farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da lui e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno. Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!
Meditando sul Vangelo di oggi, ho pensato al Salmo 39
che è stato proclamato ieri come salmo responsoriale. Ho pensato anche al prefazio comune numero quattro. Nel salmo 39, il salmista dice a Dio : “Tu non hai voluto sacrifici e offerte, non hai chiesto di bruciare animali sull'altare, o di offrire sacrifici per togliere i peccati”. Quindi Dio non ha bisogno dei nostri sacrifici, dei nostri atti di penitenza. Il nostro rapporto con Dio non è uno scambio come si fa nel commercio. In altre parole, non è giusto pensare che Dio ci ascolti perché preghiamo a lungo o perché digiuniamo. Nel prefazio comune numero quattro, è detto questo : “Tu non hai bisogno della nostra lode (…) I nostri inni di benedizione non accrescono la tua grandezza, ma ci ottengano la grazia che ci salva. In questo modo, comprendiamo che Dio non ha nemmeno bisogno delle nostre preghiere e che lo scopo di questa attività non è quello di fare cosa gradita a Dio ma di aiutarci ad avvicinarci a Lui. Dobbiamo capire che Gesù non proibisce ai suoi discepoli di digiunare. In quel tempo, la gente digiunava perché aspettava il Messia. Gesù è lo sposo, cioè il Messia. Lo stesso, Gesù non ci proibisce di digiunare. Se lo scopo del nostro digiuno non è quello di aiutarci ad amare il prossimo, allora il nostro digiuno non è gradito al Signore. Meditiamo su questa parola di Dio data dal profeta Osea :“Voglio l'amore e non il sacrificio” oppure su questa parola di Dio presa dal libro di Isaia: “Per digiuno io intendo un'altra cosa : digiunare significa dividere il pane con chi ha fame, aprire la casa ai poveri senza tetto, dare un vestito a chi non ne ha, non abbandonare il proprio simile”. Che Dio ci aiuti a digiunare in questo modo!