che pone al servizio dei lavoratori

Art. 18, comma 1, lettera a, attribuisce al datore di lavoro e ai dirigenti lobbligo di nominare il medico competente per leffettuazione della sorveglianza sanitaria nei casi previsti dal presente decreto legislativo

Cassazione penale, Sez.- Sentenza n 26539 2 luglio 2008 La presenza del medico competente nellazienda ( e, di conseguenza, la sua partecipazione alla valutazione dei rischi) obbligatoria a termini di legge solo nei casi in cui sussiste lobbligo della sorveglianza sanitaria

Cassazione penale , Sez. III Sentenza n 1728 21 gennaio 2005 Il medico competente deve essere nominato solo nelle aziende che eseguono lavorazioni a rischio per le quali prevista la sorveglianza sanitaria obbligatoria

Art. 18, comma 1, lettera g, prevede lobbligo di richiedere al medico competente losservanza degli obblighi previsti a suo carico nel presente decreto

Cassazione penale, Sez. III Sentenza n 47249 Un Comune ometteva di chiedere losservanza da parte del medico competente dellobbligo di effettuare la sorveglianza sanitaria preassuntiva sui lavoratori a rischio per un cantiere scuola. Colpevole il capo dellarea tecnica che, avendo avuto le deleghe, non aveva esercitato il proprio dovere

Art. 25 OBBLIGHI DEL MEDICO COMPETENTE a) collabora con il datore di lavoro e con il SPP alla valutazione dei rischi, anche ai fini della programmazione, ove necessario, della sorveglianza sanitaria, alla predisposizione della attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrit psico-fisica dei lavoratori, allattivit di formazione ed informazione nei confronti dei lavoratori, per la parte di competenza, e alla organizzazione del servizio di primo soccorso considerando i particolari tipi di lavorazione ed esposizione e le peculiari modalit organizzativa del lavoro. Collabora inoltre alla attuazione e valorizzazione di programmi volontari di promozione della salute, secondo i principi della responsabilit sociale.

b) programma ed effettua la sorveglianza sanitaria di cui allart.41 attraverso protocolli sanitari definiti in funzione dei rischi specifici e tenendo in considerazione gli indirizzi scientifici pi avanzati

c) istituisce, aggiorna e custodisce, sotto la propria responsabilit, una cartella sanitaria e di rischio per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria. Nelle aziende o unit produttive con pi di 15 lavoratori il medico competente concorda con il datore di lavoro il luogo di custodia

d) consegna al datore di lavoro, alla cessazione dellincarico, la documentazione sanitaria in suo possesso, nel rispetto delle disposizioni di cui al decreto legislativo del 30 giugno 2003, n196, e con salvaguardia del segreto professionale

e) consegna al lavoratore, alla cessazione del rapporto di lavoro, la documentazione sanitaria in suo possesso e gli fornisce le informazioni riguardo la necessit di conservazione.

f) invia allISPESL, esclusivamente per via telematica, le cartelle sanitarie e di rischio nei casi previsti dal presente decreto legislativo, alla cessazione del rapporto do lavoro, nel rispetto delle disposizioni di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n196. Il lavoratore interessato pu chiedere copia delle predette cartelle allISPESL anche attraverso il proprio medico di medicina generale

g) fornisce informazioni ai lavoratori sul significato della sorveglianza sanitaria cui sono sottoposti e, nel caso di esposizione ad agenti con effetti a lungo termine, sulla necessit di sottoporsi ad accertamenti sanitari anche dopo la cessazione dellattivit che comporta lesposizione a tali agenti. Fornisce altres, a richiesta, informazioni analoghe ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.

