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Review
Author(s): Gilberto Marconi
Review by: Gilberto Marconi
Source: Gregorianum, Vol. 80, No. 1 (1999), pp. 178-179
Published by: GBPress- Gregorian Biblical Press
Stable URL: http://www.jstor.org/stable/23580453
Accessed: 04-01-2016 09:07 UTC

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178 GREGORIANUM, VOL. 80 (1999) FASC. I: RECENSIONES

après J.-C. est un littérateur qui est passé par une école de rhétorique, «qui maìtrise néces
sairement les rudiments de l'invective et qui sait comment traiter un adversaire dans la
boue selon des procédés, un lexique et un vocabulaire qu'il a mémorisés...».
Du texte des Actes, se dégagent sept lieux communs de l'accusation de magie. L'ac
cusation de sorcellerie sert à discréditer les miracles opérés par Simon. La stupeur alié
nante des spectateurs tend à assimiler ces miracles à un exercice de magie. Simon est dé
crit comme un megalomane plein d'arrogance. L'accusation de déification fait com
prendre que son ministère prophétkjue n'est pas authentique et qu'on ne peut le considérer
comme un messager de Dieu. La venalité et la cupidité, que Simon attribue également aux
apòtres, montrent à quel point ses prétentions à un pouvoir religieux sont illégitimes. Il y a
une dénonciation de la méchanceté et de la perversité du magicien. Simon lui-mème re
doute un jugement divin imminent, jugement qui montrera en lui «un sorcier impie hai de
Dieu». Mais sous ces accusations et les déformations de faits qui les accompagnent, il est
possible de reconstituer une version plus neutre de l'épisode.
Au départ, il s'agissait d'un prophète thaumaturge qui rendait des oracles et accom
plissait des signes, entouré de ses disciples. Lors de la prédication de Philippe, qui trou
vait un terrain favorable dans une communauté oh fleurissait l'attente messianique, Si
mon et son groupe se convertissent. Lorsque viennent les apòtres Pierre et Jean pour im
poser les mains aux baptisés, Simon leur demande de lui déléguer ce pouvoir de donner
l'Esprit par l'imposition des mains; il «sentait qu'il avait droit à sa part d'autorité dans la
secte chrétienne», comme leader charismatique. Mais les apòtres rejettent et condamnent
cette demande.
L'A. présente lui-méme comme des hypothèses certaines de ses interprétations. Il a
le mérite de nous livrer une étude assez systématique de l'arrière-fond culturel de la magie
à l'époque des Actes et de poser la question des déformations qu'a pu subir le personnage
de Simon à la suite de sa rencontre avec les apòtres et en raison de son appartenance à cer
taines pratiques de magie. Son étude fait progresser l'exégèse du récit de Lue.

Jean Galot, S.I.

Michel Berder, "La pierre rejetée par les bàtisseurs": Psaume 118, 22-23 et son emploi
dans les traditions juives et datts le Nouveau Testament (Etudes Bibliques. Nouvelle
Sèrie, 31). Paris: Librarne Lecoffre / J. Gabalda et Cie, Editeurs, 1996; cm 24 χ 16,
pp. 473. FF 390,- ISBN 2-85021-089-7.

L'opera, che riproduce la tesi di dottorato in teologia alla Faculté de Théologie


Catholique de l'Université des Sciences Humaines de Strasbourg nell'a.a. 1994-95, è divi
sa in tre parti: la prima studia il Sai 118, la seconda e la terza l'interpretazione e l'uso del
salmo rispettivamente nelle tradizioni ebraiche e nel NT. Per cogliere a pieno l'immagine
metaforica della pietra scartata dai costruttori viene anzitutto affrontato lo studio d'insie
me del salmo che ne evidenzia il buon livello letterario e stilistico. L'analisi più particola
reggiata dei vv. 22-23 mostra la polisemia della pietra, dei «bàtisseurs» (coloro che fanno
costruire e/o coloro che lavorano alla costruzione) e della «testata d'angolo» per cui a una
lettura collettiva emergerebbe un'evocazione immaginaria del destino d'Israele rifiutato
da tutti i popoli ma al quale Dio ha attribuito una funzione capitale; invece a un'interpreta
zione individuale i 2 vv. si riferirebbero a un'esperienza personale che descrive il passag
gio da una situazione di disprezzo a un posto di responsabilità, e naturalmente ciò si capi
sce meglio se riguarda una personalità rappresentativa, un re ο un personaggio ufficiale.
Interessanti e varie le interpretazioni nella tradizione ebraica. Nel testamento di Salomone
(cc. 22-23) l'immagine della pietra angolare del Sai 118 s'identifica con quella che il re
destinava a un posto importante per la costruzione del tempio di Gerusalemme, il tema del
rigetto si spiega con l'eccessiva grandezza della pietra mentre i «bàtisseurs» sono gli arti
giani e i demoni che lavorano allo stesso cantiere. Nei testi di Qumran, sebbene esista solo
un frammento del v. 23, tuttavia l'immagine sembra essere stata usata per descrivere la si