h) informa ogni lavoratore interessato dei risultati della sorveglianza sanitaria di cui allart.41 e, a richiesta dello stesso, gli rilascia copia della documentazione sanitaria

i) comunica per iscritto, in occasione delle riunioni di cui allart.35, al datore di lavoro, al RSPP, ai rappresentanti dei lavoratori, i risultati anonimi collettivi della sorveglianza sanitaria effettuata e fornisce indicazioni sul significato di detti risultati ai fini della attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrit psicofisica dei lavoratori

l) visita gli ambienti di lavoro almeno una volta allanno o a cadenza diversa che stabilisce in base alla valutazione dei rischi; la indicazione di una periodicit diversa dallannuale deve essere comunicata al datore di lavoro ai fini della sua annotazione nel documento di valutazione dei rischi

m) partecipa alla programmazione del controllo dellesposizione dei lavoratori i cui risultati gli sono forniti con tempestivit ai fini della valutazione del rischio e della sorveglianza sanitaria

n) comunica, mediante autocertificazione, il possesso dei titoli e requisiti di cui allart.38 al Ministero della salute entro il termine di sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto.

Cassazione penale, Sez, III Sentenza n 20220 del 13 giugno 2006 Stress Lavoro-correlato. Tra i rischi lavorativi presi in considerazione dalle nostre leggi rientrano anche quelli che mettono a repentaglio lintegrit musico-fisica del lavoratore, e, dunque, anche i rischi collegati al Mobbing. Nel caso in specie il Tribunale di Nola condann il medico competente per il reato di cui allart.117, comma1, lettera i, D.L.626, perch non richiedeva al datore di lavoro la visita specialistica sul lavoratore, affetto da psicosi dissociativa, al fine di salvaguardare lintegrit psico-fisica del suddetto. Questa la storia: il lavoratore dopo vari trasferimenti in varie sedi, senza ricevere formazione, si rifiut allultima sede di svolgere le mansioni non ritenendosi idoneo allo scopo. Dopo un parere dellordine degli ingegneri il lavoratore fu costretto a tale mansione. Secondo lopinione del lavoratore, sarebbero state queste le difficolt che gli avrebbero procurato uno stato ansioso. Il lavoratore interess il medico competente il quale non prese alcun provvedimento n approfondimento dello stato di salute.

Cassazione penale, Sez. III Sentenza n 17838 del 13 maggio 2005 Un medico competente, presso una ditta metalmeccanica, viene condannato, in quanto aveva omesso di effettuare gli accertamenti sanitari preventivi e periodici su due dipendenti. Al riguardo, il Tribunale di Senigallia aveva rilevato che uno dei dipendenti era stato assunto senza la necessaria visita preventiva e solo sulla base di analisi insufficienti per una corretta valutazione dei rischi, mentre laltro non era stato sottoposto n a visita n ad analisi, ma era stato assunto sulla base di una idoneit fisica accertata in relazione ad altre mansioni presso una ditta diversa, appartenente al settore metalmeccanico anzich chimico.

Cassazione penale, Sez. III Sentenza n 1728 del 21 gennaio 2005 Anche nelle aziende in cui istituito il medico competente, il datore di lavoro che voglia controllare lo stato di salute di un lavoratore per verificare la legittimit di unassenza a titolo di malattia o infortunio, non potr ricorrere al medico aziendale, pena la violazione dellart.5 della legge 300/1970,ma dovr attivare soltanto i medici del servizio sanitario regionale.

Art. 58 SANZIONI PER IL MEDICO COMPETENTE Il medico competente punito: a) larresto fino a 1 mese o con lammenda da 500 a 2500 euro per la violazione dellart.25, comma1, lettera d,e,f b) con larresto fino a 2 mesi o con lammenda da 1000 a 4500 euro per la violazione dellart.25, comma 1, lettere b, c, g c) con larresto fino a 3 mesi o con lammenda da 1000 a 5000 euro per la violazione dellart.25,comma 1, lettera l d) con la sanzione amministrativa pecuniaria da 1000 a 3000 euro per la violazione dellart.25, comma 1, lettere h, i, m, e per la violazione dellart.41, comma 5 e) con la sanzione amministrativa pecuniaria da 2500 a 10.500 euro per la violazione dellart. 40, comma l.

Grazie per la Vostra attenzione

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