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tuazione futura della comunità; più discutibile appare l'interpretazione messianica dei 2
vv. con l'esplicito riferimento alla figura di David il quale invece ricorre nelle interpreta
zioni che della pietra offrono le letture midrashiche e rabbiniche. Altra dimensione che
non dovrebbe mancare all'interpretazione del salmo in questione è quella escatologica of
ferta dalla liturgia con il canto dell'halle! durante le feste di pellegrinaggio. Il NT con
l'immagine della pietra intende designare sempre Cristo. Il primo testo in esame pone la
citazione del Sai 118 sulla bocca di Gesù alla fine della parabola dei vignaioli omicidi (Mt
21,42s.; Me 12,10s.; Le 20,17s.). Le parole sono rivolte alle autorità giudaiche in un con
testo polemico. Il legame tra la parabola e la citazione è molto stretto se si pensa che la
pietra e il figlio della parabola sono due immagini che rinviano allo stesso referente, Gesù
Cristo, evocando la sorte del figlio messo a morte dai vignaioli. I dati letterari emersi of
frono la possibilità di considerare l'origine della citazione salmica in una parola di Gesù
che vi rinviava, in un contesto diverso da quello dell'enunciato della parabola, verosimil
mente nel quadro di un conflitto con le autorità giudaiche avvenuto alla fine del percorso
verso Gerusalemme. Ciascuno dei sinottici avrebbe ripreso questa tradizione integrandola
nella propria prospettiva. Ritorna l'inteipretazione «istologica anche nella citazione della
pietra riportata nel discorso di Pietro di At 4,11 : pure lì il contesto è caratterizzato dalla
polemica con le autorità giudaiche rappresentate dal Sinedrio. Tuttavia alcuni mutamenti
rispetto al testo della LXX lasciano emergere una riflessione in più sulla sorte di Gesù alla
luce di alcuni passi anticotestamentari (Is 53; Sai 22,7; 89,39): l'immagine della «testata
d'angolo» evoca lo statuto del risorto. A differenza del contesto narrativo che caratterizza
va i testi fin qui esposti, in lPt 2,4-10 il ricorso all'immagine della pietra si colloca in un
ambito parenetico: sebbene venga ancora interpretata in funzione di Gesù, tuttavia l'atten
zione sembra spostarsi da un ambito «istologico a quello ecclesiologico. Infatti la citazio
ne anticotestamentaria prima allusa (v. 4) e poi riprodotta (v. 7), è impiegata negativamen
te in rapporto alla funzione d'ostacolo e d'inciampo che assume nei confronti degli incre
duli; non più polemica diretta alle autorità giudaiche ma a coloro che rifiutano di credere
in Cristo. Il confronto con Rm 9,30-33 lascerebbe supporre l'esistenza di una probabile
tradizione letteraria comune alla quale gli AA. delle due lettere hanno potuto attingere.
Il lavoro ci sembra meticoloso dal punto di vista diacronico, sebbene alcune affer
mazioni (ad es. la comune tradizione letteraria con Rm 9), andrebbero maggiormente
giustificate.

Gilberto Marconi

Jesus Pelàez, Metodologia del Diccionario Grieco-Espanol del Nuevo Testamento (Estu
dios de Filologia Neotestamentaria, 6). Cordoba: Ediciones E1 Almendro / Fundación
Épsilon, 1997; cm 23 x 15, pp. 163, ISBN 84-8005-027-6,

Il progetto di un dizionario di Greco-Spagnolo del NT nato nel 1974 per rispondere a


un'esigenza della lingua spagnola sprovvista di un tale strumento (manca purtroppo anche
in portoghese, italiano e francese — evidentemente si sta discettando di opere serie, per
ché di mediocri abbondano tutte le lingue — ma senza gran pena da parte degli addetti ai
lavori). Ne fu affidata la direzione a J. Mateos il quale, con l'ausilio di un gruppo di stu
diosi, da qualche anno sta mettendo a punto, attraverso alcuni studi preliminari, le basi
teoriche che dovranno sostenere l'intero impianto dell'opera. Dopo il Mètodo de andlisis
semantico aplicado al griego del Nuevo Testamento (pubblicato da J. Mateos nel 1989),
sul quale è stato impostato il lavoro di ricerca, esce con il voi. di J. Pelàez, il primo vero e
proprio studio preparatorio in cui vengono precisati i concetti chiave di dizionario e di si
gnificato. E quanto si propone il primo dei 5 cc. nel quale i diversi tipi di dizionario sono
compresi a partire da altrettante teorie del significato e del modo di determinarlo. L'A.
propone un dizionario che contenga la serie delle parole di una lingua collocate alfabetica
mente, ne spieghi il significato e ne segnali l'equivalente nell'altra lingua (evidentemente
nel caso del dizionario bilingue). Il significato viene determinato per il concorso di due

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